Autore Topic: Assolto uno dei laziali fermati a Varsavia  (Letto 605 volte)

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Assolto uno dei laziali fermati a Varsavia
« : Venerdì 7 Marzo 2014, 09:01:50 »
(Corriere dello Sport)



Il tribunale l’ha prosciolto perché ritenuto estraneo ai fatti che determinarono l’arresto

di Daniele Rindone
ROMA – Molte verità di quei giorni non stanno rimanendo nascoste, stanno venendo alla luce seppur in ritardo. E’ stato assolto a Varsavia uno dei 150 laziali fermati dalla polizia polacca alla vigilia del match europeo con il Legia. G.B., 21 anni, secondo quanto si è appreso dall’agenzia Ansa, è stato giudicato dalla terza sezione penale del Tribunale circondariale della Capitale polacca ed è stato «ritenuto estraneo agli schiamazzi in strada che avevano determinato il suo arresto». Il tifoso laziale è stato assolto per non aver commesso il fatto. Dai filmati girati dalla polizia polacca risulta che il supporter si sarebbe limitato ad intonare slogan in orari diversi da quelli in cui le leggi polacche lo vietano, l’avrebbe fatto senza alcuna molestia per altre persone. In tanti furono accusati di disturbo della quiete pubblica, nelle ultime ore s’è saputo che diversi di loro sono stati assolti. Il caso di altri tifosi, soprattutto quelli che hanno vissuto il carcere per essere stati accusati di reati più gravi, è stato preso in esame in questi giorni. Una parte dei processi è in corso di svolgimento. In caso di condanna, dopo i tre gradi di giudizio, nessuno farà rientro in Polonia, i legali chiederanno che le pene vengano scontate in Italia: considerando i residui si procederà all’affidamento ai servizi sociali oppure ai domiciliari. Alcune posizioni (quelle che riguardarono 12 arrestati) si sono risolte tramite patteggiamento (pene pecuniarie, Daspo in terra polacca della durata di tre anni). Una condanna a sei mesi è stata smorzata in Appello con la condizionale.

Notizie dall’estero, notizie sparse, notizie che riecheggiano a Roma. Ha parlato Lorik Cana dopo l’amichevole tra Albania e Malta. Tiene banco la questione Kosovo, la Nazionale è appena nata, in tanti hanno deciso di “emigrare” nella nuova squadra. Lorik è stato interpellato prima di rientrare a Formello: «Ho detto spesso la mia opinione su questo problema e non cambia. Sono e resto dell’idea che ci debba essere una sola squadra per tutti gli albanesi. L’allenatore vuole giustamente conoscere il parere di tutti i giocatori che potrebbero giocare per il Kosovo, ma questo credo non sia il momento. Il perché? E’ semplice, loro non possono ancora giocare una partita di qualificazione, quando lo potranno fare la questione potrà essere sollevata di nuovo. Il futuro? Sono e sarò il capitano dell’Albania». Lui ha le idee chiarissime, l’Albania è il suo Paese, la sua Nazionale, una delle sue missioni di vita.

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