Giornalisti, trasmissioni, siti...laziali....

[aquilafelyx]

Bella la questione, belle le altri basi, belli gli effetti.
Però se continui ad andare off topic la tua premurosa attenzione alle sorti del forum comincia ad assumere il sapore della coglionella.

[CP 4.0]

Oh bella... Si può ovviamente parlare di tutto, come in effetti avviene. La blanda moderazione esercitata dai nostri saggi amministratori, peraltro, consente a chiunque di ragionare di ogni questione, offrendo il proprio soggettivo punto di vista. Anche parzialmente e indisciplinatamente OT, come nel mio caso all'interno di questa discussione.

La questione, tuttavia, la porrei su altre basi: quale l'effetto di un'insistita e periodica attenzione, con accenti che non di rado rasentano l'ossessione, ai 'guasti' e ai danni della comunicazione?
Effetti concreti pari a zero, vista l'autoreferenzialità di un simile esercizio, che vede degli anonimi impegnati nel disprezzare/contestare/confutare articoli, dichiarazioni e posizioni veicolate dai mezzi di informazione, senza peraltro che tale esercizio unilaterale si traduca in qualche forma di diretto confronto.

Quanto ai diretti benefici per il forum, ne intravedo assai pochi: la presenza nei dibattiti è sempre più rarefatta, molti hanno ridotto sensibilmente la frequenza dei propri interventi, alcuni non scrivono proprio più, a tutto vantaggio di un ristretto gruppo di utenti maggiormente attivi (e che indulgono non infrequentemente al piacere della 'denuncia' virtuale a mezzo forum) e che improntano del proprio stile il generale tono delle discussioni.

Discussioni peraltro sempre più rare e sempre meno frequentate, in genere. Con l'eccezione delle fasi post partita o dei momenti cruciali del mercato. A meno, beninteso, di non evocare alcune 'parole magiche': catetere, cornice (marcia) et similia.

Ma tu pensi che questa tua opinione non è stata ancora recepita abbastanza da doverla esporre l'ennesima volta?

Che non vuol dire che tu debba cambiarla sia chiaro.

[DinoRaggio]

Uno dei pochi "Pro" dell'abitare lontano da Roma è quello di essere "quasi" immune all'influenza del mondo teleradiofonico sportivo della Capitale, e personalmente non avendo neanche il tempo per ascoltarlo, se si eccettua i 10 minuti della rasatura. Più che altro m'inca**o per la spazzatura mediatica che leggo su siti e carta stampata, ma quella radiotelevisiva mi è sconosciuta. Ho già preso una solenne rampogna dal grande darienzo dopo la confessione della mia ignoranza su chi fosse Galasso.

Tuttavia, vedo che se ne parla molto, vorrei chiedere come valutate il grado d'influenza di queste "aradio" (e "ativvù" private) sulla tifoseria Laziale?

[darienzo]

Caro dino, per fortuna allora ci siamo noi, bravi volenterosi, a cercarti di ragguagliare sui nostri anchorman.

L'opinione di Franco (che saluto) è rispettabile, ma fin troppo reiterata ormai. Lasci fare

[franz_kappa]

[...]
Tuttavia, vedo che se ne parla molto, vorrei chiedere come valutate il grado d'influenza di queste "aradio" (e "ativvù" private) sulla tifoseria Laziale?

Risposta molto difficile, di fatto impossibile.
NESSUNO, qui sopra, ha modo di risponderti sulla base delle proprie conoscenze/competenze. Sarebbe necessario un lungo e complesso lavoro di ricerca empirica per giungere a una risposta caratterizzata da un minimo di attendibilità.

Si finisce, dunque, per rispondere basandosi sulle proprie sensazioni e percezioni, filtrate sulla base delle proprie conoscenze /competenze. Arduo che da ciò derivi qualcosa in grado anche solo di approssimarsi a una veridica fotografia.

Se vuoi sapere la mia percezione, ciò premesso, ti rispondo che è probabile che l'informazione traduca e rifletta un atteggiamento/visione del mondo presente di base nella tifoseria laziale di inizio millennio, di fatto dunque senza modificare di per sé visioni o percezioni delle cose.

Poi, chiaramente, la veicolazione di una determinata rappresentazione del mondo consolida, presso i più, una visione delle cose che è in origine patrimonio originale di ognuno e che prescinde da quel che i media raccontano.
E il processo, in un eterno loop circolare, non può che autoalimentarsi. Rendendo di fatto impossibile determinare i fattori assimilabili alle cause che producono determinati effetti.

[aquilafelyx]

Uno dei pochi "Pro" dell'abitare lontano da Roma è quello di essere "quasi" immune all'influenza del mondo teleradiofonico sportivo della Capitale, e personalmente non avendo neanche il tempo per ascoltarlo, se si eccettua i 10 minuti della rasatura. Più che altro m'inca**o per la spazzatura mediatica che leggo su siti e carta stampata, ma quella radiotelevisiva mi è sconosciuta. Ho già preso una solenne rampogna dal grande darienzo dopo la confessione della mia ignoranza su chi fosse Galasso.

Tuttavia, vedo che se ne parla molto, vorrei chiedere come valutate il grado d'influenza di queste "aradio" (e "ativvù" private) sulla tifoseria Laziale?

Considera che la quasi totalità delle firme che leggi sui siti e sulla carta stampata partecipa con regolarità alle trasmissioni radio o tv , e che la spazzatura che leggi è la stessa che si ascolta alla radio nel traffico di Roma o peggio ancora, potendo in quel caso vedere anche la faccia, in qualche talk show serale.

[WombyZoof]

mamma mia ma quanto te la prendi a cuore questa questione caro franz. non sarai tu che dai troppa importanza a questi scaracchi umani? ci sono duemila topic tutti bellissimi sul forum, se se ne dedica uno, uno solo, per sottolineare la nefandezza di certi attivisti antilaziali, che sarà mai.

suvvia, un po' di leggerezza, e ribadisco, rischiate di fare la figura dei guardoni dei guardoni.  volate alto voi che potete.  mi riferisco anche ad ammiraglio che vedo molto acceso nel suo intervento, e a fish e panza, che però capisco di più visto che devono difendere il loro  fortino di liberatoridellaLazio. 

[franz_kappa]

C'hai ragione pure te, WZ. E con te riconosco fondatezza anche alle posizioni di aquilafelyx e dell'amico darienzo (che risaluto a mia volta ).
Abbiate pazienza e vogliate perdonare la mia ciclica lutulenza sul tema, che ritengo meriti attenzione massima (col rischio però di risultare pesanti).

[Zapruder]

Un forum catetere-free è un sogno. Un luogo dove non si parla per mesi di "correlate", solo perché un mitomane che non sa leggere un conto del ristorante "legge" i bilanci della Lazio e pastura i suoi deliri, in attesa che i soliti pescioloni abbocchino e rilancino.

[WombyZoof]

ma certo Franz capisco le tue tesi, e accetto tutte le posizioni sul tema, che vorrei approfondire.

 ora però non posso, devo andare a riascoltarmi le registrazioni di oggi di guidone, plastino e capdaglio, e prendere nota di ogni subdola azione disfattista, al fine di esporla al pubblico tribunale del popolo Laziale. 

zap, dici bene, un sogno. la realtà è che schiere di nesci che si abbeverano alle fonti del delirio infestano la Lazio e la sua tifoseria, ovunque si possano manifestare liberi pensieri, dalle radio ai forum, fino ai commenti dei quotidiani.

se non adeguatamente e metodicamente  contrastati arrivano anche a promuovere campagne di diserzione dallo stadio. a qualcuno tocca il lavoro sporco di stanarli e sputtanarli.
 

[Fabio70rm]

Ma invece di commentare costoro, sentitevi le analisi di giornalisti SERI, tipo Moretti.

[fish_mark]

Un forum catetere-free dovrebbe essere invece un luogo dove spadroneggiano le teorie diffuse nei soliloqui di alcuni fenomeni soprannaturali che per un accidente della storia non sono riusciti a convincere neanche il posteggiatore abusivo di Corso Francia.
Tutto questo garantirebbe l'autenticità del forum.

[Panzabianca]

Un forum catetere-free è un sogno. Un luogo dove non si parla per mesi di "correlate", solo perché un mitomane che non sa leggere un conto del ristorante "legge" i bilanci della Lazio e pastura i suoi deliri, in attesa che i soliti pescioloni abbocchino e rilancino.

Madonna mia...
e poi i conti al ristorante so complessi eh

"pastura i suoi deliri" ottima spremitura lessicale.

[DinoRaggio]

Mi rendo conto che la mia domanda aveva molto di astratto. Certo che se a partecipare ai programmi sulle cosiddette "aradio" sono i vari Arzilli et alia, e se dicono le stesse cose che scrivono sulla carta stampata, allora comprendo come l'eccessiva negatività, la ricerca continua della polemica, l'elusione di ogni fatto positivo possa creare malumore in coloro che, invece, ne vorrebbero sottolinearle. Sul diritto di critica, fermo restando il dovere di incitare i giocatori dal minuto 1 al minuto 90 (ed anche molto oltre, come domenica scorsa), è giusto rimarcarne le prestazioni negative, quando occorrono, ed altrettanto giusto sottolineare quelle positive. L'esempio più lampante è Luis Pedro Cavanda, passato nelle mie pagelle personali dalla media del 4,5 la scorsa stagione al 7. La coerenza delle proprie opinioni passa anche attraverso la presa d'atto delle proprie opinioni sbagliate, comprese quelle espresse prima ancora che un giocatore scendesse in campo, e qui balza agli occhi il caso di Santiago Gentiletti.

[gentlemen]

In mezzo a tanti professionisti del malumore e del pessimismo una voce positiva, divertente e soprattutto che parla da Laziale ed antiromanista, senza se e senza ma: Emanuele Artibani.
Un applauso x lui.

[darienzo]

In mezzo a tanti professionisti del malumore e del pessimismo una voce positiva, divertente e soprattutto che parla da Laziale ed antiromanista, senza se e senza ma: Emanuele Artibani.
Un applauso x lui.

Confermo. È latore di una idea di Lazio tutta calda, tutta nostra. Speriamo non cerchino di rieducarlo

[aquilafelyx]

Mi rendo conto che la mia domanda aveva molto di astratto. Certo che se a partecipare ai programmi sulle cosiddette "aradio" sono i vari Arzilli et alia, e se dicono le stesse cose che scrivono sulla carta stampata, allora comprendo come l'eccessiva negatività, la ricerca continua della polemica, l'elusione di ogni fatto positivo possa creare malumore in coloro che, invece, ne vorrebbero sottolinearle. Sul diritto di critica, fermo restando il dovere di incitare i giocatori dal minuto 1 al minuto 90 (ed anche molto oltre, come domenica scorsa), è giusto rimarcarne le prestazioni negative, quando occorrono, ed altrettanto giusto sottolineare quelle positive. L'esempio più lampante è Luis Pedro Cavanda, passato nelle mie pagelle personali dalla media del 4,5 la scorsa stagione al 7. La coerenza delle proprie opinioni passa anche attraverso la presa d'atto delle proprie opinioni sbagliate, comprese quelle espresse prima ancora che un giocatore scendesse in campo, e qui balza agli occhi il caso di Santiago Gentiletti.

Purtroppo hanno creato un circuito vizioso che si autoalimenta e prospera nei momenti negativi, Fascetti li apostrofò come "gufi", Reja gli diede della "cornice marcia" , se non gli stessi sono i loro figli e nipoti.
Un ambiente corrotto ad arte a cominciare dagli anni 70, incredibile come la Lazio riesca a sopravvivere ed ottenere qualche risultato in mezzo a questa melma.

[Zapruder]

incredibile come la Lazio riesca a sopravvivere ed ottenere qualche risultato in mezzo a questa melma.

Perché sull'aspetto calcistico e gestionale incidono zero. Non contano nulla. Altrimenti la Lazio sarebbe nei Dilettanti, e i cugini scemi avrebbero dieci Coppe Campioni in bacheca. Invece, abbiamo vinto di più noi.

[aquilafelyx]

Perché sull'aspetto calcistico e gestionale incidono zero. Non contano nulla. Altrimenti la Lazio sarebbe nei Dilettanti, e i cugini scemi avrebbero dieci Coppe Campioni in bacheca. Invece, abbiamo vinto di più noi.

Ci sarebbe da fare un excursus dettagliato di fatti ed avvenimenti del passato, quello che dici è in gran parte vero ma se non incidono in positivo riescono a farlo in negativo per ignavia ed accondiscendenza con quelli che non vedono l'ora di farci sparire, quello che successe con Chinaglia dopo i mondiali del 74, il primo ed il secondo scandalo scommesse, li vide per la gran parte collaborazionisti e spettatori ridenti.
Non ti aggiungono niente ma ti tolgono sempre qualcosa, e per chi si trova ad essere piccola tra le grandi anche poco può fare la differenza.

[aquilafelyx]

A proposito di atteggiamenti negativi, nella rassegna stampa di oggi si può leggere lo jettatorio "Ultima chiamata per Felipe (Il Tempo)" di Luigi Salomone , come può essere l'ultima chiamata se stiamo all'inizio del campionato e se Felipe Anderson ha un contratto fino al 2018?
Bisogna per forza ogni volta creare aspettative ed aumentare la pressione sui giocatori? Specialmente in questo caso nei confronti di un giovane di prospettiva che ancora non ha trovato confidenza col ruolo? Sempre con questa ansia da preveggenti e telavevodettisti, come se non fossero infrequenti i casi di giocatori che trovano prestazioni importanti, costanti e redditizie all'improvviso perché finalmente si sbloccano e quel quid che li frenava svanisce insieme alle chiacchiere malevole che li accompagnava.