Autore Topic: "Di padre in figlio"  (Letto 34235 volte)

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Offline lazio_alè

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #300 : Martedì 25 Marzo 2014, 19:06:27 »
ad infiammarsi ormai siam rimasti in pochi.
Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che, una volta andato via il cucchese alla fine del 1° tempo,
pochissimi si siano degnati di provare a seguire (la voce era terminata?) qualche sporadico coro PRO LAZIO che, detto per inciso,
una volta trovato il pari sembrava aver non già le idee chiarissime ma la voglia di vincere quella sì!
Personalmente non ho mai visto un "coro" fare un goal...ma caricare ulteriormente i ragazzi in campo quello sì!
" Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, e che male c'è in questo?
 Anzi è piuttosto confortante se ci pensi ... "

“Il mano di Bastos” is the new “er go’ de Turone” (Cit.TD)

Offline franz_kappa

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #301 : Martedì 25 Marzo 2014, 19:11:34 »
Forse banalizzo, forse è già stato detto, ma la Lazio sono quegli 11 in campo. Senza di quelli, tutto il resto sarebbe solo un'azienda da 107 milioni di fatturato. Che non scalda i cuori, a meno di non volersi comprare l'azienda.
Non banalizzi. Cogli l'essenza. Aggiungo che gli undici, pur essenziali, non sono nulla senza una Società cui appartenere. Una Società che viene prima di loro.

La Lazio intesa come Società Sportiva non è Lotito o chiunque altro ne sia il Presidente. E' il soggetto giuridico che ha una data di fondazione, un nome esclusivamente utilizzabile, una precisa localizzazione geografica, colori sociali definiti e una ragion d'essere ben precisa: partecipare con i propri atleti a competizioni sportive, ufficiali o amichevoli.

E' la Società Sportiva Lazio e nessun altro soggetto che concede ai suoi tesserati (e solo a loro) la facoltà/possibilità di scendere in campo e disputare gare, ufficiali e/o amichevoli, con l'unica casacca bianca e celeste che ha un valore.
Buon viaggio, caro Piero.

geddy

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #302 : Martedì 25 Marzo 2014, 19:13:52 »
Mark aveva ragione comunque. Un altra Lazio è possibile. Basta cambiare nome e colori, che quelli mica li puoi copiare. Quindi bianchi e verdi, in ricordo di quelli che della Lazio ne presero 7 tanto tempo fa, così v'ammantate pure di secolarismo e tradizione. Discendete dai primi a prenderne sette, mi sa gia ne avevamo fatti sette a qualcuno all'epoca, e andarsene a casa. L'Alba insomma. Prima che la fondessero. Siete pure dilettanteschi, incarnate i veri valori dello sport. Il giallorosso no, gia usano pure quello a roma.

baol

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #303 : Martedì 25 Marzo 2014, 19:41:04 »
Non banalizzi. Cogli l'essenza. Aggiungo che gli undici, pur essenziali, non sono nulla senza una Società cui appartenere. Una Società che viene prima di loro.

La Lazio intesa come Società Sportiva non è Lotito o chiunque altro ne sia il Presidente. E' il soggetto giuridico che ha una data di fondazione, un nome esclusivamente utilizzabile, una precisa localizzazione geografica, colori sociali definiti e una ragion d'essere ben precisa: partecipare con i propri atleti a competizioni sportive, ufficiali o amichevoli.

E' la Società Sportiva Lazio e nessun altro soggetto che concede ai suoi tesserati (e solo a loro) la facoltà/possibilità di scendere in campo e disputare gare, ufficiali e/o amichevoli, con l'unica casacca bianca e celeste che ha un valore.

Oddio, pensa che del post dell'amico rejano io avevo capito il contrario...
Tant'è che volevo applaudire il suo intervento.
Che faccio, tramuto l'applauso in pernacchia ?
 ::)

Offline fish_mark

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #304 : Martedì 25 Marzo 2014, 20:09:47 »
Esatto. Già lo fai.
Te ne sbatti del motivo principe che muove Laziali come noi, ovvero il campo. Mai un commento post partita, mai un accenno a questioni inerenti il rettangolo verde. Sempre e solo, tabelle, fogli, statistiche, numeri, provocazioni, ed analisi logiche del pensiero lotitiano.
Dici che godi delle vittorie dentro, il che sicuramente è anche vero, ma tutte le rotture di palle non te le tieni dentro, no.. ci devi per forza infestare il (anzi due) forum.

Qui tutti, TUTTI, dal pomata al nascar, pur da posizioni opposte PARLANO DI CALCIO, DI LAZIO, DI SQUADRA, gioiscono insieme e si incazzano insieme.
TU NO. Per te il rettangolo verde non esiste. La cronaca non ti interessa, lo hai detto tu stesso.

Lasciaci perdere! Libera il forum!

Ma lo stronzo sono io, e anche gli altri, che ti do ancora retta.

Tie' te ce faccio pure l'hashtag che va molto di moda:

#LIBERAILFORUM

Ma guarda se sono un problema “, tabelle, fogli, statistiche, numeri, provocazioni, ed analisi logiche del pensiero lotitiano” posso pure liberarti anche subito e ti lascerò libero di parlare delle prodezze dei giocatori della lazio, del campo e di niente altro.
Dai che ci siete riusciti: il vostro lavoro, sapientemente orchestrato e guidato, è stato premiato,
Pertanto ti risponderò con un mio hastag

#Disabitatostaisereno

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Offline borges

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #305 : Martedì 25 Marzo 2014, 20:14:25 »
La Lazio e la Lazialità non si spiegano, si vivono.
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline fish_mark

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #306 : Martedì 25 Marzo 2014, 20:18:54 »
La Lazio e la Lazialità non si spiegano, si vivono.



... a far la Lazio comincia tu!
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Zapruder

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #307 : Martedì 25 Marzo 2014, 20:24:31 »
Quello che fish sa bene, ma fa finta di non sapere perché ormai non può più esimersi da fare il fish_mark, è che la Lazio di Lazio-Palermo 0-3 in B stagione '81/'82 e quella di Montecarlo SONO SEMPRE LA STESSA, e che niente e nessuno può delegittimare né l'una né l'altra. L'identificazione, o meno, da parte del tifoso, non ha alcun valore.

Offline fish_mark

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #308 : Martedì 25 Marzo 2014, 20:28:24 »
Quello che fish sa bene, ma fa finta di non sapere perché ormai non può più esimersi da fare il fish_mark, è che la Lazio di Lazio-Palermo 0-3 in B stagione '81/'82 e quella di Montecarlo SONO SEMPRE LA STESSA, e che niente e nessuno può delegittimare né l'una né l'altra. L'identificazione, o meno, da parte del tifoso, non ha alcun valore.

Ma carissimo
io non delegittimo proprio niente, semmai siete voi - ben allineati e molto scoperti - che negate uno degli addendi che ho provato a elencare: SQUADRA, SOCIETA' TIFOSERIA.

Senza questi tre elementi, tutti insieme, non staremmo qui a parlare di calcio io e te.
Poi so bene chi va in in campo, chi sceglie chi va in campo, chi prova a sostenere (malgrado tutto) chi va in campo.

Se la lazio non avesse avuto 104 anni di storia e una tifoseria (pagante) Lotito continuava con le sue ditte leader nel mercato della sanificazione.
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Offline Reflexblue

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #309 : Martedì 25 Marzo 2014, 20:55:40 »
Ma carissimo
io non delegittimo proprio niente, semmai siete voi - ben allineati e molto scoperti - che negate uno degli addendi che ho provato a elencare: SQUADRA, SOCIETA' TIFOSERIA.

Senza questi tre elementi, tutti insieme, non staremmo qui a parlare di calcio io e te.
Poi so bene chi va in in campo, chi sceglie chi va in campo, chi prova a sostenere (malgrado tutto) chi va in campo.

Se la lazio non avesse avuto 104 anni di storia e una tifoseria (pagante) Lotito continuava con le sue ditte leader nel mercato della sanificazione.

Tiè, mettetece na toppa.  ;D

Zapruder

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #310 : Martedì 25 Marzo 2014, 21:43:44 »
 che negate uno degli addendi che ho provato a elencare: SQUADRA, SOCIETA' TIFOSERIA.

Ma manco per niente. Il 99,99% del calcio si gioca senza spettatori.

In ogni caso, la tifoseria della Lazio è deceduta 8 anni fa, noi abbiamo solo pubblico. E un migliaio di tifosi, ad essere buoni.

Zapruder

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #311 : Martedì 25 Marzo 2014, 22:48:11 »
Intanto, as-Torino, tranquillamente avviata al pareggio, si risolve nel recupero... Lo Wilson-Giannini-day comincia a dare i suoi frutti avvelenati, coi ricorsi storici non si scherza.

Pomata

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #312 : Martedì 25 Marzo 2014, 22:56:39 »
Ma carissimo
io non delegittimo proprio niente, semmai siete voi - ben allineati e molto scoperti - che negate uno degli addendi che ho provato a elencare: SQUADRA, SOCIETA' TIFOSERIA.

Senza questi tre elementi, tutti insieme, non staremmo qui a parlare di calcio io e te.
Poi so bene chi va in in campo, chi sceglie chi va in campo, chi prova a sostenere (malgrado tutto) chi va in campo.

Se la lazio non avesse avuto 104 anni di storia e una tifoseria (pagante) Lotito continuava con le sue ditte leader nel mercato della sanificazione.

Adesso ne ha 114 grazie a Lotito

Offline Skorpius

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #313 : Martedì 25 Marzo 2014, 23:40:07 »
Se la lazio non avesse avuto 104 anni di storia e una tifoseria (pagante) Lotito continuava con le sue ditte leader nel mercato della sanificazione.

Una frase di vuoto totale.
Tutte, ma proprio tutte le squadre di calcio hanno una tifoseria pagante (che paga lo spettacolo non che dona soldi) e anni di storia.
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline fish_mark

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #314 : Martedì 25 Marzo 2014, 23:45:27 »
Una frase di vuoto totale.
Tutte, ma proprio tutte le squadre di calcio hanno una tifoseria pagante (che paga lo spettacolo non che dona soldi) e anni di storia.

Sarà sicuramente come dici, non ne dubito, ma temo di doverti dire che nel commento non sei molto originale, visto che nel sottolineare il vuoto è già la seconda volta che lo fai nella stessa giornata (la prima volta hai parlato elegantemente di "vuoto pneumatico") e che soprattuto segui l'esempio di altri orgers, già da tempo avviatisi sulla denuncia del vuoto dei miei post (sicuri di provocare un commento o una reazione da parte mia che non sono venute né verranno mai).

Prova a metterci un po' di gusto personale nelle provocazioni. So che ne sei capace.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Pomata

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #315 : Martedì 25 Marzo 2014, 23:49:50 »
Sarà sicuramente come dici, non ne dubito, ma temo di doverti dire che nel commento non sei molto originale, visto che nel sottolineare il vuoto è già la seconda volta che lo fai nella stessa giornata (la prima volta hai parlato elegantemente di "vuoto pneumatico") e che soprattuto segui l'esempio di altri orgers, già da tempo avviatisi sulla denuncia del vuoto dei miei post (sicuri di provocare un commento o una reazione da parte mia che non sono venute né verranno mai).

Prova a metterci un po' di gusto personale nelle provocazioni. So che ne sei capace.

Non rispondi perchè non hai argomenti.

Offline franz_kappa

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #316 : Martedì 25 Marzo 2014, 23:54:14 »
Ma manco per niente. Il 99,99% del calcio si gioca senza spettatori.
Posizione retorica. Che parte da un dato di fatto oggettivo, intendiamoci, ma è strumentale.
La Lazio è nata senza tifosi, oltre un secolo fa, e anche oggi potrebbe esistere senza più sostenitori, in mera teoria (anche se vorrei vedere in che serie giocherebbe una Lazio senza tifosi, ma vabbè... il discorso ci porterebbe OT).
Ma poiché non parliamo delle 'enne' Lazio possibili e potenziali ma dell'unica concretamente esistente (quella che gioca in Serie A ed è resa ricca dal fatto di essere un club metropolitano, di avere tradizione sportiva e di contare su una base di tifosi e simpatizzanti decisamente cospicua), è oggettivo - al di là delle posizioni retoriche, ripeto - che la tifoseria è parte integrante e imprescindibile di quella che fish_mark definisce una sorta di trinità (assieme a Società e squadra).
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #317 : Martedì 25 Marzo 2014, 23:59:55 »
Non rispondi perchè non hai argomenti.

Gli argomenti li ho già esposti ampiamente.
Riposati, ogni tanto. Ti viene il fiatone con tutti questi post.
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Pomata

Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #318 : Mercoledì 26 Marzo 2014, 00:02:45 »
Gli argomenti li ho già esposti ampiamente.
Riposati, ogni tanto. Ti viene il fiatone con tutti questi post.

Quali? Il Sant Pauli e il bar?

Offline fish_mark

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Re:"Di padre in figlio"
« Risposta #319 : Mercoledì 26 Marzo 2014, 00:08:40 »
Posizione retorica. Che parte da un dato di fatto oggettivo, intendiamoci, ma è strumentale.
La Lazio è nata senza tifosi, oltre un secolo fa, e anche oggi potrebbe esistere senza più sostenitori, in mera teoria (anche se vorrei vedere in che serie giocherebbe una Lazio senza tifosi, ma vabbè... il discorso ci porterebbe OT).
Ma poiché non parliamo delle 'enne' Lazio possibili e potenziali ma dell'unica concretamente esistente (quella che gioca in Serie A ed è resa ricca dal fatto di essere un club metropolitano, di avere tradizione sportiva e di contare su una base di tifosi e simpatizzanti decisamente cospicua), è oggettivo - al di là delle posizioni retoriche, ripeto - che la tifoseria è parte integrante e imprescindibile di quella che fish_mark definisce una sorta di trinità (assieme a Società e squadra).

Ti ringrazio per aver parlato di trinità, che era proprio il punto di caduta del mio ragionamento.
Tuttavia, chi insiste nel limitare la fenomenologia della Lazio al rettangolo di gioco e ai 90 minuti ne fa una questione non soltanto squisitamente tecnico-calcistica, ma soprattutto - ed è questo quello che gli interessa veramente - ne fa uno strumento retorico e ideologico per attaccare tutto il resto, dalla curva nord, contropotere antagonista neanche tanto occulto che avvelena i pozzi della passione e intercetta "illegalmente" parte del ricavato di questa passione, e la stampa, altro bersaglio preferito di una campagna ossessiva contro la stampa dove non si fanno prigionieri.
Questi due elementi giocano in questa ricostruzione il ruolo di feticci da bersagliare con punture di spillo, non tanto per difendere l'unica istituzione rappresentativa, la società, ma per portare avanti una campagna personale senza tempo e senza luogo.

Il giochino è ben noto da tempo e ha alcuni seguaci, la vera sparuta minoranza.
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