la testa del giocatore è quella che è. dopo decine di partite giocate per cazzi suoi, si permette di fare il gradasso dopo un gol che arriva grazie ad un ottimo buono spunto di keita che fa quello che lui non fa quasi.
bravo candreva lui a farsi trovare, ci mancherebbe.
molti si fanno impressionare dalla furia delle sue accelerazioni, da quei dribbling secchi fatti con cambi di direzione improvvisi.
nel calcio però si gioca in un centinaio di metri, e contro molti avversari. meglio far viaggiare la palla che portarla al piede per 40-50 metri.
bisogna essere efficaci nel calcio, non spettacolari.
un mostro di efficacia, in altro ruolo, era pippo inzaghi, sottovalutato campione, che di solo posizionamento, intelligenza, prendeva il tempo a tutti e la infilava dove il portiere non poteva arrivare. niente cannonate, dribbling. si smarcava e segnava.
prendo ad esempio inzaghi perché da molti era considerato una specie di segaccia fortunata.
smarcarsi, passarla, passarla, smarcarsi. dribblare solo quando serve.
cambi modo di giocare, e sarà un punto di forza.
