Giornalisti, trasmissioni, siti...laziali....

[Panzabianca]

Secondo me, perché Lotito ha semplicmente commesso un errore di valutazione nella sessione di calciomercato, con tutta la pantomima dell'affare Yilmaz. S'è lasciato prendere per le palle dai turchi, senza avere un piano B decente e fattibile nei tempi rimasti. Il motivo? Superbia, secondo me, ma non malafede.
Invece secondo te?

Alex, ti dovevo una risposta, per me la superbia è peggio della malafede.
La malafede smaschererebbe un nemico che molti in buona fede non vedono.

[WombyZoof]

Il nodo è un altro. Secondo te il tifoso medio della Lazio si riconosce nella Lazialità sbandierata dagli slogan preconfezionati di questo signore, una lazialità senz'anima (e per questo) da ultimo affidata ad una professionista
della comunicazione?

da tifoso medio posso dirti che sostanzialmente le questioni relative all'anima, agli slogan, ai professionisti della comunicazione, a lotito e la figc, alla definizione di lazialità, agli ex giocatori da mettere non si sa bene a fare cosa, mi interessano  meno di un cross al bacio di konko o di un tackle pulito di cana.

per questo trovo paradossale, grottesco, che si monti una cagnara pazzesca aizzando una campagna d'odio su lotito, sulla base questa cagnara si decide di abbandonare lo stadio danneggiando la Lazio, e poi si dica: "per colpa di lotito lo stadio è vuoto".   cioè, come se uno mette lo stereo a palla tutta la notte, poi si lamenta dell'amministratore, e infine cambia casa perché in quella di prima non si riusciva a dormire.

lotito è criticabile, lo sono i giocatori, lo sono i tifosi, ma quella a cui stiamo assistendo è altro, è follia autoreferenziale, è isteria di massa, è rinuncia autoindotta al piacere di tifare la squadra del cuore. e per cosa?

la domanda che rivolgo ai liberatori della Lazio è sempre quella, come la morale della girella: che cazzo di laziali siete se vi basta un lotito per  togliervi la gioia di tifare?  se per voi ora la Lazio non è quella che gioca le partite ma un oggetto di sfoghi rancorosi, di piagnistei, di polemiche, di pessimismo. se ogni giocatore tanto è na pippa presa a due lire, e se è invece è costata milioni guard acome buttano i milioni. se le correlate sono più importanti di un gol di keita, siete messi male, fatevelo dire.
   
capisco i caporioni di radio e web, loro ci guadagnano bene. anche i nati dall'85 in poi li capisco, sono cresciuti a cragnotti e ora si trovano male. sopra quell'eta davvero non mi capacito.

ma cosa è diventato il tifoso Laziale?

[Zapruder]

Tutto questo non è la lazialità di cui parlo io.

Quello è un tuo patrimonio personale. E non puoi pretendere di renderlo collettivo. C'è tanta gente che la pensa come te? Irrilevante lo stesso: la Lazio è quella che va in campo, non la rappresentazione che chiunque di noi ne ha nella testa. C'è solo una Lazio.

[WombyZoof]

 Irrilevante lo stesso: la Lazio è quella che va in campo, non la rappresentazione che chiunque di noi ne ha nella testa. C'è solo una Lazio.

ecco, scrivo e riscrivo duemila parole ma il concetto è questo. 

ora il pensiero è a Milan- Lazio e poi a quella dopo, e a quella dopo ancora.

[aquilafelyx]

hai vinto degli scudetti?
Hai vinto solo Coppe Italia, una delle quali nobilitata dall'averla vinta con le merde.
Hai lottato mai per qualcosa di più serio?
Ricordi il mercato che precedette la partecipazione alla champignon? (affrontata proprio da champignon)
Ricordi il mercato di gennaio affrontato da secondi in classifica?
A te piace questa dimensione mediocre sbandierata come l'unica possibile da Lui e purtroppo, anche da Voi?

Su quali basi ti ergi a fustigatore di chi contesta questa proprietà tacciandoli di stupidità ed idiozia?
Logiche? Giuridiche? di opportunità? politiche?
Da qualsivoglia punto di vista si guarderà la gestione Lotito la si vedrà sempre come fomentatrice d'odio e di divisioni. Lo stesso che in un pomeriggio domenicale di Rai1 dice davanti al paese che in curva nord si spaccia e ci si prostituisce con disinvoltura? Che avrà voluto dire o fare? Dividere o riconciliare?
Questo personaggio è riuscito a dare ragione a chi in orgine non l'aveva.

 

Ma il mercato dopo lo scudetto del 2000 lo ricordi?
E quello del 2001?
Quello del 2002? Quello del 2003?

P.S. Se devi riportare le parole di Lotito su Rai1 dopo la Coppa Italia fallo bene se no si scopre subito che parli per slogan preconfezionati.

[aquilafelyx]

ecco, scrivo e riscrivo duemila parole ma il concetto è questo. 

ora il pensiero è a Milan- Lazio e poi a quella dopo, e a quella dopo ancora.

La cosa più importante per un tifoso, la partita, a forza di chiacchiere hanno rincoglionito un sacco di gente che s'è dimenticata persino le basi del tifo.

[franz_kappa]

Quello è un tuo patrimonio personale. E non puoi pretendere di renderlo collettivo. C'è tanta gente che la pensa come te? Irrilevante lo stesso: la Lazio è quella che va in campo, non la rappresentazione che chiunque di noi ne ha nella testa. C'è solo una Lazio.

Non so immaginare nulla di più vero e falso allo stesso tempo.

E' palese e auto-evidente che una sola Società Sportiva Lazio numero di matricola Figc sa Dio quale è (lo ignoro) scende in campo di norma indossando i colori bianco e celesti, quando non adottiamo in alternativa il giallo, il grigio, il verde bottiglia e il granata degli anni recenti e persino il rosso e il verde nei primi anni Ottanta (ma sono eccezioni).
La Lazio è dunque una.

Ma poiché la realtà, a maggior ragione in un'era in cui i mezzi di comunicazione tanto tradizionali che innovativi ridefiniscono il mondo, è rappresentazione dei diversi eventi del quotidiano, sono numerose le Lazio che possono attagliarsi alle diverse rappresentazioni della realtà che sono riconducibili agli individui.

Ecco dunque che esiste la tua Lazio, che vorresti confinata unicamente al campo di gioco, unico contesto che affermi di riconoscere.
Ma anche la Lazio privata della lazialità da Lotito di Panzabianca.
Che ha dignità ontologica tanto quanto la tua.

[aquilafelyx]

Non so immaginare nulla di più vero e falso allo stesso tempo.

E' palese e auto-evidente che una sola Società Sportiva Lazio numero di matricola Figc sa Dio quale è (lo ignoro) scende in campo di norma indossando i colori bianco e celesti, quando non variamo sul giallo, grigio, verde bottiglia e amaranto negli anni recenti e persino rosso e verde nei primi anni Ottanta (ma sono eccezioni).
La Lazio è dunque una.

Ma poiché la realtà, a maggior ragione nell'era dei mezzi di comunicazione tradizionali e innovativi, è rappresentazione dei diversi accadimenti del Mondo, sono numerose le Lazio che possono attagliarsi alle diverse rappresentazioni della realtà che sono riconducibili agli individui.

Ecco dunque che esiste la tua Lazio, che vorresti confinata unicamente al campo di gioco, unico contesto che affermi di riconoscere.
Ma anche la Lazio privata della lazialità da Lotito di Panzabianca.
Che ha dignità ontologica tanto quanto la tua.

A quale campionato partecipa questa Lazio privata della Lazialità?

[franz_kappa]

A quale campionato partecipa questa Lazio privata della Lazialità?

Perché deve finire in coglionella?
E' ovvio che partecipa allo stesso campionato. Il campionato uno è.
Pensiamo forse che chi vuole la Lazio 'liberata' non colloca la Lazio nella competizione che la Lazio disputa?

Preciso meglio: la Lazio intesa come Società Sportiva sempre una è. Ma numerose e persino contrastanti sono le rappresentazioni che alla Società Sportiva si possono sovrapporre.
In alcuni casi, poi, si è arrivati alla sublimazione: l'idea di Lazio (che è quella, a quanto mi par di capire, che i 'liberatori' difendono) trascende la concreta Lazio del quotidiano, che gioca all'Olimpico.
E infatti si finisce col trascurare le gare della Lazio concreta, che gioca il Campionato o la Coppa Italia, per preferire la celebrazione di una Lazio idealizzata che non esiste più e che rivive in estemporanee reunion di panciute e attempate vecchie glorie.

[Panzabianca]

P.S. Se devi riportare le parole di Lotito su Rai1 dopo la Coppa Italia fallo bene se no si scopre subito che parli per slogan preconfezionati.

si, ricordo quei mercati, dunque?
Io riporto le parole rese da Lotito in primavera (quindi non dopo la finale di coppa italia vinta circa 7 mesi prima) nell'ambito del contenitore di Domenica in denominato "l'Arena" condotto da tal Giletti. Disse ciò che ho scritto, senza timore di smentite.
Regola base: prima de attaccà, cerca di capire altrimenti gli slogan preconfezionati ...

[Panzabianca]

A quale campionato partecipa questa Lazio privata della Lazialità?

a quello ndò semo arrivati noni e cojonati.

[aquilafelyx]

si, ricordo quei mercati, dunque?
Io riporto le parole rese da Lotito in primavera (quindi non dopo la finale di coppa italia vinta circa 7 mesi prima) nell'ambito del contenitore di Domenica in denominato "l'Arena" condotto da tal Giletti. Disse ciò che ho scritto, senza timore di smentite.
Regola base: prima de attaccà, cerca di capire altrimenti gli slogan preconfezionati ...

Lotito all'Arena di Giletti ha sempre parlato di curve in generale mai di curva nord in particolare, e parlò di spaccio e prostituzione dopo la finale napoli-fiorentina di Coppa Italia, dopo quella partecipazione i soliti noti alterarono le sue parole e le fecero diventare un attacco alla CN.
Ritenta.

[aquilafelyx]

Perché deve finire in coglionella?
E' ovvio che partecipa allo stesso campionato. Il campionato uno è.
Pensiamo forse che chi vuole la Lazio 'liberata' non colloca la Lazio nella competizione che la Lazio disputa?

Preciso meglio: la Lazio intesa come Società Sportiva sempre una è. Ma numerose e persino contrastanti sono le rappresentazioni che alla Società Sportiva si possono sovrapporre.
In alcuni casi, poi, si è arrivati alla sublimazione: l'idea di Lazio (che è quella, a quanto mi par di capire, che i 'liberatori' difendono) trascende la concreta Lazio del quotidiano, che gioca all'Olimpico.
E infatti si finisce col trascurare le gare della Lazio concreta, che gioca il Campionato o la Coppa Italia, per preferire la celebrazione di una Lazio idealizzata che non esiste più e che rivive in estemporanee reunion di panciute e attempate vecchie glorie.

Non esiste altra Lazio oltre a quella che gioca la Serie A.
Non esiste una Lazio da liberare. Esiste, per chi ha voglia di tifarla, solo una Lazio.

L'altra, che qualcuno s'è creato nella sua artificiosa rappresentazione è quella propagandata dai soggetti argomento di questo topic, gente che un Laziale dovrebbe rifuggire come la peste.

[Panzabianca]

Perché deve finire in coglionella?
E' ovvio che partecipa allo stesso campionato. Il campionato uno è.
Pensiamo forse che chi vuole la Lazio 'liberata' non colloca la Lazio nella competizione che la Lazio disputa?

Preciso meglio: la Lazio intesa come Società Sportiva sempre una è. Ma numerose e persino contrastanti sono le rappresentazioni che alla Società Sportiva si possono sovrapporre.
In alcuni casi, poi, si è arrivati alla sublimazione: l'idea di Lazio (che è quella, a quanto mi par di capire, che i 'liberatori' difendono) trascende la concreta Lazio del quotidiano, che gioca all'Olimpico.
E infatti si finisce col trascurare le gare della Lazio concreta, che gioca il Campionato o la Coppa Italia, per preferire la celebrazione di una Lazio idealizzata che non esiste più e che rivive in estemporanee reunion di panciute e attempate vecchie glorie.

nell'agosto 2014 tu arrivi all'onesta conclusione che la Lazio sia/incarni un ideale (e che tale ideale ci distingua eternamente dalle merde o da un qualunque tifoso italico, aggiungo io).
Meglio tardi che mai.  (con simpatia eh)
MA, c'è un errore: poiché qualsiasi evento o entità è se stessa/stesso solo nell'attimo del suo accadere/venire ad esistenza, un secondo dopo essa è solo rappresentazione. C'è idealizzazione, sublimazione e rappresentazione dell'amata che spesso osano sovrapporsi alla realtà storica per alcuni malinconica. L'unico motivo di sopravvivenza della Lazialità è questo quotidiano esercizio fatto da gran parte della tifoseria.

[aquilafelyx]

a quello ndò semo arrivati noni e cojonati.

Quanti siete?
Sentirsi cojonati per un nono posto non è degno per chi rimpiange le Lazio del passato, avete poca memoria, e quella poca è alterata dai racconti di chi disegna sempre una Lazio miserella. 

[Panzabianca]

Lotito all'Arena di Giletti ha sempre parlato di curve in generale mai di curva nord in particolare, e parlò di spaccio e prostituzione dopo la finale napoli-fiorentina di Coppa Italia, dopo quella partecipazione i soliti noti alterarono le sue parole e le fecero diventare un attacco alla CN.
Ritenta.

Ritento che? te s'è rotto il televisore. Io purtroppo l'ho sentito e visto personalmente.
Ma ognuno ha le sue verità, arificiose, artefatte...composite, pure artistiche.
Se sei della Lazio e guardi solo al risultato, al campo, come coincide questa tua onorevole tensione col desiderio di difendere tal Lotito negando ciò che l'intero paese ha udito in una malauguratissima domenica di primavera?
Bah.

[franz_kappa]

[...]
Nel consueto pregevole stile, Franz parla di costruzione della percezione, di scenari artificiali... di una massa di obnubilati, di scelte alfieriane...(molto vicine all'annoso dilemma di merdosa memoria).  Altri cantano in coro il refrain delle aradio che ce fanno l'elettroshock ...somministrandoci quotidianamente il veleno del dissenso ...
[...]

Attenzione! Non rendi onore alla mia posizione, associandomi indirettamente all'ottusa e retriva interpretazione che riconduce il diffuso affermarsi dell'oggettiva disaffezione che pervade una buona parte della tifoseria laziale al presunto potere condizionante delle radio del catetere (un'idiozia che oltraggia l'intelligenza dei pochi che ricusano una simile rozza e ignobilmente semplicistica schematizzazione di dinamiche ben più complesse. Dinamiche che richiederebbero un minimo di serio approfondimento della complessa materia delle interrelazioni che si creano e si stabiliscono nell'ambito delle comunicazioni di massa).

Io mi limito a ricondurre un oggettivo fenomeno che osservo da anni (la diffusa disaffezione nei confronti della Lazio guidata dall'attuale Presidenza) all'affermazione di un'alterata percezione collettiva della realtà.
Tale distorsione non sarebbe tuttavia frutto dell'opera di manipolazione delle menti, operata da alcuni media tradizionali (ci mancherebbe!). Sarebbe, piuttosto, la traduzione di un disagio del quale intuisco alcuni tratti ma che non colgo appieno e che va ricondotto all'immaginario collettivo, direi quasi archetipico, del laziale.

Non nego che la condizione di disagio che tu descrivi - e che, indubbiamente - è comune a molte migliaia di laziali: chi di noi (vabbé... io no ma questo è un altro discorso. Sono quasi isolato in questa mia posizione) non contesta il mancato mercato post qualificazione alla Champions 2007-08? Chi di noi non ritiene che la questione Yilmaz sia stata gestita bene? Chi di noi è rassicurato dal fatto che la xxxx per due volte negli ultimi sette anni ha lottato per lo scudetto sino a 45 minuti dalla fine, per tacere degli 85 punti della passata stagione? Chi di noi è felice del fatto che la Lazio non arriva mai a lottare per lo Scudetto in primavera? Chi di no, infine, non rimpiange gli anni di Cragnotti, quando con un blitz inatteso acquistavamo Vieri dall'Atletico a 52 miliardi guastando la serata di presentazione della xxxx di sensi e incrementando i ricavi degli epatologi dei tifosi xxxxnisti?

Elementi di insoddisfazione per la pur decorosissima Lazio attuale e dell'ultimo decennio ce ne sono, insomma.
Alcuni, tuttavia, elaborano questa insoddisfazione in maniera non conflittuale, non mettendo in discussione l'antico, in teoria inscindibile, legame tifoso-squadra (la Lazio gioca all'Olimpico, per giunta disputando decorosi campionati in Serie A, e i tifosi vanno a vedere la Lazio).
Altri, in apparenza inspiegabilmente, hanno invece trovato una risposta decisamente conflittuale all'insoddisfazione, elaborando una rappresentazione della realtà laziale non dico distorta ma certo 'alternativa', nella quale si nega un'antica appartenenza nel nome della lazialità tradita, nella quale si nega al Presidente della Lazio la facoltà di rappresentare la Lazio.
Questa a me pare non la visione di "una massa di obnubilati", spiacevole espressione che vorresti erroneamente attribuirmi, ma la costruzione di una realtà alternativa fondata su una specifica percezione e rielaborazione degli eventi dell'ultimo decennio che merita rispetto prima e attenzione poi, visto che il mio interesse ideale sarebbe recuperare quante più persone possibile alla causa della Lazio.

[franz_kappa]

L'altra, che qualcuno s'è creato nella sua artificiosa rappresentazione è quella propagandata dai soggetti argomento di questo topic, gente che un Laziale dovrebbe rifuggire come la peste.

Il tuo è un auspicio. Legittimo e condivisibile, ma pur sempre un auspicio.

La rappresentazione dell'altra Lazio è concreta, per il solo fatto che migliaia di persone a essa si riferiscono nella loro interpretazione dei fatti laziali.

Con questo FATTO bisogna fare i conti, prima di bollarlo come un morbo che appesta e dal cui contagio ognuno deve mettersi al riparo. Ricordi Lazio-sassuolo? Il contagio è bello che diffuso. Prendiamone atto, prima di continuare a disegnare la realtà che vorremmo ma che è ben distante da quello che in effetti accade.

[Panzabianca]

Quanti siete?
Sentirsi cojonati per un nono posto non è degno per chi rimpiange le Lazio del passato, avete poca memoria, e quella poca è alterata dai racconti di chi disegna sempre una Lazio miserella.

I risultati delle Lazio del passato non erano preceduti da proclami da reni spezzati. Continui a dire cose degne della miglior Monica Maccioni.
Basta che sti Slogan te facciano sentì bene, anzi Felyx. 

[disabitato]

La media storica non conta nulla (se non nella legge Melandri per la spartizione dei diritti TV).
È sacrosanto essere incazzati per un nono posto e per l'aver preso sotto gamba tre coppe tre.
È deleterio abbandonare la Lazio in virtù di ciò ed essendo in contrapposizione a chi ne è proprietario.

Il calcio non è finito il 26 maggio 2013, come non è finito a maggio 2014.
La partita più importante per la Lazio, oggi, è quella di Milano. Ieri era quella contro il Bassano.
Tutto il resto è archiviato, conta solo il presente.