Autore Topic: La vita reale - Intervista a Carpelo  (Letto 7041 volte)

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Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #40 : Lunedì 20 Gennaio 2014, 18:26:33 »
Citazione da: Permaflexblue
Parlaci delle casalinghe con le quali intrattieni i tuoi torbidi ménage.

Mumble mumble....non sono mai stato con una casalinga!
Cavoli la casalinga mi manca!  ;D
Davvero, possibile che io non abbia mai avuto rapporti intimi (o per lo meno torbidi) con una casalingua?
Studentessa che vive con i genitori, studentessa che vive da sola...ce l'ho.
Disoccupata... pure lei.
Precaria, professionista, dipendente, partita iva, attrice teatrale, cococo, persino imprenditrice, artista, infermiera.....Casalinga no.


Ah...c'è mia moglie!  :D

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #41 : Lunedì 20 Gennaio 2014, 23:12:02 »
e inoltre, passala... c'hai magnato er pollo?
Non è vero, è una leggenda metropolitana smentita anche dai fatti.

La storia risale al gelido gennaio del 1982.
Quell'inverno Francesco De Gregori era molto depresso, così che io e Montesi eravamo un po' preoccupati e cercavamo disperatamente qualcosa che potesse sollevargli un po' l'umore. Ne parlai con Giglic ed insieme trovammo una soluzione, con l'aiuto anche di Sandro Curzi.
Per far tornare su il morale a De Gregori decidemmo di far cadere il capitalismo in Europa!
Montesi si disse subito d'accordo, Curzi riuscì a coinvolgere Cossutta, Gianni Minà mise i soldi e Giglic si cambiò la canottiera.
Il piano elaborato da Giglic e Curzi era complesso, ma con l'aiuto di un Kina Martini mischiato a VOV, riuscimmo a capire anche io, Montesi e Cossutta.
Chiamai De Gregori e ne fu entusiasta, volle unirsi all'azione.
Così io, De Gregori, Giglic e Montesi partimmo per la Turchia con un Volvo del '68, travestiti da gruppo musicale peruviano per non dare nell'occhio.
Grazie alla soffiata del compagno Kossutta sapevamo che un grosso carico di hashish superpolline 00 purissimo, destinato ad alimentare la guerra in Afghanistan, se dirottato convenientemente verso la Spagna, avrebbe scatenato una guerra di faide e rivalse che in poco tempo ci avrebbe condotti al nostro obiettivo.
Ci impadronimmo del monolito di hashish: Giglic vestito da danzatrice del ventre improvvisò uno spettacolo erotico che distrasse i custodi e io e Montesi mettemmo mano sul carico mentre i militari incarceravano Giglic.
De Gregori non era riuscito a recuperare un mezzo ma si presentò con 10 cammelli. A quel punto Montesi si incazzò come una bestia ("ho detto camion, non cammello!") che ci vogliamo fare, è un tipo un po' fumino. Ma io legai i cammelli e feci una cammelitta, la slitta a cammello, con cui riuscimmo a trasportare il carico fino al carcere dove era Giglic. Qui per fortuna era ormai mezzanotte e c'era Alan Parker che faceva il seguito di fuga mezzanotte. Approfittammo della situazione, io mi caricai Giglic sulle spalle, mentre Montesi si fece lasciare il numero di telefono da un secondino senza baffi (non vedevamo donne da quando era iniziata la missione, Kossutta era stato categorico) e De Gregori ne trasse ispirazione per scrivere "Rimmel".
Da Ankara attraversammo tutto il deserto a zig zag per non farci riconoscere, stipati in un furgoncino, noi e l'hashish. De Gregori alternava stadi euforici a frasi senza senso....Svegliandosi nel furgoncino disse "adoro l'odore del Napalm al mattino", ma gli feci notare che aveva il naso accanto ai calzini di Giglic.
Passammo finalmente in Iran dalla zona di confine con l'Iraq, dove Montesi si incazzò perchè secondo lui non si può scrivere la "q" senza la "u" e devo dire che mi trovai abbastanza d'accordo.
Tempo dopo finalmente raggiungemmo la costa saudita e qui dovemmo aspettare oltre un mese per trovare una nave che trasportasse il nostro cargo. Nell'attesa pensammo di assaggiare il nostro carico fumandoci qualche spinello e De Gregori, che era il più in astinenza da sesso, ebbe l'ispirazione per "la donna cannone" mentre passava una canna a Giglic guardandolo di profilo.
Arrivò il momento di partire, io salì sulla nave, Montesi salì su un'altra che faceva lo stesso tragitto, mentre Giglic e De Gregori viaggiarono uno in aereo e l'altro in treno.
Cossutta ci aveva dato appuntamento sulla Piazza Rossa di Mosca, ma noi avevamo altri piani.
Arrivammo ad Amsterdam ("io capisco perchè gli olandesi si rilassano con la marijuana" disse Giglic, "sono troppo schizzati per via di tutti quei caffè, hai visto quanti negozi di caffè ci sono?", ovviamente Montesi si incazzò) dividemmo il nostro carico in quattro e decidemmo di raggiungere la Spagna con mezzi diversi: andavamo al mundial!
Quando Cossutta scoprì che non eravamo a Mosca e che non volevamo in realtà abbattere il capitalismo ma soltanto portare Maradona alla Lazio, si incazzò come una belva, lui sì.
De Gregori pure lui un po' ci rimase male. Tuttavia si era divertito ed
aveva con se un bel po' di hashish, alla fine ci fu riconoscente.
Ormai eravamo in Spagna, io, Montesi e Giglic e, sebbene strafatti dall'hasish (scoprimmo ben presto che ci piaceva) eravamo determinati a completare la missione, anche se il piano era saltato.
Ci aiutò Sandro Curzi che fece un nuovo piano. Questa volta si trattava di rapire Paolo Rossi e sostituirlo con Montesi che gli assomigliava molto ( e sapeva giocare a pallone). Poi Montesi, travestito da Paolo Rossi, avrebbe rapito Maradona durante Italia-Argentina. A quel punto io e Giglic avremmo costretto il Boca ad accettare tutto quell'Hashish in cambio del cartellino di Maradona....
Ma alla fine qualcosa andò storto, non ricordo più cosa o forse non l'ho mai capito, Montesi non solo non riuscì a rapire Maradona ma non si fece mai più vedere da noi.
Ricordo poi in una camera di un modesto alberghetto spagnolo, io e Giglic che guardavamo in tv Montesi (travestito da Paolo Rossi) segnare incredibilmente contro il Brasile ed ancora con Polonia e Germania, mentre Paolo Rossi s'ammazzava dalle canne insieme a noi e De Gregori, che aveva finito il fumo ed era venuto a trovarci.
Non ci ho mai capito nulla, so solo che io le passavo a Paolo Rossi e a De Gregori, ma che a Giglic non arrivavano mai, quei due erano proprio dei bei fumatori.
Ah, De Gregori scrisse "Pablo" e secondo me quando dice "Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo" parlava della tripletta di Montesi col Brasile mentre quando canta "però il fumo con lui lo dividevo" mi stava scagionando dall'accusa di non passarla....

Offline Ataru

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R: Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #42 : Martedì 21 Gennaio 2014, 05:22:22 »
Non è vero, è una leggenda metropolitana smentita anche dai fatti.

La storia risale al gelido gennaio del 1982.
Quell'inverno Francesco De Gregori era molto depresso, così che io e Montesi eravamo un po' preoccupati e cercavamo disperatamente qualcosa che potesse sollevargli un po' l'umore. Ne parlai con Giglic ed insieme trovammo una soluzione, con l'aiuto anche di Sandro Curzi.
Per far tornare su il morale a De Gregori decidemmo di far cadere il capitalismo in Europa!
Montesi si disse subito d'accordo, Curzi riuscì a coinvolgere Cossutta, Gianni Minà mise i soldi e Giglic si cambiò la canottiera.
Il piano elaborato da Giglic e Curzi era complesso, ma con l'aiuto di un Kina Martini mischiato a VOV, riuscimmo a capire anche io, Montesi e Cossutta.
Chiamai De Gregori e ne fu entusiasta, volle unirsi all'azione.
Così io, De Gregori, Giglic e Montesi partimmo per la Turchia con un Volvo del '68, travestiti da gruppo musicale peruviano per non dare nell'occhio.
Grazie alla soffiata del compagno Kossutta sapevamo che un grosso carico di hashish superpolline 00 purissimo, destinato ad alimentare la guerra in Afghanistan, se dirottato convenientemente verso la Spagna, avrebbe scatenato una guerra di faide e rivalse che in poco tempo ci avrebbe condotti al nostro obiettivo.
Ci impadronimmo del monolito di hashish: Giglic vestito da danzatrice del ventre improvvisò uno spettacolo erotico che distrasse i custodi e io e Montesi mettemmo mano sul carico mentre i militari incarceravano Giglic.
De Gregori non era riuscito a recuperare un mezzo ma si presentò con 10 cammelli. A quel punto Montesi si incazzò come una bestia ("ho detto camion, non cammello!") che ci vogliamo fare, è un tipo un po' fumino. Ma io legai i cammelli e feci una cammelitta, la slitta a cammello, con cui riuscimmo a trasportare il carico fino al carcere dove era Giglic. Qui per fortuna era ormai mezzanotte e c'era Alan Parker che faceva il seguito di fuga mezzanotte. Approfittammo della situazione, io mi caricai Giglic sulle spalle, mentre Montesi si fece lasciare il numero di telefono da un secondino senza baffi (non vedevamo donne da quando era iniziata la missione, Kossutta era stato categorico) e De Gregori ne trasse ispirazione per scrivere "Rimmel".
Da Ankara attraversammo tutto il deserto a zig zag per non farci riconoscere, stipati in un furgoncino, noi e l'hashish. De Gregori alternava stadi euforici a frasi senza senso....Svegliandosi nel furgoncino disse "adoro l'odore del Napalm al mattino", ma gli feci notare che aveva il naso accanto ai calzini di Giglic.
Passammo finalmente in Iran dalla zona di confine con l'Iraq, dove Montesi si incazzò perchè secondo lui non si può scrivere la "q" senza la "u" e devo dire che mi trovai abbastanza d'accordo.
Tempo dopo finalmente raggiungemmo la costa saudita e qui dovemmo aspettare oltre un mese per trovare una nave che trasportasse il nostro cargo. Nell'attesa pensammo di assaggiare il nostro carico fumandoci qualche spinello e De Gregori, che era il più in astinenza da sesso, ebbe l'ispirazione per "la donna cannone" mentre passava una canna a Giglic guardandolo di profilo.
Arrivò il momento di partire, io salì sulla nave, Montesi salì su un'altra che faceva lo stesso tragitto, mentre Giglic e De Gregori viaggiarono uno in aereo e l'altro in treno.
Cossutta ci aveva dato appuntamento sulla Piazza Rossa di Mosca, ma noi avevamo altri piani.
Arrivammo ad Amsterdam ("io capisco perchè gli olandesi si rilassano con la marijuana" disse Giglic, "sono troppo schizzati per via di tutti quei caffè, hai visto quanti negozi di caffè ci sono?", ovviamente Montesi si incazzò) dividemmo il nostro carico in quattro e decidemmo di raggiungere la Spagna con mezzi diversi: andavamo al mundial!
Quando Cossutta scoprì che non eravamo a Mosca e che non volevamo in realtà abbattere il capitalismo ma soltanto portare Maradona alla Lazio, si incazzò come una belva, lui sì.
De Gregori pure lui un po' ci rimase male. Tuttavia si era divertito ed
aveva con se un bel po' di hashish, alla fine ci fu riconoscente.
Ormai eravamo in Spagna, io, Montesi e Giglic e, sebbene strafatti dall'hasish (scoprimmo ben presto che ci piaceva) eravamo determinati a completare la missione, anche se il piano era saltato.
Ci aiutò Sandro Curzi che fece un nuovo piano. Questa volta si trattava di rapire Paolo Rossi e sostituirlo con Montesi che gli assomigliava molto ( e sapeva giocare a pallone). Poi Montesi, travestito da Paolo Rossi, avrebbe rapito Maradona durante Italia-Argentina. A quel punto io e Giglic avremmo costretto il Boca ad accettare tutto quell'Hashish in cambio del cartellino di Maradona....
Ma alla fine qualcosa andò storto, non ricordo più cosa o forse non l'ho mai capito, Montesi non solo non riuscì a rapire Maradona ma non si fece mai più vedere da noi.
Ricordo poi in una camera di un modesto alberghetto spagnolo, io e Giglic che guardavamo in tv Montesi (travestito da Paolo Rossi) segnare incredibilmente contro il Brasile ed ancora con Polonia e Germania, mentre Paolo Rossi s'ammazzava dalle canne insieme a noi e De Gregori, che aveva finito il fumo ed era venuto a trovarci.
Non ci ho mai capito nulla, so solo che io le passavo a Paolo Rossi e a De Gregori, ma che a Giglic non arrivavano mai, quei due erano proprio dei bei fumatori.
Ah, De Gregori scrisse "Pablo" e secondo me quando dice "Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo" parlava della tripletta di Montesi col Brasile mentre quando canta "però il fumo con lui lo dividevo" mi stava scagionando dall'accusa di non passarla....
e tra te montesi curzi de gregori e giglic chi era il pollo quando giocavate a carte?

e soprattutto, chi se l'è magnato?
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #43 : Martedì 21 Gennaio 2014, 10:32:06 »
Caro Carpelo, che tanto stimo e apprezzo...
...Sei consapevole che ha il nick più brutto di tutti i fora del mondo?
 ;D


PS: in realtà, il nick peggiore fu di un certo canale_sterzo_UNI, che scriveva su LN...
Caro cuchillo, mi spiace contraddirti ma hai preso un abbaglio: il mio nick è bellissimo, ne vado sinceramente orgoglioso, tanto che è un soprannome che saltuariamente viene usato anche nella vita quotidiana!  :D
Può essere che abbiamo gusti diversi sui nick: a me ad esempio canale_sterzo_uni sembra bellissimo, tu cosa ne pensi invece di "ummerdo" che per me è il nick più bello di biancocelesti.org?  ;)

Riprendo questo post proprio per chiedere: origine del nick? Trovi sempre peli nella macchina o cosa?  8)
Cara Cliath, non me la sento di svelare in pubblico il significato del mio nick. Posso solo dirti che questo soprannome è stato inventato da una bambina, cui sono molto amico, tantissimi anni fa e che tuttora lei mi chiama così (spesso).
Non c'entrano i peli e neanche la macchina.  ;D

Il più brutto di quelli in uso, perché casalinga di voghera era addirittura peggio!!!! Figuriamoci che quando è tornato a "Carpelo" mi sono sentita sollevata!!!  ;D ;D ;D

(Si scherza, eh! Che poi io, quanto a nick brutti, dovrei solo stare zitta!!!)
Cara Gmar, forse ti sei persa altri tre nick che hanno accompagnato la mia esperienza su biancocelesti. Ho avuto anche "grazie oizaL", "visitatori" e "nessuna delle due".
Detto questo, non ti pare che "carpelo" sia la scelta meno fastidiosa? :D
(a me il tuo piace)

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #44 : Martedì 21 Gennaio 2014, 10:36:45 »
Concedimi ancora una domande...:
Ti piacerebbe incontrarci a Roma?
Se si, ci dici la data?
Certo che mi piacerebbe incontrarvi, ma capita rarissimamente di venire a Roma e negli ultimi tempi è sempre stata una toccata e fuga, non ci sarebbe stato tempo e modo di incontrare qualcuno.
Sicuramente prima o poi ce la faremo e quel giorno mi toccherà farmi perdonare dal buon BobLovati, ché sempre mi mostra la sua benevolenza riempiendomi di insulti telefonici carichi di affetto e paterna saggezza! :D

Offline Aquila Maremmana

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R: Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #45 : Martedì 21 Gennaio 2014, 11:10:59 »
Certo che mi piacerebbe incontrarvi, ma capita rarissimamente di venire a Roma e negli ultimi tempi è sempre stata una toccata e fuga, non ci sarebbe stato tempo e modo di incontrare qualcuno.
Sicuramente prima o poi ce la faremo e quel giorno mi toccherà farmi perdonare dal buon BobLovati, ché sempre mi mostra la sua benevolenza riempiendomi di insulti telefonici carichi di affetto e paterna saggezza! :D

Guarda Carpelo: facendo seguito ai desiderata della Principessa (del foro...ma non solo) Clazia, potremmo sperimentare il menù primaverile degli attortellati... ti veniamo incontro!  :-D

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk

Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline BobLovati

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #46 : Martedì 21 Gennaio 2014, 11:25:06 »
Certo che mi piacerebbe incontrarvi, ma capita rarissimamente di venire a Roma e negli ultimi tempi è sempre stata una toccata e fuga, non ci sarebbe stato tempo e modo di incontrare qualcuno.
Sicuramente prima o poi ce la faremo e quel giorno mi toccherà farmi perdonare dal buon BobLovati, ché sempre mi mostra la sua benevolenza riempiendomi di insulti telefonici carichi di affetto e paterna saggezza! :D

ti pregherei ti correggere questa frase ( letta purtroppo dal quote di AM ), visto che io né ti chiamo da mesi, né, tantomeno, ti telefono da molto prima di regalarti un meritato ignore.
Grazie
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #47 : Martedì 21 Gennaio 2014, 11:47:50 »
Io lo so ma non ve lo dico
 :P
(del nick, parlo)

Calo un poker di domande ficcanti:

1) Che ne pensi del detto "più spesso e più piccine?"
2) Come ti poni davanti al motto "basta che respiri?"
3) Sei per le droghe tradizionali o vai su quelle di sintesi?
4) Con che t'imbrihai a livelli di superalco, pastis, cocktailmartini, slivo?
 ;D
E vai con le risposte raffica.
1) Non l'avevo mai sentito. A naso direi che non fa al caso mio, perché ho sempre avuto una tendenza gerontofila. Ma non sono schizzinoso, mi sento più vicino al punto 2.  ;D
2) Da ragazzino sentivo dire "basta che sia calda e che respiri". Ma in realtà una volta che è calda, è così importante che respiri? Ci sono delle pratiche erotiche che prevedono la privazione del respiro come elemento cardine per un piacere maggiore. E perchè rinunciarci? Del resto anche il calore non è un fattore così fondamentale, basti pensare all'amore tra i pinguini.
Comunque politicamente sarei anche per una rivalsa della figura maschile, incapace di negarsi e di scegliere, soggiogata nei secoli dal brutale potere triangolare della donna. Ma siccome la vita è complessa e contraddittoria, preferisco che ognuno faccia ciò che più gli piace  :D , ovviamente nel rispetto di se stesso e del prossimo.
3) Non sono per le droghe e non sono neanche contro, anche qui sogno che ognuno possa fare liberamente la sua scelta senza far ricadere le sue convinzioni ed abitudini sugli altri. E' certamente criminale ed in palese malafede la legge che equipara tutte le droghe, ma in realtà il mio ideale sarebbe la legalizzazione e la liberalizzazione di tutti i tipi di droga.
Detto ciò non si può far finta di nulla e combattere l'attuale incresciosa situazione a botta di disinformazione. Le canne fanno male, ammettiamolo, lo sappiamo benissimo e sappiamo tutti l'affetto che hanno avuto su Ataru. Sta a noi, in piena coscienza, decidere che nonostante tutto preferiamo "drogarci", come preferiamo farci male tifando la Lazio nonostante Lotito ( :D ) o preferiamo mangiare la carbonara nonostante ci sia la pancetta in vece del guanciale....
Comunque sì, ovviamente sono tradizionalista.  ;)
4) Non mi ubriaco ma alle volte posso lasciarmi andare bevendo e risultando alla fine un po' allegro.
Non amo i superalcolici, mi piacciono i whisky ed in seconda battuta i rum, ma non sono un appassionato e non ho bottiglie in casa (forse giusto un amaro ed un vin santo). Raramente coctail, giusto il classico mojito, whisky e cola o un bel negroni.
Da giovane mi piaceva molto il campari-gin ed ho notato che non è diffuso dappertutto, alle volte mi è capitato di "insegnarlo" al barista di turno.
Poi ovviamente mi lascio andare durante la partita, ma solo con la birra.
Questa cosa l'ho scoperta quando ho vissuto in Inghilterra.
C'era la finale di champions (credo) ed invitai un amico a casa per vederla insieme. Gli dissi di portare per me quello che avrebbe preso per lui e Malcolm si presentò con 8 lattine di birra da 0,56 e due pacchetti di patatine.
A fine primo tempo mi toccò cucinare un bel piatto di pasta, perché altrimenti sarei svenuto.
Questa tradizione di vedere la partita bevendo birra ha avuto il suo più clamoroso epilogo nel derby vinto alla fine con Klose e ti racconterò velocemente quest'aneddoto. Eravamo in superiorità numerica e stavamo attaccando ma senza grosse occasioni. Io ormai ero in piedi attaccato al televisore ad incitare i nostri. A 5 minuti dal termine mi resi conto che il mio bicchiere era vuoto. Esitai un attimo, ormai era finita, perché aprire l'ennesima birra? Mi vergognai di quel pensiero, Rocky 4 entrò nel mio corpo e mi disse "se io ce la posso fare anche voi ce la potete fare, tutto il mondo ce la può fare, se tu non hai la forza di scolarti una birra in 5 minuti come puoi pretendere da loro (i giocatori) che ti regalino il sogno per cui neanche tu ti impegni?".
E così in un attimo raggiunsi il frigorifero (non l'utente), stappai la birra, versai nel bicchiere e scolai. Giusto mentre Klose segnava...  ;)

Offline AlenBoksic

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #48 : Martedì 21 Gennaio 2014, 12:06:47 »
Grazie delle risposte
 ;)
Soprattutto non sapevo che ataru fosse diventato così causa canne
 :D

quanto alle partite ricordo ancora quando nell'intervallo della finale di Istambul tra merdlan e Liverpool, per dar la svolta alla partita stappai la slivo Navip 70 che mi aveva portato un amico belgradese e la facemmo (quasi) fuori assieme al mio amico Carlo che poi, ai rigori, faceva il pendolino davanti la tv con il salame piccante
 8)

P.S.: Campari e gin qui è (era?) abbastanza usato.
Ti consiglio il libro
C'era una vodka,
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Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #49 : Martedì 21 Gennaio 2014, 12:14:03 »
di indove sei? E come ci diventasti della lazio? Cosa ne pensi di No Surrender?
Cercherò di essere più breve.

Vengo da un paesotto pugliese in provincia di Bari ma altrettanto vicino a Taranto, in pratica in quella terra di mezzo equidistante da Adriatico e Ionio che ha la sfiga di essere uno dei posti pugliesi più lontani dal mare! Amo profondamente la mia terra e sono tremendamente pugliese, con cadenza ed espressioni che non se ne vanno, nonostante siano ormai 16 anni che vivo da altre parti.

Per la Lazio ho maturato negli anni una simpatia sempre maggiore che è diventata amore quando mia madre andò a Roma per un corso. Le chiesi un regalo: "mi porti una maglia della Lazio?"
Incredibilmente, quando tornò aveva davvero un regalo per me, ma non era la maglia da gioco della Lazio bensì quella degli Eagles che mi fa da avatar! Per me fu una cosa stupenda, non mi staccai più da quella maglietta. Ben presto, rendendomi conto che la stavo distruggendo, decisi di appenderla in camera mia e non metterla mai più. Dopo qualche anno arrivò il mito Signori, ma io ormai ero già irrimediabilmente Laziale.

NoSurrender è una persona straordinaria, incredibilmente sensibile e pronta a dare risposte motivate. Se io sono un cialtrone, lei è invece una persona del tutto credibile, se non fosse che un po' ce l'ho con gli spichiatrici, andrei senz'altro da lei che oltre alla concretezza, evidenzia un'umanità che mi coinvolge.
Purtroppo non la conosco e mi manca.

Offline Cliath

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #50 : Martedì 21 Gennaio 2014, 12:25:07 »
Cara Cliath, non me la sento di svelare in pubblico il significato del mio nick. Posso solo dirti che questo soprannome è stato inventato da una bambina, cui sono molto amico, tantissimi anni fa e che tuttora lei mi chiama così (spesso).
Non c'entrano i peli e neanche la macchina.  ;D

Già il fatto che provenga da un soprannome affibbiato da una bambina, mi piace. ;)

Poi, se riusciremo davvero ad organizzare per il menù primaverile agli Attortellati, mi spiegherai (se vorrai).  :wave:

Offline giamma

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #51 : Martedì 21 Gennaio 2014, 13:11:56 »
......................... Approfittammo della situazione, io mi caricai Giglic sulle spalle, ....................................
Balle !  Questa è proprio impossibile  :D
Nemmeno Superman potrebbe !
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Giglic

Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #52 : Martedì 21 Gennaio 2014, 13:55:17 »
Balle !  Questa è proprio impossibile  :D
Nemmeno Superman potrebbe !

Superman no, ma sanfatucchio si!

Offline Ataru

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #53 : Martedì 21 Gennaio 2014, 15:18:58 »
Soprattutto non sapevo che ataru fosse diventato così causa canne
l'hashish mi ha riportato ad uno stato semi-umanoide, non immagini in che stato fossi prima di provarlo...
P.S.: Campari e gin qui è (era?) abbastanza usato.
Ti consiglio il libro
C'era una vodka,
io abitualmente curo la malaria, prima dei pasti, anche se di malaria non soffro.

andrò a cercare questo libro, sembra promettente
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline The Loner

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« Risposta #54 : Martedì 21 Gennaio 2014, 15:39:13 »
"P.S.: Campari e gin qui è (era?) abbastanza usato.
Ti consiglio il libro
C'era una vodka,"

Campari e gin e ghiaccio. C'è stato un periodo in cui, davvero, ne abusavo. Ma esageratamente.
Facevo un sacco di sport, allora, ed ero convinto di poter permettermi tutto, compresa una quarantina di Marlboro al giorno. E senza conseguenze.
Poi, fortunatamente, un amico barman mi convinse che tutto quel ghiaccio mi avrebbe probabilmente fatto male. Così smisi di bere Campari e gin.

Offline paperinik

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #55 : Mercoledì 22 Gennaio 2014, 09:16:33 »
"P.S.: Campari e gin qui è (era?) abbastanza usato.
Ti consiglio il libro
C'era una vodka,"

Campari e gin e ghiaccio. C'è stato un periodo in cui, davvero, ne abusavo. Ma esageratamente.
Facevo un sacco di sport, allora, ed ero convinto di poter permettermi tutto, compresa una quarantina di Marlboro al giorno. E senza conseguenze.
Poi, fortunatamente, un amico barman mi convinse che tutto quel ghiaccio mi avrebbe probabilmente fatto male. Così smisi di bere Campari e gin.

...e quindi ora bevi solo ghiaccio?  :P
Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #56 : Mercoledì 22 Gennaio 2014, 17:28:26 »
Citazione da: Eururio
Come hai festeggiato domenica?
Non ho festeggiato!
E non ho neanche esultato dopo i primi due goal, ma il terzo m'ha tirato fuori un urlaccio dopo un sacco di tempo.
Devo ammettere che la partita contro l'Udinese ha resuscitato entusiasmi che quest'anno non avevo ancora vissuto.

Scusami caro Centurio, sono stanco ed indaffarato, proverò a terminare le risposte più tardi o domani.

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #57 : Giovedì 23 Gennaio 2014, 13:29:31 »
Citazione da: il magnifico superbiancoleste
E' il mio turno con una domanda a carpelo.

Quale è il tuo pub preferito di Prato, quello dove trascorri tutti i venerdì dalle 18 alle 20? Magari ci facciamo un salto, prima o poi.
Di martedì, ovviamente. :evil4:
Il mio pub preferito di Prato si chiama Mosto Dolce.
Mi piace molto perché adoro la sua birra artigianale, infatti vendono solo birre prodotte nel loro birrificio, tranne in particolari casi in cui fanno una sorta di gemellaggio con altri birrifici e propongono birre (sempre artigianali) di altri birrifici.
Bevo sempre la Martellina, aromatizzata con miele di castagno e vincitrice del premio 2012 come miglior birra italiana al miele, perché mi piace tantissimo e infatti quando mi presento al bancone non c'è bisogno che la chieda perchè sanno che prendo sempre quella.
Anche i miei soliti amici prendono sempre la Martellina. Dico soliti perché siamo in 3 fissi a ritrovarci lì il venerdì, spesso si aggiungono altri ma il nucleo "storico" siamo i 3 della Martellina.
Ma al di la della birra, mi piace molto l'idea di finire la mia settimana lavorativa e fiondarmi subito nel pub ed il Mosto Dolce apre alle 18 (più o meno) e fa happy hour fino alle 20. E' bello arrivare per primo nel pub vuoto, iniziare il weekend con belle chiacchiere distensive tra amici veri e vedere man mano la serata prendere volume.
Lo stesso pub è aperto da un po' anche a Firenze, ma io preferisco la versione pratese, più intima e meno rumorosa e dispersiva.

C'è da dire che sono rimasto contrariato da una recente novità. A dicembre hanno aumentato il prezzo della pinta, in regime di happy hour, da 3.5 a 4 euro. Il che è più che legittimo, non mi permetto di sindacare.
Quello che mi ha un po' infastidito è che, senza che io chiedessi spiegazioni, mi hanno detto che l'aumento è dovuto all'aumento delle accise sulla birra.
Ecco, non torna. Perché io mi sono informato ed è vero che c'è questo aumento, ma in una misura tale che l'aumento per ogni pinta sarebbe di 0.014 euro, non 0.5 euro!!!! E per di più questo aumento delle accise parte da gennaio 2014, non dicembre 2013!
Questa cosa non mi sta tanto bene, avrei preferito che mi dicessero che vogliono comprarsi la macchina nuova!

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #58 : Giovedì 23 Gennaio 2014, 14:09:28 »
Citazione da: RobyRaggio
Carissimo, a te che non hai carpeli sulla lingua, vorrei chiedere un cargiudizio sul nostro amatodiato ex carm... ehm, karmancini.
Roberto Mancini è stato il più grande giocatore italiano da quando seguo il calcio e lo ritenevo tale già ai tempi della Sampdoria.
Oltre all'ammirazione calcistica mi stava anche simpatico (parlo sempre dei tempi della Samp) e mi piacevano pure le cavolate che combinava, quando all'improvviso si incazzava con l'arbitro e lasciava la squadra in 10 o quando rimproverava i compagni....
Per fortuna però certe cavolate non le ha fatte con noi, quello mi sarebbe dispiaciuto.
Insomma lo adoravo già prima che venisse da noi, figurati poi, quando ci ha condotti ai grandi successi.
Lo apprezzo molto anche come allenatore, del resto un po' lo era già quando giocava. Ha le stimmate del vincente.

Umanamente? Boh, chi lo conosce!  ;)
Forse sarà antipatico e venale, forse opportunista. Verso di noi non ha mostrato un amore pazzo e fedele.
Ma non riesce a starmi antipatico.
Eppoi chissenefrega della simpatia, della moralità, del carattere  dei nostri beniamini sportivi/artistici?
Non sono uno di quelli che smette di ascoltare i Pixies perché magari Frank Black picchiava la suocera, o che disprezza i film di Gondry perché ruba ai mendicanti o che non apprezza i quadri di Kokoshka perché faceva la pipì dal balcone.
Del resto l'unica maglia con il nome di un giocatore che possiedo è quella targata Di Canio, pensa un po'!

Offline carpelo

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Re:La vita reale - Intervista a Carpelo
« Risposta #59 : Venerdì 24 Gennaio 2014, 14:05:57 »
Citazione da: ammi
e tra te montesi curzi de gregori e giglic chi era il pollo quando giocavate a carte?

e soprattutto, chi se l'è magnato?
Non abbiamo mai giocato a carte tutti insieme, ma è risaputo che il pollo sia De Gregori. Basta che il cartaro lo chiami "vincente" e lui se ne va in brodo di giuggiole, addirittura si mette il Rimmel!

De Gregori se l'è magnato l'età, perché noi eravamo un gruppetto di cannabili, non cannibali.