Autore Topic: Deriva violenta della contestazione  (Letto 13230 volte)

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paoletto

Deriva violenta della contestazione
« : Domenica 25 Luglio 2010, 10:41:44 »
Lotito sappimo parlando danneggia solo se stesso, l'immagine della Lazio e la cultura storica della nostra società

Ma questo fare continuamente e costantemente le pulci alle sue colorite espressioni arrivando perfino a tenere il conto delle virgole nell'ultima intervista rilasciata rispetto a quella rilasciata tanto tempo addietro lo trovo inconcepibile, allorchè gli stessi, glissano verso gli atteggiamenti intimidatori e violenti i quali è costretta a subire questa proprietà oramai da quattro anni

Vorrei un tifo UNITO verso questi atteggimenti estremisti e violenti
Vorrei ogni dì una presa di posizione netta della maggioranza del tifo verso questa (si) sparuta minoranza deliquente e teppista

Ma non la vedo
Il coro "Lotito devi crepare" è una allegorica costante che ci porta a girare le spalle anche al fumogeno tirato in testa durante una amichevole estiva

Nel mentre, con gran cassa, sui quotidiani ed anche qui si stanno facendo i conti dell'IRES sulla plusvalenza Kolarov
  :-[

Vi dedico a Voi questo Topic, specialisti della critica dialettica e costruttiva e che sò non strumentale: prendete almeno qui le distanze da questo fenomeno allarmante e fascista che non c'entra niente né con il tifo e né con la Nostra Lazio

RobCouto

Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #1 : Domenica 25 Luglio 2010, 11:14:57 »
Va recuperata la dialettica.

Su forum non più esistenti, ricordo che più di qualcuno asseriva che i fora non hanno un ruolo costruttivo: sono luoghi dove si chiacchiera a vuoto, in sostanza.

A mio avviso tale interpretazione è solo conseguenza della scelta di non avere un ruolo costruttivo, o dell'incapacità di perseguirlo.

"Costruttivo" non vuol dire "educativo", parola dietro la quale si possono nascondere significati alquanto sinistri.

Vuol dire che si deve, si può, proporre un piano diverso di discussione. A me, leggere l'eco del vomitorio quotidiano radiofonico ha sinceramente stancato. Leggere cento volte al giorno lo stesso messaggio, più o meno camuffato da "opinione", ha stufato. Leggere il copincolla di scritti di semianalfabeti che faticano anche a riportare e capire quello che ascoltano, o lo riportano a modo loro perché hanno una "missione" ben precisa da perseguire, ha stufato.

Un luogo di discussione come un forum, dove l'uso della parola scritta dovrebbe perlomeno costituire un filtro per gli slogan e permettere una migliore esposizione delle idee, non servirà di certo a cambiare il mondo: ma dovrebbe almeno permettere a coloro che vogliono dibattere, QUALSIASI OPINIONE ABBIANO, in maniera non standardizzata da altri media, di esprimersi, ritrovarsi, contarsi. E magari di coinvolgere anche chi fino a quel momento a quel tipo di discussione non era interessato.

Invece, la sensazione è sempre quella di trovarsi al centro di un'enorme, eterna telefonata a Buzzanca. Peccato, perché ci sono persone che scrivono cose che non ho mai letto nemmeno dai migliori giornalisti sportivi e che sono del tutto refrattarie all'"opionionismo" che ci bombarda quotidianamente. Però, per ogni prezioso scritto di costoro ci sono dieci cazzatelle, battutine da baretto, inesattezze e vere e proprie fregnacce spacciate dagli ignorantoni che tocca mettersi lì ogni volta a confutare e smontare.

Che c'entra col bengala a Lotito? C'entra, perché cominciando a rinunciare a questo "gioco" dialettico si farebbe comunque un piccolo passo avanti verso un modo diverso di vivere la Lazio. O, comunque, si direbbe chiaramente "fate pure, ma io non gioco".

Offline borges

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #2 : Domenica 25 Luglio 2010, 11:45:07 »
Va recuperata la dialettica.

Su forum non più esistenti, ricordo che più di qualcuno asseriva che i fora non hanno un ruolo costruttivo: sono luoghi dove si chiacchiera a vuoto, in sostanza.

A mio avviso tale interpretazione è solo conseguenza della scelta di non avere un ruolo costruttivo, o dell'incapacità di perseguirlo.

"Costruttivo" non vuol dire "educativo", parola dietro la quale si possono nascondere significati alquanto sinistri.

Vuol dire che si deve, si può, proporre un piano diverso di discussione. A me, leggere l'eco del vomitorio quotidiano radiofonico ha sinceramente stancato. Leggere cento volte al giorno lo stesso messaggio, più o meno camuffato da "opinione", ha stufato. Leggere il copincolla di scritti di semianalfabeti che faticano anche a riportare e capire quello che ascoltano, o lo riportano a modo loro perché hanno una "missione" ben precisa da perseguire, ha stufato.

Un luogo di discussione come un forum, dove l'uso della parola scritta dovrebbe perlomeno costituire un filtro per gli slogan e permettere una migliore esposizione delle idee, non servirà di certo a cambiare il mondo: ma dovrebbe almeno permettere a coloro che vogliono dibattere, QUALSIASI OPINIONE ABBIANO, in maniera non standardizzata da altri media, di esprimersi, ritrovarsi, contarsi. E magari di coinvolgere anche chi fino a quel momento a quel tipo di discussione non era interessato.

Invece, la sensazione è sempre quella di trovarsi al centro di un'enorme, eterna telefonata a Buzzanca. Peccato, perché ci sono persone che scrivono cose che non ho mai letto nemmeno dai migliori giornalisti sportivi e che sono del tutto refrattarie all'"opionionismo" che ci bombarda quotidianamente. Però, per ogni prezioso scritto di costoro ci sono dieci cazzatelle, battutine da baretto, inesattezze e vere e proprie fregnacce spacciate dagli ignorantoni che tocca mettersi lì ogni volta a confutare e smontare.

Che c'entra col bengala a Lotito? C'entra, perché cominciando a rinunciare a questo "gioco" dialettico si farebbe comunque un piccolo passo avanti verso un modo diverso di vivere la Lazio. O, comunque, si direbbe chiaramente "fate pure, ma io non gioco".
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline BobLovati

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #3 : Domenica 25 Luglio 2010, 11:52:38 »
Va recuperata la dialettica.

Su forum non più esistenti, ricordo che più di qualcuno asseriva che i fora non hanno un ruolo costruttivo: sono luoghi dove si chiacchiera a vuoto, in sostanza.

A mio avviso tale interpretazione è solo conseguenza della scelta di non avere un ruolo costruttivo, o dell'incapacità di perseguirlo.

"Costruttivo" non vuol dire "educativo", parola dietro la quale si possono nascondere significati alquanto sinistri.

Vuol dire che si deve, si può, proporre un piano diverso di discussione. A me, leggere l'eco del vomitorio quotidiano radiofonico ha sinceramente stancato. Leggere cento volte al giorno lo stesso messaggio, più o meno camuffato da "opinione", ha stufato. Leggere il copincolla di scritti di semianalfabeti che faticano anche a riportare e capire quello che ascoltano, o lo riportano a modo loro perché hanno una "missione" ben precisa da perseguire, ha stufato.

Un luogo di discussione come un forum, dove l'uso della parola scritta dovrebbe perlomeno costituire un filtro per gli slogan e permettere una migliore esposizione delle idee, non servirà di certo a cambiare il mondo: ma dovrebbe almeno permettere a coloro che vogliono dibattere, QUALSIASI OPINIONE ABBIANO, in maniera non standardizzata da altri media, di esprimersi, ritrovarsi, contarsi. E magari di coinvolgere anche chi fino a quel momento a quel tipo di discussione non era interessato.

Invece, la sensazione è sempre quella di trovarsi al centro di un'enorme, eterna telefonata a Buzzanca. Peccato, perché ci sono persone che scrivono cose che non ho mai letto nemmeno dai migliori giornalisti sportivi e che sono del tutto refrattarie all'"opionionismo" che ci bombarda quotidianamente. Però, per ogni prezioso scritto di costoro ci sono dieci cazzatelle, battutine da baretto, inesattezze e vere e proprie fregnacce spacciate dagli ignorantoni che tocca mettersi lì ogni volta a confutare e smontare.

Che c'entra col bengala a Lotito? C'entra, perché cominciando a rinunciare a questo "gioco" dialettico si farebbe comunque un piccolo passo avanti verso un modo diverso di vivere la Lazio. O, comunque, si direbbe chiaramente "fate pure, ma io non gioco".

che altro dire, se non " d´accordo "  ? ? ?
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline fiDelio

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #4 : Domenica 25 Luglio 2010, 11:57:14 »
Sulla Home page.
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline fish_mark

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #5 : Domenica 25 Luglio 2010, 12:10:48 »
Ieri ero a fare shopping ascoltando la radio che dava la diretta di Lazio-Vicenza. In chiusura di collegamento la voce del cronista era quasi coperta dai cori indirizzati verso il presidente intonati agli ormai ever green dell'estremismo antilotitiano.
Ebbene, una situazione indecorosa e insopportabile da qualsiasi parte la si guardi:
da parte di un presidente che, per il mio modo di vedere le cose, non deve essere necessariamente osannato, ma neanche offeso continuamente in questa maniera;
da parte dei tifosi che hanno superato la soglia della decenza da molto, troppo tempo.

Sapete quali sono le mie posizioni, ma non è materia di questo topic. Ci sarebbe una soluzione rapida, veloce e indolore a questa situazione, ma anche questo è off topic.

La materia di questa discussione è molto complessa e molto profonda e attinge addirittura allo stato della nostra società, ormai disabituata alla discussione, all'approfondimento, all'analisi anche di una questione così miserevole come può essere la conduzione di una squadra di calcio.
Anzi si potrebbe dire che lo stato culturale della nostra società è così malmesso perché ha portato la logica delle curve in altri ambiti con effetti deleteri per la qualità della nostra democrazia, ma lasciamo perdere.
In ogni caso, avverto RobCouto e gli altri, così attaccati alle sorti del forum (come lo sono io peraltro) di non sottovalutare questo come altri forum, strumenti molto preziosi e molto considerati anche dagli addetti ai lavori.
Purtroppo in essi si replicano certe dinamiche da bar anche perché sono stati utilizzati finora come bar integrato di mille bar, mettendo in contatto gente molto lontana l'una dall'altra e che non si incontreranno mai.

In ogni caso, questo strumento è quanto di meglio possa avere a disposizione un tifoso per sfuggire alle ovvietà, alle banalità e alla falsità che ci propinano e ci propalano la stampa e il regime.
Questa è la vera controinformazione, autogestita, antagonista, indipendente.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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bak

Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #6 : Domenica 25 Luglio 2010, 12:41:35 »
Due considerazioni su quanto ha scritto Rob:
1) purtroppo la deriva violenta ignorata o meglio trascurata dai media, parte da lontano, dal terrorismo degli anni 70, dove dopo il dileggio (anch'egli trascurato dai mezzi d'informazione, ma anche da parte degli organi preposti a difendere l'ordine -parlo dei funzionari della Polizia, dei carabinieri etc- si trasformava ben presto in qualcosa di più concreto, fino a arrivare alle gambizzazioni o, peggio ancora alle esecuzioni. Cosa che suscitava battimenti di petto da parte di tutti fino ad archiviare il tutto nel giro di pochi giorni.
Sono passati quasi quarant'anni ma, vedo i metodi di entrambe le parti sono gli stessi.

2) ma dove erano ieri le fdo per evitare lo scempio perpetrato ?

Offline benvolio

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #7 : Domenica 25 Luglio 2010, 12:44:38 »
Va recuperata la dialettica, dice giustamente RobCouto. Ma il problema è che l'ambiente Lazio sembra essere ormai impermeabile a tentativi di mediazione, dialettica e non . Mediazione, sia beninteso, come condivisione di uno spazio comune dove fronteggiare opinioni, anche contrarie ed opposte. Ciò che nell'agone politico e culturale trionfa sotto le forme dei motti e delle menzogne sistematiche che assurgono a verità assoluta,  nell'ambiente Lazio assume le forme di una vulgata che sintetizza il belluino istinto "Lotito è brutto non lo vogliamo". Recuperare spazi di discussione in cui porre a confronto i critici, seri e disinteressati, di Lotito con coloro che, fra mille distinguo, ne sostengono o ne possono sostenere parte dell'operato, è importantissimo. In questo senso il forum, questo forum, inteso come le persone che lo frequentano, deve assumere sino in fondo e seriamente la consapevolezza che cedere all'invettiva a prescindere, all'antipatia epidermica l'un contro l'altro armati, sarà esiziale e rovinerà questa esperienza che a me sembra sinora encomiabiale per l'alto tasso di auto moderazione e ricerca della comprensione da parte di ognuno a costo, persino, di mollare il punto piuttosto che mandare in flame discussioni e post.
Ma il problema per la Lazio ed i laziali è che ormai si è consumata la rottura concettuale fra dirigenza e tifoseria e fra tifosi e tifosi. Si finge e ci si sente ancora uniti nell'assurda propensione emotiva che è il tifo per una squadra di calcio. Ma sotto questa facciata, ormai sempre più di circostanza, allignano intenzioni e comportamenti ignoranti e grossolani, quando non interessati e dolosi.
Lotito tiene il comando impermeabile a qualsiasi ipotesi di rapporto con quelli che ritiene ormai ostili alla sua persona, prima ancora che alla Lazio (sempre nella sua visione, ovvio) e mostra una preoccupante tendenza al delirio di onnipotenza. Da parte della tifoseria l'obiettivo è costringere Lotito alla resa di fatto o di diritto, accettando chissà quale sottomissione ad una idea di lazialità (che brutta parola...) sempre più speciosa e incentrata sulla autoreferenzialità del tifo organizzato. Una parte (residua? maggioritaria?) di tifoseria assiste in parte annoiata ed in parte indifferente a questa guerra dichiarata e aspetta non sa bene cosa, cercando di concentrarsi sulla Lazio, come in fondo dovrebbe fare un tifoso, pensare alla propria squadra.
Di lato a prendere sempre il vento in poppa, i comunicatori che tirano l'elastico sperando, a turno, di essere riammessi a corte da Lotito ma guardandosi bene dal prendere le distanze dalla castronerie  e sconcezze di certa gente. L'effetto serra che ne deriva è una cappa plumbea che rende irrespirabile l'atmosfera, noiosa la vita di relazione e faticosa la ricerca di dialettiche serene o almeno, feconde.
E questo sito sembra essere, per un laziale, una delle poche occasioni di discutere davvero, ragionando con numeri, dati e notizie alla mano, confrontando intuizioni e ritrovando quel piacere di sentirsi parte di una collettività ispirata da gente, fatti ed idee che vengono da centodieci anni di storia.
Al gioco dello sfascio è, per un apersona che tenga davvero alla Lazio, impossibile giocare...per definizione.

bak

Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #8 : Domenica 25 Luglio 2010, 12:47:41 »
Dimenticavo di aggiungere:
Roma città ormai è diventata invivibile, esasperante per quanto riguarda questo morboso rapporto col calcio. Grandi vecchi ex terroristi, o ancora in essere come tali, stanno dietro masnade di giovani pronte a tutto e sobillate da radio che parlano h 24 dello stesso argomento. Chi è preposto alla sicurezza pubblica deve essere al più presto informato del reale stato delle cose, chiudendo se del caso, le parti più riottose e violente.
A Roma una cosa del genere vale 100 tessere del tifoso, altrochè.

schwitters

Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #9 : Domenica 25 Luglio 2010, 13:48:35 »
Rocco T. negli ultimi tuoi due post hai ricordato il terrorismo anni '70 senza argomentare e suffragare ciò che scrivi. Forse volendo approfondire si andrebbe OT e ciò non gioverebbe al dibattito. Però lasciami dire che il paragone è improponibile e pericoloso.

Offline Holly

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #10 : Domenica 25 Luglio 2010, 13:55:08 »
Dimenticavo di aggiungere:
Roma città ormai è diventata invivibile, esasperante per quanto riguarda questo morboso rapporto col calcio. Grandi vecchi ex terroristi, o ancora in essere come tali, stanno dietro masnade di giovani pronte a tutto e sobillate da radio che parlano h 24 dello stesso argomento. Chi è preposto alla sicurezza pubblica deve essere al più presto informato del reale stato delle cose, chiudendo se del caso, le parti più riottose e violente.A Roma una cosa del genere vale 100 tessere del tifoso, altrochè.

secondo me le cosiddette Forze dell'Ordine sanno benissimo chi, cosa, come, quando della tifoseria, organizzata e non, che vive in questa città

il problema vero è che non sono in grado di gestire la situazione

con l'espressione "non sono in grado" intendo un misto di non volontà + incapacità vera e propria

non ci vorrebbe molto a far chiudere certe trasmissioni radiofoniche indegne di un Paese civile, eppure esse sono ancora là, tutti i giorni

non ci vorrebbe molto a far sì che ai derbies non si scatenasse la famosa guerriglia urbana FUORI dallo stadio, eppure le Autorità non hanno saputo trovere di meglio che inventare la Tessera del Tifoso, ossia "monitorare" chi entra e non chi sta fuori (certamente la TdT interessa anche il resto d'Italia, è solo un esempio che faccio)

c'è da dire che la percezione dell'autorità delle Autorità - scusate il gioco di parole - è prossima allo zero, ricordate il famoso derby "del regazzino morto" in cui un intero stadio si rifiutò di credere alle parole del Prefetto in persona?

l'unica arma che ho in mano contro queste derive violente è continuare a fare il mio dovere di tifosa continuando imperterrita ad andare allo stadio, continuando a comperare merchandising ufficiale, continuando a scrivere su forum di tifosi come me che vorrebbero vivere la passione per la Lazio senza altro fine che continuare a sostenere i nostri colori

mi piange il cuore a sentire tifosi contro tifosi, ma sinceramente io non ne posso più, da parecchio aggiungo, per cui ho deciso di pormi nei confronti dell'ambiente Lazio come la prima volta che sono andata allo stadio con mio padre, più di trenta anni fa: col cuore sgombro da veleni cateterari, con lo sguardo limpido di chi ignora bellamente quanto sia forte o sia pippa Pintos, con la pace d'animo di chi vuole godersi lo spettacolo di 11 ragazzotti in mutande, che sia brutto come lo spettacolo della scorsa stagione o meraviglioso come due stagioni fa, sempre spettacolo è, ed è tutto per ME

bak

Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #11 : Domenica 25 Luglio 2010, 16:19:35 »
Rocco T. negli ultimi tuoi due post hai ricordato il terrorismo anni '70 senza argomentare e suffragare ciò che scrivi. Forse volendo approfondire si andrebbe OT e ciò non gioverebbe al dibattito. Però lasciami dire che il paragone è improponibile e pericoloso.

Doverosa precisazione. Esatto ho evitato fare casi concreti per non andare OT ed evitare pericolose contrapposizioni. Quanto al fatto che il paragone sia improponibile, me lo auguro, spero fortemente di sbagliarmi, ma i presupposti sono quelli.
Quanto al fatto di terroristi o ex terroristi lì un riferimento preciso ce l'ho; la manifestazione del 2004, credo, dove si saldarono ultras laziali e ventisettisti, oltre altre tifoserie (Juve e Inter); forse il salto di qualità del cosidetto mondo ultras)

secondo me le cosiddette Forze dell'Ordine sanno benissimo chi, cosa, come, quando della tifoseria, organizzata e non, che vive in questa città

il problema vero è che non sono in grado di gestire la situazione

con l'espressione "non sono in grado" intendo un misto di non volontà + incapacità vera e propria

Basterebbe investire il Ministro degli Interni in persona se altri, anzichè fare il proprio mestiere fanno il loro primo mestiere, i tifosi della parassita27. Anzi il Ministro in persona a seguito di negligenze provate, potrebbe far perdere il posto al funzionario in questione.

PS. certe trasmissioni sono nate o hanno ripreso vigore proprio dopo quella manifestazione del 2004.

Offline disabitato

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #12 : Domenica 25 Luglio 2010, 16:57:57 »
Sono un branco di idioti.

Un conto è essere pro o contro una dirigenza, un altro considerate lotito il male assoluto.

Ormai c'è una frangia di burattinai (e putroppo molti burattini..) che sta col fucile spianato contro l'attuale dirigenza. Sono anni che ha rinunciato (per i motivi che tutti sappiamo) alla critica costruttiva passando ad un ostrascismo stucchevole che nemmeno l'acquisto di un messi o un gerrard a parametro zero e con stipendio 500k a stagione sarebbe esente da critiche.
Caxxo s'è arrivata a criticare pure la promozione per i cuccioloni... siamo all'assurdo.

Tutto ciò viene da Lotito è male.

La cosa più triste è che usano la Lazio per perseguire i loro scopi personali.

In questo forum spesso ci sono posizioni contrastanti come è giusto che sia. Ma è evidente che chi scrive qua dentro vuole solo il meglio per la Lazio, e non ha tornaconti personali.

Adoro andare in trasferta ma ormai ci vado sempre meno. Mi hanno fatto passare la voglia. Mi sento più a mio agio in mezzo ai tifosi locali che nel settore ospiti.

Anche io sogno multimiliardari alla guida della Lazio, ma non per questo augurerei a Lotito tutti i mali del mondo.

Putroppo abbiamo a che fare con dei sub-umani...
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Offline Whistle

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #13 : Domenica 25 Luglio 2010, 17:14:19 »
Sono il male della Lazio.
Da anni ormai.

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #14 : Domenica 25 Luglio 2010, 17:16:33 »
Sono il male della Lazio.
Da anni ormai.

spero che recuperino un po' di coerenza, non facciano la Tdt e se ne restino a casa.
La cosa bella che poi vanno da lotito ad elemosinare le prelazioni ed i biglietti a prezzo scontato.
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Offline Matita

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #15 : Domenica 25 Luglio 2010, 17:19:34 »
Basta che non usano chi non si abbona per altri motivi per fare piu' numero.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Baruch

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #16 : Domenica 25 Luglio 2010, 17:31:03 »
Sono un branco di idioti, sono il male della Lazio, basta che non usino chi non si abbona...

Ma chi? Le bottiglie a Lotito le lancerebbero solo un centinaio di ultras? Le pulci alle virgole delle conferenze (per restare in topic) le farebbero solo quel manipolo di contestatori di professione?

A me non pare proprio, sennò non staremmo neanche qui a discuterne. Ecco perché recuperare la dialettica credo sia una missione impossibile, o almeno lo è utilizzarla al fine di uscire dal cono d'ombra gettato dalla presidenza Lotito.

Offline fish_mark

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #17 : Domenica 25 Luglio 2010, 17:35:47 »
Basta che non usano chi non si abbona per altri motivi per fare piu' numero.

c'è pure chi ha usato chi si abbona per fare numero e affermare che sono dalla sua parte.
Ma lasciamo stare. Roba passata.
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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #18 : Domenica 25 Luglio 2010, 17:48:40 »
Sono un branco di idioti, sono il male della Lazio, basta che non usino chi non si abbona...

Ma chi? Le bottiglie a Lotito le lancerebbero solo un centinaio di ultras? Le pulci alle virgole delle conferenze (per restare in topic) le farebbero solo quel manipolo di contestatori di professione?

A me non pare proprio, sennò non staremmo neanche qui a discuterne. Ecco perché recuperare la dialettica credo sia una missione impossibile, o almeno lo è utilizzarla al fine di uscire dal cono d'ombra gettato dalla presidenza Lotito.

dubito che persone dotate di un minimo di intelligenza pur in pesante disaccordo con la dirigenza passerebbero a vie di fatto contro lotito.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Baruch

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Re:Deriva violenta della contestazione
« Risposta #19 : Domenica 25 Luglio 2010, 18:00:12 »
dubito che persone dotate di un minimo di intelligenza pur in pesante disaccordo con la dirigenza passerebbero a vie di fatto contro lotito.

Non userei l'intelligenza come discrimine. La maggioranza cui fa appello Paoletto secondo me sarebbe pronta a dire "hanno esagerato" solo nell'apprendere che Lotito è stato ucciso da un contestatore. Prima no.