La "polveriera" Lazio: questa guerra DEVE FINIRE!!!

[seminuovo]

Ognuno sta dando il suo contributo.

Probabile che contribuisca anche lui.
Possibile che contribuisca soprattutto lui.
Sicuro però che un tifoso della Lazio non dovrebbe contribuire, neanche marginalmente.
E invece in modo cieco e sprovveduto lo fa.
Purtroppo.

un tifoso qualunque, ovvero cieco e sprovveduto, non contribuisce in alcun modo, a me pare evidente. a meno che non si voglia imputare all'erba di non crescere invece di (pre)occuparsi di chi ha desertificato il giardino.

[ThomasDoll]

Secondo me non ci sono tifosi ciechi e sprovveduti e tifosi scetati e ipervedenti.
Poi bisognerebbe stabilire chi stabilisce chi dorme e chi veglia, chi vede e chi brancola nel buio.
Il tifoso è tifoso, tifa. E' boccalone per definizione, ma non in malafede: criticherà sempre oltremisura ma sarà pronto a fare il contrario di quanto ha detto cinque minuti prima. Perché i tifosi sono così. La coerenza non è obbligatoria, anzi, non è proprio consigliata. Se il tifo rispondesse alla razionalità non ci sarebbe nessuno disposto a strepitare come uno scalmanato allo stadio, invece quella rimane la dimensione più genuina del supporter all'italiana. Che ci sia, poi, chi orienta le "masse" e pesca nel torbido è una vecchia storia, ma le masse tifose non sono gestibili fino in fondo e sono pronte a travolgere l'imbonitore di turno per un gol o un nuovo acquisto che faccia davvero sognare.

[giamma]

Da quanto ricordo, gli americani hanno tirato fuori (in 5 o 6) una settantina di milioni di euro, più altri 10 se li sono fatti prestare. Successivamente c'è stato un adc.
Ma insomma non i fantastiliardi che si fantasticavano prima dell'inizio della trattativa. E ringraziassero il Signore che li hanno trovati (gli americani).

Non ricordo le cifre ma le prendo per buone, però gli americani non hanno il 100% della società, se non ricordo male neanche il 50.

[Frank 73]

un tifoso qualunque, ovvero cieco e sprovveduto, non contribuisce in alcun modo, a me pare evidente. a meno che non si voglia imputare all'erba di non crescere invece di (pre)occuparsi di chi ha desertificato il giardino.

Ci sono 55 mila persone che hanno notificato, il 12 maggio, di essere disposti a seguire la Lazio allo stadio, ma che non lo fanno perché il giardino è incolto o poco fiorito.
La colpa sarà di sicuro del giardiniere, ma quei 55 mila smettano di dire di tenerci al giardino.
Perché se loro lo frequentassero, il giardiniere troverebbe l'interesse, sempre con i propri mezzi e le proprie incapacità, a farlo trovare un po' più pulito e più fiorito, e forse qualcun altro, osservando da lontano quel giardino brutto e spoglio ma pieno di entusiasmo, potrebbe farsi due conti e trasformarlo in un bel parco e guadagnarci pure.

Adesso, se gli capita di vederlo, trova il giardino sporco e brutto, come l'ha ridotto il giardiniere, ma di cui non frega una mazza a nessuno.

Figuriamoci se gli viene il mente di farci un salto.

[LaLazioMia]

Ci sono 55 mila persone che hanno notificato, il 12 maggio, di essere disposti a seguire la Lazio allo stadio, ma che non lo fanno perché il giardino è incolto o poco fiorito.
La colpa sarà di sicuro del giardiniere, ma quei 55 mila smettano di dire di tenerci al giardino.
Perché se loro lo frequentassero, il giardiniere troverebbe l'interesse, sempre con i propri mezzi e le proprie incapacità, a farlo trovare un po' più pulito e più fiorito, e forse qualcun altro, osservando da lontano quel giardino brutto e spoglio ma pieno di entusiasmo, potrebbe farsi due conti e trasformarlo in un bel parco e guadagnarci pure.

Adesso, se gli capita di vederlo, trova il giardino sporco e brutto, come l'ha ridotto il giardiniere, ma di cui non frega una mazza a nessuno.

Figuriamoci se gli viene il mente di farci un salto.

Se poi aggiungi che quel giardino è spesso e volentieri ricco di banane e si sentono i versi della scimmia ... il resto è fatto.

[ThomasDoll]

Lotito non è Abramovich.
Se lo fosse, porterebbe il Drogba e il Lampard della situazione e i 55mila non ricorderebbero nemmeno più come si chiamano gli organizzatori di di padre in figlio.
Ma non è Abramovich. E non certo perché lo stadio è vuoto. Del resto, lo stadio non è vuoto perché Lotito non è Abramovich.
C'è un solo colpo di spugna possibile per questa situazione, con questi attori in campo: fare una squadra che lotti per lo scudetto.
La Lazio "normale" di Lotito a chi contesta non basta, giusto o sbagliato che sia è così. Questo è il cul de sac in cui ci troviamo. Pensare che riempire lo stadio e seguire con passione la squadra a scatola chiusa sia uno stimolo per Lotito o per un eventuale acquirente, ancorché giusto e logico, significa descrivere con parecchio ottimismo le logiche che spingono gli imprenditori come Lotito e Abramovich a entrare nel calcio. Poi ci sono presidenti passionali che si fanno trascinare, ma non è il caso del Nostro e non credo ce ne siano molti in giro. La Lazio è un buon affare (o non lo è) indipendentemente dallo stadio vuoto, è triste ma è così. Di sicuro, però, lo stadio vuoto può creare problemi d'immagine molto più che uno stadio pieno e festante. Personalmente ribalterei causa ed effetto: una società importante significa uno stadio pieno e (eventualmente) festante, il contrario non sempre è vero.

[seminuovo]

Ci sono 55 mila persone che hanno notificato, il 12 maggio, di essere disposti a seguire la Lazio allo stadio, ma che non lo fanno perché il giardino è incolto o poco fiorito.
La colpa sarà di sicuro del giardiniere, ma quei 55 mila smettano di dire di tenerci al giardino.
Perché se loro lo frequentassero, il giardiniere troverebbe l'interesse, sempre con i propri mezzi e le proprie incapacità, a farlo trovare un po' più pulito e più fiorito, e forse qualcun altro, osservando da lontano quel giardino brutto e spoglio ma pieno di entusiasmo, potrebbe farsi due conti e trasformarlo in un bel parco e guadagnarci pure.

Adesso, se gli capita di vederlo, trova il giardino sporco e brutto, come l'ha ridotto il giardiniere, ma di cui non frega una mazza a nessuno.

Figuriamoci se gli viene il mente di farci un salto.

al netto delle illazioni (peccato, perché l'analisi di prima era convincente) due considerazioni. la prima di carattere generale circa il fatto che l'attuale proprietà non è stata catapultata sulla terra l'altro ieri, ma appena dieci anni fa. due lustri durante i quali l'opera di desertificazione è stata portata avanti senza curarsi dei segnali che si sono succeduti. la seconda più strettamente personale riguarda l'accusa mossa ai laziali stanchi di restare inutilmente notte e dì con il tubo dell'acqua in mano: nessuno è autorizzato a dire che non tengono alla prima delle cose meno importanti, salvo chi (e non sono pochi, ma ognuno cerca le gratificazioni che ritiene più confacenti alla propria idea di sé) aneli di sentirsi apostrofare come emerito imbecille.

[fish_mark]

Non ricordo le cifre ma le prendo per buone, però gli americani non hanno il 100% della società, se non ricordo male neanche il 50.

Hanno il 70 % della società che controlla al 67 % la AS Roma spa.
Sempre se ben ricordo.

[franz_kappa]

[...]
La colpa sarà di sicuro del giardiniere, ma quei 55 mila smettano di dire di tenerci al giardino.
[...]

Ho grande stima di te, mi piace il tuo modo di porti e i contenuti che proponi ma non potrei essere più distante da una simile posizione.
Che poi, mutatis mutandis, è quella che una buona parte (la maggioranza?) dei frequentatori del forum propugna.

I 55mila sono laziali a tutti gli efffetti, per Dio! E mica perché determino io chi è laziale e chi non lo è, all'insegna dell'universale equazione tifo la Lazio = mi identifico in tutte le Lazio, inclusa quella del Presidente Lotito = in ogni condizione sostengo la Lazio allo stadio.
I 55mila sono laziali perché, banalmente, dal loro punto di vista ritengono di essere tifosi della Lazio tanto quanto me e te e centomila altri che la pensano come me e te ovvero diversamente dal popolo del 12 maggio e da chi aderisce al movimento #liberalaLazio.

La differenza è che ci riferiamo a svariate decine di migliaia di persone che sono tifosi della Lazio a loro modo. Un modo diverso da quello di molti altri. Che, legittimamente, allo stadio continuano ad andare e si sentono rappresentati dalla Lazio attuale.

Sono profondamente convinto che SOLO un'azione di generale ricerca di una comune convergenza su pochi punti fermi (e il primo di questi è che dobbiamo ritrovare tutti, sia chi non l'ha mai perduta sia chi l'ha persa, la voglia di andare a vedere e sostenere la Lazio. Pare facile...  ) ci permetterà di recuperare l'unico, forse, punto di forza che ci potrebbe consentire di superare indenni i prossimi anni, nei quali pavento che prima o poi il sacco cittadino - più volte evitato all'ultimo secondo - alfine si concretizzerà: imparare a pensarci, pur con le nostre mille contraddizioni, differenze, incomprensioni, una sola comunità che si richiama a una comune base di valori. Ovvero, con parole banali, il sostegno e la difesa della Lazio.

Faccio mia la firma di un grande laziale, cui mi sento vicino per visione delle cose e sistema di valori: "United we stand, divided we fall".

[aquilafelyx]

al netto delle illazioni (peccato, perché l'analisi di prima era convincente) due considerazioni. la prima di carattere generale circa il fatto che l'attuale proprietà non è stata catapultata sulla terra l'altro ieri, ma appena dieci anni fa. due lustri durante i quali l'opera di desertificazione è stata portata avanti senza curarsi dei segnali che si sono succeduti. la seconda più strettamente personale riguarda l'accusa mossa ai laziali stanchi di restare inutilmente notte e dì con il tubo dell'acqua in mano: nessuno è autorizzato a dire che non tengono alla prima delle cose meno importanti, salvo chi (e non sono pochi, ma ognuno cerca le gratificazioni che ritiene più confacenti alla propria idea di sé) aneli di sentirsi apostrofare come emerito imbecille.

[Frank 73]

E' curioso che in un TIFOSO si accetti come normale la "razionalità" di seguire la propria squadra a determinate condizioni, mentre da un IMPRENDITORE si pretenda l'"irrazionalità" di cedere la propria azienda fuori da calcoli di convenienza economica.

Ringrazio seminuovo per avermi classificato, mi par di capire, quale aspirante "emerito imbecille". Pazienza.

Accetto la correzione di FK, preciso che il mio "smettano di dire" non voleva essere il dito accusatorio verso qualcuno di non essere laziale e se lo è stato me ne scuso, il fervore dialettico talvolta può provocare effetti indesiderati.

I sessantamila del 12 maggio sono Laziali con la L maiuscola come e più di me, ma proprio per questo, proprio perché alla mia squadra e alle sue fortune tengo tantissimo, ci sto male quando vedo, dal mio punto di vista, un simile patrimonio disperso e la Lazio che non ne usufruisce.
Per colpa di quello lì? Va benissimo, per colpa sua.
Evidentemente a Lui la colpa si può liberamente dare, il suo modo di esercitare il suo ruolo si può discutere, dire e scrivere che non è laziale pure, ma solo a lui.

Ma il modo di esercitare il ruolo di tifoso non lo si può criticare o discutere?
Non ho scritto che Peppino, Giovanni o Francesco non sono laziali.
Parlando di 55 mila ho parlato di un fenomeno che riguarda il tifo laziale, di comportamenti che appartengono ad una parte rilevante (la maggioranza) del tifo laziale.
Sono libero, appartenendo a questa comunità da quaranta anni, di criticare quel comportamento? Sono libero di, dal mio punto di vista, giudicarlo? Penso di sì, magari evitando, e me ne scuso, di scrivere che alla Lazio non tengono.
Ma quando si discute, anche in famiglia, e una tifoseria in fondo lo è, sono quelli i termini che talvolta, nel coinvolgimento, vengono fuori.

I laziali del 12 maggio alla Lazio tengono tantissimo e per la Lazio soffrono, ma, nella mia opinione che vale quanto quella di chiunque, lasciando vuoto lo stadio le fanno del male.
Questo è il mio punto di vista, non c'è astio.
Spero di ritrovare quei 55 mila allo stadio per vivere insieme la nostra comune passione, che questa ritrovi l'"irrazionalità" e lasci la "razionalità" a chi questo club ha il compito e il dovere di dirigerla al meglio. Sia Lotito o un altro è marginale in questa prospettiva.

[franz_kappa]

[...]
Sono libero di, dal mio punto di vista, giudicarlo? Penso di sì, magari evitando, e me ne scuso, di scrivere che alla Lazio non tengono.
Ma quando si discute, anche in famiglia, e una tifoseria in fondo lo è, sono quelli i termini che talvolta, nel coinvolgimento, vengono fuori.
[...]

Eh, lo so. Ma sono le parole, talvolta, che ci allontanano più del lecito. Bisogna restare lucidi.

Pensa, ad esempio, se anziché scrivere "non tengono" avessi scritto qualcosa tipo "non capisco quei laziali", "li rispetto ma fatico ad accettarli", "vedo simili forme di proteste e ci sto male".

Con simili locuzioni avresti assunto, magari solo retoricamente e pur mantenendo una posizione critica, un atteggiamento teso a porti sullo stesso piano di altri tifosi della Lazio che la vivono in altro modo da te nell'attuale frangente.
Questa è l'unica maniera, secondo me, per provare a ritrovare un comune punto d'incontro.

Punto di incontro che non verrà mai raggiunto se proseguiremo a lanciarci, reciprocamente, l'accusa di non volere bene alla Lazio.

[seminuovo]

E' curioso che in un TIFOSO si accetti come normale la "razionalità" di seguire la propria squadra a determinate condizioni, mentre da un IMPRENDITORE si pretenda l'"irrazionalità" di cedere la propria azienda fuori da calcoli di convenienza economica.

c'è qualcuno qui, tra quelli con cui stai interloquendo, che pretenda da lotito la cessione fuori da calcoli di convenienza economica?

Ringrazio seminuovo per avermi classificato, mi par di capire, quale aspirante "emerito imbecille". Pazienza.

aspiravi, poi ti sei spiegato e tanto mi basta.

[Zapruder]

Il simpatizzante ("tifoso", stando al Devoto Oli, è un vocabolo che ormai non identifica più di qualche centinaio di persone nel mondo Lazio) non deve avere alcun ruolo nelle vicende di una società, che non sia quello di finanziare il club che dice di sostenere. Nel nostro caso, poi, l'ignoranza e la supponenza di troppi hanno creato sinergie micidiali che hanno messo a serio repentaglio la sopravvivenza della Lazio stessa.

Facciano pure i raduni-Algasiv, basta che nun rompano i colleoni alla Lazio. Dal canto suo, la società ha il dovere di sparare a tutto ciò che si muove nei suoi dintorni, in modo da colpire i nemici mortali, che rappresentano il 98% di quelli che le si agitano intorno.

[darienzo]

Basta odio, per pietà. Rispettiamo questa Lazio che abbiamo, non è poco dj questi tempi

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[Fabio70rm]

Tornare a tifare Lazio e andare allo stadio? Stadio dove ci si concentri solo sulla partita e non sul contorno?

[disabitato]

Tornare a tifare Lazio e andare allo stadio? Stadio dove ci si concentri solo sulla partita e non sul contorno?

Se ciao..
e le correlate? lo sponsor? gli sceicchi di Paglia?

[BobLovati]

Se ciao..
e le correlate? lo sponsor? gli sceicchi di Paglia?

ma anche e soprattutto, gli uomini di paglia ( stavolta con la minuscola, ovviamente )   

[Jim Bowie]

Se ciao..
e le correlate? lo sponsor? gli sceicchi di Paglia?

Certo che se le stai sempre a menziona'...................
E' bastata una vittoria in un derby primavera perche', almeno su questo forum, ci siamo stretti turtti intorno alla Lazio.
E' solo questo che chiede la Sparita Maggioranza, lottare vincere non farsi mettere i piedi in testa, specialmente da quelli, farlo perche' si e' laziali prima che giocatori, cosi' come si e' laziali prima che ogni altra cosa.

[BobLovati]

Certo che se le stai sempre a menziona'...................
E' bastata una vittoria in un derby primavera perche', almeno su questo forum, ci siamo stretti turtti intorno alla Lazio.
E' solo questo che chiede la Sparita Maggioranza, lottare vincere non farsi mettere i piedi in testa, specialmente da quelli, farlo perche' si e' laziali prima che giocatori, cosi' come si e' laziali prima che ogni altra cosa.

in questo forum dovremmo essere sempre tutti stretti intorno alla Lazio; o non ho capito bene io il significato di "tifare/tifoso" ?