Autore Topic: Renzie  (Letto 72373 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:Renzie
« Risposta #140 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 14:27:03 »
La brutalità con cui si è abbattuto un Presidente regolarmente eletto - il regime comincia ora grazie alla ladra con le treccine e ai suoi burattinai, cari pennivendoli mainstream - in uno Stato-cuscinetto fra la Russia e la nuova URSS.

Infatti. Di questo non parla nessuno. Come nessuno parla del fatto che una delle prime decisioni sia stata l'abolizione del russo come lingua ufficiale in alcune regioni (ovviamente russofone), fatto che dovrebbe far suonare molti campanelli d'allarme nelle menti (?) dei governanti europei, non son fossero rimbambiti dalla propraganda che leggono sui propri giornali e ascoltano dalle proprie tv, operata da gente che ancora forse non ha scoperto come mai i manifestanti agitassero bandiere rossonere invece che con i tradizionali colori ucraini.
Aggiungo che spesso, in questi giornil, parlando dell'intervento russo si evoca - in termini negativi, ovviamente - lo scenario georgiano: bene, lo scenario georgiano così stigmatizzato da questi minus habens travestiti da editorialisti, mutatis mutandis è lo stesso copione che si è svolto in Kosovo sotto la loro benedizione. O è sempre giusto, o è sempre sbagliato. Tertium non datur
Voglio 11 Scaloni

Offline Er Matador

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Re:Renzie
« Risposta #141 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:28:58 »
Infatti. Di questo non parla nessuno. Come nessuno parla del fatto che una delle prime decisioni sia stata l'abolizione del russo come lingua ufficiale in alcune regioni (ovviamente russofone)
Questa non la sapevo. Approfitto per chiarire un po' meglio la gravità della situazione: quelli residenti nel Donbass non sono i corrispettivi, per dire, dei Russi d'Estonia.
Lì furono mandati - contestualmente alla deportazione di una parte della popolazione locale - a ingrossare la preesistente comunità russa per una strategia di assimilazione forzata, non si sono mai integrati e hanno tentato in tutti i modi di sabotare l'indipendenza del Paese: ovvio che vengano percepiti come invasori.
I Russi del Donbass e delle altre regioni in cui sono maggioranza vivono lì da secoli a casa loro.
Casomai ci sarebbe da chiedersi perché facciano parte di uno Stato dai contorni quantomeno evanescenti, a cominciare dal nome.

Di Ucraina si è parlato per la prima volta nel 1866 grazie a un giornalista che ha utilizzato quel termine, di per sé semplicemente "terra di confine".
Prima e dopo a Vienna si è continuato a chiamarla Rutenia, a Mosca "Piccola Russia" (Malorossija), ma con riferimento a territori diversi.
Gli Austriaci si riferivano quasi esclusivamente alla Galizia, la parte occidentale transitata sotto il loro dominio, mentre i Russi pensavano a un territorio con un baricentro più spostato a Est.
Si trattava, in ogni caso, di "espressioni geografiche" rese ancor più vaghe dalla mancanza di riferimento a confini naturali.
L'attuale delimitazione del Paese non ha nulla a che vedere con tutto questo, né con l'indubbia e degnissima esistenza di una tradizione nazionale ucraina.
Nasce, piuttosto, dalla volontà di includere territori e popolazione russa per diluire le intenzioni separatiste: che nel caso dell'Ucraina di allora erano assai vive e preoccupanti perché, senza il contributo agricolo - e non solo - da Kiev e dintorni, l'URSS e la sua economia si sarebbero dissolti all'istante.
Ancora più assurdo il caso della Crimea, "regalata" da Chruščёv per celebrare il 300° anniversario del Trattato di Pereyaslav: una terra vissuta per secoli come marca di confine fra il mondo russofono e quello turanico, comparsa sovente sulle carte geografiche come khanato, abitata da una comunità di Tatari radicata da secoli - e indicati, appunto, come "Tatari di Crimea" - prima che Stalin li deportasse in Siberia.

E arriviamo così a Piazza Maidan: che la parte occidentale del Paese non si riconosca in una politica filorussa, ricordi spaventose tragedie come l'Holodomor, rivendichi una vocazione mitteleuropea - NON verso l'UE, come in tanti non si sono vergognati di scrivere - è legittima espressione di una genuina identità.
Se il suo sbocco consistesse nella secessione, ci si troverebbe di fronte a una situazione esplosiva, ma sul piano un po' astratto dell'autodeterminazione dei popoli ci sarebbe poco da eccepire: gli Ucraini più vicini all'Europa Centrale; i Russi e la Crimea ricongiunti alla loro madrepatria tramite una rettifica di confine; ciascuna comunità restituita alla propria Storia.
I manifestanti a pagamento pretendono, invece, di trascinare nel loro "progetto" TUTTA l'attuale Ucraina.
Comprese le sue regioni storicamente russe e russofone, che con quell'eredità storico-culturale hanno ben poco a che spartire.
Inutile sottolineare il solito doppiopesismo "democratico" nel valutare le due, e ugualmente fondate, rivendicazioni.

Si trattasse solo della volontà di preservare confini da spartizione dell'Africa, sarebbe ancora il meno.
I brividi più intensi, almeno per chi la geopolitica non se la fa raccontare dai giornali, vengono dall'assonanza con un cimitero d'Europa: la Krajina, che col Paese di Shevchenko rischia di non condividere solo l'etimologia del nome.
Lì avvenne la più clamorosa (e totalmente ignorata) pulizia etnica del conflitto jugoslavo: centinaia di migliaia di Serbi, probabilmente venduti da Milošević a Dayton, sparirono con un colpo di bacchetta magica lasciandosi alle spalle uno scenario da day after punteggiato da case bruciate e villaggi abbandonati.
Il tutto per meglio puntellare il protettorato vaticano-germanico di Croazia, completando il piano che già nella precedente versione ustascia-nazista aveva imposto a quei territori uno spaventoso tributo di sangue.
A parte il dovere della memoria per simili orrori, cosa c'entra con l'attualità? Parecchio, se appena ci si fa caso.
La Croazia sta alla Serbia come l'Ucraina alla Russia sotto molti aspetti: una Storia conflittuale, ma in parte comune; rivendicazioni di stampo vagamente "leghista" per i rispettivi ruoli economici all'interno della dissolta Unione Federale; la propensione a prestarsi, o a essere utilizzata, come testa di ponte contro l'odiato vicino.
Come i Serbi di Krajina, i Russi si sono ritrovati in un Paese straniero e ostile nonostante tutto, a partire dalla loro plurisecolare presenza, ricollegasse il loro territorio al Paese di origine.
Come nell'ex Jugoslavia, sono in ballo questioni energetiche non banali: là relativamente al transito delle materie prime, qui con riferimento diretto alla loro presenza ed estrazione.
Come nell'ex Jugoslavia, si è inquadrata l'ex potenza occupante come nemico da sterilizzare a livello geopolitico, con gli agit-prop dei media scatenati nella sua demonizzazione.
Come nell'ex Jugoslavia, alla guida dell'ex potenza occupante c'è una personalità non priva di difetti e scheletri nell'armadio, ma poco portata - a differenza dei suoi avversari "democratici" - a farsi usare come burattino.

Rileggiamo ora il provvedimento di cui riferiva AB.
Abolire il russo come lingua ufficiale sarebbe comunque un abuso in uno Stato che, nei suoi attuali confini, rimane irrimediabilmente binazionale.
Abolirlo in zone nelle quali non si parla praticamente altra lingua da secoli assume significati assai più lugubri.
Certo, ripetere l'operazione Krajina non sarebbe facile stanti la consistenza demografica degli "invasori" a casa propria, il peso politico della potenza protettrice e il suo interesse vitale per la regione.
Ma il segnale di via alla derussificazione dell'area, magari per crearvi l'ennesimo "buco nero" funzionale ai propri comodi, è chiaro e tragicamente forte.

Online MCM

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Re:Renzie
« Risposta #142 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 18:34:36 »
Dopo aver fallito con la Siria,gli Yankees e i loro scagnozzi atlantici ci stanno riprovando.

Grazie mille per l'approfondimento Matador.

Consiglio anche quest' altro approfondimento di un giornalista/studioso di geopolitica a riguardo

http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=18257%3Asguardi-sul-mondo-iv-puntata-qspeciale-ucrainaq-&catid=3%3Apolitica-estera&Itemid=35

Comunque vedremo che succederà ora. Secondo me i mercenari non si fermeranno qui e potrebbero volersi spostare ad est dove c'è anche la parte più ricca e industrializzata del paese.

I rischi per i mandanti del colpo di Stato (Usa, Francia, Germania e Polonia) sono quelli di far entrare in guerra la Russia che, per difendere la Crimea, sicuramente metterebbe in campo l'artiglieria pesante.
D'altrocanto l' essersi presi l' Ucraina occidentale(povera) è una sorta di vittoria parzialissima. Certo, ci puoi piazzare le tue belle basi Nato di cui anche il nostro paese è invaso, ma non hai conquistato un bel nulla se non qualche campagna abitata da miriadi di Svetlane e Irine pronte a venir qui a pulir casa Melandri insieme a Nadia (cit.)


Intanto comunque a Sebastopoli la gente non pagata sembra avere ben pochi dubbi sul "con chi dobbiamo stare".





Offline AlenBoksic

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Re:Renzie
« Risposta #143 : Lunedì 24 Febbraio 2014, 19:36:31 »
Matador da applauso.
Stiamo però volando contemporaneamente oT e troppo alto.
Sarebbe interessante sapere che ne pensa Renzie dell'etimologia di U-krajna. C fosse ancora un Brera capace di intervistare Nurmi in latino magari si potrebbe sperare glielo chiedesse
 :D
Che ha detto oggi bimboscemo?
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Pomata

Re:Renzie
« Risposta #144 : Martedì 25 Febbraio 2014, 01:29:25 »
Matador da applauso.
Stiamo però volando contemporaneamente oT e troppo alto.
Sarebbe interessante sapere che ne pensa Renzie dell'etimologia di U-krajna. C fosse ancora un Brera capace di intervistare Nurmi in latino magari si potrebbe sperare glielo chiedesse
 :D
Che ha detto oggi bimboscemo?

Io conosco uno che parla Latino... :D

Offline AlenBoksic

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Re:Renzie
« Risposta #145 : Martedì 25 Febbraio 2014, 08:33:31 »
Ma non fa il giornalista
 ;)
Tornando in tema, sicuramente l'ho già scritto, ma ogni volta resto strabiliato dal credito vasto e illimitato di cui costui gode, manco avesse realizzato non si sa quali mirabilie: è di una vacuità assoluta, si limita a lanciare titoli e promesse senza fornire alcun dettaglio, e nel frattempo smentisce con i fatti qualsiasi cosa abbia in precedenza affermato senza che nessuno gliene chieda il conto.
Mah...
Voglio 11 Scaloni

Offline Frusta

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Re:Renzie
« Risposta #146 : Martedì 25 Febbraio 2014, 10:12:41 »
Che ha detto oggi bimboscemo?
Niente che già non si sapesse, anzi, facendo un po' di esegesi al suo discorso da mani in tasca e ghigno birichino, già possiamo prevedere quello che il suo nuovo che avanza ci propinerà.
Niente di che, eh? Ma essendo sostanzialmente sto "nuovo che avanza" un déjà vu, lo possiamo sintetizzare in due fasi.
Fase prima.
Spinta propulsiva: il giovin sindaho ha garantito riforme a tutta callara ed è quello che si appresterà repente a fare, non subito però, perché gli tocca pur pensare alla pubblica amministrazione, quindi abbiate un pochettino di pazienza.
E siccome, porcohane, di soldi ce ne sono pohini, trascorreremo i primi mesi assistendo incazzati ed impotenti al déjà vu dell'ulteriore taglieggiamento su quei pochi spicci che ancora ci rimangono in saccoccia.
Fase seconda.
Embè, emmò occorre proprio che le riforme si facciano, insomma, è un governo "per le riforme" e allora bisogna discuterne.
Discuterne e basta però, perché quando tocca FARE succede l'inevitabile: il raccogliticcio ciarpame con cui abbiamo visto in questi giorni formare il Governo inizia ad entrare in crisi, perché per riformare un sistema occorre anche saperlo fare, e non è semplice come sembra, e allora il Governo "esaurisce la sua spinta".
Oddio, qualche "riforma" di sicuro ce la inzeppa, diciamo quelle che ci vanno in quel posto a noi, tipo un un bel "job act", in modo da allungare le code di persone col cappello in mano fuori dalla porta delle aziende, e rendere tutti più precari.
Poi succede che a luglio inizia il semestre italiano alla UE, e quindi non ci sta bene se Napolitano cade e l' Italia va a votare, e quindi si traccheggia un altro pò, nel frattempo Renzi scoprirà di aver ereditato dalla gestione precedente un buco dell' INPS, scoprirà che Letta aveva messo a bilancio i risparmi della spending review, che invece come tutte le ottimizzazioni richiede investimenti e genera risparmi solo nel lungo termine, e dovrà cercare altri soldi. Indovinate dove.
Insomma la spinta riformatrice  di questo governo durerà sino a fine 2014, più o meno.
Nel frattempo qualcosa la farà. Diciamo giusto quelle cosette che che l' Europa NON CI HA MAI chiesto (ma ci faranno credere di si) e quindi si demolirà quel poco di sindacalismo che ancora ci resta, si renderà precario quello che oggi è ancora stabile, si salveranno le banche in difficoltà coi nostri soldi, si taglieranno servizi e welfare, e tutto ovviamente sarà all'insegna "delle riforme".

Verso fine anno, alla fine del semestre europeo dell' Italia, esaurirà la spinta anche Napolitano, che si troverà con un governo cui non crede più nessuno, una popolazione più affamata ed un Grillo più forte che pria.
Verso fine anno ci saranno le dimissioni di Napolitano, che troverà la nuova legge elettorale  (praticamente una fotocopia di quella attuale) abbastanza buona da procedere.  E si procederà!  ;D Evviva evviva.

P.s.
Il primo gennaio del 2015 titirerò fuori questo post e lo sputerò in un occhio a chi, in questo momento e mentre ancora non lo legge, mi sta già dando del qualunquista.  ;D
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline AlenBoksic

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Re:Renzie
« Risposta #147 : Martedì 25 Febbraio 2014, 10:25:35 »
Invece secondo me farà qualche regalia spot in questi 12 mesi, portando tutti ad elezioni prima che arrivi il conto in modo da assicurarsi la forza parlamentare con cui saldarlo.
La cosa cmq notevole è come ancora nessuno (o quasi) abbia capito che per dare i soldi bisogna che da qualche parte -tramite tagli ai servizi o nuove entrate - arrivino.
È incredibile.
Al netto di tagli ai costi della politica, ridimensionamento quanto mai auspiacabile di poltrone e stipendi dei mag(n)ager pubblici, queste cose danno un minimo di soldi con cui qualcosa si fa, ma ben poco. I provvedimenti di razionalizzazione, appunto, richiedono tempi lunghi per dare i propri frutti.
Il fatto che ancora nel 2014 ci sia chi crede che cambiando un premier con un altro saltino fuori decine di miliardi di sgravi lascia realmente sconsolati
Voglio 11 Scaloni

Online MCM

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Re:Renzie
« Risposta #148 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 14:49:49 »

Offline franz_kappa

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Re:Renzie
« Risposta #149 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 14:56:12 »
"sinistra" italiota

http://www.imolaoggi.it/2014/02/25/radicali-le-famiglie-devono-educare-i-figli-alluso-di-sostanze-stupefacenti/
A parte che i radicali fatico a collocarli a sinistra, nel caso di specie si tratta di dichiarazioni 'tattiche' (quelle di Staderini) rilasciate per far accendere i riflettori sulla questione della liberalizzazione delle droghe leggere.
Cui il presidente del Moige ha strumentalmente replicato per ottenere, a sua volta, visibilità da un opposto punto di vista.

Schermaglie. Nulla più che schermaglie. Di concreto, in queste polemiche, non c'è NULLA.

Come - e qui torno in topic - nulla c'è in renzi. E lo dice uno che aveva insipientemente votato per lui alle primarie del Pd, pur non essendo militante né elettore del suddetto partito. Ma dopo quasi due decenni di destrutturazione, già anticipati dall'ascesa e discesa di water tra anni Novanta e anni Duemila, era inevitabile che il Pd finisse per produrre questa gigantesca bolla d'aria con cravatta viola e mania per i tweet.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Renzie
« Risposta #150 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 15:40:53 »
Ecco,
il sindaho per adempiere alle promesse che sta facendo in questi giorni, avrebbe bisogno di liberalizzare le droghe leggere e abrogare la Merlin: troverebbe i soldi di cui ha (abbiamo) bisogno, toglierebbe di giro un bel pò di pattume e darebbe una svolta epocale al paese.
Ma trattasi di provvedimenti di troppa alta strategia per un bimboscemo della sua portata,
quindi continueremo a vivacchiare passando da una promessa all'altra.
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Re:Renzie
« Risposta #151 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 16:24:18 »
A parte che i radicali fatico a collocarli a sinistra, nel caso di specie si tratta di dichiarazioni 'tattiche' (quelle di Staderini) rilasciate per far accendere i riflettori sulla questione della liberalizzazione delle droghe leggere.
Cui il presidente del Moige ha strumentalmente replicato per ottenere, a sua volta, visibilità da un opposto punto di vista.

Schermaglie. Nulla più che schermaglie. Di concreto, in queste polemiche, non c'è NULLA.

Come - e qui torno in topic - nulla c'è in renzi. E lo dice uno che aveva insipientemente votato per lui alle primarie del Pd, pur non essendo militante né elettore del suddetto partito. Ma dopo quasi due decenni di destrutturazione, già anticipati dall'ascesa e discesa di water tra anni Novanta e anni Duemila, era inevitabile che il Pd finisse per produrre questa gigantesca bolla d'aria con cravatta viola e mania per i tweet.

I radicali sono stati per decenni gli idoli dei "sinistri" italici radical chic.
Quanto al fatto che siano schermaglie poco conta...
Per loro, così come per SEL e PD, i temi importanti del paese sono le canne a scuola, fuori dalla scuola e le fiabe gay all' asilo.
Indecenti a Venezia le urla della Seibezzi contro chi è colpevole di non volere che i propri bimbi siano indottrinati all' omosessualismo fin dall'età di 4 anni.

Online MCM

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Re:Renzie
« Risposta #152 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 16:25:40 »
Ecco,
il sindaho per adempiere alle promesse che sta facendo in questi giorni, avrebbe bisogno di liberalizzare le droghe leggere e abrogare la Merlin: troverebbe i soldi di cui ha (abbiamo) bisogno, toglierebbe di giro un bel pò di pattume e darebbe una svolta epocale al paese.
Ma trattasi di provvedimenti di troppa alta strategia per un bimboscemo della sua portata,
quindi continueremo a vivacchiare passando da una promessa all'altra.

Basterebbe tassare le slot e aprire le case chiuse. Le canne uccidono il cervello e sono la miglior arma delle grosse corporations per rincoglionire i popoli.


Offline AlenBoksic

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Re:Renzie
« Risposta #153 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 16:35:21 »
I radicali sono stati per decenni gli idoli dei "sinistri" italici radical chic.

Mah...ho dei dubbi...forse 40 anni fa, quando hanno civilizzato il paese con divorzio e aborto,
ma poi son passati da Craxi a Berlusconi senza soluzione di continuità.
I radicali in qualsiasi altro paese sarebbero nel centrodx, essendo qui il centrodx avulso da ogni concetto di liberalità economica e molto retrogrado nel campo dei diritti civili possono essere assimilati per alcuni temi al centrosx, ma per il resto ci sono molte differenze, infatti son assai più i radicali approdati a destra (Taradash, Vito, Pera, Quagliarello, Della Vedova) che a sx (Rutelli)

Per loro, così come per SEL e PD, i temi importanti del paese sono le canne a scuola, fuori dalla scuola

A parte la polemica e il modo di esporre i concetti,
sarebbe il caso di chiedersi a chi giovi il proibizionismo sulle droghe.
Il "fulgido" esempio di quello introdotto sull'alcol negli anni '20 in USA magari aiuta.
Se poi invece credi che le droghe non siano adesso de facto libere per chiunque le voglia trovare,
allora vuol dire che sei di fuori senza averne bisogno
 ;)

. Le canne uccidono il cervello

Anche l'alcol,
ma fino a 10 anni addietro si poteva guidare comodamente sorseggiando una caraffa di B52,
quindi...
Il controllo medico è un sistema per limitare i danni, nonchè uno dei molteplici fattori di vantaggio di una simile scelta..
Voglio 11 Scaloni

Offline franz_kappa

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Re:Renzie
« Risposta #154 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 16:36:16 »
I radicali sono stati per decenni gli idoli dei "sinistri" italici radical chic.
Che vuoi che ti dica... Non è colpa mia se per decenni gli insipienti 'sinistri' italici radical chic hanno dato prova, anche nell'assegnare i loro favori ai radicali, di non capire nulla.
Una formazione che potrà, in alcuni frangenti storici, aver assunto connotazioni più 'socialiste' ma che resta, nelle premesse, liberale. E dunque con la sinistra (tale o percepita) non ha nulla a che spartire. Almeno per come la vedo io.
Buon viaggio, caro Piero.

CP 4.0

Re:Renzie
« Risposta #155 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 16:43:56 »
... Le canne uccidono il cervello ...

e le pippe abbassano la vista  8)

baol

Re:Renzie
« Risposta #156 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 16:46:47 »
...Taradash, Vito, Pera, Quagliarello, Della Vedova...
e le pippe abbassano la vista  8)



"pippe, canne, alcol, quello che ve pare ma ce stavo pure io...uffaaa !!! "


 :P :P


Offline Er Matador

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Re:Renzie
« Risposta #157 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 18:17:27 »
Le canne uccidono il cervello e sono la miglior arma delle grosse corporations per rincoglionire i popoli.

e le pippe abbassano la vista  8)

Perdonami, CP, ma non credo sia un modo costruttivo di rispondere.
Perché, estrapolando quella che può apparire come una rozza semplificazione, si perde un altro concetto su cui credo sia il caso di riflettere.
Una decina di anni fa, vennero desecretati documenti CIA con copertura trentennale: dai quali emerse, fra l'altro, l'interessamento della benemerita istituzione alla diffusione dell'eroina nel nostro Paese.
Incrociando la cronologia dell'evento coi fermenti in atto nel mondo giovanile di allora, non ci vuole molto a capire il senso e gli obiettivi dell'iniziativa.
Come è facile riconoscere nella cocaina una vera e propria "nuova merda": inoculata prima nelle menti, costruendole attorno un'immagine da "piace alla gente che piace" e diffondendo criminali idiozie del tipo "quella buona non fa male" (cfr. Maradona); poi nei nasi, abbassandone il prezzo (e ancor più la qualità) per renderla accessibile ai comuni mortali.
La strategia è la stessa utilizzata contro i Pellerossa e alcune popolazioni dell'Impero Zarista, sterminate o gravemente menomate nel loro potenziale umano con l'introduzione dall'alto di alcolismo e gioco d'azzardo.
Quando si parla di droghe, questa componente è SEMPRE presente.
Fingere di dimenticarsene, per convinzioni ideologiche o altro, è un tragico errore.
Poi, come tutti gli approcci unilaterali, non arriva a illuminare appieno una materia così complessa nelle sue mille sfumature e implicazioni.
Ad esempio questa

sarebbe il caso di chiedersi a chi giovi il proibizionismo sulle droghe.
Il "fulgido" esempio di quello introdotto sull'alcol negli anni '20 in USA magari aiuta.

a mio avviso altrettanto ineludibile.
Se non fosse chiaro: fu proprio l'improvviso e torrenziale accumulo di capitali a consentire alle mafie - non solo quella italiana, checché ne dica la propaganda razzista al riguardo - di militarizzarsi e consolidarsi, diventando un convitato di pietra e una presenza tuttora irreversibile in ambito economico e politico.

Quindi, come muoversi fra dati oggettivi e di oggettivo allarme che portano in direzioni opposte?
Partirei da un dato impressionante, vale a dire la mancanza di distinzioni abbastanza immediate.
Ad esempio quella fra legalizzazione e liberalizzazione, nonostante nelle farmacie esista un gran numero di presidi regolarmente distribuiti (quindi legalizzati) ma venduti solo dietro ricetta medica (quindi NON liberalizzati, non integralmente perlomeno).
Oppure quella fra un uso episodico di determinate sostanze e uno sistematico e prolungato nel tempo, situazioni diversissime anche nelle conseguenze sulla salute.
O ancora quella fra le reazioni di massima dell'organismo umano e la reattività individuale, componente non secondaria nel valutare fra l'altro l'incidenza sul comportamento e sulla sua pericolosità.
Ovviamente nessuna pretesa di aver scoperto chissà che: ma credo sia proprio la desemplificazione del problema il modo più adatto per aprire qualche crepa nel muro contro muro fra proibizionisti e antiproibizionisti.
Un approccio, quest'ultimo, a cui ho contribuito personalmente e con convinzione sul primo fronte, ma che ormai sembra degenerato in una sorta di conflitto israelo-palestinese.
Nel senso che si può rimanere convinti delle proprie ragioni "come il primo giorno".
Ma ci si deve anche confrontare col dato di fatto che decenni di massimalismi incrociati non hanno portato a una qualsiasi soluzione.


P.S. In realtà la radice del problema sarebbe un'altra: perché così tante persone - anche giovanissime - sentono il bisogno non tanto di accedere all'utilizzo di certe sostanze, quanto di finalizzarle all'autodistruzione, che è il vero filo conduttore del loro comportamento a prescindere dal mezzo (droghe, alcol ecc.) a disposizione?
Ma qui si entra veramente in una tematica senza confini...


P.S. 2 Mi scuso per il reiterato OT, che però ci ha ha dato lo spunto per confrontarci su temi interessanti.
Almeno in questo caso, Renzi è servito a qualcosa.

Offline AlenBoksic

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Re:Renzie
« Risposta #158 : Mercoledì 26 Febbraio 2014, 21:14:04 »
Se non fosse chiaro: fu proprio l'improvviso e torrenziale accumulo di capitali a consentire alle mafie - non solo quella italiana, checché ne dica la propaganda razzista al riguardo - di militarizzarsi e consolidarsi, diventando un convitato di pietra e una presenza tuttora irreversibile in ambito economico e politico.

Scusa se semplifico molto la risposta al tuo ragionamento molto articolato e ampiamente condivisibile,
però proprio per quello che dici il fatto che questo proibizionismo (e ci metto anche la legge Merlin) giovi a quello che fino a qualche anno addietro si chiamava "AntiStato" mi pare assodato,
resta da capire come mai lo "Stato" non prenda provvedimenti contro il suo mortale nemico: che si siano sovrapposti?
È un dubbio che sorge, visto non si vede altra ragione per cui si possa tollerare che un fiume di del genere debba essere coscientemente e impunemente lasciato nelle mani della malavita organizzata.
Certamente ci saranno molti che in buona fede e con ampia e vasta letteratura medico scientifica supportano le loro tesi proibizionistiche (sono personalmente testimone del fatto che il fax di un mio conoscente, all'epoca senatore, rimase intasato per giorni dopo una sua timida apertura legalizzatrice),
però questo dato di fatto non si pò ignorare.
Ed è un dato di fatto da cui poi ne discendono a cascata molti altri, che vanno dal controllo del territorio al riguardo per la salute dei suoi abitanti.

P.S. Che Renzi serva a qualcosa è una grossa notizia
 :D
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Offline AlenBoksic

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Re:Renzie
« Risposta #159 : Giovedì 27 Febbraio 2014, 09:31:04 »
Tornando in Ucraina

Mentre sale la tensione in Crimea e Mosca non esclude manovre militari al confine con l’Ucraina, il russo Eduard Limonov, nato a Kharkiv, recluta i seguaci a sostenere l’indipendenza di Simferopol, auspicando un effetto «a catena» in tutto l’Est ucraino: «Non staremo a guardare come uccidono i russi» dice, e sul suo blog apre le iscrizioni per la «Società dei fan del turismo in Crimea», possibilmente con esperienza militare e pronti a partire se «la stagione turistica si aprisse all’improvviso

http://www.lastampa.it/2014/02/27/esteri/limonov-in-crimea-guerra-civile-andr-a-difendere-i-nostri-russi-LPPaW7oVZZrvFU1juFbs3O/premium.html

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