ADESSO USCITE FUORI!

[diepa]

Parlo a titolo personale.
Non vado più allo stadio semplicemente perché non mi va più. Amen e arrivederci, e tanti saluti alle motivazioni più "alte".
Anni '80 tutti con l'abbonamento in tasca; che fierezza ostentare gli abbonamenti del 1984-'85 e del 1985-'86. Non è stato il fondo, è stato qualcosa di peggio. Quattro gatti allo stadio in quel primo anno di ritorno in B, alla faccia di una retorica pompata ormai solo da romanisti travestiti da laziali.
Sì, ora li vedo anche io.
E parlano, parlano di cuore, di popolo laziale, di lazialità, di quando in B riempivamo lo stadio. Tutte cazzate, mai riempito lo stadio in B. Io c'ero, ricordo tutto, non avevo ancora vent'anni e "non permetterò a nessuno di dire che questo è il periodo migliore della vita". Lo stadio era triste, semivuoto.
Ogni altro racconto è figlio della voglia di illudersi e di modellare i ricordi secondo le proprie aspettative e la propria visione del mondo; una costruzione dei ricordi retroattiva.
La Lazio degli anni '80 è stata tristissima. Tristissima l'epopea del Chinaglia presidente, tristissima la retorica dei meno 9, del Fascetti, ecc.
Però lo sapete perché andavo allo stadio? Perché ne avevo voglia. Avevo voglia di stare lì, cantare in poche decine di persone, cazzeggiare, sentire la gente chiamarsi dalla Tevere alla Monte Mario con l'effetto eco tipico delle cattedrali nel deserto o dei musei vuoti. Ecco cos'era l'Olimpico. Altro che catino di passione e semplicità.
Negli anni '90 ho convissuto con la crescita del progetto Lazio, con le svastiche, le celtiche, le mani a paletta. E mi stava bene, perché per me era importante che la Lazio crescesse, vincesse. Sul resto mi turavo il naso.
Poi le vittorie, un mio imborghesimento, un lavoro stabile che mi garantiva solidità economica e un upgrade sociale dell'abbonamento: Tribuna Tevere.
Ci sono rimasto fino alla stagione 2005-2006.
Una domenica, non ricordo che partita ci fosse, verso le 13.45 mi sono ricordato dello stadio e istintivamente mi sono detto: "Oddio che palle, c'è la partita...".
Quella frase, proprio perché istintiva, è stata anche un punto di non ritorno, svelandomi la noia di un rito che era diventato routine.
Per altri 3-4 anni, pur non avendo più l'abbonamento, ho continuato a frequentare lo stadio con una certa assiduità; i vizi sono duri a morire o forse, molto più semplicemente, il distacco dalle abitudini più intime è sempre lungo, diluito. Come se smettere all'improvviso rappresentasse una violenza troppo estrema, troppo dolorosa. Succede anche nelle amicizie o negli amori; per un periodo ci si continua a vedere, a sentire; qualche telefonata, qualche mail, finché il tempo non consuma anche gli ultimi brandelli di una corda ormai logora.

In questi ultimi anni qualche partita la vedo ancora dal vivo. 5-6 partite a stagione tra campionato e coppe.
E lo sapete perché? Perché ne ho voglia.
Quelle poche volte in cui vado allo stadio, lo faccio perché motivato. Appunto, ne ho voglia.
Confesso anche che le difficoltà oggettive di reperire un biglietto last minute hanno contribuito fortemente a diminuire le mie presenze allo stadio.
Se andare a fare il biglietto a Via Calderini non significasse entrare al 20° minuto, come minimo, probabilmente le 5-6 partite a stagione diventerebbero 10-12, chissà, forse di più.
Il divano poi è una bella tentazione. Lo ammetto e lo riconosco. In fondo non ho una verginità ultras o una mentalità da difendere. Sono laziale, tanto basta.
Andare allo stadio significa, per me, uscire alle 13,00 circa, raggiungere lo stadio, parcheggiare, fare mezz'ora di trekking urbano per arrivare all'entrata, e poi a fine partita tutto a ritroso, uscita, macchina, ecc. Torno a casa non prima delle 18,30. 5 ore e mezza nel cuore della domenica.
Il divano ti consente di accendere la tv alle 15 in punto, ti fai un caffè durante l'intervallo, non appena finisce la partita stacchi tutto e arrivederci.
L'esperienza della partita coincide con la durata netta dell'evento sportivo. Il resto è tutto tempo recuperato ad altre attività, alla mia vita. E' tutto tempo che, in questa fase della mia vita, non intendo sacrificare all'esperienza stadio (macchina, parcheggio, traffico, ecc.).
E se avessi voglia dello stadio, non ci sarebbero celtiche, tricolori, Lotiti, ragazzi di buda a impedirmi di andare.

E' tutto molto semplice.

Io credo di essere diametralmente all'opposto....ESATTAMENTE IL CONTRARIO!!!
- La partita per me non dura 90 minuti, ma molto di più, anche se vista sul divano (quindi, nel mio caso, le trasferte): c'è un prima che inizia una settimana prima e un dopo che finisce una settimana dopo;
- Non mi sono mai ricordato la domenica alle 13.45 che di lì ad un'ora giocava la Lazio all'Olimpico, ma da metà luglio, quando esce il calendario, mi programmo tutta la stagione successiva in base alle partite della Lazio; negli ultimi anni questo lavoro viene completato ciclicamente quando esce la lista degli anticipi/posticipi;
- Per me non c'è niente di più importante della partita allo stadio...Tanto per fare un esempio, è dal 14 maggio del 2006 che una mia carissima amica non mi rivolge più la parola perchè non sono andato al suo matrimonio (fuori Roma), matrimonio che aveva il solo problema di coincidere con un'inutilissima partita di fine stagione della Lazio (Lazio-Parma 1-0, goal di Rocchi);
- Del parcheggio che non c'è, della strada che devo fare a piedi, dell'acqua, del freddo, del caldo e compagnia cantante, non me ne può fregare di meno!!! E' un prezzo che pago volentierissimo per andare allo stadio;
- Nell'intervallo di una partita non riuscirei mai a prendere un caffè, pena il rischio di compromettere il mio sistema nervoso già devastato dalla partita;
- Acquisto l'abbonamento ininterrottamente da 25 anni e quindi non ho mai il problema di reperire il biglietto last-minute per le gare di campionato. Per le partite di Coppa e per il derby fuori casa lo acquisto generalmente il primo giorno in cui vengono messi in vendita i tagliandi;
- In questa fase della mia vita, ma anche in tutte le fasi precedenti, non ho mai pensato ci fosse qualcosa di meglio da fare che andare allo stadio, e non ho mai considerato il pomeriggio allo stadio come "tempo perso".  Ho 43 anni e le "sante donne" che in questi anni si sono accompagnate con me hanno sempre "sopportato" questo mio UNICO VIZIO (come amavo definirlo io...) e si sono tutte adeguate a questa "schiavitù", ricevendo però in cambio da me attenzioni e premure da "uomo perfetto", ovviamente nel contesto extra Lazio;
- Subito dopo la maturità, ho rifiutato un'allettante e concretissima offerta di lavoro, solo perchè quest'attività prevedeva frequenti trasferte in Arabia Saudita, e la prima cosa che ho pensato è che non potevo sacrificare la Lazio al lavoro; ai miei genitori ho fatto credere che il sogno della mia vita era di laurearmi (ma de che?) e quindi ho motivato quella decisione di rifiutare il lavoro col fatto che volessi continuare gli studi. Ora sono sì laureato, ma faccio un lavoro che mi fa guadagnare sicuramente almeno la metà in meno di quello che avrei guadagnato se avessi accettato quell'offerta di lavoro (parlo con cognizione di causa). Ebbene, non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di pentirmi di quella scelta!!!
- Il mio cordone ombelicale non sarà mai logoro e quindi questa corda non si spezzerà mai, qualunque cosa dovesse accadere nella mia vita...
- Credo di conoscere la Lazio come nessun'altra cosa della mia vita ed ho l'intiima convinzione che io sono un tutt'uno con la Lazio, al punto che nella mia immaginazione se l'arbitro non mi vede sugli spalti dell'Olimpico, non dà inizio alla partita...

[Fulcanelli]

come Sca, quasi uguale in tutto, forse solo un po' più vecchio io.

Uguale a Wimby.
Chissà forse esiste un burnout da stadio.

[ML]

Chissà forse esiste un burnout da stadio.

Ma certo, anche perché andare allo stadio è fisicamente faticoso!

[Drenai]

mi fa piacere di non essere solo, anzi con sca, fulca e womby sono in ottima compagnia.

quello che però vorrei sottolineare è che questa nostra evoluzione, da stadio a divano, per quanto favorita dall'età, dalla vita, dalla pigrizia, dall'imborghesimento, è stata possibile solo grazie alla paytv.
io sono sicurissimo che se non esistesse piu la possibilità di seguire la lazio senza andare allo stadio, tutti daremmo un calcio al divano e torneremmo sugli spalti.

[ThomasDoll]

Io ho bisogno di andare allo stadio e di vedere calcio dal vivo.
Mi annoia profondamente la TV. La mia passione è la Lazio, ma in mancanza vedrei anche il Baracca Lugo.
Lo stadio è un posto che mi piace perché ci si gioca a pallone, mi ipnotizza il prato verde.
Del contorno me ne strafrego.
Se stessi a Roma non me ne perderei una, ma se tutte le sante domeniche dovessi sobbarcarmi il rituale dellOlimpico scomodo, freddo, coi parcheggiatori abusivi, i fasci e i cori antilotito magari mi romperei le balls pure io.
Una cosa oggi posso dirla: mi annoiavano i raduni di lazionetters alla palla, ma solo nel prepartita.

[Boks XV]

diepa spettacolare. 

rispetto. 

[ThomasDoll]

ma non nel senso che mi annoiavano i lazionetters, è che quando arrivo allo stadio sono in clima partita, devo entrare sennò mi viene l'ansia.

[WombyZoof]

se non esistesse piu la possibilità di seguire la lazio senza andare allo stadio, tutti daremmo un calcio al divano e torneremmo sugli spalti.

Questo è sicuro.
Ammiro la dedizione e l'abnegazione di Diepa, mentre non posso dire di annoiarmi alla tv, di fronte alla quale soffro come un cane nello stesso modo che se fossi allo stadio.

[Skorpius]

Mi domando se diepa ha dei figli

[ML]

Mi domando se diepa ha dei figli

Quello che s'era risentito perché riteneva di essere stato giudicato come tifoso

Cmq che mi si conceda di tifare come mi pare (grazie..) in un topic che ha come tema un richiamo (implicante un giudizio) a chi non viene alo stadio (si legge nel topic iniziale "tutte scuse" alla faccia della liberta' e del non giudizio!!) mi sembra proprio strano.
Tu mi giudichi io invece non posso.. Bene

adesso si permette di giudicare gli altri come (eventuali) genitori.
La coerenza, innanzitutto!

[Skorpius]

Quello che s'era risentito perché riteneva di essere stato giudicato come tifoso

adesso si permette di giudicare gli altri come (eventuali) genitori.
La coerenza, innanzitutto!

Un attacco senza motivo.
Quello che giudico non è la scelta di farsi tiranneggiare dal calcio (citazione da febbre a 90) visto che ho scelto volontariamente di farlo da quando ho preso la patente fino al 2007 (anno in cui mia moglie è rimasta incinta).. L'oggetto della mia critica è pensare che questo sia veramente un plusvalore.
Ho sacrificato tanto per andare a vedere la Lazio (non accompagnai la mia futura moglie a fare un scintigrafia quando sospettavano malattie gravissime per andare allo stadio, andai allo stadio anche il giorno in cui il prete la mattina aveva dato l'estrema unzione a mia nonna e questo è solo un assaggio delle oggettive pazzie da vero sociopatico che ho fatto pensando fossero giuste).. Ma la cosa importante è ribadire che i sacrifici non li ho fatti PER LA LAZIO ma PER ME... è questo l'elemento su cui batto..
Io non mi sento di aver dato di più alla lazio per ogni volta che non sarei oggettivamente dovuto andare allo stadio e invece ci sono andato, chiedendo sacrifici a mia moglie, alla mia famiglia e ai miei amici (quanti importanti compleanni ho bucato? "vieni alla mia festa di laurea"? "scusa chievo in casa!") sento semplicemente di aver fatto quello che sentivo migliore PER ME!!
Diepa lo giudico perchè oltre al suo post, in cui mi ritrovo fin troppo, spesso e volentieri quando non sa che rispondere dice: "ma tu c'eri allo stadio?"

Per quanto riguarda i figli devo dire che che nascita di un figlio ha determinato per me la fine dello stadio come appuntamento fisso.. una scleta dettata anche da contingenze (nonni troppo anziani, moglie che lavora tutti i giorni fino a tardi che non può pensare di passare ogni domenica pomeriggio da sola ad accudire il bimbo)...
Tutto questo ti da una visione diversa e forse più aderente alla realtà come percepita dalle persone non ossessionate come noi.

dico quindi alla fine che solo una percezione religiosa trasforma quello che è un piacere fortemente egoistico (e non c'è nulla di male in questo, in fondo meritiamo anche dei momenti di piacere personale) in un atto di devozione, una specie di sacrificio per il bene di un qualcosa di altro che non fa parte della nostra famiglia, dei nostri affetti dei nostri cari.

[Cialtrone]

Se è possibile essere d'accordo con Sca, Diepa e TD.
Nel senso che io sono un pò come TD e Diepa ma che rispetto moltissimo Sca.
A me andare allo stadio piace al di là di tutto. A me non interessano scioperi, astensioni, entramo tutti ma mettemose de spalle ar campo, Ora come papà stò cercando di far appassionare mio figlio.
E' la mia ssicurazione sulla vecchiaia allo stadio.
Sul titolo di questo topic, esprimo umilmente il mio parere.
Conosco tanti laziali che non vanno allo stadio, ad un mio invito a venire nelle occasioni importanti hanno sempre portato le scuse più svariate. Non vengono, non sono mai venuti, mai verrano se non in eventi strasuperstraordinari.
Chiaramente la partita poi se la vedono tranquillamente in TV.
Qualcuno adduce le scuse più svariate: i nazisti dell'illinois, la sera, il freddo, Lotito. Semplicemente non sono abituati a venire.
Se vedi una partita allo stadio e lo compari con una in TV capisci che è un'altra cosa. Semplicemente allo stadio vedi quello che più ti interessa, TV una visione parziale, di solito vedi il raggio d'azione della palla. A me appossionato di tattica interessa, come è messa la squadra, come si muove, come si muovono i singoli, le diagoali, i tagli, come si incazza l'allenatore, cazzi e mazzi...
Ritemgo s emplicemente che il prezzo di offerta delle partite alla TV abbia ucciso, da tempo, la possibilità per i tifosi frequentatori occasionali dello stadio, di andarci.
In futuro le presenze si abbasseranno ulteriormente, a meno che, i prezzi non vengano azzerati.
Per dire, per me, se un biglietto per una partita nel posto più popolare allo stadio costa 16 € e a casa in TV te la offrono a 5 €, quasi tutti sceglieranno la TV. E' naturale.
Se vorranno riportare allo stadio abbasseranno i prezzi dei biglietti.
Questo per dire che questo appello è probabilmente, un appello fuori dalla realtà.
Chi vuole và
Và allo stadio chi vuole e può

[simone]

Io credo di essere diametralmente all'opposto....ESATTAMENTE IL CONTRARIO!!!
- La partita per me non dura 90 minuti, ma molto di più, anche se vista sul divano (quindi, nel mio caso, le trasferte): c'è un prima che inizia una settimana prima e un dopo che finisce una settimana dopo;
- Non mi sono mai ricordato la domenica alle 13.45 che di lì ad un'ora giocava la Lazio all'Olimpico, ma da metà luglio, quando esce il calendario, mi programmo tutta la stagione successiva in base alle partite della Lazio; negli ultimi anni questo lavoro viene completato ciclicamente quando esce la lista degli anticipi/posticipi;
- Per me non c'è niente di più importante della partita allo stadio...Tanto per fare un esempio, è dal 14 maggio del 2006 che una mia carissima amica non mi rivolge più la parola perchè non sono andato al suo matrimonio (fuori Roma), matrimonio che aveva il solo problema di coincidere con un'inutilissima partita di fine stagione della Lazio (Lazio-Parma 1-0, goal di Rocchi);
- Del parcheggio che non c'è, della strada che devo fare a piedi, dell'acqua, del freddo, del caldo e compagnia cantante, non me ne può fregare di meno!!! E' un prezzo che pago volentierissimo per andare allo stadio;
- Nell'intervallo di una partita non riuscirei mai a prendere un caffè, pena il rischio di compromettere il mio sistema nervoso già devastato dalla partita;
- Acquisto l'abbonamento ininterrottamente da 25 anni e quindi non ho mai il problema di reperire il biglietto last-minute per le gare di campionato. Per le partite di Coppa e per il derby fuori casa lo acquisto generalmente il primo giorno in cui vengono messi in vendita i tagliandi;
- In questa fase della mia vita, ma anche in tutte le fasi precedenti, non ho mai pensato ci fosse qualcosa di meglio da fare che andare allo stadio, e non ho mai considerato il pomeriggio allo stadio come "tempo perso".  Ho 43 anni e le "sante donne" che in questi anni si sono accompagnate con me hanno sempre "sopportato" questo mio UNICO VIZIO (come amavo definirlo io...) e si sono tutte adeguate a questa "schiavitù", ricevendo però in cambio da me attenzioni e premure da "uomo perfetto", ovviamente nel contesto extra Lazio;
- Subito dopo la maturità, ho rifiutato un'allettante e concretissima offerta di lavoro, solo perchè quest'attività prevedeva frequenti trasferte in Arabia Saudita, e la prima cosa che ho pensato è che non potevo sacrificare la Lazio al lavoro; ai miei genitori ho fatto credere che il sogno della mia vita era di laurearmi (ma de che?) e quindi ho motivato quella decisione di rifiutare il lavoro col fatto che volessi continuare gli studi. Ora sono sì laureato, ma faccio un lavoro che mi fa guadagnare sicuramente almeno la metà in meno di quello che avrei guadagnato se avessi accettato quell'offerta di lavoro (parlo con cognizione di causa). Ebbene, non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di pentirmi di quella scelta!!!
- Il mio cordone ombelicale non sarà mai logoro e quindi questa corda non si spezzerà mai, qualunque cosa dovesse accadere nella mia vita...
- Credo di conoscere la Lazio come nessun'altra cosa della mia vita ed ho l'intiima convinzione che io sono un tutt'uno con la Lazio, al punto che nella mia immaginazione se l'arbitro non mi vede sugli spalti dell'Olimpico, non dà inizio alla partita...

fantastico!

[diepa]

Mezz'ora fa la mia compagna al telefono: "Tesoro, per Pasqua non ci muoviamo da Roma, tanto la vigilia di Pasqua gioca la Lazio all'Olimpico e sarebbe un problema. Per fare una vacanza ho scelto il week end del primo maggio: partiamo mercoledì 30 aprile dopo il lavoro, venerdì 2 maggio ci prendiamo un giorno di ferie, e torniamo domenica 4 maggio tranquillamente in giornata. Tanto ho visto sul sito della Lega Calcio che la Lazio gioca col Verona all'Olimpico lunedì 5 maggio! Hai preferenze per il posto dove dobbiamo andare o mi dai "carta bianca" nella scelta?"

Cioè....mesi e mesi di lavoro, ma alla fine come posso non esser fiero ed orgoglioso dei risultati ottenuti? 

PS: con queste premesse, per me possiamo andare pure tre giorni in vacanza alla discarica di Malagrotta....

[Wasicu]

Mezz'ora fa la mia compagna al telefono: "Tesoro, per Pasqua non ci muoviamo da Roma, tanto la vigilia di Pasqua gioca la Lazio all'Olimpico e sarebbe un problema. Per fare una vacanza ho scelto il week end del primo maggio: partiamo mercoledì 30 aprile dopo il lavoro, venerdì 2 maggio ci prendiamo un giorno di ferie, e torniamo domenica 4 maggio tranquillamente in giornata. Tanto ho visto sul sito della Lega Calcio che la Lazio gioca col Verona all'Olimpico lunedì 5! Hai preferenze per il posto dove dobbiamo andare?"

Cioè....mesi e mesi di lavoro, ma alla fine come posso non esser fiero ed orgoglioso dei risultati ottenuti? 

Hai lavorato bene, com pli men ti   !!

[kalle]

Mezz'ora fa la mia compagna al telefono: "Tesoro, per Pasqua non ci muoviamo da Roma, tanto la vigilia di Pasqua gioca la Lazio all'Olimpico e sarebbe un problema. Per fare una vacanza ho scelto il week end del primo maggio: partiamo mercoledì 30 aprile dopo il lavoro, venerdì 2 maggio ci prendiamo un giorno di ferie, e torniamo domenica 4 maggio tranquillamente in giornata. Tanto ho visto sul sito della Lega Calcio che la Lazio gioca col Verona all'Olimpico lunedì 5 maggio! Hai preferenze per il posto dove dobbiamo andare o mi dai "carta bianca" nella scelta?"

Cioè....mesi e mesi di lavoro, ma alla fine come posso non esser fiero ed orgoglioso dei risultati ottenuti? 

PS: con queste premesse, per me possiamo andare pure tre giorni in vacanza alla discarica di Malagrotta....

 

[franz_kappa]

Mezz'ora fa la mia compagna al telefono: "Tesoro, per Pasqua non ci muoviamo da Roma, tanto la vigilia di Pasqua gioca la Lazio all'Olimpico e sarebbe un problema. Per fare una vacanza ho scelto il week end del primo maggio: partiamo mercoledì 30 aprile dopo il lavoro, venerdì 2 maggio ci prendiamo un giorno di ferie, e torniamo domenica 4 maggio tranquillamente in giornata. Tanto ho visto sul sito della Lega Calcio che la Lazio gioca col Verona all'Olimpico lunedì 5 maggio! Hai preferenze per il posto dove dobbiamo andare o mi dai "carta bianca" nella scelta?"

Cioè....mesi e mesi di lavoro, ma alla fine come posso non esser fiero ed orgoglioso dei risultati ottenuti? 

PS: con queste premesse, per me possiamo andare pure tre giorni in vacanza alla discarica di Malagrotta....

Che aspetti a sposarla? 

[ThomasDoll]

Mezz'ora fa la mia compagna al telefono: "Tesoro, per Pasqua non ci muoviamo da Roma, tanto la vigilia di Pasqua gioca la Lazio all'Olimpico e sarebbe un problema. Per fare una vacanza ho scelto il week end del primo maggio: partiamo mercoledì 30 aprile dopo il lavoro, venerdì 2 maggio ci prendiamo un giorno di ferie, e torniamo domenica 4 maggio tranquillamente in giornata. Tanto ho visto sul sito della Lega Calcio che la Lazio gioca col Verona all'Olimpico lunedì 5 maggio! Hai preferenze per il posto dove dobbiamo andare o mi dai "carta bianca" nella scelta?"

Cioè....mesi e mesi di lavoro, ma alla fine come posso non esser fiero ed orgoglioso dei risultati ottenuti? 

PS: con queste premesse, per me possiamo andare pure tre giorni in vacanza alla discarica di Malagrotta....

ho capito, quindi speri nell'eliminazione in coppa per ridurre le assenze in famiglia, ehehe

[Skorpius]

Che aspetti a sposarla? 

Guarda che cambia tutto anche su questo argomento dopo il matrimonio

[Boks XV]

Che aspetti a sposarla? 

in effetti, è la moglie ideale. 
pensa a quei poveri disgraziati che, una volta sposati, se fanno mette sotto ciavatta dalle mogli.
e fingono di autoconvincersi che sia una scelta propria.