Mercato estivo 2014

[ThomasDoll]

ai mondiali però si sono viste ottime cose dai portieri, molti dei quali giocano in squadre di secondo piano, quando non sono disoccupati. Ochoa su tutti.

[AlenBoksic]

alla rinfusa:

- Io penso che Marchetti sia un portiere soffre la concorrenza. La nazionale è li a dimostrarlo. Berisha sin da prima arrivasse si è presentato come uno che veniva qui a giocarsi il posto e questo può averne minato la sicurezza mentale, cosa essenziale per un portiere e che forse spiegherebbe alcune papere colossali come quelle cui abbiamo assistito.

- Biglia non ha dato la sensazione di esser titolare perché all'inizio, complice l'infortunio e la girandola di formazioni cui abbiamo assistito, ha giocato a intermittenza.
Da gennaio, ma direi forse da dicembre, quando è stato disponibile quasi mai ha saltato le partite (ricordiamoci anche che lo ruppero quelli del merdlan)

- Se Kaboul è marocchino va benissimo. Per info chiedere a Inzaghi di Neqrouz
 

[lollapalooza]

Su Kaboul, un commento che chiarisce la situazione, Tottenham-side:

Kaboul has not recovered form after his long term injury, indeed he has only ever had one good season at Spurs. He may well recover form this season but he was awful last season and failed to convince the club he should be offered a new contract, without one a sale looks likely. If we fail to bring one in then we may offer a one-year extension.

It won't please many fans but I think Dawson will be here for another season and further I think he'll start against West Ham.

fonte

[AlenBoksic]

Nel caso del Tata il giudizio non è tecnico ma atletico: questo non ne ha più, e senza corsa vale davvero poco.
Lo dico da tifoso che l'ha quasi sempre apprezzato e ritenuto utile alla squadra: non approfittare della rivalutazione post-Mondiale, per trovare una sistemazione a un giocatore agli sgoccioli, significa rinunciare a un discreto gruzzolo in cambio di poco o nulla.

Infatti.
Aggiungo che in mezzo son 7 per (presumibilmente) 3 maglie.
Senza coppe già in 6 c'è qualcuno che gioca poco o quasi mai.

[AlonZo]

Se Djordjevic gira e non viene ceduto Candreva davanti siamo completi e anche ben assortiti. Cedere Ederson sarebbe la cosa giusta per fare un po di cassa.

In mezzo al campo Ledesma dovrebbe diventare una riserva per poter fare il salto di qualità e abbiamo bisogno di un mediano dinamico e con i polmoni d'acciaio. A quel punto schieri parolo xxx biglia / lulic ledesma onazi. Prima alternativa cataldi. Minala dovrebbe andare a giocare in prestito perchè difficilmente si riescono a lanciare bene due giovani contemporaneamente. Gonzalez inevitabilmente Ceduto.

[Matita]

Parolo e Lulic insieme. Pioli sceglie la qualità in attesa del difensore (La Repubblica ed. Roma)
 
Prove tecniche di Lazio in Germania. Nella seconda tappa del ritiro biancoceleste, Pioli testa la squadra dalla cintola in su: Parolo, Ledesma e Lulic in mediana, Candreva, Djordjevic e Keita in attacco. In attesa dei rientri di Biglia e Klose (i due finalisti mondiali raggiungeranno la squadra giovedì), l’allenatore può comunque sbizzarrirsi con quasi tutta la rosa a disposizione. Un centrocampo all’insegna della qualità, con il solo Ledesma interditore e il “mastino” Gonzalez — Onazi è ancora infortunato — fuori dall’undici titolare. Solo prove per ora (successivamente Lulic è stato impiegato anche esterno d’attacco), ma significative nell’ottica del “cambio di mentalità” richiesto dalla società: «Faremo di tutto per centrare l’Europa e riprenderci il derby», dice il presidente Lotito.
Per una squadra propositiva e vincente servirà una difesa più che solida. Il solo De Vrij, che oggi si aggregherà al resto della squadra, non può bastare. Tra Ciani, Cana e Novaretti, l’argentino in questo momento sembra dare più garanzie. Ed è pure quello con più mercato: Cana ha un ingaggio troppo alto, il francese ha richieste in Inghilterra, Germania e Russia, tutte al ribasso (ha il contratto in scadenza nel 2015). Novaretti è seguito da Chievo, Catania e soprattutto Palermo. Zamparini è alla ricerca di un difensore centrale e “El Flaco” può essere l’uomo giusto. I rosanero non vanno oltre la formula del prestito con diritto di riscatto, mentre il club biancoceleste preferirebbe la cessione a titolo definitivo: si può trovare un punto di incontro, magari con un prestito con obbligo di riscatto.
A quel punto il club potrà concentrarsi sul futuro compagno di De Vrij. Il sogno è Vlaar, ma il tecnico dell’Aston Villa assicura che l’olandese non partirà. Marquez può essere un’alternativa degli ultimi giorni di mercato: l’ex Barcellona è sotto contratto con il Leon fino al 2015, con il club messicano c’è però un accordo per liberarsi consensualmente. Poi ci sono Paletta e Kaboul, in uscita da Parma e Tottenham. Per l’azzurro Ghirardi non scende sotto i 7 milioni. Ne servono 5 invece per il francese (ai margini in Inghilterra), che per trasferirsi a Roma dovrebbe accettare di dimezzarsi l’attuale ingaggio da 2 milioni.
GIULIO CARDONE MARCO ERCOLE

Lulic e Parolo provati accanto a Ledesma (Il Tempo)

 
Preparazione estiva, parte seconda. La Lazio riparte dalla Germania, nella selva di Teutoburgo Pioli continua a costruire la sua nuova squadra. Nel piccolo paesino di Marienfeld tutti aspettano Klose, re del Brasile; arriverà il 7 agosto, insieme al vice campione del Mondo Biglia. Intanto oggi il battesimo di De Vrij, arriverà in giornata dall’Olanda dopo aver sbrigato le ultime pratiche, si allenerà in biancoceleste per la prima volta. Nel residence di Klosterpforte, tra Medioevo e modernità, in scena ieri la prima doppia seduta del ritiro teutonico. Pioli mette gli occhi sul centrocampo, il 4-3-3 sembra una certezza ma gli interpreti ancora tutti da scegliere. Ormai a disposizione i nazionali – Candreva, Lulic, Parolo e Gonzalez sudano per colmare il gap di preparazione coi compagni – in mediana è vera bagarre. Il tecnico comincia a sperimentare la sua Lazio, sin da subito interessanti indicazioni tattiche: Parolo si è mosso sin dal primo momento da interno destro, con Ledesma in cabina di regia. A completare il reparto ci ha pensato Lulic. Il bosniaco si è prima mosso da mezz’ala – come nella scorsa stagione con Reja – per poi spostarsi in posizione di esterno mancino nel tridente d’attacco.
Gio. Bal.


Palermo su Novaretti, Cavanda in Bundesliga (Il Tempo)

 
Tanti giocatori in partenza, molti difficili da piazzare, per altri invece l’addio pare questione di giorni. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla porta: Marchetti dovrebbe restare, non sono arrivate proposte concrete (solo qualche sondaggio del Napoli), lotterà in queste ultime settimane per strappare definitivamente un posto da titolare.
In difesa la rivoluzione continua: Cavanda è destinato alla Bundesliga, hanno sondato il terreno Amburgo e Mainz, la società biancoceleste conta di chiudere entro il 10 agosto (giorno del rientro dalla Germania). Pereirinha è in bilico, vorrebbe restare per convincere Pioli, ma rimane tra i cedibili. Ciani è richiesto in Francia, Russia e Inghilterra, la Lazio chiede almeno 3 milioni di euro. Mentre il Palermo fa sul serio per Novaretti (piace anche a Catania e Chievo): Iachini è a caccia di un centrale, l’argentino è in cima alla lista dei desideri, nelle prossime ore l’affare potrebbe andare in porto (prestito con diritto di riscatto). Confermato Cana, sulla sinistra – bloccato Radu e tesserato Braafheid – andrà via Vinicius (Latina o Crotone). Stesso destino per Filippini, conteso da Pescara e Bari. Centrocampo: Minala e Cataldi rappresentano il futuro, Onazi o Gonzalez sono pronti a salutare. Il nigeriano interessa a Everton, Liverpool e Sunderland, l’uruguaiano ha rifiutato (di recente) il trasferimento al Fulham. Intoccabili Lulic e Candreva. In cerca di una sistemazione i giovani Antic, Elez e Oikonomidis. Attacco, pochi cambiamenti all’orizzonte: Tounkara ha stregato Pioli, Ederson non ha mercato. Perea è infortunato, rientrerà soltanto a fine settembre.
Capitolo acquisti: tutto bloccato per la difesa. Vlaar lascerà l’Aston Villa, intriga sempre Marquez. Mendes, Kaboul e Paletta le alternative principali.
Gianluca Cherubini


Rinforzi eccellenti manca un difensore (Il Tempo)
 
Tre settimane e sarà calcio vero, ventisette giorni e si giocherà a San Siro contro il Milan per la prima di campionato, ventiquattro ore dopo la fine del mercato e i giochi saranno fatti almeno fino a gennaio. Si avvicinano scadenze importanti per la Lazio che, per bocca del suo presidente, è attesa dalla stagione del riscatto. Anzi nel comunicato domenicale Claudio Lotito ha annunciato al mondo biancoceleste la voglia della squadra di riprendersi quello che è stato tolto da una stagione molto deludente: «I colpi messi a segno fino ad ora sono la più autentica testimonianza che la società è in grado e vuole mantenere la parola data alla tifoseria. Abbiamo promesso una stagione di riscatto e non ci smentiremo. I ragazzi e Pioli vogliono vincere, e son certo che il prossimo sarà un anno ricco di soddisfazioni: faremo di tutto per centrare l’Europa e riprenderci il derby», ha detto il numero uno biancoceleste nel suo sermone giornaliero. Tutto fantastico ma serve ancora una sforzo importante sul mercato per far capire che, almeno da questo punto di vista, le cose sono veramente cambiate rispetto a un passato ricco di delusione sorpattutto negli ultimi giorni di trattative. Perché la squadra è buona ma incompleta, c’è bisogno di un altro difensore centrale che affianchi il giovane De Vrij, arrivato per 8.5 milioni.
Inoltre si dovrebbe provare a prendere anche una seconda punta veloce da mettere in concorrenza con Keita che potrebbe faticare per confermare i progressi della passata stagione. Senza dimenticare le cessioni dei giocatori in esubero e la lista è lunga: da Alfaro a Pereirinha, da Novaretti a Ciani senza dimenticare Cavanda. Sui rinforzi finora nulla da dire o meglio la società merita applausi anche se resta il buco nero legato ad Astori. Con lui la Lazio sarebbe stata perfetta ma il fallimento della trattativa per il difensore del Cagliari poi finito alla Roma, non può cancellare i cinque acquisti operati. Ottimi quelli di De Vrij, Parolo, Djordjevic e Basta, da valutare sul campo quello di Braafheid.
Poi c’è Pioli, allenatore nuovo che si porta dietro tutte le incognite di chi ha lavorato bene in provincia ma è atteso alla prova della grande piazza. I primi segnali sono confortanti per non dire incoraggianti, la squadra lavora bene, sta mettendo benzina nel motore anche se si aspettano i primi impegni ufficiali per valutare il lavoro del tecnico emiliano. Il suo 4-3-3 piace ma bisogna verificarlo quando rientreranno gli ultimi assenti (oggi tocca a De Vrij, venerdì a Biglia e Klose) e saranno inseriti i nazionali ritardatari Gonzalez, Onazi, Lulic, Parolo e Candreva. Parliamo di sette-otto titolari, come a dire che la vera Lazio non si è ancora vista ed è quindi ingiudicabile.
Resta ancora irrisolto il problema più grande: la serenità di un ambiente dilaniato dalla guerra a Lotito. La disaffezione della tifoseria verso la gestione societaria potrebbe essere l’avversario più grande da battere. Solo ritrovando unità di intenti e passione per la propria squadra del cuore si potranno raggiungere risultati importanti. Per ora la soluzione non si vede, le vittorie sul campo potrebbero aiutare. Tanto.
Luigi Salomone

[Matita]

Lazio non si ferma a De Vrij: caccia a due difensori (Corriere della Sera ed. Roma)
 
La Lazio che sarà ha bisogno di un paio di centrali difensivi di sicuro rendimento. L’amichevole di Lisbona contro lo Sporting ha detto che il reparto arretrato con Novaretti e Cana al centro della difesa non può dare sufficienti garanzie nella corsa all’Europa. È un punto di domanda a cui il d.s. Tare proverà a dare una risposta nelle prossime settimane. A meno che il neo arrivato Braafheid sia in grado di confermarsi jolly affidabile anche nel nostro campionato, passando dalla fascia al centro della difesa, la Lazio ha bisogno di ulteriore aiuto in quella zona del campo. Molto dipenderà anche da cosa vorrà fare Radu, inseguito da tempo, come Marchetti, dal Napoli. Difficile da centrare l’obiettivo Vlaar, il club biancoceleste resta in contatto con i procuratori di Marquez e Mendes, affari «last minute» che porterebbero a Formello giocatori capaci di dare immediata consistenza al reparto. Sempre in corsa per una maglia, oltre a Bruma e De Maio, rimane il nazionale Paletta, usato sicuro invocato da Pioli. Nel ritiro tedesco di Marienfeld, in attesa di salutare nei prossimi giorni il ritorno in gruppo anche di Klose e Biglia, l’allenatore della Lazio ha iniziato a trovare una posizione ai nuovi arrivati nel suo 4-3-3. Parolo ha subito preso posto da interno destro al fianco del playmaker Ledesma, mentre Lulic pare destinato a dividersi ancora tra esterno sinistro di centrocampo e d’attacco, ruolo che Reja gli aveva cucito addosso con successo nel finale della scorsa stagione.
Sergio Torrisi

Europa e derby»: Lotito ha scritto il programma Lazio (Gazzetta dello Sport)

 
Il podio del mercato (la sua Lazio è una delle tre società che finora ha speso di più) non accontenta Claudio Lotito. Così il presidente annuncia ulteriori investimenti: «Il prossimo deve essere l’anno del riscatto – ha detto Lotito -. I colpi messi a segno finora sono la testimonianza che la società sta facendo il possibile per rinforzare la rosa. Non ci fermeremo qui. Costruiremo una squadra in grado di tornare in Europa e di riprendersi il derby».

I prossimi colpi
Gli acquisti di De Vrij, Djordjevic, Parolo, Basta e Braafheid non sono tutto, dunque. Lotito cerca almeno un altro difensore centrale da affiancare a De Vrij e poi, forse, anche un altro attaccante. Ci sarà qualche uscita, ma non dei big (Candreva, Lulic) che fino a prova contraria sono da considerare blindati. Anche perché, sempre Lotito dixit, «si sta creando un gruppo motivato e unito sotto la guida di Pioli. La stagione appena iniziata sarà ricca di soddisfazioni». La priorità resta quella del difensore centrale da affiancare a De Vrij. L’obiettivo numero uno è un altro olandese: Ron Vlaar, che già fa coppia con De Vrij nella nazionale oranje. La trattativa con il suo club, l’Aston Villa, si presenta però complessa. Gli inglesi vogliono almeno 7-8 milioni, la Lazio ci sta pensando. Operazione possibile se nel frattempo si concretizzerà qualche uscita (in lista di «mobilità» ci sono Konko, Cavanda, uno tra Onazi e Gonzalez e uno tra Ciani e Novaretti). Vlaar ha tuttavia molti pretendenti: la Juve innanzitutto e poi anche Manchester United e Southampton. Vlaar, peraltro, non è l’unico candidato ad occupare la casella mancante del mosaico biancoceleste. Il d.s. Tare sta infatti monitorando anche le piste che portano ad altri centrali. Sul suo taccuino ci sono i nomi di un altro olandese (Bruma del Psv) e poi del brasiliano del Marsiglia Mendes, del francese del Tottenham Kaboul, del parmense Paletta e del genoano De Maio. E c’è soprattutto quello dello svincolato messicano Rafa Marquez, sul quale ci sono però anche Verona e Sampdoria.

Lavori tedeschi
In attesa di ulteriori novità dal mercato Stefano Pioli continua il suo lavoro sul campo. Da sabato la squadra è in ritiro in Germania, nella quiete di Marienfeld. Sedute intense fino al 7, poi due amichevoli: l’8 con l’Amburgo e il 10 con l’Hannover. Rispetto ad Auronzo si sono aggiunti i primi quattro reduci dal Mondiale: Candreva, Gonzalez, Lulic e Parolo. Oggi arriverà anche De Vrij, mentre Klose e Biglia si uniranno alla comitiva il 7. Onazi è rimasto a Roma perché infortunato. In Germania invece sono tutti abili e arruolati. Ieri si sono uniti al gruppo Djordjevic (superata la distorsione al ginocchio rimediata ad Auronzo) e soprattutto Ederson. Il suo calvario (era reduce da uno strappo muscolare subito la scorsa stagione) pare finito.
STEFANO CIERI

Offerto Doria, Marquez piace ancora (Il Messaggero)
 
Ora il Botafogo offre Dòria: la Lazio aveva proposto 6 milioni (quando poteva), la società brasiliana ne chiede però 8 per cedere il suo talento 19enne. Pretende suppergiù le stesse cifre l’Aston Villa per Vlaar: «Ma ho parlato con Rone lui non vede l’ora di ricominciare ad allenarsi con noi per l’esordio contro lo Stoke City (il 16 agosto, ndr)», giura il tecnico Lambert. La Lazio può solo monitorare la situazione, nel frattempo continua a tenere calda la pista Rafa Marquez. Perché ha bisogno di altra liquidità per poter puntare a obiettivi più costosi. Potrebbe muoversi qualcosa in uscita: Tare preferirebbe cedere Ciani, ma ora Palermo, Chievo e Catania sono in pressing per Novaretti. Ma non basterà certo la richiesta di un prestito con diritto di riscatto per accaparrarselo.
Daniele Magliocchetti

Parolo si prende la Lazio (Il Messaggero)

 
Parolo al campo. Subito. Neanche il tempo di sbarcare in Germania, Marco è già titolare in mediana. Dualismo con Lulic? Macché, Parolo può anche giostrare mezzala destra. E, se dovesse traslocare a sinistra (con Biglia o Gonzalez dall’altro lato), Senad salirebbe più in alto al posto di Keita. Così indica Pioli a Marienfeld. Prime esperimenti tedeschi nel “nuovo” 4-3-3 coi nazionali. L’ambidestro Parolo suda col sorriso e scalcia. In fondo lo ha sempre fatto nella sua lunga gavetta: «Dopo 7 anni al Torino Club, sono andato ai Soccer Boys a Turbigo e poi al Como, dove ho fatto tutte le giovanili. Ho iniziato a girovagare nell’allora serie C tra Pistoia, Foligno, Verona. Ed è arrivata Cesena: abbiamo vinto il campionato e ho realizzato il sogno di giocare in serie A». Aveva 25 anni, a 28 la chiamata in Nazionale. Un anno dopo il mondiale, Marco l’aveva previsto. Era il 9 luglio 2006, il giorno della finale di Berlino, quando Cannavaro alzò la coppa: «Stava tornando da una vacanza a Santo Domingo con sua moglie Caterina. Lei gli disse che, in viaggio, si sarebbe perso la partita. E lui rispose che tanto nel 2014 avrebbe giocato in Brasile», racconta fiero il padre. Ora Marco è persino in Germania. Con la maglia della Lazio.

PROVE D’EUROPA
Qualità e sostanza, è già suo il centrocampo. Parolo d’onore. Già ieri pennellava tiri dalla distanza: sarà per quell’innata passione per l’arte, ma ha promesso almeno sei quadri (gol) d’autore. Intelligente, maturo ed equilibrato, Marco è persino un perfetto modello: ama dare consigli ai più giovani. Lo faceva a Parma, salirà in cattedra alla Lazio. Aiutante di Pioli, che continua a plasmare la sua creatura, sotto lo sguardo vigile del ds Tare. In Germania non c’è un attimo per rifiatare: previste doppie sedute (ore 10 e 17) fino al 7 pomeriggio, quando la squadra raggiungerà Lubecca. Già orgoglioso Lotito di ciò che intravede: «I ragazzi sono motivati e compatti, in queste settimane si sono stretti in un abbraccio di entusiasmo con il tecnico Pioli, mostrando grande serenità. Vogliono vincere e son certo che il prossimo sarà un anno ricco di soddisfazioni». Ecco i primi due obiettivi sbandierati dal presidente: «Faremo di tutto per centrare l’Europa e riprenderci il derby».

IL TRIDENTE C’È
Calma e tranquillità ritrovata, la squadra c’è. Manca “solo” quel tassello in difesa: «I colpi fatti sinora dimostrano come la società voglia rispettare la parola data ai tifosi». Lotito ha promesso un altro centrale dopo De Vrij. Che si presenterà in ritiro oggi pomeriggio, tre giorni prima (giovedì) del rientro in gruppo dei finalisti mondiali, Biglia e Klose. Il mister biancoceleste inizierà fin da subito a testare i partner dell’ex Feyenoord per il reparto centrale: Cana è in pole su Ciani e Novaretti, ma occhio alla “sorpresa” Braafheid (il più veloce). Punta a un posto addirittura il “redivivo” Pereirinha: «Lavorerò per essere titolare». In Portogallo la Lazio non ha convinto: «Abbiamo trovato difficoltà per i ritmi imposti dallo Sporting», spiega l’esterno lusitano. In difficoltà Ledesma, appannato Cataldi, provato ieri in regia. Attesi adesso i test contro Amburgo e Hannover per ammirare i miglioramenti. In attacco si scalda finalmente il “tridente delle meraviglie”: tra una risata, un’acchiapparella e un rubabandiera (lavoro d’intensità), Candreva e Keita già servono lo spietato Djordjevic. In campo d’altronde ci sono fratini, mica chierichetti.
Alberto Abbate


Pioli accelera: vuole vedere la vera Lazio (Corriere dello Sport)
 
I nazionali entrano subito nel lavoro tattico. Djordjevic ok, giocherà contro l’Amburgo
di Fabrizio Patania

Nel vecchio monastero di Marienfeld, oggi esclusivo resort con campo da golf nella campagna tedesca tra Renania e Westfalia, si respira aria buona e si sorride. Pioli applaude il gol di Lulic che fa centro in una porticina senza stoppare il pallone e sottolinea gli inserimenti ripetuti di Parolo sotto porta. Non è un caso. Sono appena arrivati, corrono già verso il progetto della nuova Lazio, sollecitati dal tecnico emiliano, deciso ad accelerare il processo di fusione tra il gruppo conosciuto quasi un mese fa e i big appena arrivati. Rigoroso 4-3-3, stesso tema tattico interpretato dal primo giorno di ritiro ad Auronzo. Candreva è già pronto per disegnare cross al bacio verso Djordjevic e Keita sgomma sulla fascia opposta. La differenza è sostanziale rispetto alle Tre Cime di Lavaredo. Qui si fa la vera Lazio e questi giorni, da vivere con il massimo della tranquillità e pensando esclusivamente agli allenamenti, dovranno essere sfruttati in pieno da Pioli, pronto ad aggiungere la carica dei reduci dal Mondiale in Brasile. Le sensazioni in Veneto erano buone, ma si trattava di un gruppo sperimentale, imbottito di giovani. Ora si fa sul serio. E Pioli accelera. Lavorando ad alta intensità tra parte atletica, tattica ed esercizi con il pallone.

Sorrisi. Le notizie buone del primo vero giorno di lavoro in Germania sono due. La prima è legata a Filip Djordjevic, che si era fermato dopo il test con il Bari per una leggera distorsione al ginocchio sinistro. Il serbo, lasciato in panchina a Lisbona, sta bene e ha ripreso in pieno. Ieri ha giocato e potrà essere utilizzato venerdì a Lubecca con l’Amburgo. C’è poi il sorriso di Ederson, che ad Auronzo si era allenato sempre a parte. Ora è nel gruppo e ieri Pioli lo ha inserito nelle esercitazioni. Si alternava a Djordjevic. Un altro «falso nueve» su cui poter contare. Ovviamente i suoi sforzi dovranno essere controllati, ma sta riprendendo con le partitelle. E’ vicina la fine dell’incubo dopo l’infortunio muscolare riportato a Udine e uno stop lungo sei mesi.

Rosa ampia. Onazi (non ancora pronto), Vinicius e Alfaro (in attesa di sistemazione) sono rimasti a Formello. Pioli ha portato in Germania 26 giocatori, oggi si aggiungerà De Vrij, giovedì con l’arrivo di Klose e Biglia saranno 29. Gruppo quasi al completo e allora si comincia a comporre il mosaico. Con Ederson in attacco, Mauri è tornato ad agire da mezz’ala sinistra. Ieri il capitano allestiva una linea mediana con Pereirinha (o Minala) interno destro e Cataldi, ecco l’altra novità di giornata, a muoversi da regista. La formazione con i fratini verdi era completata sulla linea difensiva da Konko, Ciani, Filippini e Radu, mentre Candreva, Djordjevic (o Ederson) e Keita formavano il tridente. Nella squadra con il fratino arancione Ledesma in regia, affiancato da Gonzalez (mezz’ala destra) e Parolo (interno sinistro). Basta (più Cavanda), Novaretti, Cana e Brafheid in difesa e poi l’attacco formato da Felipe Anderson, Tounkara e Lulic. Sempre più sciolto il brasiliano ex Santos, grande protagonista a Lisbona. E prime prove tattiche da ala sinistra per il bosniaco, che potrebbe entrare in concorrenza con Keita. Più avanti si vedrà, potrebbe anche essere provato da mezz’ala sinistra, così come lo ha fatto giocare Reja. Pioli cambia, valuta ogni situazione tattica e verifica. E’ troppo presto, con il mercato aperto, tirare conclusioni.

[MCM]

                            Marchetti
    Basta        De Vrij            X       Radu


            Parolo      Ledesma    Lulic

           Candreva      Djordjevic    Keita

[Drenai]

il fatto che parolo si presti volentieri a giocare a destra è molto incoraggiante e se si adatta bene mi toglie uno dei dubbi che avevo sulla costruzione del centrocampo, oltre a "liberare" la possibilità di una cessione che a quel punto sarebbe quasi indolore.
certo le riserve su un eventuale biglia centrale con parolo-lulic ai lati per ora restano.

[WombyZoof]

non ne posso più di mercato, ipotesi, formazioni cartacee. voglio partite ufficiali con la rosa definitiva e al completo.

[Fabio70rm]

Io ci vedrei molto meglio Onazi come mezz'ala sinistra di Lulic. Anche se poi il buon Senad le cose migliori le ha fatte lì....

[Fabio70rm]

Intanto, voci di oggi:

http://www.losportonline.it/www/?p=6044

Lazio, per la difesa piace Doria

Sfumata la trattativa per Astori, la Lazio continua a cercare un altro difensore centrale per migliorare il proprio reparto arretrato. Secondo Il Messaggero, dopo De Vrij e Braafheid, i biancocelesti hanno puntato le loro attenzioni su Doria.

Il giovane centrale, piace da tempo a Igli Tare, che nelle prossime settimane dovrebbe dar inizio alle trattative con il Botafogo. La Lazio è pronta a mettere sul piatto tra i 5 e i 7 milioni per arrivare al 19enne brasiliano.

[lollapalooza]

Mi piace 'sta nuova strategia multitasking di ricerca del centrale difensivo: finalmente.

Su Kaboul: il London Evening Standard ci vede in trattativa, offerta di 4.8 milioni di sterline, richiesta di 6.

[Fabio70rm]

Sarà, a me questo Kaboul non convince per nulla....

[Peter Rasputin]

Speriamo in Doria, anche perchè secondo me è megli di Balanta!

[BobLovati]

mi sembra di aver letto proprio qui che Kaboul ( credo origine algerina con passaporto francese ) viene da un anno travagliato causa infortunio; meglio lasciar stare. Neppure parlare, poi, della richiesta fantasiosa del Tottenham.
Preso De Vrij, giovane ma già esperto dopo 120 partite col Feyenord, o gli si mette un volpone del nostro campionato accanto o si rimane così.
Doria non lo conosco ma, se davvero è buono, a soli 19 anni uscire da Rio de Janeiro sarà per lui un macigno difficile da portare in spalla.

Per cui, credo io, o uno Spolli di queste parti o il buon Márquez che farà da buon compagno di linea a Stefan e magari anche un po´ di scuola guida ed adattamento a Doria; per quest´ultimo non credo si debba spendere più di 4-4,5mln

[Peter Rasputin]

mi sembra di aver letto proprio qui che Kaboul ( credo origine algerina con passaporto francese ) viene da un anno travagliato causa infortunio; meglio lasciar stare. Neppure parlare, poi, della richiesta fantasiosa del Tottenham.
Preso De Vrij, giovane ma già esperto dopo 120 partite col Feyenord, o gli si mette un volpone del nostro campionato accanto o si rimane così.
Doria non lo conosco ma, se davvero è buono, a soli 19 anni uscire da Rio de Janeiro sarà per lui un macigno difficile da portare in spalla.

Per cui, credo io, o uno Spolli di queste parti o il buon Márquez che farà da buon compagno di linea a Stefan e magari anche un po´ di scuola guida ed adattamento a Doria; per quest´ultimo non credo si debba spendere più di 4-4,5mln

Scusa ma Marquez sono 4 anni che non gioca più in un campionato decente, Spolli è retrocesso con il Catania e ha 31 anni....
Tutta la vita Doria, non scherziamo!

[BobLovati]

Scusa ma Marquez sono 4 anni che non gioca più in un campionato decente, Spolli è retrocesso con il Catania e ha 31 anni....
Tutta la vita Doria, non scherziamo!

non scherzo affatto; Spolli ha fatto gli ultimi 4-5 ultimi campionati a buon livello, ed ha soltanto 6 anni meno di Biava (che, se possibile, andrei io a prendere a Bergamo per quest´anno); oltre a qualche gol di testa che non guasta mai.
Quanto a Doria, portarlo qui e farlo giocare insieme ad un altro che è appena arrivato e non conosce il nostro campionato, sarebbe un mezzo suicidio. Certo poi che arriva Doria e dimostra di essere meglio di De Vrij ......     

[MCM]

Dal Messico danno per fatto Rafa Marquez alla Lazio.
1 anno con opzione per il secondo.

[Frank 73]

Marquez ufficiale al Verona. Fonte SKY.