Autore Topic: Merchandising: negozio al centro  (Letto 83558 volte)

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geddy

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #160 : Giovedì 6 Settembre 2018, 15:50:17 »
Molti negozi sono precedenti all'ingresso della nike.
Si, ma l'invasione del centro coincide con l'ingresso della nike.

Offline MagoMerlino

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #161 : Giovedì 6 Settembre 2018, 15:50:49 »
ecco, santiddio (sto sorridendo eh) ma io sta frase non l'avrei mai pensata né, tantomeno, scritta.
Boh, considerazioni come questa non credo che possano rientrare nei "contenuti" di un tifoso.
Questo continuare a guardargli dentro le tasche...
Non lo so, non sono d'accordo.

E non sto predicando l'omologazione, capiscimi.
Si stavano facendo i conti della serva circa i costi di affitto, argomento non introdotto dal sottoscritto, ho semplicemente ricordato che la Lazio ha l'opportunità di finanziare questo eventuale canone d'affitto, come del resto altre iniziative, senza creare buchi di bilancio, sfruttando un bene immobile (non la cessione di Ciro il calciatore) in suo possesso.
E' un semplice contributo alla discussione per portare più elementi possibili utili alla comprensione della questione.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Panzabianca

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #162 : Giovedì 6 Settembre 2018, 15:52:06 »
Non so e non mi interessa sinceramente.
Non so spiegarti perche, ma la roma si e' venduta l'anima. Noi invece manteniamo salda la nostra identita'.

intervento lucido. Complimenti.
Abbiamo già comprato lo sdraio per gustarci il botto come fossimo affacciati al pianoro sui crateri dello Stromboli

Pomata

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #163 : Giovedì 6 Settembre 2018, 15:54:04 »
Non so e non mi interessa sinceramente.
Non so spiegarti perche, ma la roma si e' venduta l'anima. Noi invece manteniamo salda la nostra identita'.

Ecco, dovremmo insistere sull’identità.

Offline MagoMerlino

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #164 : Giovedì 6 Settembre 2018, 15:55:05 »
Si, ma l'invasione del centro coincide con l'ingresso della nike.
Assolutamente no, piazza colonna e postazioni itineranti, solo per rimanere in centro, sono tutte precedenti. Poi il primo di Via Appia, ora chiuso, è precedente, quello nel centro commerciale Domus è precedente.
Sospetto che se dovessero cambiare sponsor tecnico, non chiuderebbero tutti i negozi.
Odio perdere più di quanto ami vincere

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Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

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Panzabianca

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #165 : Giovedì 6 Settembre 2018, 15:59:39 »
Si stavano facendo i conti della serva circa i costi di affitto, argomento non introdotto dal sottoscritto, ho semplicemente ricordato che la Lazio ha l'opportunità di finanziare questo eventuale canone d'affitto, come del resto altre iniziative, senza creare buchi di bilancio, sfruttando un bene immobile (non la cessione di Ciro il calciatore) in suo possesso.
E' un semplice contributo alla discussione per portare più elementi possibili utili alla comprensione della questione.

Mago, era solo un'osservazione che so che ti posso fare senza che tu mi dia del disturbatore, e ti ringrazio. Non sono d'accordo ma prendo la parte migliore insita in ciò che hai detto: la tua Lazialità.   

Piuttosto, se te va dimmi la tua sul convitato di pietra  (internet) che oggi condiziona qualsiasi commercio anche stanziale. Io dico che come sempre quelli de llà non hanno avuto la misura come valore di riferimento. E che presto i nodi verranno al pettine.
L'unico dubbio che ho è sulla procedura scelta: arbitrato o giustizia convenzionale?

Offline fish_mark

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #166 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:01:00 »
IL negozio in centro va aperto. Ora. subito. "prima e mmò".
Ragionamenti su perdite e guadambi, sono assolutamente inappropriati o anche più semplicemente di scarso senso e rilevanza.
Va marcata anzitutto la presenza sul territorio, come gli animali. Lasciare spazio alla nostra concorrente cittadina è suicida e questo suicidio si perfeziona ogni momento che passa senza un negozio LAZIO in centro, via del Corso o vie circostanti, ma ben visibile, così come il loro (piazza Colonna dove spendono cifre attorno ai 400 mila annui).
Sono stato questa estate a visitare lo stadio del Chelsea. Emozionante, specialmente perché non ho visto uno stadio imponente ma qualcosa di molto simile al Flaminio (lo so, è il mio ever green). Alla fine del giro non puoi uscire (non vuoi uscire) dall'impianto senza visitare lo store. Un bel negozione (come ce ne sono a bizzeffe nei nostri deleteri centri commerciali) pieno di sciarpe, maglie e ogni sorta di roba ovviamente griffata Chelsea. Un marchio mondiale talmente mondiale che non si contano i carrozzieri o gli elettrauto romani con almeno una tuta del Chelsea.
Ho letto dell'esempio di Barcellona. Te prego Jim (sai quanto ti voglio bene, anzi vie qua che ti abbraccio), ma a parte il glamour della maglia (ancora mi commuovo della mia maglia meyba comprata nel 1986 ) la scorsa estate a Barcellona si vendevano ad ogni angolo, tra tabaccaio e store e financo extracomunitari con borsoni pieni di maglie a 20 euro (repliche ben fatte, non quelle del cocomeraro).

Insomma il tema è talmente vasto e vario che ognuno può avere una opinione autorevole ancorché efficace, ma su un punto non transigo minimamente, non accettando la minima replica.

NEGOZIO IN CENTRO ORA E SUBITO. SENZA SE E ANCHE SENZA MA.
IN CENTRO EH. DI ROMA. NON DI SORATTE!!!


PS Sempre questa estate mi sono imbattuto a Southampton nel museo dell'omonima squadra, di antica origine e che nel suo palmares vanta la vittoria di una Coppa d'Inghilterra nel 1975, talmente celebrata in questo spazio museale (attiguo al museo del Titanic) che sembra abbiano vinto l'Intercontinentale.
Loro vendono il loro passato (una Coppa di Inghilterra in poco più di un secolo di storia), con articoli di giornale, una parete con tutte le maglie degli ultimi decenni, uno schermo dove viene proiettato un documentario di 10 minuti su una giornata allo stadio e poi ancora foto d'epoca (sempre su sta finale a Wembley dove vinsero per 1 a 0 con il Man Utd).
Noi invece consegniamo all'oblio tutto quanto abbiamo fatto: 118 anni di scudetti, coppe nazionali e internazionali, salvezze all'ultima giornata, spareggi per la serie C, passioni, maglie "sangue e sudore"!!!

Il Southampton - praticamente il Bari - si celebra, mentre noi ci dobbiamo limitare ai grandi reportage di Lazialità ...

Ve lo meritate Alberto Sordi!
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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geddy

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #167 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:05:44 »
Ecco, dovremmo insistere sull’identità.
Quando scrivo noi, sbaglio. E' la Lazio a mantenerla salda. Non parlo della societa', sia chiaro. Neanche dei tifosi. Non saprei dire neanche se e' un unicita', ma e' tangibile. Va sempre in direzioni altre.

Panzabianca

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #168 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:06:25 »
IL negozio in centro va aperto. Ora. subito. "prima e mmò".
Ragionamenti su perdite e guadambi, sono assolutamente inappropriati o anche più semplicemente di scarso senso e rilevanza.
Va marcata anzitutto la presenza sul territorio, come gli animali. Lasciare spazio alla nostra concorrente cittadina è suicida e questo suicidio si perfeziona ogni momento che passa senza un negozio LAZIO in centro, via del Corso o vie circostanti, ma ben visibile, così come il loro (piazza Colonna dove spendono cifre attorno ai 400 mila annui).
Sono stato questa estate a visitare lo stadio del Chelsea. Emozionante, specialmente perché non ho visto uno stadio imponente ma qualcosa di molto simile al Flaminio (lo so, è il mio ever green). Alla fine del giro non puoi uscire (non vuoi uscire) dall'impianto senza visitare lo store. Un bel negozione (come ce ne sono a bizzeffe nei nostri deleteri centri commerciali) pieno di sciarpe, maglie e ogni sorta di roba ovviamente griffata Chelsea. Un marchio mondiale talmente mondiale che non si contano i carrozzieri o gli elettrauto romani con almeno una tuta del Chelsea.
Ho letto dell'esempio di Barcellona. Te prego Jim (sai quanto ti voglio bene, anzi vie qua che ti abbraccio), ma a parte il glamour della maglia (ancora mi commuovo della mia maglia meyba comprata nel 1986 ) la scorsa estate a Barcellona si vendevano ad ogni angolo, tra tabaccaio e store e financo extracomunitari con borsoni pieni di maglie a 20 euro (repliche ben fatte, non quelle del cocomeraro).

Insomma il tema è talmente vasto e vario che ognuno può avere una opinione autorevole ancorché efficace, ma su un punto non transigo minimamente, non accettando la minima replica.

NEGOZIO IN CENTRO ORA E SUBITO. SENZA SE E ANCHE SENZA MA.
IN CENTRO EH. DI ROMA. NON DI SORATTE!!!


PS Sempre questa estate mi sono imbattuto a Southampton nel museo dell'omonima squadra, di antica origine e che nel suo palmares vanta la vittoria di una Coppa d'Inghilterra nel 1975, talmente celebrata in questo spazio museale (attiguo al museo del Titanic) che sembra abbiano vinto l'Intercontinentale.
Loro vendono il loro passato (una Coppa di Inghilterra in poco più di un secolo di storia), con articoli di giornale, una parete con tutte le maglie degli ultimi decenni, uno schermo dove viene proiettato un documentario di 10 minuti su una giornata allo stadio e poi ancora foto d'epoca (sempre su sta finale a Wembley dove vinsero per 1 a 0 con il Man Utd).
Noi invece consegniamo all'oblio tutto quanto abbiamo fatto: 118 anni di scudetti, coppe nazionali e internazionali, salvezze all'ultima giornata, spareggi per la serie C, passioni, maglie "sangue e sudore"!!!

Il Southampton - praticamente il Bari - si celebra, mentre noi ci dobbiamo limitare ai grandi reportage di Lazialità ...

Ve lo meritate Alberto Sordi!

d'accordo. Anzi, il museo per me è assolutamente più importante e, certo, anzi, magari, andrebbe creato con uno store attiguo e di passaggio obbligato.

Offline franz_kappa

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #169 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:07:46 »
ecco, santiddio (sto sorridendo eh) ma io sta frase non l'avrei mai pensata né, tantomeno, scritta.
Boh, considerazioni come questa non credo che possano rientrare nei "contenuti" di un tifoso.
Questo continuare a guardargli dentro le tasche...
Non lo so, non sono d'accordo.
Non sarai d'accordo, amico caro, ma ti ci dovrai abituare.

Gli eventi dell'ultimo ventennio hanno costretto noi tifosi, laziali e non, a cambiare profondamente: con specifico riferimento alla Lazio si torni con la memoria alla profonda crisi scoppiata nel crepuscolo dell'era cragnottiana. Quella condizione ha imposto a noi laziali, per provare a comprendere quali sarebbero state le prospettive della Lazio, di iniziare a familiarizzare con i bilanci di una squadra di calcio diventata Spa a fine anni Novanta. Ormai nulla sfugge, tutto è più o meno evidenziato nel bilancio del Gruppo SS Lazio Spa e l'appassionato biancoceleste a buon diritto si interessa anche delle sorti economico-finanziarie del Club.

D'altronde, la Lazio NON è di Claudio Lotito, che pure ne detiene i due terzi del pacchetto azionario. La Lazio è un bene collettivo la cui proprietà è da Lotito condivisa con migliaia di piccoli azionisti, tifosi e non. E oltre agli azionisti ci sono decine anzi centinaia di migliaia di tifosi e appassionati che alla Lazio tengono (li possiamo definire stakeholders ossia detentori di interessi? Io dico di sì) e che ritengono di doversi interessare - nel seguire la Lazio - anche alle sue sorti gestionali.

Il fatto che la Lazio possa meglio valorizzare l'immobile di via Valenziani, pervenuto alla Società attuale in conseguenza della liquidazione della Cirio Immobiliare, deve interessare il tifoso della Lazio? Può sicuramente suscitare il suo interesse, direi.
La sola proprietà rappresenta, di per sé, un fatto positivo, che concorre ad irrobustire il patrimonio del Club (Club che peraltro attende, nell'arco di un decennio, di veder cancellata l'ipoteca sul centro sportivo di Formello per effetto dell'estinzione del debito con l'Agenzia delle Entrate: altra circostanza che impatterà positivamente sul patrimonio disponibile della Società).
Ed è dunque giusto e non sorprendente se alcuni tifosi, che vivono la contemporaneità di questa Lazio, sia a conoscenza del fatto e si interroghino sulle sue implicazioni. Non trovo affatto indebita la considerazione formulata da Merlino.

In conclusione: accettiamo di buon grado, in nome della libertà di espressione, che tu ritenga che considerazioni come quella formulata da MagoMerlino "non credo possano rientrare nei 'contenuti' di un tifoso", invitato a tenersi a debita distanza da simili riflessioni ("Questo continuare a guardargli dentro le tasche... "). Ma ci venga lasciata la libertà di evidenziare che quell'immobile la Lazio - che, ribadisco, Lotito ben gestisce ma non detiene al 100% - potrebbe essere messo a reddito in maniera più efficiente. Se ciò sia esprimersi "da tifoso" oppure no, beh... Mi pare un aspetto che non è competenza esclusiva di alcuno. Né alcuno è titolato a determinare cosa sia da tifoso e cosa no, con tutto il rispetto.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Russotto

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #170 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:09:09 »

 la scorsa estate a Barcellona si vendevano ad ogni angolo, tra tabaccaio e store e financo extracomunitari con borsoni pieni di maglie a 20 euro (repliche ben fatte, non quelle del cocomeraro).



e qui torna il tema che ho tirato fuori prima: perchè cazzo a Roma bancarelle, edicole, extracomunitari e spaccini vendono solo magliette di merda e Cristiano Ronaldo? Non sarà che questa politica del ragioniere ci sta portando ad un ridimensionamento del brand che a breve termine di fa risparmiare qualche 100.000 euro e a lungo termine ti porta a non esistere?

Offline franz_kappa

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #171 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:13:24 »
e qui torna il tema che ho tirato fuori prima: perchè cazzo a Roma bancarelle, edicole, extracomunitari e spaccini vendono solo magliette di merda e Cristiano Ronaldo? Non sarà che questa politica del ragioniere ci sta portando ad un ridimensionamento del brand che a breve termine di fa risparmiare qualche 100.000 euro e a lungo termine ti porta a non esistere?
Mah, ti dirò: secondo me - a senso - ciò accade perché il materiale giallorosso marcato - ufficialmente o no - as xxxx vende, statisticamente, assai di più del materiale marcato SS Lazio. E ciò potrebbe particolarmente valere nell'area della Capitale. E' una semplice questione di mercato, la conseguenza di analisi e statistiche (empiriche oppure più strutturate).
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #172 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:13:42 »
e qui torna il tema che ho tirato fuori prima: perchè cazzo a Roma bancarelle, edicole, extracomunitari e spaccini vendono solo magliette di merda e Cristiano Ronaldo? Non sarà che questa politica del ragioniere ci sta portando ad un ridimensionamento del brand che a breve termine di fa risparmiare qualche 100.000 euro e a lungo termine ti porta a non esistere?

si comunque va ricordato che parlare del Barcellona a Barcellona è come parlare del marchio Ferrari a Modena.
E' una vera attrazione turistica della città.

Poi sulla politica ragionieristica del brand figurati se non sfondi un portone aperto con me.
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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #173 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:14:08 »
Da sempre quando giocano loro ci sono piu bancarelle di souvenir di quando giochiamo noi, Russotto. Allo stadio ci vai e ci andavi, quindi lo sai. E che noi la roba brutta non la compriamo.

Pomata

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #174 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:15:28 »
e qui torna il tema che ho tirato fuori prima: perchè cazzo a Roma bancarelle, edicole, extracomunitari e spaccini vendono solo magliette di merda e Cristiano Ronaldo? Non sarà che questa politica del ragioniere ci sta portando ad un ridimensionamento del brand che a breve termine di fa risparmiare qualche 100.000 euro e a lungo termine ti porta a non esistere?

Dipende da noi, loro comprano pure la carta igienica noi litighiamo sul pantone. Chi investe soldi vuole guadagnare.

Offline Ataru

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #175 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:16:15 »
Pensa che scema a Apple che ha migliaia o milioni di punti vendita bellissimi, nei luoghi più centrali al mondo e pieni di merce. Tanto SE VOGLIONO gli amanti della mela possono ordinare su Internet.
pensa che apple il negozio in centro non ce l'ha, proprio perchè il punto vendita andrebbe in perdita, per la pubblicità usa altri canali che il negozio in centro, ma gli altri canali sono proprio il loro campo.
In effetti su questo argomento ci sarebbe da sottolineare come abbiamo uno sponsor tecnico "minore" per essere gentili e con prestigio pari a 0.
le merde per poter togliersi lo sponsor "minore" hanno pagato oltre 30 milioni di penale.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline Russotto

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #176 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:17:29 »
Mah, ti dirò: secondo me - a senso - ciò accade perché il materiale giallorosso marcato - ufficialmente o no - as xxxx vende, statisticamente, assai di più del materiale marcato SS Lazio. E ciò potrebbe particolarmente valere nell'area della Capitale. E' una semplice questione di mercato, la conseguenza di analisi e statistiche (empiriche oppure più strutturate).

quello che mi chiedo è: hanno nel DNA di comprare più roba (che comprino roba più brutta lo sappiamo) oppure il brand asmerda ha in questo momento più appeal per un certo posizionamento che un team di MARKETING gli ha dato e più notorietà in molti altri modi oltre le prestazioni sportive.
Per dire: la gestione dei social è tra le più attive e strutturate in Europa. Se invece fai fare ste cose al cugggino del tuo fornaio perchè so cose secondarie, il risultato è che ti distruggono.

Offline Ataru

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #177 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:18:45 »
quello che mi chiedo è: hanno nel DNA di comprare più roba (che comprino roba più brutta lo sappiamo) oppure il brand asmerda ha in questo momento più appeal per un certo posizionamento che un team di MARKETING gli ha dato e più notorietà in molti altri modi oltre le prestazioni sportive.
Per dire: la gestione dei social è tra le più attive e strutturate in Europa. Se invece fai fare ste cose al cugggino del tuo fornaio perchè so cose secondarie, il risultato è che ti distruggono.
anche con la robe di kakka (nomen omen) vendevano più di quanto noi facessimo con la puma
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Panzabianca

Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #178 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:18:59 »
Non sarai d'accordo, amico caro, ma ti ci dovrai abituare.

Gli eventi dell'ultimo ventennio hanno costretto noi tifosi, laziali e non, a cambiare profondamente: con specifico riferimento alla Lazio si torni con la memoria alla profonda crisi scoppiata nel crepuscolo dell'era cragnottiana. Quella condizione ha imposto a noi laziali, per provare a comprendere quali sarebbero state le prospettive della Lazio, di iniziare a familiarizzare con i bilanci di una squadra di calcio diventata Spa a fine anni Novanta. Ormai nulla sfugge, tutto è più o meno evidenziato nel bilancio del Gruppo SS Lazio Spa e l'appassionato biancoceleste a buon diritto si interessa anche delle sorti economico-finanziarie del Club.

D'altronde, la Lazio NON è di Claudio Lotito, che pure ne detiene i due terzi del pacchetto azionario. La Lazio è un bene collettivo la cui proprietà è da Lotito condivisa con migliaia di piccoli azionisti, tifosi e non. E oltre agli azionisti ci sono decine anzi centinaia di migliaia di tifosi e appassionati che alla Lazio tengono (li possiamo definire stakeholders ossia detentori di interessi? Io dico di sì) e che ritengono di doversi interessare - nel seguire la Lazio - anche alle sue sorti gestionali.

Il fatto che la Lazio detenga la proprietà dell'immobile di via Valenziani, pervenuto alla Società attuale in conseguenza della liquidazione della Cirio Immobiliare, deve interessare il tifoso della Lazio? Può sicuramente suscitare il suo interesse, direi.
Si tratta in ogni caso di un fatto positivo, che concorre ad irrobustire il patrimonio del Club (Club che peraltro attende, nell'arco di un decennio, di veder cancellata l'ipoteca sul centro sportivo di Formello per effetto dell'estinzione del debito con l'Agenzia delle Entrate: altra circostanza che impatterà positivamente sul patrimonio disponibile della Società).
Ed è dunque giusto e non sorprendente se alcuni tifosi, che vivono la contemporaneità di questa Lazio, sia a conoscenza del fatto e si interroghino sulle sue implicazioni. Non trovo affatto indebita la considerazione formulata da Merlino.

In conclusione: accettiamo di buon grado, in nome della libertà di espressione, che tu ritenga che considerazioni come quella formulata da MagoMerlino "non credo possano rientrare nei 'contenuti' di un tifoso", invitato a tenersi a debita distanza da simili riflessioni ("Questo continuare a guardargli dentro le tasche... "). Ma ci venga lasciata la libertà di evidenziare che quell'immobile la Lazio - che, ribadisco, Lotito ben gestisce ma non detiene al 100% - potrebbe essere messo a reddito in maniera più efficiente. Se ciò sia esprimersi "da tifoso" oppure no, beh... Mi pare un aspetto che non è competenza esclusiva di alcuno. Né alcuno è titolato a determinare cosa sia da tifoso e cosa no, con tutto il rispetto.

D'accordo, ci mancherebbe ma, ho solo espresso un'opinione personale partendo dal paradigma del tifoso per me sacra: campo-tifo-squadra-tifo-risultati-tifo-speranze-madonne-tifo (da ripetere tipo fero, fers, tuli, latum, ferre). Tutto il resto, francamente, non so cosa sia. Vagheggiamenti, chiacchiericcio, appassionate giaculatorie, non so. Perdonami ma non riesco proprio ad appassionarmi a ste cose. Poi, certo, chi ne parla in maniera instancabile non deve fermarsi sol perché a me ste cose sembrano inutili, l'ho già detto, ci mancherebbe.
Ogni giorno i marziani atterrano sul pianeta Lazio.
 

Offline Russotto

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Re:Merchandising: negozio al centro
« Risposta #179 : Giovedì 6 Settembre 2018, 16:21:02 »
pensa che apple il negozio in centro non ce l'ha, proprio perchè il punto vendita andrebbe in perdita, per la pubblicità usa altri canali che il negozio in centro, ma gli altri canali sono proprio il loro campo.le merde per poter togliersi lo sponsor "minore" hanno pagato oltre 30 milioni di penale.

Caro Ataru, Roma è considerata il terzo mondo d'Europa ormai. Non puoi prenderla come riferimento.

Apple a Milano in centro ha ristrutturato UNA PIAZZA per aprire uno degli apple store più belli. tiè dai un'occhiata: https://www.apple.com/it/retail/piazzaliberty/

Pensi abbiano pagato 30 milioni di penale in perdita? Magari noi potessimo pagare una penale alla Macron perchè arriva un nuovo sponsor pronto a sviluppare il business in maniera tale da farti guagnare di più PUR PAGANDO una penale.