www.gazzetta.itUn sito africano alimenta i dubbi sull'età del camerunese, convocato domenica per il derby. Il club non replica. Il centrocampista si sfoga: "Me ne vado. Anzi, resto"Per capire in quale frullatore è finito Joseph Minala, centrocampista camerunese della Primavera della Lazio in campo al Viareggio sabato scorso e convocato da Reja per il derby di due giorni fa, può bastare raccontare queste due frasi: "Basta, me ne vado dall’Italia" ed "È tutto passato, voglio solo giocare, la cosa che amo fare". Frasi uscite dalla stessa bocca, a 24 ore di distanza: la voglia di mollare e quella di lottare, una dopo l’altra, nella testa di Minala. La bufera, proprio nelle ore che in linea teorica sarebbero dovute essere le più felici per la prima convocazione in prima squadra (era in tribuna all’Olimpico domenica). Il motivo è questo: alcuni siti africani (il principale è afrik-foot.com) hanno pubblicato un articolo in cui veniva messa in dubbio l’età del giocatore e allegato diverse foto.
LAZIO IN SILENZIO — Da lì twitter, i social network in generale e i siti internet di tutto il modo hanno fatto da megafono alla storia. Ecco spiegato lo sconforto del giocatore, che si è sentito vittima anche di qualche presa in giro a sfondo razziale. Il passaporto camerunese e la carta d’identità italiana del calciatore recitano come data di nascita 24 agosto 1996: 17 anni e mezzo, dunque. Gli stessi documenti utilizzati dalla Lazio per tesserare Minala, in maglia biancoceleste già da agosto ma tesserato solo lo scorso 2 dicembre. Il centrocampista vive e risiede a Formello, nel centro sportivo del club. È in Italia senza famiglia, seguito da un tutor (un avvocato) e dal procuratore Diego Tavano. La Lazio, interpellata sulla vicenda, ha preferito non replicare ufficialmente.
IL PERCORSO — L’ha invece voluto fare Tavano, agente di Minala solo da qualche mese. "Sono illazioni, ora Joseph è sereno. Ha avuto un’infanzia difficile, ecco il punto. E se ci parli capisci dai suoi discorsi che è in tutto e per tutto un ragazzo di 17 anni", dice. La storia e i conseguenti dubbi sull’età a Roma non hanno colto di sorpresa gli addetti ai lavori del calcio giovanile. Minala, già militante in Camerun in una società, è arrivato in Italia ed è stato tesserato nel 2011 dalla "Città dei ragazzi", formazione che prende parte al campionato Allievi fuori classifica: il tesseramento era di tipo amatoriale. La prima società vera, per modo di dire, è stato il Città di Fiumicino: un tesseramento fantasma, se è vero che Minala vi è transitato dal 29 maggio 2012 al 30 giugno. Da lì il passaggio alla Vigor Perconti: è l’agosto 2012. Poi il trionfo nel Torneo delle Regioni 2013 con la rappresentativa del Lazio. "Non posso negare che dimostri più degli anni che ha — dice Maurizio Perconti, patron della Vigor —, ma i suoi documenti sono ok". Sui forum di settore in molti non la pensano così: "Ci vorrebbe un’indagine", è il commento generale di molti suoi ex avversari. La Lazio l’ha tesserato facendogli firmare un contratto fino al 2016. Cosa che non hanno voluto fare Napoli (col quale ha svolto il ritiro estivo), Inter e Udinese: per i friulani il dubbio sull’età sarebbe stato più forte del giudizio — pur positivo — sul giocatore.
Davide Stoppini, Marco Calabresi
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