Corriere dello Sport
ROMA – La nuova Lazio è nata in questi mesi con la crescita di Onazi e Cavanda, l’esordio in serie A di Keita, l’arrivo di Perea dalla Colombia. Il progetto di ringiovanimento proseguirà nei prossimi mesi. Ci sono gli ex campioni d’Italia di Bollini, ancora oggi in Primavera sotto la guida di Inzaghi, da tenere d’occhio: Lombardi domenica scorsa era in panchina con Reja, Filippini s’è messo in luce al torneo di Viareggio, Pollace è un altro esterno di prospettiva, Rozzi sta facendo esperienza in Spagna nel Real Madrid Castilla. E poi ci sono altri tre talenti in rampa di lancio, quasi certamente verranno convocati per il ritiro di Auronzo di Cadore. Ognuno con situazioni diverse da decifrare.
CATALDI
E’ stato eletto miglior giocatore dei play off scudetto di Gubbio, ha messo la firma sulla finale con l’Atalanta, ha continuato a crescere in modo esponenziale negli ultimi mesi e dopo il ritiro estivo trascorso con Petkovic sotto le Tre Cime di Lavaredo. Titolare fisso in B con il Crotone. Di Biagio martedì lo ha fatto esordire nella nazionale under 21. E’ un centrocampista classe ‘94. Può fare tutto: mezz’ala, trequartista, regista. E’ un pupillo di Bollini e Tare. A luglio tornerà. Per restare, con prospettive chiare, a patto di avere uno spazio in squadra. Per questo motivo, verrà presa una decisione a giugno, quando sarà finito il campionato. Cataldi è un prospetto di assoluto valore. Il suo sogno è diventare capitano della Lazio. Certamente non si potrà interrompere il suo percorso. Mantenerlo in organico come settimo-ottavo centrocampista non avrebbe senso. Ma c’è la fondata sensazione che Cataldi, 18 anni ad agosto, possa inserirsi in fretta e continuare a crescere come alternativa di livello. Lo stesso percorso compiuto da Florenzi, che la Roma aveva mandato in prestito per una stagione proprio al Crotone.
TOUNKARA
Mamadou in prospettiva viene considerato dello stesso livello, se non superiore, al gemellino Keita. Ha un anno in meno, sono cresciuti insieme nella Cantera del Barcellona. Su Tounkara comincia a serpeggiare qualche preoccupazione. Ha compiuto 18 anni il 19 gennaio, non ha ancora firmato il rinnovo, eppure un’intesa di massima con la società era stata trovata a luglio, negli stessi giorni in cui aveva prolungato Keita. Tounkara, attualmente fermo per un infortunio al ginocchio, tornerà a correre lunedì. Il suo contratto scade il 30 giugno 2015. Manca poco più di un anno e la Lazio ha bisogno di stringere i tempi. A giugno rischierebbe di perderlo. Anche il ragazzo, però, deve uscire allo scoperto ed esprimersi con chiarezza. I dirigenti biancocelesti sono in pressing. Aspettano una risposta da Tounkara entro la fine di marzo. Nei progetti del club biancoceleste a luglio partirebbe per il ritiro di Auronzo: viene inquadrato nel reparto offensivo di prima squadra della prossima stagione. Dovrebbe ripercorrere le stesse tappe di Keita. Dipende solo da lui.
MINALA
Il suo ingresso dirompente con la Primavera ha fatto rumore per i gol e le prestazione, ma anche perché è stata messa in discussione l’età. Sospetti e accuse sempre respinte dal ragazzo e dalla società biancoceleste, che aveva verificato la bontà del passaporto e della documentazione presentata per il tesseramento. Sotto l’aspetto sportivo, ha una cilindrata superiore, perché dotato di grande fisicità. E’ una mezz’ala di inserimento. Un numero 8. Reja lo aveva convocato per il derby, lasciandolo in tribuna. Chissà che non riesca a farlo esordire in serie A entro metà maggio. A luglio di sicuro partirà per il ritiro con i grandi. Il suo inserimento in prima squadra è scontato.
f.p.