Giornalisti, trasmissioni, siti...laziali....

[franz_kappa]

[...]
il prossimo passo, che la tua logica auspica,  sarà la pornografia spinta, con foto dei cazzi dei calciatori e dei culi delle mogli, e forse veramente faranno tornare i conti.  tanto chi se ne frega della qualità e serietà dell'informazione.

Mi paiono conclusioni un po' avventate, le tue. E decisamente 'starate', peraltro: un quotidiano fa cronaca sportiva. Una pubblicazione pornografica pubblica immagini di nudi, inclusi "cazzi e culi" come da tua espressione. Immaginare che questo sia il mio auspicio mi pare travisi palesemente il senso delle mie affermazioni.

Poi, per carità, è innegabile che le censurabili derive che stigmatizzi siano la quotidiana esperienza di chi si avventura nei portali dei maggiori quotidiani sportivi. Mi pare che sui siti di gazzetta di corsport abbondino le gallery che strizzano l'occhio a un'utenza maschile, con foto di belle donne e atlete non sempre ben coperte. Ma in quei casi l'obiettivo è la moltiplicazione delle pageviews, al fine di incrementare l'incasso dalla vendita degli spazi pubblicitari virtuali.

Quanto al peso dei contributi pubblici sul bilancio delle testate editoriali, credo che servirebbe maggiore dettaglio e documentazione e meno propaganda, in merito. Intendiamoci: in alcuni casi (ad esempio le agenzie di stampa) il peso dei contributi pubblici sul conto economico è innegabilmente preponderante. In altri non è proprio così. A lume di naso inserirei il corsport nella seconda categoria. Ma la mia è una sensazione, magari sbaglio. Sarebbe interessante avere qualche dato ufficiale in merito.

[BobLovati]

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il prossimo passo, che la tua logica auspica,  sarà la pornografia spinta, con foto dei cazzi dei calciatori e dei culi delle mogli, e forse veramente faranno tornare i conti.  tanto chi se ne frega della qualità e serietà dell'informazione.

Mi paiono conclusioni un po' avventate, le tue. E decisamente 'starate', peraltro: un quotidiano fa cronaca sportiva. Una pubblicazione pornografica pubblica immagini di nudi, inclusi "cazzi e culi" come da tua espressione. Immaginare che questo sia il mio auspicio mi pare travisi palesemente il senso delle mie affermazioni.
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date un´occhiata, TUTTI I GIORNI, all´edizione online del trigorriere e vedrete che è già la realtà   

...da tempo, peraltro     

[franz_kappa]

date un´occhiata, TUTTI I GIORNI, all´edizione online del trigorriere e vedrete che è già la realtà   

...da tempo, peraltro     

Ma certo. Lo avevo scritto anche io:

Poi, per carità, è innegabile che le censurabili derive che stigmatizzi siano la quotidiana esperienza di chi si avventura nei portali dei maggiori quotidiani sportivi. Mi pare che sui siti di gazzetta di corsport abbondino le gallery che strizzano l'occhio a un'utenza maschile, con foto di belle donne e atlete non sempre ben coperte. Ma in quei casi l'obiettivo è la moltiplicazione delle pageviews, al fine di incrementare l'incasso dalla vendita degli spazi pubblicitari virtuali.

E' un fatto che nella definizione dei contenuti 'accessori' veicolati dalle edizioni Internet delle maggiori testate nazionali, incluse le più paludate e istituzionali, intervengano logiche distorte e distorsive.
Si totalizzano pageviews con gli articoli d'informazione, senza dubbio. Ma anche con gallery che non di rado offrono all'utenza maschile del Web i contenuti che quell'utenza considera maggiormente attraenti. E in tal senso abbondano richiami per così dire sessuali, più o meno espliciti.
La tendenza si esalta nelle testate sportive, tradizionalmente frequentate da un pubblico ancor più maschile e, diciamo, un filino più grossier dei lettori dei quotidiani generalisti.

[zorba]

E' abbastanza laziale come contributo giornalistico?!?

 

[DinoRaggio]

Franz, hai pienamente ragione in ottica marketing. In tempi di vacche magre come l'attuale, un direttore valuta l'impatto in termini di vendite che una prima pagina può avere. De Paola ha impostato su questo binario il Coriere sin dai suoi primi passi come direttore, e secondo un suo recente editoriale, gli è andata bene, e non era difficile prevederlo, visti i contenuti smaccatamente di parte del suo giornale, rivolto principalmente alla tifoseria facilmente influenzabile e plasmabile per antonomasia.

Questo dal punto di vista del marketing puro. Poi c'è l'informazione, che dovrebbe essere scopo precipuo, ma che è diventato ormai aspetto secondario, quanto non marginale, seppellito dal suddetto marketing, e da campagne stampa artatamente dirette contro obbiettivi precisi.   

[Indaco]

Franz, hai pienamente ragione in ottica marketing. In tempi di vacche magre come l'attuale, un direttore valuta l'impatto in termini di vendite che una prima pagina può avere. De Paola ha impostato su questo binario il Coriere sin dai suoi primi passi come direttore, e secondo un suo recente editoriale, gli è andata bene, e non era difficile prevederlo, visti i contenuti smaccatamente di parte del suo giornale, rivolto principalmente alla tifoseria facilmente influenzabile e plasmabile per antonomasia.

Questo dal punto di vista del marketing puro. Poi c'è l'informazione, che dovrebbe essere scopo precipuo, ma che è diventato ormai aspetto secondario, quanto non marginale, seppellito dal suddetto marketing, e da campagne stampa artatamente dirette contro obbiettivi precisi.

Concordo pienamente. Tra l'altro aveva fatto lo stesso quando aveva diretto Tuttosport, che nei suoi anni è stato smaccatamente filojuventino (e non dico antitorinista, ché il torino non contava nulla e non era mai al centro delle polemiche calcistiche nazionali) e antinterista, perché se non ricordo male erano gli anni del post moggiopoli e la polemica fra le due strisciate era ferocissima.
E' uno così, una macchina per vendere copie, al servizio della massa dominante, demagogo, populista e conformista all'accesso. La cosa scandalosa è il modo in cui il suo foglio e annessi trattano la Lazio, senza minimamente considerare anche la storia del giornale che dirige e il suo bacino d'utenza del quale fanno storicamente parte anche i tifosi laziali. Ma la lotta contro Lotito, Tavecchio, la Figc e il resto deve avergli obnubilato il cervello. E comunque, se dopo tutto questo, l'editore continua a lasciarlo là vuol dire che il contraccolpo dell'attacco alla Lazio in termini di vendite non c'è stato. Quindi o buonissima parte dei laziali al corriere la danno per persa da anni, oppure siamo davvero pochi e al management del giornale non fotte nulla.

[disabitato]

Non ricordo chi mi disse che, da fonti interne a quella fogna, era venuto a sapere che i costi sono già coperti dalle copie acquistate dai laziali mentre il resto è tutta sugna che proviene dai romanisti.
In sostanza c'è tuttora una discreta fetta di sedicenti laziali che finanzia quel Roma club. Altra dimostrazione di quanto sia scesa in basso l'ormai defunta tifoseria laziale.

[WombyZoof]

franz, ho detto che la tua logica auspica, non te.
la logica del "pubblicare qualsiasi cosa purché si venda", a costo di svilire e volgarizzare ogni singolo centimetro quadro di carta o pixel,  e non dell'informare.

[darienzo]

Lo storico editore del Corsport Amodei è tifoso laziale.

Personalmente lo compro abbastanza spesso, 4-5 volte a settimana. La Gazza invece la leggo con l'abbonamento digitale annuale ricevuto con l'offerta Samsung

[DinoRaggio]

La Gazza invece la leggo con l'abbonamento digitale annuale ricevuto con l'offerta Samsung

A proposito di ex Bibbia Rosa, sull'edizione odierna è apparso questo "articolo", a metà fra rosicamento, denigrazione e panico. Nemmeno sul "Riommerdista" apparivano 'ste cose...

Ora la Roma trema al centro del villaggio
La Lazio di Lotito è ormai sotto le mura

Se nel calcio italiano del Terzo Millennio ci fosse spazio per sorridere, potremmo dire che nel Senato di Roma stanno per tornare a sedersi i barbari. Oppure, più prosaicamente, che i cugini di campagna (non quelli di «Anima mia», ovvio) sono pronti a traslocare in massa nel centro della Capitale. Ma la rivalità tra Roma e Lazio è così sacra da costringerci innanzitutto sgranare il rosario del già noto: il club biancoceleste è nato prima di quello giallorosso (1900 contro 1927), i tifosi romanisti sono in maggioranza e l’esegesi dell’albo d’oro può essere interpretabile a seconda degli umori (il gap di uno scudetto, 3 Coppe Italia e una Coppa delle Fiere è colmato da una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e una Italiana?). Certo è che la rimonta in campionato della Lazio – santificata da un gioco spumeggiante – sembra essere speculare all’andamento lento della Roma, ora distante solo 4 lunghezze dopo uno scorcio di 2015 vissuto in rimonta (vedi sotto). Miracolo? Non proprio, se si pensa che qualora il torneo fosse cominciato alla quarta giornata, i biancocelesti avrebbero addirittura un punto di vantaggio sui giallorossi. A fine settembre infatti la classifica recitava: Roma 9 punti (3 vittorie), Lazio 3 (1 vittoria e 2 k.o.). E se non ci fosse stato il selfie di San Totti sotto la Sud, già il derby avrebbe quasi appaiato le contendenti.

RANKING E SPESE - In autunno, però, l’inerzia sembrava essere la stessa della scorsa stagione, che aveva visto la Roma chiudere al 2° posto con 29 punti in più della Lazio, ottava. Il mercato poi, pur fatto in entrambi i casi in regime di sostanziale autofinanziamento, pareva aver accentuato la forbice, evidenziata tra l’altro dai perenni malumori della tifoseria biancoceleste nei confronti del presidente Lotito, proprio mentre il collega Pallotta veniva venerato come la Madonna pellegrina. Quanto basta perché tra i due – fra l’altro schierati politicamente su fronti opposti – nel corso dei mesi si scatenasse una dialettica non edificante. Comunque sia, nessuna sorpresa che, visti i fatturati diversi (131,5 milioni contro 84,5 al giugno scorso) il monte stipendi della corazzata romanista – partita per vincere lo scudetto – risultasse al lordo quasi il doppio di quello biancoceleste (100 milioni contro 55). Come meravigliarsi perciò che l’acquisto più caro del mercato (Iturbe) andasse alla Roma e Astori avesse preferito Garcia a Pioli e per questo gli fosse stata riservata dai tifosi alla presentazione un boato dal sapore di sberleffo ai cugini? Insomma, a dispetto di un ranking Uefa che tuttora vede la Lazio davanti alla Roma (38° posto contro 46°), sembrava che la storia non avesse in programma scossoni, in linea col fatto che negli ultimi 20 anni i giallorossi sono arrivati 12 volte davanti ai rivali, che nel 2004 rischiarono il fallimento.

LA SFIDA DI MAGGIO - Invece in meno di tre mesi la Capitale sembra essere andata in testacoda, o quanto meno in corto circuito. Pioli – adorato da Walter Sabatini, che lo voleva in giallorosso nel 2011 – ora è lo stratega del gol facile (47 reti contro le 38 della squadra di Garcia, più solida in difesa però ammalata di pareggi), Felipe Anderson sgomma assai meglio dell’appannato Gervinho, Biglia dirige l’orchestra con più armonia rispetto ai malinconici De Rossi e Keita, il senatore Klose gestisce gli anni meglio del pur infinito capitan Totti e il baby Cataldi ha maggior vetrina di Verde e Sanabria. E se la Roma lamenta le lungo-degenze di Strootman, Castan e Balzaretti, la Lazio replica con i forfeit di Gentiletti, Lulic e Djordjevic. Pesi diversi, replicherà qualcuno, ma sembrava che il discorso potesse valere per l’intera rosa a confronto, finché il 2015 non ha smentito una tesi fin troppo ovvia. Morale? Il 24 maggio, giorno in cui si celebrerà il derby di ritorno, rischia di essere un nuovo appuntamento col destino. In palio non ci sarà un Coppa Italia (storica) come nel 2013 ma, in tempi di calcio senza cuore, qualcosa forse di ancora più importante: l’accesso alla Champions League. Nell’ultimo bilancio giallorosso è valsa 49,2 milioni. Un tesoro. Quanto basta per attendersi una sfida senza scampo.

Massimo Cecchini

[fiDelio]

La Coppa delle Fiere..... non ce se crede.

Guarda che soggetto.

[BobLovati]

si, sguardo da coppadellefiere   

Vicino casa mia la famiglia Cecchini vive, dal 1920 (magari arrivati da Norcia con I.Foschi), di norcineria   

[baol]

La Coppa delle Fiere..... non ce se crede.

Guarda che soggetto.

Genuino tifoso della corropolese, essendo nato a Teramo il 27/05/1961 (ricordiamocelo per gli auguri di compleanno...).

[Drenai]

l'accenno alla coppa delle fiere qualifica l'intero articolo per quello che è. monnezza.

[Wild Bill Kelso]

Qualcuno lo informi, per dio!

Anzi, come diceva Totò, Lei è un cretino, si informi!

[CP 4.0]

dopo secoli me so voluto toglie lo sfizio di sentire la trasmissione Laziale alternativa per eccellenza.

due minuti, in cui si e' passati dal 'ce so' ancora 36 punti, 11 punti de distacco nun so tanti abbisogna da sta in campan' al 'bisognava anda' a cagliari a pijiasse naingolaan'

un vaffanculo, e ho rimesso su marione.

[Drenai]

scusate l'ignoranza, ma che è la radio laziale alternativa?

[Wild Bill Kelso]

scusate l'ignoranza, ma che è la radio laziale alternativa?

Infatti.

Intanto ieri mi sono sentito un pezzetto della trasmissione di Guidone. Vabbè che non è migliorata e che purtroppo non si parla di calcio con cognizione di causa, ma ho trovato il nostro abbastanza gagliardo e in palla, senz'altro ringalluzzito dal trend della nostra Lazio.
Tra uno sponsor e l'altro, continua nell'appello a riempire lo stadio, asserendo giustamente che è un delitto non andare all'Olimpico e che contestualmente è necessario evitare qualsiasi tipo di coro o di contestazione (ma che cazzo vuoi contestare?!) nei confronti della Società.

[Davide]

Secondo me le coppe che ho vinto io nel corso degli anni valgono più della coppa delle fiere....

roma merda

[lollapalooza]

A proposito di ex Bibbia Rosa, sull'edizione odierna è apparso questo "articolo", a metà fra rosicamento, denigrazione e panico. Nemmeno sul "Riommerdista" apparivano 'ste cose...

Ora la Roma trema al centro del villaggio
La Lazio di Lotito è ormai sotto le mura
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Maronnabenedettadell'incoronéta che porcheria.