Ma insomma, sto stadio com'è?

[nestorburma]

La Mafia vera.

[gentlemen]

Quella di Berdini a me sembra tanto una uscita di scena per eccessivo stress, non dico programmata ma quasi inconsciamente voluta.
Purtroppo, e mi dispiace, ne esce fuori un quadro dei 5 stelle molto poco edificante, per governare una Città come Roma, ed ancor di più l'Italia, servono personalità forti ma anche una buona dosa di forza d'animo che non si faccia piegare da questi pettegolezzi.
Loro facevano i paladini dell'onestà, era normalissimo che gli accendessero 24h su 24h i riflettori ed i microfoni, se hai le palle d'acciaio e la volontà da "rivoluzionario" te ne freghi dei pettegolezzi, degli articoli di stampa e dei giornalisti, e vai avanti come un carro armato.
Il rivoluzionario parte da idee filosofiche e sociologiche però sa che per affermarle dovrà affrontare la guerriglia, schivare bombe e pallottole, scovare i traditori....tutto metaforico ma il senso è questo.
La verità è che il M5s si sta rivelando per quello che è nato, solo un movimento di volenterosi che protestano, ma quando c'è da andare per la propria strada ed affrontare la realtà si fanno male da soli.
Di Battista e Di Maio sono già politici navigati....poi Di Battista già ha intrapreso la strada del consenso....la Roma fa lo stadio nuovo, con il suo quartiere, i suoi negozi e ristoranti, ed alla Lazio diamo il Flaminio......bravo Di Battista, hai capito come si conquista il consenso.....che delusione.

[BobLovati]

exit strategy di Berdini, intervista suicida per farsi cacciar via ed uscire pulito da questa storia

possibile, magari anche probabile.

È riuscito (facendo finta di non aver capito l´antifona o, meglio, a trovare l´intesa tacita col giornalista che l´ha registrato), a dire, facendo finta di essere stato fregatoi, tutto quello che non avrebbe potuto dire apertamente.

Mitico   

[zanzalf]

Altra intervista di Berdini a frittata fatta. Conferma ovviamente tutto ma soprattutto dice, finalmente, che i cinquestelle, nello specifico Raggi ("l'incorruttibile"), la sua corte di miracoli (dentro e fuori dal carcere), Di Maio lo sponsor, e Grillo (uno vale, uno), VOGLIONO LO STADIO e a Berdini lo avrebbero fatto fuori, prima o poi.

Questo per schiarire un po' le idee a quelli che hanno tanto insistito con la tesi contraria questi mesi. Berdini lo dice nero su bianco.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/02/10/news/berdini_io_un_idiota_col_destino_segnato_mi_avrebbero_cacciato_per_lo_stadio_-157969344/

[Ataru]

asrepubblica? ancora dietro a ste cose? novella 2000 era più credibile

[gentlemen]

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/10/stadio-roma-la-delusione-dei-comitati-m5s-cede-al-ricatto-dei-palazzinari-mostruosa-deroga-al-piano-regolatore/3381443/

Ma in conferenza dei servizi fanno fede le interviste, i proclami, i sorrisi ebeti del cappetano, gli ottimismi di Baldissoni e Pallotta, gli articoli di Magliaro, gli appelli di chi non conosce la verità....OPPURE....GLI ATTI UFFICIALI ?
Perché al m omento il Sindaco ha sempre dichiarato che LEI E' FAVOREVOLE ALLO STADIO, MA ALL'INTERNO DELLE REGOLE...e L'UNICO ATTO DEL COMUNE AD OGGI ESISTENTE E' UN PARERE NEGATIVO SUL PROGETTO PRESENTATO, METICOLOSO E MINUZIOSO, INDICANDO, COSI' DA EVITARE FRAINTESI E INCIUCI, I PUNTI DA "SISTEMARE" SE SI VUOLE ARRIVARE AD UN PARERE FAVOREVOLE.
STOP, IL RESTO E' PROPAGANDA E CHIACCHIERICCIO DA BAR.

[cartesio]

Intendo che la procura, sentiti Raggi e Romeo sulla situazione "lui le fa una gentilezza per stima e lei gli triplica lo stipendio fuori da ogni regola", come reazione li ha indagati entrambi. La procura ipotizza uno scambio di favori.

Se è un'ipotesi, perché la presenti come un fatto?

Inoltre è verosimile che per una polizza non riscuotibile se non alla morte del sottoscrittore lei abbia deciso di triplicargli lo stipendio? Per il pensiero? Era meglio un mazzo di rose.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/03/virginia-raggi-nella-polizza-di-romeo-indicata-come-causale-una-relazione-lei-smentisce-ai-pm/3365872/

A quanto si apprende, i pm tendono a non dare peso alle causali scelte da Romeo, che in un altro titolo avrebbe indicato come beneficiaria una figlia, che il 51enne ormai ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi però non risulta avere. Gli inquirenti sono portati a credere che Virginia Raggi non abbia ottenuto alcun vantaggio dalle attività di Romeo con le polizze, riscuotibili solo in caso di morte del sottoscrittore. E che dunque non ci sia un reato da contestare. Al momento non risulta in programma neppure un interrogatorio di Romeo.

[cartesio]

La verità è che il M5s si sta rivelando per quello che è nato, solo un movimento di volenterosi che protestano, ma quando c'è da andare per la propria strada ed affrontare la realtà si fanno male da soli.

È possibile.
Per il momento però hanno portato a casa un risultato enorme, il blocco delle Olimpiadi.
Secondo me in molti non si rendono ancora conto di cosa Roma è riuscita ad evitare. Al prossimo fallimento finanziario di una città olimpica glielo ricorderemo.
Se riescono anche ad evitare la speculazione di Tor di Valle ci sarà da esultare.
Per ora hanno imboccato quella strada, vediamo se riescono a resistere.
Berdini sembra definitivamente impallinato, vedremo se gli sopravvivono (politicamente).

[zanzalf]

asrepubblica? ancora dietro a ste cose? novella 2000 era più credibile

E' un'intervista. Di un assessore che racconta cosa è stata questa esperienza in giunta coi cinquestelle.
E si definisce *coglione* per essersi prestato.

Concordo.

[zanzalf]

Se è un'ipotesi, perché la presenti come un fatto?

Inoltre è verosimile che per una polizza non riscuotibile se non alla morte del sottoscrittore lei abbia deciso di triplicargli lo stipendio? Per il pensiero? Era meglio un mazzo di rose.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/03/virginia-raggi-nella-polizza-di-romeo-indicata-come-causale-una-relazione-lei-smentisce-ai-pm/3365872/

A quanto si apprende, i pm tendono a non dare peso alle causali scelte da Romeo, che in un altro titolo avrebbe indicato come beneficiaria una figlia, che il 51enne ormai ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi però non risulta avere. Gli inquirenti sono portati a credere che Virginia Raggi non abbia ottenuto alcun vantaggio dalle attività di Romeo con le polizze, riscuotibili solo in caso di morte del sottoscrittore. E che dunque non ci sia un reato da contestare. Al momento non risulta in programma neppure un interrogatorio di Romeo.

Il Fatto è l'house organ dei cinquestelle. E' come se io, per perorare le mie tesi, portassi gli articoli dell'Unità.

Detto ciò i fatti, quelli veri, dicono che dopo l'interrogatorio di Raggi sono stati indagati lei e Romeo. Per cosa?

La logica delle polizze che Romeo spargeva tra i referenti dei cinquestelle, non solo Raggi, è tutta da investigare. Certo è che non si fa una polizza, mettendoci dei soldi (che, per inciso, non si sa da dove provenissero),  senza motivo. Come senza motivo non si triplica lo stipendio a un chissàchi come Romeo.

Sono indizi, per ora, fossero prove starebbero entrambi al gabbio a fare compagnia al loro sodale Marra.

[zanzalf]

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/10/stadio-roma-la-delusione-dei-comitati-m5s-cede-al-ricatto-dei-palazzinari-mostruosa-deroga-al-piano-regolatore/3381443/

Ma in conferenza dei servizi fanno fede le interviste, i proclami, i sorrisi ebeti del cappetano, gli ottimismi di Baldissoni e Pallotta, gli articoli di Magliaro, gli appelli di chi non conosce la verità....OPPURE....GLI ATTI UFFICIALI ?
Perché al m omento il Sindaco ha sempre dichiarato che LEI E' FAVOREVOLE ALLO STADIO, MA ALL'INTERNO DELLE REGOLE...e L'UNICO ATTO DEL COMUNE AD OGGI ESISTENTE E' UN PARERE NEGATIVO SUL PROGETTO PRESENTATO, METICOLOSO E MINUZIOSO, INDICANDO, COSI' DA EVITARE FRAINTESI E INCIUCI, I PUNTI DA "SISTEMARE" SE SI VUOLE ARRIVARE AD UN PARERE FAVOREVOLE.
STOP, IL RESTO E' PROPAGANDA E CHIACCHIERICCIO DA BAR.

No.

L'unico atto ufficiale è che il comune cinquestelle, invece di dare parere negativo al progetto (presentato a maggio 2016, ben dopo il pubblico interesse e quindi ben passibile di stop per le cubature), ha dato il via libera ad agosto alla conferenza servizi.

Le obiezioni di oggi sono tecniche, non entrano nel merito della necessità del progetto e soprattutto non mettono in discussione la ripartizione dei metri cubi.

Faccio notare che nel documento su cui lo sciagurato Marino ha dato il pubblico interesse, NON C'E' SCRITTO MAI NULLA SUI METRI CUBI. I metri cubi il comune li apprende alla presentazione del progetto: bastava dire "stop, sono troppi". Non è stato mai fatto, se non da Berdini e se non in interviste che, come dici tu stesso, non contano un cazzo.

[cartesio]

Il Fatto è l'house organ dei cinquestelle. E' come se io, per perorare le mie tesi, portassi gli articoli dell'Unità.

Se fosse vero, come spiegheresti questo?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/10/stadio-roma-la-delusione-dei-comitati-m5s-cede-al-ricatto-dei-palazzinari-mostruosa-deroga-al-piano-regolatore/3381443/

[cartesio]

No.

L'unico atto ufficiale è che il comune cinquestelle, invece di dare parere negativo al progetto (presentato a maggio 2016, ben dopo il pubblico interesse e quindi ben passibile di stop per le cubature), ha dato il via libera ad agosto alla conferenza servizi.

Affermazione incredibile.

Semplicemente incredibile. Per rinfrescarti la memoria, che non resiste una settimana, da http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/02/02/news/stadio_della_roma_da_campidoglio_parere_non_favorevole_-157445669/

Il parere negativo del Comune si abbatte sul nuovo stadio della Roma. In sei pagine, i tecnici del Campidoglio bocciano buona parte del progetto di Tor di Valle

L'articolo è del 2 febbraio 2017. E la giunta Marino cosa aveva fatto? Aveva perlomeno provato a modificare il progetto? No? È sicuramente colpa della Raggi!

[zanzalf]

Affermazione incredibile.

Semplicemente incredibile. Per rinfrescarti la memoria, che non resiste una settimana, da http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/02/02/news/stadio_della_roma_da_campidoglio_parere_non_favorevole_-157445669/

Il parere negativo del Comune si abbatte sul nuovo stadio della Roma. In sei pagine, i tecnici del Campidoglio bocciano buona parte del progetto di Tor di Valle

L'articolo è del 2 febbraio 2017. E la giunta Marino cosa aveva fatto? Aveva perlomeno provato a modificare il progetto? No? È sicuramente colpa della Raggi!

Quello è un parere tecnico. Rotatorie messe male, livelli di servizio, integrazioni di contenuti richieste.
Quel documento è un assist per FARE lo stadio: in un mese l'ASRM risponde e la frittata è fatta.

Il parere che il Comune doveva dare, se voleva essere coerente, era ad agosto, ed era: "grazie Pallotta per il progetto ma riteniamo che non sia adeguato PERTANTO NON PASSIAMO LA DOCUMENTAZINE alla conferenza servizi".

Invece loro l'hanno passata, hanno dato il via alla CS, perché lo stadio lo vogliono fare, perché sanno che porta consenso (a differnza delle Olimpiadi).

[zanzalf]

Se fosse vero, come spiegheresti questo?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/10/stadio-roma-la-delusione-dei-comitati-m5s-cede-al-ricatto-dei-palazzinari-mostruosa-deroga-al-piano-regolatore/3381443/

Dialettica interna. Ci sono anche i grillisti del no-a-tutto-lo-stipendio-ce-lo-diamo-con-la-sovranità-monetaria che leggono il Fatto, e gli va data un contentino.

[Biancocelesti]

Anche se sembra un'impresa impossibile, riusciamo a mantenere la discussione su un piano strettamente "sportivo" (fermo restando che la xxxx con lo sport non c'entra nulla) ed evitiamo divagazioni politiche?

Grazie.

Lo Staff di BC.org

[cartesio]

Quello è un parere tecnico. Rotatorie messe male, livelli di servizio, integrazioni di contenuti richieste.
Quel documento è un assist per FARE lo stadio: in un mese l'ASRM risponde e la frittata è fatta.

Come fai a sapere che l'ASR può dare tutte le risposte richieste in un mese, adeguandosi alle richieste?

Perché, se le cose stessero così, si sarebbe scatenata la canizza a cui stiamo assistendo?

[zanzalf]

Come fai a sapere che l'ASR può dare tutte le risposte richieste in un mese, adeguandosi alle richieste?

Perché, se le cose stessero così, si sarebbe scatenata la canizza a cui stiamo assistendo?

Cerco di risponderti stando al topic, evito divagazioni politiche.

Come faccio a sapere: perché un documento che richiede delle risposte tecniche crea un'interlocuzione. Non serve che diano le risposte "totali", basta che rispondano a sufficienza. Hai mai partecipato ad una gara? A me, quando c'è qualcosa da chiarire sulla documentazione presentata, chiedono chiarimenti. Si guadagna tempo: fintanto che la discussione è tecnica una risposta si troverà sempre, o per lo meno una strada per trovarla.

Perché la canizza: (qui stare fuori dalla politica è più difficile, cerco di essere asettico) perché sono venuti meno i referenti forti di Pallotta: Marra, Frongia, Romeo. Ed è sembrato alle merde che Berdini prendesse piede.

Ripeto la mia tesi: fino ad oggi lo stadio si faceva sicuro, il Comune aveva proposto un mero -20% di cubature. Oggi con i referenti forti sotto assedio una possibilità che il caos prevalga c'è.

[cartesio]

È una questione istituzionale. Una  volta partita la procedura non la fermi dicendo "non mi piace". Rischi, tu comune di roma, una causa miliardaria, e non puoi permettertelo perchè non hai un quattrino.
Allora la butti sugli aspetti tecnici della questione,  in modo legalmente inattaccabile, e aspetti di vedere cosa fa la controparte.
Mi pare un atteggiamento motivato e ragionevole. Realistico. La controparte lo sa e sposta la partita sul piano mediatico, dove è più forte.
Forse vuol dire che sul piano istituzionale non si sente altrettanto forte.

[Breizh]

http://www.linkiesta.it/

Stadio della Roma, se salta i cocci sono di Unicredit

La banca è creditrice per centinaia di milioni della società immobiliare Parsitalia della famiglia Parnasi. Un piccolo impero sommerso dai debiti e per cui lo stadio rappresenta l’ultima chance di rilancio

di Alessandro Oliva , Fabrizio Patti

La sorte del principale avversario del nuovo stadio della Roma, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Paolo Berdini, è appesa a un filo. Ha rimesso il mandato nelle mani della sindaca Raggi, che per il momento le ha respinte. Una cosa è certa: a guardare la questione con il fiato sospeso non saranno solo i tifosi della Roma, ma anche il mondo bancario romano. «Non saranno le sfumature tecniche a decidere i destini di un’operazione dove conta forse più l’interesse delle banche creditrici che quello sportivo», ha scritto sul Corriere della Sera Sergio Rizzo il 7 febbraio. E se si egue quella pista si arriva dritti a un indirizzo: quello di Unicredit.

La banca, in questi giorni alle prese con un aumento di capitale da 13 miliardi di euro, è legata a doppio filo alla vicenda. È socia di minoranza nella As Roma e soprattutto ha in pancia un incaglio di centinaia di milioni rappresentato dal gruppo immobiliare Parsitalia, proprietario dell’area su cui dovrebbe sorgere lo stadio. La holding è guidata da Luca Parnasi, erede di una dinastia di costruttori (il padre Sandro è scomparso lo scorso anno) che ha lasciato il segno nella capitale: per esempio con il grande centro commerciale Euroma 2, con il grattacielo Bnl, il quartiere Eurotower, la nuova sede dell’Atac. Il gruppo versa però da anni in una gravissima situazione finanziaria. La perdita della capogruppo nel 2015 è stata di 51 milioni (a fronte di ricavi per 13), nel 2014 era stata di 127 milioni, principalmente a causa delle svalutazioni del valore degli immobili. Il capitale investito netto coperto dal capitale proprio, per effetto di queste perdite, è sceso in un solo anno dal 47 al 31 per cento. In breve, la sua continuità aziendale, si legge nel bilancio 2015, si deve a una moratoria che ha concesso proprio Unicredit. La banca è il principale creditore di Parsitalia che, nel 2013, aveva debiti per 886 milioni di euro di cui poco meno di 450 milioni con il settore bancario. Nel bilancio 2015 della holding, i debiti sono pari a 283 milioni, di cui 110 verso le banche. In mezzo però c’è stato il trasferimento di molti dei debiti in una newco.

Per recuperare parte dei debiti Unicredit ha acquisito il 100% della nuova società Capital Dev, a cui le società della galassia Parsitalia hanno hanno conferito quasi tutte le attività. Lo scorso 9 dicembre la Repubblica ha descritto in dettaglio le società trasferite: la Parsec, proprietaria dei 15mila metri quadrati dove dovrebbe sorgere il centro commerciale Laurentino; la Samar, proprietaria di terreni al Fleming; il Parco delle Acacie, altri 15mila metri quadrati di terreno a Pietralata; la Cave Nuove, titolare di un progetto di sviluppo del Pescaccio che può raggiungere i 245mila metri quadrati. Infine c’è la società Istica, con interessi in Sicilia. Questo salvataggio da parte delle banche ha ricordato quello che a suo tempo fu operato sulla Risanamento di Zunino (esposta soprattutto con Intesa).

Dalla Capital Dev è però rimasta fuori la società del gruppo Parnasi - Eurnova - che è proprietaria dei terreni di Tor di Valle su cui dovrebbe sorgere lo stadio. La realizzazione dell’area non è quindi considerata cruciale solo dall’ad della Roma, James Pallotta, ma anche da Parnasi e da Unicredit. Per Parnasi è l’ultima chance di rilancio delle attività dell’impresa di famiglia. Per Unicredit l’unica via per recuperare qualcosa di più dalla galassia Parsitalia rispetto alla vendita in saldo delle attività confluite in Capital Dev. Quanto il progetto starà in piedi lo diranno i prossimi incontri - a partire da quello di giovedì 9 febbraio - tra Comune e As Roma. I punti di partenza sono distanti, non solo per le cubature, che sono circa tre volte tanto quelle previste dal piano regolatore per l’area di Tor di Valle, e che solo per il 14% riguardano lo stadio (il progetto prevede circa 15 edifici tra alberghi, negozi, ristoranti e soprattutto i tre grattacieli firmati da Daniel Libeskind). Ma anche per i rilievi fatti dal Comune il primo febbraio sulla viabilità di accesso e sulla necessità di ridefinire il «perimetro delle zone già soggette al rischio di eventi idraulici».

Di certo il rapporto tra Unicredit e la As Roma non nasce oggi. Il filo rosso (o giallorosso) che lega la Roma all’istituto di credito si dipana indietro nel tempo fino al luglio del 2010, quando dopo tre anni di trattative il presidente del club Rosella Sensi e Unicredit firmano l’accordo che prevede l’azzeramento del debito da 325 milioni di euro di Compagnia Italpetroli, la società di Franco Sensi controllante della As Roma. A tanto ammontava l’esposizione debitoria del gruppo della famiglia Sensi nei confronti di Unicredit, subentrata a Capitalia come principale interlocutore nel ripianamento dei debiti. Nel 2004, il gruppo guidato da Cesare Geronzi per rientrare dai debiti decide per la conversione di parte di essi in azioni, diventando azionista al 49% di Italpetroli. Nel 2007 Capitalia viene assorbito dal nascente Unicredit Group, ma il piano di rientro firmato tra i Sensi e piazza Cordusio incontra mille difficoltà, con proroghe concesse dall’allora ad del gruppo bancario Alessandro Profumo sulle rate da saldare da parte dei Sensi e voci di vendita del club che restano tali (Nafta Mosca, Fioranelli e la cordata svizzera, George Soros), senza mai arrivare a nulla di concreto.

Il contenzioso si chiude dunque nell’estate del 2010, con Unicredit e Roma che diventano azionisti – rispettivamente al 49% e al 51% - di un nuovo veicolo chiamato Newco Roma, nel quale confluisce il 67% della Roma in mano ai Sensi e di cui Rotschild si occupa della ricerca di un compratore. La trattativa più importante prende corpo nel 2011 con la cordata statunitense costituita da James Pallotta, Thomas Di Benedetto (il capo cordata), Michael Ruane e Richard D’Amore, che riuniti nella newco Neep – costituita al 40% da Unicredit e al 60% dalla DiBenedetto Llc As Roma - acquisiscono il 67% delle azioni della As Roma. Unicredit comincerà gradualmente a defilarsi dal pacchetto giallorosso, ultimando l’abbandono (temporaneo, come poi vedremo) del campo di calcio nel 2014, quando James Pallotta, passato a presidente del club nel 2012, acquista il 31% delle quote rimaste in mano al gruppo bancario, per un importo di 33,5 milioni di euro.