Autore Topic: Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)  (Letto 8809 volte)

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Offline Maurita!

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #40 : Giovedì 12 Agosto 2010, 20:13:42 »
Rocco sul fenomeno mediatico totti sono d'accordo, su Verdone non mi sembra che i suoi film siano cafoni o trasmettano "cafonaggine". Sono autoironici, si prende in giro da solo proprio perchè lui è di Roma e i romani sono cosi, secondo me.
Si Maurita hai ragione sul fatto che siano peggiorati tantissimo i ragazzini di oggi, trovo una cosa soprattutto abbastanza sconvolgente, la loro maleducazione infinita, ma alla fine di chi sono figli?

La realtà secondo me è che la società si trasforma, per noi tutto questo è molto sgradevole ma sono sicuro che i nostri genitori pensavano la stessa cosa di noi quando eravamo adolescenti. Mi ricordo le loro facce inorridite quando sentivano strafalcioni o scoprivano comportamenti, movimenti, atteggiamenti a loro sconosciuti. Frasi fatte tipo: all'epoca queste cose non esistevano... siete d'accordo?

sono d'accordo, infatti ho detto che sono consapevole del fatto che non è proprio tutta colpa loro :) . E' anche vero però che questo cambiamento è decisamente in peggio,a livello oggettivo direi. Quindi tutto sommato i più "anziani" (e mi ci metto pure io, dall'alto del mio quarto di secolo!) hanno ben ragione di inorridire ;D Sicuramente è un discorso mooolto ampio che comprende tutta una serie di meccanismi sociali e antropologici . Comunque quanto agli strafalcioni, un conto sono quelli dialettali, basta che poi quando l'occasione richiede di parlare italiano si sappia come parlarlo. In questo senso stiamo tornando ai tempi prima della guerra secondo me. C'è un "analfabetismo di ritorno", credo si chiami così se ricordo bene.Io ho colleghi universitari che ancora sbagliano a mettere l'h, o non sanno la differenza tra un articolo e una preposizione. Lo trovo un po' grave...soprattutto perchè come puoi studiare lingue se non conosci manco la tua?! ;D

Comunque vorrei fare una piccola riflessione: negli anni 60 c'è stata una rivoluzione nei  costumi, nella moda, nel parlare , eccetera. Però, fondamentalmente, era una rivoluzione di giovani che volevano cambiare il mondo a cominciare da una maggire libertà e diritti per le donne, per finire con l'uscire liberamente la sera,  e così via (ho messo i primi due che mi venivano in mente, sennò viene fuori un papier che non finisce più). Al di là dei colori politici, avevano un ideale di mondo da realizzare, lottavano per questo e le loro "mode" erano spesso legate ai loro ideali (che so, i capelloni erano i ribelli, per esempio). Ovvio che ogni cambiamento anche se fatto con le migliori intenzioni può avere i suoi effetti collaterali , come la diffusione e l'uso di droghe per dirne una. I giovani di allora però, magari potevano farsi uno spinello ai concerti; quelli di oggi, si fanno le canne come se fumassero sigarette, quando non si impasticcano direttamente (e anche questo lo dico per esperienza abbastanza diretta dato che mio padre insegna al liceo) alle 8 di mattina.
Io sono d'accordo che uno deve essere libero, ma questa la trovo idiozia. Anzi questo è tentare di riempire un vuoto. perchè tantissimi giovani sono VUOTI dentro.E' la tristissima verità.

Offline jegue98

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #41 : Giovedì 12 Agosto 2010, 20:41:55 »
Maurita i tuoi colleghi universitari se hanno la tua stessa età non fanno parte della generazione di cui parlavamo su giusto? Quindi ancora più grave..  ;)
Comunque si.. il discorso è mooolto ampio come dici tu. Pensavo al fatto che dipende tanto dall'educazione che si da ai propri figli. Anche se poi cerchi di educarli e ti tornano a casa dei mostri! Non lo so è un discorso complesso. Io direi che è più probabile (almeno mi auguro per loro) che crescendo questi ragazzi si rendano conto da soli di come debba essere vissuta la vita, come più o meno abbiamo fatto tutti noi.
L'esperienza insegna e secondo me quando sbatti la testa (a meno che nun sei proprio de cocco!) prima o poi si impara.


Sono troppo speranzoso eh?  ;D
Never change the way you are...

Offline borges

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #42 : Giovedì 12 Agosto 2010, 20:47:49 »
L’intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai

da uno dei milioni d’anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,

di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l’ha mai liberato.

Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza

a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.

[...]
P.P.Pasolini, La Guinea in Poesia in forma di rosa
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline Maurita!

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #43 : Giovedì 12 Agosto 2010, 21:27:29 »
Maurita i tuoi colleghi universitari se hanno la tua stessa età non fanno parte della generazione di cui parlavamo su giusto? Quindi ancora più grave..  ;)
Comunque si.. il discorso è mooolto ampio come dici tu. Pensavo al fatto che dipende tanto dall'educazione che si da ai propri figli. Anche se poi cerchi di educarli e ti tornano a casa dei mostri! Non lo so è un discorso complesso. Io direi che è più probabile (almeno mi auguro per loro) che crescendo questi ragazzi si rendano conto da soli di come debba essere vissuta la vita, come più o meno abbiamo fatto tutti noi.
L'esperienza insegna e secondo me quando sbatti la testa (a meno che nun sei proprio de cocco!) prima o poi si impara.


Sono troppo speranzoso eh?  ;D

beh, diciamo ottimista :D me lo auguro pure io. Per alcuni di sicuro sarà così!
Bella citazione borges ;)

Offline Andre

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #44 : Giovedì 12 Agosto 2010, 22:16:37 »
io invece ho trovato una poesia involontaria vergata su un muro a Torbella che recita:

 jusy  ti amo 
 ora e mai

ma è fantastica!
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Maurita!

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #45 : Giovedì 12 Agosto 2010, 22:25:26 »
:D 'sti poeti inconsapevoli!!

jumpingjackflash

Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #46 : Giovedì 12 Agosto 2010, 23:15:24 »
ma è fantastica!
veh?

allora non sono io ad essere pazzo (almeno non solo io)

Offline carpelo

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #47 : Giovedì 12 Agosto 2010, 23:26:44 »
sono d'accordo, infatti ho detto che sono consapevole del fatto che non è proprio tutta colpa loro :) . E' anche vero però che questo cambiamento è decisamente in peggio,a livello oggettivo direi. Quindi tutto sommato i più "anziani" (e mi ci metto pure io, dall'alto del mio quarto di secolo!) hanno ben ragione di inorridire ;D Sicuramente è un discorso mooolto ampio che comprende tutta una serie di meccanismi sociali e antropologici . Comunque quanto agli strafalcioni, un conto sono quelli dialettali, basta che poi quando l'occasione richiede di parlare italiano si sappia come parlarlo. In questo senso stiamo tornando ai tempi prima della guerra secondo me. C'è un "analfabetismo di ritorno", credo si chiami così se ricordo bene.Io ho colleghi universitari che ancora sbagliano a mettere l'h, o non sanno la differenza tra un articolo e una preposizione. Lo trovo un po' grave...soprattutto perchè come puoi studiare lingue se non conosci manco la tua?! ;D

Comunque vorrei fare una piccola riflessione: negli anni 60 c'è stata una rivoluzione nei  costumi, nella moda, nel parlare , eccetera. Però, fondamentalmente, era una rivoluzione di giovani che volevano cambiare il mondo a cominciare da una maggire libertà e diritti per le donne, per finire con l'uscire liberamente la sera,  e così via (ho messo i primi due che mi venivano in mente, sennò viene fuori un papier che non finisce più). Al di là dei colori politici, avevano un ideale di mondo da realizzare, lottavano per questo e le loro "mode" erano spesso legate ai loro ideali (che so, i capelloni erano i ribelli, per esempio). Ovvio che ogni cambiamento anche se fatto con le migliori intenzioni può avere i suoi effetti collaterali , come la diffusione e l'uso di droghe per dirne una. I giovani di allora però, magari potevano farsi uno spinello ai concerti; quelli di oggi, si fanno le canne come se fumassero sigarette, quando non si impasticcano direttamente (e anche questo lo dico per esperienza abbastanza diretta dato che mio padre insegna al liceo) alle 8 di mattina.
Io sono d'accordo che uno deve essere libero, ma questa la trovo idiozia. Anzi questo è tentare di riempire un vuoto. perchè tantissimi giovani sono VUOTI dentro.E' la tristissima verità.
discorso interessante, ma ad un certo punto non ti condivido: quando decidi tu qual'è la dose giusta di droga da consumarsi (ad esempio). Ti comporti come tuo nonno (sempre esempio) che negli anni '60 minacciava tuo padre di ucciderlo se l'avesse scoperto con una canna. Poi posso condividere il tuo parere sul fatto che fumati da mane a sera non si quaglia uncà, però il discorso è un altro. Tu ai ragazzi gli devi dare gli strumenti per pensare, capire, scegliere! E chi è che non li fornisce?
E' una (o più) generazione di adulti che, in confronto, i ragazzi son dei geni educatissimi. Sono loro il male, altro che i ggiovani. Io li odio! (cioè in sostanza non m'è piaciuto quando dici "non è tutta colpa loro" come se la società che li ha plasmati se la fossero in gran parte costruita da soli)
Parlavi dei sogni dei giovani di 50 anni fa confrontandoli con quelli di adesso. M'è venuto istintivo pensare a ch'è successo in Italia tra gli anni 70 e 80. Massiccia introduzione dell'eroina (secondo alcuni anche "voluta") e sviluppo della TV commerciale, accompagnati da un (presunto?) sviluppo economico edonistico e superficiale. I sogni, il mondo da cambiare? Affanculo, mi compro la pelliccia, hanno pensato gli exrivoluzionari, mentre i loro figli morivano per strada o abbrutivano davanti alla tv


perdonami l'approssimazione, sono un po' stanco e amareggiato

Offline Maurita!

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #48 : Venerdì 13 Agosto 2010, 00:12:55 »
lol, quello della droga era solo un esempio comunque , in effetti scritto di fretta e forse espresso poco chiaramente :)

" I sogni, il mondo da cambiare? Affanculo, mi compro la pelliccia, hanno pensato gli exrivoluzionari, mentre i loro figli morivano per strada o abbrutivano davanti alla tv" probabilmente è proprio così che è andata, e fondamentalmente, questo ha dato inizio a tutta la catena d'eventi per cui adesso stiamo così.

il "non è tutta colpa loro" è riferito invece proprio al fatto che la società in cui si trovano non se la sono scelta loro! ... certo che se gli insegnamenti o degli input non gli vengono dati, è molto facile perdere la bussola. Però è anche vero che  questo è un discorso che funziona fino a una certa età, imho.Onestamente mi sembra che in questa società malata la gran parte di loro ci sguazzi amenamente, proprio perchè mi pare che i loro "sogni" siano estremamente materialisti e superficiali, legati molto all'apparire piuttosto che all'essere.
 Il discorso dei modelli  è relativo secondo me. E' un punto di partenza, ma i modelli si possono sempre cambiare. A volte anzi si dovrebbe proprio! :) 


Offline carpelo

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #49 : Venerdì 13 Agosto 2010, 00:19:37 »
io per esempio fucilerei quelli che scrivono lol !
CHE VUOL DIREEEEEEEEEEEEEEEEEE?
>:(

















 ;D

Offline Whistle

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #50 : Venerdì 13 Agosto 2010, 11:16:50 »
E come ti sbagli?
Il carrozzone di "artisti" giallozozzi giá si é mosso per cavalcare l'onda di popolaritá di queste due povere disgraziate!
Battista si dovrebbe solo vergognare per avere invitato sul palco due amebe che non hanno quasi proferito parola!

Io penso che l'immagine del cittadino romano che stanno proponendo questi personaggi sia proprio indecente!

Aquilotta del Nord

Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #51 : Venerdì 13 Agosto 2010, 11:39:30 »
io per esempio fucilerei quelli che scrivono lol !
CHE VUOL DIREEEEEEEEEEEEEEEEEE?
>:(

Laughing out loud, "ridendo fragorosamente", oppure lots of laughs, "grasse risate", by wikipedia  :P

CiPpi

Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #52 : Venerdì 13 Agosto 2010, 11:41:22 »
tempo fa ci fu un topic su LN su questi temi, la degradazione del romanesco, l'abbassamento culturale, il modello di romano che si propone oggi ecc.ecc.

dico oggi quello che piu' o meno dissi allora.

il problema non e' limitato alla sola Roma e il romanesco, che tra l'altro se si leggesse attentamente Belli ci si accorgerebbe che non e' mai stato un dialetto 'fino', ma piuttosto e' un fenomeno che investe l'intero pianeta.

anche qui a Londra si potrebbero fare mille esempi, il 'we don't need no education' di Another Brick in the Wall e' un classico esempio di errore da pennarello rosso e fucilazione seduta stante (l'inglese non ammette la doppia negazione; o usi il don't o usi il no), ma vi posso assicurare che tale doppia negazione fa parte ormai del linguaggio, cosi come tanti altri 'errori'.

del resto il linguaggio stesso e' il prodotto di mille evoluzioni, e sicuramente tante cose corrette oggi sarebbero state gravi errori 100 anni fa.

certo puo' pure piacere o no, ma e' la semplice realta' dei fatti.

rimane comunque che se ci fate caso il filmato del calippo e na bira, termina con una delle ragazze che saluta con un arrivederla, segno comunque di un certo livello di educazione, magari non vocale vista la forte calata, ma comunque presente.

e credo le stiano mettendo in 'mezzo' e ovviamente non vedo perche' dovrebbero dire di no.

di particine a personaggi nati e morti (a livello di fama ovviamente, ndCP) in simili situazioni e' pieno il cinema, non solo italiano. e c'e' pure di peggio.

Offline Maurita!

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #53 : Venerdì 13 Agosto 2010, 11:53:17 »
io per esempio fucilerei quelli che scrivono lol !
CHE VUOL DIREEEEEEEEEEEEEEEEEE?
>:(
 ;D

LOL non si tocca!!! ;D fatemi lollare in pace!!

il problema non e' limitato alla sola Roma e il romanesco, che tra l'altro se si leggesse attentamente Belli ci si accorgerebbe che non e' mai stato un dialetto 'fino', ma piuttosto e' un fenomeno che investe l'intero pianeta.

ovviamente, ci mancherebbe. Il mio discorso era piuttosto universale :)

Offline gazzaladra

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #54 : Venerdì 13 Agosto 2010, 13:57:29 »
E come ti sbagli?
Il carrozzone di "artisti" giallozozzi giá si é mosso per cavalcare l'onda di popolaritá di queste due povere disgraziate!
Battista si dovrebbe solo vergognare per avere invitato sul palco due amebe che non hanno quasi proferito parola!

Io penso che l'immagine del cittadino romano che stanno proponendo questi personaggi sia proprio indecente!

je regaleranno 2 abbonamenti daaaccruuurrvvaapppiiiuubbellladdderrmoonnnoo
Non chi comincia...ma colui che persevera.

jumpingjackflash

Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #55 : Venerdì 13 Agosto 2010, 14:03:58 »
precisazione sul testo della poesia involontaria; l'iscrizione reca le seguenti parole:

io e te
inseparabili
ora e mai..

schwitters

Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #56 : Venerdì 13 Agosto 2010, 14:24:51 »
Maurita e carpelo permettetemi di correggervi sulla cronologia: la droga (in Italia) è un fenomeno degli anni 70 e non ha pressochè nulla a che vedere con il '68. L'edonismo è della metà degli anni '80. Perchè, carpelo, riduci tutti i rivoluzionari del '68 ad individui che nel tempo hanno mirato al potere ed al successo? Può essere vero per una piccola parte di essi, ma da una statistica di circa 10 anni fa risulta che i 65% di essi lavora nell'istruzione in generale e certo non si può dire che lo sfacelo della scuola derivi da essi (sono le strategie politiche imposte dall'alto che tendono volutamente a creare distorsioni nei giovani). Del resto silvietto non nasconde il suo disprezzo per i docenti italiani definendoli "comunisti". Il voler far passare il '68 come un momento che ha generato "mostri" è una riduzione semplicistica che tende a screditare un periodo temutissimo dalla società italiana più reazionaria e conservatrice. E constato, con delusione e rabbia, che questo messaggio è  riuscito a penetrare largamente nell'opinione pubblica che 50 anni fa non esisteva o era lontana da quegli avvenimeti.

Offline Maurita!

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #57 : Venerdì 13 Agosto 2010, 14:37:17 »
personalmente non volevo screditare il 68, periodo che invece mi piace molto e considero un punto chiave della storia.
Ho portato l'esempio degli spinelli perchè un sacco di gente dice/pensa che i giovani di quell'epoca fossero una massa di freakettoni  che pensavano solo a drogarsi, quindi ci tenevo a rimarcare la differenza tra farsi uno spinello a un concerto ogni tanto  e impasticcarsi sistematicamente da mane a sera come va di moda ora :P


p.s. infatti mio padre, 68ino doc,è insegnante!!....e ODIA siliviaccio (non che io sia da meno) 8) c.v.d. ehehehe ;D

Offline carpelo

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #58 : Venerdì 13 Agosto 2010, 15:02:35 »
Non parlavo del '68 infatti (anche se rispondevo a Maurita che parlava degli anni 60). Ma già ieri ero conscio di aver scritto precipitosamente e di non esser stato chiaro. Anche perchè le mie idee non sono del tutto chiare a riguardo.
Ti riporto un mio passaggio "Parlavi dei sogni dei giovani di 50 anni fa confrontandoli con quelli di adesso. M'è venuto istintivo pensare a ch'è successo in Italia tra gli anni 70 e 80. Massiccia introduzione dell'eroina (secondo alcuni anche "voluta") e sviluppo della TV commerciale, accompagnati da un (presunto?) sviluppo economico edonistico e superficiale."
Mi sembra di essere sostanzialmente daccordo con te, in questo passaggio insinuo il dubbio che il rincoglionimento (mi si perdoni il termine, è per fare sintesi) attuale sia figlio di una calata dall'alto, quasi un ordine politico: eroina e tv commerciale per disperdere il malcontento e la vivacità giovanile. Questo a partire dagli anni a cavallo tra 70 e 80, periodo in cui (ma ancora una volta correggetemi per le inesatezze) si è diffuso in Italia non solo un certo benessere, ma proprio l'idea del benessere (a tutti i costi). E noi italiani ce la siam bevuta tutta, freneticamente, fino a dimenticare le radici (invero timide) della nostra cultura.

E attenzione, non ho mai detto che i sessantottini abbiano poi tutti mirato al potere ed al successo (che poi, non ci vedrei niente di male nell'ambire al potere ed al successo, mantenendo e mettendo in pratica dei sani e solidi principi).
La mia è una invettiva contro gli adulti, quelli attuali, che vanno da 70 a 30 anni. Schifo molto di più loro che i ragazzi. I ragazzi hanno, ancora, delle attenuanti. Gli adulti no.

Vedo che Maurita! ha già risposto giustamennte che la droga era solo un esempio. In questo senso va interpretato il mio riferimento alle canne (che poi, vabbè, droga le canne...) e gli anni '60. Non so neanche se esistessero all'epoca.


Ma mi son messo in un discorso troppo vasto e troppo più grande di me

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Re:Na bira, n'calippo, stamo a fà la colla (tormentone estivo)
« Risposta #59 : Venerdì 13 Agosto 2010, 16:07:53 »
No, siete stati molto chiari e ci vedete molto bene ;)