Autore Topic: Simeone I°  (Letto 2193 volte)

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Offline WombyZoof

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Simeone I°
« : Martedì 4 Febbraio 2014, 10:03:49 »
il nostro diego pablo, l'immenso diego pablo, è primo in spagna. 

dura, non dura, ha comunque già dimostrato di essere un condottiero di livello mondiale, in panca come lo era in campo.

ho visto giocare l'atletico un paio di volte, mi ha impressionato per ordine, concentrazione, forza fisica, collaborazione tra attacco e difesa.

tra i protagonisti del nostro scudetto, lo metto al primo posto insieme a mancini.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Skorpius

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Re:Simeone I°
« Risposta #1 : Martedì 4 Febbraio 2014, 12:03:26 »
il nostro diego pablo, l'immenso diego pablo, è primo in spagna. 

dura, non dura, ha comunque già dimostrato di essere un condottiero di livello mondiale, in panca come lo era in campo.

ho visto giocare l'atletico un paio di volte, mi ha impressionato per ordine, concentrazione, forza fisica, collaborazione tra attacco e difesa.

tra i protagonisti del nostro scudetto, lo metto al primo posto insieme a mancini.

Degli allenatori con le palle non sappiamo che farci (cit.)
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Drenai

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Re:Simeone I°
« Risposta #2 : Martedì 4 Febbraio 2014, 12:15:58 »
a prescindere dalle palle, però, bisogna pure dire che l'atletico quest'anno è una bella squadra. non vale real e barca, ovvio, quindi complimenti al cholo, ma è anni luce meglio di tutte le altre (da questo punto di vista la "borghesia" della liga sta peggio della serie a).
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline ML

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Re:Simeone I°
« Risposta #3 : Martedì 4 Febbraio 2014, 12:46:14 »
tra i protagonisti del nostro scudetto, lo metto al primo posto insieme a mancini.

Mancini nell'anno dello scudetto fatica a essere tra i 10 più decisivi. Zero gol in campionato.
Prima di lui almeno Nesta, Mihajlovic, Simeone, Nedved, Veron, Salas, Inzaghi. Almeno.

Simeone gran bell'allenatore, un treno perso.
E temo che finiremo per dire lo stesso di Sinisa...

Offline cuchillo

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Re:Simeone I°
« Risposta #4 : Martedì 4 Febbraio 2014, 13:06:31 »
Circa Simeone mi sorprese molto lo scetticismo di ErMatador quando, al finire della sua avventura a Catania, qualcuno lo avrebbe voluto qui.
Ricordo che disse una frase del tipo: né lui, né Sinisa. Al limite, se proprio deve arrivare uno di loro due, mi prendo Sinisa (che, ricordiamolo, non finì la stagione a Bologna, pur non avendo fatto male: il Bologna era comunque salvo il giorno del suo esonero. O si dimise? Boh, non ricordo).
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline WombyZoof

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Re:Simeone I°
« Risposta #5 : Martedì 4 Febbraio 2014, 15:31:16 »
Mancini nell'anno dello scudetto fatica a essere tra i 10 più decisivi. Zero gol in campionato.
Prima di lui almeno Nesta, Mihajlovic, Simeone, Nedved, Veron, Salas, Inzaghi. Almeno.

Simeone gran bell'allenatore, un treno perso.
E temo che finiremo per dire lo stesso di Sinisa...

mancini a piacenza, quando in pochi speravano nella rimonta finale entro nel 2° tempo e cambiò la partita. solo per dirne una.
idem nel 3-2 di bologna.

inzaghi senza mancini segnava nanche la metà dei gol.

mancini è stato il numero 1 come trascinatore in quella squadra.
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Offline ML

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Re:Simeone I°
« Risposta #6 : Martedì 4 Febbraio 2014, 20:25:49 »
Comunque, senza nulla togliere a Simeone che sta andando oltre ogni limite, l'Atletico è una gran bella squadra e lo era già prima che arrivasse lui. La società lavora benissimo: sono passati da Aguero a Falcao a Diego Costa andandoci ogni volta in super attivo...

Offline SAV

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Simeone I°
« Risposta #7 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 01:32:05 »

Comunque, senza nulla togliere a Simeone che sta andando oltre ogni limite, l'Atletico è una gran bella squadra e lo era già prima che arrivasse lui. La società lavora benissimo: sono passati da Aguero a Falcao a Diego Costa andandoci ogni volta in super attivo...

Però l'Atletico languiva nelle zone medio-basse della classifica prima dell'arrivo del Cholo.
Con il suo arrivo hanno vinto Europa League (battendo noi in grande scioltezza) e hanno recuperato posizioni in campionato.

Offline MCM

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Re:Simeone I°
« Risposta #8 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 10:38:29 »
per quanto forti, non valgono un primo posto.
Se poi ci mettiamo pure le vittorie europee, Simeone sta facendo un lavoro monumentale.

Offline ML

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Re:Simeone I°
« Risposta #9 : Mercoledì 5 Febbraio 2014, 13:10:13 »
Però l'Atletico languiva nelle zone medio-basse della classifica prima dell'arrivo del Cholo.
Con il suo arrivo hanno vinto Europa League (battendo noi in grande scioltezza) e hanno recuperato posizioni in campionato.

Si ma venivano già da due coppe europee vinte con Quique Sanchez Flores.
Non era una squadra allo sbando, stava già crescendo. Poi Simeone ha fatto il resto e anche di più, chiaro.

Offline Er Matador

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Re:Simeone I°
« Risposta #10 : Sabato 8 Febbraio 2014, 04:22:24 »
Circa Simeone mi sorprese molto lo scetticismo di ErMatador quando, al finire della sua avventura a Catania, qualcuno lo avrebbe voluto qui.
Ricordo che disse una frase del tipo: né lui, né Sinisa. Al limite, se proprio deve arrivare uno di loro due, mi prendo Sinisa (che, ricordiamolo, non finì la stagione a Bologna, pur non avendo fatto male: il Bologna era comunque salvo il giorno del suo esonero. O si dimise? Boh, non ricordo).
Ricordi bene, e col senno di allora ripeterei la stessa valutazione.
A poche giornate dal suo insediamento sotto l'Etna, in molti pensavano che solo il ritorno di Giampaolo - cacciato in maniera frettolosa e poco motivata - avrebbe salvato i rossoazzurri dalla B.
Al termine di una stagione tranquilla ma poco più, durante la quale non aveva aggiunto granché all'impianto di gioco ereditato dai predecessori, rimase la sensazione che l'incarico gli fosse stato assegnato soprattutto per la foltissima presenza di argentini in squadra.
Che quella squadra si sarebbe salvata comunque e che, se il suo ingaggio puntava a "qualcosa in più", l'obiettivo non era stato raggiunto.
Pensando anche all'organizzazione nella quale la società siciliana - una sorta di Udinese, in questo senso - integra il lavoro dei suoi tecnici, e quindi alle condizioni favorevoli in cui aveva operato, nulla lasciava intuire una carriera del genere.
E questo nonostante il Cholo ammirato da giocatore sembrasse assai portato - sia come motivatore, sia per la lucidità nel leggere le situazioni da un punto di vista tattico - per la panchina.
Cosa sia successo in così poco tempo, francamente non saprei spiegarlo: e lo dico perché, al di là del buon organico a disposizione, il suo specifico contributo appare evidente a tutti i livelli.
Forse si sta ripetendo la sua parabola di calciatore: un debutto prematuro e mediocre nel nostro calcio; un'esperienza fondamentale coi colchoneros; un ritorno da trionfatore.
Sul terzo passaggio, date le condizioni in cui versa il calcio italiano, ho qualche dubbio.
Quanto a Mihajlović, all'epoca aveva dimostrato grande personalità gestendo il dopo Prandelli nella piazza più cupa, megalomane e autodistruttiva.
Il suo gioco, però, non andava oltre un pragmatismo di grana grossa: del quale il modulo 7-3 di Catania, alla faccia del collettivo e della squadra corta, spiegava tutto.
Rispetto ad allora è cresciuto moltissimo, come dimostra il vero e proprio miracolo con una Sampdoria ridicola e senza attacco.
Continuo a non entusiasmarmi per un suo eventuale ritorno causa il carisma sin troppo spiccato e il particolare rapporto con la tifoseria: pur stimandolo sempre più come tecnico, temo possa diventare un altro Di Canio.

Offline ML

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Re:Simeone I°
« Risposta #11 : Sabato 8 Febbraio 2014, 12:14:58 »
Pensando anche all'organizzazione nella quale la società siciliana - una sorta di Udinese, in questo senso - integra il lavoro dei suoi tecnici, e quindi alle condizioni favorevoli in cui aveva operato, nulla lasciava intuire una carriera del genere.
E questo nonostante il Cholo ammirato da giocatore sembrasse assai portato - sia come motivatore, sia per la lucidità nel leggere le situazioni da un punto di vista tattico - per la panchina.
Cosa sia successo in così poco tempo, francamente non saprei spiegarlo: e lo dico perché, al di là del buon organico a disposizione, il suo specifico contributo appare evidente a tutti i livelli.

C'è un quid che a volte gli allenatori riescono a dare solo in determinati contesti.
Io li ho chiamati gli allenatori-sindaci.
Il ragionamento è questo: un sindaco bravo è meglio di un sindaco scarso; ma a parità (più o meno) di competenze, un sindaco proveniente dal territorio può fare la differenza rispetto a un sindaco forestiero. Se la comunità si sente rappresentata tende a fidarsi di più, e tende anche giudicare con maggiore benevolenza.
Allo stesso modo, un allenatore con un passato importante nel club in cui lavora può contare su un bonus supplementare di credibilità. Potrà usarla all'esterno, per superare lo scetticismo iniziale, per coinvolgere tutto l'ambiente nel suo progetto e per puntellare la sua immagine nei momenti di difficoltà, ma anche all'interno: il giocatore vedrà in lui non solo il capo del gruppo e il responsabile della direzione tecnica, ma in qualche modo anche il rappresentante in carne e ossa del sentimento popolare. Saprà che se se non fa il suo dovere, o perfino se si limita a fare il compitino, tradisce non solo il suo capo ma anche la comunità che nel capo si rispecchia.
Nella storia del calcio gli esempi sono innumerevoli, per cui concentriamoci sull'attualità: Simeone all'Atletico, Conte alla Juve, Mihajlovic alla Sampdoria, adesso anche Seedorf al Milan. Io credo che ognuno di loro riesca a trasferire al gruppo qualcosa in più proprio in virtù dell'antica milizia e dunque dell'appoggio esterno da parte della tifoseria. La fame di rivincita degli juventini post Calciopoli è perfettamente incarnarta da Conte, artefice dei trionfi messi in discussione dalla giustizia. E la sola presenza del Cholo risolleva lo spirito dei "colchoneros" nel ricordo degli anni gloriosi, nella sicurezza che quell'uomo vuole e sa come vincere perché con loro ha già vinto.
Non si cada nel tranello di identificare l'allenatore-sindaco con l'allenatore cazzuto. Simeone, Conte e Mihajlovic lo sono, d'accordo. Ma quello che probabilmente è stato il più grande allenatore-sindaco della storia, vale a dire Guardiola al Barcellona, aveva un profilo totalmente diverso. Urlare e fare i rosiconi non è necessario. Per questo io continuo a sognare il mio prossimo allenatore-sindaco: Alessandro Nesta, l'unico che potrebbe realmente pacificare l'ambiente-Lazio. Un ponte tra ciò che era e il ciò che dovrebbe essere, l'unica maniera di scavalcare psicologicamente questi anni vissuti male da troppa gente.