Autore Topic: #liberacidallatiberina  (Letto 7074 volte)

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Offline ML

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#liberacidallatiberina
« : Giovedì 27 Marzo 2014, 13:53:48 »
La stagione in corso è una stagione demmerda, mi pare assodato.
La stagione scorsa era stata, a suo modo, memorabile.
Le stagioni precedenti sono state in linea con le potenzialità del club e complessivamente superiori alla media storica.
Le stagioni prossime saranno, realisticamente, come le precedenti: in altalena tra il quarto e l'ottavo posto con licenza di vincere la Coppa Italia, a patto di avere un allenatore a cui interessa.
Se ci incasineremo l'esistenza potremo riprovare il brivido di lottare per la salvezza, come nel 2009-2010. Se (volesse il cielo) saremo bravi a vendere e ricomprare giocatori come Cristo comanda, può anche darsi che prima o poi salti fuori una stagione in cui lotteremo per lo scudetto.

Questo è lo scenario tecnico e rispetto a questo scenario la maggioranza dei tifosi ha il seguente stato d'animo: #liberalalazio.
Se ne discute in altri millanta topic in cui io, necessariamente, finisco sempre a difendere Lotito perché - a mio modo di vedere - lo scenario tecnico che lui offre è non solo l'unico possibile in relazione alle sue risorse, ma anche il migliore possibile per la Lazio in mancanza di alternative.
E però ho bisogno di evadere anch'io ogni tanto, per cui oggi vorrei farlo muovendo quella che secondo me dovrebbe essere la critica principale alla sua gestione, e che invece è finita misteriosamente in quinta o sesta fila, scavalcata dallo sponsor che manca sulle maglie, dal costo del catering, dalle parcelle dell'avvocato Gentile e altre frattaglie del genere.

A Lotito riconosco una cosa che quasi tutti gli rinfacciano: promette solo quello che può mantenere, uccidendo i sogni della tifoseria. Lo scudetto non solo non l'ha mai vinto, ma non l'ha neanche mai promesso. Aveva invece promesso, anni orsono, lo stadio di proprietà. E in attesa di scoprire se quello di Pallotta è un progetto che andrà in porto o solo l'ennesimo bluff, bisogna ammettere che in questo momento le merde sembrano aver messo la freccia, grazie a un presidente che è qui da meno di tre anni contro i quasi dieci del nostro.

Dello stadio della Lazio non si parla più. E' sparito dalle domande nelle interviste, sembra essere sparito anche dall'agenda di Lotito. Ovviamente non è così. Da quel che trapela il nostro ha continuato a lavorare nell'ombra, ma finora non ha cavato un ragno dal buco. Io temo che questo sia il momento decisivo: in una città che da sempre fa figli e figliastri, andare a rimorchio dell'as roma sembra l'unica maniera per mettere le amministrazioni con le spalle al muro e andare a dama. Pallotta, probabilmente ben consigliato, ha avuto l'intelligenza di spartire l'affare con un po' di entità influenti e il suo progetto sembra che stia marciando. Lotito, che come al solito tenta di stravincere anziché accontentarsi semplicemente di vincere, punta ancora a costruire l'impianto sui suoi terreni tenendo l'affare (ipotetico) tutto per sè: il risultato è che pochi gli danno corda e chi può mettergli un bastone tra le ruote glielo mette volentieri.

Si sta perdendo tempo prezioso. Io temo che quando lo stadio delle merde dovesse vedere la luce si dirà "chi ha avuto ha avuto", e noi ce la prenderemo in saccoccia nei secoli dei secoli. Questo sarebbe molto più grave che arrivare un anno ottavi e andare fuori dalle coppe a febbraio. Questo sarebbe veramente castrare la Lazio, altro che sponsor sulle maglie o costo del catering o parcelle dell'avvocato Gentile. Questo, se la contestazione fosse una contestazione seria e in buona fede, dovrebbe essere l'Argomento.

Offline benvolio

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #1 : Giovedì 27 Marzo 2014, 13:59:38 »
E' ovviamente come dici ML. Lotito ha riposto il plastico in soffitta e cerca di lavorare nell'ombra. Ma la congiuntura politica a livello locale nazionale, gli rema contro. O si sbriga a mollare la Tiberina (che sarebbe comunque una fozatura) oppure dice addio allo stadio. Pero' allora quale location dovrebbe trovare? Io lo vedo ormai molto in difesa. Spera solo nel colpo di teatro. Ma con Renzie e Marino lo vedo messo male...

Zapruder

Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #2 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:02:51 »
Se fa lo stadio l'as, lo facciamo anche noi.

Ma l'as non lo farà, stanne certo.

Commentare "il futuro", ovviamente un futuro di lacrime e sangue per noi e nel quale il G8 è presieduto da Max Leggeri e il Conclave elegge Santarini Vescovo di Roma, è una cosa che vedo fare da 40 anni. Un tempo in cui di tutto questo catastrofismo non s'è mai avverato un caxxo (che ne è delle scuole calcio asroma negli USA? della sinergia con la Disney? dove sono le flotte di aerei che prelevano giovani calciatori in Botswana e in Micronesia e li portano a fare provini a Trigoria?) e la Lazio HA VINTO PIU' DELLA ROMA.

La vita è ciò che accade mentre pensiamo ad altro (John Lennon).

Offline ML

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #3 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:07:31 »
l'as non lo farà, stanne certo.

Stavo per scrivere "speriamo".
In realtà dovrei sperare che noi lo facciamo, e se questo significa che lo fanno pure loro stigranca.


Se fa lo stadio l'as, lo facciamo anche noi.

Se fa lo stadio l'as lo facciamo anche noi. Ok. Dove, secondo te? Sulla Tiberina?

Offline benvolio

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #4 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:09:19 »
Roberto io non so se la Roma fara' lo stadio (ho dei dubbi). Non sono sicuro che se lo fanno loro lo faremo anche noi. Anche qui, non conta cio' che e' vero o giusto, ma cio' che viene imposto come tale. I TG in questo paese stanno martellando con l'asta su E Bay di n. 152 auto blu e la gente ne parla accalorata...:(

Offline ML

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #5 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:13:33 »
quella che secondo me dovrebbe essere la critica principale alla sua gestione, e che invece è finita misteriosamente in quinta o sesta fila, scavalcata dallo sponsor che manca sulle maglie, dal costo del catering, dalle parcelle dell'avvocato Gentile e altre frattaglie del genere.

Completo il mio pensiero al riguardo: è vero che lo stadio potrebbe essere l'Argomento della contestazione, ma è anche vero che se la contestazione (intesa come media laziali e tifoseria organizzata) cavalcasse l'onda rischierebbe paradossalmente di aiutare Lotito a realizzare quello che, probabilmente, è il suo vero grande obiettivo da quando ha preso la Lazio. E quindi molto meglio volare basso e prendersela con le parcelle dell'avvocato Gentile e il costo del catering...

Offline Reflexblue

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #6 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:16:15 »
E' una vicenda che mi appassiona, perché avere uno stadio tutto nostro sarebbe un sogno, ma che non ho mai approfondito.
Avrebbe senso per voi trattare sull'Olimpico? Lo sdraiamo e ne alziamo uno adeguato alle nostre esigenze, con annessi e connessi. Almeno sulle infrastrutture, viabilità, inondazioni, cazzi e mazzi, nessuno ci può venire a rompere le palle.
Certo che se Lotito ci vuole costruire Disneyland più un aeroporto la cosa si fa un po' complicata.

Offline Baruch

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #7 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:16:34 »
Concordo pienamente con te, ML, intervengo solo per ricordare che nel goffo tentativo di "avvicinamento" provato da Lotito nelle scorse settimane c'è stata questa intervista alla Gazzetta che ha lo sdoganamento dei sogni accanto alle solide realtà


Lazio, Lotito apre ai tifosi
"Sogno lo scudetto come voi"


Alla luce di tutto quello che sta passando sulla sua pelle, dove trova la forza per andare avanti?

“La mia forza è data da vari fattori: l’amore che ho sempre avuto per questi colori; la passione dei tifosi che nel corso della storia pluricentenaria del club si sono sacrificati per seguirla, anche nei momenti difficili; la scommessa nella quale mi sono buttato nel 2004, allorché ho sfidato la situazione di allora e mi sono ripromesso di non far fare alla Lazio la fine del Napoli, fallito, della Fiorentina, fallita, e di tanti altri club che sono tornati su piazza con la macchia del tracollo e delle serie inferiori da cui hanno ricominciato. Sarebbe stato facile, allora, fare come i miei colleghi che hanno rilevato i colori dei club dal fallimento e che sono ripartiti da zero, senza debiti pregressi: io ho voluto scommettere che la Lazio poteva non subire una tale macchia, e ci sono riuscito. Certo mi si dice che è un risultato di gestione societaria e non sportivo, ed hanno ragione; ma intanto qualche risultato sportivo è arrivato anche in questi anni, ed altri ne arriveranno, perché il mio obiettivo è la vittoria dello scudetto, ma senza poi fallire, come è accaduto nel 2000”.

Dopo il fantastico trionfo in Coppa Italia (e qui i suoi meriti vanno riconosciuti, davvero un miracolo calcistico così come il risanamento finanziario del club letteralmente vicino al collasso), aveva promesso di rafforzare la squadra e invece quest’anno dopo tante stagioni si subirà l’onta del sorpasso giallorosso. Non le è pervenuta nessuna offerta da potenziali acquirenti?

“Come ho detto, quest’anno tutto è andato storto. I risultati sono calati, insomma abbiamo dovuto ricorrere a rimedi tampone per via delle contingenze negative che si sono manifestate. La Roma è partita più forte di noi ed è davanti a noi; pazienza, ci rifaremo l’anno prossimo. Nei miei programmi non rientra la vendita della Lazio, inoltre il mio progetto iniziale non è stato ancora realizzato e voglio realizzarlo. La mia aspirazione è di offrire ai tifosi lo scudetto di Lotito”.

Offline benvolio

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #8 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:16:52 »
A Valmontone vacce tu (cit.) e il Flaminio (semicit.). Da mo' che sono smarcati sullo stadio, ML.

Zapruder

Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #9 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:23:25 »
Faccio una domanda: dal 1870, cioè da quando Roma è stata oggetto di varie ondate di speculazione edilizia, quanti "stadi" hanno costruito i privati? e quanti appartamenti?

Fatto il conto?

Costruire stadi NON CONVIENE ai privati. Se fossero una vera "patrimonializzazione" (che cazzata! a chi lo vendi? Ai L.A. Lakers? a Reggio Emilia se l'è dovuto accollare il COMUNE, tanto per cambiare...) Lazio e as ne avrebbero cinque ciascuna.

Non conviene nemmeno alla collettività, e infatti le amministrazioni pubbliche si fanno bastare quelli esistenti: né si sognano di occupare preziosi terreni edificabili con queste inutili (economicamente) cattedrali. Perché Flaminio e Olimpico sono in riva al Tevere? Perché così esci e te ne vai a casa col battello risalendo il fiume fino a Città di Castello, dighe comprese? No, stanno lì perché sono i terreni meno pregiati per costruire, quelli dove la gente non vuole abitare. Ci sono i filmati della costruzione del Foro Italico sul Tubo, cosa pensate ci fosse lì prima? Un verde praticello? No: era una palude. Dove, tra l'altro, edificare costa assai di più che su terreni "normali".

Ma de che stamo a parla'?

Offline kalle

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #10 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:30:10 »
Zap la rubentus ci sta facendo i soldini con lo stadio e gli annessi e connessi vicini allo stadio...

Non guardamose la punta del dito. Guardamo la luna ogni tanto. Sull'argomento ci siamo scontrai tantissime volte.

Lo stadio è un pretesto per costruire ok. Ma lo faranno tutti prima o poi pure milan ed inter.

Costruiranno lo stadio e gli annessi per farlo essere reddituale 365 giorni all'altro.

E con quei soldi potranno rimanere sul 'mercato' calcistico europeo ed italiano.

Non per vincere.. ma per essere competitivi. REstare fuori da questo giro significa davvero avere un futuro da pane e frittata.

Ma lo stadio DEVE essere nuovo, attraente, comodo, luminoso, anche un pò finto senza esagerare. Deve esaltare il vecchio ed il nuovo tifoso.

IMHO.


Offline fish_mark

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #11 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:34:24 »
Faccio una domanda: dal 1870, cioè da quando Roma è stata oggetto di varie ondate di speculazione edilizia, quanti "stadi" hanno costruito i privati? e quanti appartamenti?

Fatto il conto?

Costruire stadi NON CONVIENE ai privati. Se fossero una vera "patrimonializzazione" (che cazzata! a
chi lo vendi? Ai L.A. Lakers? a Reggio Emilia se l'è dovuto accollare il COMUNE, tanto per cambiare...) Lazio e as ne avrebbero cinque ciascuna.

Non conviene nemmeno alla collettività, e infatti le amministrazioni pubbliche si fanno bastare quelli esistenti: né si sognano di occupare preziosi terreni edificabili con queste inutili (economicamente) cattedrali. Perché Flaminio e Olimpico sono in riva al Tevere? Perché così esci e te ne vai a casa col battello risalendo il fiume fino a Città di Castello, dighe comprese? No, stanno lì perché sono i terreni meno pregiati per costruire, quelli dove la gente non vuole abitare. Ci sono i filmati della costruzione del Foro Italico sul Tubo, cosa pensate ci fosse lì prima? Un verde praticello? No: era una palude. Dove, tra l'altro, edificare costa assai di più che su terreni "normali".

Ma de che stamo a parla'?

Ottimo post, ma da integrare. I terreni dell'Olimpico e del Flaminio fanno parte di un'area - paludosa, dove una volta si mieteva il grano ma si contraeva la malaria - dove erano interessati costruttori e imprese legate al bel mondo di Oltretevere e della Società Immobiliare, insomma fanno parte di una delle zone più pregiate di Roma.

Per il resto, vale tutto quello che dici, compreso l'interesse dei privati per fare gli stadi pari a zero, specie in Italia.

Ecco perché il Flaminio sarebbe "perfetto", per la Lazio e la città. Pratico (esiste già), immediatamente disponibile (te lo hanno offerto due volte due amministrazioni diverse), conveniente (una ristrutturazione da 100 milioni sostenibilissima con sponsor e mezzi propri).


A proposito ci fanno sapere che l'On.Cochi: "Il Flaminio sarebbe potuto diventare la casa della Lazio, ma Lotito disse no", per cui si è detto "convinto che attraverso un business plan adeguato lo Stadio Flaminio sarebbe potuto diventare la casa della Lazio". Infatti, prosegue "Proposi, da ex delegato allo Sport del Comune di Roma, il progetto al presidente Lotito, il quale declinò in maniera non troppo educata tale offerta”. 

Sarebbe interessante dare un'occhiata - se esiste - a questo business plan del Flaminio anche per capire chi l'ha fatto e perché.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline kalle

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #12 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:38:04 »
Ottimo post, ma da integrare. I terreni dell'Olimpico e del Flaminio fanno parte di un'area - paludosa, dove una volta si mieteva il grano ma si contraeva la malaria - dove erano interessati costruttori e imprese legate al bel mondo di Oltretevere e della Società Immobiliare, insomma fanno parte di una delle zone più pregiate di Roma.

Per il resto, vale tutto quello che dici, compreso l'interesse dei privati per fare gli stadi pari a zero, specie in Italia.

Ecco perché il Flaminio sarebbe "perfetto", per la Lazio e la città. Pratico (esiste già), immediatamente disponibile (te lo hanno offerto due volte due amministrazioni diverse), conveniente (una ristrutturazione da 100 milioni sostenibilissima con sponsor e mezzi propri).


A proposito ci fanno sapere che l'On.Cochi: "Il Flaminio sarebbe potuto diventare la casa della Lazio, ma Lotito disse no", per cui si è detto "convinto che attraverso un business plan adeguato lo Stadio Flaminio sarebbe potuto diventare la casa della Lazio". Infatti, prosegue "Proposi, da ex delegato allo Sport del Comune di Roma, il progetto al presidente Lotito, il quale declinò in maniera non troppo educata tale offerta”. 

Sarebbe interessante dare un'occhiata - se esiste - a questo business plan del Flaminio anche per capire chi l'ha fatto e perché.


Se leggeresti un pià attentamente capiresti da te che il sig. cochi non dice che questo business plan esiste.

E comunque il buon business plan sarebbe buttare giù quella merda di stadio flaminio e tutto quello che c'è intorno. Regalare il terreno alla Lazio e fargli fare quel che vuole intorno allo stadio.

Temo sia inattuabile.

Offline ML

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #13 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:42:47 »
Costruire stadi NON CONVIENE ai privati.

[...]

Perché Flaminio e Olimpico sono in riva al Tevere? Perché così esci e te ne vai a casa col battello risalendo il fiume fino a Città di Castello, dighe comprese? No, stanno lì perché sono i terreni meno pregiati per costruire, quelli dove la gente non vuole abitare. Ci sono i filmati della costruzione del Foro Italico sul Tubo, cosa pensate ci fosse lì prima? Un verde praticello? No: era una palude. Dove, tra l'altro, edificare costa assai di più che su terreni "normali".

Se ho capito bene la storia dello stadio della roma (mi sono limitato a leggere quel che hanno pubblicato i siti) dovrebbe essere così: Parnasi è in sofferenza con Unicredit -> Parnasi ha un terreno a Tor di Valle -> Unicredit ha le mani in pasta nella roma -> Unicredit offre a Parnasi la possiblità di risollevarsi mettendo a reddito il suo terreno (e in cambio non ho capito bene in che maniera partecipa all'affare, visto che all'inizio sembrava che la banca ci fosse dentro pesantemente mentre adesso, almeno ufficialmente, dicono che è tutto sulle spalle degli americani).

Comunque stiano le cose, facciamo un passo indietro. Ovviamente era tutto deciso in partenza, si sapeva dall'inizio che lo stadio avrebbero provato a farlo a Tor di Valle. Tuttavia, per dare alla cosa una parvenza di imparzialità, si sono inizialmente rivolti a una società incaricata di selezionare tutte le aree potenzialmente adatte nel territorio del comune di Roma. Se ricordo bene si arrivò a una prima lista di 100 aree che poi divennero 80, e da queste 80 fu ricavata la "short list" definitiva.
Io dico: di queste 80 aree, che avranno altrettanti proprietari legati ai vari istituti di credito e ai vari politici di riferimento, non se ne riesce a trovare manco una adatta alla Lazio? Un'area + un proprietario + un istituto di credito + un bacino politico di riferimento con cui mettere insieme un business. E' chiaro che se l'area è la tua, il proprietario sei te, la banca è la tua e il bacino politico di riferimento è quello con cui hai sempre lavorato è molto meglio e ci guadagni molto di più. Ma da nove anni a questa parte la risposta sembra essere una sola: così non te lo permettono, così non te lo fanno fare.

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #14 : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:51:17 »
A proposito di short list. che si dovesse fare a tordivalle e proprio a tordivalle era il segreto di Pulcinella.
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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #15 : Giovedì 27 Marzo 2014, 15:44:50 »
Se ho capito bene la storia dello stadio della roma (mi sono limitato a leggere quel che hanno pubblicato i siti) dovrebbe essere così: Parnasi è in sofferenza con Unicredit -> Parnasi ha un terreno a Tor di Valle -> Unicredit ha le mani in pasta nella roma -> Unicredit offre a Parnasi la possiblità di risollevarsi mettendo a reddito il suo terreno (e in cambio non ho capito bene in che maniera partecipa all'affare, visto che all'inizio sembrava che la banca ci fosse dentro pesantemente mentre adesso, almeno ufficialmente, dicono che è tutto sulle spalle degli americani).

Comunque stiano le cose, facciamo un passo indietro. Ovviamente era tutto deciso in partenza, si sapeva dall'inizio che lo stadio avrebbero provato a farlo a Tor di Valle. Tuttavia, per dare alla cosa una parvenza di imparzialità, si sono inizialmente rivolti a una società incaricata di selezionare tutte le aree potenzialmente adatte nel territorio del comune di Roma. Se ricordo bene si arrivò a una prima lista di 100 aree che poi divennero 80, e da queste 80 fu ricavata la "short list" definitiva.
Io dico: di queste 80 aree, che avranno altrettanti proprietari legati ai vari istituti di credito e ai vari politici di riferimento, non se ne riesce a trovare manco una adatta alla Lazio? Un'area + un proprietario + un istituto di credito + un bacino politico di riferimento con cui mettere insieme un business. E' chiaro che se l'area è la tua, il proprietario sei te, la banca è la tua e il bacino politico di riferimento è quello con cui hai sempre lavorato è molto meglio e ci guadagni molto di più. Ma da nove anni a questa parte la risposta sembra essere una sola: così non te lo permettono, così non te lo fanno fare.

Il fatto e’ che hai capito solo parte della storia, mancando di apprezzare ad esempio il fatto che l’annuncio di questo annuncio fu fatto solo dopo l’annuncio della necessita’ di un adc.

Avviene dopo mesi, se non anni, in cui si cercano nuovi investitori. Che sia arabi perugini o cinesi di non si sa dove.

Perche’ il succo del discorso sta qui, non dove o come faranno lo stadio, ma nel fatto che le finanze dell’aesse stanno messe male.

Parliamo di una societa’ che nonostante le grandi vendite estive, non si e’ potuta permettere piu’ di un prestito a gennaio di un giocatore che per tutta l’estate precedente era dato per acquistato.

Una societa’ che annuncia un adc di 100 milioni a due anni di distanza di un altro annuncio di un adc di 100 milioni, dei quali ottanta sono gia’ stati spesi, e nonostante cio’ stanno con so quante decine di milioni di buffo (va da se che i due adc sono in realta’ 1, ma dimostra come ci sia poco interesse, e quindi difficolta’, di investimento in una societa’ che ai nostri occhi e sempre sul ‘pezzo’).

Tanto piu’ che ci si considera tutte persone intelligenti, ma accettiamo di buon grado che in due anni si riesca ad ottenere tutti i permessi, si riescano a fare tutti i lavori, che includono la rimozione di una discarica e di velodromo e la creazione di punto di approdo, stazione ferroviaria, svincoli autostradali ecc., in un area che ha avuto bisogno di enormi lavori di stabilizzazione solo per quello che gia’ c’e’, che un misera parte rispetto a quanto ci vorrebbero fare, ed il tutto alla modica spesa preventiva di Miliardi cadauno (quando a noi Laziali ci si strabuzzavamo gli occhi perche’ Lotito preventiva addirittura 500 milioni per la speculazione edilizia).

Senza sapere ancora chi pagherebbe.

Ma non vi puzza di cittadella giallorotta a Torrevecchia? L’avete pulite bene le nari?  ;D

Davvero esistono 80 aree adatte alla costruzione di uno stadio che alla Lazio farebbero comodo, ma che all’aesse reputano peggiori di Tor di Valle solo perche’ Parnasi e’ indebitato con Unicredit?

Offline disabitato

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #16 : Giovedì 27 Marzo 2014, 15:55:55 »
loro hanno l'advisor che ha selezionato l'area.. vedrai appena vanno a regime le sinergie con paperoga che stadio che fanno.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline BobLovati

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #17 : Giovedì 27 Marzo 2014, 15:56:08 »
.............................................

A proposito ci fanno sapere che l'On.Cochi: "Il Flaminio sarebbe potuto diventare la casa della Lazio, ma Lotito disse no", per cui si è detto "convinto che attraverso un business plan adeguato lo Stadio Flaminio sarebbe potuto diventare la casa della Lazio". Infatti, prosegue "Proposi, da ex delegato allo Sport del Comune di Roma, il progetto al presidente Lotito, il quale declinò in maniera non troppo educata tale offerta”. 

.............................................

pensa che io credo più nelle tue parole che in quelle del Cochi     ;D
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline ML

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #18 : Giovedì 27 Marzo 2014, 15:56:54 »
Il fatto e’ che hai capito solo parte della storia, mancando di apprezzare ad esempio il fatto che l’annuncio di questo annuncio fu fatto solo dopo l’annuncio della necessita’ di un adc.

Avviene dopo mesi, se non anni, in cui si cercano nuovi investitori. Che sia arabi perugini o cinesi di non si sa dove.

Perche’ il succo del discorso sta qui, non dove o come faranno lo stadio, ma nel fatto che le finanze dell’aesse stanno messe male.

Ma non vi puzza di cittadella giallorotta a Torrevecchia? L’avete pulite bene le nari?  ;D

Spiegati meglio, mi mancano alcuni collegamenti.
Ho aperto questo topic anche per questo, ossia per capire meglio situazioni che conosco solo superficialmente.
Iniziamo dalla roma: spiegami in che modo la costruzione di uno stadio (costo stimato 1 miliardo) si ripercuoterebbe positivamente sul bilancio di un club che sta già perdendo diversi milioni ogni anno. E poi spiegami pure come e perché si arriverebbe alla cittadella di Torrevecchia. Non essere ellittico, fallo come se lo stessi spiegando a tuo figlio di 10 anni  :)

Per quanto riguarda questo

Tanto piu’ che ci si considera tutte persone intelligenti, ma accettiamo di buon grado che in due anni si riesca ad ottenere tutti i permessi, si riescano a fare tutti i lavori, che includono la rimozione di una discarica e di velodromo e la creazione di punto di approdo, stazione ferroviaria, svincoli autostradali ecc., in un area che ha avuto bisogno di enormi lavori di stabilizzazione solo per quello che gia’ c’e’

io credo che neanche il romanista più ottuso e incallito pensa che lo costruiranno in due anni.

Proseguendo infine con la Lazio,

Davvero esistono 80 aree adatte alla costruzione di uno stadio che alla Lazio farebbero comodo, ma che all’aesse reputano peggiori di Tor di Valle solo perche’ Parnasi e’ indebitato con Unicredit?

rigiro la domanda: davvero non esiste una sola altra area adatta a parte la Tiberina?

Offline Fabio70rm

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Re:#liberacidallatiberina
« Risposta #19 : Giovedì 27 Marzo 2014, 16:07:49 »
Uno stadio conviene costruirlo se crea reddito.

Per creare reddito, in Italia, serve un indotto commerciale, fruibile 24/365.

Tradotto, un centro commerciale. Ti rende in affitti, ha un flusso visitatori costante, e difficilmente è a rischio flop.

Se tale struttura la costruisci in una zona dove non ci sono case, le leggi attuali ti impongono di costruirci cubature residenziali, pari a 2/3 dell'area. Ecco perchè i centri commerciali a Roma sono stati così popolari: sono stati usati dai vari palazzinari come cavallo di Troia per costruire e cementificare zone che altrimenti non avrebbero mai avuto il via libera.

Inoltre, cosa molto importante, la zona dev'essere scelta accuratamente; deve attirare le persone, essere di facile raggiungimento da un bacino ampio e costante nelle presenze, deve essere comodo per la GDO per fare carichi e scarichi. Una posizione sbagliata determina la morte della struttura, o quantomeno un vivacchiare al limite della sopravvivenza: vedi Soratte.

Il discorso Tiberina è complesso. E' una vasta zona di verde, a ridosso di Roma, che è ancora vergine.

Come lo erano Parco Leonardo, poi diventato Comune di Fiumicino, come lo era Tor Vergata, Porta di Roma, Roma est.....l'elenco è lungo.

Ma il progetto di Lotito della Tiberina rischia di essere la classica rottura di uova del paniere delle spartizioni territoriali dei palazzinari.

Perchè:

1) Lotito non fa parte di quella casta

2) La posizione potenzialmente è strategicamente felice: non distantissima dal treno metropolitano FM1, vicina all'autostrada ex A1, non lontanissima dal raccordo. E quindi fa gola, molta gola.

3) La zona è importante; non tanto per la superficie, 500 ettari se ve li misurate sono quanto l'area di Roma Est o Porta di Roma, quanto piuttosto per il fatto che una struttura lì andrebbe anche ad intercettare il traffico del pendolarismo dalle zone nord a Roma. Pensate ai pendolari di Fiano, Riano, Campagnano, Mentana, Monterotondo etc. e dei quartieri a nord di Roma, che avrebbero una struttura del genere da scegliere....intercettandoli prima di Porta di Roma....

Presenta alcuni rischi:

1) Essendo una struttura della Lazio, c'è il serio rischio di boicottaggio da parte degli asfalliti. Ricordate la storia della Centrale del Latte?

2) Il discorso esondazione e vincoli ambientali va studiato per bene.

Un via libera alla Tiberina, con un progetto serio e interessante, potrebbe essere una manna dal cielo, letteralmente.

Perchè crei un quartiere nuovo, come i tanti periferici, e crei un bacino d'utenza NATURALE alle presenze nella struttura commerciale, oltre ai visitatori.

Perchè patrimonialmente crei una struttura che ti apporta una notevole capitalizzazione.

Perchè di affitti alla GDO e altri negozi ci puoi realmente ricavare una bella somma, non so se 100 mln annui ma comunque cospicua. E perchè in caso di crisi te la puoi tranquillamente vendere bene. Non vendi uno stadio, vendi un centro commerciale.

E perchè a livello di collegamenti sarebbe un colpo formidabilie.

A soli 7 km dalla fermata della FM1 Pianabella/Montelibretti, a soli 1,5 Km dall'autostrada ex A1, quindi con possibilità di realizzarvi uno svincolo ad hoc.

Detto questo, si volesse rinunciare alla Tiberina, che alternative avremmo?

Tutte le zone di Roma edificabili e libere sono in mano ai palazzinari o a loro addentellati e amichetti.

E non te le daranno mai, a meno di non trovare alleanze; ma ce lo vedete Lotito che tratta e si fa prendere alla strozza da questi squali? E a voi piacerebbe? Si tratterebbe di fare concessioni rilevanti sulla struttura...che nascerebbe morta in partenza...senza contare sul conferimento della stessa...come fare a darla alla SS Lazio se poi c'è di mezzo un palazzinaro? A meno di non ricoprirlo d'oro, letteralmente...

Le attuali aree esistenti sono impraticabili.

1) Olimpico e zona Foro Italico: sono ruderi in marmo di epoca fascista, intoccabili, con mille vincoli, e non ci si può costruire attorno NULLA di infrastruttura commerciale, senza incorrere nelle ire della Soprintendenza. Con il non trascurabile particolare di avere vicino la Farnesina; provate ad immaginare se una struttura commerciale + Olimpico piacerebbe agli Esteri....

Inoltre attorno non c'è un bacino d'utenza di visitatori che la renderebbero fruibile: la zona Olimpico è più che altro un incrocio  di viabilità, non ci fossero le partite e gli occasionali concerti, non ci andrebbe nessuno.

Dice: c'è il quartiere Flamino dall'altra parte del Tevere. Ecco, appunto, dall'altra parte del Tevere.
Con gente snob che non è abituata a strutture come quella che ci serve.

2) Zona Flaminio: come l'Olimpico, con il guaio che lì vicino c'è il Parco della Musica, non c'è spazio per costruirvi nulla, e sotto è un proliferare di reperti romani. La ricetta ideale per dire non se ne fa nulla. Altro che stronzata di offerta di Cochi e giunta romana, che non vede l'ora di appioppare quel rudere fatiscente a qualcuno per evitare di pagarci i costi di demolizione e sorveglianza.

Quindi tocca vedere cosa si può fare....ma serve un tavolo di negoziato con Comune e Regione, uno vero. Dove Lotito si presenti con un progetto serio e definito, e che chieda supporto, se necessario anche scambiandolo con la Tiberina...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!