Renzie

[franz_kappa]

Non ti offendere ma il fatto che tu dica questo dimostra che la mentalità politica italiana è intrinsecamente fascista, nel senso che preferisce far prendere decisioni ad altri piuttosto che partecipare attivamente. Lo stesso m5s, del resto, che fa della partecipazione uno slogan, ha il suo guru intoccabile.

Non mi offendo, Giglic, figurati.

Dal mio punto di vista ho iniziato a prendere atto da qualche anno che l'aumento dell'età media delle popolazioni, la crisi della finanza e dei debiti sovrani, le difficoltà di molte economie e la conseguente inevitabile riduzione della ricchezza disponibile nelle maggiori nazioni dell'Occidente, Europa periferica in primis, - una tendenza a medio-lungo termine che credo di intravedere e che temo sarà irreversibile - non potrà che favorire sempre più l'adozione, da parte delle elite politiche di molte nazioni, di approcci blandamente o più convintamente autoritari (o populistici o demagogici, fate voi), di fatto unica via o, meglio, più comoda e rapida via per assumere quelle inevitabili decisioni intrinsecamente autoritarie che Parlamenti nazionali e comunitari troppo soggetti a troppi contropoteri e troppi centri di interesse (palesi od occulti) non sono più in grado di assumere percorrendo le vie ordinarie attualmente a disposizione di politici e governanti.

Va detto, per completare uno scenario rozzamente abbozzato, che nell'Eurozona ormai buona parte dei gangli decisionali hanno traslocato dalle singole capitali politiche di ciascuno stato a Bruxelles, Strasburgo e, soprattutto, Francoforte. Oggettivamente i margini di manovra per i singoli Governi nazionali si sono ridotti.

[Skorpius]

Non ti offendere ma il fatto che tu dica questo dimostra che la mentalità politica italiana è intrinsecamente fascista, nel senso che preferisce far prendere decisioni ad altri piuttosto che partecipare attivamente. Lo stesso m5s, del resto, che fa della partecipazione uno slogan, ha il suo guru intoccabile.

Tutto questo andrebbe bene se le frantumazioni che impediscono la decisione non fossero tutte post voto

[fish_mark]

Non ti offendere ma il fatto che tu dica questo dimostra che la mentalità politica italiana è intrinsecamente fascista, nel senso che preferisce far prendere decisioni ad altri piuttosto che partecipare attivamente. Lo stesso m5s, del resto, che fa della partecipazione uno slogan, ha il suo guru intoccabile.

Quoterei, anzi quoto.

[Skorpius]

Tutte le democrazie del mondo sono dunque fasciste?

[Jim Bowie]

Tutte le democrazie del mondo sono dunque fasciste?

Filosoficamente Si, anche se sarebbe meglio dire autoritarie non fasciste, visto che l'autoritarismo non e' insito solo nella dittatura fascista.

[fish_mark]

Tutte le democrazie del mondo sono dunque fasciste?

Le democrazie sono fatte di leader, accompagnati, sostenuti e controllati da partiti, sindacati, che operano insieme nelle istituzioni. Abbiamo l'idea strampalata che Obama decide tutto, anche l'attacco alla Siria, mentre in realtà il noto avvocato di Chicago deve andare al Congresso per contrattare, dollaro per dollaro, le sue proposte di riforma sanitaria e politica militare.

Da noi c'è l'insopprimibile necessità di risolvere tutto con un goleador, che supplica alla nostra totale disorganizzazione. E' da almeno un secolo che è così! E spiega tutta la nostra storica piccineria. Si pensa a Cesare come un prode e solitario condottiero, ma si dimentica - per totale ignoranza - che era a capo di una organizzazione strutturata, precisa e completa che si muoveva con la lentezza forse pachidermica ma con un'efficacia micidiale, diremo tedesca. Con queste premesse si creò un Impero.


PS Si narra che Nixon fu svegliato di notte per avvertirlo di un fatto grave che aveva coinvolto alcuni soldati americani in medio Oriente. Il presidente rispose urlando a Kissinger "ATTACCATE LA SIRIA!". La risposta del segretario di Stato fu " Va bene, presidente, ora vada a dormire".

[CP 4.0]

Tutte le democrazie del mondo sono dunque fasciste?

dipende cosa s'intende per fascista.

di sicuro la democrazia non si preoccupa della capacita' della maggioranza di saperne abbastanza di politica da affidargli le sorti del paese in mano.

[fiDelio]

Non c'entra niente ma fa ridere 

[Skorpius]

dipende cosa s'intende per fascista.

di sicuro la democrazia non si preoccupa della capacita' della maggioranza di saperne abbastanza di politica da affidargli le sorti del paese in mano.

Altrimenti si chiamerebbe oligarchia

[CP 4.0]

infatti non ce l'ho chiamata 

ma se la maggioranza dei votanti e' ignorante politicamente la tendenza sara' pericolosa. e una democrazia potrebbe trasformarsi in oligarchia. per poi proseguire verso gruppi di poterie sempre piu' ristretti.

del resto la rana, se la getti nell'acqua fredda, non si rende conto che l'acqua diventa poi sempre piu' calda. ma muore senza accorgersene.

[Giglic]

Sono reduce - ieri sera - da un interessantissimo incontro sull'evoluzione del regime nella storia italiana presieduto dall'ex vicepresidente del senato Fisichella nel mio "buen retiro" fuori Roma. E' difficile trovare una persona con la quale abbia idee tanto diverse (è ancora monarchico e convinto della giustezza della fuga del Re a Brindisi, per dirne una), ma che sia una gioia stare ad ascoltare. Soprattutto perché ascolta lui.
Inutile qui parlare del dibattito "storico": si andrebbe OT e di me ho già parlato troppo. E' interessante invece vedere la sua teoria su Renzi e Berlusconi ed il patto del Nazareno (dio, che orribile allocuzione giornalistica). Fisichella lamenta non tanto il patto occulto, che c'è sempre stato in politica, né l'inciucio (in mancanza di ideologie è naturale farlo, dice), quanto il fatto che queste riforme vengano fatte da "ignoranti in materia". Citava l'esempio del "vincolo di mandato": la costituzione dice che i PARLAMENTARI (non solo i deputati) rappresentano la nazione ed esercitano il proprio ruolo senza vincolo di mandato (e meno male: anche lui era convinto della giustezza di tale cosa). Ora, se i senatori sono non eletti ma nominati (dai comuni, dalle regioni, etc), non rappresentano la nazione, ma la regione, il comune etc. che li ha eletti, e quindi il vincolo di mandato esisterebbe eccome, rendendo quindi il senato "incostituzionale". Lui ritiene (ed io sono d'accordissimo) che il problema non è il bicameralismo perfetto, ma il multipartitismo imperfetto, con l'assenza totale di vita parlamentare attiva (si fa tutto al governo o con accordi tra i partiti) da almeno 30 anni.
Non ho fatto in tempo a domandargli altre cose (ripeto, era un dibattito "storico"), ma se mi capiterà l'occasione lo farò di sicuro.
Comunque, il problema della democrazia è semplice, secondo me: oltre ad un diritto ad essere informato, che il cittadino deve avere e pretendere (informato, non formato, accidenti: io voglio i fatti. Sulla mia capacità di elaborarli si discuterà dopo), esiste anche il DOVERE, secondo me, di esserlo, per partecipare, anche come elettorato, alla vita politica.
Io continuo a non capire come mai ci si aspetta professionalità da tutti i mestieri (e quindi non si fanno decidere dall'elettorato le ripettive operazioni di un matematico o un chirurgo, sicuri che ne sappiano di più loro), mentre il politico, se lo fa di mestiere, diventa "politicante" e "casta". La "casta" è la convinzione di essere superiore e diverso dagli altri per il mestiere che fai, non il mestiere in se. Il fatto che in politica siano così secondo me vuol dire semplicemente che l'italiano sia portato a fare casta, e che il suo sogno sia non abbattere chi sfrutta le storture, ma semplicemente sostituirsi ad essi.

[AlenBoksic]

Il fatto che una decina d'anni addietro le riforme costituzionali fossero in mano a gente tipo Fisichella, Pera, Rebuffa, Elia, Passigli ed oggi alla Boschi e soci penso renda bene l'idea dello scadimento generale portato dal Parlamento dei nominati e dalla composizione del personale politico in geenrale

[Skorpius]

"Lui ritiene (ed io sono d'accordissimo) che il problema non è il bicameralismo perfetto, ma il multipartitismo imperfetto, con l'assenza totale di vita parlamentare attiva (si fa tutto al governo o con accordi tra i partiti) da almeno 30 anni. ".
Almeno qualcuno ha avuto il coraggio di dire che i problemi attuali della politica italiana esistono anche prima di berlusconi... anzi 30 anni direi che è pure poco farei anche 40.
Il sistema parlamentare italiano non poteva permettersi il forte scontro ideologico che ha caratterizzato la prima repubblica (rossi vs bianchi) perchè questo radicale scontro ha fidelizzato gli elettori impedendo la sanzione politica..

[CP 4.0]

...Ora, se i senatori sono non eletti ma nominati (dai comuni, dalle regioni, etc), non rappresentano la nazione, ma la regione, il comune etc. che li ha eletti, e quindi il vincolo di mandato esisterebbe eccome, rendendo quindi il senato "incostituzionale". ...

qualsiesi parlamentare e' nominato, in quanto con le elezioni il popolo decide chi nominare per il parlamento.

che la decisione avvenga dietro un cubicolo o attorno al tavolo cambia poco.

entrambe le scelte vengono fatte sulla base dell'idea che la persona nominata condivide le nostre idee e fara' scelte da noi condivise, e quindi fara' i nostri 'interessi'.

[Skorpius]

Oggi mi sono venute in mente le parole di fisichella riportate da giglic.. Mi domandavo: come puo' una legge di riforma del senato (legge ovviamente costituIonale) essere incostituzionale? Evidentemente non può! Mi domando come può lui aver detto una cosa del genere ad un convegno 

[Giglic]

Perché"ovviamente"?

[Skorpius]

Perché"ovviamente"?

Esiste un altro modo di riformare il senato?

[Giglic]

Si. In modo incostituzionale con un colpo di stato. Accede sai... Soprattutto se convincono i gonzo che la costituzione non vale nulla.

[Skorpius]

Si. In modo incostituzionale con un colpo di stato. Accede sai... Soprattutto se convincono i gonzo che la costituzione non vale nulla.

Non capisco

[Frusta]

Non capisco

Beh, i greci stecose le coniugavano con l' ottativo.