Autore Topic: La contestazione in Lazio-Sassuolo  (Letto 14559 volte)

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Offline BobLovati

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #300 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:38:42 »
questa di protesta invece mi piace! però dovrebbe essere continuativa.

non c´è scritto da nessuna parte che non ci saranno " picchetti informativi ", no ?
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #301 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:41:16 »
Parli di estorsione.

Ormai sei totalmente alla deriva. E non solo dal punto di vista laziale.

Sarò alla deriva ma stai inutilmente alzando i decibel del confronto e ti prego di tenere per te l'accuse di intelligenza con ambienti mafiosi, perchè stai proprio sbagliando di grosso.
 
Ho soltanto giudicato di buon senso l'intervento di Borgorosso che è in sintesi quello che io personalmente avrei fatto per la SSLazio se avessi il 69% delle azioni della SSLazio.
Se per te tutto questo rappresenta pagare il pizzo ciò significa che forse fai una certa confusione tra i rapporti con ambienti criminali e i rapporti di una società sportiva con gli operatori di quello che potremo chiamare indotto.
Continua pure: il personaggio te lo impone, del resto.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Zapruder

Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #302 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:42:34 »
questo è quello che accade ovunque.
vuoi farti un giretto dalle parti di milanello?
stai solo ungendo il meccanismo: se il bilancio tra entrate e uscite è positivo hai fatto il tuo. tieni presente che è un equilibrio delicato. ai tempi di cragnotti qualcuno si è fatto infinocchiare dagli ultras. lotito non mi sembra il tipo.

Attento però: la linea del lecito è come quella del fallo laterale: non ci sono più segnature, dopo. Una volta accettato che si può giocare "oltre", ognuno fissa il limite dell'"accettabile" dove gli pare. E c'è chi è disposto a spostarla molto, molto in là. Ne vale la pena? 

Zapruder

Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #303 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:45:08 »
Sarò alla deriva ma stai inutilmente alzando i decibel del confronto e ti prego di tenere per te l'accuse di intelligenza con ambienti mafiosi, perchè stai proprio sbagliando di grosso.
 
Ho soltanto giudicato di buon senso l'intervento di Borgorosso che è in sintesi quello che io personalmente avrei fatto per la SSLazio se avessi il 69% delle azioni della SSLazio.
Se per te tutto questo rappresenta pagare il pizzo ciò significa che forse fai una certa confusione tra i rapporti con ambienti criminali e i rapporti di una società sportiva con gli operatori di quello che potremo chiamare indotto.
Continua pure: il personaggio te lo impone, del resto.

I "rapporti con l'indotto"? Ma che significa? Cioè, tu sei uno che dovresti pagare il biglietto per venire a vedere la Lazio, e invece sono io che devo dare soldi a te? Ma stai a scherza' o cosa? C'è gente che s'è fatta ammazzare per evitare i "rapporti con l'indotto" e tu ne parli come se fosse un atto di opportunità e intelligenza? Ma non ti vergogni proprio?

Offline fish_mark

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #304 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:48:22 »
I "rapporti con l'indotto"? Ma che significa? Cioè, tu sei uno che dovresti pagare il biglietto per venire a vedere la Lazio, e invece sono io che devo dare soldi a te? Ma stai a scherza' o cosa? C'è gente che s'è fatta ammazzare per evitare i "rapporti con l'indotto" e tu ne parli come se fosse un atto di opportunità e intelligenza? Ma non ti vergogni proprio?

L'indotto è quello che ti ha descritto Borgorosso e che conosci benissimo.
del resto a LSR non hanno mica assunto dei precari della CNN, ma gente che proveniva dall'ambito delle radio e dei giornali romani.
Vuoi essere presentato bene? Intanto, non perculeggiare tutti coloro che ti si parano davanti con un microfono in mano, poi lavora con loro, dagli "da mangiare" (glielo ha detto un suo ex portavoce") il che significa dagli notizie non soldi e poi tanto altro.
Risultato attuale, a parte ieri sera: un presidente solo in tribuna d'onore. Bel risultato, da invidiare.
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borgorosso

Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #305 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:51:40 »
teo, non confondiamo però.
in linea teorica lotito non dovrebbe confondersi con questa marmaglia.

ma è anche vero, caspita se lo è!, che se nuoti in certi mari peschi certi pesci...
nessuno impone al nostro di frequentare ambienti politici, ma è meglio intrattenersi con faccendieri e notabili, perché una mano serve sempre.

che non lo vogliamo o no alcuni "comunicatori" sono opinion leader.
purtroppo parliamo di persone le cui grazie puoi acquistare un tanto al chilo. questo acquisto è funzionale alla vendita del tuo prodotto sul mercato, in un contesto degenerato.

se invece vuoi andare alla guerra puoi farlo.
ma devi essere in grado.
ed essere in grado significa portare dalla tua la "gente normale". a botte di "alka seltzer" e "calcio e pallone" ti sei alienato tutto e tutti.

Offline aquilafelyx

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #306 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 17:06:22 »
Firmerei pur'io, ma ti ripeto anni addietro c'era un progetto di risanamento serio e portato avanti bene, ora no. E' qui la critica. Al riguardo t'invito a constatare di persona osservando i dati di bilancio e soprattutto i costi di gestione. Siamo al limite.

Saremo al limite finché non verranno aumentati i ricavi o ridotti i costi,   
per diminuire i costi, salvo improbabili tagli radicali di rami secchi, bisognerà aspettare l'estinzione del debito fiscale ereditato, quello che nell'immediato sarebbe auspicabile è una diversa gestione delle risorse, ma questa spesso è condizionata da scelte tecniche che non esauriscono gli effetti con la fine dei campionati, giocatori ritenuti indispensabili per un allenatore possono essere accantonati da un altro e questo ti porta ad appesantire inevitabilmente la rosa con conseguente aumento dei costi, la Lazio come dimensione ha un mercato in uscita quasi unilaterale, chi arriva a Roma difficilmente schioda se non va a migliorare la sua situazione economica, auspicare quindi una migliore gestione delle risorse è giusto, pretendere l'infallibilità è utopia.
Sul fronte ricavi si può invece ancora intervenire in maniera significante, sia da parte della società, attivandosi per colmare il gap di sponsorizzazioni e di marketing, che da parte della tifoseria, i dati del botteghino sono lì impietosi a certificare una mancanza grave, partire da campagne abbonamenti oltre le 30mila unità sarebbe la base minima per attestarsi sui 100milioni di ricavi non dovuti soltanto a fattori non ricorrenti.
A margine di questi discorsi sul bilancio però si innesta direttamente quello sull'ambiente intorno alla Lazio, tra nemici e falsi amici è una bella lotta per scegliere chi la danneggi di più.
M'illumino di Lulic

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Offline aquilafelyx

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #307 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 17:24:14 »
Rinfreschiamo la memoria sui "rapporti con l'indotto" :

In particolare, l ’attività di
indagine avrebbe evidenziato
l ’esistenza di uno stretto
legame tra
il gruppo degli “irriducibili” e la
società sportiva LAZIO, nel
periodo in cui tale ultima
società
è stata sotto la Presidenza
della famiglia CRAGNOTTI e,
sia pur in minima parte,
dell’Avv.to LONGO. Durante
tale gestione, sarebbe emerso
che la società elargisse
particolari ed economicamente
cospicui finanziamenti alla
tifoseria della LAZIO, sotto
forma di assegnazione di un
consistente quantitativo di
biglietti, che, pur essendo a
pagamento, venivano elargiti a
titolo gratuito a tali tifosi,
nonché di accollo economico
delle
spese, assai elevate, correlate
alle rappresentazioni
coreografiche realizzate dalla
tifoseria, in occasione di
determinate gare sportive;
circostanza, quest ’ultima, che
avrebbe
trovato riscontro oggettivo
anche attraverso l ’esame della
documentazione contabile agli
atti della società, ove risultano
numerose fatture (almeno 19)
e nr. 1 nota di credito della
“ Serigratransfer srl” di
Ortonovo (SP), indirizzate alla
LAZIO; e nr. 2 lettere dello
studio
legale “Francia” di Carrara
(MS), con le quali venivano
richieste alla LAZIO alcune
somme
dovute alla “Serigratransfer
srl”. Tali fatture, tutte
indirizzate a “S.S. LAZIO
S.p.A. Via
Valenziani 10 – 00187 Roma”
sarebbero risultate
direttamente riconducibili a
tale attività di
sovvenzionamento economico
da parte della società LAZIO,
in favore della tifoseria
biancoceleste.
Pertanto, secondo l’assunto
accusatorio, mentre sotto
l ’attuale gestione della società
LAZIO, il Presidente LOTITO
dapprima avrebbe opposto
una ferma resistenza e,
successivamente, una
manifesta reazione alle
attività connotate da una forte
valenza
intimidatoria poste in essere
dagli “irriducibili”, sfociata con
la presentazione di denunce
formali tese a portare alla luce
tali illecite ingerenze e
pressioni e a smascherarne gli
autori, di contro, invece, sotto
la precedente gestione
riconducibile alla famiglia
CRAGNOTTI, la dirigenza
societaria si sarebbe piegata e
di fatto prestata a tali indebite
pressioni adottando, quale
frutto predeterminato di una
precisa politica societaria,
azioni di
evidente favore ed anche di
sostegno finanziario nei
confronti di tale frangia della
tifoseria
biancoceleste, garantendo a
quest ’ultima la disponibilità di
un notevole quantitativo di
biglietti di cui poter
gratuitamente beneficiare e,
conseguentemente lucrare, in
riferimento
alle gare giocate in casa della
Lazio, sovvenzionando, dal
punto di vista economico, la
realizzazione di scene
coreografiche ad opera di tale
tifoseria, in occasione delle più
importanti gare di campionato
nelle quali era impegnata la
squadra della Lazio; ed
arrivando, infine, ad adottare
delle strategie imprenditoriali,
tradottesi poi in scelte
concrete, tese a favorire la
realizzazione anche di attività
commerciali e, quindi, di
profitto
economico, da parte di
soggetti riconducibili a tale
movimento organizzato di
tifosi,
gravitanti intorno al
merchandising della LAZIO;
con evidenti ingerenze sulle
scelte
societarie anche per quanto
riguarda, tra l’altro, la
commercializzazione di
prodotti recanti
il marchio della società, la
sponsorizzazione tecnica, i
servizi di sicurezza allo stadio.
Più specificatamente, gli
organi dirigenziali e/o
amministrativi della società
LAZIO
avrebbero posto in essere
una ”irregolare gestione
societaria, sotto la specie di
illecita
instaurazione e conseguente
intrattenimento di
rapporti,anche di natura
commerciale, con
settori della propria tifoseria
( caratterizzato, tra l ’altro,
dalla elargizione, in favore di
tale
tifoseria e a titolo gratuito, di
beni economicamente
apprezzabili, quali ingenti
quantitativi
di biglietti di ingresso allo
stadio, il cui numero, solo per
la stagione sportiva
2003/2004,
sarebbe oscillato tra un
minimo di 400 ed un massimo
di 1880 tagliandi a partita, a
seconda dell ’ importanza delle
gare disputate dalla S.S.
LAZIO S.p.a.; nonché dal
sovvenzionamento di spese
elevate, correlate alla
realizzazione di
rappresentazioni
coreografiche, da parte di tale
tifoseria, in occasione di
partite casalinghe della S.S.
Lazio).
In tale contesto, secondo la
Procura l ’attività di indagine
svolta dall’AGO nell’ambito del
predetto procedimento penale,
avrebbe evidenziato il
coinvolgimento nell ’ordine di
Luca
BARALDI e di Giuseppe
Matteo MASONI, che hanno
ricoperto la carica di
Amministratori
Delegati della Lazio dal 2003
al 2004.
Secondo l’assunto accusatorio,
i due Amministratori
avrebbero omesso di
adempiere ai
propri obblighi di controllo,
caratterizzanti la carica
ricoperta, e la connessa
posizione di
garanzia, consentendo in tal
modo alla società di finanziare
i cd. irriducibili, sia mediante
la
dazione di biglietti, sia
mediante il pagamento di
fatture emesse da una società
a questi
ultimi riferibile.
M'illumino di Lulic

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Offline franz_kappa

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #308 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 17:46:20 »
Attento però: la linea del lecito è come quella del fallo laterale: non ci sono più segnature, dopo. Una volta accettato che si può giocare "oltre", ognuno fissa il limite dell'"accettabile" dove gli pare. E c'è chi è disposto a spostarla molto, molto in là. Ne vale la pena?
Secondo me proprio no.

Per anni - prima su Lazionet e poi per un certo periodo su Biancocelesti.org - ho mantenuto una posizione che si potrebbe definire borderline, ragionando sull'opportunità di adottare una strategia di 'cooptazione' (decisamente un eufemismo) della tifoseria organizzata da parte della Società Lazio.
Cercando di studiare soluzioni efficaci (efficaci prima che etiche, va detto) per rasserenare l'ambiente della Lazio ho immaginato - e in più occasioni proposto - di avviare un'opera di coinvolgimento che partisse dai leader della tifoseria organizzata e fosse tesa a raggiungere un accordo, formale o informale, di collaborazione Società-tifoseria.
Un accordo nell'ambito del quale affidare ai gruppi organizzati alcuni 'servizi' all'interno o all'esterno dello stadio in occasione dell'evento-partita. Oppure coinvolgendo la tifoseria organizzata in attività commerciali ordinarie, dunque non legate temporalmente e geograficamente ai soli match allo stadio, in partnership con la Lazio.

Un'idea decisamente eterodossa, la mia. Potenzialmente rischiosa ma tesa a trovare un punto di incontro, reciprocamente conveniente, cui far seguire la firma dell'armistizio tra Società Lazio e tifoseria organizzata. Realpolitik pallonara, insomma, per produrre un rasserenamento del clima nell'ambiente-Lazio. Le 'estreme', certo, sarebbero rimaste al di fuori dell'accordo-quadro: ma le estreme del tifo, le componenti anti-sistema per loro intima natura, sarebbero state destinate a una progressiva radicalizzazione e marginalizzazione. Senza scomparire, certo, ma finendo col perdere rilievo e incidenza.

A distanza di anni, dopo aver meglio osservato e riflettuto su tante cose, non posso non affermare che la mia idea era superficiale, debole nelle premesse e nell'attuazione e sostanzialmente errata. Ritengo di avere espresso una posizione decisamente sbagliata, dunque.

Posto che quella da me ipotizzata non sarebbe una strategia giusta (e il rispetto delle leggi, l'etica, lo spirito civico, l'amore per i valori universali dello sport un qualche valore lo dovranno pur mantenere per noi, che siamo cittadini prima che tifosi), è anche probabile che la suddetta strategia non porterebbe affatto i frutti sperati.

Esternalizzare la gestione della serenità (questo, di fatto, implica il concludere accordi con ogni tifoseria organizzata) ha infatti un principale duplice effetto, per come la vedo io: rende le Società in primo luogo conniventi con personaggi e ambienti con i quali è inevitabile convivere ma che sono tutto fuorché meritevoli d'esser legittimati e, in secondo luogo, rende le Società di fatto sempre ricattabili e strumentalizzabili dai suddetti personaggi e ambienti.
Una strategia dunque eticamente discutibile e per giunta potenzialmente inefficace. O efficace solo parzialmente, per meglio dire.

Per questo motivo bisogna dire no nettamente, indiscutibilmente e fermamente a ogni ipotesi di diversa gestione dei "rapporti con l'indotto".
E in tal senso mi sdegnano le superficiali parole ascoltate ieri alla "Domenica Sportiva", cui ho assistito al ritorno dallo stadio. A Lotito in collegamento la platea degli ospiti della conduttrice Paola Ferrari (o la Ferrari stessa, non rammento) ha chiesto se non fosse il caso, per far cessare la contestazione, di incontrare i rappresentanti della tifoseria per raggiungere un punto di incontro.
Al che Lotito, sconcertato, ha più o meno replicato che proprio questo lui vuole evitare: la legittimazione di chi ha davvero pochi titoli per essere legittimato. Una risposta ragionevole, dico io, visti i metodi (verbali e non) adottati ormai da alcuni decenni dalle tifoserie organizzate nell'interlocuzione con le Società e l'establishment del mondo del calcio.

Che dire, in conclusione: io credo che quello che Lotito ha fatto e fa (pur con tante incoerenze: cito ad esempio l'iniziativa del 'terzo tempo') sia giusto. Ma temo che dall'affermare la giustizia, la cultura della legalità e l'etica alla Lazio non derivino vantaggi di sorta.
Lo so, spostare il mio ragionamento su simili, utilitaristiche basi forse lo priva di forza e fondatezza. Ma io resto tifoso della Lazio e con questa mia dimensione debbo fare i conti. In grande onestà.

Alla fine di fondo resta dunque in me amarezza e timore.
Amarezza perché nessuno a livello pubblico (Istituzioni e informazione. E' però vero che ieri sera Maurizio Beretta, Presidente della Lega Serie A, è voluto essere al fianco di Lotito allo stadio) sostiene la Presidenza di uno dei maggiori club italiani che, unica dopo decenni di comode e censurabili connivenze generalizzate, ha avviato - pur con pause tattiche - un nuovo corso nei rapporti con la tifoseria organizzata.
Timore perché da questa condotta, di fondo indubbiamente giusta (per come la vedo io), temo non verranno che danni (sotto forma di un sempre più radicale aggravarsi dell'odioso clima che ammorba l'ambiente laziale) futuri per la Lazio.

E così, nei momenti di più acuto pessimismo, mi immagino come andrà avanti questa storia. E intravedo uno sviluppo che mi atterrisce non poco, con due 'poli' (Società Lazio e tifoseria laziale), entrambi connotati da caratterizzatissima personalità e fortissima autoreferenzialità, che continueranno a duellare, sempre più aspramente, sulla pelle di una Lazio sempre più sola.
Buon viaggio, caro Piero.

Nascar

Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #309 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 18:33:54 »
http://www.lalaziosiamonoi.it/news/continua-la-contestazione-a-lotito-i-tifosi-pensano-di-disertare-l-olimpico-contro-l-atalanta-41762

Tu guarda se mi devono costringere ad andare, eh  :)
Io già pensavo di non presentarmi più (in campionato) fino a fine anno...

Penso che questa notizia sia falsa, da come sentivo e leggevo sui vari forum la nord ha deciso di non voler lasciare lo stadio vuoto, io comunque se mai e dico un ipotesi remota ci sia una protesta del genere andrei lo stesso allo stadio per mia coerenza anche se sono contro lotito e la sua gestione.

Offline Frank 73

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #310 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 20:07:04 »
su queste basi è molto complicato discutere.
vuoi la mia?
fossi stato lotito avrei "comprato" lazialità, avrei fatto la mia rivista e sotto avrei messo, in piccolo, il logo di lazialità. de angelis direttore onorario, con una rubrica "lettere al direttore" fissa.
avrei aperto qualche negozio e lo avrei affidato indirettamente alla curva.
avrei inondato di pubblicità radio6... che poi ce lo vedo l'editore che permette certe trasmissioni...

il tutto avrebbe comportato quelle 7/8000 presenze in più allo stadio ed un clima più sereno.

... a parità di risultati sportivi e di scelte gestionali.

E chi come me, te, e tanti altri, non sarebbe stato coinvolto in questi "affari", sarebbe stato comunque felice e sereno. Non per le vittorie, non per una Lazio forte e bella da vedere, ma dal fatto che i comunicatori ci avrebbero descritto, rispondendo alle nostre Lettere al Direttore, di una Lazio e bella e piena di emozioni, pur con Perea e Novaretti, che la Lazio è un modello ce lo avrebbe detto radio 6 grazie alla pubblicità, e la domenica la stessa cosa avremmo appurato da quelli che guidano tifo e negozi. E noi semplici tifosi, la maggioranza, saremmo stati tutti felici per loro, contenti per i picciotti che hanno svortato con la Lazio... E per noi... la stessa Lazio, in campo, di adesso.

E se la Lazio che dovessimo vedere in campo non ci piacesse?
Esporremmo il foglio LIBERA LA LAZIO anche quando i “rappresentanti” della tifoseria, ormai in “orbita” societaria, ormai pieni di pubblicità e negozi, non ce li dovessero mettere in bocca? Avremmo, siate sinceri, la LIBERTA' di farlo?

Insomma, mi rivolgo umilmente e con curiosità a chi propone un passo di Lotito verso la tifoseria organizzata (e comunicatori cui affidare le lettere al Direttore) per ottenere un clima migliore… se quel PASSO ottiene il risultato che si prefigge, come è possibile augurarsi che i trentamila di ieri che non fanno parte dell’indotto lo prendano consapevolmente in quel posto e... la propongano anche come soluzione?

Cioè, mi spiego meglio, io voglio una Lazio migliore, non faccio parte della tifoseria organizzata, non mi piace Lotito, lo contesto perché lo ritengo causa della mediogridà, questo apre ai tifosi (quelli lì), li coinvolge (…), il clima allo stadio cambia perché questi (quelli lì) hanno ottenuto il risultato (il proprio, lecito ci mancherebbe, tornaconto), e io… mi tengo allegramente la stessa Lazio (in campo) di cui oggi contesto le scelte, lo spessore e la qualità. Boh…

Certo, se Lotito avesse seguito questa strategia fin dall’inizio della sua gestione, un malcapitato che si fosse presentato ieri allo Stadio con un foglio LIBERA LA LAZIO sarebbe stato appeso ai piedi di Olimpia e fatto volteggiare intorno allo Stadio, per poi essere impiccato, tra il boato della folla, all’altezza del maxischermo.

Avremmo avuto gli stessi risultati sportivi e un clima migliore. Il prezzo? Ma che dite… "la mafia non esiste" (cit.).
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline jegue98

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« Risposta #311 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 20:32:00 »



Intanto Plastino si sfoga...


http://m.youtube.com/watch?v=qiPRcXlp_zU


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Offline chinaglia

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« Risposta #312 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 20:36:38 »
Lotito contestato e invitato ad andarsene. Nel calcio (purtroppo) la proprietà non è privata, ma collettiva. Il calcio è l’unico a praticare il marxismo reale…

http://bocca.blogautore.repubblica.it/2014/02/24/lotito-contestato-e-invitato-ad-andarsene-nel-calcio-purtroppo-la-proprieta-non-e-privata-ma-collettiva-il-calcio-e-lunico-a-praticare-il-marxismo-reale/

La contestazione a Lotito non è stata la prima del genere né in Italia, né nel mondo. Ma ha avuto una scenografia molto accurata. E se anche c’è stato un regista occulto, come dice Lotito, – ma questo non mi sembra un mistero, anzi mi sembra abbastanza alla luce del sole: certo che c’è stata una regia, la regia di quelli che non lo vogliono più come presidente – non mi sembra che nessuno dei 30-40 mila allo stadio avesse l’obbligo di alzare il cartello con scritto “Libera la Lazio”. Per cui che Lotito stia sullo stomaco ai laziali mi sembra un dato acquisito, scontato, praticamente ufficiale.


Il punto è che Lotito in risposta a tutto ciò dice che non ha alcuna intenzione di vendere e addirittura darà in eredità la Lazio al figlio. E anche questo è normale: gli Agnelli si sono trasmessi la Juve fino ad Andrea, Berlusconi sta istruendo Barbara nel compito, Rosella Sensi ricevette la Roma dal padre Franco, Edoardo Garrone ha ricevuto la Samp dal padre Riccardo e così via. Le società di calcio sono aziende normalissime che si gesticono come le altre e addirittura si trasmettono per via ereditaria. Però….


Però il punto è questo. Una società di calcio è un’azienda come le altre? Formalmente sì e nella pratica no. Nel calcio i clienti diventano tifosi e il prodotto è un oggetto molto particolare, una partita. Questo fa sì che la Lazio, come quella di tutte le altre società di calcio, sia una proprietà “anomala”. A disposizione del presidente che ci mette i soldi, certo, ma con una storia, uno stemma, un albo d’oro da trasmettere. E un pubblico che mantiene in vita il club, con i suoi soldi ma soprattutto tramandando e diffondendo la “fede laica” nel club. E eon esiste prodotto al mondo con queste caratteristiche.
Quindi è vero che la Lazio è di Lotito che ne dispone come gli pare e piace. Ma fino a un certo punto. Si è presidenti di club non solo perché “padroni” ma perché espressione di un consenso. Assurdo, anche profondamente ingiusto, ma purtroppo è così.
Perché la proprietà nel calcio è forse una delle rarissime applicazioni del marxismo puro, la proprietà non è privata ma collettiva. Claudio Lotito, conservatore e uomo di destra, faticherà molto prima di rendersene conto…


Zapruder

Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #313 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 20:49:02 »


Intanto Plastino si sfoga...


http://m.youtube.com/watch?v=qiPRcXlp_zU


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Ammazza com'è ridotto.

darienzo

R: La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #314 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 20:51:59 »
L'abominevole livore degli stessi organizzatori a mente fredda sulle pagine dei loro profili e dei.loro blog, è se possibile ancora peggio dello stadio di ieri sera. Vedere poi i giocatori del primo scudetto fare da "fondale" a certe allucinate intemerate, triste e sgradevple

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Offline disabitato

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #315 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 21:39:43 »
Madonna quanto je deve ave' fatto male Lotito..
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline ML

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #316 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 22:06:27 »


Intanto Plastino si sfoga...


http://m.youtube.com/watch?v=qiPRcXlp_zU


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Non lo vedevo da almeno 10 anni.
E' invecchiato e non sta bene col cervello.
Spero. Perché altrimenti gli dovrei dare del miserabile.

Offline Matita

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #317 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 22:08:58 »
Ammazza com'è ridotto.


le cazzate se sentono  ma nel video quella faccia da gufetto non si vede.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline jegue98

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #318 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 22:54:19 »
Ammazza com'è ridotto.



....si perchè D'Amico e Oddi scherzano.
Never change the way you are...

Offline Aquilatina

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Re:La contestazione in Lazio-Sassuolo
« Risposta #319 : Martedì 25 Febbraio 2014, 00:28:04 »
... a parità di risultati sportivi e di scelte gestionali.

E chi come me, te, e tanti altri, non sarebbe stato coinvolto in questi "affari", sarebbe stato comunque felice e sereno. Non per le vittorie, non per una Lazio forte e bella da vedere, ma dal fatto che i comunicatori ci avrebbero descritto, rispondendo alle nostre Lettere al Direttore, di una Lazio e bella e piena di emozioni, pur con Perea e Novaretti, che la Lazio è un modello ce lo avrebbe detto radio 6 grazie alla pubblicità, e la domenica la stessa cosa avremmo appurato da quelli che guidano tifo e negozi. E noi semplici tifosi, la maggioranza, saremmo stati tutti felici per loro, contenti per i picciotti che hanno svortato con la Lazio... E per noi... la stessa Lazio, in campo, di adesso.

E se la Lazio che dovessimo vedere in campo non ci piacesse?
Esporremmo il foglio LIBERA LA LAZIO anche quando i “rappresentanti” della tifoseria, ormai in “orbita” societaria, ormai pieni di pubblicità e negozi, non ce li dovessero mettere in bocca? Avremmo, siate sinceri, la LIBERTA' di farlo?

Insomma, mi rivolgo umilmente e con curiosità a chi propone un passo di Lotito verso la tifoseria organizzata (e comunicatori cui affidare le lettere al Direttore) per ottenere un clima migliore… se quel PASSO ottiene il risultato che si prefigge, come è possibile augurarsi che i trentamila di ieri che non fanno parte dell’indotto lo prendano consapevolmente in quel posto e... la propongano anche come soluzione?

Cioè, mi spiego meglio, io voglio una Lazio migliore, non faccio parte della tifoseria organizzata, non mi piace Lotito, lo contesto perché lo ritengo causa della mediogridà, questo apre ai tifosi (quelli lì), li coinvolge (…), il clima allo stadio cambia perché questi (quelli lì) hanno ottenuto il risultato (il proprio, lecito ci mancherebbe, tornaconto), e io… mi tengo allegramente la stessa Lazio (in campo) di cui oggi contesto le scelte, lo spessore e la qualità. Boh…

Certo, se Lotito avesse seguito questa strategia fin dall’inizio della sua gestione, un malcapitato che si fosse presentato ieri allo Stadio con un foglio LIBERA LA LAZIO sarebbe stato appeso ai piedi di Olimpia e fatto volteggiare intorno allo Stadio, per poi essere impiccato, tra il boato della folla, all’altezza del maxischermo.

Avremmo avuto gli stessi risultati sportivi e un clima migliore. Il prezzo? Ma che dite… "la mafia non esiste" (cit.).

Analisi perfetta che spiega chiaramente da cosa sia determinato il benessere/malessere del tifoso..........ma, come al solito, un post come questo viene ignorato.
Comunque, debbo amaramente convenire che Lotito ha sbagliato a tranciare i rapporti con i ciarlatani, a chiudere i rubinetti ai parassiti, a togliere privilegi a destra e a manca, perché allo stadio si sarebbe respirato un clima normale, come, d'altronde, accade in tutti gli stadi d'Italia.
A' Lotì, te possino, hai tolto tutto a coloro che avrebbero continuato a magnà tranquillamente con la Lazio e noi, che nun avemo mai magnato, ne dovemo sopportà le conseguenze!
Io tifo due squadre: la Lazio e chi gioca contro la riomma