Vittoria!

[WombyZoof]

Forza Grande Lazio.   Nonostante errori, orrori, disertori, disfattisti, megalomani opinionisti.

Duri a morire, sempre. Avanti per un gran finale, e poi per carità di dio che arrivino un po' di calciatori forti.

[zorba]

Alla fine è ciò che conta.

3 punti e via con la prossima!!!

 

[gentlemen]

Ripeto, Grande, Forza Lazio !!!!
Oggi si gode, alla faccia dei gufi e delle civette.

[Matita]

mammamia.

Daje Cazzo !!!!!!!!

[WombyZoof]

Oggi la goduta è tripla come il numero di gol, anzi multipla come le bestemmie che ho tirato ai nostri. Dio volesse che arriviamo quinti, porco di quel demonio  che soddisfazione che sarebbe.

[pizzeman]

Il campionato non è finito. Questa è la notizia migliore.
Domani forza livorno e mercoledì. ...  vabbe non esageriamo. ...

[Matita]

Domenica 6 Aprile.

Lazio-Samp

12.30

[geddy]

 

[Frank 73]

Grazie Lazio mia. Sei sempre un'Emozione. Non ti chiedo altro, ti darò ciò che posso.

[Boks XV]

se a qualcuno avanzano un paio di corde vocali in buone condizioni, sarei interessato. 

il bello di questo sport è che puoi assistere a una delle partite più brutte che tu abbia mai visto, con tutto il campionario di orrori tecnici possibili e immaginabili sciorinato in tutta la sua completezza, ma uscire comunque dallo stadio felice come un bambino il giorno di Natale. 

[zorba]

Mister Reja ringrazia i pochi tifosi (autentici) presenti, che si son fatti sentire!!!

Mi associo volentieri al ringraziamento!!!

 

[borgorosso]

se a qualcuno avanzano un paio di corde vocali in buone condizioni, sarei interessato. 

il bello di questo sport è che puoi assistere a una delle partite più brutte che tu abbia mai visto, con tutto il campionario di orrori tecnici possibili e immaginabili sciorinato in tutta la sua completezza, ma uscire comunque dallo stadio felice come un bambino il giorno di Natale. 

quanto è vero!
e comunque è stato bellissimo vedere una partita senza lotito pdm

[mrmoto]

La vittoria è l'unica cura possibile. Comunque, non ci vuole un genio a capire che tanti errori sono figli di questo ambiente di m*rda in cui devono lavorare i nostri giocatori. Bravi ragazzi.

[Fabio70rm]

Troppo importanti questi tre punti!!! Troppo!!!!

[diepa]

Mister Reja ringrazia i pochi tifosi (autentici) presenti, che si son fatti sentire!!!

Mi associo volentieri al ringraziamento!!!

Io sono uno di quelli...Pomeriggio meraviglioso allo stadio!!!

[zorba]

Io sono uno di quelli...Pomeriggio meraviglioso allo stadio!!!

(Posso fare una battuta, diè?!?)

Ah, ora capisco con chi ce l'aveva Candreva dopo il gol decisivo...

 

[Frank 73]

Io sono uno di quelli...Pomeriggio meraviglioso allo stadio!!!

Io, ormai fuori dal Mondo causa bambina piccola che riempie tutta la mia giornata, ho completamente rimosso il cambio dell'ora... per cui quando mi stavo accingendo a partire per lo Stadio, mi sono accorto che la partita stava iniziando...
Imprecazioni varie... che faccio, la vedo ormai in tv? Manco per il cavolo... mi avvio, Metro e poi tram per piazza Mancini... l'auricolare per seguire il primo tempo. Arrivo allo Stadio che sta per iniziare il secondo, dopo essermi sgolato all'ingresso per farmi aprire... giustamente gli steward stavano scambiando quattro chiacchiere distanti dai cancelli...
Entro, inizia il secondo tempo e ogni tanto mi sembra di ascoltare qualche coro anomalo. Era un po' che non si sentiva. Addirittura erano cori di incitamento per la Lazio.
Davanti a me un bambino e una bambina (avrà avuto neanche tre anni) a sventolare due bandiere senza fermarsi mai. Ho chiesto alla loro mamma e al loro papà il permesso di scattare una foto col mio cellulare.
La gioia per il goal di Klose, la disperazione per quello subito.
La speranza, fino all'ultimo, che potesse accadere qualcosa di bello.
Il goal all'ultimo respiro, ho urlato come un forsennato.
Un signore sotto di me mi ha abbracciato, non lo avevo mai visto prima.
Per la prima volta ho pianto ad un goal della Lazio, erano lacrime di emozione.
La bambina davanti a me continuava a saltellare, i biancocelesti, la mia Lazio, aveva vinto.
Sono contento di aver superato quel piccolo dubbio iniziale e di non aver visto la partita davanti alla tv. Sono contento di non essermi perso questa emozione. Che, come intensità del momento, sarebbe stata la stessa che se a realizzarla fosse stata una squadra da CL, da mezza classifica o da Lega Pro, la stesse che se a realizzarla fosse stata una squadra con un presidente simpatico o antipatico, con un futuro roseo o con un futuro incerto. La stessa emozione.
Non riuscirei mai a farne a meno, neanche per la causa più giusta.
Tanta gente che queste emozioni, in passato, le ha vissute con me oggi non c'era, per un motivo semplice e banale. Ha dimenticato cos'è la Lazio e il messaggio semplice e pulito che trasmette al nostro cuore. L'ha trasformata, la Lazio, in altro, in un partito, in un movimento di opinione, in un posto dove far emergere il proprio Io e la propria Idea.
E' tutto molto più semplice.
Non so spiegarlo, cerco di spiegarlo anche a me stesso. Mi aiuto con la foto di quei due bambini.

[Matita]

Io, ormai fuori dal Mondo causa bambina piccola che riempie tutta la mia giornata, ho completamente rimosso il cambio dell'ora... per cui quando mi stavo accingendo a partire per lo Stadio, mi sono accorto che la partita stava iniziando...
Imprecazioni varie... che faccio, la vedo ormai in tv? Manco per il cavolo... mi avvio, Metro e poi tram per piazza Mancini... l'auricolare per seguire il primo tempo. Arrivo allo Stadio che sta per iniziare il secondo, dopo essermi sgolato all'ingresso per farmi aprire... giustamente gli steward stavano scambiando quattro chiacchiere distanti dai cancelli...
Entro, inizia il secondo tempo e ogni tanto mi sembra di ascoltare qualche coro anomalo. Era un po' che non si sentiva. Addirittura erano cori di incitamento per la Lazio.
Davanti a me un bambino e una bambina (avrà avuto neanche tre anni) a sventolare due bandiere senza fermarsi mai. Ho chiesto alla loro mamma e al loro papà il permesso di scattare una foto col mio cellulare.
La gioia per il goal di Klose, la disperazione per quello subito.
La speranza, fino all'ultimo, che potesse accadere qualcosa di bello.
Il goal all'ultimo respiro, ho urlato come un forsennato.
Un signore sotto di me mi ha abbracciato, non lo avevo mai visto prima.
Per la prima volta ho pianto ad un goal della Lazio, erano lacrime di emozione.
La bambina davanti a me continuava a saltellare, i biancocelesti, la mia Lazio, aveva vinto.
Sono contento di aver superato quel piccolo dubbio iniziale e di non aver visto la partita davanti alla tv. Sono contento di non essermi perso questa emozione. Che, come intensità del momento, sarebbe stata la stessa che se a realizzarla fosse stata una squadra da CL, da mezza classifica o da Lega Pro, la stesse che se a realizzarla fosse stata una squadra con un presidente simpatico o antipatico, con un futuro roseo o con un futuro incerto. La stessa emozione.
Non riuscirei mai a farne a meno, neanche per la causa più giusta.
Tanta gente che queste emozioni, in passato, le ha vissute con me oggi non c'era, per un motivo semplice e banale. Ha dimenticato cos'è la Lazio e il messaggio semplice e pulito che trasmette al nostro cuore. L'ha trasformata, la Lazio, in altro, in un partito, in un movimento di opinione, in un posto dove far emergere il proprio Io e la propria Idea.
E' tutto molto più semplice.
Non so spiegarlo, cerco di spiegarlo anche a me stesso. Mi aiuto con la foto di quei due bambini.

 

[jegue98]

Io, ormai fuori dal Mondo causa bambina piccola che riempie tutta la mia giornata, ho completamente rimosso il cambio dell'ora... per cui quando mi stavo accingendo a partire per lo Stadio, mi sono accorto che la partita stava iniziando...
Imprecazioni varie... che faccio, la vedo ormai in tv? Manco per il cavolo... mi avvio, Metro e poi tram per piazza Mancini... l'auricolare per seguire il primo tempo. Arrivo allo Stadio che sta per iniziare il secondo, dopo essermi sgolato all'ingresso per farmi aprire... giustamente gli steward stavano scambiando quattro chiacchiere distanti dai cancelli...
Entro, inizia il secondo tempo e ogni tanto mi sembra di ascoltare qualche coro anomalo. Era un po' che non si sentiva. Addirittura erano cori di incitamento per la Lazio.
Davanti a me un bambino e una bambina (avrà avuto neanche tre anni) a sventolare due bandiere senza fermarsi mai. Ho chiesto alla loro mamma e al loro papà il permesso di scattare una foto col mio cellulare.
La gioia per il goal di Klose, la disperazione per quello subito.
La speranza, fino all'ultimo, che potesse accadere qualcosa di bello.
Il goal all'ultimo respiro, ho urlato come un forsennato.
Un signore sotto di me mi ha abbracciato, non lo avevo mai visto prima.
Per la prima volta ho pianto ad un goal della Lazio, erano lacrime di emozione.
La bambina davanti a me continuava a saltellare, i biancocelesti, la mia Lazio, aveva vinto.
Sono contento di aver superato quel piccolo dubbio iniziale e di non aver visto la partita davanti alla tv. Sono contento di non essermi perso questa emozione. Che, come intensità del momento, sarebbe stata la stessa che se a realizzarla fosse stata una squadra da CL, da mezza classifica o da Lega Pro, la stesse che se a realizzarla fosse stata una squadra con un presidente simpatico o antipatico, con un futuro roseo o con un futuro incerto. La stessa emozione.
Non riuscirei mai a farne a meno, neanche per la causa più giusta.
Tanta gente che queste emozioni, in passato, le ha vissute con me oggi non c'era, per un motivo semplice e banale. Ha dimenticato cos'è la Lazio e il messaggio semplice e pulito che trasmette al nostro cuore. L'ha trasformata, la Lazio, in altro, in un partito, in un movimento di opinione, in un posto dove far emergere il proprio Io e la propria Idea.
E' tutto molto più semplice.
Non so spiegarlo, cerco di spiegarlo anche a me stesso. Mi aiuto con la foto di quei due bambini.

Applauso Frank,
siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Un abbraccio forte!

[Aquilatina]

Io, ormai fuori dal Mondo causa bambina piccola che riempie tutta la mia giornata, ho completamente rimosso il cambio dell'ora... per cui quando mi stavo accingendo a partire per lo Stadio, mi sono accorto che la partita stava iniziando...
Imprecazioni varie... che faccio, la vedo ormai in tv? Manco per il cavolo... mi avvio, Metro e poi tram per piazza Mancini... l'auricolare per seguire il primo tempo. Arrivo allo Stadio che sta per iniziare il secondo, dopo essermi sgolato all'ingresso per farmi aprire... giustamente gli steward stavano scambiando quattro chiacchiere distanti dai cancelli...
Entro, inizia il secondo tempo e ogni tanto mi sembra di ascoltare qualche coro anomalo. Era un po' che non si sentiva. Addirittura erano cori di incitamento per la Lazio.
Davanti a me un bambino e una bambina (avrà avuto neanche tre anni) a sventolare due bandiere senza fermarsi mai. Ho chiesto alla loro mamma e al loro papà il permesso di scattare una foto col mio cellulare.
La gioia per il goal di Klose, la disperazione per quello subito.
La speranza, fino all'ultimo, che potesse accadere qualcosa di bello.
Il goal all'ultimo respiro, ho urlato come un forsennato.
Un signore sotto di me mi ha abbracciato, non lo avevo mai visto prima.
Per la prima volta ho pianto ad un goal della Lazio, erano lacrime di emozione.
La bambina davanti a me continuava a saltellare, i biancocelesti, la mia Lazio, aveva vinto.
Sono contento di aver superato quel piccolo dubbio iniziale e di non aver visto la partita davanti alla tv. Sono contento di non essermi perso questa emozione. Che, come intensità del momento, sarebbe stata la stessa che se a realizzarla fosse stata una squadra da CL, da mezza classifica o da Lega Pro, la stesse che se a realizzarla fosse stata una squadra con un presidente simpatico o antipatico, con un futuro roseo o con un futuro incerto. La stessa emozione.
Non riuscirei mai a farne a meno, neanche per la causa più giusta.
Tanta gente che queste emozioni, in passato, le ha vissute con me oggi non c'era, per un motivo semplice e banale. Ha dimenticato cos'è la Lazio e il messaggio semplice e pulito che trasmette al nostro cuore. L'ha trasformata, la Lazio, in altro, in un partito, in un movimento di opinione, in un posto dove far emergere il proprio Io e la propria Idea.
E' tutto molto più semplice.
Non so spiegarlo, cerco di spiegarlo anche a me stesso. Mi aiuto con la foto di quei due bambini.

Che gioa! Quella gente che non è venuta oggi s'è persa fantastiche emozioni che solo la Lazio può dare, sempreché abbiano ancora amore per i nostri colori e non si siano fatti sterilizzare l'animo e la mente da tutta la squallida negatività  che incombe sull'ambiente Lazio. A costoro, a quelli che non sono venuti, a quelli che c'erano e gli  ha roduto la vittoria, a quelli delle aradio e a Parisi ed adepti, ho dedicati decine e decine di manici d'ombrelli..............tanti, che ora mi fa male il braccio!