Autore Topic: Liberateci da VOI !!!!  (Letto 2509 volte)

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Pomata

Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #20 : Lunedì 10 Marzo 2014, 21:58:49 »
Curva sud vecchie maniere...cciloro >:(

Offline gentlemen

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #21 : Martedì 11 Marzo 2014, 13:12:35 »
Il congresso della Lazio. "Il tempo" propone di convocare gli "Stati generali"

C’è ancora qualcuno che vuole bene alla Lazio? Di sicuro non un presidente dispotico e incapace di comunicare messaggi positivi alla sua tifoseria. Per non parlare di una squadra che dalla contestazione trova alibi preziosi per consegnarsi alla modesta Atalanta. Per finire ai tifosi che in qualche occasione si sono dimenticati del bene supremo: la Lazio, 114 anni di storia.

Tutti colpevoli, naturalmente il padrone del vapore ne ha di più per aver sottovalutato o minimizzato una protesta ormai generalizzata. Il giorno dopo la nuova contestazione, tutti a chiedersi che succederà ora perché il muro contro muro continua. E allora «Il Tempo» prova a lanciare un’idea per trovare una mediazione soddisfacente ed evitare ipotesi da brivido. Tipo quella prospettata di acquistare la «Lupa», squadra che gioca in serie D e sta cercando di salire in Lega Pro. Sarebbe rinominata tra qualche mese «Polisportiva Lazio», una parte dei tifosi biancocelesti prenderebbero questo piccolo club ripetendo quanto fatto a Manchester da colleghi inglesi che mal digerivano la gestione dello United e ora ha un discreto seguito. Insomma i laziali abbandonerebbero la Lazio, l’aquila, la storia, per ripartire da zero. Una boutade? Forse, ma il progetto non va sottovalutato perché togliersi la passione per una squadra di calcio per colpa di un presidente, anche il peggiore possibile, sembra solo una mossa alla Tafazi.

Ecco quindi un’ultima chiance, la voglia di convocare gli stati generali, tutti i laziali di buona volontà, tutti quelli che hanno a cuore le sorti del più antico club della Capitale per far capire a Lotito i suoi errori, per spiegargli il significato della parola empatia. Perché i laziali possono anche mangiare tutte le sere un piatto di lenticchie basta non prenderli in giro, basta dirglielo. È sufficiente evitare qualche inutile causa di principio con giocatori e procuratori, evitare interviste nelle quali il presidente della Lazio viene preso in giro dallo studio televisivo di turno per ricomporre almeno in parte lo strappo.

Nel corso dell’assemblea che potra tenersi a Formello ma anche in un cinema o teatro cittadino (diretta radiofonica e televisiva obbligatoria), domande dirette al presidente, tutti insieme chiusi dentro per non mollare mai, come recita l’inno. Alla fine sono andati all’Olimpico 6.548 tifosi domenica per una partita dove in palio c’era l’ingresso in Europa League, una cosa troppo brutta per la Lazio, una manifestazione quasi plebiscitaria e il presidente non può e non deve mettere la polvere sotto il tappeto. Tutti invitati, da vip ad attori, ex dirigenti e una rappresentanza della curva Nord. Sembra un’utopia, può anche esserlo ma non si può continuare ad uccidere la Lazio facendo godere i dirimpettai cittadini.

Intanto la protesta non si ferma. Nella prossima partita interna, in programma domenica sera 23 marzo all’Olimpico contro il Milan la Nord prepara una nuova iniziativa. Stavolta si andrà allo stadio con la speranza di riempirlo come accaduto col Sassuolo ma in curva ci saranno dieci striscioni contenenti domande polemiche per Lotito. In passato era successo lo stesso a Moratti che aveva ricevuto lo stesso trattamento dagli interisti. I punti toccati saranno i soliti, dagli aquisti mancati, al salto di qualità mai visto, alla cessione di Hernanes oltre alle molteplici cause perse in tribunale. Il presidente risponderà? Difficile. Di certo dovrà farlo se andrà in porto l’idea di convocare tutti intorno a un tavolo per provare a rimettere insieme i cocci. Solo per il bene della Lazio, sia chiaro. (Luigi Salomone - IlTempo.it)



Ma magari fosse, una Lazio senza tanti pessimisti, senza i LPDM, senza mani a paletta, senza ellenici, plastici, pieretti, capodagli, sarebbe un evento da festeggiare, anche perché la SS LAZIO 1900 ci sarebbe sempre, ma solo più....pulita. Sperando che però questi personaggi non seguano più la SS LAZIO, liberandoci sul serio da LORO.

Offline Skorpius

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #22 : Martedì 11 Marzo 2014, 13:46:14 »
lupa lupa lupa!!
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

ThomasDoll

Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #23 : Martedì 11 Marzo 2014, 13:50:30 »
Non date retta, la Lazio significa soldi e tanti, il disamore dipende da quelli, altro che Lupa

Offline quantomanca?

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #24 : Martedì 11 Marzo 2014, 16:06:38 »
andassero a gioca' ad Acilia, allenatore Plastino. daje riprendeteve la lazio. lupa lupa lupa!

Offline franz_kappa

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #25 : Martedì 11 Marzo 2014, 16:31:34 »
Per inciso. Credo l'Associazione Sportiva Dilettantistica Lupa Roma altro non sia che l'evoluzione della storica squadra di Frascati (la Lupa Frascati) dai colori sociali giallo e rosso. Che aveva come storico terreno di gara il mitico Campo Mamilio. O ci si allenava solo?

P.s.= apprendo da Wikipedia che la Lupa Roma ha lasciato Frascati per insediarsi all'Axa (zona tottesca, grrrr!) e gioca le gare interne a Fiumicino.
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #26 : Martedì 11 Marzo 2014, 16:56:11 »
Era ovvio che dopo la morte del buon Amadei avessero saccheggiato il forno che lo rese celebre alla febbrile ricerca di reliquie, ma non pensavo che gli effetti di inalazioni, pozioni e sabba potessero essere così forti.

Offline franz_kappa

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #27 : Martedì 11 Marzo 2014, 17:06:02 »
Era ovvio che dopo la morte del buon Amadei avessero saccheggiato il forno che lo rese celebre alla febbrile ricerca di reliquie, ma non pensavo che gli effetti di inalazioni, pozioni e sabba potessero essere così forti.
Per inciso... Il campo Mamilio da me appena citato è stato co-dedicato, dopo la morte del grande Amadei, al fornaretto. E ora si chiama campo Mamilio-Amadei.

Con l'occasione mi sembra imprescindibile ricordare che Amedeo Amadei - come ben sa chi era solito trascorrere la domenica mattina davanti al televisore, in estatica visione del salotto di "Meeting" - era uno dei più assidui aficionados della trasmissione galassiana. Quando il Divo Giulio lo introduceva dalla plancia di comando ricordando lo storico soprannome (Forhnarhetto, appunto) del campione frascatano arrotava quelle erre in un modo che procurava brividi di emozione. Letteralmente.
Buon viaggio, caro Piero.

malacarne

Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #28 : Martedì 11 Marzo 2014, 19:44:49 »
Un'immagine della Curva Nord durante Lazio-Sassuolo



Cartelli di contestazione a Lotito ed in mezzo una bandiera celebrativa di un trofeo vinto grazie ad una squadra costruita da Lotito, con un gol di un giocatore comprato da Lotito.

Non dico che contestare sia fuori dal mondo (Lotito di cazzate ne ha fatte) ma trovo assurdo che quando si perde ci si ricordi di chi gestisce la Lazio e quando si vince ci si dimentichi di chi la gestisce.
Quando si perde è colpa di Lotito, quando si vince è nonostante Lotito.
Onestà intellettuale, questa sconosciuta.

E quando dico questa cosa... mi sento dire che sono un lotitiano convinto, nonostante io abbia precisato che la contestazione di per sè non è fuori dal mondo.

Io boh.

Offline gentlemen

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #29 : Martedì 11 Marzo 2014, 20:07:56 »
La contestazione sarebbe da me approvata e condivisa se innanzitutto dipendesse dalle sciagurate campagne di mercato (indebolimento) degli ultimi 2 anni, per non parlare delle occasioni mancate a gennaio nei campionati 2011-12, 2012-13,2013-14, quando, in tutti e tre i casi eravamo solidamente tra le prime tre e con qualche intervento avremmo centrato la Champions (sicuro nei primi  2 campionati citati), e se avesse delle modalità "normali", ovvero striscioni esposti allo stadio e fuori il centro sportivo di formello, ma senza intaccare il tifo ed il calore per la squadra che gioca in campo.
Questa contestazione è poco credibile, ed assurda perché concepita, promossa, alimentata portata avanti da personaggi (da 8 anni a questa parte...) che allorquando i risultati vanno bene covano e alimentano zizzania e pessimismo in maniera sottile e subdola, per poi riemergere in maniera virulenta alle prime difficoltà della squadra, ed è così dal 2005.
Altro elemento fondamentale che delegittima, ai miei occhi, i promotori della contestazione è che seppur Lotito, al posto dei vari Kakuta, Perea, Felipe Anderson e Novaretti, avesse acquistato Yilmaz, Marchisio, Pastore ed Astori le loro posizioni sarebbero le stesse, ed allo stesso modo avrebbero alimentato pessimismo e disfattismo.
Chiedere a Plastino, Benedetti, Capodaglio, Arcivieri, Greco, Pieretti....loro stessi ammetteranno che sarebbe così.
Motivo per cui questa situazione, potenzialmente, potrebbe portare solo danni alla LAZIO, ed io dico x fortuna che Lotito ha le spalle grosse, e va avanti x la sua strada, anzi x me sta sbagliando a dare troppe giustificazioni.

Offline LaLazioMia

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #30 : Martedì 11 Marzo 2014, 20:09:05 »
Non date retta, la Lazio significa soldi e tanti, il disamore dipende da quelli, altro che Lupa
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline giamma

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #31 : Martedì 11 Marzo 2014, 22:23:39 »
Ma la Lazio non ha nulla a che vedere con Plastino. E la storia del tifo si può sempre "ripulire" ad uso e consumo della propaganda: i venditori di partite diventano riferimenti di lazialità, quelli che facevano la guerra a Maestrelli oggi scrivono libri celebrativi o sono passati alla storia come "veri signori". 

Solo l'Almanacco è oggettivo, ed è questo quello che conta. Tutto questo bailamme non serve a nulla, non conta nulla, ed è un'isteria di massa come tante altre volte è capitato. Chi guida la Lazio faccia il suo lavoro e non commetta l'errore MORTALE di dare ascolto a questa massa impazzita.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Aquila Maremmana

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R: Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #32 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 00:49:07 »
E penssre che con 3-4.000 biglietti omaggio a partita si zitterebbero tutte le contestazioni...

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk

Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline Aquilatina

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Re:R: Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #33 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 09:43:36 »
E penssre che con 3-4.000 biglietti omaggio a partita si zitterebbero tutte le contestazioni...

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk

Penso che non bastino solo i biglietti........leggete qua di cosa sono stati privati i fantastici "tifosi laziali": (da:il Giornale.it)
Irriducibili, la Spa del tifo da 1 milione di euro
Gli inquirenti: «Il salto di qualità si è avuto con la registrazione del marchio Original Fans»
Gian Marco Chiocci - Mer, 18/10/2006 - 00:00
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Gian Marco Chiocci

da Roma

Irriducibili Spa. Lo screening finanziario che la Digos fa dei tifosi laziali protagonisti dell’inchiesta per aggiotaggio ed estorsione è la diretta conseguenza di quel che la «Sezione Tifoserie» della Direzione Centrale della polizia di prevenzione aveva preannunciato sul finire del 2004 allorché denunciava «la vocazione commerciale» di alcune frange organizzate «in particolare quella degli Irriducibili della Lazio» specializzata «in una particolare attività di merchandising». Nelle informative che irrobustiscono l’ordinanza d’arresto dei quattro capi ultrà, la Digos si sofferma sulla florida attività economica del gruppo che dal 1987 - soppiantati gli Eagles Supporters - detta legge in Curva Nord. Il salto di qualità «è stato la registrazione del marchio commerciale Original Fans attraverso il quale - scrive la Digos - il Direttivo dei tifosi è riuscito a sviluppare una attività economica di distribuzione di abbigliamento e gadgets andandosi a inserire in uno spazio di mercato lasciato vuoto dai vertici della società calcistica capitolina, allora guidata dalla famiglia Cragnotti, probabilmente per errate scelte commerciali della stessa e, comunque, con il consenso espresso con canali tutt’altro che ufficiali». Il riferimento va ai 15 punti vendita disseminati nella regione «la maggior parte dei quali - continua il rapporto - sono luoghi di riferimento per l’organizzazione delle trasferte e la distribuzione dei biglietti per le partite». Ritrovi commerciali che hanno «palesemente affermato la visibilità degli Irriducibili facendo scaturire una definitiva affermazione dei soggetti appartenenti al Direttivo attraverso la creazione del format radiofonico La Voce della Nord», stessa denominazione di una fanzine distribuita in curva. Dai carteggi in mano alla Digos emergono ricevute e mandati di pagamento (da parte delle precedenti gestioni) per quasi un milione di euro alla voce «coreografie» (25mila euro a partita) oltre a duemilacinquecento biglietti omaggio a domenica (rivenduti poi a prezzo intero), a tessere gratuite, ad agevolazioni per i mezzi di trasporto in occasione delle trasferte, e via discorrendo.
Prima ancora di Lotito, bersaglio privilegiato degli ultras sarebbe stata la dirigenza di Sergio Cragnotti, contestata «formalmente al solo fine di contestare i risultati calcistici della squadra, ma in realtà a scopo intimidatorio per acquisire potere nelle decisioni gestionali della società e ritagliarsi uno spazio economico nel settore, scopo raggiunto con la società Original Fans». E in questo senso la Digos ricorda lo scontro con il tour operator Francorosso per l’esclusiva dei biglietti nei match all’estero. Gli Irriducibili avrebbero poi puntato a ottenere «la gestione della sicurezza all’interno dell’Olimpico e addirittura l’affidamento dell’intera organizzazione delle trasferte della squadra all’estero, fungendo da tour operator, scopi questi ultimi non raggiunti». Con Lotito si sarebbe andati oltre perché «al di là delle restrizioni adottate nel fornire biglietti di favore», il presidente della Lazio «aveva assolutamente tagliato ogni ponte con gli Irriducibili i quali, con la gestione Cragnotti, avevano persino accesso agli impianti di Formello, seguivano la squadra in ritiri estivi e trasferte, ottenevano il pagamento del materiale per le coreografie e avevano campo libero per lo sviluppo commerciale della Original Fans, nonostante l’evidente contrasto con gli interessi della società nel commercio degli indumenti e gadget relativi alla squadra di cui la società detiene il marchio». E così, osserva la Digos, mentre si faceva più dura la protesta con striscioni e cori, al telefono i capi ultras si mostravano preoccupatissimi dalla perseveranza di Lotito che aveva già chiuso loro i rubinetti. Gli ultras della Lazio «sfruttano economicamente la sana passione della maggior parte dei tifosi attraverso le società che gestiscono per soddisfare fini personali e sempre per il proprio tornaconto personale». A costoro «non interessa tanto il risultato sportivo della squadra, quanto il riscontro finanziario delle attività commerciali» raccolte intorno al noto marchio con l’effigie di Mr. Enrich, pupazzetto ultrà con la bombetta all’inglese: sciarpe, bandiere, guanti, cappelli, accappatoi, camicie, giubbotti, t-shirt, libri, persino un cd prodotto in proprio (la canzone «Non mollare mai» ha venduto 15mila copie, oggi costa 15 euro). Gli Irriducibili si sarebbero schierati col gruppo di Chinaglia anche perché puntavano ad avere ritorni economici e un futuro in doppiopetto «così da garantirsi grosse entrate economiche - chiosa la Digos - e un miglioramento di quelle attività economiche» messe in crisi da Lotito. In questo senso vanno lette le intercettazioni su alcuni striscioni pagati dagli uomini di Long John che si preoccupano di mettere a disposizione degli Irriducibili finanche «uno studio legale a titolo gratuito» a cui rivolgersi in caso di necessità. «Allora, ok per gli striscioni a nome del Sodalizio - dice Di Cosimo all’ultrà Toffolo - stavolta sono 300 euro per uno, 150 l’altro, 75 gli altri...».

«Gli affari so’ affari nostri La squadra? E chissenefrega»
Le intercettazioni: minacce di morte a Lotito, un elenco dei giornalisti amici e la ricerca di appoggio da 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', Alemanno e Daniela Fini
Gian Marco Chiocci - Sab, 14/10/2006 - 00:00
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Gian Marco Chiocci

Ecco la strategia della tensione-ultras in chiave anti-Lotito. Nelle 107 pagine dell’ordinanza d’arresto si elencano tutte le minacce, le intimidazioni, le violenze all’ombra della società biancoceleste. Si parte da Elisabetta Cortani, presidente della Lazio Calcio Femminile, «pressata e minacciata da Fabrizio Toffolo (leader della Curva Nord) per non avere voluto dare pubblica notizia di una fidejussione non andata a buon fine con un presunto coinvolgimento di Lotito». Stesso dicasi per Teresa Iannaccone, presidente del coordinamento Lazio club Onlus, «minacciata con interventi anche fisici» solo perché non condivide la protesta degli Irriducibili. Il 21 febbraio è raggiunta da alcuni ultras all’Hotel Summit dove viene «fotografata» in compagnia di altri amici tifosi «per finire tutti schedati - scrive la Digos - al fine di future rappresaglie».
«Rossi verme! Ballotta infame»
Telefonata fra Toffolo e un altro capo, Paolo Arcivieri. Si criticano le dichiarazioni dell’allenatore della Lazio, Delio Rossi, ritenendole «stimolate da Lotito». Poi Toffolo contatta un conduttore dell’emittente-ultras «la voce della Nord» invitando a «sfondarlo (Rossi, ndr) per radio». Insieme al «collega» Yuri Alviti, poi Toffolo parla con Rossi ma l’incontro non sortisce gli effetti sperati. Così Toffolo richiama in radio: «Sfondatelo». A un radioascoltatore che invia un sms pro-Rossi, Toffolo risponde duro: «Ma che problema c’hai? A carogna. Io te vengo a pijà a casa, a infame». E poi. «A Rossi lo pijo per collo quel comunista». La contestazione si replica feroce nel ritiro di Norcia, si allarga al portiere Ballotta con una secchiata d’acqua mentre entra in albergo («è una spia de Lotito») ma qui gli ultras si spaccano. Alviti è sdegnato: «Hanno fatto un macello, il panico in tribuna. È sbagliata sta cosa, allo stadio è un conto ma lì che so tutte famiglie nun lo poi fa».
La «lista nera» dei cronisti
Fra i giornalisti osteggiati c’è l’ex giocatore Massimo Mauro di Sky, critico sulla contestazione a Lotito. Toffolo al telefono: «Mo’ famo una protesta contro ’sta tv disdicendo tutti gli abbonamenti». Poco graditi gli articoli di Roberta Amoruso, si ironizza sull’“alleato” Stefano Greco, ma il nemico giurato è l’emittente romana Radio Radio. L’8 maggio Di Cosimo riferisce a Chinaglia che l’amico Arcivieri è intervenuto in trasmissione «massacrando» il conduttore Ilario Di Giovambattista». Chinaglia: «Se (l’operazione, ndr) va in porto bisogna toglierci le nostre soddisfazioni dopo...». Arcivieri: «A Formello non facciamo entrare certa stampa, certe radio... o come faceva Cragnotti, le facciamo pagare (...)». In un’altra chiacchierata Di Cosimo arriva a ipotizzare una «lista nera» di cronisti. Tra i giornalisti considerati «non nemici» ci sono Fabrizio Marchetti e Michele Plastino, quest’ultimo una prima volta «contattato - scrive la Digos - da Piscitelli per conto di Toffolo in quanto Giorgio Chinaglia gli vuole parlare», e una seconda da Toffolo, tramite Marchetti, al fine di «fare una trasmissione con tutti i comunicatori del mondo Lazio dove ognuno dice la sua». Per non dire della trasmissione «Goal di Notte» sulla tv locale T9 del 20 febbraio dove Chinaglia, con Toffolo, dice a Plastino di fare da portavoce della multinazionale che vuole la Lazio.
'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e Daniela Fini, la politica in gol
Il gruppo-Chinaglia e i supporters biancocelesti puntano anche sulla politica. Di Cosimo informa Chinaglia che ha incontrato «Toffolo e tutti gli altri». Spiega che è «tutto a posto... hanno parlato con Alemanno, Toffolo... quando vieni c’è l’incontro con Alemanno (...) perché adesso dalla parte tua c’è il sindaco ('giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', ndr) e anche Alemanno, sia la destra che la sinistra capito?». La Digos fa poi sapere che «in data imprecisata» gli uomini di Giorgione si sono ritrovati al Circolo Canottieri Lazio in una riunione «a cui hanno partecipato di sicuro Di Cosimo, Di Marziantonio e Daniela Fini», dove Zoltan «ha illustrato cosa volesse il gruppo».
«Presidente, ti tagliamo la gola»
Sono infinite le minacce a Lotito. Alcuni ultras gli chiedono di abbandonare la società altrimenti verrà trovato «morto, con la gola tagliata». E con lui la consorte: «Stai attento alla tua bella mogliettina - si legge in una lettera - , non sei tu l’oggetto delle nostre attenzioni ma quella bella (...) di tua moglie, hai presente il Circeo?», inteso come stupro. Alle parole seguono anche bombe carta sotto casa.
«Già mi vedo in tribuna come Bettega»
Con l’auspicato avvento di Chinaglia, Toffolo già si vede col doppiopetto: «C’ho la Lazio nelle mani mia, st’altr’anno mi vedrai in tribuna autorità, tipo alla Bettega, con il microfonino collegato in curva». Il 12 marzo Piscitelli aggiunge: «Se la cessione dovesse andare in porto sarebbe un fatto epocale in quanto i tifosi avrebbero favorito la cessione di una squadra di calcio». Chinaglia promette di tutto agli ultras, che nel frattempo, però, piangono miseria perché Lotito ha chiuso loro i rubinetti. Piscitelli fa due conti, il volume d’affari dei negozi degli Irriducibili è crollato: «Se rimane Lotito, dobbiamo rivedè tutto perché probabilmente a settembre chiudemo tutto. Manca l’euforia, ma se rimane noi dovemo continuà a fa’ la guera a sto’ bastardo». E Toffolo: «Sto bastardo c’ha levato er pane». Chissenefrega della Lazio, gli affari sono affari. E allora vai col coro: «Lotito vattene».

Tutto quanto sopra, in riferimento agli ultras che, avendo già la piazza "asroma" occupata, si sono dedicati a fare i loro interessi utilizzando l'altra società sportiva disponibile.
Per quanto riguarda, invece, i "comunicatori laziali", le motivazioni variano da caso a caso, dalle privazioni di privilegi alle paure di mettersi contro i delinquenti di cui sopra (per quello poco che si è saputo,  ricordo l'aggressione ad un fonico di Radio Jolly e ad un utente del forum Lazio.net)



Io tifo due squadre: la Lazio e chi gioca contro la riomma

Offline Wasicu

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #34 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 09:54:33 »
Ma e' chiaro come il sole che alla base di tutto ci sono degli interessi
economici   !!   Lotito sta raschiando la zella con il falcetto e la reazione c e'
e la paura anche di perdere mercato e quindi soldi.          Lotito non devi
mollare   ........    !!   

Offline franz_kappa

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #35 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 10:15:51 »
La contestazione sarebbe da me approvata e condivisa se innanzitutto dipendesse dalle sciagurate campagne di mercato (indebolimento) degli ultimi 2 anni, per non parlare delle occasioni mancate a gennaio nei campionati 2011-12, 2012-13,2013-14, quando, in tutti e tre i casi eravamo solidamente tra le prime tre e con qualche intervento avremmo centrato la Champions (sicuro nei primi  2 campionati citati), e se avesse delle modalità "normali", ovvero striscioni esposti allo stadio e fuori il centro sportivo di formello, ma senza intaccare il tifo ed il calore per la squadra che gioca in campo.
Ti dirò... Di sicuro non c'è nulla. Grandissimamente probabile senza dubbio. Ma "sicuro" decisamente no. In nessun caso.

Tra le operazioni di compravendita per rafforzare la rosa di un club di calcio e il conseguimento di risultati non vi è mai, con ogni evidenza, alcuna relazione diretta, automatica e prevedibile.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline LaLazioMia

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #36 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 10:28:41 »
Storia di una contestazione

Siccome all'inizio Lotito era inattaccabile, un po' perché aveva raccolto i voti popolari del salvataggio della Lazio, un po' perché era stato il gruppo degli irr a volerlo fortemente alla guida della società (ricordo gli incidenti di un sabato notte di fine giugno o primi di luglio fra polizia e tifosi, in piena trattativa per rilevare la Lazio, a via del Corso, proprio sotto una delle sedi di Capitalia, perché i vertici della banca sembrava volessero alzare il prezzo per la cessione delle loro quote azionarie e Lotito aveva dichiarato ai giornali che lo volevano prendere per il collo, e ricordo anche il fuoco di sbarramento che il gruppo oppose contro Tulli, la sua cordata e il referente politico che lo stava proponendo, cioè Walter 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)') e un po' perché se li era subito ingraziati accettando di ingaggiare Di Canio (chi lo sa poi se è proprio andata così...), certo non potevano scatenargli contro subito una guerra, che non sarebbe stata capita dai tifosi, ancora in luna di miele col nuovo presidente.
Già però alla fine di agosto, con la fine della campagna acquisti, i 13 giocatori acquistati in un pomeriggio, l'analisi dei nomi dei calciatori finiti alla Lazio, le interviste a certi procuratori i cui assistiti erano rimasti fuori dalle trattative, cominciarono a soffiare sul fuoco. In questo si distinsero, prima degli irr a dire la verità, i conduttori di certe trasmissioni radiofoniche dell'etere romano, che prima di tutti (fiuto?) si accorsero che Lotito non era malleabile come avevano creduto e come invece erano stati i suoi predecessori. Cominciarono, quindi, i riferimenti a certa arroganza di Lotito nel parlare, a certa sua maleducazione, al fatto che arrivava tardi agli appuntamenti concordati, che si presentava alle conferenze stampa con due ore di ritardo dimostrando scarso rispetto per la stampa convocata, che maneggiava tre, quattro, cinque cellulari...
E questo DA SUBITO, già dalla fine di agosto. Un mese e mezzo dopo, quindi, il suo insediamento.
Ripeto, in questo atteggiamento gli irr non furono i primi, ma vennero dopo le radio e le televisioni private romane. Gli irr cominciarono a rompere le scatole direttamente verso ottobre, novembre, con la crisi della squadra (che invece era partita bene), attaccando l'allenatore Caso che non faceva giocare il Di Canio, che non sapeva tenere la squadra in pugno ecc. ecc. Da lì, iniziò lo stillicidio, da ottobre-novembre 2004, quindi, uno stillicidio fatto non di attacchi diretti, arroganti, minatori, estorsivi, come quello che cominciò a partire dal marzo successivo, la guerra, insomma, che dura fino a oggi, ma fatto di punzecchiature, di riferimenti alla vita, di battute sull'essenza naif di Lotito, sulle sue stranezze. Gente che gli telefonava per fare interviste e si metteva a ridere alle sue risposte, che lo tirava a chiacchierare provando a gonfiare il suo ego che, già da allora, si dimostrava abbastanza ipertrofico. Un atteggiamento, quindi, di presa per il culo, in cui i bravi ragazzi della radio irr non si sono tirati indietro. Un modo di fare teso a delegittimare Lotito dinanzi al resto dei tifosi. Una cosa tipo: Mamma mia in che mani siamo andati a finire. Ma lo vedete? Lì, Lotito ebbe il torto di non accorgersi che veniva preso per il culo oppure fece finta di non accorgersene e continuò per la sua strada.
Questa ovviamente è la mia ricostruzione dei fatti, un po' sommaria, mi rendo conto, ma, a mio avviso, non lontana dalla verità, dei primi 6, 7 mesi di presidenza Lotito, i mesi in cui, secondo alcuni, Lotito e irr andavano d'accordo e Lotito cercava i capi del gruppo per farsi appoggiare e accettare dal resto dei tifosi. Questa fase, ovviamente, termina con i fatti dell'Ade. E da lì è storia che tutti ricordiamo.

i.
In realta' gli IRR appoggiarono Lotito non perche' lo conoscessero, ma semplicemente per contrastare un Tulli che appariva piu' squattrinato( e' stato il primo a dichiarare in Luglio 2004 il suo programma di un drastico ridimensionamento della squadra e delle spese e che , larvatamente puntava al Lodo Petrucci) con un possibile connubio con Calleri , il tutto sotto il patronato di Capitalia ( quella che aveva dato l'ultimo colpo ad una situazione gia' drammatica lasciata da Sergio) e Ualter.
A fine Luglio 2004, a pochissimi giorni dall'insediamento del 19 Luglio da parte di Lotito ( a cui gli IRR indirizzarono e fecero indirizzare numerosi fax di sostegno in quel giorni del 15 e 16 Luglio, quando Lotito aveva dichiarato di gettare la spugna contro Capitalia) vi fu' una presentazione al Summit , a cui, oltre Lotito , partecipo' Masoni. In quella occasione fu' chiesto di far tornare Di Canio , in cambio di almeno diecimila abbonamenti in piu'.Masoni si dimostro' non convinto affatto dell'operazione Di Canio, ma poi, nonostante Caso avesse posto il suo veto ( Caso conscio delle intemperenze caratteriali e del collegamento IRR /Di Canio non lo voleva) , l'eroe del quarticciolo arrivo' l'8 di agosto .
E' assolutamente vero che la contestazione a Lotito ebbe inizio sin da settembre su alcune radio del catetere ( in primis il duo nonno Ugo/Parisi , quest'ultimo orfano immediato di poltrona pretesa a seguito della colletta del Lazionista e non concessa da Iron Claudio), per poi proseguire a ruota ( ottobre 2004) dalla voce della Nord. Le prime accuse, testimoniate anche dalla fanzine con in prima pagina Lotito e la scritta "noi non siamo il Borgorosso" , nov 2004.erano la strumentalizzazione dello staff medico gratuito, delle voci su Sabatini , del contrasto Caso Di Canio etc. La virulenza degli epiteti e degli attacchi radiofonici, a cosi' breve distanza dal salvataggio con iscrizione al campionato, non era giustificabile dalle pseudo critiche ma sottintendeva gia' qualcosa di piu' tangibile e non riferibile. Le accuse e gli attacchi proseguirono poi con particolare veemenza contro il Lotito , reo di aver preso la Lazio senza avere i soldi ( 120 e passa milioni di euro) da versare al fisco. L'impresa di Lotito nella transazione fu' piu' volte contrastata dai nostri eroi schierandosi al fianco del fisco , ed in particolare del portavoce dell'Agenzia delle Entrate. Ricordo un siparietto radiofonico dove Parisi sosteneva il rifiuto dell'Agenzia contro le giuste richieste di Lotito, legate all'esistenza di una legge dello Stato.L'organizzazione poi della manifestazione sotto l'Agenzia delle Entrate, l'11 marzo del 2005, manifestazione seguita ,nella intenzione dei partecipanti, per far sopravvivere la LAZIO e la NOSTRA STORIA e non certo per favorire Lotito , fu' un vero flop nel numero dei partecipanti ( essenzialmente poche centinaia di anziani). Tale manifestazione ebbe un notevole effetto mediatico solo grazie all'intervento scellerato della Polizia che ruppe le teste ad alcuni anziani.Quegli episodi raccolsero le simpatie di molti Italiani ed andarono a bilanciare il diffuso senso di opposizione derivato da una triste fama di tifoseria violenta e razzista ( altro che problemi di ordine pubblico di Berlusconiana memoria in viale Europa).
Dopodiche' la Lazio ottenne una applicazione decisamente sfavorevole della legge sul concordato fiscale , portandola al pagamento dell'intera cifra , sia pure dilazionata in molti anni ad interessi legali ( alternativa per la LAZIO il fallimento e per le casse dello Stato , zero ).
Nei mesi di marzo/aprile ci fu' quindi nei confronti di Lotito una tregua armata e a quel periodo fanno riferimento i duce duce di Bologna ed il famoso striscione a favore della costruzione di un nuovo stadio tutto della Lazio.
Gia' a maggio del 2005 ripresero le strumentalizzazioni piu' fantasiose ( addirittura ci fu' chi accusava Lotito di non voler rinnovare immediatamente il contratto a Papadopulo dopo quel Bologna Lazio, i Filippini e Couto diventati indispensabili, le accuse sulle intenzioni di non voler confermare per un ulteriore anno di Canio, il paventato acquisto del rom Dellas, le accuse di voler speculare sulla costruzione dello Stadio con l'organizzazione di pulman da via bossi e il plastico con il lego etc etc etc fino all'apoteosi Chinaglia e l'ultimo sciopero minacciato, prima dell'arresto dei quattro, ad ottobre 2006 , se Lotito non avesse dichiarato apertamente la sua disponibilita' a vendere).
Questa e' storia , non mistificazione dei fatti.


Ovviamente continua con il coinvolgimento ora di tifosi onesti che non capiscono dove si vuole mirare e reggono il sacco.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline LaLazioMia

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Re:Liberateci da VOI !!!!
« Risposta #37 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 10:37:41 »
LE INTERCETTAZIONI. I capi ultrà: "I negozi non vendono più
Col presidente chiudiamo". Nessun gruppo dietro Chinaglia
Gli Irriducibili: "Se arriva Lotito sputaje
Rossi è un verme comunista"
Nelle telefonate tra i capi tifosi, lamentele, minacce, piani
per favorire la scalata dell'ex campione ai vertici della società


ROMA - Minacce, lamentele, piani per costringere Lotito a cedere la Lazio. E un giro d'affari gestito dai capi degli Irriducibili che si stava sempre più assottigliando. Questo è molto altro si trova nelle intercettazioni che hanno portato agli ordini di arresto per Giorgio Chinaglia e altre 9 persone, tra cui 4 capi ultrà della Lazio.

"I negozi non vendono più". "Calcola che se rimane Lotito, quà dobbiamo rivedè tutto perchè probabilmente chiudemo tutto. Se se na va Lotito... se nò a settembre chiudemo - dice uno dei tifosi arrestati, Fabrizio Piscitelli, che si lamenta della diminuzione del volume d'affari della catena di negozi aperti dal gruppo degli Irriducibili attraverso il marchio 'Original fans'. "C'ho i negozi che non comprano più - si lamenta al telefono Piscitelli - L'euforia manca. Se rimane Lotito noi dovemo continuà, dovemo comunque fà la guera a stò bastardo. L'anno scorso hai perso 10.000 abbonati, quindi 10.000 persone che non vengono dentro i negozi perchè non vanno allo stadio, quest'anno se lui rimane dovemo sfondarlo sugli abbonamenti".

In una conversazione telefonica tra Piscitelli e Toffolo, Piscitelli parla di una conversazione avuta con un capo degli ultrà del Milan: "Mi ha detto che non ce la fanno più e che c'è il derby con l'Inter. Io gli ho detto guarda pure noi non ce la famo più, ce vorremmo stà noi come voi, gli ho detto, non ce la famo più a combatte cò Lotito, voi invece non ce la fate più cò tutti sti impegni: Milan-Barcellona, Milan-Inter". "Mamma mia - risponde Toffolo - sò nati cò la camicia i milanisti, noi invece un anno cò la camicia e l'altro dopo in canottiera. Questo (Lotito) c'ha toccato il pane. Ha levato il pane e nun ce fà lavorà".

 

"Rossi verme e comunista". In una telefonata del marzo 2006, Fabrizio Toffolo e Paolo Arcivieri definiscono 'un verme' l'allenatore Delio Rossi finito nel mirino della tifoseria ultrà perchè alcune sue pubbliche dichiarazioni non erano in linea con la contestazione contro Lotito. Di Rossi, in particolare, non era piaciuta la dedica fatta a Lotito dell'ottenimento della qualificazione in Coppa Uefa, a conclusione dell'ultimo campionato. La contestazione coinvolge, oltre a Rossi, anche alcuni giocatori considerati favorevoli alla gestione della presidenza da parte di Lotito. Viene preso di mira il portiere di riserva Marco Ballotta, insultato come 'spia' del patron biancoceleste. In una telefonata del 31 luglio scorso, Toffolo chiama Yuri Alviti e gli dice: "Voglio andare a prendere per il collo quel comunista di Rossi". Alviti, però, non è d'accordo e invita alla calma l'amico.

"Sputa a Lotito". Il 26 marzo 2006, giorno in cui allo stadio Olimpico è atteso l'arrivo di Giorgio Chinaglia, Fabrizio Toffolo parla al telefono con Yuri Alviti di Claudio Lotito ("Adesso arriverà pure il maiale quando state là") e affronta la vicenda dei biglietti. Alviti: "Ce sta a levà la vita.. aho.." Toffolo: "Gliela levamo a lui, gliela levamo a lui". Alviti poi informa l'amico che il patron della Lazio è arrivato all'Olimpico e Toffolo gli dice "...sputaje". In un'altra conversazione telefonica del 4 maggio 2006, Toffolo chiacchiera con Fabrizio Piscitelli sul fatto che, secondo quanto saputo da una persona, il presidente Lotito è stato visto camminare a tarda notte, da solo, per il centro di Roma. Piscitelli: "... vedono passà 'sto matto con l'impermeabile tutto così... ma comunque, se passeggiasse l'ultima... li mortacci sua... e pure oggi il nostro pensierino glielo abbiamo dedicato". Conclude Toffolo: "...sicuro... un bel rigoletto di sangue... je va fino al mento e poi goccia... hai capito... dal mento goccia".

Inesistente il gruppo di Chinalglia". Le indagini svolte dalla Digos, "in modo prevalente tramite l'ascolto della disamina dell'enorme flusso di comunicazioni tra i soggetti coinvolti nel tentativo di acquisto del pacchetto azionario della Lazio, ha consentito di accertare l'inesistenza del gruppo imprenditoriale che viene indicato ufficialmente da Chinaglia e dai suoi portavoce come interessato all'acquisto delle quote della società biancoceleste" scrive il gip Guglielmo Muntoni.

(13 ottobre 2006)
 
Lotito e gli Irriducibili, i motivi di una lunga guerra
pubblicato: martedì 10 giugno 2008 da Antonio D'Avanzo in: Notizie Lazio
Lamberto Giannini, dirigente responsabile della Digos di Roma, spiega tutte le tappe che hanno portato il presidente della Lazio e il gruppo trainante della curva Nord laziale ad un conflitto che dura ormai da tre anni. Giannini è stato sentito come testimone nell’ambito del processo su un fallito tentativo di scalata Lazio Calcio da parte di un fantomatico gruppo industriale ungherese che ha coinvolto nove imputati, tra cui Giorgio Chinaglia e quattro leader degli Irriducibili:
All’inizio i rapporti tra Lotito e gli Irriducibili erano buoni. Poi la frattura, se così si può chiamare, ci fu quando il presidente della Lazio annunciò il progetto di voler costruire un nuovo stadio. Ciò gli provocò l’accusa che questa iniziativa fosse una mera speculazione immobiliare e non rappresentasse un interesse per la società. Augurarsi la morte a Lotito perché andasse via dalla Lazio diventò una ragione di vita per alcuni ultras.
Giannini entra nei dettagli quando ricostruisce le dinamiche e i rapporti tra le due parti, sostanzialmente mutati nel tempo:
Inizialmente c’era una palese non belligeranza. Gli Irriducibili si impegnarono a portare gente sotto la sede dell’Agenzia delle Entrate quando Lotito voleva ottenere la rateizzazione del debito fiscale e a esporre striscioni contro Capitalia, quando l’istituto di credito sembrava sponsorizzare l’altro potenziale compratore del club, Tulli. La situazione cambiò nell’agosto 2005 , quando Lotito annunciò il progetto del nuovo stadio. La contestazione fu espressa con diversi striscioni apposti durante le partite, nonché con dichiarazioni durante trasmissioni radiofoniche.
Quindi il propagarsi della contestazione che si inasprisce anche a causa dei “tagli” operati da Lotito:
La contestazione aumentò con l’avvento di Giorgio Chinaglia che affermò di voler comprare il club per conto di un fantomatico gruppo farmaceutico ungherese. Contemporaneamente notammo che l’attività commerciale di Original Fans legata agli ultrà, soffriva di una grave crisi finanziaria, proprio per la presenza di Lotito che pubblicamente si era vantato di aver tagliato, come invece avveniva con la precedenti gestioni societarie, alcuni privilegi in favore delle tifoserie.
Nella primavera del 2006 si scopre che l’affare Chinaglia è una colossale bufala. Gli Irriducibili, afferma Giannini “scoprirono che non c’era alcun gruppo ungherese intenzionato a comprare la Lazio. A quel punto Toffolo e i suoi sodali, proseguirono nell’attacco al presidente accantonando la questione finanziaria e puntando solo sulle minacce e sulle intimidazioni”.
Al processo è stata sentita anche Elisabetta Cragnotti , figlia di Sergio, che dal 1995 al 2000 fu amministratore delegato della società biancoceleste. La Cragnotti ha confermato l’esistenza di una rete di “favori” concessi agli ultras. In occasione delle cinque partite di cartello che si giocavano in casa la società finanziava le coreografie con 25 mln di lire per ognuna. Inoltre la Lazio dava circa 800 biglietti ad incontro al gruppo di tifosi e li metteva in bilancio come “spese di rappresentanza”.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.