Autore Topic: Il mio terzo gatto  (Letto 78108 volte)

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Offline giamma

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #420 : Domenica 30 Ottobre 2016, 13:18:46 »
Sophie ora ha 13 anni e di faccia è rimasta come la vedi nel mio avatar, di corpo non è mai stata bellissima e ora è anche un po'troppo grassa, quindi essendo femmina non posso offenderla pubblicandone una foto, l'altro gatto è nerissimo infotografabile ma da piccolo era identico al wallpaper che ho postato, lui invece di corpo è bellissimo, grosso, asciutto, schiena dritta, coda lunga e spessa, pelo corto foltissimo, è solo però il gatto più gnoccolone che abbia mai conosciuto, vivrebbe addosso a me.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #421 : Mercoledì 2 Novembre 2016, 16:10:31 »
Topic clamoroso.

Mi registro tra gli amanti dei cani in primis, oltre che di tutti gli altri animali, mosche e zanzare ipocritamente incluse.

Sempre avuto pure svariati gatti, ma con la campagna circostante, un autentico zoo, si può dire che fossero quasi in condivisione con la Natura ed i vicini.

La mia dolce compagna, dopo anni di vita all' estero e di piacevolissimo esilio di coppia, è invece riuscita a riempirmi la casa di felini in men che non si dica.

In realtà tre erano già più o meno di zona, anche se non ufficialmente adottati.
Due sono proprio nostri, e ok.
Altri tre non erano previsti, ma per evitare un a quel punto rischioso "aborto", li abbiamo accolti con affetto e gioia.
Un altro ancora non si è capito da dove provenga, boh, ma si è presentato in giardino così malridotto che non è stato possibile negargli un tetto.
E pare abbia gradito, seppur saltuariamente si assenti per un pò, forse per andare a trovare qualche figlio non riconosciuto, per visitare la famiglia di origine o per riassaporare la libertà del senzatetto, salvo poi tornare da noi a banchettare come un matto e dormire sul morbido.
Il tutto come se niente fosse, sublime strafottenza ed altezzosa nonchalance del gatto.

Il cane invece, beh, lui è umano.
Inutile aggiungere altro, è una persona.

Ormai è una colonia, difficile da gestire per orari lavorativi e sociali, complicata da sistemare in caso di partenze, dissanguante dal punto di vista economico, stressante quando qualcuno di loro non ritorna in orario e sale la tensione come se parlassimo di bambini nel mirino dell' orco.

Però, dal punto di vista emotivo, ti regalano momenti assurdi.

Sarà che io sono poco social di natura, sicuramente.

Ma spesso preferisco la loro compagnia a quelli degli umani, animalisti compresi.

Miao/Bau Lazio.
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Offline paperinik

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #422 : Sabato 12 Novembre 2016, 15:14:20 »
Giustamente.... non merita commenti.
Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!

Offline disabitato

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #423 : Sabato 12 Novembre 2016, 17:27:43 »
oggi il gatto di una mia amica ha chiuso lei e me fuori casa perché per saltare e prendere la catenella ha chiuso il chiavistello.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Breizh

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #424 : Domenica 13 Novembre 2016, 13:05:14 »
:)
Comincia una minima socializzazione.


Offline giamma

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #425 : Martedì 13 Dicembre 2016, 12:51:21 »
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Offline franz_kappa

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #426 : Martedì 13 Dicembre 2016, 13:01:13 »
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Breizh

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #427 : Venerdì 6 Gennaio 2017, 14:12:13 »
Allora, forse vi devo qualche ragguaglio sulla situazione felina qui nella valle della Loira.
E se non ve non vi interessa ve la racconto lo stesso. :)

Romeo è arrivato a fine ottobre.
Ingrid ha cominciato a essere nervosissima, a svegliarci la notte, a fare una faccia incazzata, a protestare con miagolii che sembravano accusarci in modo esplicito, a evitare sistematicamente la stanza in cui si trovava quel coso piccolo che sembrava un gatto ma che secondo lei nemmeno lo era. Però la sua aggressività era piuttosto limitata: qualche sberla a Romeo gliel'ha data, quando proprio lui era troppo appiccicoso, ma non ha mai tirato fuori gli artigli, nemmeno quando lui la sorprendeva attaccandole la coda o cose del genere.

Lui, invece, si è dimostrato un vero pantofolaio, un gatto d'appartamento ma molto giocherellone: ancora adesso, dopo due mesi, si allontana al massimo di qualche metro in giardino, luogo pericolosissimo dove ci sono animali pennuti (galline) o dalle grandi orecchie (asino) che lo osservano incuriosite per esaminare questo nuovo inquilino che comincia a saltare sulle finestre per rientrare a tutta velocità al sicuro.

Insomma, per un buon mese e mezzo c'è stata molta tensione fra felini, con il cane che sembrava imbarazzatissimo fra l'amica di sempre (Ingrid) e questo nuovo arrivato che visibilmente gli sta simpatico, anche se gli frega qualche croccantino dalla ciotola, e che accoglie con condiscendenza ogni tanto sul suo tappetino.

Un paio di settimane fa, con grande nostra sorpresa, ci siamo accorti che la lotta più o meno quotidiana fra Ingrid e Romeo era diventata un gioco e che addirittura Ingrid veniva a provocare Romeo per giocare con lui, farsi rincorrere, fare la lotta, utilizzare il suo tunnel con cui non giocava più da quando era diventata mamma un anno e mezzo fa per tendere e farsi tendere agguati in stile Kato-ispettore Clouseau. Ovviamente, quando volava una sberla gattesca vera, se la prendeva sempre quel tontolone del cane, venuto ad intromettersi nel gioco.

Poi, il fine settimana scorso, Romeo è stato male: vomito continuo, evidente prostrazione, il veterinario che sembrava prepararci al peggio. Ed è successo che abbiamo sorpreso Ingrid, così scostante all'inizio, a fargli la toilette come la faceva ai suoi piccoli, a condividere con lui, e senza fare storie, il suo posto preferito sul termosifone del salotto.
Non so quanto e se durerà.
Ora Romeo sembra essere in ripresa.

Volevo giusto condividere con voi gattari.
E grazie ancora per i consigli.

Offline Fabio70rm

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #428 : Domenica 8 Gennaio 2017, 21:11:11 »
Mi inserisco di soppiatto in questo thread.

La mia ragazza ha due gatti, due fratellini, che hanno vissuto per quattro anni insieme alla casa della madre.

A luglio siamo andati a convivere, e inizialmente, visto che la madre era in vacanza, ce li siamo portati a casa nuova.

Non avendo mai avuto animali domestici in casa, sono rimasto piuttosto shoccato dal fatto che i due gatti scambiassero il giorno con la notte, dote fatale per chi fa lavoro a turni e ha bisogno di dormire tranquillo la notte perchè magari torna alle 2 o si deve alzare alle 5.

Successivamente abbiamo riportato la gatta femmina a casa della madre, e il maschio, rimastoci, proseguiva nella falsariga, dorme di giorno e fa casino di notte; precisamente nel momento in cui stai nella grossa, comincia alle 2 fino alle 5 quasi...

Non so da cosa può dipendere....sono proprio così i gatti? E' il fatto che sta da solo? Che casa è piccola?

Help!! :piange:
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline giamma

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #429 : Lunedì 9 Gennaio 2017, 11:14:53 »
La casa piccola ha il suo peso, i gatti sono come i bambini, basta tenerlo sveglio durante il giorno e vedrai che invertirà il trend, ci vorrà un po' di pazienza.
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Offline paperinik

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #430 : Sabato 4 Marzo 2017, 01:38:00 »

SALUTO A CLIO (29 novembre)
Ciao piccola principessa mia. Sedici anni di luce per i miei occhi... sedici anni di dolcezza per il mio cuore. Quanti bellissimi ricordi, unici, mi hai lasciato.

Già da piccolissima si era capito subito quanto affetto avevi per me, ti facevi prendere in braccio soltanto da me che ti portavo a fare la solita “passeggiatina”. Poi giocavamo assieme a nascondino, ricordo che ti nascondevi dietro le tende ed appena mi vedevi cominciavi a correre per andare a nasconderti da un'altra parte, che spasso!

Al contrario di quel che si dice sui gatti, tu ti sei sempre adattata a tutte le circostanze che la vita ti ha riservato. All'inizio vivevi in una casa al pian terreno con un piccolo giardino, ma potevi anche uscire in cortile, soprattutto per andare a cercare il tuo piccolo Platone, quel bellissimo “spirito libero” che hai messo al mondo e che amava andare in giro per il paese.

Ricordo benissimo come ti arrampicavi su muretti alti 4-5 metri per andare a controllare Platone e riportarlo a casa. Ricordo quante volte uscivo fuori per chiamarti… “CLIOOOO”.. e tu appena mi vedevi mi correvi incontro.

Poi siamo passati in un'altra casa, a 3 piani, con un grande giardino ed una cameretta con letti a castello tutta per te e per il tuo piccolo. Il cambiamento non ti ha turbato minimamente, sapevi di avere vicino sempre me e Platone e per te era questo quello che contava!

Qualche anno ancora e di nuovo un cambio di casa, stavolta in un appartamento al primo piano, senza giardino. Ma tu non ti sei mai lamentata e ti sei accontentata di un terrazzo dove poter stare all'aria fresca, sempre a fianco del tuo piccolo Platone.

Infine un altra destinazione, per 5 anni in questa piccola casa, con un piccolissimo giardino che hai fatto diventare il tuo regno. Acciambellata in mezzo ai verdi fili di erba, anche qui hai dimostrato che pur di stare con me qualunque luogo sarebbe stato per te ben accetto, denotando la tua intelligenza e la tua grande sensibilità. Avevi due ciotole dell'acqua, si.. perché in una ti dissetavi, mentre nell'altra, sempre piena di terra, ti pulivi le tue zampette quando eri di ritorno dal giardino.

Come posso dimenticare che per più di sedici anni tutte le mattine alle 6, puntuale, salivi sul mio letto, ti adagiavi sul mio petto, la tua morbida zampetta sulla mia guancia e poi i dolci, affettuosi “mozzichetti” sul mio mento. Momenti di tenerezza che soltanto tu sapevi darmi.

Al contrario di Platone, tu non hai mai fatto “MIAO”… avevi il tuo linguaggio particolare, unico, una sorta di brontolio con cui mi chiedevi le cose riuscendo sempre a farti capire. Se volevi che ti aprivo la finestra per uscire in giardino facevi un verso, se avevi sete facevi un altro verso, se avevi fame un altro ancora e se vedevi la lettiera da cambiare...ti fermavi lì davanti fissandomi… fino a che non la pulivo! Mi sembra di vederti, piccolo amore mio.

Che bella sensazione avere in casa una creatura come te. La tua presenza ha riempito il mio mondo, la mia esistenza. Quando qualcosa non andava per il verso giusto o quando mi capitava di avere uno stato vitale basso, sembrava che tu avessi il potere di mandare via tutte queste negatività, in maniera mistica. È difficile da spiegare, ma per me è stato facile il percepire che quando ciò avveniva c'è sempre stato... il tuo zampino a migliorare le cose.

Sempre bella cicciottella, coi tuoi 7-8 chili non ti sei mai tirata indietro quando vedevi qualche leccornia in vista. Un pezzetto di arachide, una leccatina alla panna o alla ricotta, e quando sentivi l'odore della Nutella poi... e te ne facevo assaporare una puntina sul dito… stavi al settimo cielo!

Poi siamo arrivati al febbraio scorso… Ti sei ammalata ma hai reagito con una forza vitale unica. Sono stato costretto, mio malgrado, a farti prendere dei medicinali, anche se tu non ne volevi proprio sapere ed ogni volta che mi apprestavo a darti una pasticca, tu abilmente ti dileguavi. Infatti avevi ragione, erano pasticche inappetibili, con un saporaccio che ti si leggeva negli occhi. Ed il male ha iniziato a agire sul tuo splendido corpicino.

Hai cominciato a dimagrire notevolmente, disidratata… fino ad arrivare a pesare 3 chili, ad avere il pelo arruffato ed hai addirittura perso un dentino davanti... ma per me rimanevi sempre “LA PIU' BELLA DEL MONDO”!

Niente… le pasticche non ci si riusciva proprio a fartele prendere.. ed allora siamo passati alla cura alimentare a base di anallergici. Ma erano tutte schifezze vere e proprie! E tu, mia piccola principessa cosa hai fatto? Spesso le hai mangiate, ma solo ed esclusivamente per fare contento me! Pensavi non lo avessi capito?

Poi ti sei rialzata! Sei tornata a pesare quasi 5 chili, un miglioramento inaspettato e mi hai concesso la possibilità di farmi le vacanze. Si, stavo tranquillo al mare perché tu eri in compagnia di mia nipote e stavi bene. Certo, telefonavo più volte al giorno per sapere di te, ma tu stavi reagendo splendidamente al male, senza lamentarti mai.

Ad agosto si è ammalato il tuo piccolo… il cuore non gli funziona più! E hai tirato fuori tutte le tue energie per stargli vicino, per dispensare amore come solo tu sai fare. Tornavo a casa dal lavoro e ti trovavo avvolta nella cuccetta o sul divano acciambellata insieme al piccolo Platone. Che tenerezza guardarvi uno a fianco all'altra, mamma e figlio, uniti per la vita!!!!

Sin da quando eri piccolissima ti ho sempre ripetuto “Quanto sei dolce!” o ti chiedevo “Ma quanto mi vuoi bene?” oppure “Chi è la più bella del mondo?”… Ma la frase che ti ho detto ogni giorno, ogni volta che ti sei avvicinata a me chiedendomi coccole e mi fissavi coi tuoi meravigliosi occhi verdi e puri, è “INSIEME PER SEMPRE!”

Poi siamo arrivati a novembre e c'è stato il tracollo. Il male ti ha avvolto e sei arrivata a pesare appena 1 chilo e mezzo!! Tutto pelo e ossa, piccola dolce principessa mia! Hai iniziato a non assimilare il cibo, e ad avere fame 24 ore su 24. La notte mi svegliavi per chiedermi da mangiare, ogni ora, ogni minuto… salendo sul letto appoggiando la tua fragile zampina, tutta ossa, sul mio mento, per chiamarmi, per chiedermi aiuto!!! E mi guardavi! Ho il tuo viso impresso nella mia testa, nel mio cuore che pian piano si stava “incrinando”.

Poi la diarrea continua. Ho tentato di tutto, pollo con patate, cibo secco, niente da fare… Per qualche giorno hai fatto i bisogni normali, ma era solo un fatto momentaneo, era la tua grande voglia di stare vicino a me qualche giorno in più, lo so.. amore mio, lo so!

Il 28 novembre per la prima volta in vita tua hai fatto “MIAU”…. Si, stavi soffrendo, stavi soffrendo molto, ma nonostante ciò riuscivi ancora a darmi soddisfazioni. Mi sono preso 2 giorni al lavoro per stare tutto il tempo assieme a te. Insistevi nel voler salire sul lavandino per bere e io alla fine cedevo alle tue richieste. Bastavano 3 dita per alzarti e adagiarti delicatamente sul lavandino.. per poi accorgermi che andavi a finire con la testina sotto il getto dell'acqua. Segno che il tempo stava stringendo, ahimè!

Nel pomeriggio hai cominciato a camminare male, stavi perdendo forza nelle zampette posteriori, quelle che io ho sempre chiamato “piedini”! In serata ti sei direzionata sotto il tavolo del salone e camminando molto lentamente ad una certo punto da sotto ti sei persa tanta diarrea… povera piccoletta mia! Ti ho pulito come si fa ad un neonato, prima con lo scottex e poi con una spugnetta… e l'ho fatto con tutto l'amore che potevo.

Con la tua incredibile energia vitale, hai tentato di salire sul divano con la sola forza delle tue “manine”… e a quel punto ho dovuto aiutarti a salire. Ti sei coricata e mi hai guardato fisso negli occhi. Con quello sguardo mi stavi dicendo “Carlo… sono arrivata alla fine, stammi vicino finché puoi!”

Sei rimasta immobile sul divano, coricata di lato ma sempre cercando il mio sguardo. Si è anche avvicinato Platone, il tuo piccolo tesoro, e si è messo accucciato lì. Eravamo tutti e 3 vicini. Un pezzo importante della mia vita concentrato in un metro quadrato di divano!!!!

Poi è calata la notte e siamo rimasti soltanto io e te. Tutto il mondo dormiva. Io e te sotto la coperta e tu avvolta in una copertina celeste coi nostri sguardi che sembravano un tutt'uno. Dal bacino in giù eri come paralizzata, ma con le tue zampette superiori volevi avvicinarti a me sempre di più. Ti ho fatto qualche foto… poi ho provato a darti un po' di omogeneizzato, “QUELLO CHE TI PIACE TANTO”… col cucchiaino, mentre si erano fatte le 7 del mattino. Hai dato qualche leccatina, non perché avevi fame, ma solo PER FARMI CONTENTO! Dolce ed affettuosa con me fino all'ultimo!

Ore 9,00. Il tuo corpicino ha un sussulto in avanti, sempre e solo con le manine… tenti di avvicinarti ancora di più a me. Solo i tuoi occhi si muovono, esclusivamente per cercare i miei. Alzo la copertina e vedo che hai fatto un bisogno, ma stavolta non era diarrea.. era sano. È stato il tuo ultimo dono per me, per dirmi “Vedi.. l'ho fatta normale!” Ma c'era del sangue che usciva. Ti ho avvolta nella copertina e ti ho portato dal veterinario a morire, in braccio.

Uno dei giorni più brutti della mia vita, questo è sicuro! Il resto non voglio ricordarlo. Solo che ti sei spenta sotto il mio sguardo, sotto le mie lacrime. Ma sei rimasta accesa dentro di me, dentro il mio petto per sempre. Per più di 16 anni sei stata il centro della mia vita, mi hai dato così tanto che a parole non si può spiegare… Il mio cuore è tale per quanto amore e quanta dolcezza hai saputo darmi. CLIO amore mio dolce! Quanto mi manchi...

************************************************
SALUTO A PLATONE (26 dicembre)
Ciao Piccoletto mio, dolcissima creatura. Ti ho aiutato a nascere e la tua gratitudine per questo è stata infinita! Per 15 anni mi hai considerato come fossi il tuo papà.

Sei sempre stato un vero Coccolone. Tutti, amici, parenti e conoscenti, nel momento di vederti hanno subito detto che sei Bellissimo. E tu sempre affettuoso con tutti, fusa a tutto spiano e strofinamenti per far vedere quanta dolcezza sei sempre riuscito a trasmettere.

Quando eri piccoletto ti facevi spazio ciucciando il latte da Clio e scansando le tue 2 sorelle.. non ce n'era per nessuno!!! E quando avete cominciato a mangiare nei piattini… finivi il tuo sempre con l'occhio attento sui piattini di Clio e delle altre 2 micette, pronto ad andare a “ripulire” il tutto, scarpetta compresa!

A differenza delle tue sorelle però tu sei sempre stato un “pensatore”. Ogni cosa che facevi ti fermavi qualche secondo a riflettere, poi riprendevi a fare quel che stavi facendo e di nuovo a riflettere. Per questo ti ho chiamato Platone!

Ma che giocherellone che sei sempre stato. Bastava un filo o una pallina di carta che subito cominciavi a correre e saltare come un pazzo. Ricordo che una volta avevo montato la pista in salone. Tu accucciato vicino al binario, facendo finta di niente.. ma quando passava la macchinetta… zac! la bloccavi con la tua zampetta!!! Che spettacolo caro Platoncino mio.

E quando ti andavi a fare le passeggiate per Rignano e tornavi anche dopo ore… Si, perché hai sempre amato la libertà. Io lì preoccupato a cercarti, ad aspettarti e tu tornavi tutto tranquillo, magari sporco di terra, e riprendevi il tuo posto a farti coccolare.

Poi sei cresciuto. Sei arrivato a superare i 9 kg. di peso!! Ma non sei stato mai grasso. Quando la gente ti vedeva, oltre a dire che eri bellissimo, diceva spesso “Che gigante!!!!”. Era proprio la tua stazza, in quanto tuo padre Felix era un gattone bello massiccio e Clio, tua madre, non ci andava liscia in quanto a robustezza.

Il tuo posto di giorno sono sempre state… le mie gambe! Mi sembra di vederti, io sul divano e tu appollaiato sulle mie gambe, con la testina verso le mie ginocchia e le zampette superiori dritte dritte in avanti. Ogni volta che io mi sedevo, tu subito lì in posizione. Nelle giornate fredde poi mi riscaldavi il corpo ed il cuore, dolce piccoletto mio!

E la notte? Non appena io mi accingevo a tirare giù le lenzuola per mettermi sotto, massimo 5 secondi e tu venivi lì, sul mio braccio destro, a farmi le paste sotto l'ascella e facendomi le fusa, con i tuoi bellissimi occhioni spalancati verso i miei! Qualche minuto e ti giravi mettendo la tua nuca sotto il mio mento. Io a fare le coccole a te e tu a fare le coccole a me! Poi io mi addormentavo e tu ti spostavi tra le mie gambe, fuori dalle coperte… la tua cuccia per la notte! E per 15 anni al mio risveglio ti trovavo sempre lì, bello acciambellato tra le mie gambe a riscaldarmi il cuore. Mio piccolo Platone, tu sapevi bene come farmi felice!

Abbiamo cambiato casa 3 volte e tu sempre a fianco a me, a dispensarmi coccole e dolcezza. Mi chiamavi per nome!!! Si, quando stavo arrivando a casa e magari ero con qualcuno, tu sentivi la mia voce e cominciavi a chiamarmi “Carlo”!!! Certo, era un miagolio, ma si sentiva benissimo il mio nome. La gente non ci credeva… fino a quando non ti sentiva, come le mie sorelle o il vicino di casa, il quale, la prima volta che ti ha sentito chiamare il mio nome, mi ha detto che voleva fare un video, con l'immagine tua che mi stavi chiamando, e mandarlo a Striscia la notizia!!!!

Sei sempre stato un torello, sempre scoppiato di salute… fino al 2014. Hai cominciato a dimagrire a vista d'occhio. Subito visita ed analisi. Ipertiroidismo. Da quel momento sono stato costretto a darti la pasticchetta mattina e sera. Ma tu hai capito e sei stato bravissimo nel prenderle sempre. E ti sei ripreso in poco tempo.

Poi arriviamo ad agosto 2016. Ho notato che ti si stava gonfiando l'addome. Pochi giorni, 5-6, e sembravi quasi una gatta incinta, tale era il gonfiore laterale. Il 24 agosto ti porto dal veterinario e la diagnosi ahimè è stata una bastonata! Il tuo cuoricino non funzionava più… avevi liquido nell'addome e nei polmoni! È iniziata la discesa… caro piccolo amore mio.

Le pasticche, soprattutto il diuretico, sono diventate il tuo pane quotidiano. Ed è iniziata la mia lotta per fartele prendere sempre… una volta con l'omogeneizzato, una volta con uno stik, un'altra col pollo, col pescetto, con la carne macinata cruda, con l'arrosto di pollo o tacchino, ed addirittura con la ricotta!!! Una lotta si… perché queste pasticche non erano per niente appetibili e tu te ne sei accorto subito. Ma hai continuato a fare il bravo e riuscivo ogni giorno a fartele prendere.

Con questa terapia ti sei sgonfiato in pochi giorni e sei arrivato a pesare 5,5-6 kg….il giusto. Nel frattempo si è aggravata Clio, la tua dolce mammina ha iniziato a dimagrire notevolmente fino ad arrivare a pesare meno di 2 kg.!!! E tu te ne sei accorto cercando di starle sempre vicino a riscaldarla, e, tirando fuori tutte le tue forze, sei migliorato! Grande Platone mio!!!

Arriviamo a fine Novembre, il peggior periodo della mia vita!!! Povero piccolo Platoncino mio, hai iniziato a respirare male, ad avere brevi crisi di tosse ed affanno. La Dott,ssa ti ha aumentato il diuretico, ma tu stavolta non lo sopportavi proprio. Controllavo i tuoi respiri/minuto che non avrebbero dovuto superare i 30. Ma da 32 siamo passati a 36…e poi a 39!!! Sempre peggio!

Il 29 novembre si è spenta Clio. Nella mia triste disperazione inizialmente mi era sembrato che tu avessi superato la cosa senza accusare complicanze psicologiche… ma mi sbagliavo! Forse speravi che lei sarebbe tornata da un momento all'altro e ti sei fatto forte. Ma dopo 5-6 giorni hai compreso… ti sei reso conto che per la prima volta nella tua vita, quando io ero al lavoro, eri costretto a rimanere a casa da solo, senza nessuno che poteva coccolarti. Si perché il tuo pane sono sempre state le coccole! Ed hai cominciato a non mangiare per la prima volta in vita tua.

Hai cominciato a respirare sempre peggio ed il 10 dicembre ti ho portato dal veterinario. Ti hanno aspirato ben 1 litro e mezzo di liquido dai polmoni… piccoletto mio, e la sera sei stato malissimo. Il giorno dopo, era di domenica, sei rinato ancora!!! Sei venuto sul letto a svegliarmi, poi in giardino al sole. Avevi molto appetito ed hai mangiato come niente fosse.

Per una settimana circa hai avuto anche i respiri regolari, 26-28, sembrava un miracolo,,, Ma subito dopo il crollo! Sei arrivato a pesare meno di 4 kg… a non mangiare più e, di conseguenza, a non prendere più nessuna pasticca, neanche quelle della tiroide. Non ce la facevi proprio più ad immettere nel tuo corpicino tutti questi composti chimici eh….

I respiri da 44… a 48… a 50 fino ad arrivare ad uno al secondo!!!! Respiravi a bocca aperta ed a volte con la linguetta di fuori… ogni volta che ti guardavo mi si stringeva il cuore! Ti porto di nuovo dal veterinario, era il 23 dicembre, ed altro liquido aspirato dai polmoni! Ma stavolta hai accusato il colpo notevolmente… con continue crisi respiratorie.

In molti mi dicevano “Carlo, non farlo soffrire, portalo a….” Non ce la facevo, non ce la facevo proprio a fare una cosa del genere. Vivere la mia vita senza il mio piccoletto? No, non poteva essere!!!

Passo tutto il giorno di Natale a fianco a te. Non ti lascio solo. Non mangi più… bevi qualche goccia d'acqua a malapena. Clio aveva 2 ciotole perché in una si lavava le zampette, immergendole nell'acqua. Tu, Platone, non avevi mai fatto una cosa del genere. E invece.. per tutto il giorno ti sei avvicinato alla ciotola immergendo interamente la zampetta nell'acqua! Ma nella notte son cominciate le crisi… per 2 volte stavi per soffocare! Poi ancora una crisi alle 7 del mattino… Subito dopo esci in giardino, tra l'erbetta, come hai sempre amato fare... la tua ultima passeggiatina all'aria… Ma anche lì ti prende una crisi di respiro… pensavo stessi soffocando. E proprio in quel momento, vedendoti soffrire così tanto... HO DECISO!

Ti adagio sul cuscinetto sopra il tavolo. Respiri a malapena e mi guardi. Ti faccio qualche foto e 2 video, al mio piccoletto, al mio principe, IL PIU' BELLO DEL MONDO! Mi vesto, ti metto nel trasportino, dove stranamente entri da solo, senza lamentarti, senza resistenze. Hai capito tutto Piccoletto mio dolce… hai capito subito dove ti stavo portando,,, hai capito che sto facendo un gesto di amore per te. Ci vuole coraggio? No, di più!!! E ti porto a raggiungere Clio, la tua adorata mammina! Il resto non voglio ricordarlo.

Voglio solo ricordare che sei stato il mio “Piccoletto”, il mio cucciolo, una delle cose più dolci che mi siano mai capitate in vita mia. Ogni giorno, al mio ritorno a casa, mi sei sempre, dico sempre, venuto a ricevere alla porta. Mi hai dato tantissimo amore e io avrò per sempre la tua immagine, la tua bellissima immagine nella mia testa, nel mio cuore, dove vivrai per sempre.

Ora, tornando dal lavoro, troverò inevitabilmente la mia quotidianità cambiata. La mia casa ora è vuota… il mio presente è vuoto. Non posso attingere amore e dolcezza come facevo fino a ieri. Per Clio ho pianto tanto, così come sto piangendo per te, caro Platone. Soffrirò per quel che c'è da soffrire allo stesso modo di come ho gioito per quel che c'è da gioire. Perché tu, piccoletto mio, insieme a Clio, mi avete dato tanta gioia, una gioia immensa che porterò per sempre nel mio cuore.
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Offline Holly

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #431 : Sabato 4 Marzo 2017, 17:29:04 »
questo post merita tutta la mia attenzione, cosa che non posso fare ora, prometto di tornare a commentare

grande tristezza, grande commozione

 :roll:

Offline zanzalf

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #432 : Sabato 4 Marzo 2017, 23:54:46 »
SALUTO A CLIO (29 novembre)
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SALUTO A PLATONE (26 dicembre)

Che bel ricordo

Offline paperinik

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #433 : Domenica 5 Marzo 2017, 00:20:36 »
Forse sarò esagerato.... ma Clio e Platone sono stati il centro della mia vita per 16 anni. Ed in questo momento è molto dura.... per me, ma la vita va avanti.
Grazie comunque.
Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!

Offline paperinik

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #434 : Domenica 5 Marzo 2017, 00:28:28 »




Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!

Offline Frusta

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #435 : Sabato 15 Aprile 2017, 23:25:06 »

Ultimo arrivato in casa Frusta, un jack russell di nome Gec  :D
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Frusta

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #436 : Sabato 10 Giugno 2017, 20:09:29 »

Mia nipote è impazzita per questo mostriciattolo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline zanzalf

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #437 : Domenica 11 Giugno 2017, 13:54:45 »
L'anticonformismo è una cosa di famiglia, quindi...

Offline Arch

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #438 : Domenica 11 Giugno 2017, 17:57:47 »
'Nse po' di' che è  bello ;) magari è un tipo.

Offline Frusta

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Re:Il mio terzo gatto
« Risposta #439 : Domenica 11 Giugno 2017, 19:13:55 »
Non è suo, è di una sua amichetta, lei un gatto (purtroppo per lui) già ce l'ha


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.