La "polveriera" Lazio: questa guerra DEVE FINIRE!!!

[fish_mark]

si sono daccordo,  qui la gente sfascia le istituzioni ma non pensa nemmeno
un minuto al dopo .... e' la festa dei bambinelli in fondo ....

Quando le "istituzioni" non,hanmo credibilita e riconoscimento devpno cambiare

[geddy]

Stringiamoci attorno a questa società con affetto e lungimiranza, da tifoso io posso dire solo questo

Lovati quando morì Ziaco disse che il dottore di calcio non capiva niente. "I calciatori delle altre squadre erano schiappe incredibili, quelli della Lazio tutti bravissimi, invece". Difficile, ma ci sono tifosi così. Darienzo è uno di loro.

[borgorosso]

si sono daccordo,  qui la gente sfascia le istituzioni ma non pensa nemmeno
un minuto al dopo .... e' la festa dei bambinelli in fondo ....

é il mantra dell'immobilismo.
il terrore del dopo.
ma per piacere, lotito sembra diventato il re sole e non é neanche rugantino

[fish_mark]

é il mantra dell'immobilismo.
il terrore del dopo.
ma per piacere, lotito sembra diventato il re sole e non é neanche rugantino

fa tenerezza scambiare un normale avvicendamento societario per l'imminente apocalisse, una bomba che farà cadere la Lazio nell'inverno nucleare, come se si fosse nell'età dell'oro poi.

Ma drogarsi normalmente no?

[Pomata]

Evidentemente chi si droga è il tifoso che ha allucinazioni di possibili compratori milionari, che al momento vede solo lui e qualche amico di drogaparty

Che poi solo una cosa vorrei sapere, il possibile compratore dovrebbe essere milionario no? Mica ce vorrà far vivere de sesti posti no? Altrimenti ci teniamo Lotito, no? O sbaglio...

[DinoRaggio]

Io ci avevo aperto pure un fantatopic 

http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/fanta%28%29calcio-si-e%27-dimesso-lotito/msg471196/#msg471196

[Pomata]

Io ci avevo aperto pure un fantatopic 

http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/fanta%28%29calcio-si-e%27-dimesso-lotito/msg471196/#msg471196

Da quello che leggo, neanche lo sceicco andrebbe bene...ma un fondo di investimento alimentato dai tifosi...

I nostri 

Un altro spacciatore è possibile

[Frank 73]

Lotito lascerà la Lazio quando riceverà un'offerta che renda più conveniente, per lui, vendere piuttosto che non vendere.

Non vi sono altri fattori esterni, opinione pubblica compresa, che possa incidere su questa prospettiva.

Dovesse incidere, non vorrei fare il verso al Tiranno, ci troveremmo di fronte ad un atto estorsivo, niente di più, niente di meno.

Fattori interni, quale una difficoltà economica del club o del gruppo cui appartiene, non si intravvedono al momento, per cui Lotito è libero di compiere, legittimamente, una scelta puramente imprenditoriale e di convenienza economica.

Se il nuovo acquirente, quello che ci deve far sognare, ha bisogno, per entrare in scena, di aspettare eventi di questa natura, utilizzare le pressioni di un ambiente esplosivo, approfittare di eventi particolarmente favorevoli e poco lineari, non è l'acquirente che sogno per la Lazio.

Quello che sogno per la Lazio, come minimo ha VOGLIA di acquistarla. E se ha anche capacità e mezzi, i mezzi che noi auspichiamo, quelli che dovrebbero far grande e competitiva la Lazio, non dovrebbe essere impossibile rilevare questo club da un gruppo locale di vigilanza e pulizia.

Se non è in grado, se non riesce ad avere la meglio su un imprenditore bravo e tignoso, ma di livello locale e globalmente modesto come Lotito, vuol dire che l'acquirente è inadeguato per la Lazio.

Se non riesce neanche a sedercisi al tavolo, vuol dire che è proprio da evitare e che per la Lazio il meglio è, purtroppo ed evidentemente, quello che c'è.

Io non voglio che ci sia QUALCUNO a voler rilevare la Lazio.
Voglio che ci sia UNO ADEGUATO alla Lazio.

Io non voglio che Lotito dica di voler vendere.
Nessuno che non sia alla canna del gas lo dice, e Lotito non lo è.
E, vivaddio, non lo è la Lazio, che, in quanto azienda quotata, non merita e non è nelle condizioni di essere dichiarata in vendita e di essere deprezzata, dato che dal punto di vista economico gode di discreta salute.

Non voglio che Lotito si cali le braghe, voglio che ci sia uno che la voglia acquistare e che ci tenga a farlo, puntandoci qualcosa o tanto di sè.
Se la vuole, la prende. O almeno ci prova seriamente.
Se non ce la fa, se si arrende e si piscia addosso perché il cattivone ha annunciato in tv che non la vende, non è lui il nuovo Presidente che cerchiamo, non è lui che fa per noi.

Se Lotito non si siede al tavolo con lui, vuol dire che è Nessuno.
Perché se è Qualcuno, e stavolta per Qualcuno intendo proprio Qualcuno, Lotito si siede e gli spolvera anche la sedia.

[Pomata]

Lotito lascerà la Lazio quando riceverà un'offerta che renda più conveniente, per lui, vendere piuttosto che non vendere.

Non vi sono altri fattori esterni, opinione pubblica compresa, che possa incidere su questa prospettiva.

Dovesse incidere, non vorrei fare il verso al Tiranno, ci troveremmo di fronte ad un atto estorsivo, niente di più, niente di meno.

Fattori interni, quale una difficoltà economica del club o del gruppo cui appartiene, non si intravvedono al momento, per cui Lotito è libero di compiere, legittimamente, una scelta puramente imprenditoriale e di convenienza economica.

Se il nuovo acquirente, quello che ci deve far sognare, ha bisogno, per entrare in scena, di aspettare eventi di questa natura, utilizzare le pressioni di un ambiente esplosivo, approfittare di eventi particolarmente favorevoli e poco lineari, non è l'acquirente che sogno per la Lazio.

Quello che sogno per la Lazio, come minimo ha VOGLIA di acquistarla. E se ha anche capacità e mezzi, i mezzi che noi auspichiamo, quelli che dovrebbero far grande e competitiva la Lazio, non dovrebbe essere impossibile rilevare questo club da un gruppo locale di vigilanza e pulizia.

Se non è in grado, se non riesce ad avere la meglio su un imprenditore bravo e tignoso, ma di livello locale e globalmente modesto come Lotito, vuol dire che l'acquirente è inadeguato per la Lazio.

Se non riesce neanche a sedercisi al tavolo, vuol dire che è proprio da evitare e che per la Lazio il meglio è, purtroppo ed evidentemente, quello che c'è.

Io non voglio che ci sia QUALCUNO a voler rilevare la Lazio.
Voglio che ci sia UNO ADEGUATO alla Lazio.

Io non voglio che Lotito dica di voler vendere.
Nessuno che non sia alla canna del gas lo dice, e Lotito non lo è.
E, vivaddio, non lo è la Lazio, che, in quanto azienda quotata, non merita e non è nelle condizioni di essere dichiarata in vendita e di essere deprezzata, dato che dal punto di vista economico gode di discreta salute.

Non voglio che Lotito si cali le braghe, voglio che ci sia uno che la voglia acquistare e che ci tenga a farlo, puntandoci qualcosa o tanto di sè.
Se la vuole, la prende. O almeno ci prova seriamente.
Se non ce la fa, se si arrende e si piscia addosso perché il cattivone ha annunciato in tv che non la vende, non è lui il nuovo Presidente che cerchiamo, non è lui che fa per noi.

Se Lotito non si siede al tavolo con lui, vuol dire che è Nessuno.
Perché se è Qualcuno, e stavolta per Qualcuno intendo proprio Qualcuno, Lotito si siede e gli spolvera anche la sedia.

Game, set, match.

Ma credo che chi si droga, preferisca qualsiasi altro bujaccaro. Il problema è LUI...

[Jim Bowie]

Lotito lascerà la Lazio quando riceverà un'offerta che renda più conveniente, per lui, vendere piuttosto che non vendere.

Quale sarebbe l'offerta giusta? Qui sta tutto il nocciolo della questione e cerco di spiegarmi.
Che Lotito sia un abile imprenditore e' innegabile e solo i ciechi o chi sta in malafede non riuscirebbe a vederlo.
Dissociamo per un secondo Lotito imprenditore da Lotito tifoso.
Lotito imprenditore ha nel suo portafoglio la SS Lazio che gli costa zero euri, dato che e' in autogestione, e che gli garantisce introiti per via di commesse date alle sue aziende. (non mi interessa, ne so, quindi non lo posso dire, se in modo trasparente oppure no, sto solo cercando di analizzare i fatti)
Dato che Lotito non e' uno speculatore di Borsa a lui dell'andamento delle azioni non interessa nulla.
Per rendere appetibile il suo cespite, e quindi poterlo vendere a migliori condizioni, deve creare un valore aggiunto, ecco che il valore aggiunto puo' solo essere lo stadio di proprieta', tanto meglio se sui suoi terreni (difficile se non impossibile). Quindi perche' si dovrebbe privare di un bene che gli da introiti non gli costa nulla se non per una offerta che non si puo' rifiutare? Quindi torno alla mia domanda iniziale, quale e' l'offerta giusta? Non c'e' e quindi Lotito si privera' della Lazio solo dopo che ha costruito lo stadio

[Pomata]

Quale sarebbe l'offerta giusta? Qui sta tutto il nocciolo della questione e cerco di spiegarmi.
Che Lotito sia un abile imprenditore e' innegabile e solo i ciechi o chi sta in malafede non riuscirebbe a vederlo.
Dissociamo per un secondo Lotito imprenditore da Lotito tifoso.
Lotito imprenditore ha nel suo portafoglio la SS Lazio che gli costa zero euri, dato che e' in autogestione, e che gli garantisce introiti per via di commesse date alle sue aziende. (non mi interessa, ne so, quindi non lo posso dire, se in modo trasparente oppure no, sto solo cercando di analizzare i fatti)
Dato che Lotito non e' uno speculatore di Borsa a lui dell'andamento delle azioni non interessa nulla.
Per rendere appetibile il suo cespite, e quindi poterlo vendere a migliori condizioni, deve creare un valore aggiunto, ecco che il valore aggiunto puo' solo essere lo stadio di proprieta', tanto meglio se sui suoi terreni (difficile se non impossibile). Quindi perche' si dovrebbe privare di un bene che gli da introiti non gli costa nulla se non per una offerta che non si puo' rifiutare? Quindi torno alla mia domanda iniziale, quale e' l'offerta giusta? Non c'e' e quindi Lotito si privera' della Lazio solo dopo che ha costruito lo stadio

300/350milioni, se vuoi ti prendi la Lazio e il suo futuro e sicuro stadio. Perché gli stadi prima o poi si faranno, piú poi che prima ma si faranno.

 A proposito, ma la merda a quanto è stata venduta? Ricordo che la banca voleva farci dai 250 in su.

[Jim Bowie]

300/350milioni, se vuoi ti prendi la Lazio e il suo futuro e sicuro stadio. Perché gli stadi prima o poi si faranno, piú poi che prima ma si faranno.

 A proposito, ma la merda a quanto è stata venduta? Ricordo che la banca voleva farci dai 250 in su.

ma perché' la merda ha valore?


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[Frank 73]

Quale sarebbe l'offerta giusta? Qui sta tutto il nocciolo della questione e cerco di spiegarmi.
Che Lotito sia un abile imprenditore e' innegabile e solo i ciechi o chi sta in malafede non riuscirebbe a vederlo.
Dissociamo per un secondo Lotito imprenditore da Lotito tifoso.
Lotito imprenditore ha nel suo portafoglio la SS Lazio che gli costa zero euri, dato che e' in autogestione, e che gli garantisce introiti per via di commesse date alle sue aziende. (non mi interessa, ne so, quindi non lo posso dire, se in modo trasparente oppure no, sto solo cercando di analizzare i fatti)
Dato che Lotito non e' uno speculatore di Borsa a lui dell'andamento delle azioni non interessa nulla.
Per rendere appetibile il suo cespite, e quindi poterlo vendere a migliori condizioni, deve creare un valore aggiunto, ecco che il valore aggiunto puo' solo essere lo stadio di proprieta', tanto meglio se sui suoi terreni (difficile se non impossibile). Quindi perche' si dovrebbe privare di un bene che gli da introiti non gli costa nulla se non per una offerta che non si puo' rifiutare? Quindi torno alla mia domanda iniziale, quale e' l'offerta giusta? Non c'e' e quindi Lotito si privera' della Lazio solo dopo che ha costruito lo stadio

Non lo so qual è il valore giusto.
Un bene non si vende al valore giusto, ma si vende quando coincide il prezzo che uno chiede e quello che l'altro è disposto a dare.
Il prezzo lo fa e ha il diritto di farlo Lotito.
Se la proposta che gli arriva egli la reputa non conveniente, lo fa a rischio e pericolo per il suo gruppo.

Se non vende Hernanes a 30, lo vende poi a 20, lo avrebbe perso poi a 0... è a rischio e pericolo della Lazio, azienda di Lotito.
Se non vende la Lazio a 100, a 200 o a 300, per poi perderla a 50 perché intanto negli anni il suo gruppo è entrato in crisi e ha bisogno di fare cassa, a 0 perché tra cinque, dieci o venti anni il suo gruppo fallisce e quel rifiuto di oggi di vendere avrà contribuito a ciò, la scelta di non vendere è a rischio e pericolo del suo gruppo, del gruppo di Lotito.

Quindi, sia nell'ambito Lazio, sia in ambito di gruppo aziendale, le scelte sono sempre economiche e di convenienza.

E, checché se ne dica, è per esempio molto più semplice sfilare la Lazio a Lotito che, per esempio il Milan a Berlusconi.

Perché il Milan è un satellite nella galassia del gruppo Mediaset, per cui il gruppo stesso può rifiutare offerte anche economicamente allettanti per il Milan, ma relativamente non impattanti sull'economia del Gruppo.

La Lazio è il Core del gruppo di Lotito, l'asset più importante e "pesante". Se arriva un'offerta allettante per la Lazio, vuol dire che è un'offerta che ha un impatto rilevante sull'intera economia del suo Gruppo. Rifiutala, rifiutare un'offerta vantaggiosa e più che remunerativa per l'intero gruppo, come sarebbe quella per la Lazio, ne potrebbe mettere a repentaglio la stessa sopravvivenza o comunque la buona salute economica. Per tutto il gruppo di Lotito.

Per cui dire che Lotito non tratterebbe mai la cessione è un argomento per creduloni, convinti che la dichiarazioni in tv a Ilaria D'Amico ("non vendo, la darò a mio figlio...") contino più delle vicende economiche e imprenditoriali che coinvolgono le aziende sul mercato.

Dire che aspetta l'ok per la costruzione dello stadio è argomento insufficiente, dato che nel prezzo di vendita può essere inserito, e l'acquirente, che dovrebbe avere lo stesso obiettivo, tenerne conto nella suo offerta, il valore della prospettiva di costruire uno stadio.
Quando si vende un'azienda, qualsiasi azienda, non si vende un bene fisico, non si vende un gruppo di persone e macchinari. Si vende una prospettiva di redditi futuri, che in quanto non certi sono oggetto di stima e di trattativa. La prospettiva di costruire uno stadio, nella cessione di un club calcistico, non sarebbe niente di straordinario o nuovo rispetto alla cessione di un'azienda, rientra nei fattori che sono oggetto di stima tra le parti, la trattativa stabilirà il valore e il prezzo di questo fattore, la trattativa stabilirà se lo stesso è più o meno aleatorio ("si fa o non si fa lo stadio? Arriverà la legge?") e gli attribuirà un prezzo conseguente.

Il resto sono chiacchiere e palate di merda sulla Lazio, che meriterebbe di vivere serenamente la sua vicenda sportiva, secondo le potenzialità che ha e nella speranza che possano crescere.
Ma la speranza di vederla crescere non la si sostiene radendola al suolo.

[seminuovo]

Ma la speranza di vederla crescere non la si sostiene radendola al suolo.

ottimo, condivido anche la punteggiatura. peccato per l'ultima  frase, indirizzata - immagino - ai nemici mortali della lazio (cfr. il videomaker rintronato et alii).
ho fondate ragioni di ritenere che chi stia radendo al suolo la lazio - lato sensu - sia proprio il proprietario pro tempore (mi si perdoni l'allitterazione).

[Frank 73]

ottimo, condivido anche la punteggiatura. peccato per l'ultima  frase, indirizzata - immagino - ai nemici mortali della lazio (cfr. il videomaker rintronato et alii).
ho fondate ragioni di ritenere che chi stia radendo al suolo la lazio - lato sensu - sia proprio il proprietario pro tempore (mi si perdoni l'allitterazione).

Ognuno sta dando il suo contributo.

Probabile che contribuisca anche lui.
Possibile che contribuisca soprattutto lui.
Sicuro però che un tifoso della Lazio non dovrebbe contribuire, neanche marginalmente.
E invece in modo cieco e sprovveduto lo fa.
Purtroppo.

[fish_mark]

Fatico a capire il motivo che spinge molti tifosi verso l'insopprimibile esigenza di farsi sensale dell'attuale presidente, a cui va il dovuto rispetto e il riconoscimento per il lavoro sin qui svolto.

Si dice con insistenza che l'eventuale compratore - da scegliersi necessariamente tra facoltosi avventurieri d'oriente - dovrebbe inevitabilmetne far ridere l'azionista di maggioranza, ladove avrà la seria intenzione di comprare.

Niente di più ingenuo e di lontano dalla realtà. IL nostro lascerà la Lazio se lo vorrà o se lo dovrà, magari perché non riterrà più sostenibile, per motivi finanziari o di altro genere, gestire la SSLazio.

I riferimenti alla trattativa del Cagliari non hanno nessun valore cogente e quindi non ha senso stare qui a dire che per proprietà transitiva l'offerta per la Lazio dovrà aggirarsi almeno sui 150 milioni, anche perché la Roma è andata agli americani per una cifra vicina a quella del Cagliari.

Quando accadrà si vedrà cosa succede. Nel frattempo ci sono altre cose a cui pensare.

[Pomata]

La proprietà della merda è di unicredit, no degli americani...i soldi dell'americani li ha prestati Unicredit.

[fish_mark]

La proprietà della merda è di unicredit, no degli americani...i soldi dell'americani li ha prestati Unicredit.

Stai tranquillo e prova a rispolverare certe tue granitiche certezze (ma senza fretta né impegno).
Dipendiamo tutti da un primato istituto bancario.

[Ataru]

la Roma è andata agli americani per una cifra vicina a quella del Cagliari.

in realtà la cifra è molto maggiore, perché a fronte dell'impegno di unicredit verso la famigghia sensi si sono accollati, annientandoli di fatto, non so quanti buffi.


se non hanno valore cogente i riferimenti alla trattativa del cagliari, quelli alla telenovela aesse che valore dovrebbero avere?

[fish_mark]

in realtà la cifra è molto maggiore, perché a fronte dell'impegno di unicredit verso la famigghia sensi si sono accollati, annientandoli di fatto, non so quanti buffi.


se non hanno valore cogente i riferimenti alla trattativa del cagliari, quelli alla telenovela aesse che valore dovrebbero avere?

Da quanto ricordo, gli americani hanno tirato fuori (in 5 o 6) una settantina di milioni di euro, più altri 10 se li sono fatti prestare. Successivamente c'è stato un adc.
Ma insomma non i fantastiliardi che si fantasticavano prima dell'inizio della trattativa. E ringraziassero il Signore che li hanno trovati (gli americani).