Possibili problemi per la Lazio per la (mancata) cessione della Salernitana?

[geddy]

E potrebbe succedere di tutto.
 La proroga di sei mesi, più quattro per arrivare alla fine del campionato, e' subordinata all' insediamento del Trustee. Che sara' pure un istituto esistente da millenni, ma mi sembra decisamente inapplicabile al caso in questione. Sembra più un escamotage per salvare capra e cavoli, sperando la salernitana retroceda.Il tutto in nome della lealta' sportiva estesa al quarto grado di parentela.

Tra l'altro, forse sbaglio, il vincolo del quarto grado di parentela e' di recente istituzione.

[Orazio Scala]

Si stabilisca per legge la Trinità di Lotito, che quindi potrà presiedere tre club, uno per ciascuna Persona. A me pare molto semplice.

[fish_mark]

E potrebbe succedere di tutto.
 La proroga di sei mesi, più quattro per arrivare alla fine del campionato, e' subordinata all' insediamento del Trustee. Che sara' pure un istituto esistente da millenni, ma mi sembra decisamente inapplicabile al caso in questione. Sembra più un escamotage per salvare capra e cavoli, sperando la salernitana retroceda.Il tutto in nome della lealta' sportiva estesa al quarto grado di parentela.

Tra l'altro, forse sbaglio, il vincolo del quarto grado di parentela e' di recente istituzione.

sul vincolo di quarto grado di parentela ancorché di recente istituzione esiste e andrebbe rispettato, ma con il calcio salta tutto e quindi non è neanche questo il problema.
sull'istituzione del trustee sono anche d'accordo con te ma se dovesse essere applicato lo si farebbe con un gruppo di professionisti incaricati di portare avanti la gestione operativa della società senza prendere ordini da nessuno, prima di tutto dall'azionista di maggioranza.

Quanto alla salernitana la questione la poni in maniera sbagliata. Quella squadra è ora in serie A e - potenzialmente - può lottare (e deve lottare) per qualsiasi traguardo.
Non è necessario fare disegni o schemi per capire che i suoi interessi potrebbero collimare (o addirittura convergere) con quelli di un'altra squadra che compete nella massima serie e per combinazione controllata dallo stesso azionista di maggioranza.
Sta tutto qui il banale succo del problema. Niente altro, men che meno l'amore per i coloro biancocelesti.

La lealtà sportiva potrebbe essere in qualche maniera toccata proprio dai gradi di parentela perché la moglie di Cesare, come sai, non soltanto deve essere onesta, ma anche sembrarlo, e se io controllo una società in serie A mentre mio cognato ne controlla un'altra sempre nella stessa serie gli altri competitor potrebbero vedere la faccenda come poco digeribile e prima o poi ce ne chiederebbero conto. Che poi è situazione che si è verificata qualche anno fa con il Siena e la ... Lazio con gli stessi protagonisti, o quasi. Sono situazioni che non rispettano i principi oltre che la lettera di certe norme e che di solito hanno un corso momentaneo.

Poi capisco tutto l'affetto e la stima che in tanti ripongono nel presidente della Lazio, ma non è lo stesso che festeggiava dai balconi la promozione della Salernitana in serie A? A me la cosa farebbe anche sorridere, mica integra alcun figura di reato, ma insomma è davvero compatibile come i miei interessi di tifoso della Lazio?

Si stabilisca per legge la Trinità di Lotito, che quindi potrà presiedere tre club, uno per ciascuna Persona. A me pare molto semplice.

la serie A come il torneo aziendale del megapresidente galattico imperiale? Ottima idea

[geddy]

sul vincolo di quarto grado di parentela ancorché di recente istituzione esiste e andrebbe rispettato, ma con il calcio salta tutto e quindi non è neanche questo il problema.
sull'istituzione del trustee sono anche d'accordo con te ma se dovesse essere applicato lo si farebbe con un gruppo di professionisti incaricati di portare avanti la gestione operativa della società senza prendere ordini da nessuno, prima di tutto dall'azionista di maggioranza.

Quanto alla salernitana la questione la poni in maniera sbagliata. Quella squadra è ora in serie A e - potenzialmente - può lottare (e deve lottare) per qualsiasi traguardo.
Non è necessario fare disegni o schemi per capire che i suoi interessi potrebbero collimare (o addirittura convergere) con quelli di un'altra squadra che compete nella massima serie e per combinazione controllata dallo stesso azionista di maggioranza.
Sta tutto qui il banale succo del problema. Niente altro, men che meno l'amore per i coloro biancocelesti.

La lealtà sportiva potrebbe essere in qualche maniera toccata proprio dai gradi di parentela perché la moglie di Cesare, come sai, non soltanto deve essere onesta, ma anche sembrarlo, e se io controllo una società in serie A mentre mio cognato ne controlla un'altra sempre nella stessa serie gli altri competitor potrebbero vedere la faccenda come poco digeribile e prima o poi ce ne chiederebbero conto. Che poi è situazione che si è verificata qualche anno fa con il Siena e la ... Lazio con gli stessi protagonisti, o quasi. Sono situazioni che non rispettano i principi oltre che la lettera di certe norme e che di solito hanno un corso momentaneo.

Poi capisco tutto l'affetto e la stima che in tanti ripongono nel presidente della Lazio, ma non è lo stesso che festeggiava dai balconi la promozione della Salernitana in serie A? A me la cosa farebbe anche sorridere, mica integra alcun figura di reato, ma insomma è davvero compatibile come i miei interessi di tifoso della Lazio?


la serie A come il torneo aziendale del megapresidente galattico imperiale? Ottima idea

Andiamo Mark, non si parla di affidarsi ad un agenzia immobiliare per la vendita di una casa. Professionisti incaricati da chi? Pagati da chi? Non si tratta di una perizia tesa a stabilire il valore del club, ma di amministrarlo e renderlo competitivo per il prossimo campionato. Come si possa pensare di farlo slegandolo completamente dalla vecchia proprieta' e' materia per un romanzo di fantascienza.
Il vincolo di quarto grado e' il problema, l'esistenza pregiudica fortemente la risoluzione del problema. Sostenerlo in quanto garantisce la lealta' sportiva e' da ingenui.

[ThomasDoll]

La deroga non e una regola, se lo fosse si sarebbe chiamata regola. Capisco ciò che vuoi dire, ma il tuo ragionamento cade SE quando la deroga scade la salernitana ha mantenuto la stessa proprietà.
Fino ad allora Lotito e in regola.
Diventerà fuorilegge se al primo minuto del giorno 26 del mese di giugno dell’anno 2021 non ha venduto, di fatto o di comodo poco importa, la salernitana.

Non è detto. Se sta ragionando con Gravina, e da quello che si legge lo sta facendo damò, e si muove in accordo con le istituzioni, la scadenza si sposta insieme al ragionamento. La scadenza dell'iscrizione al campionato in genere è a metà luglio e la finestra per adeguarsi per chi presenta false fideiussioni è un'altra quindicina di giorni.
Ma davvero pensiamo che i sogni bagnati di Matteo Pinci e sodali possano mai trovare realizzazione nella realtà?

[superaquila]

Noi abbiamo avuto tanti presidenti e durante la gestione di Cragnotti ha fatto il presidente il grandissimo Dino Zoff.

Nella Juve degli Agnelli, per diversi anni è stato presidente Giampiero Boniperti, altro grandissimo dl calcio.

In tutti e due i casi non c'è stato nessun intervento del trust, i consigli di amministrazione delle società si sono riunite ed hanno nominato il presidente, anche se non proprietario.

Nel nostro caso, faccio solo un esempio, Lotito e Mezzaroma possono eleggere come presidente della Salernitana il sig. Gino Peruzzi, la storia finisce qui.

[ThomasDoll]

Resta da capire cosa significhi in questa discussione "essere tifosi della Lazio". Cosa c'entri in tutto questo.

Niente di più facile.
Pinci scrive un pezzo dove tratteggia un suo pio desiderio: che la questione Salernitana, di cui a lui non frega un cazzo, possa danneggiare la Lazio.
In base a un'applicazione vessatoria del regolamento fatta per puro sogno onanistico: chiaro che per un omicidio colposo commesso da Lotito si chiederebbe l'introduzione della sedia elettrica e per un reato contro il patrimonio l'applicazione del codice di Hammurabi.
Ma Pinci è uomo d'onore: egli tifa per l'aesse roma.
La sua platea di lettori avrà sentito un friccico al perineo al solo immaginare lo scenario apocalittico di lotito cucinato con una mela in bocca e un rametto di rosmarino tra le chiappe. Ma la sua platea di lettori friccicosi è composta da antilaziali e antilotitiano che si dividono in laziali e non.
Ecco quindi che il sogno di Pinci diventa il sogno di molti che desiderano il male di Lotito. E ci sono molti laziali che desiderano il male di Lotito.
Anche se il male di Lotito fosse, come in questo caso, il male della Lazio.
Ricordo molto bene la folla di laziali plaudenti Stefano Palazzi invocare il massimo della pena. Significava serie B, il massimo della pena.
La scena si ripete sempre uguale e basta una virgola che desti un sospetto e parte subito la ola: è successo, nell'ultimo anno, per la vicenda dei tamponi, a margine della quale s'è cavalcata ogni illazione infamante di chi ha orchestrato la campagna di stampa. Succede per le quattro fregnacce raccontate da Report, prive di un qualsivoglia supporto documentale che possa far pensare a un danneggiamento della Lazio da parte dei suoi proprietari e dirigenti.
Continua a succedere con la vicenda Salernitana e succederà ogni volta che qualche soffio di vento metterà in crisi la figura di Lotito, che per certi suoi detrattori non deve partecipare alle attività del palazzo, non deve fare politica, non deve fare affari, non deve parlare, non deve respirare.
Il centro della questione è questo desiderio. A questo desiderio, chiedo io, si sacrificherebbe anche la Lazio?
Io qualche dubbio visti i precedenti ce l'ho.
Di una cosa sono sicuro: chi cavalca queste storie augurandosi il male di Lotito, anche a costo di subire danni come Lazio, se la prenderà come al solito in quel posto.
Ovviamente chi guarda a queste vicende con la giusta curiosità di chi vuole capire cosa sta succedendo e perché con questo discorso non c'entra niente. Basta guardarsi dentro per sapere da che parte si sta. Io sto dalla parte della Lazio, che in questa vicenda non può e non deve essere mai e poi mai coinvolta, se non dai Pinci della situazione, e dai loro amici, romanisti e franchi tiratori.

[geddy]

No aquila, non basta nominare un Presidente. Lotito e Mezzaroma dovranno conferire alla Salernitana le risorse per la gestione, diritti tv in massima parte presumibilmente, gestione che sara' curata da una nuova societa'. Che dovra' occuparsi di stimare il prezzo di vendita, perfezionare la vendita e la gestione ordinaria. Questo a quanto ho capito io, ramazzando sui forum salernitani.

[superaquila]

Messaggio a tutti i veri laziali.

A quelli ancora non gli passa 

[superaquila]

No aquila, non basta nominare un Presidente. ecc ecc.

Quello che dici è auspicabile se c'è qualcuno disposto a cacciare i soldi, ma poiché manca la pecunia i salernitani non possono accampare nessun desiderio.

[geddy]

Quello che dici è auspicabile se c'è qualcuno disposto a cacciare i soldi, ma poiché manca la pecunia i salernitani non possono accampare nessun desiderio.

No, l'istituzione del Trustee o il passaggio di proprietà e' a quanto pare la condizione indispensabile per l'iscrizione dei campani al campionato. Il tutto entro il 25 giugno. I curatori, il Trustee, resterebbero in carica 6 mesi, in caso di mancata vendita per altri quattro. Se nessuno la compra per la scadenza, non ho capito se i 4 successivi sono per garantire il campionato oppure anche utilizzabili per trovare eventuali compratori, la salernitana perdera' il diritto a disputare campionati professionisti. Perché Lotito ha sposato la sorella di Mezzaroma.

[geddy]

Ora chiaro che il primo pensiero e' "chi gliel'ho fatto fare", il nostro effettivamente sembra specialista nel cercare rogne. Pero' la propensione al cercare guai del nostro ottiene risultati, che se pur disprezzati e sminuiti da parte delle due tifoserie, sono di gran lunga superiore alla media storica delle due societa'. Pare che per la salernitana le offerte arrivate siano nell'ordine dei 25 30 milioni, a fronte di una richiesta di 70. Ora e' chiaro che fini economisti bolleranno le richieste di Lotito come esose e megalomani, pero' magari domandarsi se gli articoli di Pinci o le esternazioni, ormai datate vero, di Gravina contribuiscono a una felice risoluzione della vicenda o al mandare tutto a carte 48 potrebbe essere utile ad affrontare la questione conequilibrio.

[ThomasDoll]

Pretendere che una vendita abbia luogo obbligatoriamente senza che ci sia accordo soddisfacente tra domanda e offerta è la negazione del diritto.
Non stiamo parlando di un esproprio, e non credo la FIGC possa pretendere che Lotito abbassi il prezzo di vendita. Ovviamente assumendo posizioni le più rigide sulle regole, tipo quelle di alcuni laziali, potrebbe costringere Lotito a vendere sottocosto, ma poi magari quello capace che je fa causa e je chiede i danni. Visto che stiamo parlando di regole, mettiamoci pure questa.

[Jim Bowie]

Si stabilisca per legge la Trinità di Lotito, che quindi potrà presiedere tre club, uno per ciascuna Persona. A me pare molto semplice.

Come mole e già uno e trino


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[disabitato]

Pretendere che una vendita abbia luogo obbligatoriamente senza che ci sia accordo soddisfacente tra domanda e offerta è la negazione del diritto.
Non stiamo parlando di un esproprio, e non credo la FIGC possa pretendere che Lotito abbassi il prezzo di vendita. Ovviamente assumendo posizioni le più rigide sulle regole, tipo quelle di alcuni laziali, potrebbe costringere Lotito a vendere sottocosto, ma poi magari quello capace che je fa causa e je chiede i danni. Visto che stiamo parlando di regole, mettiamoci pure questa.

Bravissimo.
Partiamo da qui: chiara la regola della multiproprietà, ma necessariamente legata ad un accordo fra le parti.

Perché una regola può e deve essere chiara, ma l'applicazione deve tenere conto di ogni scenario possibile.
La Salernitana ha maturato, sul campo, un diritto sportivo, ovvero quello di partecipare la prossima serie A.
Lotito, come da regola chiara e semplice, mette in vendita la Salernitana.
Nessuno presenta una offerta oppure, banalmente, l'offerta non solo non soddisfa le richieste del venditore ma nemmeno rispecchia il valore di mercato.

A quel punto che si fa?
Facile, si direbbe, non di iscrive la Salernitana al campionato per mancanza dei requisiti. Ma la Salernitana perché non dovrebbe partecipare ad un torneo al quale si è regolarmente qualificata? Perché una federazione che ha accettato iscrizioni fuori tempo massimo, a fronte di fideiussioni false, ed ha avallato il pagamento in ritardo degli stipendi alla società che poi vincerà lo scudetto, dovrebbe estromettere la Salernitana dalla serie A?

Come si tutela la regolarità di un campionato con una società che non ha una proprietà pienamente operativa?

La regola è chiara, ma è sbagliata. Sbagliata nel senso del divieto delle multiproprietà, oppure nel permettere che i club riconducibili alla stessa proprietà possano trovarsi a giocare nella stessa serie.
In ogni caso, sbagliata.

Come ci mettiamo ora?
Lotito vuole 70-80, le offerte sono di 20-30, ovvero meno dei soli diritti TV!!!
La differenza chi ce la mette? La federazione?

[geddy]

La regola non consente che i parenti, fino al quarto grado, operino nel calcio professionistico. Mezzaroma può comprare un club di serie D, ma non può competere per la promozione tra i professionisti, ridicolo.

[MagoMerlino]

Niente di più facile.
Pinci scrive un pezzo dove tratteggia un suo pio desiderio: che la questione Salernitana, di cui a lui non frega un cazzo, possa danneggiare la Lazio.
In base a un'applicazione vessatoria del regolamento fatta per puro sogno onanistico: chiaro che per un omicidio colposo commesso da Lotito si chiederebbe l'introduzione della sedia elettrica e per un reato contro il patrimonio l'applicazione del codice di Hammurabi.
Ma Pinci è uomo d'onore: egli tifa per l'aesse roma.
La sua platea di lettori avrà sentito un friccico al perineo al solo immaginare lo scenario apocalittico di lotito cucinato con una mela in bocca e un rametto di rosmarino tra le chiappe. Ma la sua platea di lettori friccicosi è composta da antilaziali e antilotitiano che si dividono in laziali e non.
Ecco quindi che il sogno di Pinci diventa il sogno di molti che desiderano il male di Lotito. E ci sono molti laziali che desiderano il male di Lotito.
Anche se il male di Lotito fosse, come in questo caso, il male della Lazio.
Ricordo molto bene la folla di laziali plaudenti Stefano Palazzi invocare il massimo della pena. Significava serie B, il massimo della pena.
La scena si ripete sempre uguale e basta una virgola che desti un sospetto e parte subito la ola: è successo, nell'ultimo anno, per la vicenda dei tamponi, a margine della quale s'è cavalcata ogni illazione infamante di chi ha orchestrato la campagna di stampa. Succede per le quattro fregnacce raccontate da Report, prive di un qualsivoglia supporto documentale che possa far pensare a un danneggiamento della Lazio da parte dei suoi proprietari e dirigenti.
Continua a succedere con la vicenda Salernitana e succederà ogni volta che qualche soffio di vento metterà in crisi la figura di Lotito, che per certi suoi detrattori non deve partecipare alle attività del palazzo, non deve fare politica, non deve fare affari, non deve parlare, non deve respirare.
Il centro della questione è questo desiderio. A questo desiderio, chiedo io, si sacrificherebbe anche la Lazio?
Io qualche dubbio visti i precedenti ce l'ho.
Di una cosa sono sicuro: chi cavalca queste storie augurandosi il male di Lotito, anche a costo di subire danni come Lazio, se la prenderà come al solito in quel posto.
Ovviamente chi guarda a queste vicende con la giusta curiosità di chi vuole capire cosa sta succedendo e perché con questo discorso non c'entra niente. Basta guardarsi dentro per sapere da che parte si sta. Io sto dalla parte della Lazio, che in questa vicenda non può e non deve essere mai e poi mai coinvolta, se non dai Pinci della situazione, e dai loro amici, romanisti e franchi tiratori.

Sventoli le idiozie farneticanti di 4 tizi in cerca di un proprio tornaconto personale nella vicenda Palazzi, alias calciopoli 2006, come se fosse una opinione comune condivisa dalla maggioranza dei tifosi. Un po' come chi sventola ogni 3x2 i bidoni di Terni.
Durante la vicenda di calciopoli i tifosi della Lazio, escluso i 4 tizi e qualche loro sodale che di certo non avevano come obiettivo il bene supremo della Lazio, ma il proprio tornaconto, tizi che la Storia ha giudicato e rimosso, tutti i Laziali hanno fatto fronte comune, quando gli attacchi si facevano incalzanti e le accuse avevano già avuto le loro prime sentenze e grazie a questo fronte comune, a chi è sempre stato al fianco della Lazio in quella vicenda, non cedendo mai di un millimetro dalla convinzione che la Lazio, LA LAZIO non facesse parte di nessun grumo di potere e da questo avesse mai ricevuto favori, grazie a quei tifosi che hanno convinto Lotito ad accettare la consulenza risultata al fine vincente dello studio legale  dell'avvocato Ugo Longo e grazie alla rettitudine del professor Sandulli, la LAZIO è uscita da quella tempesta quasi indenne. Quasi.
Ora tu di quella vicenda invece di esaltare l'unità dei Laziali prendi ad uso e consumo le farneticazioni di quei 4?
I tifosi della Lazio si sono sempre schierati al fianco della Lazio quando c'era da difendere la Lazio, come nella successiva vicenda Mauri, come nella passata vicenda di Passaportopoli.
Che ci sia chi trama contro la Lazio è noto, che ci sia chi non perde l'occasione di mettere la Lazio in difficoltà anche, che certe vicende siano state strumentalizzate è innegabile.
Proprio per questo io, Laziale, non gradisco che chi per un proprio interesse, anche non specificatamente relativo al denaro, espone con i propri censurabili comportamenti la Lazio alla gogna mediatica, offrendo il fianco al nemico.
E proprio per questo non faccio come le tre scimmiette, ma chiedo la massima rettitudine a chi rappresenta la Lazio a qualsiasi livello.
Facile gridare al complotto, facile soprattutto quando poi c'è chi con il proprio intervento riesce a limitare i danni.
E nonostante questo questo c'è chi continua ad esporre la Lazio al giudizio della facili strumentalizzazioni.
Certi atteggiamenti te li puoi permettere se hai alle spalle un a struttura che ti supporta, che sa chi attaccare e sa quando insabbiare e distogliere l'attenzione del pubblico, no quando ti sei anche fatto terra bruciata intorno.
I pinci i barigelli, non scriverebbero nulla, non potrebbero attaccarsi a nulla,  se chi deve seguire le regole le seguisse alla lettera, senza cercare di aggirarle e fare finta di niente.
Qui invece sembra che in questa vicenda si metta in dubbio la Lazialità di chi critica il comportamento di Lotito nei confronti della cessione della Salernitana e del relativo rispetto delle regole. Ripeto il mio sonoro sticazzi della Salernitana, tra l'altro, visti i trascorsi, prima ci liberiamo di questo peso e meglio sarà per il bilancio della Lazio.
E' incredibile leggere come sia giusto non cedere la Salernitana al "giusto" prezzo. Ma stiamo scherzando?
Capirei se la Lazio ottenesse una cospicua percentuale.... ma la Lazio ci guadagna solo nel non dover più sovvenzionare i campani a fondo praticamente perduto.
Si giustifica ormai tutto, come se Lotito avesse investito chissà quali capitali personali nell'acquisire la Salernitana... come se al tifoso Laziale dovesse interessare qualcosa di quello che Lotito fa con i suoi soldi, come se li mettesse nella Lazio.
Non vuole vendere la Salernitana, per forzare i regolamenti? A me interessa solo che la Lazio non ne subisca danni collaterali, poi facessi il cazzo che gli pare. Tanto squalifica più, squalifica meno, a lui non gliene po' fregare di meno. Ma non mettesse ulteriormente la Lazio in difficoltà.
Non so' se è chiaro il concetto.


 

[Orazio Scala]

I tifosi della Lazio si sono sempre schierati al fianco della Lazio quando c'era da difendere la Lazio, 

   

[Orazio Scala]

"... si sapeva già in estate che Lenzini faceva un grosso sacrificio in estate [1971] a confermare Chinaglia, nella speranza che i laziali lo aiutassero concretamente con gli abbonamenti. Rivelatasi fallace questa speranza..."

Ah il tifoso laziale, sempre al fianco della Lazio...

[Jim Bowie]

"... si sapeva già in estate che Lenzini faceva un grosso sacrificio in estate [1971] a confermare Chinaglia, nella speranza che i laziali lo aiutassero concretamente con gli abbonamenti. Rivelatasi fallace questa speranza..."

Ah il tifoso laziale, sempre al fianco della Lazio...

Spiega questo cosa c'entra con il discorso del Mago.
Lui parla di attacchi esterni e tu posti una protesta dei tifosi?
Pero' ti do atto che hai variato il monotema...........