Sfuriata di Lotito alla Digos dopo Lazio - Parma Coppa Italia

[Zapruder]

scenario di fosca sudditanza per la Lazio.

Ah già, il noto teorema della subordinazione programmata alla controparte cittadina.

Di Elvis invece che si dice? ci sono notizie?

[Pomata]

ti rispondo volentieri, amico mio. 
io ritengo che, sfumato l'affaire stadio+cementificazione sulla Tiberina dopo l'approvazione della legge sul tema, Lotito abbia perso l'interesse precipuo che lo ha portato alla guida della Lazio.
ora però se la ritrova tra le mani, in più ha minacciato l'instaurazione di un sultanato da tramandarsi di padre in figlio, aggiungi il carattere testardo dell'uomo ed ecco che ti ritrovi una situazione nella quale lui si sente prigioniero di una cosa che non può dargli granchè -sì vabbè, i quattro mezzi abbacchi che racimola con le sue società che vendono (lecitamente, eh  ) servizi alla Lazio, niente di che insomma- e sulla quale, evidentemente, non ha la minima intenzione di investire capitali e forse nemmeno più tante energie.
questa stagione, sempre secondo me ovvio, si avvia a essere metro di misura del futuro eterno della Lazio lotitiana.
una La Linda qualunque che, anzichè pulir cessi giuoca a pallone.
avallare l'operato di questo amministratore significa accettare di buon grado questo scenario di fosca sudditanza per la Lazio.
farlo addirittura di buon grado non può che essere opera di nemici mortali della stessa.
collezionisti di pedalini di Scaratti, direbbe solitamente quello bravo.

Vincere un trofeo ogni tre anni, lo firmo con il sangue. Il resto è fuffa.

[Boks XV]

Ah già, il noto teorema della subordinazione programmata alla controparte cittadina.
 

assolutamente no.
niente di programmato, tutto assolutamente naturale.
la legge sugli stadi ha "ucciso" il Lotito Presidente della Lazio.
da oggi -così pure quelli con le sinapsi piene de cerume ci arrivano- rimane l'amministratore a profilo bassissimo di una società che vorrà gestire, da padroncino 'na pinza e 'na tenaja, come tutte le altre di sua proprietà.
un vini e olii col collo di astrakan, nulla più.

[Zapruder]

assolutamente no.
niente di programmato, tutto assolutamente naturale.
la legge sugli stadi ha "ucciso" il Lotito Presidente della Lazio.
da oggi -così pure quelli con le sinapsi piene de cerume ci arrivano- rimane l'amministratore a profilo bassissimo di una società che vorrà gestire, da padroncino 'na pinza e 'na tenaja, come tutte le altre di sua proprietà.
un vini e olii col collo di astrakan, nulla più.

Certo, gli scenari che i Norman Bates da fraschetta si raccontano da dieci anni.

Ma la realtà tecnica racconta altro.

E i Norman Bates allora la buttano sulla lazzzialità perduta. Sugli elementi soggettivi, per rendersi inattaccabili, visto che hanno toppato su tutti gli elementi oggettivi. Ma la lettura soggettiva ha proprio il grosso limite di essere tale. "A me m'ha levato er gusto de anna' a lo stadio".

E sti cazzi.

E poi spiegame una cosa: come pretendi che i tifosi imbandierino Roma dopo la Coppa Italia, se tutti sono coscienti della subordinazione alla controparte cittadina? sanno bene che manco un derby come quello cambia lo scenario, no? mica hanno le sinapsi piene di cerume... e allora, è giusto non mettano bandiere ai balconi: siamo inferiori, punto.

O forse, è ora di rendersi conto che tanti sedicenti tifosi laziali non capiscono e non hanno mai capito una stramazza di niente. e che le bandiere non le mettono perché quattro imbecilli li hanno realmente convinti che siamo merda in ogni caso. peggio per loro, tanto la storia come sempre li relegherà al posto che meritano: il nulla.

[Giglic]

assolutamente no.
niente di programmato, tutto assolutamente naturale.
la legge sugli stadi ha "ucciso" il Lotito Presidente della Lazio.
da oggi -così pure quelli con le sinapsi piene de cerume ci arrivano- rimane l'amministratore a profilo bassissimo di una società che vorrà gestire, da padroncino 'na pinza e 'na tenaja, come tutte le altre di sua proprietà.
un vini e olii col collo di astrakan, nulla più.

Posto che sono d'accordo con l'impostazione del tuo pensiero, non lo sono invece con le conclusioni.

Mi spiego: Lotito ha, come unica sua visibilità (ricordiamo l'ego smisurato che fa percepire ogni volta che apre bocca) la SS Lazio. A questo punto, consapevole come dici tu che senza lo stadio non potrà fare quello che lui ritiene il "salto di qualità", rischierà pochissimo (come del resto ha fatto in questi dieci anni), ma non riuscirà a tenere il profilo basso. Continuerà a provare a vincere qualcosa, consapevole che i traguardi grossi non saranno quasi mai alla sua portata. Ed è quello che, tutto sommato, è stata la Lazio quasi sempre. La più piccola delle grandi e la più grande delle piccole.
Ma io alla Lazio ci voglio bene lo stesso 

[Zapruder]

Ma io alla Lazio ci voglio bene lo stesso 

Ma gli vuole bene pure Boks e se la gode assai più di quanto voglia far credere, solo che gli deve essere capitata in mano una copia dell'Eco di Roswell e allora gli piace giocare all'ufologo, come da ragazzi facevamo finta che ce piaceva la ghitara così se rimorchiava. Je passerà, e per contrabbasso verrà alla festa scudetto con la maglia di Batistoni.

[MagoMerlino]

Posto che sono d'accordo con l'impostazione del tuo pensiero, non lo sono invece con le conclusioni.

Mi spiego: Lotito ha, come unica sua visibilità (ricordiamo l'ego smisurato che fa percepire ogni volta che apre bocca) la SS Lazio. A questo punto, consapevole come dici tu che senza lo stadio non potrà fare quello che lui ritiene il "salto di qualità", rischierà pochissimo (come del resto ha fatto in questi dieci anni), ma non riuscirà a tenere il profilo basso. Continuerà a provare a vincere qualcosa, consapevole che i traguardi grossi non saranno quasi mai alla sua portata. Ed è quello che, tutto sommato, è stata la Lazio quasi sempre. La più piccola delle grandi e la più grande delle piccole.
Ma io alla Lazio ci voglio bene lo stesso 

La rassegnazione alla mediocrità

[fish_mark]

assolutamente no.
niente di programmato, tutto assolutamente naturale.
la legge sugli stadi ha "ucciso" il Lotito Presidente della Lazio.
da oggi -così pure quelli con le sinapsi piene de cerume ci arrivano- rimane l'amministratore a profilo bassissimo di una società che vorrà gestire, da padroncino 'na pinza e 'na tenaja, come tutte le altre di sua proprietà.
un vini e olii col collo di astrakan, nulla più.

[/youtube]

[Giglic]

La rassegnazione alla mediocrità

Non direi. Io tifo per la Lazio e la voglio vedere sempre vincere, ciò non toglie che non sappia riconoscere la realtà: che è proprio quella che ho detto io. Lo sceicco non c'è, Cragnotti neanche, c'è Lotito che sa benissimo che provare a fare il passo più lungo della gamba vuol dire rischiare, e grosso (poi lui lo fa sempre addirittura più corto, convinto come è di essere il migliore. ma questo è un altro discorso). La mia Lazio non è mediocre, è la squadra più bella del mondo.

Posso però essere un filino provocatorio? Ho idea che se fossimo sopra quelli dellà sempre, noi tutta questa "mediocrità" non la vedremmo. E basare il giudizio sulla propria squadra in questo eterno confronto non mi va.

[fish_mark]

Posto che sono d'accordo con l'impostazione del tuo pensiero, non lo sono invece con le conclusioni.

Mi spiego: Lotito ha, come unica sua visibilità (ricordiamo l'ego smisurato che fa percepire ogni volta che apre bocca) la SS Lazio. A questo punto, consapevole come dici tu che senza lo stadio non potrà fare quello che lui ritiene il "salto di qualità", rischierà pochissimo (come del resto ha fatto in questi dieci anni), ma non riuscirà a tenere il profilo basso. Continuerà a provare a vincere qualcosa, consapevole che i traguardi grossi non saranno quasi mai alla sua portata. Ed è quello che, tutto sommato, è stata la Lazio quasi sempre. La più piccola delle grandi e la più grande delle piccole.
Ma io alla Lazio ci voglio bene lo stesso 

Non c'è nessuna novità in questo scenario. Il fatto di considerare improponibile tentare i traguardi più alti faceva già parte integrante della strategia lotitiana, a partire dal pomeriggio del 19 luglio del 2004. Tutto questo emergeva già chiaro nell'impostazione della politica societaria, dove si rinviavano i sogni faraonici a un domani, anzi a un dopodomani, indefinito e indefinibile, in cui lo stadio, novello pozzo di san Patrizio, avrebbe moltiplicato d'incanto i pani ed i pesci e consentito alla Lazio, finalmente, di ambire a traguardi inaspettati. Tutto questo veniva propalato quando la gestione quotidiana veniva impostata al più stretto low cost che non soltanto rispettava le esigenze di un risanamento necessario e inevitabile ma lesinando investimenti mancava importanti occasioni di crescita.
Le vittorie sono giunte in tornei dove si può approfittare se non di un colpo di fortuna di uno stato di forma positivo per un numero ristretto di partite e questo consente, a un organico comunque buono negli undici, di arrivare a questi traguardi. Il campionato, invece, per non parlare delle coppe europee, rappresenta un banco di prova più probante, dove occorre uno sforzo prolungato a carico di una rosa che deve essere di qualità non soltanto negli 11 effettivi.
Non c'è niente di nuovo sotto al sole. Lo stadio rappresentava soltanto il gratta e vinci con cui dal tabaccaio provi il colpo di fortuna, dopo che hai già fatto la spesa. Era già tutto scritto, era già tutto detto. Per questo non capisco lo stupore dei tanti che considerano la legge sugli stadi il colpo mortale al Lotito immobiliarista e quindi della sua avventura alla Lazio. Il presidente è vivo e lotta insieme a noi: farà altro, qualcosa a metà tra l'Anconetani e il Moggi. Stay tuned.

[MagoMerlino]

Non direi. Io tifo per la Lazio e la voglio vedere sempre vincere, ciò non toglie che non sappia riconoscere la realtà: che è proprio quella che ho detto io. Lo sceicco non c'è, Cragnotti neanche, c'è Lotito che sa benissimo che provare a fare il passo più lungo della gamba vuol dire rischiare, e grosso (poi lui lo fa sempre addirittura più corto, convinto come è di essere il migliore. ma questo è un altro discorso). La mia Lazio non è mediocre, è la squadra più bella del mondo.

Posso però essere un filino provocatorio? Ho idea che se fossimo sopra quelli dellà sempre, noi tutta questa "mediocrità" non la vedremmo. E basare il giudizio sulla propria squadra in questo eterno confronto non mi va.

Mediocrità relativa alle ambizioni indotte dalle capacità e dal modus operandi di Lotito.
La Lazio in senso assoluto è, fortunatamente, oltre Lotito, purtroppo però attualmente ne è dipendente e i tifosi con lei.
Certo sarebbe difficile parlare OGGI di mediocrità se OGGI fossimo sopra in classifica a quelli dellà..... comunque l'attuale posizione e il riferrimento alla mediocrità attuale, c'entra poco con il paragone con quelli dellà, è una questione di punti di vista e osservazione sulle possibilità di miglioramento. La sensazione è che la società si stia incartando, non riuscendo a trovare soluzioni adatte ad uscire dall'attuale empasse.

[Zapruder]

Posso però essere un filino provocatorio? Ho idea che se fossimo sopra quelli dellà sempre, noi tutta questa "mediocrità" non la vedremmo. E basare il giudizio sulla propria squadra in questo eterno confronto non mi va.

Non è così: alcuni parlerebbero di mediogrità pure vincessimo uno scudetto, stanne certo. Si chiama negazione di evidenza, è un meccanismo psicologico autodifensivo e, in certi casi, necessario: la presa d'atto di una realtà che smonta uno scenario consolidato nel quale si crede fermamente da tempo, potrebbe essere devastante.

[Giglic]

Non è così: alcuni parlerebbero di mediogrità pure vincessimo uno scudetto, stanne certo. Si chiama negazione di evidenza, è un meccanismo psicologico autodifensivo e, in certi casi, necessario: la presa d'atto di una realtà che smonta uno scenario consolidato nel quale si crede fermamente da tempo, potrebbe essere devastante.

Io però parlavo a quelli onesti intellettualmente come MM... che se vincessimo uno scudetto sono sicuro che porterebbero Lotito a cavacecio in trionfo (con tutto che è "un'otre"). Se poi si vuole dire che qualsiasi trofeo è "un lampo nel buio" il problema diventa loro, non mio...

PS cambia pallone, che è ora di Pelè :-)

[MagoMerlino]

Non è così: alcuni parlerebbero di mediogrità pure vincessimo uno scudetto, stanne certo.

VERIFICHIAMOLO, altrimenti è solo mera quanto inutile provocazione. Stantia.
Il noto teorema "anche se fosse, sarebbe uguale".
Dell'allunaggio negli studi della Nasa, invece che sulla Luna, degli UFO e dell'area 51 in Nevada, che si dice? Ci sono aggiornamenti?

[fish_mark]

Io però parlavo a quelli onesti intellettualmente come MM... che se vincessimo uno scudetto sono sicuro che porterebbero Lotito a cavacecio in trionfo (con tutto che è "un'otre"). Se poi si vuole dire che qualsiasi trofeo è "un lampo nel buio" il problema diventa loro, non mio...

PS cambia pallone, che è ora di Pelè :-)

Chi conosce il calcio come tutti coloro che partecipano a un forum come questo e che hanno da tempo fatto il militare a Cuneo sa che un trofeo, come la Coppa Italia o la Supercoppa italiana è un "lampo nel buio". E'un giudizio tecnico, non di valore.
Lo sapete benissimo, ma fa comodo dirlo soltanto se a vincere quel trofeo è un'altra squadra, possibilmente quella di Trigoria.

[Boks XV]

Certo, gli scenari che i Norman Bates da fraschetta si raccontano da dieci anni.

Ma la realtà tecnica racconta altro.

E i Norman Bates allora la buttano sulla lazzzialità perduta. Sugli elementi soggettivi, per rendersi inattaccabili, visto che hanno toppato su tutti gli elementi oggettivi. Ma la lettura soggettiva ha proprio il grosso limite di essere tale. "A me m'ha levato er gusto de anna' a lo stadio".

E sti cazzi.

E poi spiegame una cosa: come pretendi che i tifosi imbandierino Roma dopo la Coppa Italia, se tutti sono coscienti della subordinazione alla controparte cittadina? sanno bene che manco un derby come quello cambia lo scenario, no? mica hanno le sinapsi piene di cerume... e allora, è giusto non mettano bandiere ai balconi: siamo inferiori, punto.

O forse, è ora di rendersi conto che tanti sedicenti tifosi laziali non capiscono e non hanno mai capito una stramazza di niente. e che le bandiere non le mettono perché quattro imbecilli li hanno realmente convinti che siamo merda in ogni caso. peggio per loro, tanto la storia come sempre li relegherà al posto che meritano: il nulla.

sti cazzi daaa lazzzialità perduta e de chi ce crede.
io non me so' perso niente e la bandiera sul balcone la tengo, dovessi pure resta' l'ultimo laziale a Roma.
stai parlando con me e quindi non mi coinvolgere nelle tue ossessioni su catetere e affini.

allora, la realtà tecnica racconta di una squadra di mezza classifica che, al 17 di gennaio, non ha ancora reputato opportuno riempire le caselle titolari -minime- che mancano da oltre due anni.
centravanti e centrale.
ti risparmio le ciance che il ciucciapajata ci propala da lustri sul mercato, 365 gg, :novend :sìcompr, :4campion :28mijon, etc.
ne sei stracco pure tu.
il 3 gennaio Pazzini&Astori (sostituisci a piacere, astenersi prossimi-Cavani/Nesta) dovevano stare a Formello.
la realtà tecnica ci dice che ciucciapajata dopo due anni è costretto a richiamare il malmostoso degustatore di grappa alla pera e ad affidargli la stessa squadra di due anni fa.
pizza a tajo da zi' Bombo, ecco quello che è oggi.

comunque non te preoccupa', se c'hai problemi coi romanisti ce vengo io a Garbatella a datte 'na mano. 

[Skorpius]

Chi conosce il calcio come tutti coloro che partecipano a un forum come questo e che hanno da tempo fatto il militare a Cuneo sa che un trofeo, come la Coppa Italia o la Supercoppa italiana è un "lampo nel buio". E'un giudizio tecnico, non di valore.
Lo sapete benissimo, ma fa comodo dirlo soltanto se a vincere quel trofeo è un'altra squadra, possibilmente quella di Trigoria.

Io ho fatto DAVVERO il militare a cuneo e ti dico che quello che scrivi e' palesemente privo di verita'... Se fosse un lampo nel buio se fosse un colpo di culo, se fosse una congiuntura di forma (spalmata per 4 mesi pero' visto che le partite non so giocano in due settimane) come mai l'albo d'oro di questi ultimi due decenni dice solo le tre strisciate le due romane e il napoli?


Questa cosa e' talmente palese.... Sono talmente irritato di questa enorme infinita cazzata

[fish_mark]

sti cazzi daaa lazzzialità perduta e de chi ce crede.
io non me so' perso niente e la bandiera sul balcone la tengo, dovessi pure resta' l'ultimo laziale a Roma.
stai parlando con me e quindi non mi coinvolgere nelle tue ossessioni su catetere e affini.

allora, la realtà tecnica racconta di una squadra di mezza classifica che, al 17 di gennaio, non ha ancora reputato opportuno riempire le caselle titolari -minime- che mancano da oltre due anni.
centravanti e centrale.
ti risparmio le ciance che il ciucciapajata ci propala da lustri sul mercato, 365 gg, :novend :sìcompr, :4campion :28mijon, etc.
ne sei stracco pure tu.
il 3 gennaio Pazzini&Astori (sostituisci a piacere, astenersi prossimi-Cavani/Nesta) dovevano stare a Formello.
la realtà tecnica ci dice che ciucciapajata dopo due anni è costretto a richiamare il malmostoso degustatore di grappa alla pera e ad affidargli la stessa squadra di due anni fa.
pizza a tajo da zi' Bombo, ecco quello che è oggi.

comunque non te preoccupa', se c'hai problemi coi romanisti ce vengo io a Garbatella a datte 'na mano. 

Io non ho problemi con i romanisti, ma ti prego, vediamoci più spesso!

Io ho fatto DAVVERO il militare a cuneo e ti dico che quello che scrivi e' palesemente privo di verita'... Se fosse un lampo nel buio se fosse un colpo di culo, se fosse una congiuntura di forma (spalmata per 4 mesi pero' visto che le partite non so giocano in due settimane) come mai l'albo d'oro di questi ultimi due decenni dice solo le tre strisciate le due romane e il napoli?


Questa cosa e' talmente palese.... Sono talmente irritato di questa enorme infinita cazzata

Ho dato conto delle ragioni tecniche che secondo me hanno spiegato il perché quella Lazio di ROssi e quella Lazio di Petkovic sono arrivate a vincere la Coppa Italia.
La prima elimina un Milan rimontando la partita e una Juventus nelle semifinali, due squadre che non erano proprio dei fulmini di guerra.
La seconda elimina la Juventus, B peraltro, nel periodo di massima forma, mentre in finale regola anche di scioltezza una Roma davvero modesta.
Questi sono giudizi tecnici con cui cerco di guardare la realtà nuda e cruda. Questi giudizi non devono intaccare l'entusiasmo e l'orgoglio di nessuno di noi, me e te compresi. Ripeto, se vogliamo stare al discorso tecnico facciamolo, se vogliamo rimanere sul versante emozionale allora capisco che questi ragionamenti diano fastidio (darebbero fastidio anche a me). 

[Giglic]

La prima elimina un Milan rimontando la partita e una Juventus nelle semifinali, due squadre che non erano proprio dei fulmini di guerra.
La seconda elimina la Juventus, B peraltro, nel periodo di massima forma, mentre in finale regola anche di scioltezza una Roma davvero modesta.
Questi sono giudizi tecnici con cui cerco di guardare la realtà nuda e cruda. Questi giudizi non devono intaccare l'entusiasmo e l'orgoglio di nessuno di noi, me e te compresi. Ripeto, se vogliamo stare al discorso tecnico facciamolo, se vogliamo rimanere sul versante emozionale allora capisco che questi ragionamenti diano fastidio (darebbero fastidio anche a me).

Poiché siamo su un forum di laziali, questi argomenti (che oltretutto neanche condivido: manca solo "se Marchisio avesse segnato..." e il campionario dei miei amici rosiconi lo avresti coperto tutto) non danno solo "fastidio"...

[Drenai]

ma soprattutto sono inutili. possono applicarsi a qualsiasi cosa. nessun successo ha valore ragionando in questo modo.
lo scudetto del 200? che vuoi che sia, è arrivato contro un'unica avversaria, una juve che non riuscì a vincere nulla con quella gestione, mentre le milanesi erano in crisi e le merde insignificanti.

però si fa solo con la lazio eh, questi trofei-passeggiata potrebbero vincerli tutti, però non lo fanno, pensa che sciocchini.
e quando ci riescono, vedi il napoli che arriva in finale in carrozza e vi trova una juve satolla e ancora puzzolente di spumante, ci guardiamo bene dal sottolinearlo, perchè invece in quel caso è una vittoria che solidifica la riuscita di un progetto.