Autore Topic: Una serata bruttissima  (Letto 2682 volte)

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mrmoto

Una serata bruttissima
« : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:02:58 »
Ok, lo ammetto, il titolo è ad effetto, sto esagerando. Prendendo lo spunto dal titolo del post di Clazia vi volevo raccontare la mia, ieri sera all'Olimpico, Lazio-Juve. Andiamo a sederci ai nostri soliti posti, io, la mia compagnia e il suo ex-marito. Si perché la Lazio può fare anche questo, da anni siamo abbonati tutti e tre insieme, amorevolmente d'accordo.

Purtroppo, le grandi occasioni vedono i settori invasi da quegli strani esseri, o meglio estranei, i tifosi occasionali. A parte lo scherzo, ovvero che i tifosi occasionali portano male, la sensazione è quella di avere un tuo luogo invaso da estranei che però fanno come se fossero a casa loro. E' ovvio, come direbbe Zapruder, che ne io, ne loro, abbiamo alcuna rivendicazione giustificabile. Siamo a casa della Lazio, conta solo lei.

Allora diciamo che oltre ai soliti noti, la banda di ultra sessantenni dietro di noi, la famigliola (nonno che mi bacia ad ogni gol nostro, nonna figlia, figlio e nipote) davanti, il gruppetto di veterani quarantacinquenni di fronte a loro, tra cui in centauro alto che oggi si siede davanti a me, ci sono tanti, tanti altri, tra cui il peggiore della specie, quello che io chiamo ultras da distinto, nel caso nostro distinto nord ovest.

Li conoscete dai. Arrivano birra in mano (tranquilli io ne bevo tanta), in tre quattro, altre volte cinque o sei, si mettono in piedi sulle scale, cantano a squarcia gola ogni coro, specialmente quelli più beceri o nuovi. A partita iniziata insultano tutti i giocatori di entrambe le squadre. I nostri sono pippe, seghe, i loro negri, zingari. Una volta è capitato addirittura che uno di questi avesse portato con dei botti, niente di che, ma comunque fastidiosi. Le loro facce, che ve lo dico a fa', sono brutte, ma brutte brutte.

Ecco ieri, io che ho il posto numero 1, quello che sta accanto alle scale, ne avevo tre accanto, in particolare quello a meno di dieci centimetri da me. E partono i cori su prima porta, i romanista ebreo, i Cavanda sei l'uomo più lento del mondo (tutto gli si può dire ma…). E' un continuo di insulti.

Apro una parentesi. Arriva il rigore. Cosa decide di fare la curva subito dopo il fischio? Cantare Lotito PDM. Io non ci vedo più. Mi giro ai alla comitiva di pensionati dietro di me. Oggi non sono l'oggetto del mio astio, ma non vi pensate che siano degli angioletti. Mi giro e dico "ma come si fa, come si fa a cantare questo adesso?"
"Chiedilo a quello str*nzo di Lotito…" mi risponde il sosia di Hitchcock.
E poi applaudono Buffon. Ecco cosa fa la curva nord.

Torniamo alla nostra storia. Nel secondo tempo escono stendardi e bandiere. Iniziano i cori. Il nostro ultras da distinto, oramai mi focalizzo su quello che ho accanto, guanto nero di pelle che copre a mala pena tre o quattro braccialetti d'oro e argento, scarpettina da tennis in tela bianca della Lacoste, jeansetto, giacchetta militare e cappello di lana nera, divisa al completo, sta qui, eccolo qui in curva nord (quasi) ad aspettar.

La partita sul campo si accende. La Juve cerca di reagire, ma la Lazio c'è. Contropiede. Hernanes, Klose, Biglia e Candreva di esterno destro poco sopra alla traversa. Poi il colpo di bigliardo di Llorente. Pari, adesso la Juve cerca la vittoria. Gli animi in campo si scaldano. E qui, nel distinto crescono i negro di merda, sei na scimmia, zingaro di merda (ma non era svizzero?). Poi Gonzalez pesta il piede a Pogba che se la prende con Biava. E la nord, riflesso incondizionato, gli da della scimmia. Bubù. Il nostro diabolik parte anche lui.

Vi ricordate il centauro alto? Quello seduto davanti a me? Ecco lui si gira e dice con garbo quello che io pensavo da molti minuti. "E falla finita!" Si scatena il nostro ultras.

"Ma che c… vuoi? Ma girate e guarda la partita. Ma che te frega a te?"
"Vorrei che non ci squalificassero il campo."
"Ma che c...o hai mai fatto te per la Lazio? Me voi insegnà quarcosa? Quello che ho fatto io pe' la Lazio…"

Il centauro alto stupido non è. Visto il suo interlocutore ha preferito lasciar perdere. L'utrasino no, ha proseguito per i restanti venticinque minuti a prenderlo in giro, a prenderci in giro. "Bravi, bravi, battiamo le mani, qui nei distinti si fa così, si battono le mani."

Tutto ciò accadeva, mentre nella mia testa lo sgozzavo con una lama, gli davo un calcio in faccia, lo picchiavo con la chiave di casa che sporgeva dal mio pugno chiuso. Per fortuna, io non sono così. Ma la rabbia a stare così vicino ad uno esemplare di quella cosa chiamata curva nord. Vederlo da vicino. Sentirlo ragionare (sic!).

Volete sapere cosa è successo dopo? E' successo che io ho guardato gli ultimi venticinque minuti della partita senza provare alcuna emozione per quello che succedeva sul campo. Non mi sono alzato per vedere se la traversa ed il palo fossero nostri amici. Dentro di me solo due pensieri (anzi tre, ma del primo già ve ne ho parlato). Il primo una convinzione irrazionale che quelle due palle, il colpo di testa di Klose e il tiro di Keita, sarebbero entrati se non avessimo questa tifoseria. Il secondo, ancor più perverso, era il desiderio che quelle palle non entrassero, perché io, quelle bestie, non voglio vederle sorridere.

Poi mi sono ripreso e ho capito due cose. Sono le sconfitte che danno forza a quelli là. E comunque conta solo la Lazio, quella in campo, come direbbe Zapruder.

Offline Frusta

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #1 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:14:39 »
K+
 :)
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Russotto

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #2 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:16:56 »
Hai descritto cosi' bene la situazione che mi e' venuto il mal di stomaco anche a me.

Purtroppo, pur non essendo un violento, in queste situazioni sono ormai convinto di una cosa: questa gente finche' non trovera' qualcuno che gli gonfia la faccia come una zampogna, non imparera'.

Offline franz_kappa

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #3 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:22:55 »
[...] nel caso nostro distinto nord ovest.
Non è il mio settore ma lo frequento non di rado in occasione delle gare di Coppa (nazionale ed Europa League). Che dire... Assieme a tanti tifosi normalmente esagitati non di rado accoglie tipi umani simili a quello che hai descritto. Il tuo racconto non mi sorprende.

Tuttavia c'è una soluzione, semplice e di sicura riuscita: dal prossimo anno abbandonate un settore divenuto per te, tua moglie e il vostro amico poco apprezzabile e spostatevi in Distinti Est (Sud lato Tevere). Troverete un ambiente tranquillo, molte famiglie, clima rilassato e la possibilità di vivere la Lazio con maggiore serenità.
Purtroppo le attuali condizioni nelle quali si svolgono gli eventi calcistici in Italia impediscono a te e a tanti tifosi 'normali' di ricevere l'adeguata tutela nei confronti di simili comportamenti.

[..] Il primo una convinzione irrazionale che quelle due palle, il colpo di testa di Klose e il tiro di Keita, sarebbero entrati se non avessimo questa tifoseria. Il secondo, ancor più perverso, era il desiderio che quelle palle non entrassero, perché io, quelle bestie, non voglio vederle sorridere.
Ovviamente ciò non è. Le traiettorie dei tiri non sono influenzate dalla tifoseria e noi non perdiamo le partite perché una buona parte del nostro tifo organizzato è becera e non immune da simpatie verso l'estrema destra, con venature discriminatorie, razziste e antisemite. Quello impatta sulla reputazione della Lazio, non certo sulle traiettorie della palla.

Va detto, peraltro, che la Lazio è tale (il club da oltre 100 milioni di fatturato) anche - per quanto ciò possa sdegnare i più - grazie a tifosi come quelli che hai descritto. Che pagano il biglietto e fanno numero nelle statistiche che garantiscono una quota non irrilevante di proventi televisivi e/o derivanti da contratti di sponsorizzazione marketing.
La Lazio attuale è lontana parente di quella di 30 anni fa perché oggi il mercato del calcio ha assunto dimensioni non comparabili con quelle degli anni Ottanta e il fatto di essere un club metropolitano la avvantaggia indiscutibilmente. L'essere club metropolitano (ovvero godere dell'appoggio di una certa quota degli abitanti che risiedono in un città da 3 milioni di abitanti) è l'unico asset della Lazio assieme, va detto, al fatto di disputare la serie A (condizione che, di per sé, vale non meno di 50 milioni).

Occorrerebbe solo - ma mi rendo conto che quel 'solo' è paradossalmente semplicistico - permettere a tutti di fruire dal vivo la Lazio in maniera serena. Circoscrivendo, controllando e isolando (magari comunque all'interno dello stadio. Almeno sino a quando la loro condotta non si riveli incompatibile con regolamenti interni alla Figc e alla Lega e, ovviamente, con il codice civile e penale) personaggi che si producono negli atteggiamenti che ci hai descritto.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Cialtrone

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #4 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:23:40 »
Mrmoto che altro aggiungere?
Ormai andare allo stadio è veramente dura

Offline franz_kappa

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #5 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:24:17 »
Purtroppo, pur non essendo un violento, in queste situazioni sono ormai convinto di una cosa: questa gente finche' non trovera' qualcuno che gli gonfia la faccia come una zampogna, non imparera'.
Non con la 'legge del taglione' ma con le più che bastevoli leggi della Repubblica si risolveranno (e definitivamente) simili questioni. Basterà volerle applicare.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Russotto

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #6 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:26:17 »
Non con la 'legge del taglione' ma con le più che bastevoli leggi della Repubblica si risolveranno (e definitivamente) simili questioni. Basterà volerle applicare.

Si Franz, ovviamente parlavo "nelle condizioni attuali". Mi sembra che la legge, da un po' di tempo a questa parte, preferisca girarsi dall'altra parte piuttosto che affrontare la questione di petto. Ed a rimetterci sono sempre le persone per bene.

mrmoto

Re:Una serata bruttissima
« Risposta #7 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:28:14 »
Le traiettorie dei tiri non sono influenzate dalla tifoseria e noi non perdiamo le partite perché una buona parte del nostro tifo organizzato è becera e non immune da simpatie verso l'estrema destra, con venature discriminatorie, razziste e antisemite. Quello impatta sulla reputazione della Lazio, non certo sulle traiettorie della palla.


Non impatta la traiettoria della palla ma di certo causa la rivoluzione di salme nelle tombe, quella di Bigiarelli in primis.

Offline franz_kappa

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #8 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:28:39 »
Mrmoto che altro aggiungere?
Ormai andare allo stadio è veramente dura
Non generalizzerei, caro amico.
I Distinti Est sono un settore che non conosce quasi per nulla (salvo alcune eccezioni. Comunque episodiche) simili manifestazioni.
Offrono, peraltro, il non comune e irripetibile vantaggio di essere un settore vergine, non ancora 'contaminato' e con migliaia di posti liberi. I laziali di buona volontà, sin dalla prossima stagione calcistica, si affrettino a occuparne i posti già in campagna abbonamenti. Avremo così gettato le basi per creare una tranquilla enclave, all'interno di un Olimpico che riflette, ahinoi, il deterioramento della società civile in cui quotidianamente viviamo, dove tifare la Lazio senza le insopportabili derive cui assistiamo in Curva e Distinti Nord.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #9 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:33:46 »
Non impatta la traiettoria della palla ma di certo causa la rivoluzione di salme nelle tombe, quella di Bigiarelli in primis.
Dovrei rispondere da materialista (quale non sono) e dirti che nelle tombe c'è solo polvere d'ossa.

Non è così, non lo credo. E' chiaro che la Lazio, che dovrebbe essere latrice - in minima parte - dei valori che le hanno dato vita, incarnati nella figura di Luigi Bigiarelli, vede quei valori, nella pratica, vilipesi ormai puntualmente ogni qual volta che giochiamo in casa.
Ma così il discorso si sposta su piani troppo ideali e finiamo per parlarci addosso.
Io una soluzione concreta e fattiva l'ho proposta: a chi dice che l'Olimpico non è un posto vivibile oppongo la mia esperienza di 22 anni (gli ultimi 15 consecutivi) da abbonato. Ci sono settori più vivibili e settori meno vivibili. I laziali di buona volontà, se hanno a cuore la meravigliosa esperienza esistenziale di vivere l'evento sportivo dal vivo, inizino a prendere in considerazione di spostarsi dalla Nord in un altro settore.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Fabio70rm

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #10 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:34:18 »
Triste realtà quella di mister moto.

Realtà che mi ha fatto venire la nausea ad andare allo stadio.

D'altronde io pretendo il teatro...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

mrmoto

Re:Una serata bruttissima
« Risposta #11 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:47:19 »
Non generalizzerei, caro amico.
I Distinti Est sono un settore che non conosce quasi per nulla (salvo alcune eccezioni. Comunque episodiche) simili manifestazioni.
Offrono, peraltro, il non comune e irripetibile vantaggio di essere un settore vergine, non ancora 'contaminato' e con migliaia di posti liberi. I laziali di buona volontà, sin dalla prossima stagione calcistica, si affrettino a occuparne i posti già in campagna abbonamenti. Avremo così gettato le basi per creare una tranquilla enclave, all'interno di un Olimpico che riflette, ahinoi, il deterioramento della società civile in cui quotidianamente viviamo, dove tifare la Lazio senza le insopportabili derive cui assistiamo in Curva e Distinti Nord.

Siamo stati abbonati in EST per due anni. Lasciammo il settore perché lo trovammo un po' noioso anche se ricordo con orgoglio il sentirmi parte di qualcosa di diverso.

Offline franz_kappa

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #12 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:49:03 »
Triste realtà quella di mister moto.

Realtà che mi ha fatto venire la nausea ad andare allo stadio.

D'altronde io pretendo il teatro...
Sbagliato abbandonare lo stadio, visto che ci sono settori (come i Distinti Est, che costano quanto l'omologo settore in Nord) nei quali la partita è fruibile, fatta salva la pessima visuale  :(, in un clima del tutto sotto controllo. Non nego episodiche eccezioni, intendiamoci. Ma quella che è un'eccezione si mantiene tale e non si è trasformata in norma da parte dei miei vicini di posto.

Quanto al teatro, l'aspirazione è condivisibile ma francamente utopistica. Nessun sistema - neanche il decantato 'calcio inglese' - sterilizza le tensioni che si accompagnano alla visione dell'evento calcistico dal vivo. E parlo a ragion veduta, anche se il mio racconto si basa su un'unica esperienza: assistetti, da vivo, circa sette anni fa, a una gara interna del Chelsea in campionato nel settore dietro la porta (l'equivalente della nostra curva): gli insulti agli avversari erano la norma.
La differenza è che negli stadi inglesi si assiste alla partita seduti, essendo tollerato l'alzarsi in piedi solo quando la palla si avvicina alla porta più vicina al settore di riferimento nell'ambito di un'occasione pericolosa. Poi, finita l'azione, ci si rimette a sedere.
Con ogni evidenza una simile distribuzione dei tifosi facilita sommamente l'individuazione di chi si dovesse produrre in esternazioni intollerabili. Come ben sappiamo l'iter è graduale: gli steward, spalle al campo, osservano gli spalti e, ove necessario, segnalano; le telecamere agganciano il soggetto e lo monitorano; oltrepassata la soglia di tolleranza si decide, nella centrale di controllo interna allo stadio, di intervenire e si comunica la decisione al team di addetti sul campo o sugli spalti; uno steward, di solito con ruolo di responsabile, si avvicina all'intemperante e lo richiama all'ordine; in caso di reiterazione della condotta inadeguata arriva un esponente delle forze dell'ordine che preleva il soggetto intemperante e lo allontana. Il club, successivamente, si riserva il diritto di annullare unilateralmente  sino al termine della stagione il diritto di accesso all'impianto della persona allontanata dagli spalti.

Tutto semplice, in apparenza. Ma il presupposto - e si tratta di impresa titanica - è imporre agli spettatori di assistere alla gara ordinatamente seduti, ognuno al proprio posto, nominalmente assegnato.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #13 : Domenica 26 Gennaio 2014, 12:53:03 »
Siamo stati abbonati in EST per due anni. Lasciammo il settore perché lo trovammo un po' noioso anche se ricordo con orgoglio il sentirmi parte di qualcosa di diverso.
Lo vedi quanto è bella la libertà?
Liberamente hai deciso di abbandonare un settore "un po' noioso" perché, immagino..., attendevi di vivere la partita in maniera più coinvolgente nella zona dello stadio prossima alla Nord.
A distanza di anni, riscontrato che il clima nel Distinto Nord-Ovest non è più per te accettabile, puoi liberamente decidere di tornare sui tuoi passi e tornare nei Distinti Est.

Come vedi hai un'opzione concreta da percorrere prima di abbandonare l'Olimpico. E questo vale per te e per chiunque altro lamenta che lo stadio non è un posto vivibile.
Affermazione a mio dire discutibile, visto che gli spalti dell'Olimpico sono un mosaico di tanti ambienti diversi. E non tutti ostili.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #14 : Domenica 26 Gennaio 2014, 13:28:59 »
Un caso reale dell'oggetto di tante discussioni di 'principio', su cui tutto quello che ho da dire l'ho già detto, ed è stato detto anche da altri, già mille volte.

Offline Ceres

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #15 : Domenica 26 Gennaio 2014, 15:08:49 »

L'ambiente fa schifo da anni. Però noi che amiamo la Lazio andiamo a vedere la Lazio. Io vado in Nord, ma in mezzo ai ragazzini candidi così qualche risata me la faccio pure.
E' la cornice che è marcia.
I TRADITORI ROMANISTI, gli ululatori, gli stupidi, i nazistoidi e gli imbecilli ci sono ovunque; diciamo che le persone sensibili e per bene -  come il collega Mister Moto -  ci fanno più caso.

Per la Lazio, Giordano!

Offline disabitato

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #16 : Domenica 26 Gennaio 2014, 16:18:05 »
Fortunatamente nella mia area di distinto NOvest siamo uno zoccolo duro di abbonati, non c'e' spazio per gli occasionali. Il clima, pur avendo opinioni discordanti, e' molto cordiale e pacato.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Matita

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #17 : Domenica 26 Gennaio 2014, 17:10:28 »
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Zapruder

Re:Una serata bruttissima
« Risposta #18 : Domenica 26 Gennaio 2014, 17:25:58 »
Ieri ero alla partita di Tommaso (Pulcini). Purtroppo la sfida era improponibile, per il divario tecnico eccessivo: uno dei genitori ha passato TUTTO il tempo a: prendere per il culo il mister; prendere per il culo i bambini della SUA squadra. Non capisce niente, che pagamo a fa', eh io a dieci anni, perché non superano la metà campo, c'hanno paura?, semo troppo scarsi ecc. ecc. Risate, risatine (assecondato anche dalla signora, dai modi questa altrettanto trucidi) e tutto il campionario di battutine da deficiente.

I bambini in campo sentono quello che dicono i grandi, stanno con l'orecchio appizzato perché temono i giudizi. Questo soggetto ha passato UN'ORA INTERA a distruggere SUO FIGLIO e il suo piccolo-grande mondo calcistico: come si può pensare che in uno stadio di A sia in grado di comportarsi meglio di così?

Per la cronaca: nessuna delle due squadre ha smesso per un secondo di giocare col massimo impegno. Niente sconti, preghiere, scoramenti. Sul 14-0 i meno forti hanno segnato il gol della bandiera, festeggiandolo come fosse stato quello che assegnava la Coppa Rimet.

La verità è in mezzo al campo e il calcio parla per sé. E il fattore-campo non dipende per nulla da quello che succede intorno. Noi siamo spettatori e del "consenso del tifoso", specialmente di quel tipo di tifoso che offende perfino suo figlio, vero o adottivo quale può essere assimilata la Lazio, non ci se ne fa nulla. L'idea che lo spettatore sia, in qualsiasi modo, protagonista, è semplicemente da mitomani. Guardiamo la partita: è lì lo spettacolo, è lì la verità.

Offline WombyZoof

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Re:Una serata bruttissima
« Risposta #19 : Domenica 26 Gennaio 2014, 17:32:02 »
nonostante conosca il fenomeno dei genitori imbecilli alle partite dei figli, il post di zapruder mi ha messo addosso una indicibile tristezza. è una cosa che trovo inconcepibile, e se ne parla ancora poco.

«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»