Fossi Lotito....

[Panzabianca]

Ritengo siano stronzate.

L'attacco mortale alla Lazio è fallito nel 2006, fallirà anche stavolta. E sarà pianto e stridor di denti, come allora.

Zapruder, quello che ritieni tu magari esprimilo meno volgarmente. Se facciamo tutti così il forum diventa Lazio-Sassuolo.
Magari avessi detto che sono mie opinioni... t'avrei messo pure na faccetta.
Stai a fa le barricate contro chi?
Consideri una stronzata che Lotito possa al massimo aspirare alla coppa Italia?
L'hai fatto vincendo contro il nemico storico.
Ch'hai da chiede de più? Puoi fare solo di peggio. Se mi contesti questo, sei fuori dalla realtà.
Tuttavia, non dici stronzate.

[fish_mark]

Io investo in una società di calcio se ho:

1) ritorno economico diretto
2) ritorno economico indiretto
3) vantaggi in altri settori a me più strategici (politica, pubblicità, altro)

assai molto di rado se:

1) sono tifoso
2) ho soldi da buttare in attività non redditizie
3) mi va di investire soldi ed energie in qualcosa considerato non di mia proprietà (la Lazio è dei Laziali, ed amenità simili..)

Lotito, come il 98% dei presidenti, ricade nella prima casistica.
Se il concetto di proprietà privata nel calcio produce orticarie, allora l'errore non è di Lotito che considera una sua azienda sua proprietà, bensì nell'aver voluto equiparare le società sportive ad s.p.a. a tutti gli effetti.

Ci possiamo indignare quanto vogliamo, ma Lotito può disporre (legalmente) della Lazio a suo piacimento, senza dover rendere conto a chicchessia. Fatto salvo il tuo auspico, che è anche il mio, fare il meglio possibile per condurre la Lazio a prosperità sportiva ed economica.

Messa nei termini in cui l'hai messa, può anche sciogliere la SSLazio, se vuole, essendo l'azionista di maggioranza.
Però ti prego, non la mettere nei termini di orticaria. TI faccio una domanda: se tu fossi il presidente della SSLazio non sentiresti sul collo il fiato non solo della curva ma di una intera città. La risposta più ovvia, ma meno intelligente sarebbe quella di dire "eh, ma è robba mia". No, non è così, non è proprio così.

[Drenai]

se io fossi il presidente della lazio e fossi convinto di amministrarla per il meglio, vedendo l'ostilità di una tifoseria e/o una città intera, che in massima parte non ha idea di cosa sta parlando, penserei essenzialmente che sono una massa di coglioni. che, credo, è piu o meno quello che pensa lotito.

[Panzabianca]

 


quindi prima lui si dovrebbe fare da parte, poi semmai cerchiamo qualcuno che caccialisordi.


nello spazio temporale (cosa vuoi che sia, al massimo, un mese, una o due stagioni, un paio di lustri, chi lo sa) tra i due avvenimenti, cosa prevede questo progetto?

dai, semplificazioni per rendere ridicolo l'interlocutore e ciò che dice. Me sembra un esercizio poco corretto.
Gli basta dire, ragà, mesorottoercà, alla cifra giusta considero la cessione dell'azienda. Te sembra un discorso lunare?

[Panzabianca]

se io fossi il presidente della lazio e fossi convinto di amministrarla per il meglio, vedendo l'ostilità di una tifoseria e/o una città intera, che in massima parte non ha idea di cosa sta parlando, penserei essenzialmente che sono una massa di coglioni. che, credo, è piu o meno quello che pensa lotito.

amministrare  per il meglio una società calcistica non può voler dire solo ed unicamente la trasparenza e salute dei bilanci ma tante altre cose...
Dai su.

[Panzabianca]

Dio mio.

Proprio così.
Io ho fede, prego ogni sera ed ho verso Dio un atteggiamento permanente.
Hai capito tutto, pure l'incipit.
Amen

[fish_mark]

Proprio così.
Io ho fede, prego ogni sera ed ho verso Dio un atteggiamento permanente.
Hai capito tutto, pure l'incipit.
Amen

Quando ci vedremo - una bella volta: che sia un ristorante o piazza San Silvestro -, non ci diamo la mano, non ci salutiamo: ci abbracceremo così, semplicemente e a lungo, senza dire niente.

[Drenai]

no, ma io sono convinto che lotito cerchi realmente di fare la squadra migliore che puo. a volte sbagliano a volte ci azzeccano (lui e tare intendo) ma credo che l'intenzione di sfruttare al meglio le risorse della lazio ce l'abbiano.
poi magari ha ragione mago merlino e sono degli incompetenti, e in mano a altri due al posto loro avremmo raggiunto chissà quali traguardi. libero di crederlo.

[Panzabianca]

... E sarà pianto e stridor di denti, come allora.

pari goderne.
Strano il laziale.

[Panzabianca]

Quando ci vedremo - una bella volta: che sia un ristorante o piazza San Silvestro -, non ci diamo la mano, non ci salutiamo: ci abbracceremo così, semplicemente e a lungo, senza dire niente.

Quando vuoi. Un abbraccio 

[Panzabianca]

no, ma io sono convinto che lotito cerchi realmente di fare la squadra migliore che puo. a volte sbagliano a volte ci azzeccano (lui e tare intendo) ma credo che l'intenzione di sfruttare al meglio le risorse della lazio ce l'abbiano.
poi magari ha ragione mago merlino e sono degli incompetenti, e in mano a altri due al posto loro avremmo raggiunto chissà quali traguardi. libero di crederlo.

Dre, possono fare solo così. Risorse inadeguate.
Solo i grandi numeri ti possono aiutare.
Ogni anno esce una squadra che ti da 20 punti (al giro di boa...)
Me so rottoercà de tifà per l'artri, sperare in risultati tafazziani e scrive "oh no..."
Però mi rendo conto che ci divide un diverso modo di sperare nel mercato. Tu non ci speri (ma vedo che sei in bella compagnia)
de sto passo diventiamo come il cappellaio matto... "un buon non scudetto a te!"

[Drenai]

continui a tornare sulle "risorse inadeguate" come il limite che contesti a lotito.
come ho scritto prima, non sta scritto da nessuna parte che chiunque tu voglia far subentrare a lotito, immetta nella gestione della lazio le sue risorse personali. anzi, è molto improbabile che lo faccia. questa fissazione col portafoglio di lotito sta portando molti fuori strada.

[franz_kappa]

se io fossi il presidente della lazio e fossi convinto di amministrarla per il meglio, vedendo l'ostilità di una tifoseria e/o una città intera, che in massima parte non ha idea di cosa sta parlando, penserei essenzialmente che sono una massa di coglioni. che, credo, è piu o meno quello che pensa lotito.

Possibile che Lotito abbia ragione e che la tifoseria laziale sia composta, in larga parte, da colleoni.

C'è un ma grande come una montagna, però.
Quella massa di incompetenti (o colleoni che dir si voglia) è il suo universo di riferimento. Tutti compresi: tifosi ordinari, tifosi civili, tifosi beceri, pasdaran societari e financo i jihadisti antipresidenziali.

Pensare di vivere costantemente in conflitto con la propria tifoseria (con un'ampia parte di essa, per meglio dire) è deleterio e controproducente, perché alla fine - non sia mai, che Dio ce ne scampi! - l'universo di riferimento (= la tifoseria nel suo complesso) potrebbe decidere di attuare, su larga scala, la strategia della "terra bruciata". E allora sì che sarebbero tempi cupi. Da far sembrare l'ultimo decennio un'arcadica età della felice innocenza al confronto con quello che ci potrebbe attendere. 

Dice... "Ma non puoi recuperare chi gli augura di morire!!!" Non lo nego. Allo stato attuale siamo giunti quasi al punto di non ritorno. Ma forse saremmo ancora in tempo (e si sarebbe potuto iniziare anche prima, secondo me) per avviare una strategia credibile tesa a includere quanti più tifosi possibili e lasciare alle estreme gli antisistema, i marginali che non sono recuperabili alla causa (e alla ragione, dico io).

Metodi ci sono, secondo me. E si dovrebbe partire, INDEROGABILMENTE, da un'analisi scientifica del tifoso della Lazio. Utilizzando, ad esempio, gli strumenti della sociologfa e dell'antropologia che sono adottati da chi opera, scientificamente, nelle analisi di mercato. Ssi dovrebbe dunque cercare in primo luogo di comprendere caratteristiche profonde e desideri inespressi della tifoseria della Lazio (in specie di quella sua componente più critica nei confronti della Società), contestualizzando i principali argomenti su cui si fonda la contrapposizione tra tifosi e Società. Argomenti o critiche che non sembrano sostanziati su alcuna base logica e/o razionale.

A quel punto, una volta ricostruito il mosaico delle idealità, delle rappresentazioni, delle visioni del mondo, degli equivoci che animano la tifoseria laziale, si potrebbe forse capire come meglio rapportarsi ad essa.

Si cambierebbe la percezione del 100% dei critici? Ovviamente no, ma almeno alcuni alla causa sarebbero recuperati, secondo me.
Certo che... definendo - anche solo implicitamente - i propri principali "stakeholder" dei colleoni dubito che le cose potranno mutare in meglio, negli anni a venire. In peggio sicuramente. In meglio proprio no.

[Drenai]

difatti io ripeto da anni che lotito dovrebbe evitare come la peste le sue uscite pubbliche a braccio. si limitasse a qualche comunicazione ufficiale o di rappresentanza.
almeno qualsiasi cosa pensi della sua tifoseria, eviterebbe di spiattellarglielo in faccia. che poi ovviamente qualcuno si risente.

[fish_mark]

Metodi ci sono, secondo me. E si dovrebbe partire, INDEROGABILMENTE, da un'analisi scientifica del tifoso della Lazio. Con gli strumenti della sociologfa e dell'antropologia si dovrebbe prima cercare di comprenderne le caratteristiche profonde e i desideri inespressi, contestualizzando una serie di argomenti che contrappongono tifosi a Società che non sembrano sostanziati su alcuna base logica e/o razionale. A quel punto, una volta ricostruito il mosaico delle idealità che animano la tifoseria laziale, si potrebbe forse capire come meglio rapportarsi ad essa.

Qui hai detto una cosa molto intelligente che condivido.
L'analisi sociologica e antropologica del laziale, con uno studio che si incarichi anche di capire la composizione nsociale dei laziali (titolo di studio, reddito, dove abita e tante altre cose). Per fare tutto questo in maniera seria gli istituti non mancano, ma per pura coincidenza vogliono essere pagati per farlo.
E dire che la Lazio (e neanceh la Roma) sa quante persone effettivamente hanno varcato i tornelli dell'Olimpico per studiare i flussi e capire qualcosa di più del suo pubblico.

[Ceres]

Ci sono anche quelli che vengono colpiti dalle chiacchiere di un giornalista fallito.. di un procuratore senza arte ne parte.. di un ex giocatore sempre in cerca di visibilità...

100%

[ML]

Metodi ci sono, secondo me. E si dovrebbe partire, INDEROGABILMENTE, da un'analisi scientifica del tifoso della Lazio. Con gli strumenti della sociologfa e dell'antropologia si dovrebbe prima cercare di comprenderne le caratteristiche profonde e i desideri inespressi, contestualizzando una serie di argomenti che contrappongono tifosi a Società che non sembrano sostanziati su alcuna base logica e/o razionale. A quel punto, una volta ricostruito il mosaico delle idealità che animano la tifoseria laziale, si potrebbe forse capire come meglio rapportarsi ad essa.

Non sarà strettamente scientifica, ma la mia analisi empirica dice che il tifoso laziale critico verso Lotito e tuttavia "non antisistema", come dici te, è disposto più o meno a tollerare questa presidenza fin tanto che la forbice (percepita!!!) con la as roma non si allarga troppo.
In buona sintesi, da ottobre la temperatura è altissima perché stemmerde prima hanno infilato un filotto preoccupante, e poi si sono indiscutibilmente rafforzati a gennaio investendo sia sulla squadra attuale sia su ottimi prospetti.
Lotito, dunque, secondo me, può fare ben poco. A parte tifare Napoli stasera e sperare di non perdere il derby, intendo.

[Zapruder]

pari goderne.
Strano il laziale.

Ricordo quelli che godevano dello stadio vuoto, quel giorno. Mentre io e pochi altri tremavamo per quello che stava accadendo.

E io non sono per il chiavutohavutismo plastiniano. 

Buon Lazio-Sassuolo assieme ai nazisti dell'Illinois. Pluripregiudicati, faccendieri, sfaccendati, rottami della politica, mitomani falliti: questa la testa del "corteo". Quella che si approprierà del consenso e che lo spenderà. Come meglio (peggio) crede.

[fish_mark]

Non sarà strettamente scientifica, ma la mia analisi empirica dice che il tifoso laziale critico verso Lotito e tuttavia "non antisistema", come dici te, è disposto più o meno a tollerare questa presidenza fin tanto che la forbice (percepita!!!) con la as roma non si allarga troppo.
In buona sintesi, da ottobre la temperatura è altissima perché stemmerde prima hanno infilato un filotto preoccupante, e poi si sono indiscutibilmente rafforzati a gennaio investendo sia sulla squadra attuale sia su ottimi prospetti.

Cogli una parte, non proprio minima, del problema. Ma siamo a Roma, è "ovvio" se ci si pensa.

Lotito, dunque, secondo me, può fare ben poco. A parte tifare Napoli stasera e sperare di non perdere il derby, intendo.

Quello possiamo farlo tutti noi dai nostri divani e sappiamo come farlo.
Che un presidente si riduca a questo è fonte di preoccuapzione, prima ancora che di triste delusione.

[Matita]

Abbassa il fucile. Non c'è nessun attacco in corso.

Dici?

Pare che Paglia pure oggi a raglio6 abbia rinforzato un po le fila in ottica sassuolo.






“Vedo un futuro grigio, non di quelli che spinge al buonumore. Aspettiamo di veder cosa succede". I giorni passano, le sfumature di grigio restano. Una vittoria, pur importante e meritata, in casa del Chievo Verona non attutisce il pensiero di Guido Paglia, ex responsabile delle relazioni esterne della Lazio, da alcuni giorni votato a capo popolo dal fronte anti-Lotito. Raggiunto telefonicamente, in esclusiva, sulle frequenze di Radiosei, l'ex dirigente delle Aquile capitoline mostra ancora una volta tutta la propria amarezza relativamente alla gestione societaria portata avanti dal Presidente. Sul campo, la formazione biancoceleste sta recuperando terreno, rispetto alla posizione deficitaria che occupava sino ad un mese fa: "Certamente la cura Reja sta dando i suoi frutti ed è di buon auspicio il fatto che stanno crescendo dei ragazzi di belle speranze. Accantonati i sogni di Champions League, sembra che anche l’Europa meno nobile possa sfuggire. Dopo la profonda crisi vissuta con Petkovic, il tecnico di Lucinico ha ristabilito innanzitutto un equilibrio difensivo ed ora sta cominciando a proporre anche trame per quanto concerne la fase propositiva. È chiaro che finché di fronte hai il Chievo, la mancanza di Hernanes può non essere avvertita, ma quando s’incontrano squadre di ben altra levatura, giocatori di spessore come il Profeta difficilmente riesci a sostituirli”. Quattro giorni al derby: “Sono partite strane, a sé. Quasi mai è il migliore a vincere”. Già, la stracittadina. La partita delle partite, contro una Roma che vola sulle ali dell’entusiasmo. La sfida contro il rullo compressore guidato dal sergente Rudi Garcia coincide con il ritorno al calcio giocato del Capitano biancoceleste Stefano Mauri. Un reintegro di fondamentale importanza, specie dopo la perdita di qualità dovuta alla cessione di Hernanes all’Inter: “Per essere competitivi si ha bisogno di fosforo in mezzo al campo. La partenza del centrocampista della Selecao non è stata adeguatamente rimpiazzata. La speranza è riposta a questo punto nel rientro di Mauri, giocatore d’intelligenza superiore. Il brianzolo lo vedrei bene già in campo domenica. Onazi è un giocatore in crescita, ma nel derby un giocatore d’esperienza come Mauri può far comodo”. Dal campo da gioco alle operazioni societarie. La voce dell'ex responsabile delle relazioni esterne della Lazio si fa più accesa, sussultante. Quante le situazioni ricorrenti che non gli vanno giù: “Sono un tifoso amareggiato dall’atmosfera che si respira. A Lotito abbiamo riconosciuto i meriti passati, abbiamo concesso 10 anni, ma ora non c’è più nessuna attenuante, specie dopo l’ultima sessione di mercato. Abbiamo toccato il fondo, il picco più basso. La cessione di Hernanes? La faccenda è stata gestita molto male. Bisognava prendere una decisione definitiva dopo il 26 maggio, non aspettare gennaio. È inutile parlare oggi di un accordo preventivo con l’Inter. Solite uscite farlocche, bugie nere per acquietare i tifosi, per uscirne in maniera pulita ed intossicare l’informazione. Oltre a comportare l’impoverimento della rosa dal punto di vista qualitativo, tale cessione assurge a sinonimo di ridimensionamento societario, mancanza di prospettive di crescita. Quella di Lotito è una conduzione dittatoriale senza né capo né coda. Credo che il Presidente sia obiettivamente in difficoltà, così come molti imprenditori italiani del Belpaese. È possibile che il ridimensionamento sia frutto di una difficoltà economica, la mia invettiva non nasce da qui. Non si gestisce una società come la Lazio in maniera personalistica. Ognuno deve avere il suo ruolo, Lotito mette bocca su tutto e accentra nella sua persona tutti i poteri. Credo che l’unico modo – e non è detto che sia efficace - sia dar consistenza ad una campagna di mobilitazione pacifica da parte dei tifosi, mettere sotto pressione l’attuale dirigenza. Non sono stati rispettati gli obiettivi di crescita dichiarati nel tempo. I tifosi non sopportano più questo modus operandi, non si riconoscono più in questa gestione e lui deve prenderne coscienza. Secondo me il Presidente dovrebbe affidare la società ad una banca di fiducia, incaricata di stimarne il valore e scandagliare il mercato in cerca di un compratore. In tutti questi anni non sono mancate le persone che hanno cercato d’informarsi sul conto della Lazio, ma lui non ha mai voluto sentirne, rispedendo le avances al mittente”. Parole cariche di insoddisfazione quelle di Guido Paglia. Ogni tifoso tradito può riconoscersi nel suo pensiero: “Un aneddoto che ben semplifica il comportamento del Presidente: Juventus e Lazio si erano accordati per il trasferimento di Quagliarella. Il calciatore bianconero ha incontrato la dirigenza laziale a Villa San Sebastiano e si è visto offrire la metà di quello che percepisce a Torino.Questo vuol dire che Lotito non voleva portare a Roma Quagliarella. Mi piacerebbe che la grande stampa sportiva ricordasse tutti gli accaduti in casa Lazio negli ultimi 10 anni”. Quale il futuro della Lazio? Orizzonte sereno o protrarsi di nubi nere a far capolino nel cielo? Giovani come Keita, come Tounkara avranno la voglia di affermarsi in una realtà burrascosa come quella laziale?: “Keita attualmente prende 240mila euro ed ha un contratto sino al 2017. Per un giovane che ha dimostrato così tanto, al fine di tenere alla larga blasonati club europei, un adeguamento del contratto penso sia doveroso. Sono curioso di vedere ciò che succederà da qui alla fine del campionato”.