Giornalisti, trasmissioni, siti...laziali....

[Skorpius]

Se x te divertimento è ascoltare gente che si professa Laziale sparare merda sulla Lazio e su tutto quello che la circonda...però allora non bisognerebbe lamentarsene....

roma merda

Cerco di discernere quando i concetti espressi siano merda e quando abbiamo un fondamento di verita'  . Dire che la Lazio non puo' ripresentarsi con klose e djo l'anno prossimo e' un concetto fastidioso ma ha un fondamento...
 

[Davide]

Cerco di discernere quando i concetti espressi siano merda e quando abbiamo un fondamento di verita'  . Dire che la Lazio non puo' ripresentarsi con klose e djo l'anno prossimo e' un concetto fastidioso ma ha un fondamento...

Ssssni.....nel senso che ci sono modi e tempi e sai meglio di me quanto l ambiente romano sia difficile....se già crei malcontento non sapendo nulla di cosa la società andrà a fare,ai primi di giugno.....considerando che sei una radio amica.....beh,non stai bene....

roma merda

[Fabio70rm]

Dire che la Lazio non puo' ripresentarsi con klose e djo l'anno prossimo e' un concetto fastidioso ma ha un fondamento...
 

Concetto che condivido in pieno.

Ma avallarlo INVENTANDOSI trattative MAI decollate e poi tacciando i dirigenti della Lazio di non voler fare un mercato Champions...beh....permettimi caro Skorpius, per me questa gente ha credibilità zero anche se dicesse che il 31 dicembre finisce l'anno!!!

[Skorpius]

Concetto che condivido in pieno.

Ma avallarlo INVENTANDOSI trattative MAI decollate e poi tacciando i dirigenti della Lazio di non voler fare un mercato Champions...beh....permettimi caro Skorpius, per me questa gente ha credibilità zero anche se dicesse che il 31 dicembre finisce l'anno!!!

Io l'ho sentita in diretta e non mi sembra sia andata così
l'inviato di formello (non ricordo come si chiama) a domande dirette rispondeva che la lazio non ha intenzione di comprare una prima punta in quanto reputa sufficiente la presenza di klose e Djo.. al massimo una seconda punta/ala di cabotaggio minore.. non mi sembra la situazione che tu dici ed anzi io penso sia incredibilmente verosimile (altro che inventata)..
Quali sarebbero secondo te le trattative inventate e nominate su radio radio da focolari e company?

[zorba]

(...)
l'inviato di formello (non ricordo come si chiama)
(...)

Paolo Cericola.

 

[Skorpius]

Fa sempre impressione dare un volto ad una voce conosciuta

[Wild Bill Kelso]

Smanettando le radio di calcio, anzi de carcio, ti accorgi che esiste un mondo assurdo fatto di ignoranti prezzolati, improvvisati piazzisti, di venditori di frigoriferi, tappeti, condizionatori e depuratori d'acqua per non parlare di quelli che consigliano prodotti o servizi facendo finta di essere disinteressati violando quindi le norme sulla pubblicità o su quelle del codice etico.
A proposito. C'è anche una norma, nello Statuto dei Giornalisti, che vieta di fare da testimonial pubblicitari a quanti iscritti all'Albo.

Da parecchio tempo, diciamo da almeno un decennio, esistono delle Radio che portano avanti persino delle battaglie civili. Una di queste ha sostenuto la famosa (direi famigerata per come poi sono andate le cose) Cura di Bella portando a manifestare anche davanti a Palazzo Chigi con la  presenza di una persona autorevole come Gasparri (sic!), per la cosiddetta libertà di cura, cittadini malati e familiari disperati.

Quando voglio sapere di Lazio mi sintonizzo sul canale ufficiale; Lazio Style è decisamente migliorata negli ultimi due anni anche se non riesco ancora a digerire la presenza di Giulio Galasso che reputo decisamente noioso, ma questo capisco che possa essere un mio limite.

Quando voglio annusare l'aria del tifoso medio, vivere qualche sensazione di attesa, gioia o sconforto, mi sparo Guidone che al netto dei suoi limiti, delle sue interminabili iperboli e divagazioni, ti fa almeno sentire l'amore per la Lazio.
Parliamo certamente di catetere allo stato brado, gassoso o ipnotico (che non so che cazzo vuol dire ma rende bene l'idea), ma almeno Guidone lo senti vicino e puoi persino permetterti di prenderlo per il culo quando sbaglia i nomi dei giocatori, quando ti ammorba le palle con i 50 di Catanzaro o con Chinaglia e Garlaschelli.
Poi non capisce nulla di calcio o di regole del gioco, ma fa parte del... gioco.

[Davide]

Perché voi non vedete i programmi dedicati ai gobbi ai milanisti e agli interisti.....ci sono elementi da circo di cui vergognarsi.....

roma merda

[Pomata]

Smanettando le radio di calcio, anzi de carcio, ti accorgi che esiste un mondo assurdo fatto di ignoranti prezzolati, improvvisati piazzisti, di venditori di frigoriferi, tappeti, condizionatori e depuratori d'acqua per non parlare di quelli che consigliano prodotti o servizi facendo finta di essere disinteressati violando quindi le norme sulla pubblicità o su quelle del codice etico.
A proposito. C'è anche una norma, nello Statuto dei Giornalisti, che vieta di fare da testimonial pubblicitari a quanti iscritti all'Albo.

Da parecchio tempo, diciamo da almeno un decennio, esistono delle Radio che portano avanti persino delle battaglie civili. Una di queste ha sostenuto la famosa (direi famigerata per come poi sono andate le cose) Cura di Bella portando a manifestare anche davanti a Palazzo Chigi con la  presenza di una persona autorevole come Gasparri (sic!), per la cosiddetta libertà di cura, cittadini malati e familiari disperati.

Quando voglio sapere di Lazio mi sintonizzo sul canale ufficiale; Lazio Style è decisamente migliorata negli ultimi due anni anche se non riesco ancora a digerire la presenza di Giulio Galasso che reputo decisamente noioso, ma questo capisco che possa essere un mio limite.

Quando voglio annusare l'aria del tifoso medio, vivere qualche sensazione di attesa, gioia o sconforto, mi sparo Guidone che al netto dei suoi limiti, delle sue interminabili iperboli e divagazioni, ti fa almeno sentire l'amore per la Lazio.
Parliamo certamente di catetere allo stato brado, gassoso o ipnotico (che non so che cazzo vuol dire ma rende bene l'idea), ma almeno Guidone lo senti vicino e puoi persino permetterti di prenderlo per il culo quando sbaglia i nomi dei giocatori, quando ti ammorba le palle con i 50 di Catanzaro o con Chinaglia e Garlaschelli.
Poi non capisce nulla di calcio o di regole del gioco, ma fa parte del... gioco.

Ti ho applaudito x "Giulio Galasso palloso"

Dopo te spernacchio sui 50 de Catanzaro, uno ero io

[DinoRaggio]

Non siamo una squadra italiana. Al di là di paranoie varie, me ne rendo conto dal gioco pioliano, molto più transalpino (nel senso di straniero) che cisalpino, dagli arbitraggi (sui quali non mi soffermo, visto che sull'argomento c'è un corposo topic), dalle tele- e radiocronache che infestano l'etere quando giochiamo contro una squadra italiana, dallo spazio (poco) che ci dedicano i media sportivi e non, e per come ci trattano poi questi media.

Stamattina sul treno ho aperto l'applicazione delle notizie sul telefono (Nextgen reader per WP, 3 euro, consigliatissima ) e m'imbatto in una notizia tratta dal Sole 24 Ore con firma di Mattia Losi http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-16/a-inizio-calciomercato-juventus-allarga-divario-le-rivali-105613.shtml?uuid=ACWLjRB

Comincio a leggere l'articolo:

A inizio calciomercato la Juventus allarga il divario con le rivali

di Mattia Losi      16 giugno 2015

Il calciomercato è come un ristorante a buffet: chi arriva per primo sceglie e mangia. Chi arriva alla fine, se va bene, trova qualche avanzo. Al ristorante finora è arrivata la Juventus, con il portafoglio pieno e il piatto vuoto, da riempire come meglio crede. Se poi, oltre alla montagna di soldi incassata grazie al percorso in Champions League, i bianconeri dovessero monetizzare le cessioni di Tevez e soprattutto di uno tra Pogba e Vidal, le possibilità di Beppe Marotta di riuscire a rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di Massimiliano Allegri diventerebbero quasi illimitate. I tifosi della Vecchia Signora si preoccupano per il possibile addio di qualche gioiello, ma la forza della Juventus è proprio qui: nel non avere riconoscenza.

L’Inter di Moratti si è spenta su sè stessa per l’aver voluto mantenere in campo i campioni del Triplete, invece di cederli quando erano ricercati dalle squadre di mezza Europa. Avrebbero garantito denaro fresco per rinvigorire la squadra, invece sappiamo come è andata. Il Milan di Berlusconi, vinta l’ultima Champions, ha commesso lo stesso identico errore.

La Juventus no: per i bianconeri non esiste riconoscenza, e non esiste nessuno davvero incedibile davanti a un’offerta fuori dal normale. Così, negli anni, sono partiti Roberto Baggio e Zinedine Zidane, tanto per circoscrivere il discorso a due Palloni d’Oro. Qualcun altro si comporta allo stesso modo in Europa? La risposta è sì, e il nome della squadra è Barcellona: da lì sono partiti Ronaldo (quello brasiliano all’epoca indiscusso numero uno del mondo), Maradona e in tempi più recenti Eto’o. Lo stesso Barcellona che negli anni 60, per costruire un nuovo stadio, aveva ceduto a caro prezzo Luisito Suarez (un altro Pallone d’Oro) all’Inter di Angelo Moratti.

Cinismo, tempismo, sguardo rivolto al futuro e non al presente o al passato: queste sono le caratteristiche che scavano il solco tra la Juventus e le rivali in campo nazionale. I soldi, i molti soldi quest’anno a disposizione di Marotta, non fanno altro che aggiungere il carico di strozzo. Facciamo il punto della situazione.

Juventus. Preso Kedira dalle parti di Torino si sono messi in testa di prendere Zaza e Berardi dal Sassuolo: un affare da 25-30 milioni, a seconda che si veda la questione dalla parte di chi offre per comperare oppure di chi chiede per vendere. Dovesse partire uno dei due gioelli di centrocampo, pur facendo una ricca plusvalenza la Juventus punterebbe in prima battuta su Axel Witsel, 26enne in forza allo Zenith San Pietroburgo. Alternativa possibile Oscar, 24 anni, centrocampista brasiliano del Chelsea con una valutazione intorno ai 25 milioni di euro. Da segnalare infine che giovedì ci sarà l’incontro con Tevez (quasi certa la sua partenza) per definire la nuova destinazione dell’Apache tra Atletico Madrid e Boca Juniors.

Roma. La principale preoccupazione del presidente Pallotta in questo momento non è cercare nuovi giocatori, ma riuscire a trattenere Nainggolan. Obiettivo importante, che punta però a non indebolire la squadra più che a rafforzarla. Nel mirino c’è soprattutto la costruzione del nuovo stadio, con progetto nell’area di Tor di Valle, che dovrebbe allineare la società giallorossa alle migliori squadre europee in termini “aziendali”. Per il campo, cosa che preoccupa i tifosi nell’immediato, l’indiziato numero uno è Eder (Sampdoria) con un occhio a Immobile dopo l’esperienza tutt’altro che positiva nel Borussia Dortmund. Senza dimenticare Salah, se dovesse davvero lasciare Firenze.

Napoli. In porta rientra Reina, e si tratta di un rientro importante anche perchè potrebbe spingere Albiol a restare alla corte di De Laurentiis. Altri obiettivi possibili Darmian (Torino) e Valdifiori (Empoli). Ma la vera preoccupazione è legata alla possibile partenza di Higuain.

Milan. Sappiamo dell’offerta per Jackson Martinez, il cui arrivo viene dato per certo dalle parti di Milanello. Galliani adesso rilancia con Ibrahimovic e Luiz Adriano, in forza allo Shaktar. Un tridente da sogno, per chi tifa rossonero, che però presuppone una importante campagna in uscita. Sinisa Mihajlovic, annunciato oggi dopo che è arrivata l’ufficialità dell’esonero di Pippo Inzaghi, si ritroverà in rosa altri 9 attaccanti considerando anche i rientri dai prestiti: El Sharawy, Honda, Menez, Matri, Mastour, Cerci, Niang, Petagna, Suso. Dovessero davvero arrivare i tre di cui sopra sarebbe difficile far accettare al Faraone un ruolo da comprimario. Stesso discorso per Cerci e Menez, che pur nella pessima stagione appena conclusa è andato a segno 16 volte. La sensazione è che il Milan abbia bisogno di ritocchi importanti anche in altre parti del campo, con le sole punte non si va lontano.

Inter. Il libro dei sogni è pieno di nomi, la realtà al momento dice che Thohir prima di comperare deve vendere per fare cassa: l’indiziato numero uno è Mateo Kovacic, che non per caso appena dopo Croazia-Italia ha rilasciato dichiarazioni possibiliste su una partenza da Appiano Gentile. Approdo Liverpool, ma i 15 milioni di euro che arriverebbero non saranno certo abbastanza per inseguire con successo Touré, Kondogbia, Benatia o Salah, l’ultimo campione inserito nel taccuino del calciomercato interista. Guarda caso tutti nomi dove c’è la concorrenza di un club importante e con le casse molto più ricche di quelle milanesi. Classica situazione per poi dire: «Ci abbiamo provato, ma...». Ultima suggestione Joao Miranda de Souza Filho, che a 31 anni lascerebbe l’Atletico Madrid e la Champions per approdare a Milano e (forse) al terzo turno preminare di Europa League.

Fiorentina. In casa viola si sfoglia la margherita: Gomez si o Gomez no? Tenerlo o lasciarlo partire? A buon senso dovrebbe prevalere la prima ipotesi, anche perchè ha 29 anni e non può aver disimparato a giocare a calcio e a segnare. Di Salah abbiamo detto a proposito dell’Inter, ma è anche giusto dire che se lasciasse Firenze potrebbe valutare le offerte di Atletico Madrid e forse Roma, che hanno il vantaggio di offrire la vetrina della Champions League.

Siamo solo all’inizio del pasto al ristorante calciomercato, ma come dicevamo c’è chi sta già riempiendo il piatto e chi, invece, resta fuori dalla porta aspettando che i prezzi scendano. O magari, semplicemente, sceglie un locale meno raffinato lasciando immaginare che anche lì vengano serviti piatti stellati.

---

Finisco di leggere l'articolo e parte la solita risata che mi provoca la lettura delle pagine sportive dei quotidiani ultimamente. Dunque, manca la terza (seconda nel calcio reale) in classifica. Dimenticanza? Boh, vallo a sapere. Siamo una squadra straniera, penso a parziale giustificazione di Losi, non è facile ricordarsi di una squadra che ha pochissimo (se non alcuno) spazio nei media italiani. E Losi ne è una conferma. Almeno penso questo per non pensare male.

[franz_kappa]

Paolo Cericola.

Paolo 'Pavel' Cericola, come insegna il Maestro Giulio Cardone (gran conoscitore di cateterari, inventore della sublima rubrica 'La città nel pallone', pubblicata ogni lunedì nelle pagine della cronaca romana di "Repubblica"). 

[Panzabianca]

Perché voi non vedete i programmi dedicati ai gobbi ai milanisti e agli interisti.....ci sono elementi da circo di cui vergognarsi.....

roma merda

vero, però almeno (e mentre scrivo sta cosa immagino quei programmi tipo circuito gold tv) fanno ridere volendo far ridere...

A Rm ormai non ascolto più nessuno.

[Davide]

Gold tv....top calcio24....tuttoderby....mamma miaaaaaa

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[WombyZoof]

Gold tv....top calcio24....tuttoderby....mamma miaaaaaa

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certo ma come detto da panza è palese che recitano, da noi invece si prendono sul serio. 

[Davide]

Recitano più o meno...quando magari commentano le gare forse si,ma x il resto ci credono,ed è questo che inquieta

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[Fabio70rm]

Non siamo una squadra italiana. Al di là di paranoie varie, me ne rendo conto dal gioco pioliano, molto più transalpino (nel senso di straniero) che cisalpino, dagli arbitraggi (sui quali non mi soffermo, visto che sull'argomento c'è un corposo topic), dalle tele- e radiocronache che infestano l'etere quando giochiamo contro una squadra italiana, dallo spazio (poco) che ci dedicano i media sportivi e non, e per come ci trattano poi questi media.

Stamattina sul treno ho aperto l'applicazione delle notizie sul telefono (Nextgen reader per WP, 3 euro, consigliatissima ) e m'imbatto in una notizia tratta dal Sole 24 Ore con firma di Mattia Losi http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-16/a-inizio-calciomercato-juventus-allarga-divario-le-rivali-105613.shtml?uuid=ACWLjRB

Comincio a leggere l'articolo:

A inizio calciomercato la Juventus allarga il divario con le rivali

di Mattia Losi      16 giugno 2015

Il calciomercato è come un ristorante a buffet: chi arriva per primo sceglie e mangia. Chi arriva alla fine, se va bene, trova qualche avanzo. Al ristorante finora è arrivata la Juventus, con il portafoglio pieno e il piatto vuoto, da riempire come meglio crede. Se poi, oltre alla montagna di soldi incassata grazie al percorso in Champions League, i bianconeri dovessero monetizzare le cessioni di Tevez e soprattutto di uno tra Pogba e Vidal, le possibilità di Beppe Marotta di riuscire a rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di Massimiliano Allegri diventerebbero quasi illimitate. I tifosi della Vecchia Signora si preoccupano per il possibile addio di qualche gioiello, ma la forza della Juventus è proprio qui: nel non avere riconoscenza.

L’Inter di Moratti si è spenta su sè stessa per l’aver voluto mantenere in campo i campioni del Triplete, invece di cederli quando erano ricercati dalle squadre di mezza Europa. Avrebbero garantito denaro fresco per rinvigorire la squadra, invece sappiamo come è andata. Il Milan di Berlusconi, vinta l’ultima Champions, ha commesso lo stesso identico errore.

La Juventus no: per i bianconeri non esiste riconoscenza, e non esiste nessuno davvero incedibile davanti a un’offerta fuori dal normale. Così, negli anni, sono partiti Roberto Baggio e Zinedine Zidane, tanto per circoscrivere il discorso a due Palloni d’Oro. Qualcun altro si comporta allo stesso modo in Europa? La risposta è sì, e il nome della squadra è Barcellona: da lì sono partiti Ronaldo (quello brasiliano all’epoca indiscusso numero uno del mondo), Maradona e in tempi più recenti Eto’o. Lo stesso Barcellona che negli anni 60, per costruire un nuovo stadio, aveva ceduto a caro prezzo Luisito Suarez (un altro Pallone d’Oro) all’Inter di Angelo Moratti.

Cinismo, tempismo, sguardo rivolto al futuro e non al presente o al passato: queste sono le caratteristiche che scavano il solco tra la Juventus e le rivali in campo nazionale. I soldi, i molti soldi quest’anno a disposizione di Marotta, non fanno altro che aggiungere il carico di strozzo. Facciamo il punto della situazione.

Juventus. Preso Kedira dalle parti di Torino si sono messi in testa di prendere Zaza e Berardi dal Sassuolo: un affare da 25-30 milioni, a seconda che si veda la questione dalla parte di chi offre per comperare oppure di chi chiede per vendere. Dovesse partire uno dei due gioelli di centrocampo, pur facendo una ricca plusvalenza la Juventus punterebbe in prima battuta su Axel Witsel, 26enne in forza allo Zenith San Pietroburgo. Alternativa possibile Oscar, 24 anni, centrocampista brasiliano del Chelsea con una valutazione intorno ai 25 milioni di euro. Da segnalare infine che giovedì ci sarà l’incontro con Tevez (quasi certa la sua partenza) per definire la nuova destinazione dell’Apache tra Atletico Madrid e Boca Juniors.

Roma. La principale preoccupazione del presidente Pallotta in questo momento non è cercare nuovi giocatori, ma riuscire a trattenere Nainggolan. Obiettivo importante, che punta però a non indebolire la squadra più che a rafforzarla. Nel mirino c’è soprattutto la costruzione del nuovo stadio, con progetto nell’area di Tor di Valle, che dovrebbe allineare la società giallorossa alle migliori squadre europee in termini “aziendali”. Per il campo, cosa che preoccupa i tifosi nell’immediato, l’indiziato numero uno è Eder (Sampdoria) con un occhio a Immobile dopo l’esperienza tutt’altro che positiva nel Borussia Dortmund. Senza dimenticare Salah, se dovesse davvero lasciare Firenze.

Napoli. In porta rientra Reina, e si tratta di un rientro importante anche perchè potrebbe spingere Albiol a restare alla corte di De Laurentiis. Altri obiettivi possibili Darmian (Torino) e Valdifiori (Empoli). Ma la vera preoccupazione è legata alla possibile partenza di Higuain.

Milan. Sappiamo dell’offerta per Jackson Martinez, il cui arrivo viene dato per certo dalle parti di Milanello. Galliani adesso rilancia con Ibrahimovic e Luiz Adriano, in forza allo Shaktar. Un tridente da sogno, per chi tifa rossonero, che però presuppone una importante campagna in uscita. Sinisa Mihajlovic, annunciato oggi dopo che è arrivata l’ufficialità dell’esonero di Pippo Inzaghi, si ritroverà in rosa altri 9 attaccanti considerando anche i rientri dai prestiti: El Sharawy, Honda, Menez, Matri, Mastour, Cerci, Niang, Petagna, Suso. Dovessero davvero arrivare i tre di cui sopra sarebbe difficile far accettare al Faraone un ruolo da comprimario. Stesso discorso per Cerci e Menez, che pur nella pessima stagione appena conclusa è andato a segno 16 volte. La sensazione è che il Milan abbia bisogno di ritocchi importanti anche in altre parti del campo, con le sole punte non si va lontano.

Inter. Il libro dei sogni è pieno di nomi, la realtà al momento dice che Thohir prima di comperare deve vendere per fare cassa: l’indiziato numero uno è Mateo Kovacic, che non per caso appena dopo Croazia-Italia ha rilasciato dichiarazioni possibiliste su una partenza da Appiano Gentile. Approdo Liverpool, ma i 15 milioni di euro che arriverebbero non saranno certo abbastanza per inseguire con successo Touré, Kondogbia, Benatia o Salah, l’ultimo campione inserito nel taccuino del calciomercato interista. Guarda caso tutti nomi dove c’è la concorrenza di un club importante e con le casse molto più ricche di quelle milanesi. Classica situazione per poi dire: «Ci abbiamo provato, ma...». Ultima suggestione Joao Miranda de Souza Filho, che a 31 anni lascerebbe l’Atletico Madrid e la Champions per approdare a Milano e (forse) al terzo turno preminare di Europa League.

Fiorentina. In casa viola si sfoglia la margherita: Gomez si o Gomez no? Tenerlo o lasciarlo partire? A buon senso dovrebbe prevalere la prima ipotesi, anche perchè ha 29 anni e non può aver disimparato a giocare a calcio e a segnare. Di Salah abbiamo detto a proposito dell’Inter, ma è anche giusto dire che se lasciasse Firenze potrebbe valutare le offerte di Atletico Madrid e forse Roma, che hanno il vantaggio di offrire la vetrina della Champions League.

Siamo solo all’inizio del pasto al ristorante calciomercato, ma come dicevamo c’è chi sta già riempiendo il piatto e chi, invece, resta fuori dalla porta aspettando che i prezzi scendano. O magari, semplicemente, sceglie un locale meno raffinato lasciando immaginare che anche lì vengano serviti piatti stellati.

---

Finisco di leggere l'articolo e parte la solita risata che mi provoca la lettura delle pagine sportive dei quotidiani ultimamente. Dunque, manca la terza (seconda nel calcio reale) in classifica. Dimenticanza? Boh, vallo a sapere. Siamo una squadra straniera, penso a parziale giustificazione di Losi, non è facile ricordarsi di una squadra che ha pochissimo (se non alcuno) spazio nei media italiani. E Losi ne è una conferma. Almeno penso questo per non pensare male.

Quelli sottolineati siamo noi.

[Whistle]

A inizio calciomercato la Juventus allarga il divario con le rivali

di Mattia Losi      16 giugno 2015

Losi... Losi... Giacomo Losi... core de roma, nato in provincia di Cremona.

[Aquilatina]

Riprendo questo topic, solo per manifestare il mio schifo nei confronti di radio6.
Oggi, tornando in macchina dal lavoro, dopo mesi di voluta astinenza dalla suddetta radio pseudolaziale, dalle 14,25 alle 14,37 NON HO SENTITO ALTRO CHE SCHIFO E MENZOGNE nei confronti della Lazio.
Lasciando da parte lo schifo cronico,  quello che più mi fa ribrezzo sono le bugie che propinano ai TIFOSI che ascoltano.
Ma cosa vogliono ottenere? Il loro scopo è quello di far si che allo stadio non vada più nessuno? E a che pro?
Boh, qualcuno me lo spieghi, grazie.
E poi, non ci lamentiamo, in 55 pagine di topic, se siamo trattati male, trascurati e dileggiati da tutti, se siamo proprio noi i primi ad essere il nostro male!

[borgorosso]

Che hanno detto?


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[Davide]

Volete capirlo che questi ieri hanno gufato? Adesso avranno mesi e mesi di stronzate x fare audience...ste merde

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