Seid Visini

[jegue98]

Apprendo la notizia stamattina attraverso FB.
Approfondisco in rete e più o meno tutte le testate giornalistiche più in voga ne parlano.
Non conoscevo il ragazzo e non conosco Andrea Scanzi l'autore del post su FB che parla di questa storia che incollo qui:


Seid Visin era nato in Etiopia vent’anni fa. Aveva giocato nelle Giovanili del Milan (anche con Donnarumma) e del Benevento. Per un po’ era stato seguito anche da Mino Raiola. Poi aveva deciso di tornare a Nocera Inferiore per conseguire il diploma al liceo scientifico, abbandonando così il sogno del calcio professionistico.
Lì è stato trovato ieri, senza vita, nella sua abitazione.
Qualche mese fa aveva inviato una lettera agli amici e allo psicoterapeuta. Leggerla adesso fa malissimo, perché forse spiega la sua scomparsa. E perché di sicuro mostra un paese - il nostro - arretrato, incivile, ignorante e incarognito. Ecco le sue parole.
“Sono stato adottato da piccolo. Ricordo che tutti mi amavano. Ovunque fossi, ovunque andassi, tutti si rivolgevano a me con gioia, rispetto e curiosità. Adesso sembra che si sia capovolto tutto. Ovunque io vada, ovunque io sia, sento sulle mie spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone".
“Ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perché troppe persone, specie anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e, come se non mi sentissi già a disagio, mi additavano anche come responsabile perché molti giovani italiani non trovassero lavoro. Dentro di me è cambiato qualcosa. Come se mi vergognassi di essere nero”.
“Non voglio elemosinare commiserazione o pena, ma solo ricordare a me stesso che il disagio e la sofferenza che sto vivendo io sono una goccia d’acqua in confronto all’oceano di sofferenza che sta vivendo chi preferisce morire anziché condurre un’esistenza nella miseria e nell’inferno. Quelle persone che rischiano la vita, e tanti l’hanno già persa, solo per annusare, per assaggiare il sapore di quella che noi chiamiamo semplicemente "Vita".
È una lettera che sembra scritta nel Sudafrica dell’apartheid. Nella Louisiana di due secoli fa. Invece è scritta rivolgendosi all’Italia del 2021.
Un paese così non ha speranza. Poi non stupiamoci se abbiamo i politici che abbiamo, se i social spesso sono fogne a cielo aperto e se l’unica cosa che in Italia non va mai in crisi è l’ignoranza più totale.
Siamo a fine corsa. E quella di Seid non è una fatalità: è omicidio. Il colpevole? La cattiveria di questi nostri tempi schifosi e osceni.
Tutto questo è terrificante.

Andrea Scanzi


Indubbiamente nessuno può sapere realmente il motivo che ha portato Seid a compiere questo gesto.
Però la lettera che ha scritto è molto significativa e dovrebbe far riflettere.

"Spero che tu sia andato in un posto migliore di questo. Perdonaci se puoi.."
è un commento letto sotto uno degli articoli dedicati a lui e che sostanzialmente mi trova d'accordo.

R.I.P.

[MCM]

Interviene il padre "il razzismo non c'entra niente, Seid era ben voluto da tutti. Quella lettera era del 2019"

Italia paese col peggior giornalismo del mondo.

Riposi in pace il povero Seid e un abbraccio alla famiglia.

[disabitato]

Già la firma di Scanzi ha fugato ogni dubbio.

[SAV]

Già la firma di Scanzi ha fugato ogni dubbio.

Uno dei principali esponenti di quella "cattiveria di questi nostri tempi schifosi e osceni"...

[MCM]

Anche quel somaretto di Marchisio si è subito messo a far propaganda

[jegue98]

Come avevo scritto, non conosco Scanzi quindi non posso giudicare. Ho seguito il TG1 e nel loro servizio hanno riportato le parole del padre che non da la responsabilità del gesto al razzismo, anzi, invita a non speculare sulla sua morte.
Rimane comunque l'amaro. Le parole scritte in quella lettera non possono passare inosservate al di là del disagio intimo profondo che poteva avere Seid dentro di se.
In fondo, non è che se scrivi certe cose nel 2019 hanno meno peso nel 2021.
Spesso le persone non si accorgono di quanto male possano fare le parole.

E comunque sia, non si può morire così, a vent'anni.

 

[Il frigorifero]

Evidentemente sono fortunato.

Ma io, sia sul lavoro che nella vita in generale, non la vedo tutta sta gente con il sangue agli occhi che odia i neri e vorrebbe ammazzarli tutti.

Se ti affidassi ai giornali , penseresti di trovarti in Germania ( tra il 33 e il 45 ).

Eppure tutto questo odio verso i neri io non l’ho mai visto!

Certo , il pirla razzista esiste... Ma è uno su mille!

Ripeto : forse sono io che vivo in un bel posto, cosa volete che vi dica ?

[MCM]

Io, che sono mezzo Libanese, da piccolo mi davano del negro a scuola di tanto in tanto.
Capitato fino ai primi anni di superiori.
Poi basta.

Mio padre qualche problemino all'università negli anni 80 ma era più per questioni politiche (essendo noi cristiani maroniti, per i vari comunistelli, chiaramente mio padre sarebbe stato moralmente responsabile di veri o fantasiosi massacri di palestinesi durante la guerra civile all'epoca in corso. Elementare watson)

Il mio testimone di nozze che invece è davvero nero (arrivato in Italia a 20 anni nel 2004) non mi riferisce episodi razzisti e mi dice di sentirsi molto più a casa qui che in Francia per esempio.
Senza laurea, dopo aver lavorato come disegnatore industriale, da autodidatta(e col mio aiuto con Linkedin) è riuscito ad entrare nel mondo informatico...in un anno ha cambiato 2 aziende con incrementi salariali relativi e ora da 2 settimane ha trovato un contratto bancario a tempo indeterminato(lo erano anche gli altri contratti nda) in una banca italiana.
Una nostra cara amica comune é addirittura convinta che nel vario clima di diversity & inclusion nelle grandi aziende, l'essere nero abbia pure aiutato.
Io non lo credo a dire il vero però non è neppure da escludere. In fondo se uno è bravo ma anche nero come immagine Corporate oggi fa indubbiamente fico.

[Gotty]

Ho girato abbastanza l'Europa per lavoro, il nostro è senza dubbio il paese meno razzista che conosco, Francia, Germania, Svizzera, Austria, UK, Olanda te li raccomando per tacere dell'Est dove ad esempio dovevate vedere come consideravano i cubani e altri neri nell'ex Unione Sovietica.

[Frusta]

Il razzismo esiste e noi non siamo meno razzisti degli altri.
Tempo fa a Monza per scaricare la macchina avevo invaso di non più di venti centimetri il cancello d' entrata accanto a quello della casa di mia figlia. Educatamente avevo detto alla megera che si era subito affacciata alla finestra di avere un po' di pazienza perché ci avrei messo pochi minuti, giusto il tempo di portare dentro casa un paio di valigie. Lei, insospettita dal mio accento non esattamente lumbard: "Uhm, basta che non sporchet minga..!"

[WombyZoof]

Ho girato abbastanza l'Europa per lavoro, il nostro è senza dubbio il paese meno razzista che conosco, Francia, Germania, Svizzera, Austria, UK, Olanda te li raccomando per tacere dell'Est dove ad esempio dovevate vedere come consideravano i cubani e altri neri nell'ex Unione Sovietica.

o gli stessi italiani, dai nordeuropei considerati più o meno come imbroglioncelli mafiosi e sfaticati di un paese con bel clima, arte e buona cucina. 

[WombyZoof]

Il razzismo esiste e noi non siamo meno razzisti degli altri.
Tempo fa a Monza per scaricare la macchina avevo invaso di non più di venti centimetri il cancello d' entrata accanto a quello della casa di mia figlia. Educatamente avevo detto alla megera che si era subito affacciata alla finestra di avere un po' di pazienza perché ci avrei messo pochi minuti, giusto il tempo di portare dentro casa un paio di valigie. Lei, insospettita dal mio accento non esattamente lumbard: "Uhm, basta che non sporchet minga..!"

il mio ex datore di lavoro brianzolo, quando c'era un problema con una serratura per chiavi perse o altro,   chiamava me pensando che come romano ero bravo a scassinare.   

[Frusta]

Mo' ce s' è messo pure Marchisio a rendere divisiva anche la causa più scontata.

[Il frigorifero]

Mo' ce s' è messo pure Marchisio a rendere divisiva anche la causa più scontata.

Ma questo Marchisio, ecco....deve proprio parlare ?

[WombyZoof]

Sgomitano per salire sul piedistallo dei buoni e giusti.

ridicoli.   lasciassero in pace il calcio per dio

[Frusta]

Sgomitano per salire sul piedistallo dei buoni e giusti.
ridicoli.   lasciassero in pace il calcio per dio

Menomale che all' interno della nazionale è spuntata un po' di resipiscenza.
https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/nazionale_black_lives_matter_non_si_inginocchia_italia_austria_ultime_notizie-6043962.html

[Karmilla]

Menomale che all' interno della nazionale è spuntata un po' di resipiscenza.
https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/nazionale_black_lives_matter_non_si_inginocchia_italia_austria_ultime_notizie-6043962.html

Mah, io non la trovo una grande notizia.

Chiariamoci: se avessero deciso per l'obbligo di inginocchiarsi, sarebbe stata una pessima scelta. Obbligare altre persone a scegliere cosa pensare o—quello che mi pare sia il caso in questa occasione—come manifestare i loro convincienti personali è stupido, prevaricatore e controproducente. Stupido perché certe scelte hanno un valore (quale che sia) solo se sono spontanee; prevaricatore per motivi che spero di non dover spiegare, e controproducente perché si va sempre di più verso un modello che premia la liturgia, l'adesione alle forme, piuttosto che la sostanza.

A mio avviso però è altrettanto ingiusto privare chi desidera della possibilità di esprimere la sua solidarietà ad una causa. La scelta migliore era quella di lasciare libertà di scelta ai singoli, in un senso o nell'altro. Forse ne avrebbe risentito l'estetica, ma ne avrebbe guadagnato la sostanza.

Spero comunque che Enrico Letta si guardi allo specchio e capisca che se la prossima volta sta zitto, evitando di piantare la bandiera del partito su questioni così delicate,  fa un favore a noi e a se stesso.

[Il frigorifero]

Menomale che all' interno della nazionale è spuntata un po' di resipiscenza.
https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/nazionale_black_lives_matter_non_si_inginocchia_italia_austria_ultime_notizie-6043962.html

Una buona notizia, per me che non amo BLM

[Il frigorifero]

Mah, io non la trovo una grande notizia.

Chiariamoci: se avessero deciso per l'obbligo di inginocchiarsi, sarebbe stata una pessima scelta. Obbligare altre persone a scegliere cosa pensare o—quello che mi pare sia il caso in questa occasione—come manifestare i loro convincienti personali è stupido, prevaricatore e controproducente. Stupido perché certe scelte hanno un valore (quale che sia) solo se sono spontanee; prevaricatore per motivi che spero di non dover spiegare, e controproducente perché si va sempre di più verso un modello che premia la liturgia, l'adesione alle forme, piuttosto che la sostanza.

A mio avviso però è altrettanto ingiusto privare chi desidera della possibilità di esprimere la sua solidarietà ad una causa. La scelta migliore era quella di lasciare libertà di scelta ai singoli, in un senso o nell'altro. Forse ne avrebbe risentito l'estetica, ma ne avrebbe guadagnato la sostanza.

Spero comunque che Enrico Letta si guardi allo specchio e capisca che se la prossima volta sta zitto, evitando di piantare la bandiera del partito su questioni così delicate,  fa un favore a noi e a se stesso.

Condivido!

Se qualcuno vuole inginocchiarsi, allora lo faccia pure. Che problema c’è ?

Nella partita precedente, è stata lasciata libertà di scelta.

Come normale, ognuno ha agito secondo il suo sentire: qualcuno in piedi, qualcun’altro in ginocchio.

Tuttavia è nata proprio qui la polemica : una certa parte politica, cioè i fascio arcobalenici guidati dal fascista Letta, non ha rispettato il sentire di coloro che hanno scelto di restare in piedi.

A me non piace BLM , e non mi inginocchio.

Però , se tu vuoi farlo, io mica ti rompo le palle ! Va bene così !

[Frusta]

Tuttavia è nata proprio qui la polemica : una certa parte politica, cioè i fascio arcobalenici guidati dal fascista Letta, non ha rispettato il sentire di coloro che hanno scelto di restare in piedi.

Hai (quasi) centrato il nodo, Frigo.
Lo avresti centrato in pieno se avessi aggiunto che inginocchiarsi in quel modo con il problema del razzismo non c' entra niente.
Per il resto il metodo è sempre lo stesso: si prende a pretesto una causa giusta, quella contro il razzismo come in questo caso, ma anche quella in difesa dell' omosessualità, dei diritti delle donne eccetera, la si estremizza ficcandoci dentro ideologie e teorie folli (in America impazza il talebanesimo iconoclasta che in Italia trova sponde ridicole come quella dei "sentinelli") e si trova un simbolo o un gesto per identificarla: se tu non mostri quel simbolo o non compi quel gesto vieni automaticamente accusato di non voler supportare quella causa.
Il risultato non è quello di "sensibilizzare" l'opinione pubblica su temi importanti, bensì quello di polarizzare la discussione e dar vita ad un clima soffocante di censura e di scontro.
E infatti il manganello dei vari Letta, o Marchisio, o Pippobbaudo è pronto a calare sul tuo cabezòn, razzista di un Frigo, se non stai leggendo questo post debitamente inginocchiato.
E se non basta occhio che le manganellate potrebbero anche essere condite con l' olio di ricino.