Autore Topic: Il concetto di razza  (Letto 3603 volte)

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borgorosso

Re:Il concetto di razza
« Risposta #20 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 09:29:21 »
esatto.  per razza si intendono gruppi di esseri umani con caratteristiche somatiche e genetiche differenti.

l'abisso del politicamente corretto ci inghiottirà tutti un giorno o l'altro.

innanzitutto non è drenai ad aver ripreso bob, ma io.
quindi casomai l'intervento "etico" è mio, proprio perché drenai ha fatto una disamina dal punto di vista scientifico (dove ha spiegato che non ci sono caratteristiche genetiche differenti, ma solo somatiche).
ho fatto un piccolo appunto a bob, che è chiaramente un vecchio comunista  :D, perché il termine viene spesso utilizzato impropriamente.

In realta il tuo e' stato un intervento morale perche altrimenti dovrei fare lo stesso anche io ogni volta che leggo rescissione o avviso di garanzia

le implicazioni sono chiaramente differenti e interessa davvero poco a tutti se dal punto di vista giuridico è perfettamente riconoscibile.
abbiamo capito che sei avvocato, ma non è che sei proprio l'unico, eh

ThomasDoll

Re:Il concetto di razza
« Risposta #21 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 09:44:49 »
Vale Einstein: Razza = Umana.

Offline Frusta

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #22 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 09:57:11 »
Io approfondirei il discorso sulla razza trigoriota, dato appare come la chiara risultanza di una qualche mutazione genetica.
Infatti, prima non c'erano; poi in una data imprecisata del secolo scorso devono aver accorpato a casaccio un pò di geni ed è uscito fuori questa specie di OGM in cui, per quanto mi sforzi, non riesco ancora ad individuare una che sia una delle più elementari caratteristiche della razza umana.
Insomma, con buona pace degli evoluzionisti, l' involuzionismo esiste eccome, altroché!  ;D
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Skorpius

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #23 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 10:11:34 »
innanzitutto non è drenai ad aver ripreso bob, ma io.
quindi casomai l'intervento "etico" è mio, proprio perché drenai ha fatto una disamina dal punto di vista scientifico (dove ha spiegato che non ci sono caratteristiche genetiche differenti, ma solo somatiche).
ho fatto un piccolo appunto a bob, che è chiaramente un vecchio comunista  :D, perché il termine viene spesso utilizzato impropriamente.

le implicazioni sono chiaramente differenti e interessa davvero poco a tutti se dal punto di vista giuridico è perfettamente riconoscibile.
abbiamo capito che sei avvocato, ma non è che sei proprio l'unico, eh

Guardo ho portato l'esempio giuridico per vari motivi: lo conosco meglio e lo conoscono tutti
Ma credo che il discorso si possa fare anche nel campo della linguistica e della sociologia, nei quali non mi addentro per scarse conoscenzo (insomma parlo di quello che so meglio).

La parola razza non ha un significato razzista (ribadisco che anche la parola "razzismo" andrebbe cambiata) in se, se non nell'ambito di ragionamenti prettamente moralistici tra l'altro non condivisi, ed ha un significato ben preciso che scientificamente potrebbe essere sostituito con altre parole ma visto che è universalmente riconosciuto per quello che è (e recepito per tale nel sistema del diritto partendo dalla nostra costituzione) non vedo il motivo di rimproveri anche bonari per scrupoli morali personali

Vale Einstein: Razza = Umana.

Se lo ha detto lui allora deve essere vero....
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Offline BobLovati

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #24 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 11:04:43 »
stavo solo scherzano, bob  :D
io però il termine "razza" non lo utilizzerei

per la tua generazione è così, vero; per la mia le cose erano differenti. Almeno per il tipo di gente che ho sempre frequentato. Negli anni dal 1955 in poi la gente aveva ben altro da fare che perder tempo con certe frescacce; anche perché dopo soli 10 anni dalla fine della guerra e dell´E.F., poca voglia c´era di percorrere cammini così scivolosi ...

NOTA: ho appena potuto vedere che il topic non l´ho aperto io, ma dev´essere stato aggruppato da un altro precedente. Per dirti che il mio razzismo si applica ma NON al colore della pelle   ;)

NOTA 2: borgoro´ ´n ciazzecchi manco pe´ sbajo; non sono comunista, e neppure vecchio: sono solamente " molto esperto, come una roccia modellata dal vento degli anni che ha vissuto "

mikakazzi   ;D
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

CP 4.0

Re:Il concetto di razza
« Risposta #25 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 11:17:43 »
Hai sbagliato bersaglio. A me non ha dato nessun fastidio e non penso affatto che ci fosse nulla di razzista. L'appunto e' semplicemente che dal punto di vista biologico, che e' l'unico che conta in questo caso secondo me, nonesistono razze a suddividere la specie uumana. La differenza di corredo genetico fra me o te e un nero può' essere maggiore o minore di quella fra altri due neri o due bianchi ecc. E sono tutte piccolissime. Non c'è' modo di isolare un gruppo di umani geneticamente abbastanza diversi dagli altri per considerarli una razza a parte. Tutto qua.Poi sui significati giuridici o sociali o quello che vuoi mi rimetto alla tua competenza, ma di fatto sono impropri.

considerato la differenza che pone ad esempio la semplice copia di un cromosoma tipo il 21, http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Down, considerato il piu' piccolo in ordine di grandezza dei cromosomi umani e che rappresenta meno del 1% del patrimonio genetico umano, direi che anche la piccolissime differenze per un uomo sono grandi differenziazioni nell'umanita'.

Offline Drenai

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #26 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 12:12:04 »
aspetta, una differenza cromosomica è una variazione genetica enorme. in realtà le differenze fra "razze" all'interno di una specie sono molto piu sottili (pensa alle razze canine o feline). Il problema è che nel caso dell'uomo, non si riesce ad isolare un gruppo chiuso definito da queste particolarità, siamo troppo mischiati e sparpagliati. e di sicuro non si può pensare di farlo in base al colore. sarebbe come dire che un bassotto e un rottweiler sono della stessa razza (canina in questo caso) perchè entrambi neri.

nel caso dell'uomo la cosa piu vicina al concetto di razza come lo intendiamo per cani o gatti ecc, è quello di una popolazione isolata per tanti secoli. tipo i primi europei che sono andati in australia hanno trovato gli aborigeni che sono vissuti in isolamento per un sacco di tempo. ecco al limite sarebbe piu sensato (non credo scientificamente si qualifichi come tale ma almeno sarebbe un errore nella direzione giusta) che questi coloni avessero parlato della "razza aborigena". ma non per il colore della pelle. sennò un aborigeno finisce nello stesso calderone di, chessò, lebron james, e questo è assurdo.
non so se riesco a spiegarmi.
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Re:Il concetto di razza
« Risposta #27 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 12:37:34 »
ho capito cosa intendi, ti sei spiegato bene.

credo pero' che tu guardi al discorso da un propsettiva che non permette molti dettagli.

e' vero che tra uomini non esistono le differenze che ci sono tra cani e gatti, ma qui non parliamo di razze diverse ma di veri e propri animali diversi, appartenenti a due famiglie differenti.

semmai l'esempio dovrebbe essere se esistono maggiori differenze gentiche tra questo gruppo di essere umani



o questo di gatti



o di cani


Offline Drenai

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #28 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 13:00:20 »
ma è esattamente quello che intendevo io.
le razze canine sono frutto di una selezione effettuata per molte generazioni, in genere artificiosamente dagli allevatori, o piu raramente in natura, che hanno continuato a incrociare fra loro cani (o gatti) con delle caratteristiche ben spiccate fino ad ottenere un tipo stabile che presenti sempre quelle caratteristiche.
questo fra gli uomini è impossibile per fortuna (è l'esempio che avevo fatto di eventuali coloni spaziali che si trovino in isolamento per centinaia di generazioni). e quindi non si riesce a identificare un tipo "chiuso" solo sulla base del colore.

è per questo che avevo menzionato gli aborigeni. per come la vedo io, è piu giusto il parallelo fra l'uomo di "razza aborigena" e chessò un cane di "razza boxer". piuttosto che parlare, come invece normalmente si fa, di uomo di "razza nera" o "razza bianca" che non definisce nulla perchè dentro ci stanno decine e decine di tipi differenti, infatti nessuno parla di cani di "razza nera". sarebbe come parlare di uomini di "razza bionda". suona assurdo, no?

comunque mi rendo conto che è una discussione speciosa e non voglio annoiare nessuno quindi la chiudo qua.
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Re:Il concetto di razza
« Risposta #29 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 13:09:10 »
...è per questo che avevo menzionato gli aborigeni. per come la vedo io, è piu giusto il parallelo fra l'uomo di "razza aborigena" e chessò un cane di "razza boxer". piuttosto che parlare, come invece normalmente si fa, di uomo di "razza nera" o "razza bianca" che non definisce nulla perchè dentro ci stanno decine e decine di tipi differenti, infatti nessuno parla di cani di "razza nera". sarebbe come parlare di uomini di "razza bionda". suona assurdo, no? ...

su questo sono d'accordo, ma il problema non e' tanto che non esistano razze, o se vogliamo etnie, piuttosto che come troppo spesso accade, si fanno generalizzazioni che non rispecchiano la realta'.

Offline Drenai

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #30 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 13:32:45 »
ma infatti io non sto dicendo che non esistano "razze" se per razze intendiamo tipi etnici. oggi sappiamo che il patrimonio genetico è estremamente simile e che ci sono piu differenze all'interno di una "razza" che fra una "razza" e l'altra.

Ammettiamo di usare il termine razza, visto che piu socialmente immediato così anche skorpius è contento, per indicare un tipo etnico. ce ne sarebbero tantissimi, proprio perchè a livello evolutivo l'uomo si è mescolato e distribuito geograficamente, salvo rarissimi casi non ci sono mai delle popolazioni le cui caratteristiche genetiche sono esclusive rispetto ai vicini e passando dall'uno all'atro c'è un "gradino".
quindi io non ho difficoltà ad accettare il termine razza, se ha il significato scientifico di tipo, contesto solo l'uso comune che se ne fa associandolo esclusivamente al colore. perchè facendo così, vorrebbe dire che sulla terra ci sarebbero 3 o 4 razze, non di piu, mentre invece dal punto di vista scientifico-evolutivo sono molte di piu (al limite infinite visto che il gradiente ovunque ci si sposti è continuo).
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Zapruder

Re:Il concetto di razza
« Risposta #31 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 13:45:59 »
Il concetto di "razza", per quanto ne so, non è applicabile alla nostra specie. Tutto qui.

Offline Skorpius

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Il concetto di razza
« Risposta #32 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 13:56:30 »

Il concetto di "razza", per quanto ne so, non è applicabile alla nostra specie. Tutto qui.

Lo pensavo anche io, ma drenaii ha fatto venire dei dubbi
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Offline Drenai

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #33 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 14:04:30 »
infatti è così. se per razze intendiamo tipi diversi, è possibilissimo parlare di razze anche nella specie umana, solo che è un esercizio sterile perchè non è possibile differenziare fra una e l'altra. il "problema" è che non c'è una differenza quantificabile per definire una "razza". non è un termine con una definizione univoca chessò due esemplari sono di razza diversa perchè il genoma differisce per x%. non è possibile fare questo.

quindi noi abbiamo una popolazione mondiale che varia in maniera piu o meno uniforme e ci troviamo con differenze evidenti fra esemplari diversi, ma impossibilitati a definire chi rientra nella razza a e chi nella razza b.

faccio il solito esempio dei cani. i bassotti e i rottweiler così come lo conosciamo sono frutto di secoli di breeding. sono così diversi perchè la differenza è stata creata artificiosamente. e quindi possiamo parlare di due razze diverse perchè c'è un gradino netto fra le due.

ma se prendiamo 100 rottweiler e 100 bassotti e li portiamo su un isola e poi torniamo dopo 1000 anni, troveremo magari un rottweiler, un bassotto e tutto il resto della popolazione uniformemente distribuito in mezzo. la specie umana è così. e lo diventerà sempre piu col passare del tempo.
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Offline Reflexblue

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #34 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 14:31:06 »
Tornando off topic. Così, tanto per dire.



Vi posso assicurare che avendo rapporti solidi con il continente africano (studi, amici, viaggi, lavoro), le probabilità che Minala sia un '96 equivalgono a quelle che Belen si sia sposata vergine.

Il passaggio al mondo professionistico, dopo anni trascorsi a vivere di prepotenza ;D, potrebbe metterlo un po' in difficoltà. Comunque pare un bell'accatto, anche se avesse ventitré o ventiquattro anni.


Offline franz_kappa

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #35 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 14:37:08 »
Vi posso assicurare che avendo rapporti solidi con il continente africano (studi, amici, viaggi, lavoro), le probabilità che Minala sia un '96 equivalgono a quelle che Belen si sia sposata vergine.
Oh signore benedetto... Ma questo della foto c'ha più anni di me!!!  :o
Non è che un maldestro ufficiale dell'anagrafe di Douala o Bafoussam ha invertito '9' e '6' come ultime due cifre dell'anno di nascita?  ::)
Buon viaggio, caro Piero.

Offline cartesio

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #36 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 14:42:50 »
In tal caso qualche capello bianco ce l'avrebbe.     :sdent:
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline cartesio

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Re:Il concetto di razza
« Risposta #37 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 15:00:45 »
Ah, le razze.
Uno arriva qui benintenzionato  a fare un discorso serio, e si lascia trascinare dalla passione per il cazzeggio.
Noi siamo animali.
Se si può parlare di razze per gli animali, si può parlarne anche per noi.
Purtroppo il concetto di razza è stato caricato di tanti e tali significati che non hanno nulla a che fare con l'idea elementare (caratteri fisici omologhi, nel gruppo selezionato, e differenti da quelli di altri gruppi) che non se ne può più parlare serenamente. Ma le razze esistono e sono state create da clima ed isolamento geografico. Finito l'isolamento, finiranno le razze.

L'antirazzismo basato sulla negazione del concetto di razza è contraddittorio.
E' come combattere l'antisemitismo  negando l'esistenza degli ebrei.

Un'osservazione linguistica: sono stati gli americani a decretare il bando alla parola nigger, perché, tra l edue usate per indicare la gente di pelle scura, black e nigger, è quella di origine latina, quindi spregevole. Da noi il bando è arrivato molto dopo, ed è stato ingenuamente applicato a quella che gli somigliava di più, negro. Che tra l'altro è una bellissima parola, che arriva dritta dritta dal latino niger/nigrum, come negroide, che non è ancora diventato neroide. Per fortuna il bando si limita a quella parola, e non è ancora stato esteso ai suoi derivati, come i nomi italiani di due Stati, Niger e Nigeria. Spero che Nigrizia rimanga tale, e non diventi Nerizia:

http://www.nigrizia.it/

http://www.nigrizia.it/info/chi-siamo

e ffforza lazzzio

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