Autore Topic: La tolleranza verso il diverso.  (Letto 10372 volte)

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Offline WombyZoof

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Offline Ataru

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R: La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #1 : Lunedì 27 Gennaio 2014, 23:33:31 »
Qualcuno si dissocia, qualcuno magari no.
Se ti interessa il mio parere, per me ognuno dovrebbe essere libero di fare quello che vuole. Ovviamente la libertà di ognuno deve finire dove comincia quella degli altri. È qui che serve la legge. Poi si può obiettare sulla legge, ed ecco che cominciamo a girare in tondo. Nello specifico il rampollo la legge la conosceva e la accettava fino a ieri. Però il pelo di fi... tira più del carro di buoi, quindi o rinnega tutto ciò in cui ha sguazzato finora, o rinuncia alla sua nuova fiamma, giusto o sbagliato che sia.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline BobLovati

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Re:R: La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #2 : Lunedì 27 Gennaio 2014, 23:42:51 »
Qualcuno si dissocia, qualcuno magari no.
Se ti interessa il mio parere, per me ognuno dovrebbe essere libero di fare quello che vuole. Ovviamente la libertà di ognuno deve finire dove comincia quella degli altri. È qui che serve la legge. Poi si può obiettare sulla legge, ed ecco che cominciamo a girare in tondo. Nello specifico il rampollo la legge la conosceva e la accettava fino a ieri. Però il pelo di fi... tira più del carro di buoi, quindi o rinnega tutto ciò in cui ha sguazzato finora, o rinuncia alla sua nuova fiamma, giusto o sbagliato che sia.

magari il punto focale delle questione è tutto qui, ma da un altro punto di vista; lui è ancora convinto delle sue credenze religiose ma, se davvero s´è innamorato di una ragazza inadatta (inadatta secondo i rabbini oltranzisti, evidentemente) dovrà maturare la decisione su cosa sia meglio, giusto e logico fare.
Complicato, direi ...

Che poi, pensandoci bene; io non sono un cattolico osservante e praticante ma mi chiedo perché se un cattolico segue gli insegnamenti del Vaticano è un meapilas bigotto e chiesastico, mentre invece se lo dicono i rabbini oltranzisti/i bonzi/gli imam/le vescovesse anglicane sembra quasi logico e corretto ??
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Ataru

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R: La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #3 : Lunedì 27 Gennaio 2014, 23:52:16 »
Io non so cosa ci si possa trovare di logico e corretto in una qualsiasi religione, vedo le cosiddette leggi divine solo come efficaci mezzi di controllo sulle masse. Ma io sono devoto all'unico dio che riesco a comprendere: l'unico, grande e immenso fatticazzitua

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Zapruder

Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #4 : Martedì 28 Gennaio 2014, 06:23:03 »
Si tratta di razzismo, puro e semplice: se rimproverassi i miei figli perché frequentano ebrei/neri/musulmani/cristiani/napoletani/fiorentini ecc. ecc. sarei un razzista di merda, punto. Che senso ha il "dibbattito"? Questo è razzismo, fine. 

Offline Skorpius

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La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #5 : Martedì 28 Gennaio 2014, 07:28:38 »

Si tratta di razzismo, puro e semplice: se rimproverassi i miei figli perché frequentano ebrei/neri/musulmani/cristiani/napoletani/fiorentini ecc. ecc. sarei un razzista di merda, punto. Che senso ha il "dibbattito"? Questo è razzismo, fine.

Perche mischi tra loro questioni che hanno a che fare con le credenze (e quindi i comportamenti) a quelle che attengono alla etnia? Credevo fosse lecito per un genitore aspettarsi che i figli frequentino persone che condividano lo stesso concetto di bene e male. Mi domando (riportandomi ad un famoso topic in argomento) se tuo figlio frequentasse un devota di silvio e forza italia come ti comporteresti
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Zapruder

Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #6 : Martedì 28 Gennaio 2014, 08:03:30 »
Mi domando (riportandomi ad un famoso topic in argomento) se tuo figlio frequentasse un devota di silvio e forza italia come ti comporteresti

Perché, avrei titolo di obiettare? Ma stiamo scherzando?

Offline Skorpius

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La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #7 : Martedì 28 Gennaio 2014, 08:09:14 »
Certo che ne avrestii; ma che stiamo scherzando??????

La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Zapruder

Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #8 : Martedì 28 Gennaio 2014, 08:30:45 »
L'ho già raccontato, mi pare: il padre (comunista, a suo dire) di una tizia che è stata per un po' fidanzata con mio figlio, ha praticamente vietato alla figlia di continuare la storia, perché fidanzata con "un laziale, quindi fascista".

Con le classificazioni più scontate, arrivare alle camere a gas è un attimo.

No, grazie.

Offline Skorpius

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La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #9 : Martedì 28 Gennaio 2014, 08:37:18 »
Nel tuo mondo diviso nettamente tra buoni e cattivi (come si nota dai giudizi trancianti e senza appello) c' e' poco spazio per chi divide in buoni e cattivi secondo parametri diversi. Tra te ed il comunista dell'esempio la differenza sta solo nel decidere chi e' buono o chi cattivo.
Per quanto mi riguarda se mio figlio propende per sistemi di valori diversi dai miei io avro' una reazione contraria per tutto il periodo della formazione della sua convinzione, quando si sara' formato accettero' e sosterro'... Questo sopratutto se i motivi dei suoi cambiamenti sono ormonali
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Offline Skorpius

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La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #10 : Martedì 28 Gennaio 2014, 08:44:02 »
E aggiungo: se fossi il padre comunista potrei anche chiedere a mia figlia (e sarebbe giusto) che va allo stadio in curva nord: ci sono cori razzisti? Come ti fanno sentire? Lui li canta? Tu li canti? Cosa ne pensi?
E se mi risponde "papa' e' goliardia!" Mi permetterai di obiettare? Di lottare per far comprendere a mia figlia che non e' giusto?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Zapruder

Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #11 : Martedì 28 Gennaio 2014, 08:48:11 »
Nel tuo mondo diviso nettamente tra buoni e cattivi (come si nota dai giudizi trancianti e senza appello) c' e' poco spazio per chi divide in buoni e cattivi secondo parametri diversi. Tra te ed il comunista dell'esempio la differenza sta solo nel decidere chi e' buono o chi cattivo.

Balle.
Se i miei figli non vanno in curva nord perché il padre non vuole, come educatore avrei completamente fallito. Il mio compito è quello di dare loro i mezzi per capire: se poi vanno in curva nord lo stesso (come in effetti è) perché gli piace il casino, io posso non apprezzare al 100%, ma finisce lì. L'importante è che sappiano, o siano in grado di sapere, che cosa realmente accade loro intorno. 

Zapruder

Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #12 : Martedì 28 Gennaio 2014, 08:58:07 »
Ah, ci siamo sovrapposti con lo stesso esempio. Mi pare che alla fine stiamo dicendo la stessa cosa.

mrmoto

Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #13 : Martedì 28 Gennaio 2014, 09:01:09 »
Moglie e buoi ai paesi tuoi.
Non importa dove ti viene l'appetito basta che magni a casa.

A parte gli scherzi, non dovete generalizzare tra gli israeliani, tra gli ebrei e perfino tra gli ultra ortodossi. Netanyahu non è ne ortodosso, ne ultra ortodosso, ma semplicemente conservatore. Ci sono tanti israeliani di etnia di origine ebraica ma di religione atei. E molti di questi sono di destra. I veri ortodossi ebrei sono pacifisti e si oppongono al servizio militare israeliano, tant'è che quando i loro figli si ribellano e vanno in servizio militare spesso vengono rinnegati dai loro genitori e devono essere adottati da altre famiglie "militari".

Offline Frusta

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Re:R: La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #14 : Martedì 28 Gennaio 2014, 09:08:28 »
Io non so cosa ci si possa trovare di logico e corretto in una qualsiasi religione fede, vedo le cosiddette leggi divine ideologie solo come efficaci mezzi di controllo sulle masse...
In Italia il razzismo culturale rappresenta la meno evidente e la più diffusa forma di razzismo; ed il bello è che ne sono soprattutto affetti gli sbandieratori dell'antirazzismo senza se e senza ma. 
Scagli la prima pietra chi, riferendosi agli "altri" non abbia mai pensato «Ma davvero il voto di questa gente vale quanto il mio?»
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Skorpius

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La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #15 : Martedì 28 Gennaio 2014, 09:31:20 »

Balle.
Se i miei figli non vanno in curva nord perché il padre non vuole, come educatore avrei completamente fallito. Il mio compito è quello di dare loro i mezzi per capire: se poi vanno in curva nord lo stesso (come in effetti è) perché gli piace il casino, io posso non apprezzare al 100%, ma finisce lì. L'importante è che sappiano, o siano in grado di sapere, che cosa realmente accade loro intorno.

Balle superficiali e come al solito trasudanti di giudizio ed arroganza.. Pronto a giudicare come fallito ogni padre il cui figlio sceglie una via diversa. Sembra che il percorso educativo sia un input iniziale e basta.
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Offline BobLovati

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Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #16 : Martedì 28 Gennaio 2014, 09:31:28 »
Moglie e buoi ai paesi tuoi.
Non importa dove ti viene l'appetito basta che magni a casa.

A parte gli scherzi, non dovete generalizzare tra gli israeliani, tra gli ebrei e perfino tra gli ultra ortodossi. Netanyahu non è ne ortodosso, ne ultra ortodosso, ma semplicemente conservatore. Ci sono tanti israeliani di etnia di origine ebraica ma di religione atei. E molti di questi sono di destra. I veri ortodossi ebrei sono pacifisti e si oppongono al servizio militare israeliano, tant'è che quando i loro figli si ribellano e vanno in servizio militare spesso vengono rinnegati dai loro genitori e devono essere adottati da altre famiglie "militari".


sono certo non ti riferisca agli "askenaziti", la tribù degli ortodossi (quelli con le basette a tirabuciò ed i cappelli neri a tesa ampia); loro sono ortodossi e non fanno il militare, non pagano tasse proprio perché hanno una posizione previlegiata nello stato d´Israele. NON sono pacifisti, anzi ...
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #17 : Martedì 28 Gennaio 2014, 09:35:57 »

In Italia il razzismo culturale rappresenta la meno evidente e la più diffusa forma di razzismo; ed il bello è che ne sono soprattutto affetti gli sbandieratori dell'antirazzismo senza se e senza ma. 
Scagli la prima pietra chi, riferendosi agli "altri" non abbia mai pensato «Ma davvero il voto di questa gente vale quanto il mio?»

Questo perche il razzismo culturale non e' razzismo.. Usare questa parola e' di effetto ma improrprio.. Una cosa e' pensare di essere superiori una cosa e' pensare che un sistema (politico culturale o di valori) sia migliore di un altro... Si chiama idealismo... Il problema sorge non nel pensiero ma nel metodo con cui si pensa di dimostrare questa superiorita': c' e' il rafionamento, l'esempio oppure la violenza e la prevaricazione
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Giglic

Re:R: La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #18 : Martedì 28 Gennaio 2014, 09:37:37 »
In Italia il razzismo culturale rappresenta la meno evidente e la più diffusa forma di razzismo; ed il bello è che ne sono soprattutto affetti gli sbandieratori dell'antirazzismo senza se e senza ma. 
Scagli la prima pietra chi, riferendosi agli "altri" non abbia mai pensato «Ma davvero il voto di questa gente vale quanto il mio?»

Eccomi.

Zapruder

Re:La tolleranza verso il diverso.
« Risposta #19 : Martedì 28 Gennaio 2014, 09:38:59 »
 Pronto a giudicare come fallito ogni padre il cui figlio sceglie una via diversa.

Ho idea che tu debba rileggere con attenzione, visto che ho scritto esattamente il contrario.

Che poi la diatriba inizia perché tu ritieni corretto sindacare sul colore delle mutande delle frequentazioni della prole, io no. Fantastico, poi parli di "giudizio e arroganza".