Autore Topic: Il tifo della Lazio contro Lotito: cronaca di una protesta storica  (Letto 520 volte)

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Il tifo della Lazio contro Lotito: cronaca di una protesta storica
« : Lunedì 24 Febbraio 2014, 11:11:42 »
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Da una parte il presidente Lotito e il ds Tare. Dall'altra un popolo intero che protesta per difendere la Lazio ma non solo. Ecco tutti gli striscioni e i cori della protesta.

C'è chi la chiama 'sparuta minoranza' e chi invece si autodefinisce 'assoluta maggioranza'. A voler leggere i numeri, 40 mila sugli spalti, 5mila in corteo prima del match, forse la seconda opzione, ad oggi è la più veritiera. Il popolo della Lazio (non solo gli ultras) è stanco di Lotito. Questo è un dato di fatto. Un altro dato, incontrovertibile, è la tenacia del presidente che fa spallucce e va avanti, fiero del suo operato.

'Libera la Lazio' non è una protesta, non è una manifestazione. Ma è l'urlo di un popolo che si raduna a Ponte Milvio nel pomeriggio, che carica le batterie e che corre ad abbracciare i 'fratelli' presenti allo stadio per far capire a Lotito e al suo braccio destro Tare, a chi appartiene la Lazio.

Fuori e dentro lo stadio, decine di cori e striscioni polemici, offensivi ma senza mai oltreppassare il limite se non per un 'Lotito pezzo di m....". Si inzia con un "Lotito stiamo arrivando", si prosegue con un goliardico "Aridatece i marò, pijateve Lotito". Si va avanti con "Lotito te ne devi annà" e prima dell'ingresso allo stadio si chiude con petardi, bengala e un eloquente "O noi o lui".

Dentro l'Olimpico l'ambiente è una curva unica. 40 mila cartoncini recitano lo slogan della serata: 'Libera la Lazio'. Cori, striscioni e proteste anche dalla Sud, da Monte Mario e dalla Tevere oltre che ovviamente dalla Curva Nord:

Sotto lo striscione "Assoluta maggioranza", si riparte: "Lotito vattene a Salerno", "Chi non salta è amico di Lotito", "Lotito ladro di sogni", "Tribuna caccialo via", "Sei come Cimabue, fai una cosa, ne sbagli due". Ma non finisce qui: mentre Lazio e Sassuolo si tirano schiaffoni uno dietro l'altro per il 3-2 finale, l'unico pensiero dei tifosi è sempre e solo lui... Claudio Lotito.

"Esci solo con la scorta", "La Lazio non è un’impresa di pulizie, è giunta l’ora che tu vada via". Poi i riferimenti all'ex Presidente Cragnotti, omaggiato dalla curva con il solito bandierone al fianco di quello raffigurante 'Sora Lella': "A Cragnotti... je scippi casa!", "C'è solo un presidente", "Lotito sotto la curva" chissà poi a far cosa...

La Lazio vince al fotofinish ma poco importa. Ieri quello che succedeva sul campo era una pura formalità. Contava alzare la voce, in maniera forte, decisa ma non violenta. Ci sono andati in mezzo tutti. Anche Reja e Mauri, simboli di una Lazio che evidentemente che ha fatto il suo tempo e che non piace più. Gli unici applausi sono arrivati per Keita. Il futuro è sempre il benvenuto...

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