Una sera con Mario

[cuchillo]

Mi sarebbe piaciuto esserci, ma un po' la stanchezza e un po' il terrore di dover sentire l'ennesima disquisizione su Vignaroli, mi hanno scoraggiato. Sono contento non sia andata come temevo, se non altro.

Purtroppo, il fracasso dei turisti inglesi non ha consentito all'uditorio di seguire tutto perbene...
Mi stava venendo una crisi di nervi...

[fish_mark]

Purtroppo, il fracasso dei turisti inglesi non ha consentito all'uditorio di seguire tutto perbene...
Mi stava venendo una crisi di nervi...

Ecco, bravo, non lo volevo dire, ma la cosa è stata fastidiosa anche perché stavamo ascoltando, con microfono, ma sempre più con difficoltà un signore di appena 86 anni in grandissima forma, anche mentale (non va proprio sottaciuto) con la sua vocina inconfondibile che di sera, alla sua età, stava lì con noi a raccontare le mille storie di Lazio a una cinquantina di persone.

Non sono razzista, mi ripugna giudicare le persone a seconda delle appartenenze etniche e di nazione, ma quando vedo un gruppo sette-otto inglesi che entra in un pub comincio a essere nervoso e insofferente verso una situazione che - potete scommetterci - si mette su un piano inclinato e con ogni probabilità degenera in ubriacature, schiamazzi e violenze.

Non è successo niente di questo, per fortuna, anche perché un paio di volte li abbiamo richiamati, ma davvero sono insopportabili in quelle situazioni.

[LazioPolis]

Un saluto

[fish_mark]

Si poteva organizzare ancora meglio. Magari con una telecamera e qualche selezionatissimo retroscena o racconto.

A me hanno fatto molta tenerezza i racconti degli anni 40 e oltre. Il clima che si respirava all'epoca
con i giocatori che mangiavano tutti insieme nella baracca della SSLazio sul lungotevere,
con gli ingaggi che non esistevano visto che lo stipendio era un piatto di minestra nella mensa della società,
con le trasferte organizzate portandosi la caffettiera da Roma, con Bernardini venduto all'Inter per 120 mila lire,
con i figli di Mussolini lazialissimi (al Duce non gli interessava il calcio)
con il primo brasiliano campione del mondo, Filò, nel 1934
con i tifosi che frequentavano gli uffici della società a Via Frattina ...


Metto la bandiera
II guerra mondiale, Africa orientale, campo di prigionia inglese. Un soldato italiano, appartenente alla Lazio nuoto, di notte decide di uscire dal campo perché ha una idea fissa in testa. Deve andare su una collina poco vicina a piantare due bandiere: una è quella italiana, l'altra è quella della Lazio. Una volta compiuta la missione, rientra al campo.

disponibile su laziowiki.org

[Zapruder]

Ecco, bravo, non lo volevo dire, ma la cosa è stata fastidiosa anche perché stavamo ascoltando, con microfono, ma sempre più con difficoltà un signore di appena 86 anni in grandissima forma, anche mentale (non va proprio sottaciuto) con la sua vocina inconfondibile che di sera, alla sua età, stava lì con noi a raccontare le mille storie di Lazio a una cinquantina di persone.

Non sono razzista, mi ripugna giudicare le persone a seconda delle appartenenze etniche e di nazione, ma quando vedo un gruppo sette-otto inglesi che entra in un pub comincio a essere nervoso e insofferente verso una situazione che - potete scommetterci - si mette su un piano inclinato e con ogni probabilità degenera in ubriacature, schiamazzi e violenze.

Non è successo niente di questo, per fortuna, anche perché un paio di volte li abbiamo richiamati, ma davvero sono insopportabili in quelle situazioni.

E' la libbertà d'espressione. Il pub non è un teatro. C'è gente che fa i sacrifici per potersi prendere una birra, va rispettata.

(meno male che non c'ero, probabilmente sarebbe finita a sediate)

[fish_mark]

E' la libbertà d'espressione. Il pub non è un teatro.

E si, come no. Non immagini quanto li odio in quelle occasioni.

Li incontrari per la prima volta nel 1986 in Spagna a Lloret de Mar. Orde di ragazzi vestiti alla bell'e meglio di sera a sciamare per locali con in mano la birra di ordinanza cantando a squarciagola i loro inni (mentre noi italiani ben vestiti a cercare scambi culturali con l'altra metà del cielo proveniente da tutta Europa).
Non era molto difficile venire alle mani con questi stronzi, ma mi tenni a distanza di sicurezza, anche perché particolarmente impegnato negli scambi culturali di cui sopra. 

Sono sempre gli stessi, da questo punto di vista non mi piacciono per niente.

[BobLovati]

perché non fate in modo ( chi ha gli agganci giusti ) di invitarlo un´altra volta, solo per noi di Biancocelesti.org ?

[DinoRaggio]

Bellissimo questo thread!!

Ottimo lavoro fish, vado ad applaudirti!!

[aquilavecchia]

Tessarolo è stato il peggior presidente della storia della Lazio, a mio modo di vedere.

Zap ti sei dimenticato di Brivio!

[Fabio70rm]

perché non fate in modo ( chi ha gli agganci giusti ) di invitarlo un´altra volta, solo per noi di Biancocelesti.org ?

Raccolgo e rilancio.

E fatelo una sera dove non lavoro, o mi possa organizzare, che ci vengo con il registratore!!!

[Zapruder]

Zap ti sei dimenticato di Brivio!

Ma Brivio è un "prodotto" di Tessarolo, sempre a mio modesto avviso (non ho vissuto quegli anni). Tessarolo è quello che ha gettato le basi per gli orrendi anni '60, quelli che hanno permesso alla controparte cittadina di scavare un solco nella percezione di Lazio e roma che paghiamo ancora oggi. La minoranza, i burini: viene tutto da quell'epoca. Perfino Chinaglia (presidente) ha fatto danni enormi, quasi totali, ma riparabili nel breve termine.