Giornalisti, trasmissioni, siti...laziali....

[franz_kappa]

Il molto altro che non cogli è quel desiderio di Lazialità che persino l'insensibile finanziere Cragnotti ha rispettato e che a mio modo di vedere nemmeno la più sontuosa campagna-acquisti di questo presidente sederà mai.
Manca qualcosa di semplice ma di dannatamente difficile per questa persona.

La percezione che ti sei costruito (te come migliaia di altre persone) non ti mette nelle condizioni di osservare da un diverso e distaccato punto di vista la vicenda, per come la vedo io.

L'assenza che tu denunci (il fantomatico mancato soddisfacimento della lazialità) è una costruzione retorica che non nego abbia riscosso e riscuota un vasto successo presso ampi strati della nostra tifoseria ma che, in definitiva, è una formula impalpabile che non contiene alcuna concretezza.

Non esiste, semplicemente. Ma il fatto che migliaia di persone credano sinceramente a questa motivazione - tuttavia falsa in quanto inesistente - la rende reale e concretissima. E di conseguenza meritevole di attenzione quando non di rispetto.

[CeiZanettiGarbuglia]

poi se n'è pentito. L'ultimo Cragnotti s'è arovinato anche per investimenti che avrebbe fatto solo un tifoso.
L'avevamo trasformato.

Tranquillo, s'è arovinato per altre situazioni, fidati.

[Alex_K]

Un sindaco che va in America per parlare con il presidente di una squadra, al fine di portare a conclusione il progetto dello stadio della roma.

- SECONDO VOI E' NORMALE?

Se ricordi, durante la campagna elettorale, tutti i candidati hanno fatto a gara a leccare il q ai difettosi, dando per scontato che a Roma ci siano solo tifosi degli sciacalli. E non dimenticherei la cara ministro Cancellieri. Purtroppo tutto ciò è normale conseguenza della romanistizzazione della politica.

 e lo farebbero se noi, intendo anche i comunicatori Laziali, fossimo tutti compatti e uniti con la nostra Lazio?

Eh già, ma... temo che ormai sia troppo tardi. 10 anni di conflitti, di separazioni e di lotte intestine hanno lasciato campo libero ai sudici.

[disabitato]

così però non risolvi la bipolarità. Ma io dico, perché?

Non scavi la fossa alla Lazio, ed è già molto di questi tempi.
Concordia, entusiasmo, fratellanza, li porteranno solo i risultati del campo (Lotito, Cragnotti, Pol pot, o Hitler alla presidenza non sposterebbero nulla).

[Panzabianca]

La percezione che ti sei costruito (te come migliaia di altre persone) non ti mette nelle condizioni di osservare da un diverso e distaccato punto di vista la vicenda, per come la vedo io.

L'assenza che tu denunci (il fantomatico mancato soddisfacimento della lazialità) è una costruzione retorica che non nego abbia riscosso e riscuota un vasto successo presso ampi strati della nostra tifoseria ma che, in definitiva, è una formula impalpabile che non contiene alcuna concretezza.

Non esiste, semplicemente. Ma il fatto che migliaia di persone credano sinceramente a questa motivazione - tuttavia falsa in quanto inesistente - la rende reale e concretissima. E di conseguenza meritevole di attenzione quando non di rispetto.

forse hai definito l'essenza del tifo. Non definibile, con sfumature di impalpabilità. Come certamente saprai quello della Lazio si nutre di cose ancor più eteree sconosciute a questa proprietà .
L'estrema razionalizzazione di concetti rapportabili a quello di "passione", nuoce alla ricerca della verità che è davanti ai nostri occhi, semplice, a volte banale.
("Astori Chi?" in questa frase presa a caso in un enorme repertorio di minchiate autoreferenziali, l'ego e la strafottenza di chi vorrebbe incarnare la Lazio i suoi valori e la sua storia nunc et semper).
Il problema è che alcuni si son fatti una ragione di questo tiranno, molti altri no.

[franz_kappa]

Non scavi la fossa alla Lazio, ed è già molto di questi tempi.
Concordia, entusiasmo, fratellanza, li porteranno solo i risultati del campo (Lotito, Cragnotti, Pol pot, o Hitler alla presidenza non sposterebbero nulla).

Amico mio, mi pare che la tua prospettiva - ancorché corretta - pecchi di ingenuità.

La priorità, per chi contesta l'attuale Presidenza, è la rimozione di Lotito. Che è l'unico ostacolo che impedisce, nella visione delle cose di chi contesta, un più naturale dispiegarsi e fluire della lazialità dal campo agli spalti e viceversa, in un meraviglioso moto circolare.
I danni che la squadra subisce per effetto di un ambiente deteriorato vanno dunque intesi come 'danni collaterali'. Le inevitabili conseguenze della guerra.

[CeiZanettiGarbuglia]

("Astori Chi?" in questa frase presa a caso in un enorme repertorio di minchiate autoreferenziali, l'ego e la strafottenza di chi vorrebbe incarnare la Lazio i suoi valori e la sua storia nunc et semper).
Il problema è che alcuni si son fatti una ragione di questo tiranno, molti altri no.

Tu avresti preferito che avesse dato soddisfazione alla roma, al cagliari e al calciatore che si erano comportati scorrettamente?
Tiranno? ma vi rendete conto di quanto siano violente le vostre parole e i vostri slogan contro la Lazio e il suo Presidente?

[CeiZanettiGarbuglia]

La priorità, per chi contesta l'attuale Presidenza, è la rimozione di Lotito.

Chi c'è dietro?

[Zapruder]

Perché s'è avuta la possibilità di gettare l'ultima palata e non s'è fatto? Spiegami.

Chi l'ha deciso che si poteva "buttare l'ultima palata"? Che cosa significa? Che con un rafforzamento adeguato, l'anno scorso, tu avresti impedito all'as di fare 85 punti? Di che parli, se non di un mantra che non ha alcun significato reale?

[Zapruder]

dici? o sei tu che vivi nel passato?

Rimaniamo in tema, per favore.

Come si concilia quell'avvenimento con la certezza propagandata per anni, e ripetuta a pappagallo da migliaia di fedeli, che "Lotito è funzionale a tenere la Lazio subordinata all'asroma"?

Te lo dico io: era una enorme cazzata. Della quale, però, nessuno ha ancora chiesto scusa.

[franz_kappa]

[...]
Il problema è che alcuni si son fatti una ragione di questo tiranno, molti altri no.

Interessante scelta semantica.
Che mi induce a evocare, per chi percepisce Lotito come tale (sarebbe dunque egli il "tiranno" che tiene 'in ostaggio' la Lazio e vilipende la lazialtià), la soluzione che l'Alfieri suggeriva oltre due secoli fa.
E, peraltro, mi pare che alcuni si siano ormai convintamente orientati - ovviamente in via metaforica - verso uno dei due corni del dilemma alfieriano...

[Zapruder]

I motivi originali di questa "contestazione", e la martellante propaganda che ne è seguita per anni, rendono non credibile l'opinione di chiunque abbia un parere negativo sulla gestione della Lazio, purtroppo. Un favore enorme a Lotito, che può bollare qualsiasi dissenso come figlio di "interessi" e quindi fregarsene bellamente. Sono costoro i veri lotitiani.

[franz_kappa]

Chi c'è dietro?

Nessuno. Odio i complottismi con ogni fibra del mio animo.

Si è diffusa una vasta percezione collettiva - guidata, non lo nego, da un sottobosco di mezze figure, affaristi, professionisti si fa per dire della comunicazione locale, tipi loschi e qualche ingenuo in buona fede - che ha individuato in Lotito la risposta problematica a questioni ben più complesse che richiederebbero analisi approfondite, dalle quali dovrebbero discendere strategie e condotte faticose (tutto ciò che richiede lavoro su se stessi è faticoso. Meglio rifugiarsi nei 'miti', meglio aderire alle pigre idee generali).

Chiaramente a qualcuno degli appartenenti all'eterogeneo melange degli ideatori della contestazione la rimozione di Lotito promette - sulla base di antiche, cattive pratiche - il ripristino di piccoli o grandi vantaggi, materiali e non.
Ma il resto di chi ambisce a LiberareLaLazio non persegue alcun diretto vantaggio e non è coordinato da alcun 'regista' che non sia la propria autonoma distorta affermazione di sé.

[Panzabianca]

Rimaniamo in tema, per favore.

Come si concilia quell'avvenimento con la certezza propagandata per anni, e ripetuta a pappagallo da migliaia di fedeli, che "Lotito è funzionale a tenere la Lazio subordinata all'asroma"?

Te lo dico io: era una enorme cazzata. Della quale, però, nessuno ha ancora chiesto scusa.

hai vinto degli scudetti?
Hai vinto solo Coppe Italia, una delle quali nobilitata dall'averla vinta con le merde.
Hai lottato mai per qualcosa di più serio?
Ricordi il mercato che precedette la partecipazione alla champignon? (affrontata proprio da champignon)
Ricordi il mercato di gennaio affrontato da secondi in classifica?
A te piace questa dimensione mediocre sbandierata come l'unica possibile da Lui e purtroppo, anche da Voi?

Su quali basi ti ergi a fustigatore di chi contesta questa proprietà tacciandoli di stupidità ed idiozia?
Logiche? Giuridiche? di opportunità? politiche?
Da qualsivoglia punto di vista si guarderà la gestione Lotito la si vedrà sempre come fomentatrice d'odio e di divisioni. Lo stesso che in un pomeriggio domenicale di Rai1 dice davanti al paese che in curva nord si spaccia e ci si prostituisce con disinvoltura? Che avrà voluto dire o fare? Dividere o riconciliare?
Questo personaggio è riuscito a dare ragione a chi in orgine non l'aveva.

 

[Alex_K]

Perché s'è avuta la possibilità di gettare l'ultima palata e non s'è fatto? Spiegami.
Perché s'è avuta la possibilità si essere competitivi e non s'è fatto all'indomani di un trionfo storico? Prego

Secondo me, perché Lotito ha semplicmente commesso un errore di valutazione nella sessione di calciomercato, con tutta la pantomima dell'affare Yilmaz. S'è lasciato prendere per le palle dai turchi, senza avere un piano B decente e fattibile nei tempi rimasti. Il motivo? Superbia, secondo me, ma non malafede.
Invece secondo te?

[disabitato]

Amico mio, mi pare che la tua prospettiva - ancorché corretta - pecchi di ingenuità.

La priorità, per chi contesta l'attuale Presidenza, è la rimozione di Lotito. Che è l'unico ostacolo che impedisce, nella visione delle cose di chi contesta, un più naturale dispiegarsi e fluire della lazialità dal campo agli spalti e viceversa, in un meraviglioso moto circolare.
I danni che la squadra subisce per effetto di un ambiente deteriorato vanno dunque intesi come 'danni collaterali'. Le inevitabili conseguenze della guerra.

La rimozione di Lotito passa necessariamente attraverso l'acquisizione delle quote di sua proprietà da parte di qualcun altro.
Non esistono pressioni che possano indurlo a (s)vendere le sue azioni.

A meno che fra di noi si nasconda un miliardario in grado di fare una offerta congrua a Lotito, non spostiamo un cavolo.
Questa guerra ha come unica conseguenza quella di inaridire la vena danarosa che irrora le casse societarie. Questa vena è l'unica cosa che tiene in piedi la baracca, molto più della Lazialità perduta, i 12 maggio, il '74 e tutta la melassa retorica che alla Lazio attuale non dà nulla ma toglie molto.

Il calcio è cambiato, il mondo è cambiato.
O ci svegliamo o moriamo del tutto.

Non sta a Lotito rinfocolare la Lazialità, se non rafforzando la rosa. Sta a noi farlo immergendo i nostri figli nella Lazialità, allo stadio, fin da piccoli. In tutto questo abbonamenti cucciolone, iniziative nelle scuole, Olimpia, sono la sponda migliore che la Lazio può dare a noi tifosi.

[franz_kappa]

La rimozione di Lotito passa necessariamente attraverso l'acquisizione delle quote di sua proprietà da parte di qualcun altro.
Non esistono pressioni che possano indurlo a (s)vendere le sue azioni.
[...]

Lo so bene. E - credo fortemente - ne hanno chiara contezza anche coloro i quali contestano. Che, tuttavia, sperano comunque di forzare in qualche modo la mano a Lotito.
In che modo? La storia insegna che la tattica della terra bruciata non di rado garantisce il successo ai difensori (nel caso di specie credo si debbano definire 'liberatori'). A prezzo, chiaramente, dell'integrità e della salvaguardia dei beni della Patria.

In uno slogan si potrebbe dire: "Intanto desertifichiamo la Lazio, poi vediamo come si mette, per Lotito".

Una strategia elementare che ha, se vogliamo, una sinistra eppur intima coerenza. Un'azione esercitata sulla pelle della Lazio, chiaramente. Ma per migliaia di persone la priorità, in un curioso ribaltamento delle gerarchie esistenziali, parebbe essere divenuta la rimozione di Lotito prima ancora del sostegno e della tutela della Lazio.

[disabitato]

Sulla pelle della Lazio.
Questa è la linea che non sarebbe mai dovuta essere varcata.
Una volta fatto, non si torna più indietro.

[CeiZanettiGarbuglia]

Sulla pelle della Lazio.
Questa è la linea che non sarebbe mai dovuta essere varcata.
Una volta fatto, non si torna più indietro.

Purtroppo è verissimo!

[Panzabianca]

I motivi originali di questa "contestazione", e la martellante propaganda che ne è seguita per anni, rendono non credibile l'opinione di chiunque abbia un parere negativo sulla gestione della Lazio, purtroppo. Un favore enorme a Lotito, che può bollare qualsiasi dissenso come figlio di "interessi" e quindi fregarsene bellamente. Sono costoro i veri lotitiani.

apprezzabile contorsione sofistica.
la gestione, i numeri, il bilancio...
Tutto questo non è la lazialità di cui parlo io.
Fregarsene bellamente? Ehh? sicuro che possa? 
Nel consueto pregevole stile, Franz parla di costruzione della percezione, di scenari artificiali... di una massa di obnubilati, di scelte alfieriane...(molto vicine all'annoso dilemma di merdosa memoria).  Altri cantano in coro il refrain delle aradio che ce fanno l'elettroshock ...somministrandoci quotidianamente il veleno del dissenso ...
bah, ma non vi pare che abbiate strutturato oltremodo una difesa non richiesta? contro chi, Panzabianca e quelli come lui?
Beh, lui, loro c'hanno bisogno di risposte semplici. Ora mancheno.

Me fate pensà alla barzelletta de quello che entra in autostrada contromano...
Noto di aver cominciato a parlà in terza persona, china pericolosissima... Nun po esse.
Vi saluto.