Autore Topic: Sarete complici  (Letto 3995 volte)

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Offline SunEagle

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Re:Sarete complici
« Risposta #40 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:05:03 »
Di chi va allo stadio forse si...

di chi NON ci va invece parrebbe di no. Interessa e molto.

Ed è a loro che è rivolta la 'chiamata alle armi' di domenica.. Poi magari ci scappa pure qualche special guess.. non si sa mai..
sii meno criptico per cortesia.
stiamo discutendo tra di noi per tentare di capire le posizioni di ciascuno di noi quindi, se vuoi, potresti spiegarmi cosa intendi?

PS guest.  ;)

borgorosso

Re:Sarete complici
« Risposta #41 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:07:45 »
c'è qualcuno che millanta qualche imprenditore nel taschino? oltre al meraviglioso sceicco di morabito, ça va sans dire

Offline kalle

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Re:Sarete complici
« Risposta #42 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:07:56 »
sii meno criptico per cortesia.
stiamo discutendo tra di noi per tentare di capire le posizioni di ciascuno di noi quindi, se vuoi, potresti spiegarmi cosa intendi?

PS guest.  ;)

Thank's.. Guest.. sorry...

Non c'è da esser criptici.. il sig. plastino edi i signori della cn hanno indetto questa manifestazione rivola a chi non va allo stadio per colpa di Lotito. Molti di questi signori si ritrovano sui forum e sulle pagine FB facenti parte dell'onda messianica dell'ellenico.. del morabito.. del capodaglio.. la stessa gente che dava dei pecoroni a coloro che quest'anno facevano l'abbonamento.

Mi par di capire che in pochi qui dentro si sono sentiti offesi..


Offline franz_kappa

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Re:Sarete complici
« Risposta #43 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:08:57 »
C'è di mezzo la Lazio. Quanto alle sentenze, parlerei piuttosto di scelta di campo. Chiara e inequivocabile, da parte di chi sarà complice di questa porcata.
Sei ben consapevole che il tuo è un giudizio morale. Hai diviso il campo tra buoni e cattivi e stai separando la massa: a destra i complici, a sinistra i non complici.

Il concetto di "complicità" è troppo vicino alla correità, nella tua interpretazione, per non indurre chiunque a prendere le distanze dal tuo anatema. Mica per altro: nessun laziale ha il diritto di stabilire chi è complice e chi no, chi è colpevole e chi no.

Non esistono correi, non esistono complici. Ci sono tifosi della Lazio. Che agiranno, nel bene o nel male. E dalle loro azioni concrete deriveranno eventi concreti. Di quale portata staremo a vedere.
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:Sarete complici
« Risposta #44 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:19:31 »
Sei ben consapevole che il tuo è un giudizio morale.

Certo che lo è. Qual è il problema, in un contesto generale in cui si giudicano gli "uomini" con la stessa facilità con cui si scartano caramelle? Te lo dico io qual è: è quello di introdurre un elemento nuovo: il "giudizio morale" sui "tifosi della Lazio", autoelettisi "intoccabili": nello stesso tempo in cui esprimono valutazioni personali su chiunque.

Non esistono correi, non esistono complici. Ci sono tifosi della Lazio. Che agiranno, nel bene o nel male. E dalle loro azioni concrete deriveranno eventi concreti. Di quale portata staremo a vedere.

Non sono d'accordo con lo "staremo a vedere". Basterebbe il criterio del bonus paterfamilias a stare lontani come la peste da certe manifestazioni. O vogliamo raccontarci che certi possibili sviluppi "non me li sarei mai aspettati"?

Offline pariolo 10

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Re:Sarete complici
« Risposta #45 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:21:14 »
Ma no, fanno poco più danno di un paio di zanzare.

Ma queste "conte" servono a capire tante cose. Anche del pensiero politico delle persone. Perché chi s'accoda ai cortei del PNF poi non può venirmi a parlare di democrazia e antifascismo, in altri contesti.


Per precisare visto che questo forum è letto: io P.10 non mi auguro la morte di Lotito, non sono fascista, non mi accodo ai cori contro Lotito, amo follemente la mia Lazio, che non ho mai abbandonato. Questo mi consente di avere forti dubbi sulle capacità manageriali del mio presidente dott. Claudio Lotito.

Offline ML

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Re:Sarete complici
« Risposta #46 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:26:08 »
La legittimazione, certo. E' un problema. Ma è IL problema? A me pare che il discorso sia un po' più complesso di così.
Che poi alla fine certi personaggi li "legittimiamo" da vent'anni, per il solo fatto che hanno comandato e continuano a comandare quella curva in cui, chi più e chi meno, andiamo anche noi. Domenica corriamo il rischio di legittimarli accodandoci al loro #liberalalazio, ma li legittimiamo anche quando ci uniamo ai loro (sempre più rari) cori di sostegno, o quando solleviamo i cartonicini delle loro scenografie.
Insomma, se il problema fosse solo la legittimazione dovremmo evitare di seguirli sempre e comunque: quando attentano alla stessa vita della società, quando augurano la morte al presidente, quando cantano i Ragazzi di Buda con le mani a paletta, ma anche quando sostengono la squadra o quando gridano asromammerda. Io questo non l'ho mai fatto. Io ho sempre scelto, volta per volta: questo coro lo canto, quest'altro no; questa contestazione la faccio, quest'altra no.

Ci volevo aprire un topic a parte, ma non voglio fare lo stesso errore di chi ne apre uno su Lotito ogni tre giorni. E quindi l'editoriale di Cerracchio che ho letto stamattina su LazioPolis (http://www.laziopolis.it/pap%C3%A0-che-cos%C3%A8-il-lotitismo.aspx) lo posto qui:

Citazione da: Vincenzo Cerracchio
“Papà, papà, che cos’è il lot…il lotism…il lotitismo?”
“Mia figlia Alessia mi ha fatto questa domanda a bruciapelo – racconta un amico laziale – Non sapevo proprio cosa rispondere. Ha 12 anni, la stanza tappezzata di poster biancocelesti, la maglietta di Hernanes, originale. Ci ho dovuto pensare trenta secondi. Poi le ho risposto: è la paura del passato…”
“Gli hai spiegato cosa intendevi?”, ho replicato.
“Certi laziali si portano dietro la sindrome del fallimento, la sindrome della serie C, la sindrome dei casalesi. Pensano ancora, dopo dieci anni, di essere stati salvati dal baratro da un cavaliere gentile. E’ come se avessero firmato un patto col diavolo: il peggio potrebbe sempre tornare, mi tengo la metà classifica e una coppa Italia quando capita”.
Mancano sei giorni a Lazio-Sassuolo è mi è tornato in mente questo dialogo di qualche mese fa. Un po’ surreale. Perché in nessun club italiano si parla più del proprietario che della squadra. Si parla più di una contestazione che di una partita, che poi sarebbe quella europea di giovedì. Non un’amichevole. Impensabile fino a poco tempo fa. E’ tanto ingombrante questa persona da averci costretto a coniare dei termini nuovi. Lotitismo e Antilotitismo, ma che roba è? Ci sarebbe da scomodare sociologi e non solo.
Perché, vedete, qui non ci sono più i pro e gli anti. Ormai, nell’egocentrismo che ci caratterizza, nell’autoreferenzialità dilagante (non più un popolo di commissari tecnici ma un popolo di opinionisti radio-tv-web), si sfaccettano le posizioni, i distinguo. Nascono posizioni smaccatamente anti-anti. “Lotito o non Lotito? A me interessa solo la Lazio”. Che sarebbe come dire in economia: “Teniamo l’euro o torniamo alla lira? A me interessa solo l’Italia”. Grazie tante, anche a noi. Il fatto è che tenere a qualcosa, o peggio amare qualcosa, significa anche proporre soluzioni o, al limite, scegliere, rischiare.
E allora ecco un quarto girone ancora, quello dei fatalisti: “Lotito esiste in quanto ha il 68% delle azioni. E niente lo smuoverà da una posizione di comodo e di lustro a costo zero. Tentare di scalzarlo è tempo perso”. Ce n’è anche un quinto, rigorosamente bipartisan, che rimprovera coloro che, detestando Lotito, hanno nel corso degli anni abbandonato la Lazio e torneranno, pare, una tantum a riempire l’Olimpico domenica prossima: sono i contesta-contestatori. E dicono più o meno: venite allo stadio tutte le domeniche, fatevi tutte le trasferte, e solo così acquisirete il diritto (la patente di laziale) di fischiare la dirigenza. Anche per via dei soldi che avete sborsato.
Tra un “Lotito caccia li sòrdi” e un “Lotito lavora gratis pe la Lazio, mica si dà lo stipendio come Cragnotti” ci passano distillato d’odio e amore viscerale. Ma almeno queste sono posizioni estreme, tra loro inavvicinabili. Poi ci sono i sofismi: “Sì però è vero che la crisi c’è per tutti”, “Sì però negli anni ’60 si stava peggio, non c’era una lira”, “Sì però se incassi i diritti tv e non compri nessuno, i soldi dove vanno a finire?”, “Sì però coi milioni garantiti da Sky, il dirigente lo posso fare anch’io: basta non cadere in B e campi di rendita tutta la vita”.
La singolarità, almeno per chi ha fatto della lazialità uno stile di vita, è che si discuta pochissimo dello stile applicato a Lotito. Della mole di omissioni o veri e propri falsi di mercato propinati in ogni intervista tv, laddove convince chi urla, chi minaccia; delle promesse puntualmente disattese (tipo non vendo i migliori); delle difficoltà di rapporto con gli altri club; degli sponsor rifiutati o mai presentatisi, chissà; dei toni sempre esacerbati; del latino maccheronico che lo ha trasformato in italica macchietta; della condanna contestata e della possibile decadenza. Tutto questo passa in second’ordine: quasi che il cosiddetto “generone” romano tramandatoci da Alberto Sordi o l’intero popolo de “La grande bellezza” sia un male necessario da sopportare anche nel calcio. Almeno qui a Roma.
“LiberaLazio” si chiamerà la manifestazione di domenica. E subito si è levata qualche vocina: “Se non saranno in sessantamila sarà un fallimento”. Sottolineando il “saranno” non il “saremo”. “Io vado a prescindere perché non mi sono mai perso una partita della Lazio”. Come dire: fate pure, io sono diverso. “Tanto non servirà a niente. Lunedì mattina tornerà tutto come prima”. “Le Istituzioni capiranno, loro lo hanno messo, spetta a loro togliercelo”. “Ricordate che i laziali sono sempre un bel bacino di voti: e tra un po’ ci sono le Europee”. “Lotito è radicato proprio nelle Istituzioni, gli fate un baffo”. Questo è il clima che si respira. E allora…
“Signore, signore, che cos’è l’antilotitismo?”. Mi piacerebbe rispondere: un sogno, cara Alessia. In realtà non esiste nessun Lotito. E la Lazio, da 114 anni, vola come un aquila. No, non come Olympia. Lei ha pur sempre la zampa legata a una catenella…
Vincenzo Cerracchio

Io di tutto quello che ha scritto condivido quasi niente. Mi dà enormemente fastidio leggere certe cose, per me questo è grillismo da quattro soldi applicato al tifo calcistico e una sontuosa risposta a tanta retorica demagogia l'ha data qualche giorno fa un magnifico franz_kappa (http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/fossi-lotito/msg563300/#msg563300).
Dopodiché bisogna anche prendere atto di una cosa: che non ci sono solo gli ultras fascisti/affaristi e in malafede, ma che - purtroppo - c'è una fetta sempre più larga di laziali, anche perbene (e ho usato l'editoriale di Cerracchio perché - al contrario di tantissimi suoi colleghi - lo considero una persona perbene, oltre che un bravo giornalista), che in modo del tutto miope ma in buonafede e magari con toni un po' meno truculenti rispetto agli ultras ritiene che in questo momento il bene supremo della Lazio sia rappresentato dalla fine della presidenza Lotito.
Stiamo parlando di un sacco di gente, i dati sulla prevendita di Lazio-Sassuolo sono emblematici e comunque sarebbe bastata l'esperienza quotidiana: io, nel mio piccolo, incontro sempre più laziali che la pensano in questa maniera. Nutro il massimo del disprezzo per il loro cervello e per il loro modo di essere tifosi, dopodiché ho imparato che manifestarglielo o provare a spiegargli come stanno realmente le cose non serve a nulla: perché sono impermeabili, perché ti rimbalzano automaticamente accusandoti di lotitismo; perché non ci arrivano, o non ci vogliono arrivare, perché si rifiutano di applicare al tifo gli stessi parametri di razionalità che sicuramente adoperano nelle loro vite private.
L'unica via d'uscita, l'unica maniera di recuperare alla causa tanto stolido dissenso per me è quella di cambiare forma alla protesta, che da "contro" dovrebbe almeno diventare "per". La cosa più brutta, molto peggiore di una Lazio che ristagna a metà classifica, è l'Olimpico mezzo vuoto e incarognito, in cui ormai la partita è solo il pretesto settimanale per augurare la morte a Lotito. Questa è la vera vergogna: aver quasi azzerato il sostegno alla squadra e aver intriso di negatività quell'ora e mezza a settimana in cui uno vorrebbe andare allo stadio per divertirsi, per stare bene. Le migliaia di persone in più che ci saranno a Lazio-Sassuolo rappresentano, nonostante tutto, un patrimonio: un patrimonio economico, perché pagheranno il biglietto, e un patrimonio d'immagine. Cambiare la loro idea, come detto, è impossibile. Quel che si può fare è provare a cambiare il loro modo di esprimerla.
Cosa abbiamo sempre detto, noi ingiustamente accusati di lotitismo? Che se ci fosse sul tavolo una vera offerta, non necessariamente da parte di un emiro ma semplicemente da parte di qualcuno più ricco di Lotito, saremmo i primi a scendere in piazza per spingerlo a cedere la società. Ok, magari non tutti, magari c'è pure qualcuno realmente innamorato dei tre parametri, dei nove acquisti in un giorno e dei valori cattolici del clebbe (...), ma sono convinto che la maggior parte degli ingiustamente accusati di lotitismo lo farebbe. Quel che manca, dunque, è l'offerta in questione. Senza offerta non ha alcun senso discutere di disponibilità o meno a passare la mano.
E allora perché non gridare, al posto di #liberalalazio, un bel #compratevilalazio? Perché non sostituire la biliosa contestazione a Lotito, che tira fuori il peggio dalla nostra tifoseria, con una enorme dimostrazione di cosa potremmo diventare qualora arrivasse un presidente coi soldi? Uno spot, in pratica. Un gigantesco spot tutte le lingue del mondo. Un Olimpico esaurito in ogni ordine di posti, colorato, appassionato e tappezzato di striscioni in arabo, in russo, in cinese con scritto "siamo la Lazio, siamo Roma, siamo 114 anni di storia, siamo pronti a venire qua in 70mila tutte le domeniche, siamo pronti a comprare magliette, tazzine, biscotti... siamo un affare, veniteci a comprare". Questa è l'unica protesta che avrebe un minimo di senso. Questo è l'unico tipo di protesta che dovrebbe essere assecondata dalle persone perbene come Vincenzo Cerracchio.

Zapruder

Re:Sarete complici
« Risposta #47 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:26:56 »
Questo mi consente di avere forti dubbi sulle capacità manageriali del mio presidente dott. Claudio Lotito.

Pensa, ce le ho pure io. Ma non m'accodo a chi la Lazio invece la vorrebbe in C2, pur di cambiare presidenza.

Godetevi la Lazio, domenica prossima, tu e i tuoi familiari, è la mia invocazione.

E tornate la volta dopo. E quella dopo ancora.

Offline Aquila Maremmana

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R: Re:R: Re:Sarete complici
« Risposta #48 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:27:10 »
Tanto per farmi i cazzi miei, mi sembra scorretto quotare est1900 che rispondeva a una provocazione.

Provocazione?
Quale???
Io dicevo sul serio!
Alla finale di Supercoppa solo la presenza di mio figlio mi ha impedito di voltarmi verso il coglione "ultrasvestito" che grugniva uh uh ai negri juventini per potergli dare apertamente proprio del coglione, proprio perché le conseguenze sarebbero state "poco edificanti".
Sennò basterebbe rinfrescarti la memoria su come si trovò colui che portò la bandiera della pace in curva, o colui che entrò col la maglia di Zampagna pensando di essere goliardico visto che il giocatore aveva appena purgato i dirimpettai, senza contare chi certi figuri se li è trovati alla porta di casa.
Non si può "contarsi fuori", e lo dico anche all'amico FK: anche lui sarà contato a favore di Greco Plastino Morabito e feccia simile.
Io solo il pensiero che questi loschi figuri mi usino per i loro fini mi fa venire le bolle!!
L'unico modo per essere alla partita e non "partecipare all'evento" è dissociarsi apertamente, come ho già detto.

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Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline franz_kappa

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Re:Sarete complici
« Risposta #49 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:27:50 »
Non sono d'accordo con lo "staremo a vedere". Basterebbe il criterio del bonus paterfamilias a stare lontani come la peste da certe manifestazioni. O vogliamo raccontarci che certi possibili sviluppi "non me li sarei mai aspettati"?
C'è un aspetto che apparentemente trascuri: la "certa manifestazione" che si terrà domenica sera si verificherà in contemporanea con un'altra manifestazione a essa intimamente correlata ma che rappresenterà, a tutti gli effetti, un evento a sé stante: la partita della Lazio. L'evento principale della serata, peraltro. L'unico evento sportivamente rilevante.

Domenica sera giocherà la Lazio all'Olimpico contro il sassuolo. E, in occasione della partita della Lazio, un eterogeneo gruppo di persone che mirano non è ben chiaro a cosa (forzare la mano alla Presidenza? Mettere pressione al maggior azionista? Realizzare una 'conta' dei laziali che sono contrari alla Presidenza Lotito?) approfitterà dell'evento - chiaramente appropriandosene, come pianificato per tempo - per mettere in scena la contestazione a stadio unificato.

Questo era evidente da subito. Le stesse cose alcuni di noi le condividevano sul forum già alcune settimane fa.

La novità, tale da giustificare un nuovo topic da parte tua con l'anatema inappellabile "Sarete complici", si è presumibilmente verificata stamattina, a cavallo dell'ora di pranzo. Non ho ancora ben capito quale sia questa novità delle ultime ore, tuttavia.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline kalle

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Re:Sarete complici
« Risposta #50 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:31:30 »
Non avevo letto il pezzo del sig. Cerracchio. A cui manca una semplice postilla.. un piccolo incipit che però è la questione delle questioni.

Può una persona, chiunque esso sia, sentirsi minacciato di morte ogni santa domenica?

Ecco sig. Cerracchio..Mi sarebbe piaciuto che nel tutto ci inseriva pure questo.. pure Olympia (portata dal cattivo Lotito peraltro..) se capisse si stancherebbe di volare la domenica..


Offline pariolo 10

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Re:Sarete complici
« Risposta #51 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:32:15 »
Pensa, ce le ho pure io. Ma non m'accodo a chi la Lazio invece la vorrebbe in C2, pur di cambiare presidenza.

Godetevi la Lazio, domenica prossima, tu e i tuoi familiari, è la mia invocazione.

E tornate la volta dopo. E quella dopo ancora.

Zap, io ci sono sempre. Non ho mai lasciato solo la Lazio e mai lo farò!!! Pertanto ci sarò giovedi sera e poi domenica.

Quanto alla prima parte del tuo post, ne ero convinto.

Offline Matita

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Re:Sarete complici
« Risposta #52 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:36:23 »
La legittimazione, certo. E' un problema. Ma è IL problema? A me pare che il discorso sia un po' più complesso di così.
Che poi alla fine certi personaggi li "legittimiamo" da vent'anni, per il solo fatto che hanno comandato e continuano a comandare quella curva in cui, chi più e chi meno, andiamo anche noi. Domenica corriamo il rischio di legittimarli accodandoci al loro #liberalalazio, ma li legittimiamo anche quando ci uniamo ai loro (sempre più rari) cori di sostegno, o quando solleviamo i cartonicini delle loro scenografie.
Insomma, se il problema fosse solo la legittimazione dovremmo evitare di seguirli sempre e comunque: quando attentano alla stessa vita della società, quando augurano la morte al presidente, quando cantano i Ragazzi di Buda con le mani a paletta, ma anche quando sostengono la squadra o quando gridano asromammerda. Io questo non l'ho mai fatto. Io ho sempre scelto, volta per volta: questo coro lo canto, quest'altro no; questa contestazione la faccio, quest'altra no.

Ci volevo aprire un topic a parte, ma non voglio fare lo stesso errore di chi ne apre uno su Lotito ogni tre giorni. E quindi l'editoriale di Cerracchio che ho letto stamattina su LazioPolis (http://www.laziopolis.it/pap%C3%A0-che-cos%C3%A8-il-lotitismo.aspx) lo posto qui:

Io di tutto quello che ha scritto condivido quasi niente. Mi dà enormemente fastidio leggere certe cose, per me questo è grillismo da quattro soldi applicato al tifo calcistico e una sontuosa risposta a tanta retorica demagogia l'ha data qualche giorno fa un magnifico franz_kappa (http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/fossi-lotito/msg563300/#msg563300).
Dopodiché bisogna anche prendere atto di una cosa: che non ci sono solo gli ultras fascisti/affaristi e in malafede, ma che - purtroppo - c'è una fetta sempre più larga di laziali, anche perbene (e ho usato l'editoriale di Cerracchio perché - al contrario di tantissimi suoi colleghi - lo considero una persona perbene, oltre che un bravo giornalista), che in modo del tutto miope ma in buonafede e magari con toni un po' meno truculenti rispetto agli ultras ritiene che in questo momento il bene supremo della Lazio sia rappresentato dalla fine della presidenza Lotito.
Stiamo parlando di un sacco di gente, i dati sulla prevendita di Lazio-Sassuolo sono emblematici e comunque sarebbe bastata l'esperienza quotidiana: io, nel mio piccolo, incontro sempre più laziali che la pensano in questa maniera. Nutro il massimo del disprezzo per il loro cervello e per il loro modo di essere tifosi, dopodiché ho imparato che manifestarglielo o provare a spiegargli come stanno realmente le cose non serve a nulla: perché sono impermeabili, perché ti rimbalzano automaticamente accusandoti di lotitismo; perché non ci arrivano, o non ci vogliono arrivare, perché si rifiutano di applicare al tifo gli stessi parametri di razionalità che sicuramente adoperano nelle loro vite private.
L'unica via d'uscita, l'unica maniera di recuperare alla causa tanto stolido dissenso per me è quella di cambiare forma alla protesta, che da "contro" dovrebbe almeno diventare "per". La cosa più brutta, molto peggiore di una Lazio che ristagna a metà classifica, è l'Olimpico mezzo vuoto e incarognito, in cui ormai la partita è solo il pretesto settimanale per augurare la morte a Lotito. Questa è la vera vergogna: aver quasi azzerato il sostegno alla squadra e aver intriso di negatività quell'ora e mezza a settimana in cui uno vorrebbe andare allo stadio per divertirsi, per stare bene. Le migliaia di persone in più che ci saranno a Lazio-Sassuolo rappresentano, nonostante tutto, un patrimonio: un patrimonio economico, perché pagheranno il biglietto, e un patrimonio d'immagine. Cambiare la loro idea, come detto, è impossibile. Quel che si può fare è provare a cambiare il loro modo di esprimerla.
Cosa abbiamo sempre detto, noi ingiustamente accusati di lotitismo? Che se ci fosse sul tavolo una vera offerta, non necessariamente da parte di un emiro ma semplicemente da parte di qualcuno più ricco di Lotito, saremmo i primi a scendere in piazza per spingerlo a cedere la società. Ok, magari non tutti, magari c'è pure qualcuno realmente innamorato dei tre parametri, dei nove acquisti in un giorno e dei valori cattolici del clebbe (...), ma sono convinto che la maggior parte degli ingiustamente accusati di lotitismo lo farebbe. Quel che manca, dunque, è l'offerta in questione. Senza offerta non ha alcun senso discutere di disponibilità o meno a passare la mano.
E allora perché non gridare, al posto di #liberalalazio, un bel #compratevilalazio? Perché non sostituire la biliosa contestazione a Lotito, che tira fuori il peggio dalla nostra tifoseria, con una enorme dimostrazione di cosa potremmo diventare qualora arrivasse un presidente coi soldi? Uno spot, in pratica. Un gigantesco spot tutte le lingue del mondo. Un Olimpico esaurito in ogni ordine di posti, colorato, appassionato e tappezzato di striscioni in arabo, in russo, in cinese con scritto "siamo la Lazio, siamo Roma, siamo 114 anni di storia, siamo pronti a venire qua in 70mila tutte le domeniche, siamo pronti a comprare magliette, tazzine, biscotti... siamo un affare, veniteci a comprare". Questa è l'unica protesta che avrebe un minimo di senso. Questo è l'unico tipo di protesta che dovrebbe essere assecondata dalle persone perbene come Vincenzo Cerracchio.


De Marti'  , subito su Lazio Style !


Ps. La frase in neretto , di senso , ne ha uno , e riporta agli ideatori della protesta.

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline fish_mark

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Re:Sarete complici
« Risposta #53 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:39:59 »
E' appena lunedì, il primo pomeriggio e già l'atmosfera è carica di tensione, gas lacrimogeni, feriti da una parte e dall'altra.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

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Re:Sarete complici
« Risposta #54 : Lunedì 17 Febbraio 2014, 15:45:51 »
Ci sono gia' abbastanza topic che parlano di Lazio-Sassuolo, dove piu' o meno interagiscono sempre lo stesso gruppetto di utenti. Invitiamo alla calma e al non generalizzare. Le posizioni sono oramai chiare da entrambe le parti e c'e' poco spazio ancora per la discussione.

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