Merchandising: negozio al centro

[Jim Bowie]

Pomata, però ti invito a restare il più possibile oggettivo sulla questione.

Se ci ragioni bene capisci dal tuo stesso discorso, che per assurdo allora i ns margini sono ancora più ampi.

Se tu stesso ammetti che siamo "silenziati" (ed è in parte vero secondo me perchè l'informazione è tutta pro-riommers), eppure facciamo numeri vicini ai dirimpettai dai quali minimamente non si vede il rapporto 1:3, significa propria che la nostra "identità" e fidelizzazione è fortissima.
E che senza di quella, altro che 31K di media, saremmo spariti dallo stadio.

Quindi se questo è vero, e mi pare evidente, puoi anche "rinforzarla ancora" come dici tu, perchè 101 è meglio di 100, ma stai andando a impiegare risorse a rinforzare ciò che è già molto forte, e forse sarebbe più intelligente rinforzare ciò che invece non sta a 100 ma sta magari a 60, ovvero competitività del club e investimento sul territorio.

Tu puoi anche fare tutta la storia di questi anni, le guerre intestine (cui le colpe sono almeno in parti uguali ma lasciamo perdere questo discorso) gli undici abbonati, ma tu citi fatti specifici, quando i dati generali però smentiscono che tutto ciò abbia avuto effetto sulla fidelizzazione e l'identità, che invece numeri alla mano, resta fortissima ed è forse la componente che ci ha tenuto a galla.

Se restiamo su un piano distaccato e razionale, senza scendere nelle idee personali diverse sul lotito società e quant'altro, e tracciamo una linea su identità e appartenenza al mondo Lazio, per me è inequivocabile la conclusione che possiamo trarne.

Io penso che non e' forte l'una se non e' forte l'altra e viceversa.
Una forte identita' porta ad un maggior flusso di consumi.
Certo va ricordato che la mia base sono i tifosi e non i turisti, mentre il Mago sollecitava il negozio al centro per accaparere i turisti.

[Pomata]

Pomà, sono completamente d'accordo a metà con te. Mi spiego: come è stato già detto non si tratta di rinforzare l'identità del Laziale (se non ne avessimo una robusta saremmo morti da tempo) ma di riconoscimento/riconoscibilità da parte di chi viene da fuori Roma e da fuori Italia.
Per il resto me sai.

Se la società non ascolta, dovremmo sopperire noi questa mancanza, il rigore negato a Leiva in Lazio-Juve se fosse capitato a loro si sarebbero aperte investigazioni parlamentari...noi nulla, neanche i nostri giornalisti o vip non hanno detto nulla. Però per rimarcare le mancanze o le stoltezze della stessa sono sempre i primi, in nome dell’ imparzialità...dall’altra parte se ne sbattono altamente le palle, prima romanisti poi professionisti.
Pensa che in Italia non sanno neanche che siamo la prima squadra fondata a Roma...mettere 1900 dopo SS LAZIO sarebbe utile visto che loro mettono Il 1927 sotto il loro stemma.

Sul fatto di investire  in campioni potrebbe servire; lo abbiamo avuto lo squadrone, eravamo 36.000...se Cragnotti fosse toccato a loro sarebbero stati 60.000.

Comunque, magari arrivasse l’arabo.

[Russotto]

Semi OT
ti consiglio di vedere, se non l'hai gia visto, il film Intership con Owen Wilson e Vince Vaughn. E' una cazzata mostruosa ma da la ripsosta al tuo intervento, nella scena finale, circa Gigino lo zozzone.
E semi OT

L'ho visto. Mi ha fatto pietà e l'ho anche rimosso. Non me ricordo... rinfrescami

[zorba]

Arrivare terzi in una città con due squadre è un risultato inarrivabile.

Apre a Roma lo Juventus Store con Trezeguet ospite speciale

https://www.romatoday.it/sport/video-inaugurazione-juventus-store.html
http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/juve/2018/09/05-47135494/apre_a_roma_lo_juventus_store_con_trezeguet_ospite_speciale

La Lazio grazie alla strategica politica masochista di questa società nel centro di Roma, semplicemente non esiste, oggi a Roma ci sono la xxxx e la Juventus.

E pure la soluzione che sarebbe stata scelta e pronta per l'inizio del campionato, di Via della Propaganda, se la vogliamo proprio dire tutta, non è la migliore possibile, risponde alla richiesta di essere al centro ma non è la migliore location possibile e per favore prima di contestare questa affermazione, se abitate a Roma, prendetevi 20 minuti, posizionatevi intorno alle 11,00 o alle 16,00 o ancora alle 18,00 all'angolo tra Via di Propaganda e Via Capo le Case e provate a quantificare il passaggio di turisti, poi spostatevi in qualunque punto di Via Del Corso davanti ad un qualsiasi negozio attualmente chiuso tra Largo Chigi e Piazza del Popolo e provate a fare la stessa cosa.
Certi esercizi commerciali devi posizionarli in punti dove il turista "ci casca dentro", ci si deve trovare davanti per forza, non lo deve andare a trovare apposta, il punto Macron, brandizzato Lazio, è al centro, piazza San Silvestro ma non è un punto di massimo passaggio, basta andarci per verificarlo.
Inoltre nel punto in questione negli ultimi anni sono stati aperti e chiusi diversi esercizi commerciali, significa che il punto commercialmente parlando non è dei migliori, da qui, probabilmente, la convenienza economica del contratto di locazione e relativa scelta societaria.

Se le cose le devi fare, soprattutto se arrivi ottimo ultimo per distacco, devi farle nel migliore dei modi possibile, anzi di più per cercare di recuperare lo svantaggio e non così tanto per farlo e per poi poter rispondere: volevate il negozio in centro? Eccovi accontentati.

Nel listino di Piazza Affari, però siamo arrivati primi, non dimenticarlo...

 

[geddy]

c'era già il Roman, altra squadra di Atletica.
Un mio amico riommico mi disse che esisteva una legge che vietava di prendere il nome della città (cavolata)

Il roman non c'era ancora. Ci sara' dopo per qualche tempo. E' una di quelle che si fonde nel 1927. C' era la ginnastica roma, ed i nostri non volevano confondersi.

La questione dei costi di gestione credo sia fondamentale per noi e non per loro. Giova ricordare che le strategie di espansione della Lazio e della apple dovrebbero essere diametralmente opposte, senza necessariamente considerarci alla stregua del pizzicagnolo sotto casa. Poi dispiace anche a me non vedere una vetrina biancoceleste a piazza di Spagna, ma forse il gioco non vale la candela.

Iniziative come la maglia bandiera o quella di Piola sembrano piu alla nostra portata e pure se fondamentalmente tese a rafforzare il senso identitario raccolgono comunque un risultato apprezzabile.

[Russotto]

Scusate ma non sono aggiornato. Il negozio che doveva aprire vicino Piazza di Spagna non si fa più?

[geddy]

Non apre domani, manco dopodomani.

[Russotto]

Non apre domani, manco dopodomani.

e il giorno dopo ancora?

[gentlemen]

E magari far arrivare I video al merchandising Lazio, a Madrid è facile essere del Real ma le cose più difficili sono spesso le più belle.

Puoi aprire 200 stores, se non hai tifosi aprono quelli della Juve...

Oggi essere Laziali a Roma è quasi anomalo...l’appartenenza ad essere Laziali va coltivata, purtroppo in questi 15 anni si è pensato più ad insultare la Lazio che ad amarla, e cosa ci dovremmo aspettare da un figlio che è cresciuto a pane e Lotito pexxo  di merda ?

Se qualcuno riesce a postare qualche video dell’Atletico di Madrid, sarebbe illustrativo. Io non ci riesco ☺️

Questo è verissimo.
Pomata quando non sei provocatorio al massimo, oppure non parli solo x slogan sei semplicemente il massimo.
Continua su questa linea, ritornerai ad essere il mio idolo.
 

[MagoMerlino]

Certo va ricordato che la mia base sono i tifosi e non i turisti, mentre il Mago sollecitava il negozio al centro per accaparere i turisti.

Più nell'ottica di rappresentanza, propaganda, sviluppo e diffusione del marchio, che nell'ottica finanziaria, oltre che ovviamente riaffermare la presenza in città.
Ma secondo te la Juventus apre a Roma il suo negozio per i tifosi Juventini a Roma? Che la Juventus non vende i suoi prodotti in tutto il mondo via internet? Lo ha fatto nell'ottica di sviluppare ulteriormente il proprio brand, diffondendolo pure sul territorio nazionale e sfruttare i milioni di turisti che passano annualmente a Roma. Ora possono pure sfruttare il traino della popolarità di CR7 e hanno preso la palla al balzo.
E sorvoliamo sulla constatazione che in pochi mesi hanno tirato su un'attività commerciale nel centro di Roma….. hanno scelto una location "provocatoria" di fronte a quell'altri (sospetto più casuale che voluta) e oggi su tutti i giornali si leggeva del negozio a via Nazionale della Juventus di fronte a quello della xxxx e la Lazio in tutto questo? Non sta a Roma pure la Lazio?

[Russotto]

Più nell'ottica di rappresentanza, propaganda, sviluppo e diffusione del marchio, che nell'ottica finanziaria, oltre che ovviamente riaffermare la presenza in città.
Ma secondo te la Juventus apre a Roma il suo negozio per i tifosi Juventini a Roma? Che la Juventus non vende i suoi prodotti in tutto il mondo via internet? Lo ha fatto nell'ottica di sviluppare ulteriormente il proprio brand, diffondendolo pure sul territorio nazionale e sfruttare i milioni di turisti che passano annualmente a Roma. Ora possono pure sfruttare il traino della popolarità di CR7 e hanno preso la palla al balzo.
E sorvoliamo sulla constatazione che in pochi mesi hanno tirato su un'attività commerciale nel centro di Roma….. hanno scelto una location "provocatoria" di fronte a quell'altri (sospetto più casuale che voluta) e oggi su tutti i giornali si leggeva del negozio a via Nazionale della Juventus di fronte a quello della xxxx e la Lazio in tutto questo? Non sta a Roma pure la Lazio?

Tu ci scherzi, ma quale elemento sarebbe più identitario e di grande impatto che ...aprirglielo in faccia? Aprirlo proprio di fronte al loro anche noi. Se fatto bene sarebbe il top.

[Dissent]

Io penso che non e' forte l'una se non e' forte l'altra e viceversa.
Una forte identita' porta ad un maggior flusso di consumi.
Certo va ricordato che la mia base sono i tifosi e non i turisti, mentre il Mago sollecitava il negozio al centro per accaparere i turisti.

Le 3 componenti sono assolutamente importanti.
L'identità va rafforzata, ma già è molto parte di noi.
Il turismo non può essere trascurato in una città come questa.
E sul secondo aspetto a mio avviso, essendo molto piu carenti che del primo (che va anche migliorato), andrebbero messe più risorse.

[Dissent]

Se la società non ascolta, dovremmo sopperire noi questa mancanza, il rigore negato a Leiva in Lazio-Juve se fosse capitato a loro si sarebbero aperte investigazioni parlamentari...noi nulla, neanche i nostri giornalisti o vip non hanno detto nulla. Però per rimarcare le mancanze o le stoltezze della stessa sono sempre i primi, in nome dell’ imparzialità...dall’altra parte se ne sbattono altamente le palle, prima romanisti poi professionisti.
Pensa che in Italia non sanno neanche che siamo la prima squadra fondata a Roma...mettere 1900 dopo SS LAZIO sarebbe utile visto che loro mettono Il 1927 sotto il loro stemma.
Sul fatto di investire  in campioni potrebbe servire; lo abbiamo avuto lo squadrone, eravamo 36.000...se Cragnotti fosse toccato a loro sarebbero stati 60.000.
Comunque, magari arrivasse l’arabo.

Hai introdotto 2 spunti niente male.

La posizione della Lazio sul caso Leiva...beh insomma..forse sul caso Leiva non si è esposta, però sul rigore di caceido tare stava per menargli in campo.

Poi anche dopo i fatti di lazio cagliari la società si è apertamente esposta con lotito in prima persona contro la criminalizzazione indistinta del tifoso (ovvero la responsabilità oggettiva), di fatto facendo azioni anche abbastanza rischiose (apertura della curva sud).

Cioè la società ha fatto molto piu che in passato su questo punto.

Sulla questione restyling del logo per me dici una cosa giusta e sfondi una porta aperta.
Ma dovrebbe rientrare in una rivisitazione più complessiva della comunicazione Lazio.

Ad esempio sarebbe di effetto vedere una politica commerciale piu aggressiva sul territorio e al contempo l'utilizzo di un nuovo logo (anche senza abbandonare gli altri 2 che però sia da un lato piu moderno e riconoscibile (ad esempio il nostro è molto piccolo per la forma particolare che ha) dall'altro legato alla nostra città, il 1900, un acronimo latino, non so cosa ma bisognerebbe studiarci.

Proprio per il fattore identitario che ci contraddistingue il nostro logo non potrà mai avere una vocazione spersonalizzata come quello della juve ma al contrario riferirsi molto più al territorio che rappresentiamo e al contempo essere moderno, che possa comunicare chiaramento chi siamo e cosa vogliamo.

Fosse per me farei anche un cartellone attraverso cui passano i giocatori quando entrano sul prato di gioco dell'olimpico con su scritti i "nostri valori" in italiano ed in inglese. Identità e modernità. Questo mi piacerebbe.

Un negozio in centro ad esempio potrebbe essere un veicolo importante per trasmettere un simile cambiamento.

Boh, io penso che ci sarebbero moltissime cose da fare, vorrei una società molto più attiva su questi fronti, anche a costo di sbagliare.

[Zapruder]

Noi non potemmo averlo quel nome, che stando alle cronache del tempo, era la prima scelta.
Ma la legge in vigore lo impedi', cosa che non successe (gia da allora disparita' e complotti) in qualche giorno di qualche mese del 1927.

Questa è una leggenda fasulla. Non esisteva alcuna legge del genere.

[Pomata]

Visto che loro hanno la mignotta che usurpando e usano a loro piacimento senza pagare nulla, potremmo mettere l’aquila che plana sul colosseo e sotto SS LAZIO 1900.

[Zapruder]

Mettiamoci d'accordo, però: se l'obiettivo è quello di accrescere nell'immediato gli introiti da merchandising, non può essere al contempo quello di investire in un'attività senz'altro in perdita - il negozio centralissimo - a fronte di un ritorno "di immagine" - quindi prima o poi da trasformare necessariamente in soldi - concretizzabile nel lungo periodo. Perché nessun imprenditore aprirebbe un negozio in perdita sempiterna.

E allora l'idea che il mero negozio centralissimo, inizialmente in perdita, comporti nel lungo termine un attivo per il solo fatto di esistere, a me sembra assai poco sensata.

Chi di noi aprirebbe a proprio rischio esclusivo, cioè mettendo in conto il potenziale attivo o passivo per i prossimi dieci anni, un Lazio Style a Piazza Colonna o comunque in un punto molto visibile di Roma? Io, francamente, no. La questione è tutta qui.

[MagoMerlino]

Mettiamoci d'accordo, però: se l'obiettivo è quello di accrescere nell'immediato gli introiti da merchandising, non può essere al contempo quello di investire in un'attività senz'altro in perdita - il negozio centralissimo - a fronte di un ritorno "di immagine" - quindi prima o poi da trasformare necessariamente in soldi - concretizzabile nel lungo periodo. Perché nessun imprenditore aprirebbe un negozio in perdita sempiterna.

E allora l'idea che il mero negozio centralissimo, inizialmente in perdita, comporti nel lungo termine un attivo per il solo fatto di esistere, a me sembra assai poco sensata.

Chi di noi aprirebbe a proprio rischio esclusivo, cioè mettendo in conto il potenziale attivo o passivo per i prossimi dieci anni, un Lazio Style a Piazza Colonna o comunque in un punto molto visibile di Roma? Io, francamente, no. La questione è tutta qui.

No, la questione non può essere tutta qua e non può essere banalizzata in questa maniera. La Lazio non è uno (anche se dipende, purtroppo da uno e che uno), la Lazio è una SpA e per giunta quotata in borsa. Uno dei compiti di una SpA come la Lazio, oggi è diffondere il marchio, sviluppare il merchandising, attraverso azioni di marketing in ogni campo ove questo è possibile.
Il negozio deve essere per prima cosa un punto di rappresentanza per riaffermare la presenza sul territorio, sviluppare e diffondere il marchio, attraverso il volano turistico che una città come Roma le consente. Allo stesso tempo essendo anche un negozio che vende articoli brandizzati, può arrivare all'autofinanziamento. Se già entrate e uscite arrivassero al pareggio sarebbe un successo.
Inoltre, come ho già scritto, la Lazio possiede gli strumenti finanziari per affrontare una iniziativa del genere senza eccessive sofferenze di bilancio, attraverso lo sfruttamento del palazzo di via Valenziani oggi infruttuoso.
Il problema è l'estrema ristrettezza di vedute dell'imprenditore che guida la società e che non riesce a capire l'importanza dello sviluppo del brand e vedo che, imprenditori o semplici tifosi, non è il solo.
Qui abbiamo un "imprenditore" (vabbè imprenditore) che guida una SpA quotata in borsa come fosse l'impresa di pulizie di famiglia. Anacronistico.

In alternativa dovremmo pensare che quanti dirigono società che hanno la loro attività nello sport e aprono negozi brandizzati nel mondo sono degli amministratori irresponsabili che non comprendono il facile assunto che nessun imprenditore aprirebbe un negozio in perdita sempiterna. Anche se non sanno per certo che sarà sempre in perdita.

[Zapruder]

No, la questione non può essere tutta qua e non può essere banalizzata in questa maniera. La Lazio non è uno (anche se dipende, purtroppo da uno e che uno), la Lazio è una SpA e per giunta quotata in borsa. Uno dei compiti di una SpA come la Lazio, oggi è diffondere il marchio, sviluppare il merchandising, attraverso azioni di marketing in ogni campo ove questo è possibile.
Il negozio deve essere per prima cosa un punto di rappresentanza per riaffermare la presenza sul territorio, sviluppare e diffondere il marchio, attraverso il volano turistico che una città come Roma le consente. Allo stesso tempo essendo anche un negozio che vende articoli brandizzati, può arrivare all'autofinanziamento. Se già entrate e uscite arrivassero al pareggio sarebbe un successo.
Inoltre, come ho già scritto, la Lazio possiede gli strumenti finanziari per affrontare una iniziativa del genere senza eccessive sofferenze di bilancio, attraverso lo sfruttamento del palazzo di via Valenziani oggi infruttuoso.
Il problema è l'estrema ristrettezza di vedute dell'imprenditore che guida la società e che non riesce a capire l'importanza dello sviluppo del brand e vedo che, imprenditori o semplici tifosi, non è il solo.
Qui abbiamo un "imprenditore" (vabbè imprenditore) che guida una SpA quotata in borsa come fosse l'impresa di pulizie di famiglia. Anacronistico.

In alternativa dovremmo pensare che quanti dirigono società che hanno la loro attività nello sport e aprono negozi brandizzati nel mondo sono degli amministratori irresponsabili che non comprendono il facile assunto che nessun imprenditore aprirebbe un negozio in perdita sempiterna. Anche se non sanno per certo che sarà sempre in perdita.

Il problema della Lazio è una tifoseria scadente, tirchia, frantumata, condizionabile con le buone e con le cattive dall'unico vero comunicatore dell'ambiente laziale degli ultimi trent'anni, Piscitelli alias Diabolik.

Vedo che purtroppo l'invito a una dialettica meno aggressiva è stato prontamente recepito come un via libera al solito atteggiamento, con la riproposizione stremante dei soliti refrain, impresa di pulizie ecc., ma non avevo dubbi su questo. La tregua unilaterale è pertanto cessata. Attendo post su Kakuta, Postiga, Novaretti.

[Panzabianca]

Visto che loro hanno la mignotta che usurpando e usano a loro piacimento senza pagare nulla, potremmo mettere l’aquila che plana sul colosseo e sotto SS LAZIO 1900.

BRAVO!! Lupa...Lupanare. Bravo!! (credo che Diaconale abbia fatto ampia sortita sull'argomento Marchio Lupa aggratise)
Pomata over the Kloop!!!

[Zapruder]

 (credo che Diaconale abbia fatto ampia sortita sull'argomento Marchio Lupa aggratise)

Immagino l'urto sull'immaginario collettivo del turista che arriva e s'imbeve de Fori e de scavi. "Entriamo?" "Ma scherzi, non l'hai sentito Diaconale?"