Autore Topic: Rassegna stampa 29 Gennaio 2013  (Letto 733 volte)

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Offline Matita

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Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 07:40:59 »
Lazio, Inter, Hernanes, Guarin e Mbaye: i conti non tornano

Tutto su Hernanes. Con l'incontro di ieri con i dirigenti della Lazio l'Inter è uscita allo scoperto e ha fissato nel brasiliano l'obiettivo numero uno per questa finestra di calciomercato. Dopo il mix di fischi e contestazioni passate in rassegna negli scorsi giorni, il presidente Erick Thohir è arrivato in Italia per regalare il primo grande colpo ai suoi nuovi tifosi. Ieri, al termine del summit con Claudio Lotito, le indiscrezioni trapelate erano di grande ottimismo, nonostante molti dei tasselli di questi complesso puzzle sembrano essere di difficile collocazione.

Si parte dal conguaglio economico, dalle cifre fatte trapelare dai due club. Premesso che nell'affare c'è anche la contropartita Ibrahima Mbaye di cui parleremo in seguito, l'Inter ha fatto sapere che l'acquisto del brasiliano costerà dieci milioni di euro. Ben sei milioni in meno rispetto a quanto dichiarato dalla Lazio che non meno di 48 ore fa tramite Lotito ha fatto sapere che per 17 milioni di euro, a massimo, di Hernanes un qualsiasi offerente si poteva comprare lo scarpino sinistro.
 Distanza economica importante, dettaglio da non sottovalutare esattamente come quello riguardante Mbaye. I due club hanno valutato il cartellino dell'esterno senegalese attualmente in prestito al Livorno sette-otto milioni di euro inserendolo nell'affare senza, però, interpellare il diretto interessato o il suo agente. Un incontro è previsto nella giornata di giovedì, un summit necessario per sondare la disponibilità del giocatore (tutt'altro che scontata) e chiudere l'accordo in 48 ore. Tempi ristretti ci sono anche per l'accordo economico tra Hernanes e la sua nuova società. Solo oggi arriverà in Italia l'agente del centrocampista brasiliano Joseph Lee che ha già sul piatto un'importante proposta della Lazio per il rinnovo del contratto.

L'ultimo dettaglio, ma non meno importante riguarda Fredy Guarin. Il colombiano è il giocatore che dovrebbe far spazio a Hernanes nello scacchiere di Mazzarri, ma in questo senso tutto è ancora in alto mare. A tre giorni dalla chiusura del mercato l'Inter - come ammesso ieri dal procuratore Marcelo Ferreyra - non s'è fatta ancora sentire con Guarin e col suo entourage per valutare piste alternative alla Juventus ormai sfumata da una settimana.
 Tanti dettagli e tutti da definire in meno di 70 ore. Tante teste da mettere d'accordo e la certezza che una piccola complicazione può far andare la trattativa oltre il limite massimo. Riuscirà Thohir nel primo miracolo nerazzurro?


L’Inter insiste con Lotito per Hernanes per 16 milioni (Messaggero)

LE TRATTATIVE
ROMA Clamoroso: Hernanes verso l’Inter. La Lazio è pronta a incassare tanti soldi, 16 milioni di euro più Ibrahima Mbaye, mentre per l’attacco c’è Helder Postiga. La trattativa tra le due società non è ancora stata chiusa, l’accordo totale ancora non c’è perché Thohir deve alzare la proposta, ma c’è fiducia da entrambe le parti e si va verso questa direzione. Oggi, comunque, sarà decisiva. È stata una giornata frenetica, quella di ieri, piena di colpi di scena, di continui ribaltoni e anche con un po’ di tensione, e non poteva essere altrimenti, visto che sul piatto non c’è un giocatore qualsiasi, bensì Anderson Hernanes. Uno degli idoli, se non il principale idolo della tifoseria laziale. Una trattativa che sembrava non dover mai prendere piede e invece due sere fa, l’Inter ha chiamato la Lazio, invitandola a Milano per cominciare a trattare il Profeta. E alla fine si è trattato di uno snervante tira e molla che ha avuto come protagonista assoluto Claudio Lotito che non ha voluto mollare e, anzi, ha preteso di ottenere quasi tutti i soldi che chiedeva, 18 milioni di euro più la metà di un giocatore, Ibrahima Mbaye, terzino-centrocampista classe ’94, valutato dai nerazzurri ben sette milioni di euro.
LA CRONACA
Dopo aver tentennato per diversi giorni, l’Inter ha deciso di rompere gli indugi e di trattare direttamente con Lotito l’acquisto di Hernanes. Un giocatore richiesto espressamente da Mazzarri che lo voleva già quando era al Napoli. Ieri mattina Lotito e Thohir si sono incontrati in una banca di Milano, poche chiacchiere, lì per lì, solo qualche battuta e soprattutto un appuntamento nel pomeriggio per parlare del fuoriclasse brasiliano. La prima proposta del club milanese, 10 milioni di euro più il cartellino di Mbaye, è stata respinta con decisione dal patron laziale, obiettando che il suo campione vale oltre venti milioni di euro. L’Inter, però, non si è arresa ed è andata avanti fino a quando non ha trovato lo spiraglio giusto: 14 milioni di euro e il cartellino di Mbaye. Ancora non abbastanza per soddisfare la Lazio. Un’operazione che, se definita in tutti i suoi particolari, darà la possibilità a Lotito di incassare tra i 15-16 milioni di euro più un giocatore molto promettente. In tutto questo, Hernanes era a Napoli, in attesa di notizie. Il brasiliano, pur dispiaciuto di lasciare Roma in questo modo, vuole andare all’Inter e rimettersi alla grande in pista per il Mondiale brasiliano. Con lui e il suo agente Joseph Lee, che oggi sarà a Milano, c’è già un accordo di massima con l’Inter per uno stipendio di quasi tre milioni di euro a stagione più i bonus per i prossimi cinque anni.
L’ARRIVO DELLA PUNTA
In attacco ci sarà l’arrivo di Helder Postiga. Con il Valencia è fatta ogni cosa: accordo per il prestito con un riscatto per giugno fissato a 2 milioni di euro. Anche con il giocatore c’è già un’intesa e tra oggi e domani potrebbe addirittura arrivare nella capitale, sostenere le visite mediche e firmare il contratto. Resterà fino a giugno, poi, se convincerà, la Lazio lo riscatterà. Sarà così il portoghese il rinforzo tanto desiderato da Edy Reja. In uscita c’è Sergio Floccari, andato al Sassuolo per 2 milioni di euro. Andrà via anche Vinicius in prestito al Padova, mentre c’è sempre attesa per l’affare Ciani-Norwich. Capitolo portieri: la Lazio cerca il “terzo”. Sfumato Andujar, Lotito ha chiesto Agazzi al Cagliari e Gabriel al Milan.
Daniele Magliocchetti


Centrocampo senza il Profeta e Candreva in avanti Perea con Felipe Anderson e Keita (Messaggero)

LA FORMAZIONE
ROMA L’infermeria schiera la formazione: «Se avessi potuto, avrei messo quella di sabato sera», giura Reja. Dicevamo, turnover obbligato a Napoli, mica snob. E la situazione peggiora alla vigilia: non solo Radu non convocato, anche Klose out per un virus dell’ultimo minuto. Febbre smaltita invece per Candreva, ma deve riposare il ginocchio. Hernanes ha un problema all’adduttore: «Ma magari entrerà a partita in corso». Al fischio d’inizio, avanti con la linea verde in attacco: Felipe Anderson, Keita e Perea. Il “Coco” scalpita per segnare ancora, dopo la doppietta al Parma. A centrocampo unico ballottaggio fra Konko (indolenzito al tendine) e Cavanda; Onazi, Ledesma e Lulic comporranno il resto del quartetto. In difesa Ciani, Novaretti e Dias. Reja insisterà sul 3-4-2-1, non gl’interessa lo schieramento a quattro di Benitez. Marchetti di nuovo in panca: in porta giocherà Berisha, davvero solo perché portiere di Coppa? «Garantisco io, Marchetti non si muove adesso – assicura Reja – ma ci servono tre portieri affidabili e Strakosha deve ancora crescere». La verità? Forse sì, ma a pensar male ci sarebbe pure quella causa di fronte alla Fifa ancora pendente su Berisha, che aveva firmato un contratto col Chievo. Chissà che la Lazio non tema un’eventuale squalifica dell’albanese.
VARSAVIA ADDIO
Capitolo Varsavia: liberi ieri, dopo 61 giorni, gli ultimi due “reduci” biancocelesti dei disordini del 28 novembre prima di Legia-Lazio. Scaduti i termini della custodia cautelare: ieri alle 12, Matteo Buttinelli e Daniele De Paolis, lasciavano il carcere di Bialoleka. Abbracciati da famigliari e amici in lacrime di felicità. Incubo finito.
Alberto Abbate

Cambio di passo di Thohir dopo D’Ambrosio, Hernanes (Corriere della Sera)


Capitolo Hernanes. Thohir ha rotto gli indugi a metà giornata e ha incontrato Lotito in un albergo di Milano. Colloquio rapido, che ha aperto la strada alla trattativa per il passaggio in nerazzurro del «profeta», 28 anni, brasiliano, che Mazzarri aveva già chiesto in estate. La trattativa è partita da una valutazione fra i 10 e i 12 milioni di euro più Mbaye, il difensore senegalese ora al Livorno, dopo aver vinto il campionato con la Primavera nel 2012, insieme con Longo, che è tornato a giocare in Spagna. La Lazio non ha ancora dato una risposta chiara all’Inter e non ha mai contattato il procuratore di Mbaye, per sistemare il contratto.

Fabio Monti
Thohir si muove, Inter a un passo da Hernanes (Repubblica)

Il manager indonesiano incontra Lotito: intesa vicina. Ranocchia va da Mancini
GIULIO CARDONE
MATTEO PINCI
ROMA Gli ambienti chic dell’hotel Principe di Savoia, Milano, a fare da cornice: Erick Thohir da una parte, dall’altra Claudio Lotito. È partito ieri, con un insolito appuntamento milanese tra i leader di Inter e Lazio, l’assalto nerazzurro a Hernanes. Il dg Fassone al fianco del numero uno interista, in mano un’offerta, altissima, per assecondare le rigide volontà di Mazzarri dopo averne raccolto il grido di allarme: 13 milioni più il cartellino di Mbaye (ora in prestito al Livorno) per avere subito il trequartista brasiliano. Una proposta da 17 milioni complessivi, vicinissima alla richiesta di 20 del presidente Lotito, che però salendo sul volo per tornare a Roma non aveva ancora ceduto: il lider maximobiancoceleste si aspetta un rilancio immediato della società nerazzurra. Quello di Mbaye è un nome che mette d’accordo i due club, già oggi – salvo colpi di scena sempre all’orizzonte con Lotito – si può chiudere a 15-16 milioni più l’intero cartellino dell’esterno senegalese: in fondo Thohir ha già l’intesa con l’agente di Hernanes per un contratto di 5 anni da 2,5 milioni netti a stagione più bonus, per arrivare fino a 3. E il giocatore, partito comunque per Napoli insieme al resto della squadra, spinge per la soluzione milanese. La Lazio, bloccato il centravanti del Valencia Helder Postiga, ha già trovato il nome giusto per sostituirlo: in arrivo Mario Pasalic, centrocampista “alla Ballack” dell’Hajduk di appena 19 anni. L’Inter invece, preso D’Ambrosio dal Torino, saluta Ranocchia: il difensore va al Galatasaray, trasferimento in prestito oneroso per sei mesi in cambio di una cifra tra i 2 e i 2,5 milioni. Lo ha voluto Mancini, alla ricerca di un centrale affidabile da poter utilizzare anche in Champions, e il centrale nerazzurro ha avallato la destinazione: se poi a fine stagione il tecnico italiano dovesse andarsene sarà libero di cercare una nuova destinazione. La cessione del difensore garantisce all’Inter euro utili a chiudere per Hernanes. E con il brasiliano in casa, Thohir avrebbe la forza necessaria per imporre un altro affare, bloccato realmente soltanto a parole: lo scambio con la Juve tra Guarin e Vucinic, ovviamente con conguaglio economico favorevole ai nerazzurri. Mazzarri pretende l’attaccante, che a Torino continua ad allenarsi a parte. Mentre il centrocampista, cercato dal Galatasaray, ha chiesto pubblicamente udienza al presidente indonesiano per bocca del proprio agente: «L’Inter non parla con noi da una settimana, vorremmo da Thohir solo un minuto del suo tempo». Per ribadire che l’unica destinazione gradita a Guarin resta la Juve. Attiva, a sua volta, nella ricerca di una nuova punta: sondaggi per Osvaldo, ma il Southampton chiede 14 milioni subito o 6 per il prestito oneroso con riscatto obbligato a fine stagione.
Gabriel: La Lazio teme la squalifica di Berisha (che ha firmato con 2 squadre): chiesto al Milan il portiere

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #1 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 07:44:27 »

Reja aspetta Postiga: “È quello che ci serve” (Il Tempo on-line)

Il tecnico parla di mercato alla viglia della gara con il Napoli in Coppa Italia: “Una sfida da dentro o fuori, daremo battaglia”
Una Lazio che vuol giocarsi tutte le carte col Napoli, la Coppa Italia è obiettivo da centrare e la semifinale al sapore di derby fa gola a Edy Reja: «Schiererò la migliore formazione, nonostante i tanti infortuni, abbiamo le stesse possibilità del Napoli – ha spiegato il tecnico biancoceleste in conferenza stampa – È una sfida da dentro o fuori e daremo battaglia. Ci teniamo molto e mi piacerebbe giocare il derby in semifinale. Daremo il massimo in tutte e tre le competizioni». Poi a cuore aperto sul mercato, Reja svela le mosse della Lazio e annuncia: «È una settimana che siamo sulle tracce di Postiga, è un giocatore di spessore e di esperienza internazionale, quello che ci serve. Anelka era uno specchietto per le allodole, cercavo un attaccante che mi desse garanzie e potesse giocare con Klose. Ieri sera l’affare era in dirittura d’arrivo. Pasalic è un giovane molto interessante, un centrocampista offensivo ma ha solo diciotto anni e non so se è pronto per la prima squadra. Marchetti ed Hernanes, ve lo garantisco io, resteranno. Mentre Cannavaro potrebbe arrivare se partisse un altro difensore». Il mercato si accende, in entrata e in uscita. Floccari è ormai del Sassuolo, mancano solo le firme, non era a Formello con la squadra. Ma la Lazio domani la deciderà lo staff medico. Col Napoli il turnover sarà necessità e non volontà per Reja, cambiano gli undici ma non il 3-4-2-1 che ha convinto con la Juventus. Questo il modulo, almeno finché il tecnico non avrà una rosa al completo. A difendere la porta ancora Berisha, Marchetti non è al meglio dopo l’influenza che lo ha tenuto fuori con Udinese e bianconeri. In difesa riposeranno Biava e Cana, la linea a tre sarà formata da Ciani, Novaretti e Dias. Konko si muoverà sulla fascia destra (soffre per una leggera infiammazione al tendine, ma ci sarà), sull’out opposto tornerà Lulic dopo la squalifica in campionato, a completare il centrocampo Onazi e Ledesma. Perea a sorreggere il peso dell’attacco – Klose ha l’influenza, recupererà per il Chievo – alle sue spalle si muoveranno Felipe Anderson e Keita. Riposo per Radu che ormai ha recuperato dalla lesione alla coscia, Biglia con i postumi di una contusione rimediata sabato sera, Candreva ed Hernanes.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-2-1): Berisha; Ciani, Novaretti, Dias; Konko, Onazi, Ledesma, Lulic; Felipe Anderson, Keita; Perea

Inter su Hernanes Ora Lotito vacilla (Il Tempo)

Offerti 12 milioni di euro più Mbaye Se Thohir arriva a 15 si può chiudere
Tutto in pochi giorni, sprint finale e corsa contro il tempo, la Lazio si rinforza ma rischia di perdere Hernanes. Ma andiamo con ordine: ieri mattina a Milano incontro Thohir-Lotito, l’Inter spinge per il Profeta, il tira e molla è appena iniziato.
I nerazzurri offrono 12 milioni di euro (i biancocelesti ne chiedono 15) più il cartellino di Mbaye (esterno di proprietà del Livorno). Serve uno sforzo economico da parte di Thohir, ma intanto il brasiliano ha già detto sì. La contropartita tecnica è gradita dalla Lazio, il giovane senegalese è considerato in prospettiva tra i più forti nel suo ruolo. Le sensazioni sono contrastanti, ma alla fine l’affare dovrebbe andare in porto. E in quel caso la Lazio potrebbe prendere Dzemaili dal Napoli.
Altre operazioni: ceduto Floccari al Sassuolo per 1,8 milioni di euro, il sostituto è Helder Postiga, attaccante portoghese ormai ex Valencia. Nella serata di ieri è arrivato l’accordo tra i due club, c’è anche il si del giocatore che dovrà sbrigare le ultime pratiche burocratiche in Spagna prima di sbarcare nella Capitale (tra domani e giovedì le visite).
Reja è entusiasta: «Postiga lo stavamo seguendo da una settimana – ha spiegato il tecnico – era nostro interesse prendere un elemento di spessore internazionale. Volevo qualcuno che potesse darmi garanzie e giocare anche con Klose. È dotato tecnicamente e vede la porta». Altri affari: la Lazio si tiene stretta Federico Marchetti, non andrà via a gennaio, resterà fino al termine della stagione. Lunedì sera si era sparsa la voce di un interessamento per Andujar (di proprietà del Napoli), non è l’unico portiere che piace (nel mirino anche Gabriel e Agazzi). Lotito vuole cautelarsi in caso di squalifica di Berisha: il Chievo – che reclama un contratto regolarmente firmato dall’albanese a giugno – fa però sapere di non voler «combattere con la Lazio».
Marchetti in ogni caso non si muoverà, Reja non ha dubbi: «Non andrà via e ve lo garantisco. Siamo in Europa League, Coppa Italia e lottiamo in campionato, quindi devo avere garanzie. Gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, spero che Andujar si possa concretizzare». Piace da sempre Cannavaro, la Lazio è in prima fila. Il centrale è il pupillo di Reja: «È un giocatore che apprezzo per qualità morali e tecniche. Attualmente però ho una rosa che mi copre la fase difensiva, se dovesse partire qualcuno potrebbe interessarci». Serve a tutti i costi la cessione di Ciani al Norwich, ma per ora si è bloccata. Qualche piccolo intoppo (dovuto dall’inserimento del Milan) anche per il giovane croato Mario Pasalic, centrocampista classe 95′ dell’Hajduk Spalato, alla fine si farà. Reja ha consigliato l’acquisto: «Lo conosco bene, loro hanno un settore giovanile importante, lavorano bene dal punto di vista tecnico. È un giocatore interessante, centrocampista a tutto campo. Non è rapidissimo, ma molto elegante». Capitolo cessioni: Vinicius verso il Padova, Sculli dovrebbe tornare al Genoa, lo ha confermato ieri Preziosi. Intanto Klose tratta il rinnovo: potrebbe restare un altro anno.
Gianluca Cherubini
Gara secca che vale il doppio (Corriere dello Sport)

diAlbertoPolverosi
Il rammarico è non vedere Klose e Higuain uno contro l’altro, come potrebbe accadere anche al Mondiale, per colpa dell’influenza che ha steso il tedesco. Sabato sera Bonucci, Barzagli e Ogbonna non c’erano riusciti, Miro era in forma stupenda, a poco più di 4 mesi dal Brasile sentiva già aria di Rio. Dentro Napoli-Lazio c’è però molto altro. Prima di tutto l’entità della partita. Accidentalmente fuori dalla Champions, e staccatissimo dalla Juve in campionato, nemmeno il Napoli può sfuggire all’importanza di una gara secca, bella e prestigiosa. L’ha fatto la Juve, all’Olimpico, sbagliando e attirandosi critiche che non hanno giovato ai bianconeri. Una finale di Coppa Italia, contro Fiorentina o Udinese, pesa molto meno di una finale di Champions League, ma non tanto meno di una finale di Europa League. Per il Napoli, in una scala da 1 a 10, la finale di Champions sta a 10 (magari con la lode), quella di Europa League a 8, quella di Coppa Italia a 6. Per la Lazio vale ancora di più, perché oggi la classifica la mette fuori dalla zona-Champions e la tiene ancora lontana dalla zona-Europa League. Così la finale di Coppa Italia diventa un obiettivo anche europeo. Peraltro, Napoli e Lazio potrebbero ritrovarsi anche in Europa League, dai quarti di finale in poi. Oggi la squadra di Benitez sembra più vicino di quella di Reja alla definizione del proprio prodotto. E’ una squadra i cui difetti appaiono più netti (anche se meno importanti) dei pregi. Non schiaccia le avversarie più piccole, soprattutto in casa dove ha perso il contatto con la parte alta della classifica e dove ha rischiato molto (con l’Atalanta) anche in campionato. Non ha l’arroganza della Juve e questo è il suo limite attuale. Per i pregi è sufficiente ripassare la formazione da Higuain ai suoi assistenti. La Lazio affidata a Reja è invece in espansione. La prima cura è stata per la fase difensiva: con Petkovic aveva subìto 26 gol in 17 partite, con il suo sostituto 3 in 4 gare. Questa attenzione alla difesa è andata a scapito della squadra (ma non del gioco) contro la Juventus, quando dopo meno di mezz’ora si è trovata in vantaggio di un gol e di un uomo. Possiamo sbagliare, ma ci viene da pensare che se quella stessa partita, in quelle stesse condizioni, si giocasse fra un mese, con la cura-Reja definitivamente assorbita, la Lazio la vincerebbe. In ogni caso, contro la Juve si è vista la Lazio che la gente aspettava da tempo: una squadra forte e sicura. In palio c’è una doppia semifinale con la Roma. Per il Napoli sarebbe anche una rivincita del campionato, per la Lazio significherebbe portare la stagione romana a una settimana mai vissuta in tutta la storia della capitale: tre partite in 8 giorni, fra Coppa e campionato. Pensiamo per un attimo a cosa potrebbe accadere se, una volta stabilito che sarà il derby la semifinale di Coppa Italia, una delle due squadre vincesse tutt’e tre le partite. Quanti anni, quanti decenni servirebbero per dimenticare una settimana del genere? La Lazio farà di tutto per non sottrarsi a questo passaggio storico. E il Napoli lo sa.




Per Berisha il pericolo squalifica (Corriere dello Sport)

FORMELLO – Si cerca un portiere, ma perché? La Lazio vuole cautelarsi, la decisione è stata presa nei giorni scorsi. Marchetti non è sul mercato, resterà almeno sino a giugno, ma è sofferente da tempo. Berisha ha dato grandi risposte, s’è rivelato un acquisto azzeccatissimo, il pericolo è che incappi in una squalifica. I giovani Strakosha e Guerrieri sono talentuosi, è presto per lanciarli nella mischia. Reja si è confrontato con la società, il tecnico e i dirigenti hanno deciso di agire, sono a caccia di un portiere in più per averne a disposizione tre di ottimo livello, intercambiabili tra campionato, Coppa Italia (se si andrà avanti) ed Europa.
IL CASO -
Su Berisha pende il caso contratto. Il Chievo a fine luglio depositò in Lega un accordo triennale con decorrenza gennaio 2014 (Berisha era in scadenza in data 31 dicembre 2013), la società di Campedelli minacciò una causa alla Fifa dopo la firma del portiere albanese con la Lazio. Da Verona arrivano segnali contrastanti, secondo fonti vicine al club non ci sarebbe l’intenzione di «combattere con la Lazio», altre voci assicurano che la società veronese è andata avanti con la causa. Il manager di Berisha denunciò l’irregolarità dell’affare: «Non è un contratto valido», disse. L’accordo sarebbe stato firmato attraverso alcuni intermediari quando il mercato svedese non era ancora aperto e senza avvertire il Kalmar (società che deteneva il cartellino del portiere), come il regolamento indica per i giocatori in scadenza. Lotito giocò d’anticipo, trovò l’accordo con il Kalmar e acquistò l’albanese (passaporto svedese) pagandolo. La verità si conoscerà col passare delle settimane, nel frattempo sarà meglio non correre rischi. Lotito e Tare proveranno a chiudere l’acquisto di un portiere entro dopodomani, il tempo stringe, in pole al momento c’è Gabriel del Milan.
d.r.


Primo colpo di Thohir (Gazzetta dello Sport)

MATTEO DALLA VITE
CARLO LAUDISA
L’Inter è a unpasso da Hernanes, ed Hernanes all’Inter è un Grande Colpo annusato, voluto, inseguito e (praticamente) agguantato da una zampata di Erick Thohir che ha deciso di far felice Mazzarri e di dare qualità alla propria squadra in ruvida crisi di risultati e idee.
L’incontro e Lee…
Il detonatore che porterà «Il Profeta» in nerazzurro è stato azionato ieri: la stretta di mano fra il presidente indonesiano dell’Inter e il numero 1 della Lazio Claudio Lotito ha di fatto dato il via a tutto un lavoro di cucitura della trattativa che porterà il jolly brasiliano in nerazzurro fino al 2017. In serata, poi, sono andate avanti le inevitabili limature dei dettagli, e oggi verranno apparecchiati tutti i se i e i ma con la presenza di Joseph Lee, procuratore del brasiliano. A quel punto — e a meno di colpi di scena che sia l’Inter sia Lotito non hanno mai fatto mancare — Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima, 28 anni, sarà un giocatore dell’Inter. E nessuno, poi, pensa che il mercato sia finito qui: perché Guarin bolle e perché Vucinic e Osvaldo sono sempre lì, su sfondo… anche bianconero.
12-13 più Mbaye
Dopo le riunioni- fiume (totale, 9 ore) di lunedì scorso, e dopo aver sentito pareri e richieste e necessità di tutte le parti (tecniche e non), Thohir ha deciso di andare all’attacco: verso le 11 mattutine, il n°1 nerazzurro ha incontrato Lotito all’hotel Principe di Savoia di Milano, incontro durato poco più di un’ora e nel quale sono state gettate le basi dell’affare che – ripetiamo – andrà ulteriormente limato in queste ore: al momento, e dopo che Lotito era partito da una valutazione di 20 milioni, siamo all’offerta interista che arriva attorno ai 12-13 milioni più Mbaye, talento attualmente in prestito al Livorno e che la Lazio ha voluto inserire nella trattativa come condizione senza la quale non iniziare nemmeno a discutere dell’addio di Hernanes. Occhio alla formula di pagamento: potrebbe non esserci un esborso immediato di tutto il cash, stante (anche) il nodo- Guarin da sbrogliare. Proprio per questo si ipotizza un prestito oneroso (2 milioni subito) con obbligo di riscatto a giugno.
Il tetto ingaggi e il 2017
Ora è chiaro che andranno anche sistemate le virgole contrattuali inerenti al 19enne terzino senegalese, ma l’ottimismo circa il trasferimento di Hernanes all’Inter trapela anche dall’accordo che sarebbe stato trovato col centrocampista brasiliano: contratto di tre anni e mezzo che parte da un ingaggio attuale di 2,4 milioni di euro fino ai 3,2. Secondo queste indiscrezioni, quindi, Thohir avrebbe spostato l’iniziale idea di tetto-ingaggi: se prima si parlava di 2,5 milioni come massima cifra da corrispondere a un giocatore, ecco che adesso prende sempre più corpo l’idea che il cosiddetto tetto sia sotto forma di budget totale degli ingaggi annuali.
Inseguito dal 2009 e da luglio
Il caso-curioso sta nel fatto che già nel 2009 l’Inter aveva in mano Hernanes. Era già quasi tutto concordato solo che poi arrivò… Coutinho sia perché fu abbassato a un posto il limite per i calciatori extracomunitari e sia perché c’era stata una promessa fatta ai genitori del baby oggi al Liverpool. Nella rilettura dell’affare mancato vennero fuori ipotesi di parcheggio al Chievo e attese… disattese, ma resta il fatto che se è vero che l’Inter lo voleva già ai tempi del San Paolo è altrettanto vero che WM lo desiderava dal luglio scorso.
Guaro e Vucinic
Nel frattempo, occhio a Guarin e Vucinic. Tutto, oggi, fa pensare che connessioni riallacciabili fra Inter e Juve non ce ne siano, ma chissà. Intanto il colombiano vuole la Juve (perché alla Juve aveva fatto la bocca) e l’Inter di altre richieste per lui non ne ha avute. «Vogliamo un incontro con Thohir – ha detto Ferreyra, il manager di Guarin -: la situazione non è chiara. Fredy sta male. La Juve? Non parlo di altre società». Al momento, ripetiamo, non ci sono stati ancora contatti, però Guarin aspetta la Juve, Vucinic ha avuto il permesso di allenarsi a parte fino al 31 e Osvaldo è «presente» su più tavoli. A ore si può concludere la trattativa-Hernanes: poi, in avanti e… là davanti, si vedrà. Il tempo stringe, ma c’è.

Il brasiliano atipico con una passione per la Bibbia e i libri (Gazzetta dello Sport)

DAVIDE STOPPINI
ROMA
Un antipersonaggio così, in quest’epoca di creste, tatuaggi, risse in discoteca e donnine buone per la domenica sera, nel calcio degli anni Duemila non s’è mai visto. Funziona sempre in questo modo, con Hernanes: gli altri scendono dal pullman prima di una partita con le cuffie all’orecchio e l’ultima app da consultare sul telefono. Lui no. Lui sotto braccio ha un libro, perché lungo il tragitto ritirostadio ha appena finito di leggere qualche verso di un testo impegnato, magari religioso. È il Profeta, «perché qui in Italia quello che era un gioco è diventato ufficialmente il mio soprannome e a me sta bene così», disse un giorno. Profeta lo chiamò per la prima volta Tiago Leifert, un presentatore tv brasiliano, colpito da questo giovane del San Paolo che in ogni intervista non perdeva occasione di citare un proverbio, un aforisma, magari un verso della Bibbia.
Profeta
Un esempio? «Un uomo che parla ma non fa è come una nuvola che non porta pioggia », disse un giorno. Frase che per un certo periodo hanno visto appesa anche nel suo armadietto. Hernanes ha portato pioggia, pioggia di gol alla Lazio. Profeta è stato davvero. Perché arrivò a Roma un giorno di agosto 2010, dentro una squadra che aveva da poco evitato a fatica la retrocessione in Serie B. Scese dall’aereo vestito da Tony Manero, che definirlo abbigliamento improbabile è roba da fargli i complimenti. In conferenza stampa, due ore più tardi, disse: «La Lazio lotterà per la Champions». Lo presero per matto. Ebbe ragione lui, il quarto posto sfumò solo per differenza reti.
Destro e sinistro
Profeta sul campo, curioso nella vita: ha frequentato un corso di cucina, per un periodo si era messo in testa di prendere pure il brevetto di pilota aereo. È maniaco in allenamento. Studia tutto, organizza tutto. Da bambino calciava (bene) solo con il destro, così un giorno chiese al suo papà di farlo allenare con il sinistro. Oggi non si capisce quale sia, il suo piede preferito. Un po’ quello che avveniva con Nedved. La sua posizione in campo, invece, quella non l’ha mai nascosta. Reja lo convinse a fare il trequartista. «Lo faccio senza problemi, ma mi sento un centrocampista, mi piace iniziare l’azione per poi concludere». Con Reja il rapporto non è mai stato dei migliori: mai una polemica pubblica, l’insofferenza per le continue sostituzioni, quella sì. Il marchio di fabbrica è il doppio passo e tiro: giocate come quella di Udine di 10 giorni fa le ha messe su a ripetizione. Magari consigliate dal suo maestro. Hernanes viviseziona ogni sua partita grazie all’aiuto di Jota Alves, uno studiososcrittore che in «Futebol completo », uno dei cinque libri preferiti del Profeta (il primo è la Bibbia), provò a spiegare che «il calcio è una scienza esatta». Chissà se Hernanes ha programmato anche la sua famiglia: ieri ha compiuto un anno Maximo, il terzo figlio (dopo Lucia ed Ezequiel) avuto dalla moglie Erica. Viaggiano sempre tutti insieme: alla stazione di Parma, a novembre dopo la partita, papà Hernanes è entrato in un fast food, si è seduto, ha ordinato pizza per i figli, poi è salito sul treno per Roma con i tifosi. Nulla è lasciato al caso: da sempre aveva immaginato che alla Lazio sarebbe rimasto tre stagioni. È in ritardo di sei mesi. Ma in anticipo rispetto al Mondiale, il suo chiodo fisso, la stazione di arrivo dell’antipersonaggio.

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #2 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 07:45:47 »
29 gennaio 2014
Reja ha la torre Ecco Postiga E pure Pasalic è in arrivo (Gazzetta dello Sport)

Articolo letto: 84 volte
STEFANO CIERI
FORMELLO (Roma)
Arriva Helder Postiga, parte Sergio Floccari, destinazione Sassuolo. L’attacco della Lazio cambia pelle, come auspicato da Edy Reja sin dal giorno del ritorno a Formello. In attesa di capire cosa sarà di Hernanes (la cui cessione, una volta ufficializzata, aprirà un nuovo problema) il club di Lotito risolve il rompicapo attacco. Lo fa con l’acquisizione di un giocatore, Postiga, che può giocare sia da prima che da seconda punta e potrà pertanto essere utilizzato accanto a Klose o al suo posto.
Garantisce Reja
Reja è contento: «E’ un giocatore di spessore, con grande esperienza internazionale. Dotato tecnicamente, vede la porta. Sarebbe un ottimo acquisto». Usa il condizionale Reja, perché l’operazione non è ancora ufficiale. Ma l’accordo è stato già raggiunto sia con il Valencia, sia con il procuratore del giocatore, Jorge Mendes. Il trasferimento sarà ufficiale già oggi, il tempo per Postiga di sistemare alcune pendenze col Valencia. Alla Lazio il prestito per sei mesi costerà circa 1 milione di euro, poi a giugno si deciderà se esercitare il riscatto.
Lazio nel destino
Portoghese, 31 anni, Postiga ha effettivamente esperienza da vendere. Oltre 60 partite in nazionale, più di 30 in Champions League, 7 titoli vinti, tutti con il Porto, compresa quella Coppa Uefa che la formazione lusitana, guidata da Mourinho, soffiò proprio alla Lazio. Già, le strade di Postiga e del club romano s’incrociarono per la prima volta il 10 aprile del 2003 quando l’emergente Mourinho diede una lezione di calcio alla Lazio di Mancini superandola per 4-1 nella semifinale di andata di Coppa Uefa (al ritorno a Roma finì 0-0). Postiga realizzò il quarto gol e fu grande protagonista. Arriva alla Lazio undici anni più tardi e dopo aver giocato nei campionati portoghese (Porto e Sporting), inglese (Tottenham), spagnolo (Saragozza e Valencia), francese (S.Etienne) e greco (Panathinaikos).
Pasalic e Gabriel
Il mercato della Lazio non finirà con Postiga. Dall’Hajduk Spalato è in arrivo il gioiellino diciottenne Mario Pasalic (costerà circa 2 milioni). E arriverà pure un portiere. Si teme una squalifica per Berisha (l’albanese aveva firmato un contratto anche col Chievo la scorsa estate, la Fifa potrebbe fermarlo per qualche mese), così Lotito e Tare cercano un sostituto: dovrebbe essere il milanista Gabriel o, in alternativa, il cagliaritano Agazzi.
Lazio per ragazzi (Gazzetta dello Sport – ed. locale)

DAVIDE STOPPINI
ROMA
I bambini sono cresciuti, «i ragazzi sono in giro» per dirla alla Ligabue. Klose è a casa con l’influenza, Candreva la febbre se l’è lasciata alle spalle ma sarà in panchina, di Hernanes s’è già scritto altrove. E allora stecca in mano a Perea, Keita e Felipe Anderson: se le palline finiranno in buca dipenderà da questi tipi qua, 58 anni in tre, una faccia da schiaffi ma piedi che fanno sorridere, esultare, forse pure imprecare, ma senza dubbio sperare. Sperare in un triplo derby, sperare di continuare a difendere la coccarda tricolore conquistata a maggio.
Qui Keita
Da dove si riparte? La Lazio riparte dalla Juve. Keita riparte dalla Juve, da quei minuti che a vederlo giocare è sembrato sprecato tutto il tempo precedente, quello passato in panchina. Quel palo è valso come un gol, come una ripartenza. E che ripartenza, dopo una prestazione in Coppa Italia contro il Parma che poco aveva convinto Reja. Proprio la Coppa, proprio la semifinale gli chiedono oggi Edy e Bollini, passato presente e futuro di Keita e della Lazio tutta. Le sue giocate hanno stupito pure in casa juventina, se è vero che dopo la prestazione di sabato qualche giocatore bianconero si è avvicinato al giovane spagnolo per fargli i complimenti.
Qui Perea
Complimenti che ha ricevuto anche Brayan Perea, proprio da Reja, davanti ai microfoni di Formello: «Ogni volta che viene chiamato in causa risponde sempre presente — ha spiegato l’allenatore —. Vede la porta, l’ho notato anche in allenamento. Pensi sempre che non ci arriva e invece ce la fa sistematicamente. Ha delle doti importanti come finalizzatore e fa dei grandi movimenti. Ha voglia ed entusiasmo ». È un’investitura: palla a Perea, magari poi scatteranno gli abbracci. In fondo questo quarto di finale è in buona parte suo, dopo la doppietta che ha steso il Parma.
Qui Felipe Anderson
E poi c’è Felipe. Forse una prova di futuro, adesso che il Profeta saluta. «Se Hernanes dovesse partire, ricorrerò a soluzioni interne», ha detto Reja. Il pensiero va a Mauri, che vive l’ultima settimana da squalificato. Mala testa non può non andare all’ex Santos, che la scorsa estate era stato acquistato — nonostante le smentite che arrivavano da Formello — proprio con l’idea che da un momento all’altro potesse arrivare un’offerta importante, un affondo serio per Hernanes. Il momento è arrivato, con qualche mese di ritardo. Lo spazio di Felipe è destinato fatalmente ad aumentare, da qui in avanti. Reja ne controlla quotidianamente i progressi, resta ogni volta stupito della tecnica esibita dal brasiliano in allenamento. Per stasera al San Paolo gli chiede continuità di rendimento. Mica facile. «Ma ce la giocheremo alla pari — spiega Reja —, abbiamo le stesse possibilità del Napoli di passare il turno. Sono convinto che faremo una partita dal grande ritmo. I ragazzi ci credono, chiunque scenderà in campo darà il massimo». E allora tutto su Keita, Perea e Felipe: il peso della coccarda su tre giocatori che quel 26 maggio neppure c’erano. La Lazio ringiovanisce così.


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Online MCM

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #3 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:14:36 »
O Guarin oppure Thohir va spedito a calci in Indonesia a mangiare Noodles!

Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #4 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:18:07 »
O Guarin oppure Thohir va spedito a calci in Indonesia a mangiare Noodles!

quello da spedire a calci è un altro...
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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #5 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:21:13 »
Per Lotito pena di morte in caso di cessione.

Offline DinoRaggio

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #6 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:26:25 »
Grazie Matita :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline pizzeman

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #7 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:29:03 »
Per Lotito pena di morte in caso di cessione.

ma vi rendete conto di cosa scrivete?
Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #8 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:32:34 »
ma vi rendete conto di cosa scrivete?

ma vi rendete conto invece di che razza di persona è se lovende il 29 gennaio a quelle condizioni...dai te le tira fuori lui il peggio di ognuno di noi...sarebbe indifendibile e non si dovrebbe più presentare allo stadio, la vendesse e la faccia fatica di dire cazzate, questa sarebbe la classica goccia, sarebbe l' inferno per lui, fidati.
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Offline Matita

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #9 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:32:49 »
Grazie Matita :)

Se sapevo che non si commentava ma si sloganava solamente, me facevo li cassi mia.
Domani , probabilmente evitero'.

Domanda:

Ma se Hernanes fino a oggi, non ha rinnovato ,che si fa' di fronte a 20 pannocchie ,a un anno dalla scadenza (7 mesi , perchè se entro il 31 agosto poi non lo vendi , altroche 20 pannocchie) ?
Io lo avrei venduto gia st'estate (fossero arrivati i 25 prospettati) e devo essere sincero , sono molto titubante anche io adesso,ma tant'è...
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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #10 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:35:03 »
ma vi rendete conto di cosa scrivete?
[/quote

Pena di morte simbolica chiaramente. Non sono dotato di potere giudiziario ;)

Sto esagerando per esprimere dissenso. Anche per sdrammatizzare. Fatevi una risata.

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #11 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 08:59:44 »
Se Hernanes non vuole rinnovare e ci offrono 15 e un giovane se ne può parlare...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Breizh

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #12 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 09:52:23 »
Grazie Matita (k+); ma tutto ciò mi deprime...
Spero davvero che non sia vero (o che se fosse vero, si riinvestisse subito e bene il gruzzolo, grazie a un piano già pronto e limato nei più infimi dettagli).

Offline BobLovati

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Re:Rassegna stampa 29 Gennaio 2013
« Risposta #13 : Mercoledì 29 Gennaio 2014, 11:20:06 »
se sapevo che non si commentava ma si sloganava solamente, me facevo li cassi mia.
Domani , probabilmente evitero'.

avevi dubbi ??  ::)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”