Da LA REPUBBLICA di oggi, lunedì 26 luglio
1) IL SOTTOSEGRETARIO GIRO: "STADI ROMA E LAZIO PRONTI ANCHE IN 3 ANNI" (a firma La. Sar.)
«Ora sì che possiamo aprire un confronto per i nuovi stadi di calcio nella Capitale». I tempi sono maturi per Francesco Giro, sottosegretario per i Beni Culturali, che propone di aprire un tavolo di trattative con tutti i soggetti interessati. «Convocherò Federica Galloni, direttore generale regionale del Lazio, per verificare tutti i dettagli di natura paesaggistica e ambientale implicati nel progetto di costruzione di grandi impianti sportivi», prosegue Giro. Insomma la possibilità di uno stadio per la Roma e per la Lazio si fa più vicina. «Sono ottimista - rivela il sottosegretario - si potrebbe fare un unico stadio diviso tra le due squadre così sarebbe meno complicato per una città come Roma. Tempi brevi, anche in tre anni».
2) ACQUAFRESCA-ROCCHI: SI TRATTA CON IL GENOA. E LOTITO PUNTA CAPOUE' (a firma Alberto Abbate e Giulio Cardone)
Guai a ridargli quella dannata fascia, Zauri ieri se l´è ripresa per "scherzo": era un´amichevole. C´è una maledizione che incombe sui capitani biancocelesti. Ora potrebbe colpire anche Rocchi. Lotito ha in mente un piano "diabolico": «Acquafresca? Non è ancora un discorso chiuso», ha sottolineato sabato. Perché con Preziosi sta cercando la soluzione per offrire al centravanti torinese quelle "garanzie tecniche" che lui chiede. L´idea è mandare Rocchi sotto la Lanterna per far spazio ad Acquafresca: il capitano l´ha stroncata sul nascere. Cambierà idea? Pellè spera di no, lui è disponibile a fare il "portatore di borracce" pur di sbarcare a Roma.
Intanto la Lazio si tuffa a capofitto nell´operazione Hernanes. I contatti col San Paolo proseguono e Reja ha già dimenticato Boateng, parla solo del regista brasiliano: «Sarebbe perfetto accanto a Ledesma e Matuzalem». Ma la concorrenza è agguerrita: è ripartito anche l´assalto del Palermo. «Abbiamo alternative di livello», ha assicurato Lotito. Piace tanto Etienne Capouè, 22enne del Tolosa: il playmaker francese, originario del Guadalupe, è valutato 8-9 milioni. Con caratteristiche diverse non dispiace neppure il compagno franco-maliano Moussa Sissoko: il Tolosa non lo cede per meno di 12 milioni. L´ex Lione Goulon, svincolato, potrebbe tornare di moda, a meno che non finisca prima al Milan. E sul taccuino di Lotito e Tare c´è pure Gelson Fernandes, centrocampista svizzero 23enne del Saint-Etienne.
Oggi incontro cruciale a Milano col Parma per Antonelli: o si chiude entro 48 ore o rompe. Reja lo ha scelto come erede di Kolarov: «Al presidente l´ho detto, voglio solo acquisti mirati, importanti, altrimenti rimaniamo così». Contro il Belluno (4-0: al 27´ Di Mario, 54´ Stendardo, 62´ Gonzalez, 86´ Kozak) d´altronde si è visto ancora uno splendido Cavanda. Nel primo tempo Lazio con 4-3-3.
Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, lunedì 26 luglio
1) COPPA ITALIA, OGGI SORTEGGIO IN LEGA (senza firma)
Oggi, alle ore 12, presso la Lega Serie A si terrà il sorteggio degli accoppiamenti della Coppa Italia Tim Cup.
2) GIRO: "NEL 2013 NUOVO STADIO PER IL CALCIO" (senza firma)
Stadi di Roma e Lazio, dove eravamo rimasti? Innanzitutto, si pensava fossero due, almeno nei progetti di Sensi e Lotito. E invece... «domani (oggi, ndr) convocherò il direttore generale regionale del Lazio per i Beni Culturali, Federica Galloni, per verificare tutti i dettagli implicati dal progetto di un grande impianto sportivo», ha detto ieri il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro. «Sono ottimista — giura —, Roma potrà avere un suo nuovo straordinario stadio anche in tre anni se lavoreremo insieme, Governo, Comune e Regione. Io ci credo e spero che ci credano anche i miei interlocutori del Comune e della Regione». La Sensi e Lotito che ne pensano?
3) MERCATO, IDEA SCAMBIO ROCCHI-ACQUAFRESCA. CENTROCAMPO, IL NOME NUOVO E' MOUSSA SISSOKO (a estratto a firma Cieri-Calvi-Di Feo)
Oggi Lotito e il Parma avranno il primo incontro per Antonelli: vanno limate alcune differenze (gli emiliani vogliono 4 milioni per la metà, la Lazio offre un po’ meno), ma l’affare può andare in porto. A centrocampo la nuova idea di Lotito è Moussa Sissoko (Tolosa, costa sugli 8-10 milioni). E ci sono ancora speranze per Acquafresca, che sogna sempre il Cagliari. L’ultima idea è quella di un eventuale passaggio al Genoa di Rocchi, scambio che renderebbe meno affollato l’attacco (una delle remore della punta). Rocchi però difficilmente accetterà la cessione.
4) BENE ZARATE, MA LA LAZIO SCOPRE KOZAK (a firma Stefano Cieri)
Amichevole: 4-0 al Belluno
Bene i giovani, un po’ affaticati gli «anziani», ma il cocktail basta e avanza per consentire alla Lazio di superare per 4-0 il Belluno, secondo test in due giorni, il quinto dall’inizio del ritiro. Reja prova il 4-3-3 nel primo tempo, esperimento reso necessario dall’esigenza di assecondare al meglio le caratteristiche di Zarate. E l’argentino in effetti si esalta, anche se non riesce ad andare in gol (anche per le belle parate di Miniati prima e Falcone poi).
A sbloccare il risultato ci pensa così il diciannovenne Di Mario, chiamato qualche giorno fa da Roma per rimpinguare un reparto avanzato decimato dagli infortuni. A chiudere le marcature provvede l’altro baby Kozak, al settimo gol in cinque partite: per il ceco un’estate decisamente positiva, che potrebbe aprirgli le porte della prima squadra. Di Stendardo e dell’uruguaiano Gonzalez le altre marcature nel corso di una ripresa nella quale Reja ha riproposto il vecchio e collaudato 3-5-2.
5) RICETTA REJA: 4-3-3 E ACQUISTI MIRATI. COME HERNANES (a firma Stefano Cieri)
Avanti adagio, ma avanti. La costruzione della nuova Lazio (che per adesso somiglia ancora troppo alla vecchia) procede a piccoli passi. Il suo «papà» però non si preoccupa. Tutt’altro. Anzi, Edy Reja è contento così. Forse perché ha previsto una crescita lenta della sua creatura (quest’anno non ci sono coppe e il campionato comincerà solo a fine agosto) o forse perché è meglio stare lontano dai riflettori, almeno all’inizio. Fatto sta che il tecnico goriziano, al quinto test in due settimane, promuove a pieni voti la sua Lazio, anche se la squadra non è che stia facendo sfracelli.
«Le cose procedono secondo la tabella di marcia – dice al termine del 4-0 sul Belluno - Stiamo giocando tanto e ci stiamo allenando duramente. E’ normale che le gambe siano pesanti e che il rendimento ne risenta. La brillantezza arriverà più avanti. Per ora mi accontento della disciplina tattica e di una manovra che, sia pur a ritmi lenti, si sviluppa esattamente come deve. Non è poco, credetemi». Anche perché il tecnico, oltre a tutti gli uomini a disposizione, sta anche alternando diversi moduli. Quello base resta il 3-5-2, ma Reja ha provato pure il 3-4-2-1 e, ieri a Belluno, il 4-3-3. «Lo conosco bene, visto che era il mio modulo all’inizio della carriera. Per la Lazio può essere una valida alternativa». Soprattutto per esaltare al meglio le caratteristiche di Zarate. «E’ vero, lui con questo sistemadi gioco si può esprimere al meglio. Se lo vedremo ancora? E’ probabile. Ma dipenderà anche da eventuali nuovi arrivi».
E veniamo così al punto. Questa Lazio soddisferà pure Reja, ma resta una squadra incompleta. «Sicuramente, ma non bisogna aver fretta. Anche perché non abbiamo bisogno di prendere giocatori tanto per comprare. Ci servono solo acquisti mirati, che contribuiscano davvero ad elevare il tasso qualitativo della squadra. In caso contrario, meglio restare così. Siamo già tanti, non avrebbe alcun senso prendere giocatori di secondo piano». Hernanes, di cui si continua a parlare, sarebbe sicuramente bene accetto. «E’ un elemento di qualità, sarebbe un ottimo acquisto. Problemi di convivenza con Matuzalem e Ledesma? No, il modo di farli coesistere ci sarebbe senz’altro».
In attesa di acquisti di qualità, Reja valuta attentamente quelli che sono già arrivati. Tra questi ci sono i due uruguaiani Pintos e Gonzalez, sempre a rischio taglio. «Si stanno comportando molto bene (ieri Gonzalez ha anche segnato uno dei quattro gol della Lazio, ndr). Bisogna però avere pazienza con loro. Arrivano da una realtà completamente diversa: mi hanno detto che in due settimane con noi hanno lavorato quanto hanno fatto nell’intera ultima stagione. Presto per dire se potranno essere o meno utili alla causa. Ma, sotto il profilo dell’impegno, sono già stati promossi».
6) DA KOZAK A CAVANDA. QUEI BABY SCATENATI (a firma Stefano Cieri)
Lazio promossa con riserva. I suoi giovani, invece, promossi a pieni voti. Il test di ieri col Belluno ha confermato l’ottimo momentodi Kozak, Cavanda e Perpetuini, cui si è ora aggiunto pure Di Mario. Reja li osserva, li coccola e li esalta. E loro lo ripagano. Il laterale belga-angolano è la grande rivelazione dell’estate. «Mi sta davvero ben impressionando», si è lasciato scappare ieri Reja. Contro il Belluno lo ha impiegato nella mezzora finale, dopo gli ottimi 60 minuti disputati 24 ore prima contro il Vicenza.
Reja non lo dice apertamente, mala sensazione è che lo voglia aggregare in pianta stabile alla prima squadra. Anche per questo lo sta provando tanto a destra (fascia di sua competenza) quanto a sinistra. Potrebbe essere un’alternativa sia a Lichtsteiner sia al sostituto di Kolarov. Anche Kozak ha ottime chance di restare. A Belluno ha realizzato il settimo gol in cinque partite. E’ il capocannoniere dell’estate laziale, chi l’avrebbe mai detto.
A Belluno ha segnato il primo gol con la Lazio dei grandi pure Di Mario. Per lui il futuro stagionale è già delineato: tornerà con la Primavera. Mail suo breve stage è iniziato come meglio non poteva. Anche per Perpetuini tutto pare già deciso: prestito in serie B. Non perché la Lazio non creda in lui, ma perché il suo settore (il centrocampo) è troppo affollato. Maintanto in questi giorni sta confermando di essere un tipo che prima o poi tornerà utile alla causa biancoceleste.
