Autore Topic: L'importanza di non vivere a Roma  (Letto 2143 volte)

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Offline Matita

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R: L'importanza di non vivere a Roma
« Risposta #20 : Sabato 18 Gennaio 2014, 19:55:58 »
Io dico che è un bel colpo però.
Il giocatore che ricordo era un bell esterno sinistro.
Angoscia preoccupazione cacasottismo non mi appartengono.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Pomata

Re:L'importanza di non vivere a Roma
« Risposta #21 : Sabato 18 Gennaio 2014, 19:59:33 »
Se passiamo il turno in EL e ci tocca il Valencia, andrò con amici di Valencia in tribuna. L'ultima volta a Vila-Real, tra giallorosso ebreo e Lpdm, non mi sentivo a mio agio.

In tribuna a gustarmi la mia Lazio, con certa gente non voglio avere nulla a che fare.

Offline Attilio

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Re:L'importanza di non vivere a Roma
« Risposta #22 : Sabato 18 Gennaio 2014, 20:32:11 »
Anch'io sono emiliano, ed anche io quarant'anni fa ero un bambino. Quando la Lazio vinse lo scudetto avevo 8 anni e dalle elementari alle medie ho sempre dovuto "giustificare" come mai tifassi Lazio.

Eh si, perche' la logica era: se sei di origine napoletane e tifi Napoli va bene, se sei di origini romane e tifi Lazio e (scusate!) Roma va bene, ma se sei emiliano e non tifi le canoniche Juve, Inter e Milan allora c'è qualcosa che non va, o quantomeno qualcosa di strano.

Agli stessi che mi facevano queste domande rispondevo sistematicamente: tu che per squadra tifi? Juve? E come mai non sei di Torino? E la citta' diventava Milano nel caso tifassero Inter e Milan.

Per inciso ho trovato una certa affinita' con questo mio tipo di difesa in una battuta del comico Paolo Rossi quando raccontava "Ieri mi ha chiamato il direttore della mia banca per avvisarmi che il mio conto era in rosso. Gli ho chiesto "E ieri?" ed il direttore "No ieri il suo conto non era in rosso" - "E io le ho rotto le balle ieri?  :D"

Poi con il tempo ed il calcio in TV invidiavo le tavolate con da una parte tutti quelli con la sciarpa rossonera e dall'altra quelli con la sciarpa nerazzurra, che potevano godersi la partita e farsi reciproci sfotto'.

Qui è quasi impossibile, o almeno io non ne sono a conoscenza, fare la stessa cosa con al collo una sciarpa della Lazio in occasione del derby.

Con le squadre strisciate si, ma non è la stessa cosa.

Ho quindi sempre invidiato chi tifava la Lazio da abitante di Roma (e dintorni).

Questo bellissimo post di Thom mi ha fatto pero' riflettere sul fatto che forse  abitando lontano vivo il tifo più serenamente.

Magari in maniera meno coinvolgente, senza la full immersion nella capitale, ma probabilmente con meno ansia.

 ;)







Brocchi 63

Re:R: Re:L'importanza di non vivere a Roma
« Risposta #23 : Sabato 18 Gennaio 2014, 20:36:17 »

Giocava nell'Al-qualcosa se non erro, si prima giocava in Europa ma immagino che qualcosa in Italia debba dimostrare.


ah ecco, mo mi tranquillizzi. Na specie de alfaro annato a gioca dellà.

Noi invece abbiamo fatto un acquistone; pare che abbiamo preso "quello che ci saluta un casino" (cit).
Ma che ce frega l'importante è vince il fair play finanziario (poi magari ... qualche appaltuccio...); chissà magari lotito viene premiato dal panzone francese.

Offline Matita

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Re:L'importanza di non vivere a Roma
« Risposta #24 : Sabato 18 Gennaio 2014, 20:40:12 »
Bastos venne inseguito dal Milan a lungo ,poi nel 2009 passa al Lione per 18 milioni.
La scorsa stagione era allo Schalke e da 4 mesi in arabia.
Ora rientra in europa.

30 anni , bel giocatore , come sta non lo so' ha avuto pero' problemi con la schiena a livello osseo.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

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Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Zapruder

Re:L'importanza di non vivere a Roma
« Risposta #25 : Sabato 18 Gennaio 2014, 21:04:13 »
Abito a Garbatella, e uno dei motivi per cui soffrirei nell'allontanarmi da Roma è proprio il fatto che non potrei più fare le mie sgranocchiate quotidiane di romanisti: usando la realtà come argomento, e non le farneticazioni degli psico-cateterari che la storia della Lazio manco la conoscono, è ben facile rompergli (verbalmente) il deretano.