www.gazzetta.itDopo l'ormai ex team manager anche il portiere classe 2002 lascia il club biancoceleste: ad attenderlo, ora, c'è la Serie DDi padre in figlio. Lo slogan che negli ultimi anni i tifosi della Lazio hanno scelto per rappresentare la fierezza e la tradizione del tifare il club biancoceleste, in questo caso assume un'accezione che, se non è negativa, è triste. Dopo il team manager Angelo Peruzzi, che ha lasciato la Lazio per divergenze con la società, lascia il club anche Mattia Peruzzi, figlio dell'ex portiere campione d'Italia, d'Europa e del mondo.
LA SCELTA --- Arrivato alla Lazio ancora minorenne Mattia Peruzzi (portiere classe 2002) per anni ha vissuto in un B&B gestito dai biancocelesti, nel quale soggiornano in tutto 13 ragazzi, dai 15 ai 17 anni, su cui la società punta fermamente. Ora però le strade si separano: Peruzzi lascia la Primavera biancoceleste e si trasferisce al Tiferno, club umbro che milita in Serie D. Ancora una volta, dunque, vale lo slogan di padre in figlio. Ma questa volta ha un'accezione malinconica.
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