Autore Topic: partite dolorose, quasi atroci  (Letto 3694 volte)

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Offline diepa

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Re:partite dolorose, quasi atroci
« Risposta #60 : Lunedì 3 Marzo 2014, 13:48:29 »

Marco Antônio Lemos Tozzi, meglio noto come Catê, è stato un calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.
Data di nascita: 7 novembre 1973, Cruz Alta, Rio Grande do Sul, Brasile
Data di morte: 27 dicembre 2011

Dal DEVOTO OLI
COMPIANTO: Di persona defunta che si ricordi con rispetto e ammirazione

Il mio interrogativo verteva su questo....

Offline Er Matador

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Re:partite dolorose, quasi atroci
« Risposta #61 : Martedì 4 Marzo 2014, 05:12:50 »
Se penso che tutta la differenza in classifica, a un turno dalla fine, era nella traversa di Nedved al derby d'andata, mi prende un colpo.
Le spiegazioni per l'esito di quel campionato farsa si sprecano.
Ma ce n'è una che non mi dà pace: l'arrivo di Poborsky, o comunque di un giocatore nel suo ruolo, con qualche mese di ritardo.
Sono convinto che, cambiando quella variabile, neppure una tripletta di Treossi ci avrebbe tolto il secondo scudetto consecutivo.

Offline WombyZoof

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Re:partite dolorose, quasi atroci
« Risposta #62 : Martedì 4 Marzo 2014, 08:17:41 »
Le spiegazioni per l'esito di quel campionato farsa si sprecano.
Ma ce n'è una che non mi dà pace: l'arrivo di Poborsky, o comunque di un giocatore nel suo ruolo, con qualche mese di ritardo.
Sono convinto che, cambiando quella variabile, neppure una tripletta di Treossi ci avrebbe tolto il secondo scudetto consecutivo.

fu quello il motivo. con una ala di ruolo di livello rivincevamo per pura inerzia, e si sarebbero decomposti.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline cartesio

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Re:partite dolorose, quasi atroci
« Risposta #63 : Martedì 4 Marzo 2014, 10:06:48 »
Cragnotti purciaro.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline giamma

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Re:partite dolorose, quasi atroci
« Risposta #64 : Martedì 4 Marzo 2014, 10:30:44 »
Sconfitte atroci e/o particolarmente dolorose non ne ricordo, pur seguendo la Lazio da oltre mezzo secolo, questo perché generalmente la malasorte e/o la sconfitta sono possibili, probabili, attese (ad. esempio nel '99 certo non mi aspettavo che il Milan non vincesse con la Samp o che noi vincessimo facile a Firenze al più lo auspicavo), questo è parte del pessimismo cosmico tipico del Laziale che è in me.
Però c'è una vittoria atroce della quale pur essendone felicissimo non so darmi pace:
14 maggio 2000 ore 12.00 squilla il telefono, è l'amico col quale vedo quasi sempre le partite da oltre 30 anni, mi chiede - che facciamo ? - e gli rispondo - NO quest'anno all'ultima in casa non ho voglia di andare perché, diversamente dall'anno scorso nel quale ero certo che non sarebbe successo niente, quest'anno qualcosa mi aspetto e non ho voglia di soffrire vedendomela sfumare sotto il naso -.
Così Lazio-Reggina e Perugia-Juve le ho ascoltate per radio e passata l'immensa gioia, ancora non so darmi pace di aver perso l'evento allo stadio.

Merito il a vita.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline DinoRaggio

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E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline cartesio

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Re:partite dolorose, quasi atroci
« Risposta #66 : Martedì 4 Marzo 2014, 18:05:12 »
Ho dimenticato Inter-Lazio finale UEFA.
Altro dolore, dovuto al fatto che temevo fosse un'occasione che non si sarebbe ripetuta.

Secondo voi, perché abbiamo perso, e perso così male?
e ffforza lazzzio

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Offline Drenai

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Re:partite dolorose, quasi atroci
« Risposta #67 : Martedì 4 Marzo 2014, 18:11:42 »
perchè non ci reggevamo in piedi. a me paradossalmente quella partita fede male relativamente, perchè non c'era nulla a cui appigliarsi. avevamo una rosa corta e abbiamo fatto i miracoli ad arrivare in fondo in due competizioni su tre (e quasi in fondo anche alla terza). con chi te la vuoi prendere se arrivi alla fine con le pile scariche? è stato giusto rischiare il tutto per tutto e giocarsela su tutti e tre i fronti, almeno uno lo si è portato a casa.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird