La "polveriera" Lazio: questa guerra DEVE FINIRE!!!

[fish_mark]

Quotidiani alla mano, si può dimostrare che ogni giorno della loro vita certi laziali hanno sempre versato lacrime sul presente e rimpianto il passato.

E' una forma d'amore, un paradosso che fa parte integrante della vita. La passione è sofferenza raramente estasi.
Non si fa un buon servizio rinnovando i veleni e riandando a toccare certe ferite del passato ormai cicatrizzate.

[Giglic]

Per una volta siamo d'accordo e anche io razionalmente a distanza di 10 trovo confermate le mie sensazioni di un imprenditore totalmente differente dai suoi predecessori per cultura, programmi e disponibilità finanziaria che faceva intendere abbastanza chiaramente quello che sarebbe stato il decennio successivo, vale a dire quello di un ridimensionamento dai fasti cragnottiani nell'ambito della missione di consolidamento societario.

L'operazione può dirsi perfettamente riuscita, anche oltre le più rosee previsioni, con qualche trofeo nazionale e una modesta presenza europea, poco più che simbolica, il che dimostra proprio il grande potenziale non compiutamente espresso di una realtà, la Lazio, che appartiene al gotha del calcio italiano, nonostante alcuni circoli laziali guardino al futuro con la testa rivolta al passato, avendo come termine di paragone Cava dei tirreni piuttosto che Birmingham.

Spero sarai d'accordo sulla mia impressione attuale di un'esperienza se non al capolinea prossima alla campanella dell'ultimo giro, vista la totale assenza di dialogo con la tifoseria e i media, la mancanza di messaggi in cui vengano tracciate le prospettive future, l'insufficienza delle energie umane e materiali necessarie per il rilancio.

Sento il ticchettio. Da qualche parte è partito il count down.

C'è una "piccola" differenza: tu vuoi Lotito via per (già, per chi? per i tifosi azionisti?) incolpandolo di una cosa che il tuo modello non riuscirebbe a fare neanche in cartolina. Io da "tifoso razionale" (esistono, basta farsi delle domande e si è razionali) dico che questa è l'attuale dimensione della Lazio, e senza l'apporto di soldi freschi, grandi miglioramenti non ce ne saranno. Del resto, basta confrontare quello che abbiamo vinto in questi 10 anni con quello che hanno vinto altre: solo le strisciate sono sensibilmente superiori a noi, e con disponibilità economiche - infatti - ben diverse.
Ma del resto, ti auguravi la sconfitta al derby: deve essere stato un brutto colpo, il 26 maggio, vedere che il tuo sogno di rifondazione laziale andava in frantumi.

Non bisogna parlare di società da tifoso di pancia: per parlare di quello, ci sono le partite.

[Zapruder]

E' una forma d'amore, un paradosso che fa parte integrante della vita. La passione è sofferenza raramente estasi.
Non si fa un buon servizio rinnovando i veleni e riandando a toccare certe ferite del passato ormai cicatrizzate.

La storia non la cancella nessuno. E dimostra che i tifosoni che formano l'opinione comune non hanno mai capito una stramazza di niente: hanno sempre voluto "un'altra Lazio", mentre quella vera andava per la sua gloriosa strada. E' e sarà sempre così. Il "sentimento della gente" non rappresenta una stramazza panata: esiste solo la Lazio.

[Jim Bowie]

A forza di ripeterla, questa cantilena è entrata nella capoccia di tanta gente, poi se li prendi singolarmente e gli chiedi di spiegargli cosa significa, non lo sanno.

Comunque, è una gran cazzata: la Lazio è la Lazio, punto. E quando c'era Cragnotti si diceva che la lazzzzzialità la impersonava la banda Chinaglia, quando arrivò Maestrelli ci si lamentò del fatto che non era un allenatore "all'altezza del blasone della Lazio" (e in quella "coscienza della Lazio" c'era pure il celebratissimo, ma sempre a posteriori, Gian Casoni, ché quand'era presidente c'erano ginecologi e fregnacciari che andavano a sventolare assegni in tv).

Quotidiani alla mano, si può dimostrare che ogni giorno della loro vita certi laziali hanno sempre versato lacrime sul presente e rimpianto il passato.

Perdonami ma non riesco a vedere il nesso tra quello che dico io e la tua risposta. Io non ho mai detto che Lazialita' e' sinonimo di vittoria (lo e' ma non sportiva) quindi che Cragnotti non impersonava la lazialita' non era dovuto alla mancanza di vittorie, ma piu' al fatto che defini' i tifosi Clienti, quanto a Maestrelli non lo si contestava come persona, anche se a quei tempi qualche dubbio era lecito visto che con Tontodonati i balletti rosa non li facevo io, ma perche' i risultati del precampionato e di CI non erano soddisfacenti. Casoni invece, secondo me, rappresenta molto bene la lazialita',cosi' come Nanni Girardoni e Maurizio Manzini, ecco e' dei modi di fare di queste persone che avremmo bisogno, perche' Lotito e' distante secoli luce. Lui dettasse, come ho gia' detto, le linee guida circa le politiche aziendali, ma se ne stesse inchiodato a Villa San Sebastiano. Ma sopratutto facesse una LAzio forte.

[Zapruder]

anche se a quei tempi qualche dubbio era lecito visto che con Tontodonati i balletti rosa non li facevo io,

Questo è interessante. Conosco la faccenda delle "allegre serate" dei calciatori della sroma ai tempi di Bernardini allenatore (anni 1950 e '51), e pare che tra gli sregolati ci fosse pure il nostro. Non sapevo che questa faccenda pesò anche quando Maestrelli venne scelto dalla Lazio.

Comunque, per dirne una, anche DOPO la stagione 1972/'73, quella dello scudetto sfiorato, durante l'estate (con la Lazio in tournée negli USA, mi pare) ci fu un mezzo tentativo di golpe, per esautorare Lenzini e richiamare Lorenzo... Questo per dire che la storia la fa... la storia, non i "se". C'è un sacco di gente che in nome del "bene della Lazio" avrebbe fatto danni spaventosi, alla Lazio. Alcuni poi sono recidivi e riescono a toppare tutto il toppabile. Si divertano pure con le loro adunate oceaniche, basta che stiano ben lontani da Formello.

[fish_mark]

C'è una "piccola" differenza: tu vuoi Lotito via per (già, per chi? per i tifosi azionisti?) incolpandolo di una cosa che il tuo modello non riuscirebbe a fare neanche in cartolina.

Il mio modello? Di quale parli? Delle mie fascinazioni da Santki Pauli? Quella è un sogno, anzi un delirio specie se si pretende di realizzarlo da queste parti. Va bene in Germania dove c’è una società organizzata e cosciente che associa le risorse di centinaia di migliaia di persone le affida a gente capace e responsabile e le porta le proprie squadre ai vertici del calcio europeo. La finale di Champions dello scorso anno è stata vinta da un’associazione di 180 mila tifosi che in finale hanno prevalso su un’altra associazione di tifosi.
Io non ho modelli particolari. Sono un semplice tifoso, con aspirazioni da semplice tifoso. Mi piacciono le sfide, le ambizioni, il sale dello sport, che per affrontarle devi rischiare e il concetto del rischio non va sempre d’accordo con l’equilibrio di bilancio, che ti fa stare tranquillo, ma ti costringe a navigare sotto costa.

Io da "tifoso razionale" (esistono, basta farsi delle domande e si è razionali) dico che questa è l'attuale dimensione della Lazio, e senza l'apporto di soldi freschi, grandi miglioramenti non ce ne saranno. Del resto, basta confrontare quello che abbiamo vinto in questi 10 anni con quello che hanno vinto altre: solo le strisciate sono sensibilmente superiori a noi, e con disponibilità economiche - infatti - ben diverse.

Ho timore che più che tifoso razionale tu finisca per essere un tifoso realista, che accetta questa realtà non solo come un dato di fatto, ma anche con un destino ineluttabile e dal quale non c’è via di scampo.
Se 60 mila persone sono andate allo stadio per vedere le vecchie glorie è perché questo destino non viene considerato ineluttabile e soprattutto perché si chiede disperatamente di trovare una via d’uscita. Non è un caso che tra quella moltitudine non fosse presente il presidente, un paradosso davvero difficile da spiegare ma anche soltanto da concepire.
Non c’è nessun complotto, se non quello di chi lancia messaggi davvero modesti che non hanno conquistato né il cuore né la mente della maggioranza dei tifosi, vale a dire quello di considerare il “derby vinto nella finale di Coppa Italia” un derby che “vale più di dieci scudetti”. Una affermazione di totale ignoranza sportiva e calcistica, visto che quel trofeo sarebbe una sorta di punto di arrivo, non uno di partenza: su queste basi, come si può essere non dico amati, ma anche accettati?

Ma del resto, ti auguravi la sconfitta al derby: deve essere stato un brutto colpo, il 26 maggio, vedere che il tuo sogno di rifondazione laziale andava in frantumi.

Che mi augurassi una sconfitta al derby è una palla lanciata da altri che ti piace riprendere al volo. Potete divertirvi, anche di cose totalmente inventate.

Non bisogna parlare di società da tifoso di pancia: per parlare di quello, ci sono le partite.

Il tifoso è sempre di pancia. Vuole competere, vuole vincere e niente più.

[fish_mark]

La storia non la cancella nessuno. E dimostra che i tifosoni che formano l'opinione comune non hanno mai capito una stramazza di niente: hanno sempre voluto "un'altra Lazio", mentre quella vera andava per la sua gloriosa strada. E' e sarà sempre così. Il "sentimento della gente" non rappresenta una stramazza panata: esiste solo la Lazio.

L'operazione di dividere il sentimento della gente dalla "Lazio" è non soltanto teoria, ma pura astrazione.
La Lazio è composta dalla sua gente, altrimenti restava una squadretta di un gruppo di ragazzi di Piazza della libertà. Senza la sua gente muore.
Lunedì scorso si è vista la Lazio.

[Pomata]

 nonostante alcuni circoli laziali guardino al futuro con la testa rivolta al passato, avendo come termine di paragone Cava dei tirreni piuttosto che Birmingham.

Il 12 maggio la maggioranza sparita è stata chiamata a raccolta da quei circoli che rimpiangono cava dei tirreni.

Io, se ripenso a cava o a catanzaro, l'unica cosa che rimpiango è l'amore di quei tifosi verso quella piccolissima Lazio.

[Frank 73]

L'operazione di dividere il sentimento della gente dalla "Lazio" è non soltanto teoria, ma pura astrazione.
La Lazio è composta dalla sua gente, altrimenti restava una squadretta di un gruppo di ragazzi di Piazza della libertà. Senza la sua gente muore.
Lunedì scorso si è vista la Lazio.

Gli UFO si vedono più spesso.

Quando è prevista la prossima? La Commissione si è riunita?

Dunque "senza la sua gente muore".
In 60 mila hanno scelto l'eutanasia...
Ma la Lazio sopravviverà a ognuno di noi.
Come è sempre stato.

[Giglic]

Ho timore che più che tifoso razionale tu finisca per essere un tifoso realista, che accetta questa realtà non solo come un dato di fatto, ma anche con un destino ineluttabile e dal quale non c’è via di scampo.

Ma tu, che hai ZERO post di festeggiamento dopo il 26 Maggio (il tuo primo post dopo quella partita fu l'invito a prendere un caffè dopo la sbornia per chiedere alla società di giocare negli USA al posto della Roma), che tifoso sei?

Forse questo post

Vincere lo scudetto ,realisticamente (sono adulto e so bene come può tradursi un sogno in una realtà), significa "lottare per lo scudetto" non pretendere di vincerlo (quella possibilità è in mano soltanto all'Altissimo)
Sono convinto che la società Lazio sia a un passo dall'avere le risorse necessarie per sostenere quello sforzo, ma non faccia abbastanza per arrivare a questo traguardo. E' questo il senso del mio "voglio vincere lo scudetto": perché sono convinto che ci siamo a un passo, ma non lo sappiamo, anzi "c'è qualcuno che non ce lo vuole far sapere".

E ne incassa almeno il doppio (dai 40 ai 50 milioni). Lavorano in perdita?
Perché non facciamo di Tare il nostro Policano?

da l'idea sei un antilotitiano realistico (dire di essere a un passo dal vincere lo scudetto ma che non lo vogliamo fare è bellissimo). Ma tifare Lazio non fa per te, dammi retta.

Che mi augurassi una sconfitta al derby è una palla lanciata da altri che ti piace riprendere al volo. Potete divertirvi, anche di cose totalmente inventate.

Grande Borgorosso, tifoso con i coglioni girati, si vede lontano un miglio.
Purtroppo quando andiamo bene, ogni discussione è tacciata di disfattismo. Ora invece si chiede il silenzi per permettere che la squadra si rialzi e che vengano medicate le ferite degli animi ipersensibili.

Nello sport non ha senso vantarsi di essere secondo a un incollatura del primo nella prima metà della gara, se poi nella seconda metà sprofondi negil abissi.
Verrebbe voglia di non vincere la finale per imporre un repulisti totale della rosa, ma non possiamo farlo per motivi di identità, ma c'è anche il rischio che quella vittoria potrebbe essere strumentalizzata come il trionfo di una certa politica e anche questo non deve passare.

Good night and Good Luck, fish.

Il tifoso è sempre di pancia. Vuole competere, vuole vincere e niente più.

Vedi post citato sopra.

[Boks XV]

Il "sentimento della gente" non rappresenta una stramazza panata: esiste solo la Lazio.

magnifico, quanto teorizzi da sempre si sta realizzando.
l'ennesimo calciomercato vergognoso e, l'anno prossimo, il tuo dogma sarà fatto compiuto: solo la Lazio.
e nessuno intorno.

occhio che è prevista una eruzione stile pompei del Vesuvio fra il 2015 ed il 2029

spero il giorno di un affollatissimo napoli-roma.

[LaLazioMia]

Brutta bestia la memoria

Vero Pesce?

Ma tu, che hai ZERO post di festeggiamento dopo il 26 Maggio (il tuo primo post dopo quella partita fu l'invito a prendere un caffè dopo la sbornia per chiedere alla società di giocare negli USA al posto della Roma), che tifoso sei?

Forse questo post

da l'idea sei un antilotitiano realistico (dire di essere a un passo dal vincere lo scudetto ma che non lo vogliamo fare è bellissimo). Ma tifare Lazio non fa per te, dammi retta.

Good night and Good Luck, fish.

Vedi post citato sopra.

È così che la giusta critica è stata sputtanata.

[Skorpius]

magnifico, quanto teorizzi da sempre si sta realizzando.
l'ennesimo calciomercato vergognoso e, l'anno prossimo, il tuo dogma sarà fatto compiuto: solo la Lazio.
e nessuno intorno.

Proprio nessuno no

[Aquila Maremmana]

Ma tu, che hai ZERO post di festeggiamento dopo il 26 Maggio (il tuo primo post dopo quella partita fu l'invito a prendere un caffè dopo la sbornia per chiedere alla società di giocare negli USA al posto della Roma), che tifoso sei?

Forse questo post

da l'idea sei un antilotitiano realistico (dire di essere a un passo dal vincere lo scudetto ma che non lo vogliamo fare è bellissimo). Ma tifare Lazio non fa per te, dammi retta.

Good night and Good Luck, fish.

Vedi post citato sopra.

Beh... il pesce viene preso in castagna ancora una volta. Io credo che sia ingeneroso continuare a sottolineare tutte le volte che viene sputtanato, perché comunque si impegna moltissimo, specialmente con le sue tabelle Excel, e guardate che piegare costantemente i dati in possesso al fine di dimostrare comunque le proprie teorie deve essere un lavoro massacrante...

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[Boks XV]

Proprio nessuno no

rimpiangeremmo i numeri di queste ultime settimane.
dubito che le migliaia di abbonamenti raggiungerebbero la doppia cifra.
il che, per la Lazio, equivarrebbe a nessuno.

 

[fish_mark]

Verrebbe voglia di non vincere la finale per imporre un repulisti totale della rosa, ma non possiamo farlo per motivi di identità, ma c'è anche il rischio che quella vittoria potrebbe essere strumentalizzata come il trionfo di una certa politica e anche questo non deve passare.

Carissimo Giglic

Ho avuto modo di conoscerti dal vivo e apprezzare la tua intelligenza acuta, frutto anche della passione per lo studio e dall’amore per l’approfondimento, ma da te non mi aspettavo questo colpo basso, che comunque nell’agone della lotta ci sta, perché il forum non è uno sport per signorine. Intanto mi fa piacere dall’essere accomunati dal realismo, anche se da opposte sponde.
Inviterei te e anche molti altri orgers festanti pronti al carosello mattutino per aver preso in castagna nientepocodimeno che il pesce (mica pizza e fichi) a una lettura più accorta di un certo post, posto che dell’esegesi dei miei post ne farei volentieri a meno.

Intanto la collocazione storica. Si parla di una battuta del 29 aprile a distanza di quasi un mese. Già questo denota una certa scorrettezza che però l’arbitro potrebbe sanzionare con un semplice richiamo verbale.

E poi si usa il condizionale, invocando la sconfitta nella madre di tutte le partite con strumento di forte provocazione. Ovvio, che un tifoso non si può mai augurare la sconfitta, men che mai in una partita del genere. Un significato accessibile a tutti, meno a chi vuole usare questo post per la sua polemica quotidiana. L’arbitro qui userebbe il cartellino giallo.

Se poi proprio si vuole proseguire nell’analisi di questo post è semplice scorgere una mia polemica verso la società su cui si teme che nell’ipotesi di una vittoria – che tutti si augurano in quel momento, estensore del post incluso – utilizzerebbe quel trofeo “come trionfo di una certa politica” avvertendo e ammonendo che “questo non deve passare”. Spiace notare che è esattamente quanto puntualmente avvenuto a partire dal 27 maggio, frutto della lettura delle cronache quotidiane del lotitismo dei 9 anni precedenti, di quel romanzo lotitiano, anzi di quel “manuale del lotitismo” dove c’è scritto tutto quanto avviene e soprattutto sta per accadere nelle vicende della SSLazio d.L..
Su questo punto, l’arbitro non utilizzerebbe il cartellino rosso, si farebbe una crassa risata e direbbe “gioca! gioca!”

Good morning and good luck, mister Geeglich

[Giglic]

Verrebbe voglia di non vincere la finale per imporre un repulisti totale della rosa, ma non possiamo farlo per motivi di identità, ma c'è anche il rischio che quella vittoria potrebbe essere strumentalizzata come il trionfo di una certa politica e anche questo non deve passare.

Carissimo Giglic

Ho avuto modo di conoscerti dal vivo e apprezzare la tua intelligenza acuta, frutto anche della passione per lo studio e dall’amore per l’approfondimento, ma da te non mi aspettavo questo colpo basso, che comunque nell’agone della lotta ci sta, perché il forum non è uno sport per signorine. Intanto mi fa piacere dall’essere accomunati dal realismo, anche se da opposte sponde.
Inviterei te e anche molti altri orgers festanti pronti al carosello mattutino per aver preso in castagna nientepocodimeno che il pesce (mica pizza e fichi) a una lettura più accorta di un certo post, posto che dell’esegesi dei miei post ne farei volentieri a meno.

Intanto la collocazione storica. Si parla di una battuta del 29 aprile a distanza di quasi un mese. Già questo denota una certa scorrettezza che però l’arbitro potrebbe sanzionare con un semplice richiamo verbale.

E poi si usa il condizionale, invocando la sconfitta nella madre di tutte le partite con strumento di forte provocazione. Ovvio, che un tifoso non si può mai augurare la sconfitta, men che mai in una partita del genere. Un significato accessibile a tutti, meno a chi vuole usare questo post per la sua polemica quotidiana. L’arbitro qui userebbe il cartellino giallo.

Se poi proprio si vuole proseguire nell’analisi di questo post è semplice scorgere una mia polemica verso la società su cui si teme che nell’ipotesi di una vittoria – che tutti si augurano in quel momento, estensore del post incluso – utilizzerebbe quel trofeo “come trionfo di una certa politica” avvertendo e ammonendo che “questo non deve passare”. Spiace notare che è esattamente quanto puntualmente avvenuto a partire dal 27 maggio, frutto della lettura delle cronache quotidiane del lotitismo dei 9 anni precedenti, di quel romanzo lotitiano, anzi di quel “manuale del lotitismo” dove c’è scritto tutto quanto avviene e soprattutto sta per accadere nelle vicende della SSLazio d.L..
Su questo punto, l’arbitro non utilizzerebbe il cartellino rosso, si farebbe una crassa risata e direbbe “gioca! gioca!”

Good morning and good luck, mister Geeglich

Traduzione:

[Drenai]

questa cosa che la vittoria della coppa italia abbia spinto a non migliorare la squadra è una assurdità che a forza di venire ripetuta manco la si nota piu...

fa il paio con chi quest'anno continuava a dire che è meglio non raggiungere l'EL perchè così la società è costretta a investire.

gente che non capisce niente, o fa finta.

[fish_mark]

Traduzione:

si certo, come no, ma ti avverto che lo scappellamento non è a destra.

questa cosa che la vittoria della coppa italia abbia spinto a non migliorare la squadra è una assurdità che a forza di venire ripetuta manco la si nota piu...

fa il paio con chi quest'anno continuava a dire che è meglio non raggiungere l'EL perchè così la società è costretta a investire.

gente che non capisce niente, o fa finta.

Non è un'assurdità è la realtà, carissimo Drenai se poi hai fatto di tutto, riuscendoci, per arrivare nono, NONO, mentre nelle coppe sei uscito il prima possibile.

Era stagione di transizione annunciata come da terzo posto e l'anno prossimo sei fuori dalle coppe. Un capolavoro, l'esempio di come si fanno seguire i successi storici. E ti ricordo che Tare il ds della Lazio non fish_mark (per fortuna).

[Drenai]

l'assurdità è sostenere che questo sia accaduto perchè si è vinta la coppa.