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Serie A Lazio, Abete: «Lotito? Decadenza solo per pena di più di un anno»
Il presidente della Figc: «Anche se è stato condannato, è al di sotto del minimo previsto. Il problema non sussiste»ROMA - "Non esistono le condizioni di decadenza dalle cariche sportive" per Claudio Lotito. Lo ha ribadito il presidente della Figc, Giancarlo Abete, in merito alla posizione del presidente della Lazio e consigliere federale in attesa della determinazione della pena da parte della Corte d'Appello di Milano per omessa alienazione delle partecipazioni societarie relative a una compravendita del 2005. "Il problema non sussiste - ha spiegato Abete, al termine del consiglio federale in cui sono stati discussi gli approfondimenti giuridici disposti dalla Figc e già inviati al Coni - perché anche qualora ci sia la quantificazione della pena e venisse dato il massimo per quel tipo di reato, sarebbe comunque al massimo di un anno. Al di sotto del minimo previsto per la decadenza". L'articolo 22 bis del Noif, infatti, è superato dallo statuto del Coni rivisto nel 2004, dopo il decreto Melandri. "Prima del 2000 - ha aggiunto - il precedente riferimento del Coni non prevedeva situazioni di pena superiore a un anno e quando nacque l'articolo 22 delle Noif la federazione era in linea con lo statuto che poi è stato superato dal nuovo quadro normativo". L'articolo 22 delle Noif quindi "mantiene validità ma con le sentenze superiori a un anno".
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