Autore Topic: La finale  (Letto 5963 volte)

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ThomasDoll

Re:La finale
« Risposta #60 : Lunedì 12 Luglio 2021, 01:12:56 »
Su Ciro: ha senso mettere in campo un centravanti se si gioca senza centravanti?
Ha più senso toglierlo, infatti l'Italia senza Ciro, impiegato solo per fare pressing sull'inizio azione avversaria, è andata meglio. Due o tre cross sono arrivati dopo, nei 50 e pochi minuti in cui è stato in campo ha fatto tutti i possibili movimenti propiziatori ma non ha ricevuto un pallone giocabile da attaccante.
E quindi meglio sciogliere le briglie a Chiesa, incrociare gli esterni, mettere Berardi che col cazzo che pressa.
Roberto ha vinto, ha vinto bene, mostrando un gioco bello e redditizio, e quindi ha tutte le ragioni. Ciro ha dato un contributo importante e ne esce felice a sua volta. Certo che la nazionale non ha giocato per valorizzare lui, ma per vincere. Torna da noi per fare quello che ha sempre fatto: gol a grappoli.
Va bene così, l'importante era non deprimersi e la vittoria finale ha scongiurato questa cosa. Avevo il terrore che gli toccasse qualche brutta cosa, tipo un rigore sbagliato o cose del genere.
Per fortuna non avrà sentito, letto o percepito la tempesta di merda che gli è arrivata addosso sui social.

Gasco luis veron

Re:La finale
« Risposta #61 : Lunedì 12 Luglio 2021, 01:34:45 »
Su Ciro: ha senso mettere in campo un centravanti se si gioca senza centravanti?
Ha più senso toglierlo, infatti l'Italia senza Ciro, impiegato solo per fare pressing sull'inizio azione avversaria, è andata meglio. Due o tre cross sono arrivati dopo, nei 50 e pochi minuti in cui è stato in campo ha fatto tutti i possibili movimenti propiziatori ma non ha ricevuto un pallone giocabile da attaccante.
E quindi meglio sciogliere le briglie a Chiesa, incrociare gli esterni, mettere Berardi che col cazzo che pressa.
Roberto ha vinto, ha vinto bene, mostrando un gioco bello e redditizio, e quindi ha tutte le ragioni. Ciro ha dato un contributo importante e ne esce felice a sua volta. Certo che la nazionale non ha giocato per valorizzare lui, ma per vincere. Torna da noi per fare quello che ha sempre fatto: gol a grappoli.
Va bene così, l'importante era non deprimersi e la vittoria finale ha scongiurato questa cosa. Avevo il terrore che gli toccasse qualche brutta cosa, tipo un rigore sbagliato o cose del genere.
Per fortuna non avrà sentito, letto o percepito la tempesta di merda che gli è arrivata addosso sui social.

Il bel gioco questa nazionale non l' ha mai epresso contro squadre di rango: parlo solo per gusti personali ma secondo me a livello di gioco questa e' una delle piu' brutte nazionali che io abbia mai visto (parlo dell' Italia).

L' Italia con il bel gioco io me la ricordo solamente ai tempi di Vicini: questa cosa e' uscita con le grandi nazionali.

Abbiamo vinto grazie ad una grande organizzazione difensiva e al miglior poetiere del Mondo: complimenti a Mancini che ha saputo andare sul pragmatico ma il bel gioco e' un altro.

In questo Europeo (e va' detto), in pochi ho visto giocare bene (forse a causa anche di una stagione molto particolare con impegni triplicati).

L' importante e' aver vinto: personalmente puntando tutto sull' roganizzazione difensiva e lasciando alle iniziative personali la parte offensiva (da qui' molti egoismi da parte delle ali di attacco).

L' Italia ha giocato meglio con il falso nove ma solamente perche' e' riuscita a tener palla: ha concluso pure meno rispetto a quando c'era Ciro a parte il gol che e' avvenuto in una mischia in area di rigore.

In quel momento l' Inghilterra era MOLTO CALATA FISICAMENTE PER POI RISALIRE: e a quel punto, Mancini ha rimesso l' attaccante centrale  (Belotti), per riportare il pressing che Insigne non portava.

Il centravanti nella nazionale deve essere il primo difensore aggiunto: e' il centravanti che deve portare il pressing.

Poi si passa ad una fase dove sembra che giochiamo meglio perche' teniamo il pallone in orizzontale ma senza esser pericolosi (con il falso nove), per poi rimettere il secondo centravanti (Belotti), per riportare il pressing.

Contando su una fase difensiva organizzata, contando sulla migliore coppia centrale di difesa, sul miglior schermo davanti alla difesa (Jorginho), e il fuoriclasse Donnarumma puoi permetterti di andare ai supplementari e ai rigori (perche' Giggio sai che ai rigori ti fa' la differenza).

Abbiamo vinto cosi: merito a Mancini.

Ma per quel che mi riguarda l' Italia non fa' un bel gioco.

L' importante era vincere: spero che anche Immobile verra' giudicato in base a questo contesto alteimenti sarebbe sleale (puo' giocar bene il cebtravanti in una squadra che gioca per difendersi attraverso il gioco?).

Pressing e tenere palla orizzontalmente: parliamo di una difesa organizzata ma pur sempre di difesa.

Non tutti la sanno fare cosi' quindi merito a Mancini!

C.Ronaldo nell' Italia non potrebbe giocare perche' non porterebbe il pressing: si dovrebbe cambiar gioco.

Spero di aver reso l' idea.





Offline chemist

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Re:La finale
« Risposta #62 : Lunedì 12 Luglio 2021, 02:12:00 »
Abbiamo riportato la chiesa ehm il calcio al centro del vill. ehm dell'europa. Inglesi che gia' galvanizzati dalla brexit, dalla vittoria contro la germania e dal successo con i vaccini,  si giocavano la finale in casa e aspettavano solo questa partita per sancire la supremazia albionica su un'europa oramai lontana ed inferiore.
Ed invece (come in merde liverpool) col cappio, il dio del calcio ha deciso diversamente. L'Italia ha impedito lo scempio e io da domani li continuero' a prendere per il culo e a camminare a testa alta. Questa partita per me e' stato un altro 26 maggio.

 :timcup2 :timcup2 :timcup2 :timcup :coppanfaccia :coppanfaccia

Gasco luis veron

Re:La finale
« Risposta #63 : Lunedì 12 Luglio 2021, 03:16:50 »
Abbiamo riportato la chiesa ehm il calcio al centro del vill. ehm dell'europa. Inglesi che gia' galvanizzati dalla brexit, dalla vittoria contro la germania e dal successo con i vaccini,  si giocavano la finale in casa e aspettavano solo questa partita per sancire la supremazia albionica su un'europa oramai lontana ed inferiore.
Ed invece (come in merde liverpool) col cappio, il dio del calcio ha deciso diversamente. L'Italia ha impedito lo scempio e io da domani li continuero' a prendere per il culo e a camminare a testa alta. Questa partita per me e' stato un altro 26 maggio.

 :timcup2 :timcup2 :timcup2 :timcup :coppanfaccia :coppanfaccia

Grande, Chemist: da Campione d' Europa spiega loro le regole della sportivita', della cultura del saper perdere ovvero, la cultura della sconfitta ormai dimenticata in questa triste societa' dove solo chi vince, vince e chi perde, perde.

Cita loro anche Pasolini che in questa societa' preferiva perdere piuttosto che vincere perche' tutto si basa sull' estremizzazione della competizione (dottrina della societa' consumista): e' normale che nello Sport si giochi sempre per vincere ma chi perde e arriva secondo (in Mondovisione!), dovrebbe onorare quel secondo posto a favore dello Sport e non dovrebbe strapparsi la medaglia dal collo in quel modo cosi' osceno.

La rabbia ci sta' tutta ma durante una premiazione deve esser presente anche la cultura della sconfitta che mi dispiace dirlo, stasera gli inglesi proprio non hanno avuto.

Sono stati pessimi fin dai primi fischi durante il nostro inno (cosa ben precisata da Bonucci).

Da una sconfitta (anche se Sportiva e a maggior ragione sportiva), si puo' sempre migliorare: e' ora che gli inglesi (ovviamente non mi riferisco all' intero popolo inglese ma solo ad alcuni e in particolar modo ai calciatori di stasera che si son tolti la medaglia dal collo fino ad arrivare a Shearer e a Lineker), ammettano di non esser i migliori in tutto (soprattutto a livello di sportivita' e signorilita').

Hanno fischiato Chiesa che si era fatto male in maniera evidente: avrai tanto da fare, Chemist nei prox mesi.

Dovrai insegnaroro la VERA  sportivita' e la cultura della sconfitta: cosa che molti inglesi che seguono il Tennis evidentememte hanno ma che non hanno gran parte dei tifosi che seguono il calcio fino ad arrivare ai calciatori i glesi, stessi (o, ex calciatori), che abbastanza arcaicamente si permettono di prendere in giro i calciatori italiani accusandoli di buttarsi quando in finale loro,  sono arrivati grazie ad un tuffo di Sterling.

Da secondi, questa parte di inglesi (non generalizzo mai e ci mancherebbe), imparino dai primi e cioe': dai "Campioni d' Europa".

Ecco, questa frase lapuoi dire con tutta l' enfasi del mondo per prenderli per il culo....ahhh....ahhh

Buonanotte e buon-divertimento, Chemist!


Offline chemist

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Re:La finale
« Risposta #64 : Lunedì 12 Luglio 2021, 03:36:05 »
Grazie Gasco, sono sicuro che mi divertiro'

E per rinforzare la metafora della finale di coppa campioni del 1984:



Idioti!

Offline Il frigorifero

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Re:La finale
« Risposta #65 : Lunedì 12 Luglio 2021, 06:52:08 »
A Immobile non hanno dato una palla decente in tutto l'europeo.

Fossi in lui ai mondiali non ci andrei.

Così vediamo Belotti e Ciccio Caputo le valanghe di gol che segneranno...
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

ThomasDoll

Re:La finale
« Risposta #66 : Lunedì 12 Luglio 2021, 09:18:25 »
A Mancini il campionato europeo
A Scaloni la coppa America.

I trigorioti ci avrebbero fatto le maglie celebrative giallorosse.

L'emozione che mi dà vincere con l'Italia è il 10% di quella che provo a vincere con la Lazio, ma l'immobileide è una cosa stucchevole da qualunque parte la si guardi: giocava l'Italia, doveva vincere l'Italia, ha vinto l'Italia. Ciro festeggia, piange, gira felice per il campo. Ha segnato e fatto segnare, ha dato tutto. l'Italia ha vinto.
Giocatori e tecnici con i nostri colori addosso trionfano ovunque.
Un pizzico d'orgoglio in più ci potrebbe stare.

Offline ferrarimax

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Re:La finale
« Risposta #67 : Lunedì 12 Luglio 2021, 09:20:20 »
Ieri gli ex europei hanno mostrato il meglio di loro che conosciamo, incivili, senza rispetto, manica di alcolizzati rissaioli , sportivi con il binocolo....
Io a differenza di altri ho visto una grande Italia,tolti i 10 minuti iniziali ha giocato una sola squadra, altri che praticavano un catenaccio all inglese..
Troppo felice per tutti gli italiani che vivono in quel piovoso paese .

Offline Davide

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Re:La finale
« Risposta #68 : Lunedì 12 Luglio 2021, 09:30:41 »
Solida italia, penso che se non avessero segnato al secondo minuto, gli inglesi avrebbero preso l'imbarcata, cosi invece, appena trovato il gol, molto casuale visto poi l'andamento della gara, si sono posizionati dietro sperando nel miracolo, cosi non e' stato, andate a farvi un'altra birra va, ciao merde.

geddy

Re:La finale
« Risposta #69 : Lunedì 12 Luglio 2021, 10:43:28 »
Suonerà blasfemo, ma la partita la cambia Cristante.

geddy

Re:La finale
« Risposta #70 : Lunedì 12 Luglio 2021, 10:48:03 »
Non capisco il definire osceno il togliersi la medaglia del secondo posto. Perdi ai rigori, ci sta. La conserveranno a casa.

Offline Karmilla

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Re:La finale
« Risposta #71 : Lunedì 12 Luglio 2021, 11:52:43 »
Togliersi la medaglia del secondo posto è un gesto comune, quindi non ha senso rimproverarlo solo agli Inglesi: lo fanno quasi tutti, in tutte le finali calcistiche, CL inclusa.

Detto questo, rimane bruttino e poco comprensibile.

Gli inglesi si sono attirati un'antipatia incredibile. Ho fatto un giro su alcuni video di Youtube, e l'Italia riceve complimenti da ogni dove... non solo da Scozzesi e Indiani, che è perfettamente comprensibile, ma anche da Francesi e Tedeschi!
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline Er Matador

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Re:La finale
« Risposta #72 : Lunedì 12 Luglio 2021, 12:40:29 »
Partita iniziata nel peggiore dei modi su tutti i fronti.

Primo: i fischi al nostro inno nazionale.
Una barbarie assoluta, che Wembley ha tributato in maniera metodica a tutte le squadre ospiti: persino a Flowers of Scotland, giuridicamente roba loro, che la Regina Elisabetta II ha intonato più volte in tribuna durante la sua esecuzione.
Ci si era abituati a considerare gli stadi inglesi come templi, coi loro nomi evocativi e i minuti di silenzio vero e assoluto, da pelle d’oca, ma evidentemente non è più così.
Chissà se e quanto ha contribuito la loro trasformazione in celle frigorifere col nome dello sponsor.
Secondo: il vergognoso e servile inginocchiamento, un’apologia di reato condivisa da entrambe le squadre.
Terzo, a almeno cominciamo a parlare di calcio: il gol incassato a freddo.

Bravo Southgate a intuire che lo spauracchio Sterling avrebbe funzionato da catalizzatore di tutte le attenzioni, raddoppiando la presenza sulla corsia con le sovrapposizioni di Trippier.
Meno brava la difesa azzurra, che però concede a Shaw un angolo di tiro ristretto sul quale basterebbe coprire il primo palo.
Peccato che Donnarumma si trascini in materia difetti di fabbrica non corretti, vuoi perché la formazione tecnica nel ruolo è assai più approssimativa rispetto a un tempo, vuoi perché è difficile continuare a imparare calcio quando si è ricoperti d’oro già da giovanissimi.

Buona, in compenso, la reazione dei ragazzi di Mancini: che non perdono la testa, evitano di rovesciarsi in avanti e gestiscono senza troppe conseguenze i problemi non risolti sulla catena di sinistra.
Accompagnando così al suo naturale esaurimento la sfuriata iniziale dell’Inghilterra, che si riduce presto alla mera difesa del vantaggio attorno a una difesa imperforabile su azione.
L’Italia adotta una strategia più adatta a Twickenham che a Wembley: giocare palla su palla, alzando il baricentro e avvicinandosi di squadra alla linea di meta.
Un approccio che lascia spazio agli episodi, l’unico grimaldello in grado di forzare una partita chiusa alle soluzioni collettive.
E il gol del pari arriva appunto da una situazione casuale quanto poco limpida, con Verratti pronto a una per lui insolita conclusione aerea e il tap-in di Bonucci per una meritatissima soddisfazione personale.

Sarebbe forse il caso di forzare il blocco dando una chance alla coppia Immobile-Belotti; invece il Ct prosegue sulla strada tracciata, togliendo il centravanti biancoceleste – al solito bullizzato dall’assetto tattico – per il falso nueve già proposto con la Spagna.
Stavolta va meglio: anche per merito di un Cristante, sin qui impiegato con regolarità inspiegabile, che aggiunge fisicità e forza d’urto in mezzo al campo.
Azzurri che guadagnano campo e mantengono il pallino del gioco, anche nei supplementari, ma senza creare più di tanto.
L’occasione migliore capita a un visibilmente intimorito Berardi, mentre Belotti conferma la scarsissima incisività sul fronte offensivo.

Rigori, dunque, con gli Azzurri che sbagliano ancora per primi e un pizzico di fortuna sul palo di Rashford: l’unico, insieme all’impeccabile Maguire, ad aver veramente spiazzato Donnarumma.
Sbagliano i due subentrati appositamente per i tiri dal dischetto, che hanno scontato l’ingresso a freddo e la focalizzazione del loro contributo su una responsabilità già pesante.
Non è, in questo Europeo trionfalmente concluso, la prima serie dagli undici metri in cui si è verificata una circostanza simile; e forse l’idea di inserire un giocatore esclusivamente come rigorista comincia a sapere di muffa.
Jorginho, dopo la sconcertante prova di freddezza contro la Spagna, cede l’urlo finale al portierone ex Milan: merito di Pickford, che ne ha studiato l’esecuzione in semifinale evitando di abboccare alle sue finte.
Per fortuna c’è ancora un match point, sfruttato al meglio.

E qui un pensiero, con un Ct e uno staff di ex doriani e laziali, va a un’altra gloria condivisa dai due club: Siniša Mihajlović.
È stato lui, in un Milan con poco tempo per aspettare i giovani e in un ruolo nel quale si matura più tardi, a promuovere titolare il sedicenne Donnarumma.
Se Gigio è qui a sollevare il mondo col titolo di miglior giocatore della competizione – chi scrive l’avrebbe assegnato ex aequo alla coppia Bonucci-Chiellini, vero marchio a fuoco sul torneo, ma va bene così – il merito spetta anche a lui.
E a un coraggio di cui pochi allenatori avrebbero dato prova.


P.S. Un doveroso riconoscimento a chi ci ha creduto sin dal primo giorno, e non ero fra quelli.
In compenso, ho intuito che l’Inghilterra avrebbe assorbito i limiti di personalità del suo Ct, compresa la maledizione dei rigori che sembra incombere su di lui.
Dove si era fermato il Southgate giocatore? In un Europeo, a Wembley, a undici metri dal traguardo.
Del resto, bastava ricordare l’Under 21 degli Europei 2017, che aveva assemblato per poi cederla in corsa dopo l’approdo alla Nazionale maggiore.
Perse in semifinale, ai rigori, contro la Germania.

Offline Ataru

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Re:La finale
« Risposta #73 : Lunedì 12 Luglio 2021, 13:13:25 »
cristante? veramente? è riuscito a far rimpiangere il peggior barella mai visto dalle "notti magiche" del '90. non fosse stato per un chiellini immortale avrebbe causato altri due gol delle merde inglesi
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Ataru

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Re:La finale
« Risposta #74 : Lunedì 12 Luglio 2021, 13:17:10 »
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Whistle

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Re:La finale
« Risposta #75 : Lunedì 12 Luglio 2021, 13:23:29 »
cristante? veramente? è riuscito a far rimpiangere il peggior barella mai visto dalle "notti magiche" del '90. non fosse stato per un chiellini immortale avrebbe causato altri due gol delle merde inglesi

Il lavaggio del cervello di stampo giallozozzo, portato avanti da anni, ormai inquina anche i giudizi di alcuni partigiani Laziali.

geddy

Re:La finale
« Risposta #76 : Lunedì 12 Luglio 2021, 13:29:19 »
Non proprio, ha tenuto bene il lato destro del centrocampo ed ha dato il suo contributo al palleggio insistito dei nostri nel secondo tempo. Azzeccato, non so quanto voluto, il tenere Emerson alto. Inspiegabile la presenza di Spinazzola nelle partite precedenti. Giocatore, l'italo brasiliano, di livello nettamente superiore.
Gli inglesi perdono nel momento che decidono di usare il popopo come coro.

Gasco luis veron

Re:La finale
« Risposta #77 : Lunedì 12 Luglio 2021, 13:56:48 »
Togliersi la medaglia del secondo posto è un gesto comune, quindi non ha senso rimproverarlo solo agli Inglesi: lo fanno quasi tutti, in tutte le finali calcistiche, CL inclusa.

Detto questo, rimane bruttino e poco comprensibile.

Gli inglesi si sono attirati un'antipatia incredibile. Ho fatto un giro su alcuni video di Youtube, e l'Italia riceve complimenti da ogni dove... non solo da Scozzesi e Indiani, che è perfettamente comprensibile, ma anche da Francesi e Tedeschi!

Si ma altri non si ergono a paladini dello sport o, della sportivita': poi sia chiaro che io non mi rivolgo a tutto il popolo inglese ma solo a quella parte piu' spocchiosa.

Come quando difendo Immobile: mi rivolgo a quella parte di italiani in malafede.

Generalizzare e' l' errore piu' grande che un uomo in mondo teoricamente civile, possa fare: io, tifo le bandiere nello sport e nel gioco perche' nel sociale per me le nazioni sono come dei recinti e ora spieghero' cosa significa.


Se nasci per 1 solo Km in un altro confine, ti insegneranno ad adulare quella bandiera, ti insegneranno una cultura diversa e anche il tuo modo di vivere sara' diverso.

Soprattutto ti insegneranno ad odiare tutti gli altri (non sempre dipende dai recinti in cui ti troverai): ma non abbiamo come essere umani tutti lo stesso DNA?

Allora, penso che le nazioni siano dei recinti che servono per disunire la popolazione mondiale affinche' non si trovi una forma di unione contro il sistema di potere (o, le varie forme di potere nel tempo, come il consumismo capitalista dell' epoca moderna-attuale).

Io, accetto la competizione solo nello sport e nel gioco in quanto per me siamo tutti esseri umani e non ha senzo vivere nella competizione: il consumismo capitalista e' la forma di potere che invece piu' fa' vivere quotidianamente attraverso la competizione.

Semmai, io combatto la differenza tra classi sociali create dallo stesso sitema di potere che imperversa nel tempo e nella storia dell' uomo.

Se nasci 1 solo Km dall' altra parte prenderai tutto dalla cultura di quel territorio e ti addestreranno ad amare la bandiera di quel territorio.

In sostanza;  se nasci 1 Km di qua prenderai la cultura italiana e ti addestreranno ad amare la bandiera italiana mentre se nasci q solo Km di la' prenderai la cultura francesce e ti addestreranno ad amare la bandiera francese.

1 solo Km di distanza puo' cambiare la vita di una persona: e questo e' totalmente illogico anzi, e' assolutamente logico in un mondo dove i recinti sono stati creati appositamente per controllare il popolo e per disunirlo affinche' non ribalti mai completamente lo stesso sistema di potere.


Pensateci: senza i recinti delle nazioni, ci sarebbe rivalita', ci sarebbero guerre, ci sarebbero attriti tra popolazioni?

No.

Le nazioni sono dei recinti nati con lo scopo di controllare i popoli senza mai farli unire contro i potenti; non e' complottismo o, terrapiattismo: chiedete a Nietzsche, Carmelo Bene, a Pasolini a Mauro Biglino al Prof. Oddifreddi, a Kant, ecc.


Detto questo, i recinti qualcosa di buono hanno creato: la diversita' di culture con tante tante cose interessanti e fondamentali che il sistema di potere non poteva prevedere.

Basterebbe, solamente vivere nei propri recinti rispettando tutte le altre forme di cultura oltre alla propria: ma il consunismo capitalista e' nato proprio per evitare che questo avvenga basando la sua forma di potere sulla competizione estrema tra i popoli e tra le diverse culture quando la vera lotta dovrebbe essere quella tra  classi sociali.

Di conseguenza quando per vivere bisogna competere ogni giorno, lottare, e confrontarsi con ignoranti di altri recinti (spessissimo anche con i propri recinti), dove non viene rispettata la tua forma di cultura allora la vita diventa una vera lotta e per sopravvivere dovrai per forze di cose difenderti portando a testa alta la tua cultura come individuo e inevitabilmente del tuo paese dove sei nato (con i suoi pregi e difetti, se e' questo il punto in cui verrai colpito perche' altrimenti basterebbe la cultura individuale in un mondo civile).

Ma questo avviene perche' si e' creato in sistema basato sull' ignoranza, sulla competizione e sul far prevalere la propria cultura rispetto alle altre (a volte a tutti costi e con arroganza).

Di fronte a tutto questo non rimane che difendere se stessi attraverso la proria cultura e la propria bandiera: ma tutto nasce da un anomalia nel modo di pensare che il sistema ci impone da millenni (i recinti sono nati proprio per questo scopo!).

E poiche' ogni giorno dobbiamo sopravvivere come individui in una societa' prettamente incivile che non rispetta l' altro e non rispetta la diversita' e le altre forme di cultura, la conseguenza non puo' che esser quella di alzare la testa facendo conoscere anche la propria cultura (pero' cercando di rispettare SEMPRE  le altre culture per non ripetere lo stesso errore della massa ignorante).

Poi, per me nello sport e nel calcio: w la competizione!

Ma nel calcio e nello sport in questo sistema mal costruito si nascondono le sofferenze sociali della competizione giornaliera del contesto in cui viviamo.

Per chi si trova all' estero non deve esser facile: e una vittoria all' Europeo rappresenta non solo una manifestazione sportiva ma anche una rivalsa sociale nei confronti di chi vuole imporre in qualche modo la propria cultura senza rispettare le altre.

Perche' probabilmente non si ha la curiosita' di capire e di studiare altre forme di cultura oltre alla propria: invece, la cosa piu' bella che possa esistere e che l' uomo puo' sfruttare e' prorio la curiosita' nel capire e nel cercar di comprendere le altre forme di cultura.

Le cose piu' belle che invadono la "Scienza" e l' "Arte", sono le contaminazioni: la contaminazione di due o, piu' culture diverse portano alla fusione e alla nascita di un qualcosa di nuovo e di diverso.

Questo procedimento porta all' "invenzione", alla "scoperta", sia nel campo scientifico che in quello artistico.

Scienza ed Arte (che dovrebbero essere l' esatto opposto), trovano il loro punto di incontro proprio nella fusione, nella sperimentazione, nella ricerca e nella contaminazione attraverso la curiosita' dell' uomo: ecco, la vera cultura dell' uomo e' la curiosita' e la voglia continua di conoscere ed imparare.

E' questa la vera nobilta' umana (e non sociale intesa come classe sociale).

Ma per vivere nel mondo della competizione (nonostante siamo nell' era del 2021), in un mondo fatto soprattutto di ignoranti, l' unica arma e' combattere quotidianamente dentro il recinto (o, i piu' recinti), dove si vive.

Magari stando in altri recinti che non il proprio questa forma di anti-cultura per le altre forme esistenti culturali diventa piu' forte proprio perche' attraverso l' ignoranza viene meno la curiosita' della conoscenza per il conoscere.

In questo  caso uno si difende come puo' con tutti i mezzi civili che esistono: ed una manifestazione sportiva in questo particolare periodo (ma lo e' stato anche in periodi passati ancor piu' aspri), puo' aiutare la propria quotidianita' come forma di rivalsa rispetto all' ignoranza di chi non rispetta in generale la cultura altrui ma che vive con noi fisicamente ogni giorno.

Per questo la vittoria dell' Italia assume un valore importante anche nel Sociale anche guardando la siruazione geo-politica e culturale che inevitabilmente ricade nel sociale e sui cittadini del ceto medio, basso ma non certamente su quello ricco e sul sistema di potere che e' l' artefice di tutto questo.

Alla fine diventa sempre una lotta tra classi sociali: nell' era dell' economia tutto torna.

E una vittoria dell' Italia ad un Europeo puo' migliorare anche la vita quotidiana (magari per un breve periodo), degli italiani sparsi per l' Europa poiche' il messaggio che arriva e' molro forte a livello Sociale.

Lo sport e' anche Socialita': soprattutto in quest' epoca.










Offline Fabio70rm

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Re:La finale
« Risposta #78 : Lunedì 12 Luglio 2021, 14:27:15 »
Intanto si portano avanti nel lavoro e si vedono già trionfanti nel Mondiale prossimo....dimenticando che dovranno rendere conto a Brasile, Argentina, Germania (sicuramente non la brutta copia di questo europeo), Spagna, Francia...e se le superano e poi si trovano di nuovo noi in finale?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Karmilla

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Re:La finale
« Risposta #79 : Lunedì 12 Luglio 2021, 14:50:05 »

Pensateci: senza i recinti delle nazioni, ci sarebbe rivalita', ci sarebbero guerre, ci sarebbero attriti tra popolazioni?


Assolutamente sì.

Lo Stato-nazione è un concetto relativamente recente. Se vogliamo attenerci alla periodicizzazione canonica, nasce con la pace di Westfalia, quindi nel 1648. L'umanità si scannava allegramente anche prima.

Il problema fondamentale è che l'essere umano tende per istinto (è pur sempre un animale, i gatti fanno altrettanto) a dividere il mondo in "noi" e "loro".
Il concetto di "nazione" è un modo per operare questa divisione, per decidere chi è "noi" e chi è "loro". Ma l'istinto a dividere esisteva prima che emergesse questo concetto ed esisterà dopo. Semplicemente, semmai il concetto di nazione dovesse passare di moda, si troverebbero o recupererebbero altri criteri.

(Fine OT. Se vogliamo continuare questa interessante discussione magari apriamo un topic apposito.)

Due parole sul pubblico inglese.

Credo vada fatta una distinzione tra atteggiamenti dei singoli ed atteggiamenti collettivi. Leggo moltissime critiche agli Inglesi per il fatto che Rushford, Sancho e Saka stiano ricevendo insulti razzisti sui social media, e non mi sembra giusto. Come tifosi laziali sappiamo meglio di chiunque altro che contro gli imbecilli che infestano le tue fila poco puoi fare: detto altrimenti, se 10.000 pezzenti danno del nero con la g ad un ragazzo di 19 anni che ha avuto le palle di caricarsi di una responsabilità che non avrebbe MAI dovuto avere, c'è poco che gli altri 59.990.000 possano fare per impedirglielo.

Stessa cosa per il laser puntato in faccia a Schmeichel, o per gli insulti rivolti a famiglie danesi e a tifosi italiani: sono gesti pessimi e i loro autori vanno puniti, ma non mi sembrano sintomo di una tendenza collettiva.

Diverso è il caso per altri atteggiamenti, questi invece largamente diffusi e che hanno fatto pessima pubblicità agli inglesi. Due su tutti: la spocchia con cui la vittoria veniva data per certa (addirittura parlando di vacanza... anche se lì credo c'entri molto la volontà di Boris di cavalcare l'onda in caso di vittoria) e l'oltraggio sistematico all'inno avversario.

Per carità: è noto che in passato anche noi abbiamo fischiato degli inni (l'episodio con l'Argentina è il primo che viene in mente): ma non mi pare che se ne faccia una pratica costante e sistematica. Anzi, a me è sempre stato detto che l'inno è sacro e non si fischia mai, a prescindere da chi hai di fronte.

In definitiva, si sta scatenando una critica agli Inglesi che per certi versi è ingiusta ed esagerata; ma questi ultimi farebbero bene a riflettere su alcuni comportamenti oggettivamente pessimi, che hanno fatto sì che TUTTI i paesi eccetto l'Inghilterra si schierassero con noi.
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)