Autore Topic: Fiorentina-Lazio 0-1, curve vuote per i primi 10', intanto Cana segna...  (Letto 608 volte)

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02 marzo 2014 - Firenze


L'esultanza di Cana dopo il gol dell'1-0. Lapresse

Finisce male la giornata dell'orgoglio Viola: colpaccio di Reja contro una squadra prima di Pizarro e Borja Valero, riscattata la brutta figura di Sofia.
La Fiorentina, priva di Pizarro, Borja Valero e dell'allenatore Montella in panchina viene piegata in casa da una Lazio che riscatta così immediatamente la delusione di Europa League patita giovedì scorso a Sofia. Vittoria di misura, ma tutto sommato meritata quella degli ospiti. Che aggrediscono la partita con maggiore concentrazione rispetto a i padroni di casa e non mollano un centimetro neppure nel finale quando le forze vengono meno per lo sforzo compiuto appena 72 ore in Bulgaria (sono solo tre i cambi operati da Reja rispetto alla gara con il Ludogorets).

gol da cineteca — La Fiorentina paga invece una giornata storta in cui la volontà mostrata dai suoi giocatori è stata pari alla confusione che hanno fatto nello sviluppare la manovra. Si parte con la protesta dei tifosi di casa che decidono di entrare allo stadio con dieci minuti di ritardo per manifestare il loro dissenso nei confronti della classe arbitrale. Rea, secondo loro, di aver penalizzato ripetutamente la propria squadra. E così il silenzio del Franchi finisce con l'anestetizzare l'inizio di gara dei padroni di casa. La Lazio ne approfitta e va subito in vantaggio con un gol da cineteca di Lorik Cana. Angolo di Candreva, Gonzalo Rodriguez prova a rinviare di testa, ma riesce solo a sfiorare la palla che finisce dalle parti del difensore albanese. Cana non ci pensa su due volte e si esibisce in una sforbiciata alla Carlo Parola con cui annichilisce Neto. E' l'1-0 per gli ospiti dopo appena cinque minuti di gioco.

reazione viola — Al 10' i tifosi di casa entrano sugli spalti e la Fiorentina comincia a giocare. E tanto per alimentare ancor di più le polemiche ecco subito un episodio da moviola nell'area laziale. Ambrosini finisce a terra dopo un presunto contatto con Biglia, l'arbitro Banti che è a pochi passi opta per la simulazione ed ammonisce l'ex milanista che si scusa con il direttore di gara. La squadra di casa insiste alla ricerca del pareggio, ma non trova sbocchi. Pesano le assenze delle due fonti di gioco Pizarro e Borja Valero, ma pesa anche il pressing a tutto campo della Lazio. Qualcosa comunque la squadra viola produce.

traversa di konko — L'occasione migliore per il pareggio capita sulla testa di Rodriguez, ma la sua pronta girata finisce di poco sulla traversa. La palla-gol più ghiotta del primo tempo è però ancora della Lazio a pochi minuti dall'intervallo. Candreva guadagna l'out sinistro da dove scodella in mezzo all'area per Konko la cui deviazione si stampa sulla traversa. La ripresa comincia con un cambio nelle file della Lazio. Ledesma, reduce da due duri scontri, non rientra in campo, al suo posto c'è Onazi. L'allenatore della Fiorentina Russo (Montella è squalificato) aspetta invece 12 minuti per effettuare i primi cambi. Escono Aquilani e Joaquin ed entrano Anderson e Gomez. Chiaro l'intento del tecnico di dare maggiore peso offensivo alla sua squadra. Prima di uscire Joaquin sfiora il pareggio con una conclusione che finisce di poco alta al termine di una bella iniziativa sulla fascia di Cuadrado.

finale viola — La Fiorentina si butta in avanti più con il cuore che con la testa, si rende pericolosa solo con tiri dalla distanza e lascia il campo aperto alle ripartenze della Lazio. Onazi va vicinissimo al raddoppio in un paio di circostanze: nella prima tira debolmente e Neto neutralizza, nella seconda il nigeriano s'impappina al momento della finalizzazione. Scampato il pericolo la Fiorentina si rituffa in avanti. E sfiora il pareggio in due occasioni. Prima con un tiro di Anderson che Marchetti alza sopra la traversa, poi è Aquilani ad avere sulla testa la palla giusta per l'1-1, ma Marchetti si supera e manda in angolo. Le speranze dei viola di agguantare la Lazio si spengono qui.

dal nostro inviato Stefano Cieri

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