Perché non viene un emiro ?

[giamma]

Oggi un amico non forumista lamentandosi invocava l'arrivo di un emiro.
Gli ho fatto notare che l'emiro è una figura mitica che è estremamente improbabile che mai si appalesi, così argomentando:

Un emiro ha comprato il City società accomunabile alla nostra per storia, colori e simbolo, l'emiro si sta svenando ottenendo quindi eccellenti risultati.
Perché non è venuto da noi o in un altra squadra simile che so' in Germania, Spagna, Francia o la stessa Inghilterra ?
Perché solo lì poteva sfidare la squadra numero 1 al mondo e per di più in casa sua.
Un altro si è preso il PSG e si comporta come quello del City perché ha l'opportunità di portare Parigi (una delle città con più appeal al mondo) a primeggiare a livello mondiale cosa mai successa in precedenza (Parigi incredibilmente non ha mai avuto una squadra di calcio decente).
Un altro si è preso il Monaco forse perché paradiso fiscale o forse per sfidare l'emiro del PSG.
Altri emiri/sceicchi che buttano soldi non si vedono ed è comunque improbabile che vengano da noi, a sfidare la riomma che a livello internazionale conta meno di meno.
L'appeal sta soprattutto nella sfida per gente che può spendere la qualunque.

[franz_kappa]

Io non so nulla. Ma se penso a un magnate straniero che si compra una squadra romana secondo me la designata, in via preferenziale, sarebbe indubitabilmente la xxxx.
E non si può escludere, nel medio termine, che una cosa del genere (con un arabo o un asiatico [da India, Thailandia o Cina, ad esempio]) non accada davvero.

[darienzo]

Per la Lazio vedrei più un satrapo ex-sovietico

Inviato dal mio LG-P700 con Tapatalk 2

[baol]

...
Un altro si è preso il PSG e si comporta come quello del City perché ha l'opportunità di portare Parigi (una delle città con più appeal al mondo) a primeggiare a livello mondiale cosa mai successa in precedenza (Parigi incredibilmente non ha mai avuto una squadra di calcio decente).
Un altro si è preso il Monaco forse perché paradiso fiscale o forse per sfidare l'emiro del PSG.
...

Da quello che mi spiegava IB tempo fa, la Francia e Parigi in particolare sono una sorta di paradiso fiscale per gli emiri.
Cerco maggiori info.

[Eagles71]

Io non so nulla. Ma se penso a un magnate straniero che si compra una squadra romana secondo me la designata, in via preferenziale, sarebbe indubitabilmente la xxxx.
E non si può escludere, nel medio termine, che una cosa del genere (con un arabo o un asiatico [da India, Thailandia o Cina, ad esempio]) non accada davvero.

l' hanno già presa se non te ne sei accorto.

[ThomasDoll]

Altri emiri/sceicchi che buttano soldi non si vedono ed è comunque improbabile che vengano da noi, a sfidare la riomma che a livello internazionale conta meno di meno.
L'appeal sta soprattutto nella sfida per gente che può spendere la qualunque.

Stupendo: l'emiro non viene perché a sfidare le merde nun c'è gusto. Ti vale un applauso al giorno per un anno. Ahahahaha

[DinoRaggio]

l' hanno già presa se non te ne sei accorto.

Ma quello più che un magnate, mi pare un magnamo 

[ThomasDoll]

adoro i laziali che fanno ironia, lasciamo uscire tutta la nostra superiorità, altro che cavalieri dell'apocalisse...

[Eagles71]

Ma quello più che un magnate, mi pare un magnamo 

er magnamo è a Tivoli da ieri sera e nun sè ancora arzato da tavola

[Zapruder]

Si può contattare Fahad Al-Qualcosa, quello di Francia-Kuwait dell'82.

[disabitato]

C'e' sempre lo sceicco di deruta, oppure il sempreverde bertarelli.

[giamma]

Ringrazio TD ma io oltre a fare dello spirito volevo far capire ai sognatori che salvo casi estremi e circostanziati i grandi affaristi comprano le società per farci soldi.
Il caso del Portsmouth ora quart'ultimo in quarta serie (leggere tutto, molto istruttivo) tratto da Wikipedia:

Nella stagione 2007-2008 si piazzò ottavo in Premier League e si aggiudicò la FA Cup, battendo in finale il Cardiff City grazie ad un gol di Nwankwo Kanu intorno alla mezz'ora del primo tempo.
Acquistata dallo sceicco multimiliardario Sulaiman Al-Fahim il 26 maggio 2009, la società ha vissuto poco dopo crescenti difficoltà economiche, che hanno spinto Al-Fahim a cederne il controllo ad Ali Al-Faraj. Il 3 febbraio 2010 fu, invece, l'affarista di Hong Kong Balram Chainrai, come conseguenza di un credito insoluto nei confronti della società, ad assumere il controllo del 90% del pacchetto azionario, diventando così il quarto proprietario nel corso dell'anno solare 2009.

Nel frattempo i problemi economici del Portsmouth hanno raggiunto livelli ingestibili e il 23 febbraio 2010 è stato noto l'imminente ingresso del club in amministrazione controllata per evitare la bancarotta e il conseguente fallimento[1]. La notizia è stata confermata il 26 febbraio[2]. Il controllo delle operazioni economiche è passato interamente nelle mani di Andrew Androniku della UHY Hacker Young, un'agenzia specializzata in insolvenze, che si occuperà di ridurre al massimo i costi pianificando nel contempo la vendita dei beni del club per ripianare i debiti. Come da regolamento, l'entrata in amministrazione controllata comporta una penalizzazione in classifica di 9 punti. Il 10 aprile il Portsmouth è retrocesso matematicamente in seconda divisione a causa della vittoria del West Ham United contro il Sunderland, mentre il giorno successivo, battendo il Tottenham Hotspur in semifinale di FA Cup, si è guadagnato la possibilità di disputare la finale del 15 maggio contro il Chelsea, che ha prevalso per 1-0.

Il 6 maggio si è tenuta una riunione con i creditori per discutere dei propositi del club. Al momento di andare in amministrazione controllata, Andronikou (che sta elaborando un piano per ridurre i debiti in alcuni anni) ha dichiarato che i debiti ammontavano a circa 78 milioni di sterline. Il 21 aprile Andronikou, con un resoconto di 70 pagine, ha documentato che il debito effettivo ammonta a 119 milioni di sterline. Tale cifra comprende anche le somme dovute agli agenti che si sono occupati dei trasferimenti di alcuni giocatori, come ad esempio Lassana Diarra (2,3 milioni di sterline). Per uscire dall'amministrazione controllata entro la prima settimana di giugno Andronikou dovà convincere almeno il 75% dei creditori ad accettare il proprio CVA (Company Voluntary Arrangement). Avrebbe potuto essere questa la condizione necessaria per indurre la UEFA a concedere ai Pompeys la possibilità di giocare la prossima edizione della UEFA Europa League, risultato ottenuto comunque sul campo, visto l'ingresso in finale di FA Cup.[3] Successivamente, però, la FA e la Premier League, con un comunicato congiunto, hanno dichiarato che non prenderanno in considerazione l'ipotesi di concedere la licenza UEFA per la stagione 2010-11 al Portsmouth[4] e che garantiranno i posti per l'Europa League alle squadre tra il quinto ed il settimo posto della Premier 2009-10, ovvero Manchester City, Aston Villa e Liverpool.

Il 17 giugno il CVA è stato infine concordato con i creditori. Successivamente, dopo aver siglato l'impegno per ridurre i propri debiti, il club ingaggia il manager del Notts Country, Steve Cotterill con un accordo triennale.[5] Il 15 luglio, tuttavia, l'HMRC (Her Majesty's Revenue and Customs, il dipartimento di riscossione dei tributi) ha fatto appello contro il CVA, protraendo l'embargo per il club fino ad ottobre.[6] Il 22 ottobre 2010, infine, il club dichiara ufficialmente la propria chiusura e liquidazione, ma il giorno dopo Alexandre Gaydamak, il principale creditore, dichiara il raggiungimento di un accordo che garantirà un futuro al club: successivamente la società esce dall'amministrazione controllata, con il controllo riaffidato a Balram Chainrai. L'inizio della stagione nella seconda serie del calcio inglese è drammatico: nelle prime 7 partite riesce a conquistare soltanto 2 punti rimanendo in fondo alla classifica. Con la vittoria per 6-1 contro il Leicester City, però, riesce a dare una svolta alla stagione e si porta al diciottesimo posto con 30 punti, subito dopo la sconfitta 3-0 sul campo del Watford. Il Portsmouth terminerà la stagione al sedicesimo posto con 58 punti e un Hayden Mullins premiato come miglior Pompey della stagione. Ma la notizia più importante arriverà poco tempo dopo quando Vladimir Antonov, proprietario della Convers Sports Initiatives (CSI), renderà noto alla stampa l'acquisto del club per circa 10 milioni di sterline. La situazione societaria sembra così ristabilirsi ma il 24 novembre 2011 Vladimir Antonov viene arrestato a Londra su mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura generale lituana per aver causato la bancarotta di due banche lituane.La Società rientra così in amministrazione controllata, in attesa di un nuovo acquirente.

Nella stagione 2011-12 della serie cadetta inglese, a causa di un inizio di stagione non brillante, non riesce a inseguire subito il sogno della promozione in Premier League. Il prosieguo della stagione non è favorevole per i Pompey che barcollano tra la metà classifica ed il quart'ultimo posto, vedendo sfumare definitivamente la promozione nella massima serie. "Oltre il danno arriva la beffa". La stagione non è assolutamente favorevole ai Pompey e a causa dei gravi problemi finanziari della società gli vengono assegnati 10 punti di penalizzazione, decisivi nei verdetti finali del campionato. Infatti i Pompey scaleranno negativamente la classifica, arrivando addirittura all'ultimo posto. Con poche giornate alla fine della stagione, il Portsmouth si trova in difficoltà per accaparrare una rocambolesca salvezza. Il 21 aprile 2012 i Pompey perdono la sfida decisiva a Fratton Park. Il Portsmouth viene sconfitto per 1-2 dal Derby County, decretando così la retrocessione della società in League One, la terza serie calcistica inglese. Il 10 aprile 2013 la squadra diviene di proprietà del Pompey Supporters Trust, cioè dei propri tifosi. Il 20 aprile la squadra retrocede nella League Two, la quarta divisione inglese.

[Il frigorifero]

Ma non ci sarebbe nemmeno bisogno di un emiro per essere competitivi. Basterebbe anche meno. Io non odio Lotito, al contrario. E' venuto qui e ci ha preso quando eravamo veramente al funerale, non per scherzo. Ha compiuto una enorme opera di risanamento e ha riportato il club in una situazione tranquilla. Queste sono cose che non si possono scordare e per questo, malgrado spesso critichi le sue scelte, gli sono affezionato.
Detto ciò, tuttavia, penso che un club con il seguito, la storia e la tradizione che vanta la Lazio meriterebbe una proprietà che abbia una forza economica maggiore rispetto a quella che Lotito è in grado di mettere in campo e che sia in grado di effettuare investimenti importanti.

[Frank 73]

Detto ciò, tuttavia, penso che un club con il seguito, la storia e la tradizione che vanta la Lazio meriterebbe una proprietà che abbia una forza economica maggiore rispetto a quella che Lotito è in grado di mettere in campo e che sia in grado di effettuare investimenti importanti.

Se una proprietà così esiste da qualche parte ed ha intenzione di acquistare la Lazio, non c'è niente di meglio di una società con i conti a posto per sviluppare i propri investimenti.
Se, per tentare di rilevare la Lazio, si rivolge, direttamente o anche "indirettamente", a qualche capopopolo di curva o dell'etere locale, stia alla larga.
Meglio Lotito per il prossimo Millennio.

[CP 4.0]

Va ricordato, se non addiritura capito, che i magnati dei vari City, Psg, Chelsea, ecc., non mettono i soldi a fondo perduto ma li prestano al club.

Da cui se li fanno restituire fino all'ultimo centesimo con gli interessi.

Se non vengono in Italia, e perché non c'è convenienza, sia per lo stato fiscale che per il sistema calcio. In Germania mi pare non sia cosi facile investire per uno straniero come in Inghilterra, e forse in Francia.

[Fabio70rm]

L'emiro difficilmente verrà.

Mi chiedo invece se sarebbe plausibile coinvolgere nel pacchetto societario un finanziatore forte, una società che abbia una credibilità e un appeal finanziario tali da permettere una forte capitalizzazione delle azioni e un balzo in avanti degli utili.

Tipo, facendo un esempio scemo, Tiscali si prende il 25% del pacchetto societario.

[franz_kappa]

L'emiro difficilmente verrà.

Mi chiedo invece se sarebbe plausibile coinvolgere nel pacchetto societario un finanziatore forte, una società che abbia una credibilità e un appeal finanziario tali da permettere una forte capitalizzazione delle azioni e un balzo in avanti degli utili.

Tipo, facendo un esempio scemo, Tiscali si prende il 25% del pacchetto societario.

Non mi è chiaro: questo dovrebbe accadere con o senza il consenso di Lotito, nella tua ipotesi?

[mrmoto]

Vi scordate che l'emiro spesso prende la squadra anche per l'immagine. La Manuli Rubber Industries che si compra l'Hotel Terme di Saturnia Spa and Golf Resort per darsi un'immagine più pulita. Mi indicate il masochista internazionale che vuole essere rappresentato dalla curva nord?

[Cliath]

Vi scordate che l'emiro spesso prende la squadra anche per l'immagine. La Manuli Rubber Industries che si compra l'Hotel Terme di Saturnia Spa and Golf Resort per darsi un'immagine più pulita. Mi indicate il masochista internazionale che vuole essere rappresentato dalla curva nord?

Mi hai tolto le parole di bocca, anzi dalla mano.

[pizzeman]

La nord è una curva come le altre, nel bene e nel male.
Non è per quello che non viene l'emiro.