Petkovic, a mente fredda

[DinoRaggio]

Ci ritorno su, tre settimane dopo il "licenziamento per giusta causa".

Mi dispiace sia finita così, con stracci che volano. Era iniziata con un'incognita, l' "ex magazziniere della Caritas" nonché "omo de paja" presentato in conferenza stampa con tanto di editoriale sui valori umani da parte di Lotito sul Lazio Style Magazine.

Belli i valori umani, ma per governare una squadra di calcio occorre pure altro, specialmente se il predecessore ha lasciato un'impronta profonda su di essa. A voler giudicare ora, forse la "vecchia guardia" ha accolto con un pizzico di scetticismo e curiosità questo allenatore dall'insolita provenienza, la rivoluzione di schemi che portava forse si è scontrata con la squadra che voleva continuare con un modello che, tutto sommato, aveva portato buoni risultati.

Dopo un precampionato piuttosto deludente, ricordo un'intervista a Ledesma (mi pare fosse dopo la partita con il Malmoe FF) in cui Cristian fece più o meno capire che era ora di rimboccarsi tutti le maniche, e che c'era bisogno di un'unità d'intenti da parte di tutte le componenti. Inizio così il periodo migliore dell'era petkoviciana, quello che definirei "la luna di miele" ed i suoi strepitosi risultati.

Poi il crollo, dopo Natale ed un gennaio nemmeno tanto male, culminato con l'eliminazione della Juventus in semifinale di Coppa Italia. Da là in poi, una carenza di buoni risultati in campionato, ma tutt'altra musica nelle Coppe, musica culminata con il fantastico concerto in finale di Coppa Italia.

Poi arrivò l'estate. Ora che non c'è più Petkovic, ora che Reja si è lamentato della scarsa preparazione fisica dei giocatori, ci si chiede che cosa si faceva ad Auronzo. Ed è storia recente la sbalorditiva serie di moduli attuata da Petkovic, il suo non saper governare la nave in tempesta, la sua "prematura" firma con la Federazione svizzera, lo scarso rendimento dei cosiddetti "senatori", rifioriti a nuova vita dal 30 dicembre scorso, e che sono ritornati protagonisti con la Lazio rejana.

[zorba]

Era arrivato a Roma con la 'patente' di allenatore fortunato.

Forse lo stellone l'ha assistito nella storica giornata del 26 maggio 2013, ma dopo quella vittoria indimenticabile bisogna ammettere che la buona sorte non l'ha più assistito...

Avremo la riprova delle sue capacità, anche se nel ruolo di selezionatore, alla guida della nazionale svizzera.

In bocca alla lupa, mister, comunque.

[Fabio70rm]

La cosa che mi sorprende di più è la condizione atletica.

E si che Rongoni mi pare, dalle immagini e dalle testimonianze di chi c'è stato, li metteva sotto torchio, sia ad Auronzo che a Formello.

Boh?

Sul discorso tattico: per me Petkovic voleva una squadra modello Young Boys, ossia corsa e movimenti sulle fasce; non tenendo conto che la nostra squadra non è molto adatta ad un gioco di corsa, nè che in Italia c'è il raddoppio e la triplicazione di marcatura in ogni zona del campo.

Inoltre, tipica mentalità probabilmente non italiana, quando si perde si rafforza l'attacco perchè generalmente le squadre non fanno la rimessa. Cosa che invece qui succede...

[DinoRaggio]

La cosa che mi sorprende di più è la condizione atletica.

E si che Rongoni mi pare, dalle immagini e dalle testimonianze di chi c'è stato, li metteva sotto torchio, sia ad Auronzo che a Formello.

Boh?

Dici che aveva calibrato la preparazione per una seconda parte di stagione a tutta birra? Può essere, considerando che gli aspiranti Nazionali non volevano certo ripetere il girone di ritorno della scorsa stagione, quando molti non si reggevano in piedi (in campionato). Comunque, è un mistero doloroso questo della preparazione fisica precaria, così come è un mistero (?) che nel giro di una settimana giocatori che sembravano finiti (Ledesma e Dias, per fare due nomi) sono ritornati ad un livello di forma e rendimento buono. Tutto merito del modulo?

[Cialtrone]

A parte il mistero della preparazione atletica, io a Vlado, persona perbene, imputo, tutta una serie di scelte tattiche scombussolate.
L'ultima per citarne una, a Verona, il mancato schieramento di Biava e di uno tra Ciani e Novaretti in marcatura di Toni.
A Torino con il Toro, nel secondo tempo, nel momento in cui chiaramente la squadra era padrona del campo, ha smontato il centrocampo per intasare l'attacco di punte.

[Reflexblue]

Non è mai scoccata la scintilla con la squadra. Anche nel periodo migliore ricordo pochi attestati di stima, e sapete quanto sono paraculi i calciatori: la convocazione in nazionale la devo al mister… sono rinato grazie al mister… rispetto all'anno scorso lavoriamo di più ma ci divertiamo. Tutte le menate da prontuario del bravo calciatore in conferenza stampa.
Mi dava sempre l'idea che fosse un corpo estraneo, come un assistente di volo prima del decollo o il tecnico che ti sta facendo una lastra al ginocchio: prego si tolga orologio, braccialetti, orecchini; sollevi l'arto; non respiri; abbassi la testa. Lo ascolti, esegui diligentemente, ma non ti interessa. Non c'è empatia, terminate le operazioni non ti ricordi nemmeno che faccia abbia.

[Skorpius]

Non è mai scoccata la scintilla con la squadra. Anche nel periodo migliore ricordo pochi attestati di stima, e sapete quanto sono paraculi i calciatori: la convocazione in nazionale la devo al mister… sono rinato grazie al mister… rispetto all'anno scorso lavoriamo di più ma ci divertiamo. Tutte le menate da prontuario del bravo calciatore in conferenza stampa.
Mi dava sempre l'idea che fosse un corpo estraneo, come un assistente di volo prima del decollo o il tecnico che ti sta facendo una lastra al ginocchio: prego si tolga orologio, braccialetti, orecchini; sollevi l'arto; non respiri; abbassi la testa. Lo ascolti, esegui diligentemente, ma non ti interessa. Non c'è empatia, terminate le operazioni non ti ricordi nemmeno che faccia abbia.

Lo odiavano

[Reflexblue]

Eh, addirittura? 

[Skorpius]

Eh, addirittura? 

Non hai idea qianto

[Drenai]

è una tua sensazione o hai avuto modo di sentire testimonianze dall'interno?

se questo è vero, daltronde, diventa ancora piu grave la lentezza con cui si è posto rimedio. una volta lotito aveva i famigerati "corvi" che gli riportavano l'aria che tirava nello spogliatoio (ricordo voci su ballotta, tare ecc). forse ora non ha piu il polso diretto della situazione?

[Reflexblue]

Non hai idea qianto

Illuminaci, è un discorso che mi interessa molto. E non conosco indiscrezioni particolari in merito.
Pur non considerando Petkovic tecnicamente superiore alla maggior parte dei suoi colleghi di serie A -penso a Rossi, Guidolin, Colantuono, Ventura…- ho sempre avuto l'impressione che la squadra potesse dare di più e di meglio. E con la sfumatura tra "più" e "meglio" faccio riferimento alla chiusura dell'intervento precedente: nessuna volontà palese di remare contro, ma un atteggiamento diciamo... ministeriale.

[Clazia]

ne ha fatto cenno anche Focolari, più volte, sbilanciandosi un po' di più dopo l'esonero: pare fosse assai poco "amato" da tutto l'ambiente, perfino magazzinieri, giardinieri, addetti vari ecc., e Focolari si picca di conoscere bene Formello - del resto, di sicuro, come rappresentante della Puma, conosce tutti lì dentro.

Certo, Petkovich, a vederlo così, sempre educatissimo, elegante e bendisposto, come abbiamo potuto vederlo noi,  soprattutto da utenti televisivi, tutto ti viene in mente fuor che possa essere detestato, ma va a sapere che razza di meccanismi scattano in certi contesti.

[Zapruder]

Se lo dice Folonari, allora credo sia vero esattamente il contrario.

Petko ha fatto 61 punti in campionato, uno in meno di Reja l'anno precedente. Ha macinato punti all'andata, quando ha potuto disporre dei titolari, poi è crollato nel ritorno, esattamente come il suo predecessore-successore per due anni, quando gli infortuni e il non-mercato gli hanno ridotto la squadra ai minimi termini.

Con Petkovic abbiamo giocato 25 partite di Coppa, perdendone solo UNA, vincendo un trofeo storico, giungendo al degnissimo risultato di un quarto di finale di EL.

Quest'anno, ancora alle prese con assenze devastanti e senza veder tappati minimamente i buchi nella rosa, è andato umanamente nel pallone. E' stato giusto sostituirlo, ma rimane una buonissima figura nella storia della Lazio.

[Clazia]

Zap, ovviamente non stavo formulando un giudizio tecnico-critico su Petkovich, tutt'altro.

Mi riagganciavo a quanto già aveva detto - per quel poco o nulla che possiamo saperne noi non-addetti e non-frequentatori abituali -  poc'anzi qualcuno circa le sue difficoltà di relazionarsi con i suoi calciatori (e anche con gli altri "abitanti" di Formello, secondo Focolari, che, beninteso, non conosco personalmente, solo, in alcuni casi mi è parso più attendibile di altri  c.d. "opinionisti").

Peraltro, non ti nascondo che faccio un attimo fatica a digerire gli ultimi suoi atteggiamenti - io, Sfizzera, no? ok, lo ammetto ecc. - ma, in realtà,  dopo il Pandevmonio di anni fa, questa è una storiella che, in confronto, è una passeggiatina di salute.

Poi, ovviamente, e comunque, l'immagine di Petko, la sera della Coppainfaccia, sorridente e con Olympia sul braccio, è roba ormai stampigliata nella mia testa e nel mio cuore, e là resta.

[BobLovati]

qualcuno del forum che mi conosce sa che, dall´inizio della crisi quest´anno, ho sempre pensato che la squadra lo volesse già salutare; ed ha colto la palla al balzo ( i pedatori sono gente molto furba, nonostante non siano docenti universitari o scienziati  ) quando è iniziata la storia con la fed.ne svizzera.

A proposito di quest´ultima non riesco a capire il perché del loro comportamento ( visto che il contratto inizierà a settembre 2014 ), che ha causato tutto questo bailamme dal quale, alla fin fine, non escono bene neppure loro   

[AlenBoksic]

Petko ha fatto 61 punti in campionato, uno in meno di Reja l'anno precedente. Ha macinato punti all'andata, quando ha potuto disporre dei titolari, poi è crollato nel ritorno, esattamente come il suo predecessore-successore per due anni, quando gli infortuni e il non-mercato gli hanno ridotto la squadra ai minimi termini.

Con Petkovic abbiamo giocato 25 partite di Coppa, perdendone solo UNA, vincendo un trofeo storico, giungendo al degnissimo risultato di un quarto di finale di EL.

Quest'anno, ancora alle prese con assenze devastanti e senza veder tappati minimamente i buchi nella rosa, è andato umanamente nel pallone. E' stato giusto sostituirlo, ma rimane una buonissima figura nella storia della Lazio.

Sottoscrivo.
Aggiungo che chi mette in giro voci sul fatto che la squadra volesse farlo fuori non gli fa un gran favore, visto che compito primario dell'alleantore è farsi amare e rispettare dal resto della truppa.

[pizzeman]

petko va ringraziato, perchè nel 2013 ha creduto nelle coppe, anche a costo di perdere punti in campionato, e ci ha regalato quel 26 maggio.
per il resto, sarebbe stato meglio che la sua avventura fosse finita lì, e forse oggi saremmo tutti vedove di petko.
Io continuo a ringraziarlo, e l'avatar non lo cambio: ma novembre e dicembre gli avrei sparato.

[Wasicu]

petko va ringraziato, perchè nel 2013 ha creduto nelle coppe, anche a costo di perdere punti in campionato, e ci ha regalato quel 26 maggio.
per il resto, sarebbe stato meglio che la sua avventura fosse finita lì, e forse oggi saremmo tutti vedove di petko.
Io continuo a ringraziarlo, e l'avatar non lo cambio: ma novembre e dicembre gli avrei sparato.

Non e' entrato nel tessuto connettivo italiano,  ma questo era un pericolo che
si conosceva prima, cioe' ai tempi della sua scelta.   Petko e' Svizzero (di fatto) e
ragiona da Svizzero, ha cercato di capirci ma non mi sembra che ci sia riuscito molto
bene, ammesso che avesse veramente la volonta' di perforare il muro divisivo che
differenzia il latino dal continentale.  Alle prime difficoltà il suo rendimento e' sceso,
visto che erano difficoltà a lui meno note .... non credo sarebbe piu' risalito.   

[CP 4.0]

io credo che mentre ha sempre avuto il rispetto come persona da parte dei giocatori, ci fossero putroppo problemi sulla loro fiducia nelle sue capacita' professionali.

non credo che solo i tifosi si saranno fatti le tante domande sui cambi a Palermo, di uomini e modulo, i continui stravolgimenti da allora o i cambi alla tutti in attacco, e tante altre cose alquanto questionabili.

per non contare, a sentire Reja, della tenuta fisica.

insomma, non sara' stato odio ma manco amore.

[Skorpius]

Se lo dice Folonari, allora credo sia vero esattamente il contrario.

Petko ha fatto 61 punti in campionato, uno in meno di Reja l'anno precedente. Ha macinato punti all'andata, quando ha potuto disporre dei titolari, poi è crollato nel ritorno, esattamente come il suo predecessore-successore per due anni, quando gli infortuni e il non-mercato gli hanno ridotto la squadra ai minimi termini.

Con Petkovic abbiamo giocato 25 partite di Coppa, perdendone solo UNA, vincendo un trofeo storico, giungendo al degnissimo risultato di un quarto di finale di EL.

Quest'anno, ancora alle prese con assenze devastanti e senza veder tappati minimamente i buchi nella rosa, è andato umanamente nel pallone. E' stato giusto sostituirlo, ma rimane una buonissima figura nella storia della Lazio.

Verissimo.. Ma lo odiavano lo stesso