Da LA REPUBBLICA di oggi, venerdì 30 luglio
HERNANES, SI TRATTA IN BRASILE. ALMEIDA: "VENGO DI CORSA" (a firma Alberto Abbate e Giulio Cardone)
Offerto un anno di contratto all'ex Cesar svincolato
Sarà più dura e lunga del previsto la missione di Tare in Brasile. Ieri all´ora di pranzo il diesse biancoceleste ha incontrato la Traffic, agenzia che detiene il 17% del cartellino di Hernanes. Nessun appuntamento ancora col San Paolo. Tare ha il ritorno prenotato per martedì, ma vorrebbe tornare con le carte firmate. Il San Paolo tira ancora la corda: «Abbiamo sentito Tare telefonicamente - assicura il Dg Cunha - ma non abbiamo trovato un´intesa. Abbiamo preso un impegno morale con un club spagnolo e ci aspettiamo un´offerta importante a breve». In Spagna assicurano che il Villarreal si sia tirato fuori dalla corsa. Potrebbe essersi inserita un´altra società (Valencia?) o il San Paolo sta solo facendo il suo gioco per ottenere 15 milioni.
Il rimedio: Lotito ha incontrato Preziosi a Cogliate, confabula di prendere il regista stringendo l´ennesima alleanza col Genoa. Si è parlato anche di Acquafresca. In attacco l´alternativa è Hugo Almeida. Il centravanti del Werder Brema, accostato anche al Real Madrid e al Bologna, chiama la Lazio: «Ho sentito dell´interesse. Lo ritengo un grandissimo club, con tanti campioni ed è chiaro che mi piacerebbe giocarci». Costa 5-6 milioni e sarebbe un concorrente in più per Zarate (ieri ancora sottotono) e Rocchi. Il capitano svela: «Ogni cosa è tornata al suo posto. Mi sono ripreso la Lazio e ora voglio i 100 gol. Quest´anno abbiamo i mezzi, le potenzialità e la voglia di puntare all´Europa».
Il neoacquisto Javier Garrido dovrebbe sbarcare a Roma la prossima settimana, sarà a Fiuggi. Ma adesso la fascia sinistra potrebbe affollarsi: la Lazio ha offerto all´ex Aparecido Cesar, svincolato, un anno di contratto. Lo seguono anche Livorno e Bologna. Ieri amichevole ad Auronzo contro l´Al Nasr (sconfitta per 1-2: 8´ Al Sahlawi, 18´ Biava, 83´ Petre), con 90 minuti di panchina per Ledesma e Mauri. Oggi triangolare con Portogruaro e Olympiacos Volou.
Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, venerdì 30 luglio
1) MERCATO LAZIO, UN'ASSE COL GENOA (a estratto a firma Calvi-Di Chiara-Di Feo)
Il Bologna per Acquafresca ha l’intesa col Genoa ma va trovata anche quella col giocatore; intanto si sono rifatte sotto Lazio e soprattutto Cagliari (ma devono parlarsi i due club). Sempre in piedi l’asse Genoa-Lazio per Hernanes (affare difficile, c’è il Villarreal) e Pocognoli (più facile).
2) LAZIO, DIFESA SBADATA. E ZENGA RIDE (a firma Stefano Cieri)
Prima il Bari, ora anche la Lazio. Che estate per l'Al Nassr di Walter Zenga! E che rivincite per il tecnico milanese costretto ad emigrare in Arabia Saudita per continuare ad allenare. D'accordo, il calcio estivo conta poco o nulla. D'accordo, il campo inzuppato fino ai limiti della praticabilità ha consigliato ai giocatori della Lazio di non correre rischi inutili. Ma intanto la simpatica e per nulla sprovveduta squadra araba si è portata a casa un altro storico successo dopo quello ottenuto sul Bari per 1-0 qualche giorno fa.
Per la Lazio nulla di particolarmente grave ma un piccolo campanello d'allarme comunque suona. Soprattutto per una difesa che, dopo qualche scricchiolio già evidenziato nelle precedenti uscite, si fa infilare dagli arabi con troppa facilità. In occasione dei due gol (quello di Al Sahlawi in apertura e poi quello di Petre che decide la partita nel finale), ma anche in altre circostanze. Dopo essere passata in svantaggio, la Lazio qualcosina fa, specie nel primo tempo. Arriva così il pareggio di Biava e poi pure il raddoppio dello stesso Biava, inspiegabilmente annullato per fuorigioco dall'arbitro Molinaroli. Ma col passare dei minuti la squadra di Reja si addormenta, anche perché stavolta il tecnico non fa ruotare tutti gli uomini a disposizione.
3) OGGI TRIANGOLARE ED ESORDIO DI FLOCCARI (a firma Stefano Cieri)
Rocchi giura sulla nuova Lazio. Che, però, intanto prende la prima stecca stagionale, perdendo a sorpresa l'amichevole con gli arabi dell'Al Nassr. Reja c’è rimasto male e sicuramente lo spiegherà senza troppi giri di parole ai suoi giocatori. Al tecnico non sono piaciuti certi atteggiamenti un po' troppo morbidi, che hanno consentito alla formazione allenata da Zenga di segnare due gol. Di nuovo in campo Reja e la Lazio avranno modo di archiviare in fretta lo scivolone. Oggi pomeriggio, infatti, i biancocelesti saranno in campo per affrontare il Portogruaro (allenato dall'ex vice di Reja, Viviani) e la formazione greca dell'Olimpiakos Volou in un triangolare con gare di 45 minuti. E' probabile che Reja testi anche gli altri uomini della rosa, a cominciare dai vari Ledesma, Stendardo, Mauri, Cribari, Zauri ieri rimasti in panchina. Possibile pure l'esordio stagionale di Floccari.
Intanto sul fronte campagna abbonamenti la società comunica che è stato prorogato fino al 4 agosto il periodo di prelazione riservato ai vecchi abbonati. La vendita libera partirà dal 6 agosto, ma la promozione riservata ai vecchi abbonati sarà valida anche oltre il periodo di prelazione, fino al termine della campagna abbonamenti. Oggi, infine, nei Lazio Style non sarà possibile sottoscrivere la Tessera 1900, ma solo sottoscrivere abbonamenti (per chi ha già la Tessera). Da domani sarà di nuovo possibile effettuare entrambe le operazioni.
4) ROCCHI: "LAZIO IN EUROPA E IO SUPERO I 100 GOL" (a firma Stefano Cieri)
Lo sguardo fiero di chi ha una missione da compiere, l’animo sereno di chi sa che il peggio è alle spalle. Sulla Lazio che verrà garantisce Tommaso Rocchi. Per lui è iniziata la stagione numero sette in biancoceleste. Maniente paura, la crisi del settimo anno l’ha vissuta (e già superata) con qualche mese di anticipo. Adesso c’è spazio per una sola parola: riscatto. Personale e, ancor di più, di squadra.
Capitano, che Lazio sta nascendo? «Una Lazio che vuole a tutti i costi cancellare la brutta stagione appena trascorsa. In ognuno di noi il primo pensiero è solo questo».
Sicuro che gli errori del passato non si ripeteranno? « Sì, perché a differenza di quanto accaduto in altre circostanze stavolta c’è la consapevolezza di ciò che si è sbagliato e poi c’è anche il buon finale di stagione da cui ripartire».
Non si ricomincia da zero, insomma. «No. Nella parte finale dello scorso campionato questo gruppo è stato capace di tirarsi fuori da una situazione estremamente difficile. Ci è riuscito grazie ad una ritrovata compattezza, maanche a doti tecniche che evidentemente non sono così scarse».
Da quando è arrivato Reja la Lazio ha avuto una media-punti che, se fosse stata tenuta dall’inizio dell’anno, vi avrebbe portato in Europa League. «E questo deve essere il nostro obiettivo per la prossima stagione. Per me valiamo uno dei primi sette posti in campionato. Sarà molto difficile arrivare tra le prime quattro perché Inter, Milan, Juve e Romasono di un altro livello. Però possiamo centrare uno dei tre posti che qualificano all’Europa League. Sarà una lotta che coinvolgerà sei squadre tutte sullo stesso piano: noi, Fiorentina, Napoli, Palermo e le due genovesi».
L’attuale rosa è in grado di vincere questa scommessa? «Io credo di sì, già in questo modo abbiamo un ottimo potenziale. E comunque sono sicuro che qualche altro nuovo acquisto arriverà».
Intanto, però, è partito Kolarov. «Perdiamo indubbiamente un elemento importante: bravo e con ulteriori margini di miglioramento. Ma chi lo sostituirà (Garrido, ndr) non è comunque uno sprovveduto».
Tra i «nuovi acquisti» ci sarà anche un Rocchi di nuovo al centro della Lazio? «E’ ciò che mi auguro. A un certo punto della scorsa stagione le cose per me non andavano bene, inutile negarlo. E il problema non era che giocavo poco. Adesso la situazione è radicalmente cambiata».
Il traguardo dei 100 gol in biancoceleste è sempre più vicino... «Spero di tagliarlo al più presto. Ci pensavo quando era ancora lontano, figuriamoci adesso (è a quota 93, ndr)».
Cosa vi siete detti con Lotito l’altro giorno? «E’ stato un colloquio franco e sincero. Il presidente ha voluto sapere come stavano andando le cose all’interno dello spogliatoio. E io, da capitano, gli ho spiegato la situazione. Che è migliore di quanto si pensi».
5) MACHEDA: "IN TV GUARDO LA LAZIO, MI PIACE FIRMANI" (estratto intervista a firma Francesco Velluzzi)
Deve essere la stagione dell’esplosione, della consacrazione. A giudicare da quel che il ragazzino ha mostrato ieri si può dire che le premesse ci sono proprio tutte. Federico Macheda, 19 anni il 22 agosto, ha giocato da titolare l’amichevole che il Manchester United ha affrontato a Houston, davanti a 70 mila spettatori, con una selezione della Major League americana. E ci ha messo un attimo a sbloccare il risultato, un minuti, per poi raddoppiare, con un colpo di testa stupendo al tredicesimo minuto. I Red Devils hanno vinto 5-2, l’impatto dell’attaccante romano è stato devastante.
Federico sa che quest’anno deve cercare di imporsi e non pensa ad altro. Quest’estate ha scoperto le vacanze da personaggio in Versilia, ha trovato l’amore con Martina, ha il sostegno della famiglia che vive con lui a Manchester. Incantò l’Europa il 5 aprile del 2009 quando fu mandato in campo al posto di Nani e regalò il successo allo United contro l’Aston Villa. Da allora ha avviato il processo di crescita. Che ha subito qualche intoppo. Con l’Under 21 di Casiraghi non tutto è filato liscio, ma adesso Macheda è pronto a lavorare duro per dimostrare a tutti che è un gran calciatore. Magari non il «Van Basten italiano», come disse suo papà Pasquale sull’entusiasmo di quel gol che gli ha già cambiato la vita, ma sicuramente un grande attaccante.
Lei è convinto che la Premier sia meglio della Serie A? «Assolutamente. Io quando entro in campo ho i brividi. Gli stadi sono meravigliosi. A me è sempre piaciuta di più. Si va più forte, più veloce. Capisco i ragazzi italiani che se la vedono su Sky». Lei a casa ce l’ha Sky? La guarda la sua Lazio? «Ce l’ho e vedo la Lazio. Vivo di calcio. Faccio gli allenamenti e torno a casa. Della Lazio mi piace Firmani, un guerriero che ci mette l’anima, ce ne dovrebbero essere tanti così. In quel club mi sembra manchi il potere che c’era quando comandava Cragnotti». Il calciatore italiano che preferisce? «De Rossi».